/ in picciol tempo gran dottor si feo. fazio, i-1-23: e questo fu
e 'l dispetto / albergo e nido feo. panzini, iii-261: il mago
gentilezza dotati, onde il bel nome si feo, e per maggiore spicco ribattutamente detti
soleva roma, che 'l buon mondo feo, / due soli aver, che l'
/ il vento e l'onda, approcciar feo. 2. tr. avvicinare
gran tempo ignara. / ne la feo dotta il banditor medonte. monti,
/ ognuna a sei bastasi portar feo. campanella, i-32: re non è
code. / d'ogni linguaggio bestemmia si feo: / qual strilla in greco,
mai, qual macchina più scempi / feo che l'etnisca. l. bellini,
/ né l'educazion mai buon lo feo; / e l'impunita iniquità sul
soleva roma, che 'l buon mondo feo, / due soli aver, che l'
luogo, / e di poeta cavallar mi feo: / vedi se per le balze
che di bello mei per voi si feo, / avendo la canocchia e 'l fuso
luogo, / e di poeta cavallar mi feo. carducci, i-629: 1 medici
calcina, la cacciò tutta in bocca a feo. garzoni, 1-692: gli instrumenti
lieo / nel tempio in tebe collocar la feo. f. villani, i-410:
del centauro, un molle empiastro / ne feo sopra la piaga. marchetti, 2-85
per gli eterei campi, / poiché feo manifesto il caro argento / in sul
bello, / tutta la gente sua raccoglier feo / con debito dover. idem,
vestigi / del saper discoperse, e feo la chiusa / valle sonar di così
: in picciol tempo gran dottor si feo; / tal che si mise a circuir
/ nel tempio in tebe collocar la feo. alberti, 126: cri- sippo
: averois, che 'l gran comento feo. g. villani, 9-136: cominciò
l'ampia sua nave (tanto ulisse feo / piantando i tavolati, e commettendo /
fu gran tempo ignara. / ne la feo dotta il banditor medonte, / che
ha la bevanda, / che innamorar la feo d'ima fanciulla, / vedendo tal
fu gran tempo ignara. / ne la feo dotta il banditor medonte, / che
non volle lasciar vedovo il mondo, / feo che dopo l'ebreo risurse il greco
suoi baroni, i significare ad ippolita feo / la sua venuta e ancor le
onde 'l mio buon vicino / lungo permesso feo novo camino; / deh come seguir
vicini / inondar e predar disegno feo. folengo, ii-30: [virgilio]
luna per gli eterei campi, / poiché feo manifesto il caro argento / in sul
che allora disse, ed i gesti che feo. de samtis, ii-15-28: mentre
pensa / e qual già mai maggior fatto feo / che quando i lupi facesti conigli
, / tutta la gente sua raccoglier feo / con debito dover, si come
che d'alto fenda, / si feo la nostra pelle arida, e bruna;
avere ogne die ij s. per feo e pagare le victure e le dispese che
'l più nuovo squasimodeo / che mangi feo / tra'scottobrinzi. 3.
4. locuz. tenere in feo: aver ricompensa. chiaro davanzali,
quelli che tene / da buon segnore in feo, / che tant'ha bona spene
la bionda arianna / di minos figlia feo fiorita moglie. berchet, 202: tre
e sante / vostre bellezze mi si feo avante, / talché a null'altra mi
en- contenente / a una colompna el feo legare; / frustar lo fece duramente
... baruccio e andrea di feo lastraiuoli e maso funaiuolo... fussono
, 632: averrois che 'l gran comento feo, / se de'popon gustava,
i-260: io cui mercurio così lieve feo / della mia redità l'asse e 'l
. cecchi, 23-4: da chi la feo [l'anima] gli fu dato
e 'l mio destino / d'arder mi feo, non di gioirne, degno.
