e s'alcun mai con suon tremante e fioco / osa parlando d'accennar sue pene
con uno sguardo che diventava acquoso e fioco. piovene, 2-227: le palpebre pesanti
5-60: e'si sentiva un suon fioco e interrotto, / come quando esce
5. ant. di un lume: fioco, sul punto di estinguersi. ovidio
vaffiòchi e faffiochisci). ant. divenire fioco, abbassarsi, smorzarsi (di suoni
dell'uomo: perdere la voce, divenir fioco. boccaccio, viii-1-182: suole l'
. 4. tr. rendere fioco. 1. nelli, 20-2-7:
le affiochiva. = deriv. da fioco (v.). affiocato
e affiochire), agg. reso fioco; smorzato, soffocato; arrochito.
non ha voce; rauco, fioco, fievole. vallisneri, i-430
remota. / più sordo e più fioco / s'allenta, si spegne. idem
, / tanto ch'avrebbe ogne tuon fatto fioco. petrarca, 264-102: e questo
lunghi anditi nei quali una lucernetta poneva un fioco chiarore sanguigno. papini, 8-9:
figur. sbiadito, scialbo, smorto; fioco; svigorito, indebolito. machiavelli
, col portamantelli sguarnito e il lume fioco. 2. stanza in cui
2. attutito, reso fioco (la voce, un rumore).
un lume / che lento m'arde e fioco a capo il letto, i.
/ con il riapparso da penombra / fioco tremore di fiammelle / di sull'ardore
e rendeile a colui ch'era già fioco, cioè arrocato. s. bernardo volgar
agg. divenuto roco; rauco, fioco. fagiuoli [tommaseo]:
all'alba, intirizzito, travidi, nel fioco bagliore grigio-argenteo del crepuscolo, la boscaglia
traverso: dove legge vasi, nel lume fioco de'passaggi a livello, « balistite
che spargeva intorno a sé un barlume fioco e sfumato, e pioveva un calore morto
offerto / chi per lungo silenzio parea fioco. idem, inf., 9-28:
/ de le crete maligne / un fioco suon correa / come sospir di battaglier
] deve sembrar più remoto e più fioco della sentenza scritta con l'indice intinto
: / e'si sentiva un suon fioco o interrotto, / come quando esce
/ tela si stese. il bollor ruppe fioco. / ella ne sparse un'altra
39-39: veniva il poco lume ognor più fioco; / e intanto al bosco si
tela si stese. il bollor ruppe fioco. / ella ne sparse un'altra
: e con parlar rispose breve e fioco. alamanni, 15-6: e se io
d'annunzio, v-3-90: roco era e fioco e quasi sempre imbacuccato, per
2-14: ahi lasso! quanto nelli orecchi fioco / risuona altrui il senno del mendico
le canne palustri, e cupo e fioco / rotto dai duri massi, il fiotto
un vociare, per la calma, fioco, / di marinai. deledda, iii-814
/ con il riapparso da penombra / fioco tremore di fiammelle / di sull'ardore
se per alcuna lesura il cannone è fioco. buonarroti il giovane, 10-961: un
le a colui, ch'era già fioco. maestro alberto, 122: questa caritade
/ la voce in un sospir languido e fioco. leopardi. 814: fu per
in castello di prora, attorno al fioco lume d'una lucerna. 17
/ con il riapparso da penombra / fioco tremore di fiammelle / di sull'ardore
che morta, in suon tremante e fioco / sempre chiamarlo lagrimando assente, / il
. boccaccio, 3-1-151: siccome tesser fioco impedisce la chiarità della voce, così
27-27: un vespro canta, che rimanea fioco / e muto e sordo, e
. buonarroti il giovane, i-249: fioco / non si fa mai, ciarlon presuntuoso
tra le canne palustri, e cupo e fioco / rotto dai duri massi, il
, 25-228: un error lungo e fioco, / per molti secol non ben
quanto è corto il dire e come fioco / al mio concetto! e questo,
interminàbile dieta, interrotta soltanto da qualche fioco pantrito, concolore all'infermo, e che
il gran cielo, / manda un fioco ronzio che è il lavoro di tutti.
