viene, / su 'l mar culta e ferace, a dentro solo / fertil di
, o reglon lontana / esserne più ferace, ed adempirne / in cotal guisa
, iii-17-23: dante è tal robusto e ferace poeta che assai di rado, e
annunzio, ii-796: la pania di marmi ferace / alza in gloria le arci stupende
, / fan maritate con l'umor ferace / le glebe partorir novi rampolli.
suo traffico. cardarelli, 6-15: nella ferace tarquinia [la tarantola] non può
1-43: terra di biade e d'animai ferace. idem, 10-43: però che
terra. pindemonte, 19-135: la ferace terra / di folti gli biondeggia orzi
piano verso il mare dalla bocca della ferace vallata della marta, e sperò di
aria, la terra, / e 'l ferace di mostri ondoso abisso? pindemonte,
alberti, 256: 4 corallifero *, ferace di coralli. = voce dotta
isola chiara, e regno ampio e ferace, / che cento gran città nodrisce
: * dendrofora 'chiamasi una terra ferace d'alberi. = voce dotta,
meglio dispiega tutta la forza di quel ferace ingegno che ne'suoi scritti trasfonde.
, più di ogni altra terra, ferace di poeti e artisti. asserzione disputabile
avarissimi fenici, i quali alla fantasia ferace e bambina dei greci dettero a pascer tutti
rivolto / suolo e 'l rende dimestico e ferace. algarotti, 3-12: le coste
tr. letter. rendere fruttifero e ferace d'erba. salvini, 24-360:
incliti eroi, / col piede nel solco ferace. piovene, 5-65: lo sbocco
/ che ti tragitti a un'isola ferace, / com'usano gli erranti aedi?
', deriv. da eòcpopéco 4 sono ferace, porto frutti ', comp.
quella terra / saria per molte età ferace e fera. guarini, 58: benché
3. opera diretta a rendere fertile e ferace la terra; fertilità, fertilizzazione.
fera 1 fiera '). ferace (ant. ferrace), agg.
aventuroso / paese orientai, lieto e ferace, / e vide i re ne l'
i giorni, / l'altro il ferace umor che 'ntorno truova / nel suo profondo
/ terra di biade e d'animai ferace. magalotti, 1-431: l'ultima di
. verri, i-49: la natura ferace... ha prodotto una sorta di
abbonda / licor dell'uve e la ferace oliva. nievo, 1-195: giunsero
e abeti e frassini, / in ferace abbracciamento, / sotto il vento, /
baionette, s'alzano dalla terra bollente e ferace, verso il cielo periato, nel
torna, o fille mia, / il ferace e pingue autunno; / bacco torna
col suo fresco soffio acquatile e il ferace sentore della melma, le nere libellule si
rivelasse a taluna il piacere e la rendesse ferace. -che trasmette virtù generatrice;
marino, 334: dio possente e ferace, / dal cui vigor vivace,
5-1-12: ingegno è 'n voi colto e ferace. tesauro, 2-478: letterati di
. tesauro, 2-478: letterati di ferace ingegno. lanzi, ii-379: pittor
tommaso campanella andassero perduti, se quel ferace intelletto li ebbe sempre presentissimi giorno per
11-82: oh ignota ricchezza! oh ben ferace! / scalzasi egidio, scalzasi silvestro
frugoni, iv-417: la fortuna è ferace di mostruosità stravaganti, di stravaganze mostruose,
: ebbe poi quasi campo agli studi più ferace in roma: e in quella città
serbava nel cavo della mano ancóra qualche ferace semenza? -ricco, abbondante.
lusso, / oggi sol puote dal ferace corno / versar su parti a lui
che da me s'imbandiscono con istile ferace nelle tavole delle mie opere.
. feracità, sf. l'essere ferace; capacità produttiva (di un terreno
e chi la dice inesausta, chi ferace, chi ferrigna, 'generosa metallis '
tempi, la « vignetta » fu ferace d'uve, e di uve salmastrose e
regione, ecc.); fruttifero, ferace, ubertoso (e spesso si precisa
fertilità, sf. l'essere fertile, ferace, produttivo; attitudine di un terreno
che la rende ridondante, non che ferace di frutti. salvini, v-445: concio
: * fungaia ', luogo ferace di funghi, ed anche quello in
. v.]: 'fungheto', luogo ferace di funghi. = deriv.
2. ant. fecondo, ferace. i. alighieri, 114:
marino, 334: dio possente e ferace, / dal cui vigor vivace /
suoi compagni eguali / era cresciuto dal ferace campo, / lussureggiante, il germo-
a taluna il piacere e la rendesse ferace; onde tutte poi si partirono in traccia
e fogna. 2. figur. ferace, fertile, grasso (il terreno)
6. fertile, ubertoso, ferace (un terreno, un paese,
11-82: oh ignota ricchezza! oh ben ferace! / scalzasi egidio, scalzasi silvestro
. s'alzano dalla terra bollente e ferace. e. cecchi, 5-168:
e riga. menzini, ii-217: dal ferace e colto / campo mieter non sai
, di tante perle quante parole, ferace...; un patolo di gioie
i... i per far poco ferace / del tenero virgulto / non incalmata
/ sugge, ne'boschi e de 'l ferace tivoli / lunghesso i rivi io piccioletto
il cibo in or, con man ferace / nel cibo d'or famelico morìo.
