, accrescimento, grado, decadenza, fine, si debba applicare ai corpi politici
decadenza nel volgare. 4. fine, termine (di un processo, di
incomodi ch'io tralascio, quei furono in fine che fecero decadere l'uso de'servi
opera o il raggiungimento di un certo fine, o devono regolare una ricerca scientifica
. ristoro, 1-129: alla fine fu preso lo re settentrionale e decapitato
iustiziò per ogni forma, che nella fine del suo officio lasciò sì sanicata e sì
d'intollerabil superbia, l'aveva in fine con inaudito esempio di fierezza e di
vera lama, e per spiegare la fine di tutti i suoi amici e parenti acquistati
: soltanto mi ricordo che giunta, al fine di gennaio del venturo anno, la
luigi napoleone proclamò la dittatura imperiale ponendo fine alla seconda repubblica francese. - sm
fin che tu stessa gli apparisti al fine / caro modello. carducci, 126:
1-2-255: alli quali era proposto per fine di tutti li loro ufici ed opere la
non così tosto così fatta disputa ebbe fine, che quelli che aveano detto che -molte
è la decima unità, principio e fine de li sette numeri, come quella
numeri, come quella è principio e fine de'sette aspetti. bandello, 1-2
corsivo, e così continuar sino al fine. bottari, 3-2-74: tutte le buone
18. avvicinarsi al termine, volgere alla fine. caro, 4-108: quando il
quella diretana età, ch'è presso alla fine, ha suoi diletti. betussi,
mollare. 38. sostant. fine, termine, declino, tramonto.
equale a l'influsso, ed al fine va in declinazione, essendo l'efflusso
piccoli centri. 4. termine, fine, esaurimento; l'appassire, lo
. -sul declino: alle soglie della fine, dell'esaurimento. negri, 2-462
che tristano è al dichino. a fine sono venuti tutti li miei fatti.
, 12-130: partii verso la fine di maggio, il treno rasentò le grige
zioni, e per ventura venire al desiderato fine per la via del certano dirizzamento.
); impedire di conseguire (un fine); allontanare (un sentimento dall'animo
idem, rettor., 82-1: alla fine fue ripreso ch'elli avea troppo malamente
si pubblica durante il corso o alla fine di esso. panzini, iv-200:
l. salviati, 21-126: per la fine delle clausule e maniere di periodi usati
posto fuori d'ogni speranza (un fine, uno scopo), che non dà
e a un disperamento, che non ha fine? -per disperamento: non trovando
temere o dubitare di non raggiungere un fine, reputarsene incapace (per lo più
sì disperatamente celebrando, che alla fin fine si stabilì l'opinione universale o,
mille prove accorte le persone che la fine degli avari è morir disperato, in disgrazia
13. accanito nel perseguire un fine, incallito in un vizio, in
e vane speranze, si ritroverà alla fine deluso e insoddisfatto. b. croce
e la brama della morte che ponga fine al tormento. -accento,
non avendo più alcuna speranza, alla fine di ogni speranza; mettere, ridurre
della genarazione. 2. fine, cessazione. cassiano volgar.,
205: la morte di laura pose fine a quel va e vieni, a
riflettevo con progressiva profondità; e alla fine quasi non riflettevo più affatto, e
non ottenne il principato, e nella fine delle sue insidie prese confusione, e disperso
, fanno le mogli loro, a la fine, tutto quello che vogliono. marino
culto, dispettoso di vedere prossimo il fine del traffico delle sue carte e delle pergamene
m'uccida, sì ch'ornai si ponga fine / al dispiacervi, al vivere ed
[l'italia] pur quella in fine che stanca, vecchia, battuta, avvilita
cosa, di valersene a un dato fine; disponibilità. gioberti, i-258:
il corso degli avvenimenti dirizzandoli a un fine. 5. figur. ordinare razionalmente
finale o da un compì, di fine). dante, inf.,
'ngegno e l'arti, riserbandosi alla fine le forze. s. bargagli, 54
(costruito con un compì, di fine o con una proposizione subordinata introdotta da
, i-48: non intendeva a che fine e'desse tanto favore a'svizzeri,
gemelli cateti, 1-i-340: a qual fine accumular ricchezze, se queste sogliono essere l'
astratte... questo è in fine il nostro carattere più vero, nella cultura
pare tanto lungamente pensata, e maturata alla fine nel punto più felice.
di ciascuna delle parti, è il fine della vicissitudine, non solo perché tutto
sollevazione di animi, che si temeva il fine agli anticati dominii, tanto era lunge
celestiale, saetti dispostamente ed a provveduto fine. = comp. di disposto
arco saetta / disposto cade a proveduto fine, / sì come cosa in suo segno
dal capo o nel mezzo 0 nel fine. buommattei, 16: se le parole
comodo della vita, e disposte al fine di quel comodo. -ant.
amministro io dispoticamente, renderà in fine dell'anno un diecimila lire. pisacane
: ma la ritrosa larva, poiché pose fine al suo discorso, mi fissava con
danno, e che si ponessi oramai fine a tanto dispregio. marino, 4-33
prendere le più volte la disputa per fine; e di scambiare per sostanza la forma
disputa: cessare di discutere, porre fine alle discussioni, tagliar corto. galileo
voi se non che col silenzio ponghiate fine alle dispute, come spero che siate
cicerone volgar., 1-119: la fine di quella disputanza fu quasi pur della
ne accorge in città dove già alla fine di giugno gl'innamorati hanno cominciato a dispu
virtù, della quale parlando stanotte ponemmo fine alla nostra disputazione, crediamo che sia
loro in disputazione d'alcuna cosa, il fine era dirsi villania con parole piene d'
cadavere o di una pianta al fine di studiarne la struttura; sezionare
fra i cattolici furono chiamati all'ultima fine. d'azeglio, 1-230: è pure
la ragione... posta nel fine della sua dissertazione in proposito del- l'
dalla lontananza del vostro bene, infelice fine arà sortito il desiderio mio di trattenervi
certi strumenti uguali, ma dissimigliantissimo il fine, poiché l'una vuol convincere e
di pace chi dissimula con l'onesto fine che dico, tollerando, tacendo, aspettando
con fierezza tanto maggiore sono vendicate alla fine, quanto il risentimento, differito in
adulatori. cardarelli, 6-27: alla fine di quelle giornate elettorali, cariche di
. carducci, ii-4-173: le varianti in fine del libro o del componimento sono e
- anche in senso negativo: porre fine ad attese, speranze, progetti,
si è dissipato. -figur. aver fine, concludersi (un sentimento, uno
; cfr. fr. dissociable (fine sec. xviii), ingl. dissociale
, erano stati materia di chiacchiere senza fine. 2. azione licenziosa,
tra i signori della lega, a fine che questa unione si dissolvessi. dovila,
mai ch'era nato chi doveva, alla fine, dissolvere quel che aveva fondato.
più piccola voce si partiva un'onda senza fine confusa neh'immensa dissonanza del vento.
2-1-130: queste difficultà si riducono in fine alle sole dissonanze, vale a dire
tutto, o fra il mezzo e il fine, in opere scientifiche, artistiche,
. che si propone o ha per fine di dissuadere. buti, 2-580
.]: 'dissuasorio'può denotare il fine del persuadere; 4 dissuasivo ', la
guenze di un'esistenza tempestosa e di una fine tragica; nelle nature invece remissive
segneri, iv-5: salvo che il medesimo fine, il qual mi propongo della maggior
pensando di non aver ancora adempito il fine di quell'amoroso godimento, da capo vi
: giunse il distacco, amaro senza fine, / e fu il distacco d'altri
suo-con valore peggior. e téxoc 4 fine \ distèlico, agg. (plur
, 14 (61): nel fine del mio proponimento mi parve sentire uno mirabile
diresti e io direi, e alla fine niente monterebbe. bisticci, 3-346: furono
ferito..., vinto alla fine cadde. sercambi, iii-232: tanto
iii-232: tanto lo tenne distenuto, fine che per lo concilio fu facto nuova
dal suo fondo, essendosi a questo fine fatto disterrare e scoprire insieme col suolo
, 142: non è stato il fine nostro cercar gloria d'eloquenzia nella distesa
/ e gli error suoi, fece qui fine e tacque. gemelli careri, 2-i-34
viene / distesamente per insino al fine / con opre virtuose e peregrine. fiamma
rose rosse, che se ne fa tanto fine acque, non vedi tu quante cose
sanza mezzo distilla / non ha poi fine, perché non si move / la sua
deve portare ben visibile sulla vela al fine di poterne distinguere subito la classe.
. marino, 4-34: distinto al fine il suo desir dichiara, / e quanto
: di là da santo stefano in sulla fine della ruga di porta santa maria fu
fatali armi. leopardi, i-14: il fine della commedia... è di
4. figur. distogliere da un fine, per lo più da quello giusto
più spesso anche si distorce dal proposto fine. 5. figur. piegare
[la volontà] sempre da dio al fine buono, e allora la si risolve
volta che la pone affetto come a fine a quelle cose che non sono il
quelle cose che non sono il suo fine, la diventa impura, per mescolarsi con
, cioè che la distraggano da quel fine a che di sua natura ella è ordinata
/ a distratte strie ombreggiando, / senza fine la sabbia / forse ravviveresti.