/ tanto ch'avrebbe ogni tuon fatto fioco. intelligenza, 89: poi
oh quanto è corto il dire e come fioco / al mio concetto! e questo
ascoltare, odo zufolare con un suono fioco fioco, et allora si avisa- rono
, odo zufolare con un suono fioco fioco, et allora si avisa- rono che
/ de le crete maligne / un fioco suon correa / come sospir di battaglier
. d'annunzio, iv-1-439: giungeva fioco il suono del pianoforte, e inintelligibile,
che spargeva intorno a sé un barlume fioco e sfumato. prati, i-82: su
segno, ch'ella faceva uno verso fioco, come fa la voce deh'uomo
tintinno de'suoi grossi sproni, che fioco si annunziava da lungi, facevasi forte
lume / che lento m'arde e fioco a capo il letto, / desto improvviso
pietà possente, / questo verso, che fioco or passa quale / eco notturna per
n'ebbi scorno talvolta, e basso e fioco / garrir, non chiaro e nobil
quale [lume] ragionevolmente dobbiamo supporre fioco non per fievolezza del luminare, che
vin nuovo. montale, 3-77: il fioco grido di « viva rebillo! »
non sarest'or, per merzé chieder, fioco. b. cavalcanti, 2-64:
il respiro sempre più fitto: un sussulto fioco con rumor di sega. i colpi
che seguono armenti celesti, dilungati in fioco suono. 2. tenuto lontano
riferito a un suono: sommesso, fioco. marino, vii-329: di gracco
offerto / chi per lungo silenzio parea fioco. petrarca, 66-27: mentre ch'ai
dipartita di primavera, risuona tuttavia più fioco, ma non meno fervido. idem,
colore); smorzato, attutito, fioco (un suono). d'annunzio
/ geme in un mormorio flebile e fioco, / si distempra in sospir, si
veglie, il vecchio narratore è fatto fioco; dopo pasciuti di sé tanti libri
, un rumore); debole, fioco, attutito. bocchelli, i-109:
/ geme in un mormorio flebile e fioco, / si distempra in sospir,
34-23: com'io divenni allor gelato e fioco, / noi dimandar, lettor,
traeva / mille caldi sospir languido e fioco, / succeder finalmente un dì dovea /
vista in forma indistinta, vaga; fioco, scarso; ancora coperto dall'oscurità
fuggire. 8. letter. fioco, debole, vago (una luce,
: continuamente: la terra ha un suo fioco esalare in cui s'accalda. gli
ma non ha se non un mugolìo fioco. ojetti, i-313: di dietro la
languido, scialbo (la luce); fioco, tenue (un suono).
strettezza del naso pareva sempre che fusse fioco. aretino, 1-116: adesso tocco
una sensazione, un sentimento); fioco, debole (un effetto di luce,
sommo del cielo. -debole, fioco (una voce, un suono).
finire. di là lo sentivo, fioco, infinitamente lontano. passò un'eternità.
simil. e al figur. debole, fioco. caro, 15-i-10: papa clemente
dipartita di primavera, risuona tuttavia più fioco, ma non meno fervido. pirandello,
, senza effetto. -opaco, fioco (una luce, un lume).
quale [lume] ragionevolmente dobbiamo supporre fioco non per fievolezza del luminare, ma
nel giardino dell'albergo a contemplar il fioco albore lunare, tra i nuvoloni neri,
alla finestra. = deriv. da fioco. fiocagióne, sf. ant
materia. = deriv. da fioco. fiocaménte, avv. a
fiocamente. = comp. di fioco.
= dall'ant. fr. floc, fioco (cfr. trésor, i-124-16: «
dalla regolizia. = deriv. da fioco. fiòcina (ant. e dial
85): omo apparve scolorito e fioco, / dicendomi: -che fai? non
offerto / chi per lungo silenzio parea fioco. boccaccio, viii-1-136: « dinanzi
offerto / chi per lungo silenzio parca fioco ». il che avviene, o perché
solea. buti, 1-38: « parca fioco » cioè reco: la quale cosa
così m'ha fatto amor tremante e fioco. pulci, 25-252: io sono
: io sono ancor per la paura fioco. fiamma, 1-320: mi duol bene
tacque il giovine incauto, e mesto e fioco / parve e confuso, e senza
non sentono, signori, ch'io son fioco? / faccia il piacere. prego
d'annunzio, i-931: io son già fioco, la chitarra è stanca; /
e gli acchioccia la voce. è fioco da far pietà, che viene il raschio
se per alcuna lesura il cannone è fioco. sannazaro, 3-67: volta avveniva
bello, ma alcune volte rimane come fioco improvvisamente senza vedersi il perché. vallisneri
finire. di là lo sentivo, fioco, infinitamente lontano. 2.