dissertazioni frivole. carducci, iii-12-156: feo beicari, che è la candidezza stessa
/ tal che 'l maestro inverso me si feo. albertano volgar., 6:
e coronide e cleea / ben coronata e feo graziosa / e eudora di sparso e
g. m. cecchi, 5: feo [dio] che 'l giorno /
: in picciol tempo gran dottor si feo; / tal che si mise a circuir
quel che 'n sogno a lei pria creder feo / la sembianza [di ceice]
cui manca l'acqua sotto qual si feo, / surse in mia visione una fanciulla
/ crebbe in gigante altissimo, e si feo / con cento armate braccia un briareo
: italia italia, o tu, cui feo la sorte / dono infelice di bellezza
cavi / tubi ingombrando, svaporar ne feo / le parti levi, e infracidò le
marucelliano [tommaseo]: ad andrea di feo per v archetti inginocchiati per le finestre
/ crebbe in gigante altissimo, e si feo / con cento armate braccia un briareo
ratto insella dormendo il suo destriero / feo; consumavi lippo un giorno intero.
l'una diritta e l'altra curva feo, / sempre accostanti e pur lontane sempre
fece messer antonio araldo, composte per feo beicari. aretino, 20-270: mangiando
470: di pane invi- sibil si feo / già raffaello il pascolo gradito. filiciaia
iii-8-24: de'quali ognun tanto per forza feo, / che indietro si tornò ciascuno
/ ch'una nera gentil nota vi feo. marino, 202: con l'acceso
parte guelfa... andrea di feo lastraiolo. g. capponi, ii-242:
che... baruccio e andrea di feo lastraiuoli... fussono smuniti.
u vero dalla legazia per mio feo... se non quello che a
salvini, 16-592: te giove lion feo per le donne, / e a uccider
i modi adorni / te d'amor servo feo, riormente riceve. che d'amor
/ quel fo già dal signor locato a feo, / or m'enten- dete,
cui manca l'acqua sotto qual si feo, / surse in mia visione una fanciulla
/ in picciol tempo gran dottor si feo. landino, 368: 'per
margini colse inviolate / ed immortai lo feo / in su le fronti degli eroi sudate
iv-29: tosto avanti alla mente mi si feo / il nume proprio per gli sposalizi
questa sua fabia razza, / che feo sì onnipotente nei dardi e nella mazza?
uom pensi come ogni alma piaggia allegra / feo trista de l'ostil sua insegna negra
orba / la gran vendetta e memorabil feo. ariosto, 21-35: ecco fortuna
occhio bruno, / efonide, e la feo sua giovin moglie. forteguerri, 19-9
soliti affari ogne die n soldi per feo. marco polo volgar., 83 (
. cecchi, 5: [dio] feo che 'l giorno / dal gran pianeta
misura, / che suonan per te [feo beicari] scritti in tante carte,
batacchi, ii-9: un'aquila si feo sì smisurata / che il cielo occupava
cui manca l'acqua sotto qual si feo, / surse in mia visione una
centuaro, un molle empiastro / ne feo sopra la piaga. / oh mirabil virtù
/ in picciol tempo gran dottor si feo. boccaccio, dee., 4-2 (
soleva roma, che 'l buon mondo feo, / due soli aver, che l'
/ in picciol tempo gran dottor si feo. cavalca, 18-31: non vogliate
, / eh'una nera gentil nota vi feo. tasso, 12-28: tu,
margo; / mutate vergini, / cui feo fetonte / men forse a piangere /
'1 mio destino / d'arder mi feo, non di gioirne, degno. fagiuoli
mio destin mi trasse / ov'egli feo ch'io me di me spogliasse, /
io non sapessi, o mio beicaro feo, / la virtù crescer, quando è
/ ch'una nera gentil nota vi feo. metastasio, 1-i-968: questa vermiglia
, / spirò 'l suo spirto e 'l feo notar sul sangue. pananti,
: italia, italia, o tu cui feo la sorte / dono infelice di bellezza
, per girardo suo messo a fulcon feo sapere lo voler suo e co l'
prende origine dall'apofisi spinosa dell'epistro- feo e termina fissandosi al processo trasverso dell'
a buonconte / et a la pia senese feo promessa. d. bartoli, 7-1-53
/ gherardo, e riposar le genti feo, / onorando quel dì sacrato al
.: lo quale operaio abbia per suo feo e salaro, in anno, soldi
orba / la gran vendetta e memorabil feo. giov. cavalcanti, 1-186: io
detto, / che di nostra natura 'l feo tiranno, / non mischiava il suo
: di questa onta incredibil che mi feo, (perché phileo, suo figlio,
pensi come ogni alma piaggia allegra / feo trista de l'ostil sua insegna negra /
gli arteriosi cavi / tubi ingombrando svaporar ne feo / le parti levi e infracidò
che? 1 maestro inverso me si feo. idem, par., 32-98:
giambullari, ii-619: di sinefido parzional si feo. -mercante di pesce.