, dalla propria natura, dal proprio fine, ecc.). niccolò del
edificio, della polizia, distratto dal fine suo originale d'una disciplina religiosa, ascetica
g. gozzi, 1-196: in fine tutta la compagnia era quivi raccolta;
, ma andarla sempre diminuendo verso il fine del corso. alfieri, i-201:
reddito complessivo di ciascun contribuente (al fine di considerare nell'imposizione del tributo la
il fegato. settala, iv-53: il fine del medico è la sanità, e
accioch'i peccati nostri non affrettino il suo fine et il distruggimento di tutte le cose
cominciamento d'esso; e tu se'lo fine e 'l distruggimento del tuo sangue.
e a un disperamento che non ha fine? 5. emendazione, correzione
terra e dell'acqua possano ottenere il fine del lor naturai movimento, cioè possano pervenire
di reims. -con riferimento alla fine del mondo. a. verri,
molestare, danneggiare. -anche: por fine o mettere in pericolo una condizione di
disturbate? / anzi averanno un doloroso fine? davila, 236: molti ancora erano
ogni colpo essere offeso. / fuggesi al fine, e gli ordini disturba, /
questo segno, perché son mezzi di questo fine ed agevolezze, per così dire,
fare passare in italia... a fine che s'unissino colla chiesa romana.
ausa nel bene e 'n le vertudi fine ch'è giovane, non si sae disusare
in uno molte cose e rappresentare un fine, onde l'uomo si dice finimento
prenda punto, allor ch'il dolce al fine / sonno disvanirà. bettini, 100
incende. pallavicino, 7-300: se 'l fine della nostra orazione sarà nel basso,
di queste condizioni snervandosi e disvigorendo senza fine. = da svigorire, col
la gloria] è l'ultimo nostro fine al conseguirsi, e fra non molto,
mettendola in movimento per mezzo della più fine e ricca psicologia. c.
, 2-31: la poesia sempre ha per fine la imitazione: ma variando instrum ^
due sacerdoti, ella passasse tra le fine e bianche e trasparenti ditine di mia nonna
or nel mezzo, e or nel fine. tasso, n-iv-522: la ditta altro
fuori di questo ordine naturale e vero fine già proposto da noi, e da laudar
e da laudar quelli che seguitando questo fine, amano una cosa sola diuturnamente e
divagasse nella valle, doveva alla per fine ridursi sempre a questo passo tra la
io l'ho segnata tra il ponte della fine e pisa. divàrio1 (divaro
avea dove riposasse il capo. alla fine morì ignudo in croce. sicché ben
metter pace dichiarando che, alla fin fine, quei tali il più gran male
ii-8-46: anche le opere secondo il loro fine perfette mostrano il segno che le diversifica
a servire per diversivi, diretti al fine di dare sfogo o respiro alle acque del
, parendo loro [ai marinai] alla fine del loro cammino esser vicini, si
vogliamo dir traversa, che da val di fine, scavalcando i monti di livorno,
in divertimenti? -esercizio, gioco fine a se stesso (del pensiero,
liberazione suprema, col divenire, alla fine, null'altro che un divertimento.
segneri, ii-208: come se il fine principale di andare a queste funzioni fosse
-volgere ad altro uso, ad altro fine. segneri, i-80: non è
qualcosa in altra direzione, ad altro fine, ad altro uso. m
fussi cagione che le cose avessino il fine che ebbono; pigliando tra i primi dell'
ognuno ne pigliassi uno pezzo, a fine che quello fussi per fede, che sarebbono
. -ortogr. spezzare una parola in fine di riga (e la divisione viene
a penetrargli, che per forza al fine gli divisero, e ne fecero tante parti
azioni; impedire il raggiungimento di un fine determinato. cassiano volgar., xv-3
divina, che farà terminare a buon fine e queste e coteste cose, se ben
rasentava la parete trotterellando e divincolandosi al fine di riscaldare la microscopica persona, e
questo camino de la difficoltà, a fine che sii costretta la necessità a concedergli la
-signore, saprestemi voi dire a che fine sia fatto un così pomposo apparato? -per
, e non se ne viene mai a fine in tutta la vita dell'omo.
quale è disponibile un deposito a tal fine precostituito. -divisa breve: se la
, 36-4: intra l'ufficio e la fine èe cotale divisamente: che nell'officio
officio si considera quello che conviene alla fine e nella fine si considera quello che conviene
quello che conviene alla fine e nella fine si considera quello che conviene all'officio
curare apostatamele per sanare, il suo fine dicemo sanare per le medicine. cicerone
1-303: intra l'officio e lo fine è cotale divisamento, che nell'officio si
officio si considera quello che convene allo fine, e nello fine si considera quello
quello che convene allo fine, e nello fine si considera quello che convene all'officio
nulla dalle irragionevoli creature divisate alla per fine rimangono. -camuffato, contraffatto.
l'operazione, non ha principio né fine e non è mutabile in alcuna sua parte
infinita, o fonte vivo, / fine perfetto d'ogni creatura, / fammi
divoranza sono eguali, posto che a un fine conduce il troppo digiunare e il troppo
viventi, allora si potè intravvedere la fine di quel tristo divorzio tra i dotti
. stabilirsi in sedi separate; porre fine a una coabitazione. d'azeglio,
8-2-111: aristotile, dove favella verso il fine delle parti della dizione e divide il
ant. sorta di stoffa molto fine e pregiata. folgore da san
foggia masculina, / la fe'vestire di fine duagio. boccaccio, dee.,
di carati 23 e mezzo d'oro fine per oncia. boccaccio, dee.,
e le proporzioni de'suoi componenti a fine di valutare i prodotti che dalla scavazione
ch'avieno promesso,... fece fine al detto comune per suoi documenti e
, ed io la vidi quasi da la fine del mio nono. bibbia volgar
sm. ornit. uccello estinto (alla fine del xvii secolo) dell'ordine columbiformi
durante la repubblica due volte, alla fine del xii e all'inizio del i secolo
convento de'rei e distrussegli insino alla fine. iddio distrusse le sedie delli superbi
universale del nostro genere, come ad ultimo fine. bocchelli, 1-ii-538: noi contempliamo
, iii-148: stavasi già su 'l fine delle materie dogmatiche, alle quali sole
la voce di lei, dolce e fine, che mi parlava, mi sembrò ima
e le parole c'hanno il medesimo fine sono dolcissime in questa forma. f
di salutevole porto e laudabile ne la fine de la mia cena. 14
bartoli, 1-197: tiriamo dalla punta della fine del collarino alla punta del diametro del
moravia, vii-90: aveva un viso fine, bianco, delicato, dolce.
di santo stefano. -ant. fine e morbido (il filo).
estranea dolcezza, / che lasciava nel fine / un non so che d'amaro
b. davanzali, ii-266: il fine della vita sua fu lagrimevole a noi,
in sala e poi in camera e in fine nel mio studio, in niuno luogo
è, quasi da natura dirizzato nel debito fine, che fugge dolore e domanda allegrezza
quelli [epicuro] disse questo nostro fine essere voluptade..., cioè diletto
fosse la morte, pure la desiderava come fine di dolore.
parte i dolor miei / s'aspettin fine, o l'anima ricolta. s.
delusi, rivolger le sorti, / por fine ai dolori d'un volgo stranier?
morte. serdonati, 9-216: fecero doloroso fine, perché, stretti dalla sete,
g. villani, 1-32: alla fine dell'aspra battaglia catel- lina fu in
della donna, il giovine deve in fine domandarla alla famiglia di lei, e
, quasi da natura dirizzato nel debito fine,... fugge dolore e domanda
che tutte l'umane operazioni domandano uno fine, cioè quello de l'umana vita
il proverbio, e se diretto a buon fine, invece di esser difetto di troppa
certo, aver non aspetti / allegro fine d'alcun suo dimando. 3.
corsi, e mai non giunsi il fine; / e dimani cadrò. palazzeschi,
che se avesse voluto per un suo fine dottrinale, avrebbe, il mirabile domatore della
. leopardi, ii-512: il fine del poeta epico dev'esser...
si bemol della dominante e annuncia la fine, il suono si smorzò di colpo.
avvio, non si può mettere uria fine, perché chi parla non li domina
in fede. ottimo, ii-183: nella fine della orazione dominica dicono queste anime questa
in ogni suo atto, che alla fine, io stupivo... quando,
tempo, lo quale seco porta lo fine d'ogni desiderio, e appresenta, quasi
mare / s'apre libero e vasto senza fine, i tu m'attendi sicura e
', e tanti altri che hanno la fine loro in 'one ', la
era sull'imbrunire, quando una pioggerella fine incominciando faceva correre le donnu- cole ridendo
, che danni senza numero e senza fine per causa di queste maledette donnacce.
che m'ami / ed operi a buon fine; ma il cervello / non mi
aiutagli. ojetti, ii-582: alla fine non volendo partire fu portato di peso dai
avv. insomma, alla fin fine, tutto considerato. arila,
ci abbiamo: 4 in somma, in fine, in conclusione, tutto sommato,
conclusione, tutto sommato, alla fin fine 'e mille altri modi. panzini
. tecchi, 2-113: il terriccio fine e azzurrognolo conservava i segni doppi delle
il tuo intendimento è ad altro mal fine, allora tutto 'l corpo dell'opera
di ripieno, fabbricati di seta leale, fine e buona; né vi si possa
intere (sia all'inizio sia alla fine dei salmi). cerracchini, 1-1-12
... aveva colorito piacevolmente quella fine carnagione dorata di bionda. d'annunzio
: di marini / giochi sazio a fine, o stanco almeno, / lungo e
meglio la lirica greca quale cominciò su la fine del secolo settimo e nella metà prima
con guerra, cercando dalli dei il fine della guerra, fu risposto 4 che i
allo stolto la sapienza; il quale in fine della narrazione dirae: chi è costui
per esemplare: chicche e carezze senza fine. rovani, i-638: siccome il suardi
dossologia minore, cioè il gloria patri alla fine dei salmi, e una dossologia maggiore
pubblico. de sanctis, 7-406: il fine per cui l'individuo deve essere dotato
io altra volta feci, e alla fine lasciar te e prendere un'altra moglie.