, / tanto che avrebbe ogne tuon fatto fioco. guido da pisa, 2-87:
segno, ch'ella faceva uno verso fioco, come fa la voce dell'uomo infreddato
; / e si sentiva un suon fioco e interrotto, / come quando esce il
il parlar sciolto, / incominciò con fioco suono e lasso. n. franco,
475: in mezzo ad uno scampanare fioco / sorse e batté su taciturne case /
piante e dell'acqua, s'era sentito fioco, ma nitido, sul vento un
: e se è più tirata, suona fioco. 3. che diffonde poca
pronte, / com'io discemo per lo fioco lume. boccaccio, viii-1-250: «
viii-1-250: « com'io discemo per lo fioco lume », cioè per lo non
chiare lume; percioché, sì come tesser fioco impedisce la chiarità della voce, così
della luce. landino, 31: 'fioco lume ', cioè annebiato e obscuro
', cioè annebiato e obscuro. fioco propriamente è quello che e latini chiamano
proprio sia del lume, così benché fioco sia voce non chiara per la medesima
chiara per la medesima translazione diciamo lume fioco cioè non chiaro. marino, 12-152
lido, e la scorgeva a un fioco / raggio di luna; tutta la notte
(361): vide un chiarore fioco apparire e sparire a vicenda: era il
pupilla / scopre nel vano focolare il fioco / fioco riverberìo d'una favilla. d'
scopre nel vano focolare il fioco / fioco riverberìo d'una favilla. d'annunzio,
/ con il riapparso da penombra / fioco tremore di fiammelle / di sull'ardore
può in breve spazio con un barlume fioco d'istinto trovarsi nel caso da provvedere
giordani, iv-91: nella ignoranza essendo fioco o abbuiato il lume deltintelletto, cresce
piccolissima parte, ci è nota: fioco lumicino, che rende più sensibile il vasto
tasso, 1-9-27: a lo sguardo fioco / s'offerse il vacillar d'un
lumi ed egli si mostrava imo poco fioco, per modo che buovo credette di
quasimodo, 73: ali oscillano in fioco cielo, / làbili. luzi,
di cenere / dentro il mio cuore fioco. landolfi, 8-19: sentivo col
suo povero seno, e il suo fioco cuore. -debole (l'udito
annunzio, iv-2-286: mungià, che ha fioco l'udito, continua a cantare i
d'annunzio, i-515: un odore assai fioco, / odor quasi d'incenso /
rest'or, per merzé chieder, fioco. gherardi, 1-ii-404: in questo
spirito mio già stracco, vinto e fioco / da tanta bassa e tanto fragil carne
. fortini, i-201: stanco e fioco, tutto adolorato, [il marito]
per lo pianger lungo, io son sì fioco, / l'ingegno in nebbia così
ivi fra l'erbe, già del pianger fioco, / vinto dal sonno, vidi
/ era di pianto e di dolor già fioco. giraldi cinzio, iii-13-36: la
, col pensiero, a seguirla non mai fioco. giulio strozzi, 6-25: il
non è di favellar mai sazio o fioco. de bosis, 30: noi chiedemmo
quanto è corto il dire e come fioco / al mio concetto! boccaccio, vi-163
ha! lasso, quanto nelli orecchi fioco / risuona altrui il senno del mendico
: se in contraccambio il verseggiar mio fioco / offrirti osassi. 7.
di questo. 5. fioco, indistinto, confuso, sordo (un
prova a quando a quando il suo flagiolétto fioco. = dal fr. flageolet
gagliardi di tuono. -per estens. fioco, smorzato (una luce).
fondo all'alma / vagavati confuso e fioco e stanco. d'annunzio, i-30:
non lascia vedere chiaramente, velato, fioco (la luce). - anche al
emanare una tenue luminescenza, diffondere un fioco chiarore. faldella, iii-86
riva al mare, / rendono un lume fioco. moravia, xiii-285: guardò il
con debil carme. 6. fioco, flebile (un suono, la voce
le canne palustri, e cupo e fioco / rotto dai duri massi, il fiotto
: s'ode il canto fuggitivo e fioco / dell'avaro villan che in sulla via
notte mi parve, ed a lo sguardo fioco / / s'offerse il vacillar d'
475: in mezzo ad uno scampanare fioco / sorse e batté su taciturne case /
, 462: non s'ode che il fioco galabronìo di una piva lontana.
34-22: com'io divenni allor gelato e fioco, / noi dimandar, lettor,
-ultimo gemito, gemito mortale: fioco lamento di moribondo. a.
