.. / ma tronca, svena, fende, apre e dirada / ciò ch'ella
coll'aculeo cacciato fuora dalla parte deretana fende un tenero ramo, e vi deposita
ineguale affaticati / e del gel che si fende il suono arguto. palazzeschi, 1-33
/ infaticabilmente agili e preste: / fende i venti e le nubi, e va
, 2-195: dal sottilissimo strappo che fende il manto boscoso di quelle rupi filtra
a test'alta e regalmente; / fende in mezzo il gran corteggio. palazzeschi,
simile altallume, che da per sé si fende, cioè al fior di pietra
, con una linea bianca, che le fende per mezo. soderini, ii-42:
(che non si può) non fende; / ma lo scòte in arcion con
, né mai da per sé si fende. né è maraviglia se per questo
affaticati / e del gel che si fende il suono arguto. pascoli,
la rena del fiume, e manco si fende; e questo arricciato ancora bisogna che
149: cotale intonaco s'apre e fende in diverse parti, talvolta forse a
/ e balestrando un fuggitivo mergo / fende i solchi del mar per torta riga.
e di colore turchino, che si fende in lamine sottili come la lavagna.
in questo ferro sì forte, che si fende dallo capo al piede infino al bellico
, portata innanzi da giovini biancovestiti, fende trionfalmente la calca. = comp
. / di sotto s'apre e fende / nel loco de la bocca / punica
un sordo schianto e tutta la chiesa si fende e il tetto crolla e s'abbatte
, i-ii-i: come un gran fiume fende la marina, / sì come una bombarda
]: vomis... ferro che fende la terra, incastrato nel legno,
solo il bomere aiutato da molti ingegni fende la terra. sacchetti, 166-56:
il pugnale tra seno e corazza, la fende d'un colpo solo dalla gorgiera al
discende. / di sotto s'apre e fende / nel loco de la bocca /
verso il mare / che tremola e si fende per accoglierlo. vittorini, 1-49:
ariosto, 30-62: e per mezo gli fende la visiera, / buon per lui
la testa a furio da la coccia fende, / e nel ventre a vivian
, perché è una lingua che taglia e fende. manzoni, 1070: la moltitudine
: la testa a furio da la coccia fende, / e nel ventre a vivian
: la testa a furio da la coccia fende, / e nel ventre a vivian
calmato / pla- cid'aura increspa e fende. -per simil. ungaretti
/ quando 'l calor del sol la terra fende. petrarca, 66-35: dipinsi poi
; / a ogni colpo due ne fende e taglia /... / cridando
can rabbioso e crudo / asciuga e fende le campagne e i fiumi. guarini,
/ quella al balsamo ebreo la scorza fende, / questa a l'indica canna il
albero, ma ora la sua corteccia si fende, la sua corteccia si dissecca,
ebbe cernito: / de un colpo il fende insino in su la sella. 5
/ ch'escon del pianto che mi fende il core, / sappiate ben contar de'
con tal rumor la chiusa via si fende. tasso, 1-32: or quai pensier
ineguale affaticati / e del gel che si fende il suono arguto. sbarbaro, 1-52
; / a ogni colpo due ne fende e taglia. bisticci, 3-55: si
questo ferro sì forte, che si fende dallo capo al piede infino al bellico,
, / e quando il maggior dì fende 'l terreno, / in ogni rischio,
terren più non comparte, / che si fende in ogni parte / per desio di
confusa massa / irta di ra- muscei fende le nubi. monti, 7-428: su
/ chi si rompe la bocca 0 fende un ciglio. note al malmantile, 1-314
sospiri / ch'escon del pianto che mi fende il core, / sappiate ben contar
con tal rumor la chiusa via si fende. -assalire con le armi.
caccia, atterra, taglia, e fende / qualunque lo 'mpedisce, o gli
la corazza ch'era d'azal fino / fende, e ismaglia falcioni e panciera,
perché è una lingua che taglia e fende. -corbella quella povera vecchia, che
/ qual è el cuor che non se fende / che cotal dolor comprende? marco
piglio e in ischiamazzo le galline: fende la vita dell'aia. pascoli
, ma ora la sua corteccia si fende, la sua corteccia si dissecca,
, per traverso, e 'n giro il fende. fiorio, 62: ma i
), agg. che si fende, si screpola. - anche al figur
. quella al balsamo ebreo la scorza fende, / questa a l'indica canna il
'l può contrastar ferro che vaglia; / fende l'elmo, la scuffia e la
palladio volgar., 4-21: chi fende colla scure il cuoio dell'arbore,
mentre ella il suo cuoio non apre e fende, / a guisa d'un pallon
silenzio], se non quando il fende, / cupo tenor di musica locusta.