suoi,... a che fine, con quale consiglio proporre un congresso,
i costumi. monti, v-171: alla fine dell'opera porrò un estratto dei sensati
essere le maniere deltamicizie, quali ad un fine e quale ad un altro riguardanti,
manzoni, 177: escludere dall'elemosina il fine di sollevare il prossimo, è un
tu. -rar. a indicare il fine. castiglione, 250: non dee
. sarpi, vi-2-136: conviene guardare il fine dove direttamente mira il legislatore,
, e nel sepulcro ispogliarsi a vostra fine, rifiutando voi e onni vostro.
breve, veggio / nostra eccellenzia al fine; onde m'incresce. boccaccio,
, che, se la traggo a fine, dovria essere non volgarissima. 19
a fare una doviziosa ricolta sino al fine di quel carnovale. cattaneo, ii-1-161
di qualcuno? sai che siamo alla fine di maggio? fra poco li dovrete dare
tristezza. pascoli, 1542: distraendoti al fine, carezza il tuo cuore col dolce
a domandargli se non aveva avuto altro fine che di guadagnar con la vendita del suo
, che sono il principio e il fine della voce elevata e posata. pascoli,
papini, 6-270: s'era alla fine del pranzo e delle bottiglie, il
ieri. moravia, viii-9: alla fine della serata, battista mi parla con
6-225: seguiva un filmetto, a fine lieto e morale, sulle avventure d'una
si può dire; ma ha così fine e candida la pelle, che un raggio
, da l'altro poeta condotto al fine. bracciolini, 1-12-48: disordinata era
ufficiale a fil di legge aveva posto fine alla contesa. -a filo di
filo cadevano impedito, pur a la fine con parole mezze mozze disse. [
poi era entrato nel partito socialista sulla fine del '45, niente nel 1946,
erudizione pedantesca e inutile; studio filologico fine a se stesso. b.
da ultimo (siam già verso la fine) qualcosa che suscita pena.
una ora all'altra con l'unico fine di guadagnare la propria giornata. =
giudicare o filosofare i fatti: al quale fine né si può restare immersi nei fatti
in conto di nulla, coll'unico fine di sollazzarsi o di far pompa di
più come un continuo progresso verso un fine ultimo, variante secondo le concezioni dei
non dee dunque il poeta preporsi per fine il piacere, come peraventura credeva eratostene,
v-1-203: giulio valli è un uomo fine, filosofico, temprato d'ironia,
di un liquido o di un fluido al fine di depurarlo delle scorie e dei materiali
fina1, sf. ant. fine, termine. bianco da siena
serrerotti fuori. = variante di fine. fina2, avv. dial
druidi. -che dura fino alla fine, fino alla morte. angela
impenitenza finale. -che avverrà alla fine della vita; che porrà termine all'
e solenne. -che avverrà alla fine del mondo; apocalittico. -anche:
apocalittico. -anche: che durerà senza fine; eterno. bartolomeo da s.
come colui che solo considera l'ultimo fine di tutti li altri fini. maestro
il sommo bene, e l'ultimo fine, e è finale beatitudine della creatura razionale
muove l'agente a operare; il fine al quale ogni essere tende nel suo
ora la cagione finale, cioè a che fine tu dei parlare. sia adunque la
: la felicità non è per altro fine, anzi è causa finale d'ogni altra
coll'avere in qualche modo conosciuto il fine provvidenziale del medesimo. labriola, i-277
perché dove si ferma la sentenza e ha fine il periodo, lo poniamo.
-proposizione finale: quella che indica il fine a cui tende l'azione, il
per, a, di, al fine di, allo scopo di, ecc.
come si usa nei drammi a lieto fine. pecchi, n-140: un misero
. fregio di forma triangolare collocato in fine di un libro o di un capitolo a
ecc., che si mettono in fine delle pagine stampate. viani, 13-147:
. dottrina che afferma la causalità del fine, considerato come causa totale dell'organizzazione
mondo è organizzato in vista di un fine e la spiegazione sufficiente ed esauriente di
di ogni evento è da ricercarsi nel fine al quale l'evento è diretto;
o circostanze) a raggiungere il proprio fine essenziale o un fine determinato.
raggiungere il proprio fine essenziale o un fine determinato. -principio di finalità:
quello secondo cui nulla accade senza un fine. mamiani, 8-66: nei fatti
contrapposto disarmonico e inaspettato, e il fine che suppone un concerto nei mezzi ordinati
2. in senso generico: fine, scopo. carducci, iii-14-86:
terminazione '(servio), 'fine, scopo '(macrobio); cfr
= deriv. da finale, da fine * confine '. finalizzare, tr
dare compimento, finire, ultimare, por fine. 2. attribuire un fine
fine. 2. attribuire un fine, dare uno scopo. = deriv
ant. finalménte), avv. alla fine, al termine, per ultimo (
. -fino all'ultimo, fino alla fine. cino, iii-104-38: ella [
3. in conclusione, insomma, alla fine, in fin dei conti.
altra lo muove finalmente, perché è il fine per il quale il motore, cioè
v. danti, l-1-257: un fine e l'altro scambievolmente s'aiutano,
, ed unitamente ancor essi hanno un fine, che è di mantenere la loro specie
alla tempia. 2. alla fine, per ultimo, finalmente. settembrini
stato e dagli enti pubblici minori al fine di ottenere i mezzi finanziari necessari al
'(deriv. da fin 'fine, compimento '), poi 'pagare
finanza2, sf. ant. fine, termine. iacopone, 24-120
ii-15-534: è giunto rattazzi a questo fine, che si è costituito capo della sinistra
passo, non sarebbe venuta più a fine quella esposizione finanziaria. eppure, tra pochi
= deriv. dal fr. financière (fine del sec. xviii).
pena pecuniaria dicesi in lingua del settentrione « fine », quindi, credo io,
, intr. ant. mancare, aver fine, venir meno (un fatto,
e mai non fina! -sostant. fine, termine. iacopone, 24-121:
. tr. portare a termine, porre fine (a un'azione; anche a
. finata, sf. ant. fine, termine. iacopone, 24-149:
guittone, i-1-125: siccome dissi, la fine d'onne dizìo è pagamento. laiini
accorgersi dinansi che dimandare consiglio apresso la fine. chiaro davanzali, iii-28: lo primo
mezzo fue niente a dire / apo la fine, tant'è lo gradire. dante
nuova, 14 (60): nel fine del mio proponimento mi parve sentire uno
addietro di loro facemmo menzione, nella fine del legnaggio di ruberto guiscardo. albertano
, nel mezo, 'ne la fine sia tuctora la grazia di cristo sopra 'l
sar- digna passata, parendo loro alla fine del loro cammino esser vicini, si
/ d'ogni mia gloria e fama il fine è giunto. machiavelli, 464
: io ti annunzio che questo dì è fine del male mio e principio del tuo
le cose umane abbiano qualche volta la fine loro, perciocché avendo il principio ed
dio, ch'è senza principio e senza fine. galileo, 3-1-14: ciò [
da tre, principio, mezzo e fine, che è il numero del tutto?
loredano, 1-180: la morte è il fine di tutti i tormenti. algarotti,
i nostri virtuosi dan fuoco in sul fine dell'aria. manzoni, 61: è
/ e delle gioie mie vidi la fine. rajberti, 2-100: pensava,
, fregandomi le mani: arrivati al fine della corsa, io non discendo nemmeno
viaggiatore da cui si ripromette, alla fine del viaggio, una mancia. boine
e pingue la stalla s'apre al fine del solco. 2. momento in
trecento anni e oltre, infino al fine / che i tre e tre pugnar per
bibbia volgar., v-172: persino alla fine di quanto tempo rimarrò io dimenticato appo
di fava] ne'luoghi freddi in fine di novembre o di dicembre, e in
di molte altre cose e massime circa la fine del tempo di queste tribulazioni, se
egli ebbe assai assai pazzeggiato, giunse al fine de suoi giorni, così chiamò i
zucca. tasso, 1-7: il fine ornai di quel piovoso inverno, / che
a trentatré anni e non volle aspettare il fine del secolo 1400. nievo, 1-12
errerebbe chi la reputasse non lontana dalla fine del duecento o almeno opera di tale
che è rimasto: tanto, alla fine del mese me ne vado. palazzeschi
vado. palazzeschi, 3-192: sulla fine del giorno o nella prima ora della
questo. sbarbaro, 1-55: a fine cena restiamo in tre a guardarci;
di favore i modelli alla liquidazione di fine stagione. banti, 8-9: borghesi e
la vegetazione moriva nel sole pallido di fine ottobre e nel silenzio della campagna umida
nelle truccature del teatro e del cinema fine di secolo, che pare truccato, con
, / alto, che giunge in fine al primo cielo, / onde 'l puro
poi misuri dal punto degli occhi alla fine del regolo, e dall'una fine all'
alla fine del regolo, e dall'una fine all'altra, e dica: se
si può assignare in lui né principio né fine, né destro né sinistro, né
degli editori a essi frammenti, nel fine, e, se vuoi, la
buio che non se ne vedeva la fine, sembrava tutta un'immensa camera da
tutto; e sopra i termini era per fine candellieri di marmo, e nel mezzo
e vicino al cartello con la scritta * fine zona - inizio zona',..