quasimodo, 73: ali oscillano in fioco cielo, / làbili: il cuore
: sentì gelarsi il sangue, quando al fioco chiarore del lumino da notte, vide
ticchettìo delle gocce di sangue, oramai fioco e rado. moravia, ii-184: grosse
bocca gli rimase torta; nel sibilo fioco della gola si sentì un vano sforzo
stentato, malfermo (una voce); fioco, poco intenso, dolce (un
agg. ant. gracile, minuto; fioco (la voce). - anche
dopo tante glorie. -scarso, fioco (la luce); caratterizzato da
. beltramelli, iii-466: un grido fioco, lungo, interminabile, dolce nella sua
ed ora sta ingiallendo. -diventare fioco, spegnersi, smorzarsi (un fuoco
spossa, illanguidisce. -rendere fioco, fievole (una luce o anche
che erano illanguidite e tiepide. -diventato fioco, smorzato (il fuoco, la luce
un suono, una voce); fioco, confuso, fievole. palazzeschi,
: là, da levante, un fioco / bagliore inalba il cielo. cesareo,
.. s'era acceso un lumicino; fioco, incalcolabilmente più fioco del barlume bluastro
un lumicino; fioco, incalcolabilmente più fioco del barlume bluastro che pende senza spandersi dal
: pria che prorompa in suon tremante e fioco, / la lingua incenerisca. casalicchio
tra gli arbusti alti. 13. fioco, tenue, intermittente (un lume,
più leggiere toccamento inteneriscano. -rendere fioco, arrochire. boiardo, 3-167
: s'alcun mai con suon tremante e fioco / osa parlando d'accennar sue pene
, 1-40: l'imperio della ragione sta fioco nell'uomo e non è inteso lungo
. { infiochisco, infiochisci). diventare fioco, indebolirsi (la voce).
. 3. tr. rendere fioco, indebolire. - anche al figur
iniziativa. = denom. da fioco (v.) col pref. in-con
di infiochire), agg. diventato fioco. landolfi, i-551: infiochito
-tr. levi, 3-85: quel fioco lume giallastro... pareva infittire
. d'annunzio, iv-1-439: giungeva fioco il suono del pianoforte, e inintelligibile,
moretti, vii-455: il lumino arde fioco su una mensola davanti all'immagine della
pel naso, allo intasato, al fioco, ed alla voce perduta.
un belato, o con appena qualche fioco belato intermesso. montale, 3-41:
di forza, di efficacia; debole, fioco. segneri, iii-3-283: una fornace
, viii-1-136: il che avviene [tesser fioco]... perché da alcuna
vi, 121: o se 'l mio fioco / cantar s'imvisca nel proferer broco
permesso / di chiaro favellar, senz'esser fioco, / altro nume invitar conviemmi adesso
/ sempre diventa il tuo gridìo più fioco: / taci: or ora imbandisco
: la legna scoppietta; ed un fioco / fragore all'orecchio risuona / di
, 3-111: si ferma talvolta e con fioco lamento / invoca il suo nome,
a tutti i bottoncini, vi fu un fioco scintillìo: negli isolatori parve un fiammeggiamento
sbocciava un razzo su lo stelo, fioco / lacrimava nell'aria. 7
d'annunzio, iv-1-853: udivano il lamentio fioco tra altre voci, tra altri rumori
neppur vivere me! 5. fioco, evanescente (un raggio di luce)
a fiocchi larghi. 7. fioco, blando, smorzato, evanescente (uno
e mercé chieggio con suon lasso e fioco. vaccari gioia, lvi-531: nè v'
lume? il quale ragionevolmente dobbiamo supporre fioco non per fievolezza del luminare, che
/ in mezzo a un nimbo vaporoso e fioco. panzini, 1-562: procedevamo cautamente
pronte, / com'i'discemo per lo fioco lume. boccaccio, dee.,
11-1: nessun di lor patia di fioco, / né avean lo scilinguagnolo o la
530: la legna scoppietta; ed un fioco / fragore all'orecchio risuona / di
montagna. 6. fievole, fioco; sommesso (un suono, la
fuoco, la fiamma); moderato, fioco, temperato. leonardo, 2-247:
se per alcuna lesura il cannone è fioco. proverbia pseudoiacoponici, 112: cresce
: al raggio di luna incerto e fioco / vider spezzate antenne, infrante vele,
state ad ascoltarvi, dentro, il fioco ruggito e il debole scampanìo della vostra
tumulto aereo risponde / dal cuore un fioco scampanìo, sì lieve, / come stormeggi
/ e mercè chieggio con suon lasso e fioco; / ma se fuggir non seppi
fatto per cantare i santi; / fioco ho il limbello, ed anche un po'
finestre. cattaneo, v-2-110: il fioco e livido saturno doveva piovere malori e veleni
somiglia al canto di un gallo, fioco, lontanissimo. landolfi., 2-100:
la cui lubricità vacillante rifletteva appena un fioco lume sanguigno, egli veniva su,
fra l'erbe, già del pianger fioco, / vinto dal sonno, vidi una
pronte, / com'i'discemo per lo fioco lume. idem, inf.,
4-73: a roma non avevo che questo fioco lume, non sapendo il nome dei
diffonde una luminosità tenue, un chiarore fioco. papini, 27-3: non un
. letter. luminosità tenue, chiarore fioco. papini, 27-4: la lumescenza
fu offerto / chi per lungo silenzio parea fioco. idem, inf., 6-64
offerto / chi per lungo silenzio parea fioco. idem, inf., 30-71:
a far il qual son ignorante e fioco. algarotti, 1-viii-16: molti credono
seco un lupo che m'ha fatto fioco: / nel timor che mi prese ho
lusinga la languida vitalità anche il più fioco raggio di scampo che gli baleni sugli
finché ognuno tremava e basiva di paura al fioco lume della lucemetta, fetida e fumosa
lontani, e percepiva il tonar sordo e fioco delle cannonate itosene a chi l'
pronte, / com'i'discemo per lo fioco lume. boccaccio, viii-2-64: alcuno
malaticcie. 4. letter. fioco, smorzato; offuscato, velato.