canto al paragone / che tanto rincarar feo le pattone. fagiuoli, iv-28:
lui / testi fiorentini, 65: ser feo ciapi e sengna sigoli sì pattovirono che
branca pennaiuolo, capitani, e ser feo notaio e cente cavolaio, camarlinghi.
/ che di sé prova contra turchi feo / e spesso tinse tacque del sanguigno
della gloria nostra, / ch'esser ne feo d'eterno pianto eredi / e le
di tenera donzella / che a sé feo sola d'innocenza scudo. alfieri, 1-23
statuto della gabella di siena, 56: feo pieri, pigionale di nigi, x
[ipolita] scrisse; e trovar feo / due savie donne e mandolla a teseo
. soffici, iii-540: 11 de feo partì per venezia con una mia nota di
. venuti, lxxxviii-i-224: tu [feo beicari] buon poeta e ottimo cosmografo
, / che lavoro sì beho e grande feo. giusto de'conti, i-49:
, la vergine vezzosa, / la feo di sue bellezze al mondo sole.
gentil portiero / prima una bella riverenza feo. monti, ii-120: alessandri non l'
): que'che prima le somente feo, / mettendo per le prata lunghe righe
partic.: titolo di un volgarizzamento di feo beicari (1410-1484). beicari
pressantemente sollecitate dal procuratore capo calabrese de feo. = comp. di pressante.
virtù somma a beltà somma aggiunta / feo la vostr'alma. 5.
qui lo sposo d'armilla al conte feo / profonda riverenza e se li offerse
/ onae poi grecia il gran viaggio feo. stampa periodica milanese, i-73: ora
sia pigmeo, / ché non feo / guerra mai che con le gru.
/ sia creduta provar, pur non le feo / d'abitatrici enti in tutto
/ e l'estremo pusigno se lo feo. = voce di area tose
sparte / chiome il tuo lauro che la feo sì bella. idem, iii-2-176:
/ cui manca l'acqua sotto qual si feo. bono da ferrara volgar.,
, / e quindi il sopranome tuo si feo. fausto da longiano, iv-244:
e dal tuo spirto doma / ti feo donna alle genti, emula a roma
g. gozzi, i-22-227: poi che feo del ricevuto dono / sperienza nel vetro
; fu praticata da autori illustri come feo beicari, lorenzo il magnifico e bernardo
frigida, / ch'arde più che non feo la patna d'ectore.
/ fugga apollo più ratto che non feo / la ritrosetta figlia di peneo. alfieri
petrarca, iv-2-97: tal vendetta feo / ch'uccise ciro et or sua fama
gentilezza dotati, onde il bel nome si feo, e per maggiore spicco ribattutamente detti
dai dicti cecio et bonaiuncta per suo feo del primo anno libre vini. li quali
... perdano tutto lo loro feo, e tanto più quanto fosse lo relassamento
, / ma rinverdir sul secco tronco feo / di vita i rami, e ravvivar
del centauro, un molle empiastro / ne feo sopra la piaga. / oh mirabil
vita, / ma rinverdir sul secco tronco feo / di vita i rami e ravvivar
, / fugga apollo più ratto che non feo / la ritrosetta figlia di peneo.