, conv., iii-iv-11: è posto fine al nostro ingegno, a ciascuna sua
odio da non pacificare; e non è fine nella crudele ira. bibbia volgar.
e molto da lodare; e non è fine alla sua grandezza. guido delle colonne
dicendo che il suo potere non aveva fine in fare questioni. guicciardini, 132
, esser non deve / circoscritto da fine angusto e breve; / perch'è ragion
ma qui il mio ardire non ebbe fine. ardii scrivere una tragedia sopra un
sancti benedicti. giamboni, 4-10: la fine d'africa, dal lato del ponente
isole chiamate gades; e suo ultimo fine è il monte chiamato atlante, e le
, inf., 14-4: venimmo al fine ove si parte / lo secondo giron
è la città de la giudea nel fine. /... / del re
, perché avea posto l'imperio e fine suo negli occhi di costei, e
in eterno e velocissimo che discorre da fine a fine. mamiani, 1-311: ma
e velocissimo che discorre da fine a fine. mamiani, 1-311: ma stolto è
estremi erra del tempo. -aver fine: aver confine, limiti spaziali precisi,
è cotanto; perocché il nulla non ha fine, né misura. dante, par
recettacolo a quel bene / che non ha fine e sé con sè misura. cecco
contenuta ragion vede, / sì che aver fine il cielo non s'awera.
awera. -fine del mondo, fine della terra: territorio situato all'estremo
e sì menai lor arte / ch'ai fine de la terra il suono uscìe.
fiondate molto da lungi, come dalla fine del mondo. boccaccio, viii-1-3:
la sapienza di salamone e venne dal fine della terra per fare aiuto al tempio
insieme tutti / volar, mirando al fine. 6. morte. -estrema
6. morte. -estrema, ultima fine: esito estremo della vita.
per afretosa sorte, / non aspettando fine naturale / di quella in cui natura
in bene e fare verace e buona fine. iacopone, 23-25: si hai gloria
[l'anima] / contemplando la fine che l'aspetta. ugurgieri, i-575:
vidde el cadimento di troia e 'l fine di priamo. bibbia volgar.,
già mi parto; il tempo della mia fine è presso. filippo degli agazzari,
filippo degli agazzari, 15-57: il suo fine miserabile udii d'altrui. pulci,
/ per tua cagion son giunte a miser fine? aretino, ii-115: tacerò?
cotanta passione mi condurrà a l'estrema fine. campanella, i-404: se alcuno
, i-404: se alcuno narrasse la fine del duca alessandro de'medici, per
maggiori perigli / per meritar dal fato il fine estremo. alfieri, 5-115: non
: non torran perciò a me libero il fine / né i re plebei, sozza
ed un lamento funebre cantasse alla sua fine vicina. govoni, 691: oltre la
io scontai, con la tragica tua fine / la mia crudele povertà di padre;
, oh così vecchie da temere la fine improvvisa. levi, 1-200: verso l'
l'alba 11 malato si avviò alla fine. le invocazioni e il respiro si
a poco a poco. -alla fine, nella fine: in punto di morte
poco. -alla fine, nella fine: in punto di morte. dante
vita, i perch'io indugiai al fine i buon sospiri, / se orazione
sottrae spesse volte la grazia sua nella fine a molti, che la rifiutarono quan-
sì fatta vita, che alla sua fine egli ebbe il merito e la gloria di
affetto dimostratomi quel che al felicissimo suo fine con efficaci parole promisse, cioè di
affanno, / e farà che nel fine albergo e fossa / neghi a l'
: già son le rose -a la sua fine estrema, / e pur non scema
lingua greca da'suoi principii fino alla fine, non lasciò mai di arricchirsi,
. martini, ii-1-1139: nonostante la fine miserrima, così dissimile dai prosperi inizi
l'opera mia. -essere in fine, in sulla fine, in fin di
-essere in fine, in sulla fine, in fin di morte; essere
fin di morte; essere ridotto in fine; stare, venire in fin di vita
cavalca, 19-337: essendo egli in sulla fine, fecesi congregare tutti gli frati d'
a peggiore, innanzi che vegna alla fine. velluti, 87: gli gittò
per lo fianco, e stettene in fine di morte. leggenda di santi, 4-228
corpo suo sì macero e sì venuto a fine per la lunga e aspra penitenza,
non ti scrive perché è stato a fine di morte; ma ora è guarito.
dì, ché ne'quattro primi istette in fine e di poi migliorò. cellini,
di me, e che gli stava in fine di morte. alfieri, i-12:
dal mal de'pondi fui ridotto in fine. manzoni, pr. sp.,
disporlo ai sacramenti, che è in fine. nieri, 309: si mise a
oggi sono popolari e quasi venuti a fine. -esaurirsi, venir meno (un
diminuendo, anzi si dice essere in fine. -fare bel fine: fare
essere in fine. -fare bel fine: fare una morte onorevole. petrarca
omaron la vita, facesse un bel fine. -fare buona fine: morire
bel fine. -fare buona fine: morire santamente, a posto con
in grazia di dio. -fare mala fine: morire in peccato mortale. francesco
cuore prieghi... di fare buona fine e che le dia paradiso nell'altra
scomunicato, sempre pare che faccia mala fine. capitoli della compagnia della madonna di
gesù cristo] a loro fare buona fine. -giungere al fine: morire
fare buona fine. -giungere al fine: morire. caro, 1-351:
fosser vivi, o se pur giunti al fine, / più de'richiami lor nulla
del morbo non lo avesse condotto in fine di morte, ma soltanto infiacchitogli le
convento de'rei, e distrussegli insino alla fine. libro di sydrac, 507:
diretano podere, e presso della loro fine. aretino, iv-1-92: il misero
. aretino, iv-1-92: il misero fine, signore, de la sua eccellenza e
non creduta mai, / l'estremo fine indarno ci predisse. giannone, 1-75:
ninive, vide questo regno il suo fine. giordani, iii-70: in europa.
di non lodato esempio e di prestissimo fine. pecchio, ii-1-64: d'ordinario una
alcune volte si sfasciano prima della lor fine naturale. b. croce, iii-27-235:
. croce, iii-27-235: politicamente, la fine del potere temporale avvenne tra l'indifferenza
/ al mondo illuso che corre alla fine: / la volontà di dio e la
altre forme d'arte... la fine di certe epoche porta tra i suoi
certe vite individuali. -andare alla fine: andare in rovina. c.
del nostro mezzogiorno, tutto andava alla fine. -dar fine: distruggere, annientare
tutto andava alla fine. -dar fine: distruggere, annientare. anguillara,
la forza e con l'ingegno / dar fine al nostro sempiterno regno.
, e così, morto esso, fine alla fine de lo munno starao subietto allo
così, morto esso, fine alla fine de lo munno starao subietto allo munno.
, / come se già del mondo fussi fine. garzoni, 1-366: la settima
è dalla natività di cristo fino alla fine del mondo. bocchelli, 13-129: in
, 13-129: in verità, alla fine del mondo e al giorno del giudizio egli
. boriili, 3-77: era la fine del mondo. i tuoni rotolavano con
ma s'immagini! non sarà la fine del mondo... niente di male
i-660: dunqu'è più graziosa / la fine d'ogne cosa / che tutto l'
voi falliste o perfetta o onorata fine. novellino, 92 (210):
a corpo a corpo, acciò che la fine della nostra battaglia mostri qual gente sia
buon principio, / a che vii fine convien che tu caschi! g. villani
speranza, se prima non si vede la fine, che sovente riescono l'imprese ad
tua follia se quigli essuleranno, / la fine ti farà vergogna e danno. bibbia
vi vergognate ora? ché certo la fine del peccato si è la morte. petrarca
e la mia torta via drizzi a buon fine. paolo da certaldo, 57:
il cominciamento con effetto, ma la fine è lodata secondo che sèguita. pulci,
; / non giudicate nulla inanzi al fine. ariosto, 1-39: se gli è
scuote; / e di quella aventura il fine attende, / né pur d'un
/ lenta aspettando de'grand'atti il fine. carletti, 245: quando si erra
principio non ne può mai seguire buon fine. alfieri, 8-47: ma il
delitti che medita colui / non vedrà il fine, no: vedrà piuttosto / il
. de sanctis, 11-191: la fine corona degnamente il principio. pea,
pea, 7-323: aspettava fiduciosa del buon fine, per quanto stesse attenta ai dolori
più per tempo, corriamo ad uno fine. bibbia volgar., v-774: molto
, che niuno non puote sapere che fine averà. seneca volgar., 2-67:
. seneca volgar., 2-67: il fine è nelle mani di dio, della
agli uomini, perché non sanno il loro fine. aretino, iv-1-55: nel leggere
composto in laude di colei, il cui fine si dee invidiare da che è cantato
, non può essere molto diverso il fine. battista, vi-4-128: fuggi d'amor
dea, / se ti giova scansar tragico fine, / ch'una delle tre parche
con tanta fatica e con sì misero fine dentro ai pantani! -andare
uscire a buono o lieto o glorioso fine: finir bene, ottenere un risultato
a cosa). -venir a mal fine: fallire. dante, conv.
la presenzia d'alquanti che a malo fine doveano venire non dovea né potea iddio
queste cose erano andate a sì buon fine, conciossiacosaché egli avesse così reo intendimento
marsili, i-16: tutto riuscirà a buon fine, non ostante li vostri affanni.
oltre la speranza, riuscito a lieto fine, e presto voglio fare della terza,
/ ne mostra il ciel ch'a glorioso fine / i tuoi n'andranno e i
, e per poter riuscirlo prosperamente a fine pone grandissimo studio nel raccorre tutta la
le quali non terminano mai a buon fine. alfieri, 1-500: s'io men
suoi / disegni ornai. -avere buon fine: ottenere un risultato positivo, riuscire
risultato positivo, riuscire. -avere pessimo fine: fallire. fiore di virtù,
cominciamento, non può mai avere buon fine. della porta, 1-123: aver-
malamente, non può aver se non pessimo fine. -dare, concedere lieto fine
fine. -dare, concedere lieto fine: portare a felice compimento, a
concedessero a loro di quell'impresa lieto fine, come era stato il cominciamento.