apparecchiasi d'uno arrotato coltello, e fende la liquida aria con le mosse penne
che l'esca col fucil la squarcia e fende. guicciardini, 1-68: carlo insino
che nel mezzo del dosso il pesce fende. nannini [olao magno], 271
saldi. d'annunzio, i-463: acuto fende il riso de l'amante / giovine
e qual tra'fiori, / qual fende l'aria e qual diguazza il rio.
. la mia corsa diritta la fende come il diamante riga il vetro. c
da barberino, 377: ella si fende colle mani il viso, le trecce disciolte
ariosto, 30-62: e per mezzo gli fende la visiera; / buon per lui
distrigne e caccia sì duramente, ch'ella fende e passa le nuvole e fa tonare
callando a gran destruzione / tutto lo fende insin sotto al gallone. -andare
, / e quando il maggior dì fende 'l terreno, / in ogni rischio,
sentier di nostra vita in duo si fende, / per lo sinistro ch'ai piacer
, xxviii-324: la folgore... fende e passa le nuvole e fa tonare
/ quella al balsamo ebreo la scorza fende, / questa a l'indica canna il
è visibile se non ai divoti e che fende in silenzio il destino. eia!
gire in vano; / a chi fende l'elmetto, a chi 'l cervello,
, ove l'uscio si disserra e fende / de l'erario d'amore e di
la cima, / quinci il famoso nil fende l'arena. achillini, iii-169:
corazza ch'era d'ozal fino / fende e ismaglia faldoni e panciera. c
spada, che tutto rompe e tutto fende, / la serpentina fascia aspra e
della campagna romana quando il suolo si fende ed esala la febbre. boine,
il braccio ha tagliato, / chi fende come tinca per la schiena.
e la sinistra man gli fiede e fende; / sì che dal braccio indi rimane
innocenzio ha una lingua che taglia e fende. parabosco, 6-17: se vi trovate
che ha una lingua che taglia e fende. ma parla con tanta franchezza, che
sospiri / ch'escon del pianto che mi fende il core, / sappiate ben contar
piene; / con sospir caldi da lei fende il petto. gelli, iv-11:
quante volte parte, / tante mi fende, e parte. dotti, 108:
stil natio morlacco, / col gridar fende la testa, / vuol ognun metter in
amicis, i-404: gelati dal vento che fende la faccia o saettati dal sole che
stagni le fendevano l'anima come il diamante fende il vetro. pirandello, 6-662:
francesco da barberino, 377: ella si fende colle mani il viso, le trecce
: quella al balsamo ebreo la scorza fende, / questa a l'indica canna
pastor, che vuoto / un legno fende e lieta pasce quanto / miele le
dall'una e dall'altra terra, e fende i campi co'calori. bembo,
imbianca, / e quando il maggior dì fende 'l terreno, / in ogni rischio
celeste can rabbioso e crudo / asciuga e fende le campagnie e i fiumi. menzini
il sol fervide rote, / e fende i liti col possente raggio.
la brina del ghiaccio, senza fatica fende la terra, e le domate zolle del
l'acqua e chi la terra fende. filicaia, 2-1-12: ma sarà
/ e 'l vessillo crudel i venti fende. marino, 224: onde dorate,
coll'immortale giovinezza della nuova poesia che fende l'aria, rapida come il vento
.. ma il piccolo remo / non fende le vie del mistero, / e
1-95: la regia casa il sereno aer fende, / fiammeggiante di gemme e di
l'esca col fucil la squarcia e fende. caro, 2-1131: dal convesso /
8-10: sonora voce, che soave fende / l'aura. di giacomo, i-446
malinconica. d'annunzio, i-463: acuto fende il riso de l'amante / giovine
un'otaria, l'ululo di un caccia fende da parte a parte 11 cielo metallizzato
ripetendo / il già corso sentier, fende diritto / del grand'ilio le piazze.