/ tossire. 5. fioco, smorzato (un lume); sbiadito
sui sassi. -per estens. fioco, indistinto (un suono);
malinconica. 7. figur. fioco, smorzato, poco intenso, pallido,
. 5. per simil. fioco, velato, sbiadito (un colore,
. montale, 2-93: batte il suo fioco / tocco la martinèlla ed impaura /
voce, e diviene l'uomo alcuna volta fioco. benci, 1-37: riguarda bene
offerto / chi per lungo silenzio parea fioco. idem, inf., 5-96:
il loro meschino bilancio domestico. — fioco, debole (uno splendore, la luce
al renne. -poco intenso, fioco, smorzato, evanescente (una luce
, 2-1-234: pria che tromba micidial col fioco / suo canto accenda la fatai tenzone
. 6. più tenue e fioco, meno sfolgorante, meno vivo (
infallibile. 12. fievole, fioco, debole. govoni, 270:
distanza, o, anche, particolarmente fioco, tenue, poco luminoso (un
suoi. 6. tenue, fioco, soffuso (un raggio, la luce
7. attenuato, smorzato; tenue, fioco (la luce). marchesa colombi
voce molle, miagolante. -flebile, fioco (il verso di un animale);
gente, / multiplicati in questo mondo fioco. goldoni, xiii-810: dell'uomo
(85): omo apparve scolorito e fioco, / dicendomi: che fai?
: com'io divenni allor gelato e fioco, / noi dimandar, lettor, ch'
. 3. per simil. fioco, debole (una luce); che
e morte. ly tenue, fioco, debole (una luce).
che spargeva intorno a sé un barlume fioco e sfumato, e pioveva un calore
ai passi lenti, al parlar rotto e fioco, / in quante guise il dì
spirito giornalistico. -tenue, fioco, smorto (la luce).
uomo ricurvo. -trasmettere in modo fioco e indistinto (una radio).
da prima con certo mugolo sordo e fioco. montale, 2-86: il carro
appena / biancheggiar si vedea d'un fioco albore, / ma d'ombre ancora
le a colui, ch'era già fioco. cino, xxxv-n-680: lasso, pensando
11-1: nessun di lor patia di fioco, / né avean lo scilinguagnolo o la
-attutito dalla lontananza, soffocato, fioco (un grido, la voce)
, 7-311: nello sfondo nereggiavano al fioco lume stellare il gianicolo e san pietro
so ciò che vuoi; batte il suo fioco / tocco la martinella ed impaura /
iii-2-11: questo verso... fioco or passa quale / eco notturna per vallea
52: notturno corvo in questa valle e fioco. a. martini, i-11-119:
tutta l'aria del crepuscolo a un fioco / occiduo palpebrare della traccia / che divide
ogni parte chiaro. landino, 31: fioco propriamente è quello che e latini chiamano
offerto / chi per lungo silenzio parea fioco. lancia, iii-623: ecco dinanzi agli
uno slargo, dove sentì un parlottare fioco nella nebbia, d'ombre scure d'
sessantina. -smorzato, tenue, fioco (la luce). betti,
risultare, al confronto, pallido, fioco, smorto (un lume, una luce
avere perduto la voce, essere divenuto fioco. tommaseo [s. v.
torco si dice familiarmente per esser divenuto fioco; lo stesso che aver visto il lupo
/ il frese'orezzo e dell'auretta il fioco / placido susurrar tra fronda e
7. far apparire oscuro, fosco, fioco, poco luminoso, meno splendente o
muto rimaso, / risponde con un suon fioco ed oscuro / a chi lo tenta
. 6. attutirsi, diventare fioco (un suono). nievo,
buio per trarsene fuori. -basso, fioco, tenue (un suono).
(un colore). -anche: fioco, attenuato (una luce).