: s'amor oggi non dà quel lieto fine, / carpalio figliuol mio, che
tommaseo, 3-i-63: non vi mando la fine delle fini del lavoro sul numero,
-voler veder la fine di qualcosa: nutrire perplessità e dubbi
di lui consenso? vorrò vederne la fine; sarò questa notte alla porta dell'orto
ordinatamente ciò che elli avea promesso nella fine del prolago. bibbia volgar., vi-28
., vi-28: meglio è lo fine della orazione, che il principio. anighetto
riponi queste cose »; e questo fine diede alle sue parole: « sta'
tòlle l'ultima circustanzia, e sarà fine: dove si contiene ogni bene,
f. doni, 14: dico per fine del principiato ragionamento nostro che conoscere iddio
questo mondo. boccalini, 1-77'nella fine poi dell'orazione, quell'orator poeta,
canto porga il principio e porga il fine. s. maffei, 5-2-302: che
il famoso vino di cui parlammo nel fine dell'ante- rior libro, il qual
carducci, ii-10-144: stasera le mando il fine del iii capitolo, e poi resta
simili, assai ingiustificato, come vedrete alla fine. -epilogo (di un dramma,
, veg- gendo che pure a crudel fine riuscivano le parole dello scolare, ricominciò
di fare, maravigliandosi il detto del fine di sì notabile istoria, a proposito
misser ludovico e per avere sentito nel fine de la narrata novella cum indiscreta moralità
morando, 516: fu questo il fine della narrazione, lunga sì, non tediosa
, stia questi con curiosità fino alla fine. paolini massimi, xxii-42: non perché
che sempre / abbia la scena sanguinoso fine. rajberti, 2-103: dove diavolo
? attenti dunque, che vengo al fine della mia storiella. de sanctis,
collisioni e l'intreccio e l'ultima fine a cui mena. -lieto fine
fine a cui mena. -lieto fine: conclusione di una commedia, di
che sarà mescolata una materia tragica con fine lieto, cioè comico. b
come si usa nei drammi a lieto fine. e. cecchi, 6-225: seguiva
6-225: seguiva un filmetto, a fine lieto e morale, sulle avventure d'una
e panni, e 'l modo e la fine di tutto quel corpo del figliuolo.
a dargli il restante della sua bella fine, la quale si dà in questo
modo. cominciando a dar primamente la sua fine a tutte le parti che sono scoperte
in un giorno, e con quella fine, che mai minio nessuno si condusse
talmente. tasso, 12-510: il fine, dunque, è la forma data
ed a le cose. -condurre alla fine: portare alla perfezione formale.
poesia, con cui è condotto alla fine. -dar fine: rifinire,
è condotto alla fine. -dar fine: rifinire, dare gli ultimi tocchi
disse a un suo discepolo, desse fine alla dipintura. cellini, 2-89 (457
che tu gli dia la ultima sua fine io vorrei che per amore mio tu aprissi
differenti, ovvero in principio, ovvero in fine stroppiati, né si formano, quanto
cui è redatta la quietanza. -far fine: saldare. testi fiorentini, 29
sei a ser iacopo doni per una fine che ne fede. libro della tavola
lb. trecento di sua ragione; fecene fine per mano di ser iacopo di ser
..; ed 10 ne feci fine loro di libri sedici per ciò ch'arigo
libre otto e none avea fatto loro fine, sì ch'a me lo convenne fare
al quale cesare fece fare del debito fine, e lui condamnò nel prezzo. m
promesso, come addietro abbiamo narrato, fece fine al detto comune per suoi documenti e
anno 1338 la sopradetta madonna lagia fecie fine e chetanza a sopradetti. sacchetti,
, e 'l detto sandro avea la fine. -vendita. -far, dare,
-vendita. -far, dare, mettere fine: vendere. archivio datini [cartella
1399]: ne vorremo volentieri fame fine, e per tanto vi prego che mi
avermivi a ricordare, se none la fine delle masserizie superchie, le terre da
di valuta, e volendo dare loro fine, le mandò per detto giovanni a
: ricordarvisi che... metiate fine a le peze io...
che la parola finanza venga da 'fine ', cioè 'ammenda, pena pecuniaria
pecuniaria *. -commerc. buon fine: adempimento regolare di un contratto.
regolare di un contratto. -salvo buon fine: formula usata nell'accreditare una partita
lega di once undici e mezza di fine per libbra in lire dodici e soldi
la umana civilitade, che a uno fine è ordinata, cioè a vita felice
de l'eterno valore, il qual è fine / al quale è fatta la toccata
e non ti se'ricordata del tuo fine. savonarola, ii-83: intra le condizioni
la potissima è ordinare le cose al fine suo e perché il fine è regula de'
le cose al fine suo e perché il fine è regula de'suoi debiti mezzi.
mezzi. b. cavalcanti, 2-137: fine è quello per 10 quale conseguire si
fanno l'altre cose, come 11 fine del capitano è la vittoria, per la
il mio foco, anzi il mio fine. sarpi, vi-2-136: conviene guardare il
sarpi, vi-2-136: conviene guardare il fine dove direttamente mira il legislatore, e non
. frugoni, vii-819: questa parola fine, così è gran parola, che non
parola, che non dovrebbe mai aver fine in noi, tenuti ad operare, come
ad operare, come ragionevoli, per lo fine. muratori, 5-ii-366: ma non
studio intorno ad essi, né far divenir fine ciò che dee essere mezzo e strumento
ovvio ed anco più proprio della parola fine è quello dell'intenzione, dello scopo che
senta l'importanza del mezzo e del fine, agguati i giovani facoltosi della generazione
rimangono eterni. nievo, 1-481: il fine, sappilo o astuto ambizioso, non
sempre corsi, e mai non giunsi il fine; / e dimani cadrò. b
pari di qualsiasi altra azione, al fine morale. gramsci, 8-200: il fine
fine morale. gramsci, 8-200: il fine non è un fatto, ma un'
non si dee dire, perocch'è fine eterna all'uomo, non ci ha altra
all'uomo, non ci ha altra fine più. dante, conv., i-xi-4
le cose in quanto sono ad alcuno fine ordinate: e questa è la discrezione.
indietro, cioè non va verso il suo fine, nella fruizione del quale consiste la
, come è l'efficiente e il fine, al qual è ordinata la cosa prodotta
212: la natura, quando dà un fine, dà ancora tutte quelle potenze che
ottenerlo. muratori, 5-ii-191: il fine degl'ingegni filosofici è l'internarsi nelle
che negli altri esseri animati, il fine comune della conservazione degli individui e della
, anzi è in certo modo il fine e il signore di tutti gli altri.
[prole dell'uomo] signora e fine / credi tu data al tutto.
tutte le cose, quegli medesimo è il fine... ed imperocché iddio
cose, però conviene che egli sia il fine di tutte. possavanti, 143:
dio è il sommo bene e l'ultimo fine, e. è finale beatitudine della
a dirittura, / quando elegge per fine e per suo porto / il creatore e
legno della santissima croce morì per renderci quel fine il quale avevamo perduto, svenò ed
perfettamente, intende e ferma il suo fine in dio. castiglione, 487:
altra cosa ed a luì come al vero fine indrizzar tutte le sue azioni. campailla
/ l'anima, sempre a dio suo fine è presso. pascoli, ii-76:
giunge sino all'allonta- namento dall'ultimo fine, ciò è dio. b. croce
voglie lo spirito, che dev'essere fine. -filos. ragione suprema delle
infinito, e la seconda termine e fine. leone ebreo, 158: de le
la causa finale, che è il fine che muove l'agente a fare, di
, i-2-171: la filosofia deterministica nega il fine e afferma la causa. serra,
contradittorie; da una parte, del fine unico, in cui tutti i fini particolari
dei fini molteplici. -acquistare il proprio fine: raggiungere lo scopo prefisso. -acquistare
lo scopo prefisso. -acquistare al proprio fine: avvicinarsi al conseguimento dello scopo.
punto del possesso; 'acquistare al suo fine ', dinota, avvicinarsi sempre più
terreno verso la meta. -a fine (accompagnato da un aggettivo o da
intenzione, lo scopo. -a buon fine: con un'intenzione onesta e retta
intenzione onesta e retta. -a malo fine: con uno scopo malvagio.
suo marito e che essa ad onesto fine a far ciò si mettea. livio
quei tribuni della plebe] piuttosto a fine di speranza che per meriti. seneca
adopera secondo il proposito e a buono fine, non è pazzo; imperocché il
imperocché il pazzo non conosce il buono fine. cantari cavallereschi, 223:
di virtù capace, / a buon fine ha ciò fatto, o re adorno
e mostra dubitare non sia a malo fine. m. adriani, i-265: pregò
sonare in casa sua, non ad altro fine che molti, per voglia di sentirlo
che quel che fanno fanno al buon fine, ancor che nel principio così non apparisca
per incoglierci noi le terremo a buon fine come tanto di purgatorio risparmiato; e questa
di speranza nel cuore. -a fine di, per fine di, a fine
cuore. -a fine di, per fine di, a fine che: perché,
fine di, per fine di, a fine che: perché, per, affinché
medesimi la tradirono [la città] a fine di rimanere signori. b.