rivaggio / molte ballotte del suo sterco feo. n. agostini, 5-2-46: ripien
cui manca l'acqua sotto qual si feo, / surse in mia visione una fanciulla
/ per piaga eterna lagrimar sovente / feo l'affricane e l'idumee contrade: /
poiché cadeo, / chiuso tesor si feo / virtù già aperta e vii miniera a
cavallo, ch'era saltarizzo, / feo far tal salto che usci fuor del cerchio
nutre senza appesantire. a. de feo [« l'espresso », 21-vili-1983]
compose / tal che la moglie pur feo sbigottire. guerrazzi, 1-357: chi
sforzo giovò dei difensor, né schermo / feo la grand'oste al di lei fianco
capitani e del loro consiglio, ser feo ciapi e sengna signoli sì pat- tovirono
: è 'l più nuovosquasimodeo / che mangi feo / tra 'scottobrinzi. burchiello,
par deo, / ch'eo tegno'n feo -la mia vita scura / ed ho
elli, in tutto, suo segreto il feo, / amando lui più ch'altro
, / però che mal sembiante mai non feo / nessuna ancora delle mie donzelle,
una persona, il suo corpo). feo, 331: da qui innanzi io vò
mi sfó meritate qui non feo / mie stil, prendete il dolce e
invecchiato amore, / che già si feo de la ragion signore / e ministro sarà
* 1 più nuovo squasimodeo / che mangi feo levata la simetria e proporzione dall'universo,
smuniti e che baruccio e andrea di feo lastraiuoli e maso funaiuolo...
: soleva roma, che 'l buon mondo feo, / due soli aver, che
/ e quindi il sopranome tuo si feo. statuto dell'arte degli oliandoli,
e santissimo, recita come d'or- feo nel suo libro xiii 'de praeparatione evangelica',
: soleva roma, che 'l buon mondo feo, / due soli aver, che
papi, ii-37: il firmamento ei feo, / liquido, spanto, trasparente
coronide e cleea / ben coronata e feo graziosa, / e eudora di sparso e
: soleva roma, che 'l buon mondo feo, / due soli aver, che
spirò 'l suo spirto, e 'l feo notar sul sangue. -in espressioni iperboliche
'l più nuovo squasimodèo / che mangi feo / tra 'scottobrinzi. bandello, 1-34
terre che se comparare dai nliuoli de feo de meser sbema poste e. llo popolo
e 'l mio destino / d'arder mi feo, non di gioirne, degno.
formaggio). s. de feo [« l'illustrazione italiana », 1-i-1955
; / o come tutto stupido si feo / moisè, quando il gran rubo gli
/ che da sì fosca origin poi si feo / condottier d'impudiche anime degno,
, / che pur la vista mi feo quasi stanco. petrarca, 19-11: 1'
e 'l mio destino / d'arder mi feo, non di gioirne, degno. marino
: qui lo sposo d'armilla al conte feo / profonda riverenza e se li offerse
sua tenda, / dove una cassa feo di tiglia bianca / a un legnaiuol,
pesca per lo vero e non feo / un nòvo semideo. lemene, ii-291
allora disse, ed i gesti, che feo. c. carrà, 352
trasportando ignote o rare / gemme, le feo più belle, e a noi più
(2-9): non renderà più trebutario feo / a tartina città né ai sasse
/ ritardava il venir più che non feo. tasso, 19-54: veggio il re
arteriosi cavi / tubi ingombrando svaporar ne feo / le parti levi, e infracidò le
, 13-79: il prode briareo suo gener feo / furtator della terra alti-sonante.
al suo valore, il quale il feo / nelli giuochi olimpiaci pregiar, sì /
dai dicti cecio e bonaiucta per suo feo del primo anno libbre vini. li quali
sì debia avere ogne die ii soldi per feo e pagare le victure e le dispese
12-87: in picciol tempo gran dottor si feo; / tal che si mise a
cui manca l'acqua sotto qual si feo, / surse in mia visione una fanciulla
, i-10-55: con quest'arte ella feo mirabil cose, / che la gente volgar
in ambito sportivo e terapeutico. feo... venne portato in un'altra