; offuscato, smorzato, tenue, fioco, diafano (una luce, un astro
archi in sordina. -tremulo, fioco (la voce, un lamento).
/ notturno corvo in questa valle e fioco / apparir rozzo e vii. gradenigo,
interminàbile dieta, interrotta soltanto da qualche fioco pantrito, concolore all'infermo. chiesa,
uno slargo, dove sentì un parlottare fioco nella nebbia, d'ombre scure d'uomini
non state ad ascoltarvi, dentro, il fioco ruggito e il debole scampanìo della vostra
passi lenti, al parlar rotto e fioco, / in quante guise il dì
e peritosa. -sommesso, impacciato, fioco (la voce). - anche
/ fulvo un eroe, perseguendo nel fioco / crepuscolo l'urbe. svevo, 8-48
pesto. batacchi, i-126: al fioco lume che d'intorno splende / vede
quasi moribondi, che mettevano un piagnucolìo fioco. loria, 1-195: investita dal
(un suono, la voce); fioco (la luce). chiaro davanzati
consolazioni scarse, il lume della speranza fioco e piccolino. -fievole, scarsamente udibile
col suo piccolo fischio. 19. fioco, tenue (una luce).
studio che si fa per acquistarle, ogni fioco che tali opre paia lor che manchino
con difficoltà. -tenue, fioco. ojetti, ii-248: s'era
, che spargeva intorno a sé un barlume fioco e sfumato e pioveva un calore morto
sfumato (un colore); soffuso, fioco (la luce). -in partic
34-24: com'io divenni allor gelato e fioco, / noi dimandar, lettor,
-fantasiosamente. montale, 3-77: il fioco grido di « viva rebillo! » fu
, vili-1-136: il che avviene [tesser fioco]... perché da alcuna
riempivano i barili, e il barlume fioco del lumicino posato sulla botte. moravia
il suo povero seno e il suo fioco cuore. gatto, 1-83: nelle povere
prigione (con valore aggett.): fioco, tenue (la luce).
dèe no d'oggetto in oggetto col fioco lume d'una bassa ragione ir brancolando,
pronte, / comv discemo per lo fioco lume. idem, par.,
: pria che prorompa in suon tremante e fioco, / la lingua incenerisca.
di cenere / dentro il mio cuore fioco. 3. tipo di richiamo di
lo scoglio calcinato, / sempre più fioco ti sento pulsare, / mio cuore
qual verso entro il sonetto a voi par fioco: / sospingetelo in su con un
e me ne desse poi un po'fioco di quadra, feci il fatto mio.
aggettivo o da un altro avverbio (fioco, alquanto, parecchio, assai,
/ su le piume noiose incerto e fioco / raggira il corpo e non ha posa
lo ragunaménto dell'umore rimane l'uomo fioco, infino che non ne è spurgato.
, 3-57: quel febbrile poi sempre più fioco / ritmo di ramadan / che giorni
. con un suono soffocato, fioco. fenoglio, 4-35: l'
le usate ciarle. -ansimante, fioco, soffocato (la voce, il respiro
ecc. landino, 31: fioco propriamente è quello che e'-latini
le a colui, ch'era già fioco. bibbia volgar., i-211: provegga
sbocciava un razzo su lo stelo, fioco / lacrimava nell'aria. -in
'le a colui, ch'era già fioco. parafrasi del decalogo, 58: s'
a tutti i bottoncini, vi fu un fioco scintillìo: negli isolatori parve un fiammeggiamento
/ io, che in cantar son fioco come l'orco, / ne voglio almen
necessità di ricontemplarla ogn'istante a quel fioco lume. 2. figur.
che morta, in suon tremante e fioco / sempre chiamano lagrimando assente / b
: com'io divenni allor gelato e fioco, / noi dimandar, lettor,
, 528: chi [dei galletti] fioco i versi muta e rimuta, /
restringimento. buti, 1-38: parea fioco, cioè roco: la quale cosa addiviene
male grotte vi lesse, che nel fioco lume di chel molto puzzo e'si studiò
. pascoli, 324: ella >arlava fioco, / l'altro ripiva. le montagne
luogo in cui appena si disceme 'per lo fioco lume'. -fare
pupilla / scopre nel vano focolare il fioco / fioco riverberìo d'una favilla.