la tolse per moglie bartolomeo, a fine che quella eredità non uscisse di casa
4-5: ogni compagnia è constituita per fine di conseguir qualche bene. lalli,
formazione [della lingua italiana] a fine di conoscere per via di analogia i princìpi
arte si deve dar pensiero unicamente al fine di respingerla come respinge qualsiasi altra vacuità
che gli interessi privati non impedissero il fine pubblico. -secondo fine: lo
impedissero il fine pubblico. -secondo fine: lo scopo, l'intenzione reale
goldoni, vii-53: voi con secondo fine veniste in questo loco. foscolo,
anche il machiavelli avesse scritto con secondo fine, i princìpi e le massime su le
non era un essere autonomo e di fine a se stesso: era ristrumento della
n-91: il supplizio ha da esser fine a se stesso; distaccato da ogni
strada! è gratuito il suo andare: fine a sé, contentezza d'esser vivo
la cultura era professata un tempo come fine a se stessa. -a fin
dio, noi siàn qui; a fine di meglio ogni cosa. -per tutti
alla legge. -a ogni buon fine: a ogni buon conto, per
indietro a pisa, eccetto lui a buono fine, dal quale sono stato ragguagliato a
,... giacomo ad ogni buon fine prese le disposizioni per mettersi al sicuro
deledda, iii-994: ad ogni buon fine aveva ancora un libro in mano.
padre / l'incesta mirra il desiato fine. boccalini, i-40: quegli liberamente li
perseverando nel suo proposito di non mostrare fine di alcuno interesse, ma semplice desiderio
e la femmina, e a che fine volle che l'uno e l'altra venisse
dovea essere se non per ispe- ziale fine, da dio inteso in tanta celestiale infusione
intenzione della natura o pur con qualche fine, e secondo il proposito di essa.
dispose i mezzi ad ottenere il suo fine. slataper, 1-155: tu fai morire
e lo suo propio strumento e la fine e lo suo artefice. guittone, i-1-25
. guittone, i-1-25: intensione e fine, amico, sì come eo credo,
e diversi fini di quella a uno solo fine sono ordinati, cioè a prendere loro
officiale ordina la propria operazione nel proprio fine, così è uno che tutti questi
in cielo acquista / ingiuria è il fine, ed ogni fin cotale / o con
, 8-7 (286): la fine della penitenzia, nelle salvatiche fiere come
, onde sia detto, qual sia suo fine. s. bernardino da siena
le quali grazie tutte riferiscono in uno fine, cioè in bene. castiglione, 369
369: la ostinazione che tende a fine virtuoso si dee chiamar costanzia. tasso
negarebbono; cioè che 'l diletto sia il fine della poesia. pallavicino, 573:
. pallavicino, 573: ha per suo fine l'arte de retori il persuadere.
, imbarazzo ed equivoco si oppone al fine della sintassi e l'offende, né può
iii-165: aristotile pone l'etica a fine supremo della scienza, e perdona all'
all'arte, perché ci trova un fine etico, la purgazione delle passioni.
un'esercitazione d'ingegno; ed ebbe per fine il plauso e il diletto. b
che l'arte non possa avere un fine estrinseco, e non possa perciò essere
è questo secco pendio, / mezzo non fine, strada aperta a sbocchi /
. 17. locuz. -a fine forza: v. forza. -al
forza: v. forza. -al fine, alla fine, a fine: finalmente
. forza. -al fine, alla fine, a fine: finalmente, da
-al fine, alla fine, a fine: finalmente, da ultimo, infine
latini, rettor., 35-23: alla fine conclude tulio e dice che rettorica è
spero allegranza: / ch'a la fine sereno e dilettoso / vene tempo turbato.
prendete [occhi miei] or a la fine / breve conforto a sì lungo martiro
sue facultà, e sarà necessitato alla fine, se si vorrà mantenere el nome
pugna e contende. / distinto al fine il suo desir dichiara, / e
non vi venne in mente che alla fine avevate un superiore? d'annunzio, i-417
discenderanno. serra, iii-393: alla fine, se è destino, uno si ritrova
le avventure lasciate. -alla fine del gioco, del salmo, dei conti
squarciata di quella. -alla fin fine, alla fine alla fine, in fin
. -alla fin fine, alla fine alla fine, in fin fine,
-alla fin fine, alla fine alla fine, in fin fine, alla fine
, alla fine alla fine, in fin fine, alla fine delle fini: in
fine, in fin fine, alla fine delle fini: in ultima analisi, in
notturno e ombratile de'pori nostri alla fin fine rimoviamo. firenzuola, 750: che
voi ad intendere ch'i'sia alla fine delle fini, che non mi avete mai
granchio a impacciarci con sassi che alla fine alla fine costoro son tanto duri che
impacciarci con sassi che alla fine alla fine costoro son tanto duri che tutto il
goldoni, iii-177: -il marito alla fin fine comanda. -ma per goder la
ediz. 1827 (192): alla fine delle fini, ha più bisogno egli
]. settembrini, 135: in fine in fine i filologi e i filosofi
settembrini, 135: in fine in fine i filologi e i filosofi germani fanno
: se non che il chierichino in fine in fine è un uomo anche lui
non che il chierichino in fine in fine è un uomo anche lui come un
rendevano confusa, doppia e alla fin fine spaventosa.
. -fare, avere una determinata fine; fare la fine di qualcuno:
avere una determinata fine; fare la fine di qualcuno: avere una certa sorte;
quella di veienta non sapea l'uomo che fine dovessero avere. sarpi, i-1-218:
veduto così frequentemente i disegni umani aver fine tutt'altro da quello ove sono inviati
ho visti... / fare una fine dolorosa e ria, / e divenir
giove, marte e venere, faranno la fine, che hanno fatta arlecchino, brighella
, iii-239: se mai facessi la fine di marsia o di san bartolomeo, abbiate
più, e non volendo far la fine del piccione arrosto, spiccò un bel
, è fritta. farà una brutta fine. è una donna perduta. e
: e la piccola, santina, che fine ha fatto? -giungere, venire
fatto? -giungere, venire a fine: arrivare al termine, venir meno
, sì ti diremo come vegna a fine. morando, iii-229: or che più
? ahi, che non giunge a fine / il desio sitibondo innamorato.
desio sitibondo innamorato. -in buona fine: in fede mia (come esclamazione)
. grazzini, 4-139: in buona fine, che io son carica da maladetto
dall'uomo è generato. -in fine: v. infine. -in fin
, n. 13. -insino alla fine: per l'eternità, perennemente.
dio si è sopra loro insino alla fine. -intra fine fatta: moltissimo
insino alla fine. -intra fine fatta: moltissimo. grazzini, 2-192
; tantoché io me ne lodo intra fine fatta, e sogli obbligata sempre.
sogli obbligata sempre. -lodate il fine: a esprimere la convinzione che il
tirate innanzi, e poi lodatemene / il fine. -menare a quieto fine: sedare
/ il fine. -menare a quieto fine: sedare. m. adriani,
v-79: avendo menato tutto a quieto fine tiberio e senza opposizione, non fé'sostituire
certo muzio suo cliente. -menare a fine, recare a fine, trarre a fine
. -menare a fine, recare a fine, trarre a fine: condurre alla
fine, recare a fine, trarre a fine: condurre alla morte, uccidere (
combattiamo contro a loro e meniamli a fine e togliamo a questi uomini la loro
, e ch'egli non si recassero a fine per niente. andrea da barberino,
, gli faceva cerchio per trarlo a fine. -mettere a fine: metter in
per trarlo a fine. -mettere a fine: metter in pratica, effettuare.
. o fortuna non mi lascierà mettere a fine la mia provve- denza. b.
ripresono animo e tentarono di mettere a fine i disegni loro. -nella fine
fine i disegni loro. -nella fine, nel fine: da ultimo, al
loro. -nella fine, nel fine: da ultimo, al termine,
casto, non la abbandonerai. nella fine troverai riposo in quella; e converti-
più e più giovani riguardati, nella fine uno ne la fu all'animo,
troppo tira l'arco, lo spezza nella fine. -non venire mai a fine
fine. -non venire mai a fine: essere immenso, lunghissimo, apparentemente
essere immenso, lunghissimo, apparentemente senza fine (con valore iperbolico riferito a tempo
lavoro). -non aver né fine né fondo: essere smisurato, incommensurabilmente
nomi di dio] non hae né fine né fondo: che ciascuno è un mare
ricco, che le ricchezze non avevano fine né fondo. g. gozzi, 19
: se tanto -alla per fatta fine: finalmente. guido da pisa,
da pisa, 1-317: alla per fatta fine, li rutoli riempierono alquanto delli fossi
, guardare, mirare, pensare al fine: tenere presenti le conseguenze delle proprie
hai trovato lo cominciamento, sì guarda alla fine: e se tu vedi la fine
fine: e se tu vedi la fine buona, sì comincia sicuramente; e,
cominciarla, se ne potesse uscir mala fine. libro di sentenze, 1-6: lo
, 1-6: lo savio considera lo fine, e lo stolto lo cominciamento. de
jennaro, 74: mi- ramo el fine, anzi el varcar del ponte, /
, la scimia, senza discorrere il fine, si lanciò subito alla scure. g
che in ogni azione si attenda al fine. goldoni, iii-163: per non esser
apprezzare il vero, e pensare al fine. -avere, prendere fine:
al fine. -avere, prendere fine: finire, cessare. folco di
folco di calabria, 1-37: non prende fine lo male ch'io sento, /
sia piccolo, pur dacché non ha fine, vince, e soperchia qualunqu'altra cosa
altra cosa, ch'abbia termine e fine. dante, par., 28-52:
, se 'l mio disio dee aver fine, / in questo miro e angelico tempio
degli angioli, che mai non averà fine. m. villani, 5-27: per
avviene che le tirannie prendono termine e fine per simiglianti modi. serdonati, 10-151:
principio, né mai è per aver fine. metastasio, i-218: dove fuggir
i timori e gli affanni / avran fine una volta, astri tiranni? b.
iii-22-250: lotta che mai non giunge a fine. -avere fine a qualcosa:
non giunge a fine. -avere fine a qualcosa: smettere, cessare.