, / su 'l mar culta e ferace, a dentro solo / fertil di mostri
. -con litote. non ingrato: ferace, ubertoso. c. i.
, / su 'l mar culta e ferace, e dentro solo / fertil di mostri
= comp. da malie] 1 e ferace (v.). malferato,
e di profani / pur la terra è ferace, e nulla move / l'invecchiata
molli, / fan maritate con l'umor ferace / le glebe partorir novi rampolli.
, primitivo. -anche: produttivo, ferace. g. gozzi, i-22-204:
/ sugge, ne'boschi e de 'l ferace tivoli / lunghesso 1 rivi io piccioletto
germogli. viani, 19-91: la ferace terra della pieve di santo stefano.
in terra d'emilia, che n'è ferace e squisita produttrice, mellone, senz'
elementi, ai misti / quella virtù ferace, / quel nutrimento, ond'hanno
umori nutritizi, di sostanze fertilizzanti; ferace, ubertoso (il terreno).
, e siano desiderosi di più mite e ferace suolo: e quelli che nacquero in
aprici, / la sua spoglia mortai ferace e viva / mostra colà ne la paterna
, / su 'l mar culta e ferace, e dentro solo / fertil di mostri
prico mostro, / eh'africa di mostri ferace, in vago / fior pur mostruosa
: render la steril neghittosa terra / ferace e pingue. -trascurato, negletto
: render la steril neghittosa terra / ferace e pingue, e il genio suo selvaggio
mostra. 14. ant. ferace, ricco (un paese, una terra
naturali e in partic. agricoli; ferace, fertile (una regione).
deriv. da odorare, sul modello di ferace, efficace, ecc. odoraménto
più la pianta è tanto più sorge / ferace all'aure e vegeta feconda.
prodotti, di vegetazione, fertile, ferace (un terreno, un campo,
frutti e di messi; fertile, ferace. machiavelli, 733: la francia
ora desolate ed arse. -fertile, ferace. giuliano dati, 41: niente
e solingo in una villa paterna nella ferace provincia del valdarno di sopra. carducci
. ant. ubertoso, rigoglioso, ferace. letizi [tommaseo]: si
parini, iii-52: mente pronta e ognor ferace / d'opportune utili fole / have
7. fertile, ubertoso, ferace. fazio, v-9-5: la terra
bronzo di questa con tal morbida e ferace ricchezza e sapienza di ritmi figurativi e
quale renderebbela di popoli più ubertosa e ferace. cesari, 6-282: la poligamia
. folto di alberi fruttiferi; fertile, ferace (un luogo, il terreno)
carico di frutti (un albero); ferace (una terra, una regione,
la quale renderebbela di popoli più ubertosa e ferace. -il complesso delle schiere dei
, / fan maritate con l'umor ferace, / le glebe partorir novi ram
tralciuzzi secondi, quella, senza dubbio ferace, vuol destinarsi a trame il magliuolo
viaggio prospero. 6. fertile, ferace, rigoglioso. lastri, 1-5-137:
le messi). - anche: ferace, ubertoso (il terreno).
ingegno umano, per quanto ne sia ferace, non ne ha mai quanti bastino.
questa gente pulsa una vitalità ricca e ferace, un brio estroso, che innamora.
d'annunzio, ii-114: la sicilia / ferace dà le quadrighe / magnifiche, i
concime fanno poco uso, almeno spontaneamente ferace il proprio fondo. p. cuppari,
: oh ignota ricchezza! oh ben ferace! / scalzasi egidio, scalzasi silvestro
aprici, / la sua spoglia mortai ferace e viva / mostra cola ne la patema
, così ripensato e improvviso, così ferace e stupito dovesse venir tranquillamente di via
folto di vegetazione; ricoperto di erbe; ferace di frutti. sannazaro, iv-5
asseriscono che... la 'vignetta'fu ferace d'uve, e di uve salmastrose
terra salamina, nido / di colombe ferace. b. del bene, 2-54:
. / oh ignota ricchezza! oh ben ferace! / scalzasi egidio, scalzasi silvestro
pallida, forte e tenace terra della ferace emilia. fenoglio, 5-1-827: marciando
rete e fare buona pescaggione in così ferace e popolato regno, pieno di nobiltà.
11-84: oh ignota ricchezza, oh ben ferace! / scalzasi egidio, scalzasi
compiacendosi solo di delineare quelle che la ferace sua fantasia e il suo squisito giudicio gli
briganti pullularono come male erbe in luogo ferace ed incolto. guerrini, 2-401: tartufi
prender le marze per inserirle sia tenero, ferace e spesso di nodi. carducci,
/ uella che moka ti manda ferace da l'arabo lido. p. chiara
a notte il mare assai pescoso e ferace di totani, che si pescano attraendoli col
tralciuzzi secondi: quella, senza dubbio ferace, vuol destinarsi a trame il magliuolo.
prati e monti. -fertile, ferace (il terreno). g.
di questa gente pulsa una vitalità ricca e ferace, un brio estroso, che innamora
/ terra di biade e d'animai ferace; / e gl'insulani lor, che
di una speculativa profonda, nata nel suolo ferace dell'india e poco acconcia agli stomachi