scopre nel vano focolare il fioco / fioco riverberìo d'una favilla. = deriv
ed altre cose / a parlarne son fioco, a scriver monco. =
passi lenti, al parlar rotto e fioco, / in quante guise il dì m'
offerto / chi per lungo silenzio parea fioco. pascoli, ii-230: ridiscende, anzi
ruggito dell'uragano che ora sentiva più fioco e distante. -sibilo impetuoso e
ormai quel che intravedevo, un sogno fioco, sconnesso, rutilante e terribile. idem
fiocco': questo si farà tenendo il fioco dove si vorrà dare, alto alla
, 5-60: si sentiva un suon fioco e interrotto, / come quando esce il
vento di mare. 5. fioco, pallido. calvino, 12-12:
sbocciava un razzo su lo stelo, fioco / lacrimava nell'aria. brancati, 4-263
bontà di quella che. mm'ha fatto fioco. tedaldi, 21-9 (54)
rivolse in tiranno. -diventare fioco (una fonte luminosa). magalotti
186: ave! tra uno scampanio più fioco / dai monti, che, lassù
. d'annunzio, iv-1-601: giungeva fioco lo scampanio d'una mandra lontana.
tumulto aereo risponde / dal cuore un fioco scampanìo, sì lieve, / come stormeggi
state ad ascoltarvi, dentro, il fioco ruggito e il debole scampanìo della vostra anima
, / che in tale stato in nessu'fioco abenta; / peccato fai se 'n
, tenue (un odore); fioco (una lampada); esiguo,
2-51: il cannone di mezzodì / più fioco del tuo cuore / e il cronometro
dei cinque centesimi. -indebolirsi, farsi fioco e confuso (una voce, un
: sembra un vociare, per la calma fioco / di marinai ch'ad ora ad
capra ed io. 4. fioco, tenue (la luce); blandamente
scialbóre, sm. letter. chiarore fioco; luminosità attenuata, velata.
, 11-1: nessun di lor patia di fioco, / né avean lo scilinguagnolo o
a tutti i bottoncini, vi fu un fioco scintillìo: negli isolatori parve un fiammeggiamento
chiarore; offuscarsi, apparire tenue e fioco. petrarca, 3-1: era il
sono bianchi. -meno intenso, fioco (la luce). graf 5-935
104): omo apparve scolorito e fioco, / dicendomi: « che fai?
educati die qui lo aspettavano, ar fioco, / il volto lacrimoso e scolorito /
si scusò col dir ch'egli era fioco, / fuor d'esercizio e l'estro
: il che avviene [l'essere fioco]... perché da alcuna secchezza
. 2. per simil. fioco (un lume). fenoglio,
semimorte e stucchevoli. 6. fioco, smorto, semispento (un barlume)
com'era e pervasa / tutta d'un fioco / semispento grigiore. -scarsamente illuminato
: io sono ancor per la paura fioco / e sento i sensi tremar tutti
: si scusò col dir ch'egli era fioco, / fuord'esercizio e l'estro non
. 3. figur. fioco, fievole, smorzato (il sole,
dato di conoscere? -diventare più fioco (la luce). galileo,
, sola, appariva illuminata da un fioco lume. fenoglio, 5-i-564: fra i
... spargeva intornoa sé un barlume fioco e sfumato. 3. pitt
pascoli, 266: entrò guardando al fioco / lume. e rosso gli apparve
si scusò col dir ch'egli era fioco, / fuor d'esercizio e l'estro
su l'ale / questo verso, che fioco or more quale / eco incerta per
fu offerto / chi per lungo silenzio parea fioco. guido da pisa, 1-258:
in uno slargo dove sentì un parlottare fioco nella nebbia. moravia, ix-316:
geli arido fiore. 12. fioco, smorzato, attenuato (una luce,
luminoso, offuscato, smorzato, tenue, fioco (una luce, una fiamma,
25. attenuarsi, facendosi via via più fioco fino a spegnersi (una luce,
8. attenuato, attutito, fioco (un suono, le parole, il
, illividendo. 2. farsi fioco, spegnersi (una luce).
instanze al generale. 9. fioco, tenue (una luce).
solicciuòlo), sm. ant. sole fioco che irradia poco calore. aretino
, 1-20-3: somiglio peregrin che 'nfermo e fioco, / trascorsa già quella contrada e
nelle voragini buie del mare, il fioco barlume del sole trasparente dalla superficie alta
(superi, sommessissimo). flebile, fioco, che si percepisce attutito; udibile
venne all'orecchio il cigolìo delle mote più fioco, più fioco, e lo schiocco
cigolìo delle mote più fioco, più fioco, e lo schiocco della frusta nella campagna
/ tanto ch'avrebbe ogne tuon fatto fioco. intelligenza, 295: audivi d'un
fra l'erbe, già del pianger fioco, / vinto dal sonno, vidi una
. d'annunzio, iv-1-439: giungeva fioco il suono del piano forte, e
che somiglia al canto di un gallo, fioco, lontanissimo,... chi
. -smorzato, attutito, fioco (una musica, un suono,
ottava. 4. figur. suono fioco, anche per la distanza. alvaro
sospiro eternamente uguale. -barlume fioco. jovine, 5-288: l'altare
s. croce, ardeva un solo e fioco lume. de roberto, 1-27:
infermi. 10. fievole, fioco, sommesso (una voce, il parlare
fino al centro. -divenire fioco, dileguare (la voce).