; ond'io / non ho mai fine al precipizio mio. -buona fine
fine al precipizio mio. -buona fine e buon principio: formula di augurio
frutto e tornano indrieto senza essersi condotti al fine. -condurre o condursi a buon
. -condurre o condursi a buon fine, menare a buon fine: concludere
a buon fine, menare a buon fine: concludere con esito positivo, raggiungere
, e che più dirittamente a buon fine la mena, sì è l'abito di
disposizioni che sono ordinate a lo inteso fine. livio volgar., 5-202:
: imprese di guerra condotte a buon fine. d. bartoli, 20-1-143:
semplice donna, per condursi a buon fine, errava ne'mezzi, più per altrui
sbaragliava gli avversari, menava a buon fine i contratti, e vinceva astuzie,
-dare, porre, imporre, mettere fine: portare a termine, compiere,
, 185: dacché ebbe la filosofia posto fine al suo consiglio, e alle parole
inf., 6-76: qui pose fine al lacrimabil suono. fatti di cesare,
discordia non mise la guerra di cesare a fine; ciò che fede né pietà non
la tua gran vertute, / por fine al mio dolore; / ch'a te
): piacque alla reina di dar fine alla prima giornata. livio volgar.,
la notte, fu alla battaglia imposta fine. ariosto, 6-31: come ruggiero al
150: veramente gran miseria saria metter fine e non passar più avanti di quello
casti, ii-5-48: al desinar diè fine e in piè levossi. manzoni,
310: d'un volgo straniero por fine al dolor? dossi, 248
ai lor disconclusi propòsiti, ci diede fine, osservando, che, se diverse le
che solo adesso i nuovi cimiteri hanno posto fine all'usanza, non forse del tutto
il trasporto. -dal principio alla fine: per tutta l'estensione nello spazio
essere recare, tirare, trarre a fine: portare a compimento, attuare,
i pensieri, che sono tratti a fine per buono consiglio, saranno in buona ventura
co * promessi aiuti la recò a fine. livio volgar., 5-384: ancora
disse, se con- stantemente perducete a fine i consigli i quali incominciaste, potrà
sollecitudine brigherai di spacciarti e trarre a fine tutte le faccende che ti restano a fare
la sua furberia so che tirerà a fine ciò che ha da fare con giubilea e
... s'erano condotte a fine costantemente poi da filippo. davila,
, ma di ore, ridotta a fine. leopardi, i-72: si suol dire
dà forze di compire, e condurre a fine quello che si è tentato. pisacane
popolari rivolgimenti, né potrebbero menare a fine guerra lunga e terribile. -condurre,
e terribile. -condurre, trarre a fine: compiere, esaudire (un desiderio
buti, 1-170: molti innamorati trarrebbono a fine il loro desiderio, se conoscessono piacere
, / tu questo voto mio conduci a fine. -condursi al fine: raggiungere
conduci a fine. -condursi al fine: raggiungere la mèta. trascritta.
con notare nel medesimo da principio al fine, sempre da una sola faccia,
ecc.]. -essere a fine: essere ridotto all'estremo. bibbia
non è maraviglia già se sarae a fine; ché uomo ozioso e povero che tosto
fare follia. -fallire a buon fine: non ottenere un risultato positivo.
è impossibile che tu falli a buon fine, perché hai saputo cominciar benissimo, non
falsando lo stile. -fare fine: finire, terminare, concludere;
. guittone, i-20-135: ma facciamo fine a tanto. g. villani,
porta alla carraia, alla quale fece fine il muro in sull'arno ove poi si
, 2-16: fatto che ebbe ilioneo fine al suo parlare, la reina,
, quando gli piace di fare la fine alle tentazioni di coloro, che veramente
, e da cui guardarsi; e fa fine. giov. cavalcanti, 147:
mille quattrocento trentaquattro: e qui fece fine. cornato, 76: ma perché non
questa rara ed eccellente sobrietà, farò fine per essere ancora sobrio in questa parte.
/ e gli error suoi, fece qui fine e tacque. baretti, 1-75:
tacque. baretti, 1-75: farò fine con avvertire i giovani studiosi a non
libri. botta, 5-169: né fecero fine gli uni al perseguitare, gli altri
questo è un mare che non ha né fine né fondo; e noi avremo prima
che sappiamo un'acca. -per fine: di contratto che viene liquidato alla
: di contratto che viene liquidato alla fine del mese, nel giorno stabilito dal calendario
borsa con funzione aggettivale). -per fine corrente: per indicare che la liquidazione
cui è avvenuto il contratto. -per fine prossimo: quando la liquidazione avviene nel
nel mese successivo. -porre, mettere fine: portare a compimento. livio volgar
3-252: a roma i consoli, posto fine a tutte le cose ivi necessarie insieme
che a lei pareva fare per metter fine a questo negozio, sarà gratissimo a
a sua maestà. -porre fine di fare una cosa: limitarsi a fare
la lunghezza del troppo dire, voglio porre fine di non dire se non questo,
è cosa molto notabile. -porre fine in qualcosa: mettere un limite in
povero cui ella piglia, perché non pone fine nel suo volere, ma della fine
fine nel suo volere, ma della fine dell'uno disiderio fa capo dell'altro
dell'altro. -portare a buon fine una cosa: compierla nel modo voluto
e andò a siena per portarla a buon fine. -rapportarsi al fine di una
a buon fine. -rapportarsi al fine di una vicenda: considerarne l'esito
partono... bisogna rapportarsene al fine, perché costoro ancora dicono..
ne danno loro ottomila. -senza fine: illimitatamente, in eterno (con
, 3-14: accine tanti, che sanza fine, a colpa de'loro padri e
delle fatiche ch'io hoe portate sanza fine e sanza onore. libro di sydrac,
cominciamento del mondo, e sarà sanza fine, di governare tutte le sue creature
de la sua grazia degno, / senza fine o beata, / già coronata nel
bene che le sue letizie dureranno sanza fine. caro, 2-1251: mentre così
la città m'aggiro, e senza fine / la ricerco e la chiamo [la
serpenti e draghi / s'aggiran senza fine, e fieri mostri. quasimodo,
mostri. quasimodo, 2-44: senza fine pianse / tutto il suo sangue, e
diverse da ogni ricordo, che precipitavano senza fine verso maree di foreste.
male che di loro esce è sanza fine. bartolomeo da s. c.,
., 9-3-4: grande e sanza fine è la sapienzia, della quale niuno n'
657: cosa perfetta non è senza fine. storia dei santi barlaam e giosafatte
sono una sustanza e uno iddio senza fine. capellano volgar., i-67:
ben sia elli adornato di prodezza senza fine. delfino, 1-455: ma in noi
e che pianto ben merta, e senza fine. pascoli, 7: così dissi
: così dissi in quel lampo senza fine; / vi chiamai muto, esangue,
coi viceré, le faceva lodi senza fine. ungaretti, ii-76: giunta la
presi gusto / a quella brama senza fine, / grido torbido e alato / che
quando muore trattiene. -sino al fine: integralmente, totalmente, completamente.
! e quanti sono che coltano fin a fine, ma non coltanla retta né sapiente
sopra che venisse perfetta e sino al fine leggiadra. -toccare una, due
-toccare una, due parole dalla fine: arrivare alle conclusioni (con valore
, perché non gli fu insegnato la fine '; e a questi cotali si suol
a capo, toccare una parola della fine '. l. salviati, 19-28:
vorrei che tu toccassi due parole / della fine. -la fine si è questa,
due parole / della fine. -la fine si è questa, / che la cosa
condotta allo scorcio. -trarre a fine: far cessare, troncare. malispini
. malispini, 1-217: tratte a fine le guerre della magna, [l'
che non ha cura. -trovar fine: riuscire a concludere, a compiere.
; né il seguente dì si trovò fine alla bisogna. -venire a fine
fine alla bisogna. -venire a fine: giungere a compimento, essere attuato
trovò modo iddio. -venire a fine che (seguito da prop. consecutiva)
a poco tempo, e'venia a fine che avrebbe vituperato sé e tutta la
la sua progenie. -venire al fine, a fine: attuare, ottenere un
. -venire al fine, a fine: attuare, ottenere un risultato;
e non se ne viene mai a fine in tutta la vita dell'omo. g
maggiore, e per venire a questo fine sotto nuove coverte si combatte. sarpi
atti magici ed empi per venire al fine delle sue disonestà. -volgere al
delle sue disonestà. -volgere al fine: essere sul punto di finire (
fantasia, questo libro che volge al fine, incomincerebbe appena. g. bassani,
lungi, purtroppo, dal volgere alla fine. 18. prov. -alla
. 18. prov. -alla fine si spiombetta, alla fine si contano
prov. -alla fine si spiombetta, alla fine si contano i gamberi, alla fine
fine si contano i gamberi, alla fine si contano i noccioli: al termine
risultato. nieri, 330: alla fine si spiombetta, è un proverbio come
un proverbio come chi dicesse: alla fine si contano i gambi, alla fine
alla fine si contano i gambi, alla fine si contano i noccioli; c'è
che finirà poco bene. -la fine loda l'opera: solo dal risultato finale
chi reggerà la misera tracia; la fine loda l'opera. così arrivi a
il peggio. l'opera loda il fine; che eglino son pur soggetti a lor
colui, che disse: la vita il fine, il dì loda la sera.
