grecia narra d'avere avuto il suo dalla fenicia, così, ecc., ecc
ora era passato circa un anno che fenicia stava in villa, ove sì bene andò
libano è uno monte nella provincia di fenicia, ed in ebreo interpetrato * candidaménto '
landino [plinio], 13-4: in fenicia è el cedro minore simile al ginepro
che diede a'greci, venendo di fenicia, i mistieri e le solennità de
e gettatosi al collo de la sua fenicia, quella mille fiate basciando e di gioia
l'altro de la troppa credulità, a fenicia e a dio domandarono perdono. fed
altro de la troppa credulità, a fenicia e a dio domandarono perdono. pananti
i-288): era la bella e gentilissima fenicia vestita d'una veste di finissimo damasco
berito è città posta nella provincia di fenicia in oriente, e fu cotanto benemerita
la decorò del titolo di metropoli della fenicia, come tiro. gianni, xviii-3-1015
antichi varie sorti di porpora, la fenicia, la eoa, la violata e la
, 4-526: se tu, che di fenicia sei venuta, / siedi in cartago
reggia; / e quel che la fenicia ostro dipinge, / per vergogna e rossor
, 4-527: se tu, che di fenicia sei venuta, / siedi in cartago
reggia; / e quel che la fenicia ostro dipinge, / per vergogna e ros-
in memoria senza dubbio del fiume cane della fenicia marittima, dominato da un promontorio dell'
ordino a'tesorieri di siria e di fenicia che tutto ciò che esdra, sacerdote,
a tolomeo, duca di celesiria e fenicia, che dèsse sussidio alle faccende del re
scrisse a tolomeo duca di celesiria e fenicia che dèsse sussidio alle faccende del re
, 1-22 (i-289): chi fenicia la disse che non si discostò punto dal
!; -ixo <; 4 della fenicia '. fenice2, sf
e proveniva per gli antichi greci dalla fenicia). soderini, i-63:
, lat. phoeniciàs -ae 4 vento di fenicia '. fenice4, sf.
. qjotvil; -ixoc 'della fenicia '. fenice5, sf.
anche fenissa). che viene dalla fenicia, che è proprio della fenicia e dei
dalla fenicia, che è proprio della fenicia e dei suoi abitanti. - anche
. - anche sm.: abitante della fenicia. chiabrera, 328: allor
luogo, ma anche lui in berretta fenicia. 2. sm. lingua
. 2. sm. lingua fenicia. ojetti, ii-324: come si
voce dotta, lat. phoenicius 4 della fenicia, abitante della fenicia '; anche
phoenicius 4 della fenicia, abitante della fenicia '; anche phoenissus * fenicio, cartaginese
(dal gr. cdoivtxiog * della fenicia '). feniciòtto, sm
la reggia; / e quel che la fenicia ostro dipinge, / per vergogna e
6-242: parliamo... della navigazione fenicia, del commercio greco, o della
bandello, 1-22 (i-277): fenicia fu 'l mio nome, e 'ndegnamente /
, rubasse la figliuola del re di fenicia. 2. figur. furibondo,
da gli altri nella coda. in fenicia sono chiamati ippoe di tanta velocità che
xótura, da una voce di origine fenicia. kòre, sf. (
, sm. mus. ant. lira fenicia. patrizi, 1-i-355: altri
per accidente ed a caso l'artifizio nella fenicia; e nella celebre città di sidone
terremoto le città marittime della provincia di fenicia ruinarono. boiardo, 1-161: la
romani avevano conosciuto in sardegna la 'mastruca'fenicia. bechi, 86: alla stagione delle
deriv. da una voce paleosarda o forse fenicia. mastrupare (manstrupare), rifl
prime fatte come sono ancora quelle di fenicia, ma in processo di tempo mutarno
tim- breo cardona de ve va sposar fenicia, figliuola di messer lionato, la
i-m: tutti quelli che navicavano di fenicia nello egitto, erano costretti ondeggiare e
delle mie navi navicando, pervenni in fenicia. = deriv. da mèzzo1
u (attico), di origine fenicia; cfr. gr. ionico [xtp
sm. stor. relig. divinità fenicia raffigurata con la testa taurina, a cui
panzini, iv-431: 'moloc': voce fenicia: 're, signore'. deità mostruosa
, dal nome lat. della divinità fenicia. molocani, sm. plur.
andò a berito che era città della fenicia e colonia delli romani, dove lui
= dal gr. vù, di origine fenicia; cfr. l'ebraico nùn.