spedato, urlai e cantai fino a restarne fioco. e. cecchi, 5-503:
risetto spento. 5. fioco, appena percettibile, sommesso (una voce
.. spargeva intorno a sé un barlume fioco e sfumato, e pioveva un calore
sul mondo è spettrale. 3. fioco, debole e livido; simile alla luminosità
e quasi spolpata. -basso, fioco, debole (una voce).
per lo ragunamento dell'umore rimane l'uomo fioco. d. bartoli, 4-3-352:
, / io, che in cantar son fioco come l'orco, / ne voglio
sorpresa dall'alba. -tenue, fioco (la luce). loria,
fiocchi di neve. -debole, fioco (la luce, la fiamma).
. -per estens. attenuato, fioco (un suono). soffici,
tumulto aereo risponde / dal cuore un fioco scampanìo, sì lieve, / come storméggi
riconoscibile. montale, 3-77: il fioco grido di « viva rebillo! ».
(la luce del crepuscolo); fioco, pallido, offuscato (un colore,
turbe / fulvo un eroe, perseguendo nel fioco / crepuscolo l'urbe. de pisis
rende'le a colui, ch'era già fioco. cino, cxxxviii-118-1: lo gran
per sé stesso. -offuscato, fioco (una luce). carducci,
parlò il fracassa in suono grave e fioco. alfieri, 1-153: né tu,
svagolata [pecora] risponde con trèmulo fioco. 2. divagatorio, digressivo
lasciato nella carta. -per simil. fioco (un rumore); fievole (una
che somiglia al canto di un gallo, fioco, lontanissimo -non grido di svegliatore
475: in mezzo ad uno scampanare fioco / sorse e battè su taciturne case /
3. che è fievole, tenue, fioco (la luce); di moderata
una piccolissima parte, ci è nota: fioco lumicino, che rende più sensibile il
, scialbo (un colore); fioco (la luce); diafano (il
quanto si voglia. -velato, fioco, poco luminoso (una luce, un
istruttore non costumava. 4. fioco, debole (una fiamma, una luce
(il sole); poco luminoso, fioco (un astro, una luce)
alberi del quirinale. -fosco, fioco (una luce). rezzonico,
. palazzeschi, ii-78: un gemito fioco di topo ferito / tramanda un velluto
, / com'i'discemo per lo fioco lume. cavalca, iv-67: quegli trapassando
nelle voragini buie del mare, il fioco barlume del sole trasparente dalla superficie alta
a quella porta / che trasudava un fioco baglior rosso! landolfi, i-199: una
13-63: quivi in suono tremolante e fioco, / e con parole da pianto
luci tremule, luccichio incerto, bagliore fioco. aleardi, 1-405: nell'ora
preziosa). -anche: che appare fioco e discontinuo (una luce).
. 10. sfavillìo, bagliore fioco e intermittente di un corpo celeste.
4. che emette un bagliore fioco e intermittente. poerio, 3-436:
appennicati e tubercolosi. -debole, fioco (il sole, la luce e il
/ tanto ch'avrebbe ogne tuon fatto fioco. leggenda di s. torpè, 66
notte mi parve, ed a lo sguardo fioco / s'offerse il vacillar d'un
, 95: pur di timida luce un fioco raggio / vacilla intra le fronde e
per estens. divenire debole, incerto, fioco (la vista). n.
sfumato (un colore); debole, fioco (una luce). - anche
3. che emana un chiarore fioco e baluginante. lucini, 9-24:
nelle voragini buie del mare, il fioco barlume del sole trasparente dalla superficie alta
organino a bocca. -alterato e fioco, strozzato, emesso con difficoltà.
a quella porta / che trasudava un fioco baglior rosso! pavese, 11-i-435: leggicchio
e de la vita il fremito / fioco per l'aura vernai disperdesi, / tu
, luccicchio incerto e vacillante, bagliore fioco. barilli, ii-140: la stessa
dalla tavola tenta ancora di chiamarlo, con fioco gemito, il suo compagno del vino
/ di una bava celeste nel giorno fioco. calvino, 2-97: c'è il
che disvia dal sacro monte / col fioco suon de'vostri zoppi carmi. a.
, 178: dal gruppo esalò il pivare fioco e ottuso delle zampogne. =