, / che l'opra loda il fine. = voce dotta, lat
per estens. e al figur. * fine, termi- nazione, scopo, finalità
, vi-406: io andrò ricercando le fine erbe / ove adagiarti; scenderemo al lago
verga, ii-488: la bimba crebbe fine e delicata, e la chiamarono barberina
quei mucchi di sapone, lui così fine, quasi diafano, con l'apparenza
, come una spruzzaglia di ghiaccio tritato fine. -struttura fine: in spettroscopia
ghiaccio tritato fine. -struttura fine: in spettroscopia, struttura delle righe
] guardava malinconicamente il rivolo giallo e fine della farina scendere giù nella màdia di
bello, con la sua rena pulita e fine, le sue acque azzurre sempre in
.. fino e leggero. -grana fine: v. grana. 3.
palato, ed altri ne sono verso il fine del palato medesimo. carducci, iii-21-216
un occhio per impugnatura, appuntito, fine e quadrato come un fioretto.
. verga, i-243: il suo fine profilo arabo sembrava tagliare il velo fitto
invecchiato. il suo volto, ancora più fine e più magro: la pelle quasi
onde era la corte piena, il più fine. sassetti, 135: e'non
, i-411: non chiede onori per fine vanagloria d'esser potente. marini, iii-11
tutte arti della fortuna per tormentarmi e così fine che né anco ora...
ebbero per costante, ella essere una fine simulazione, che nascondesse fellonia e tradimento
questa è bene una delle singolari e fine poltronerie ch'io leggessi mai, a
; ché questa è politica di quella vecchia fine), don gonzalo, dopo
, 5-20: pa- sotti, naso fine, scosse il capo, aggrottando le ciglia
ii-89: mio padre ha un orecchio fine, non lo nego; gli accordi dell'
avessi inteso; ma ho l'udito molto fine. -fine di udito: dotato
toscani, n'ha cavate massime così fine ed assiomi così politiconi, che gli è
ce ne potrà ben essere delle più fine, ma delle più sicure, non
biografia del petrarca, dove non mancano fine osservazioni. boine, ii-42: com'
., 7-73: oro e argento fine, cocco e biacca, / indico legno
): un grandissimo vaso d'oro fine, che tiene come una gran botte,
lega d'once undici e mezza di fine per libbra in lire dodici e soldi
la legge ed allorché fusse del tutto fine, n'uscirebbero ducati 15 e gr.
186: quanto più chiaro e più fine è il colore, tanto maggiormente ogni
l'andare da massa in arie più fine e più salubri. giusti, iii-48:
, non abbiamo ancora il polmone alla fine. deledda, i-149: speriamo che il
pensieri, di finissimi sentimenti. -di fine cuore: con sincerità, con cuore
onore. tasso, 7-98: quei di fine arme e di se stesso armato,
153: palamides era uno buono e fine cavaliere. boccaccio, dee.,
, ed è lo migliore e lo più fine del mondo. tavola ritonda, 1-374
camera] il pavimento composto di pietre fine, le quali, di diversi colori diversa-
l'ale conteste d'oro e perle fine, / levasi ritto e, vólto a
, raso di fresco, vestito di panno fine, con un cappello nuovo fiammante fra
le signore indossano uscendo la biancheria più fine affinché, dicono, se cadranno per
voleva che io la ricoprissi di fine drappo? pallavicino, 7-19: dopo l'
verga, 3-200: voi siete una roba fine e di prima qualità, e siete
,... che... fine notizia di tutte quante non si può
fiume, abbandonò il campo guemito di fine vino e di veragi e dilicate vivande.
una buona femina, ch'avea fatta una fine crostata d'anguille, ed avevaia messa
velo di spirito o di cognacche ben fine; o forse la cottura non era stata
l'anbra mirra e spico / di fine odor cosa ventata a forno. redi,
orazioni, a dio, questa è la fine medicina. fazio, iii-10- 36
di rettorica, ma rettorica discreta, fine, di buon gusto. leopardi, i-64
o domestiche o almeno non della più fine conversazione. guerrazzi, iii- 21
fattore ordinato. amelia se lo era figurato fine e gentile come la moglie e le
pensava che ella fosse ugualmente fragile, fine, colta. moravia, vii-179: io
penare / e dimorare: -tant'è fine e pura. cino, iii-177-7:
agli angoli, aveva colorito piacevolmente quella fine carnagione dorata di bionda. cicognani,
dire che quella ragazza era di gusto fine, come una signora, e non
vuol mangiare? quel signore? bocche fine, bocche fine. ehm, ehm,
quel signore? bocche fine, bocche fine. ehm, ehm, bocche fine
fine. ehm, ehm, bocche fine! pascoli, i-710: degli altri però
egli aveva per la musica un gusto fine e delicato e da giovane aveva suonato
. 19. locuz. -fine fine: molto fine, finissimo (e
19. locuz. -fine fine: molto fine, finissimo (e ha valore superi
diventata pioggia, e poi un'acqueruggiola fine fine, cheta cheta, ugual uguale.
pioggia, e poi un'acqueruggiola fine fine, cheta cheta, ugual uguale.
. banti, 6-97: erbetta verde fine fine, un gran prato; alberi di
banti, 6-97: erbetta verde fine fine, un gran prato; alberi di ciliege
di quello degli uccelli. -fare fine: conferire un'impronta di raffinatezza,
valore iron.). -guardare di fine: guardare con attenzione; sforzare la
di un paesello. -lavorare di fine: far un lavoro delicato, minuto
, - questi monellacci! lavoriamo di fine. bocchelli, 3-40: gli inventò
eccellente '. finebianco { fine bianco), sm. tipo di straccio
di qualità più pregiata, di tessuto fine e di colore bianco.
fu durante una delle solite gite di fine settimana. in un gruppo di amici,
/ e delle gioie mie vidi la fine. nievo, 1-388: le finestre
seguenza,... ma alla fine sarà pure el signor marchese con una fenestretta
si colorivano di un verde cupo rotto dai fine strucoli marrone.
, 5-2-40: egli è uno stanzone alla fine, ed è chiuso per tutto,
guarderà per la finestrella dell'occhio sino alla fine tenuto aperto su noi due, il
finézza, sf. l'essere fine, sottile; sottigliezza, esilità.
1-16: chi vuole determinare se toro è fine, o quanto manca da sua finezza
la regina fingendo con gli ugonotti il fine de'suoi disegni, non si vedeva per
prodotte da l'intelletti umani a uno stesso fine ed a un solo effetto: per
mezzo, nella metà e su la fine del xiv. -che giunge al
spazio; il desistere da un'attività; fine, cessazione. giacomo da
e via via, sembra, in fine, una ripulitura, un finimento che la
finimento ad altra voce, forse a fine di dar modo più agevole alla rima.
cavalcanti, 2-330: finimento è il fine e la terminazione risonante di ciascuno membro
9. locuz. -a finimento: alla fine, fino al termine. andrea
portare a termine un'azione; porre fine a una situazione; concludere un discorso
l. salviati, 9-172: la fine di quell'ira diede finimento a i danni
(ant. finamóndo), sm. fine del mondo, distruzione universale.
bocchelli, i-438: aveva fissato la fine della terra nel 1909...
stuparich, 5-13: partii in macchina alla fine di giugno. per la strada,
del lat. eccles. finis mundi * fine del mondo '. finire1
par., 33-48: io ch'ai fine di tutt'i desii / appropinquava,
, è giunto al suo fine: chi più ne tesse, o quattro
cosa che io ancora ordissi, diede fine alla mia vita; tu finirai me dalla
pena di ninfemo, ch'è sanza fine. -riconoscere libero da un debito
chi aveva denari di monte, alla sua fine finisse il credito al comune. e
favola comincia di buon'ora e finisce alla fine del giorno. bonarelli, xxx-5-23:
, / s'amor non pon qui fine a tanta lite. g. m.
certo finiti novanta anni, uno medesimo fine gli fu di vivere e di filosofare.
, non continuare nel tempo; aver fine (un'azione, un modo di comportarsi
era finita. -con riferimento alla fine del mondo. - anche per simil
cibi e bevande); arrivare alla fine (un pasto). tolomei,
. g. villani, 6-1: alla fine egli e'suoi figliuoli per gli loro
il cominciamento con effetto, ma la fine è lodata secondo che sèguita: santo
simone, ma ben finire, / a fine bon persevrare. arrighetto, 250:
, dubbi, pericoli, difficoltà senza fine. borsa, xix-4-709: mi si
a capo, toccare una parola della fine '; e volendo che si chetino,
farlo recitare più adagio, ed in fine delle litanie aggiungevo una ventina di santi
loda lo cominciare, e biasimasi la fine del suo tradire. b. davanzali,
= lat. finis -is * fine '. finissàggio, sm.
, sf. ant. e letter. fine, termine, compimento; conclusione.
ricominciarla. -senza finita: senza fine, per sempre, ininterrottamente. guinizelli
/ pena senza finita, / perché senza fine peccat'avete. = adattamento
= adattamento del provenz. fenida * fine, morte '. finità, sf
altra caducità. -con riferimento alla fine del mondo. - anche per simil
cosa finita a quella che non ha fine, dalla cosa piccola alla grande,
per se stesso ma per un altro fine, sempre quel desiderio è terminato e finito
, 21: ho fatto fare anche la fine a lotto di lire trecento, sì
un termine nello spazio, principio e fine nel tempo, e ha virtù e
il finito ed infinito, bisognarà al fine che il grave infinito non si muova;
: cristo,... finitor e fine della legge spirituale. monti, x-5-101
da finito. finitura, sf. fine, termine (con particolare riferimento al
finizióne, sf. tose. fine, compimento. tommaseo [s
]: 'finizione', tatto del finire, fine. lo dicono in toscana.
finizzare, tr. filos. proporre come fine; considerare come fine. - anche
. proporre come fine; considerare come fine. - anche rifl. b
. fino2 (ant. fine), prep. indica il punto nel
non sofferse / fino a la fine col figlio d'anchise, / se stessa
paura,... però, che fine a domane o forsi fino a