e, nota alle antiche civiltà assira, fenicia, micenea, persiana, fu ripresa
. bandello, 1-22 (i-277): fenicia fu 'l mio nome e 'ndegnamente
udita la maniera de la morte di fenicia e conoscendo chiaramente sè esser stato il
i-m: tutti quelli che navicavano di fenicia nello egitto erano costretti ondeggiare e stare
già fu scorta e segno / de la fenicia a'naviganti audaci. / di sette
. bandello, 1-22 (i-272): fenicia,... sentendosi a grandissimo
dell'eroiche antichità, che finse didone fenicia. -ant. pesare, valutare
bandello, 1-22 (i-272): fenicia,... sentendosi a grandissimo torto
. bandello, 1-22 (i-272): fenicia,... sentendosi a grandissimo
femmina: varietà di lapislazzuli. -pietra fenicia, giudaica, soriana: residuo fossile
, dell'antichità babilonese, egizia, fenicia, greca). = voce
ad acri e per le spiaggie della fenicia viddi sempre grandissima copia di pomici bianche
d'alessandro c'era in un angolo della fenicia un popolùccio di sensali e di usurai
alcune specie di molluschi (prodotta in fenicia, in laconia e sulla costa settentrionale
per le cittadi di celesiria e di fenicia; ma secondo la verità andava per adempire
... e dall'altro lato alla fenicia cartagine e ai portolani di lilibeo e
, discese della montagna al lido di fenicia; e presa incontanente e menata in mare
e di ga- male, città in fenicia. bonsanti, 2-319: quando il mucchio
in strabone quanto sidone e tiro nella fenicia, in aristide quanto pugnassero per questo
quanto la porpora più pregiata proveniva dalla fenicia. punìcico, sf. chim
, che costituisce un'evoluzione della lingua fenicia (e la sua diffusione è documentata
della sua orientale origine che da essa fenicia fu detta 'punica '. -scritto
antichità la porpora più pregiata proveniva dalla fenicia). arici, iii-25: ti
altro spinge. -cera punica: cera fenicia scolorita con appositi procedimenti. imperato
insegna. -pietra punica: pietra fenicia (v. pietra, n. 2
nostri antichi padri erano i più saggi della fenicia e stretti nella setta dei rasenni avevano
ove geme come le compagne della vergine fenicia rimaste su 'l lido. e. cecchi
errore essere irreparabile e che, essendo fenicia morta, non poteva più tornare in
, far che la fama fosse a fenicia reintegrata e resole l'onore che senza
a noi dalle remote sponde / della fenicia argiva / e di dove nereo rifrange tonde
terremoto le città marittime della provincia di fenicia minarono. bembo, io-vi-108: apparate
a noi dalle remote sponde / della fenicia argiva / e di dove nereo rifrange tonde
la crudel rimembranza de la morte di fenicia, cominciarono a piangere e a pena
essendo per tutta messina la voce che fenicia era morta, fece mes- ser lionato
accorgesse, non volendo la madre di fenicia che nessuno se ne impacciasse, fece
laghi. piovene, 8-66 nella necropoli fenicia si aprono le tombe in cui erano
circa sette ore gli smarriti spiriti di fenicia a spasso, quando, mentre erano
far strepito nessuno, fecero tanto che fenicia quasi del tutto in sé rivenne ed aprendo
, discese ella montagna al lido di fenicia. boiardo, 1-28-5: belisan- dra
terremoto le città marittime della provincia di fenicia minarono. sanudo, lii-14-62: le
non ci fummo, la mia signora fenicia mi disse che tu l'avevi appoggiata con
l'altro lo lavava con vino di fenicia, mescolato alla specie odorifere. =
repta (oggi suràfend), città fenicia a sud di sidone. simone da
quella scemere alcune fattezze de la sua fenicia, e non si poteva saziar di mirarla
quella scemere alcune fattezze de la sua fenicia. zinano, 18-58: mirabil cosa
. landino, 42: talete nacque in fenicia ae la nobile schiacta del re agenore
alfabeti dell'antichità (scrittura greca, fenicia, semita, ecc.) o su
più che etnica e parlanti le lingue fenicia, ebraica, siriaca, aramaica e
. originario o abitante dell'antica città fenicia di sidone e, per estens.,
padro l'egitto e la fenicia... colle loro colonie istruirono e
il fiume belo, che nasce nella fenicia alle radici del monte carmelo, tra
dotta, lat sufes -ètis, di origine fenicia. suffarcinataménte, avv. ant
bandello, 1-22 (i-272): fenicia, a cui per estrema doglia e
, agg. ant. originario della città fenicia di tiro. domenico da prato
, originario di tiro, antica città fenicia del mediterraneo orientale. - anche sostant.
tyrus 'tiro'(nome di una città fenicia nota per la produzione di tale sostanza colorante
dei fanciulli alle divinità. = voce fenicia. toffanìa, sf. ant
con messer lionato, il quale, avvisata fenicia di quanto intendeva fare, metteva ad
bandello, 1-22 (i-271): fenicia,... in compagnia di due
di terra e d'oro, che in fenicia fosse, / da la meschina unicamente
la degnitate. ariosto, 18-96: in fenicia e in palestina venne, / e
che cosa pensavo di una certa nave fenicia, e naturalmente della droga, del foscolo
più che etnica e parlanti le lingue fenicia, ebraica, siriaca, aramaica e