iii-n-10: monte apennino per mezzo la fende; / più fiumi e più reai da
giogo altissimo, quasi di alpi, fende tutta la scandinavia, cominciando in lapponia,
i pian... irriga e fende / il chiaro adige mio, voglio
. cecchi, 3-126: la scalinata che fende perpendicolarmente la piramide sembra il nasale d'
con tal rumor la chiusa via sì fende. b. davanzali, ii-73: nuovo
/ ma finché varca i monti e fende i boschi, / finché la speme
di allegrezza; il buon cavallo la fende come una fiumana, l'onda della
, vibrante come una piccola torpediniera, fende i battaglioni che si aprono. govoni,
ira sfogare, / ma taglia e fende e straccia e getta in mare. nardi
in questo ferro sì forte, che si fende dallo capo al piede infino al bellico
leonardo, 2-475: quel muro sempre si fende, che non si secca uniformemente con
, cioè che l'osso si stiaccia e fende, si dice: ei s'è
albero, ma ora la sua corteccia si fende, la sua corteccia si dissecca,
presta / prima a parlar, si fende, e la forcuta / nell'altro si
è il loco, dove la via si fende in due parti. spolverini, xxx-1-173
là giunta, ove la via si fende / ed apre il varco a le reciproch'
ho qui? se piango, non si fende? ma / chi t'ha fatta
è dolce che il cuore mi si fende / e l'anima mia trista mi si
: da la rabbia del vento che si fende / ne le ritorte, escono orribil
d'uno essercito grande avviene che si fende l'aere di maniera che un uccello che
, miraeoi nuovo, in due si fende, / e quinci e quindi il cristallino
, 366: l'oscurità per lui si fende in una scia luminosa. questo è
il mare / che tremola e si fende per accoglierlo. -far largo,
: la guardia de'circassi in due si fende / e gli fa strada al seggio
il coltello o asce, che scheggia o fende, solo s'adatta.
, strumento di ferro con cui si fende il soggetto allorché s'innesta a scappo.
. (femm. -trice). che fende, che penetra attraverso un corpo resistente
sarà morso da lei; e chi fende la legna, si ferisce della scura
e ciò che dentro trova spezza e fende. s. girolamo volgar., 1-28
spenta fornace alzasi, e quella / fende verghetta di fanciul per gioco.
si lancia a gran salti ove si fende / il muro e la fessura adito face
e chi per lungo e chi per largo fende: / ormai non vi è di
: la regia casa il sereno aer fende, / fiammeggiante di gemme, e di
a chi il fiancale, / a chi fende il mostaccio, a chi ha spiccato
come una piccola torpediniera, fende i battaglioni che si aprono. serra,
la corazza ch'era azal fino / fende e ismaglia faldoni e panciera, / e
e ciò che dentro trova spezza e fende. dante, vita nuova, 35 (
un bombardamento con neutroni, si fende in due frammenti, la cui somma è
acque una fiumana / precipitando al mar fende il paese. d'annunzio, iii-2-6
14-181: folgore parve quando l'aere fende, / voce che giunse di contra dicendo
presta / prima a parlar, si fende, e la forcuta / nell'altro si
contro costei che il cor mi strazia e fende, / perché forte non vieni ad
5-243: per una fronzuta alea che fende la vigna nomata la condamina, era
fitto, / un grido l'aere fende. = deriv. da fulminare
truovo loco / per lo calor che mi fende. pulci, 27-156: quel foco
gente colla voluttà del nuotatore gagliardo che fende da padrone la spuma e il fragore
spessa quantità di minutissime stelle accumulata, fende per mezo con lunghissimo tratto l'ottava
principio pel quale il naviglio galleggia e fende l'onda. pascoli, i-312: nelle
: drento entrando con destruzzione / il fende a guisa d'una scorza marza,
l'esca col fucil la squarcia e fende. /... / ma sia
nell'angolo australe della città, si fende, generando parecchie isolette, delle quali una
.. nella festa della sua vita fende il calice, prorompe con vigore esuberante
f. frugoni, iii-29: si fende [l'arancio] per mezo e se
la fatai asta, e l'aria fende, / e le anella del giaco,
o giogo altissimo, quasi di alpi, fende tutta la scandinavia. alfieri, 8-130
: la regia casa il sereno aer fende, / fiammeggiante di gemme e di fino
: il piffero con vitree note / fende la calma / i golfi di calma lasciati
con l'adunco rostro / il mar fende mugghiando, e il bianco flutto / a
, e la governa, e la fende per mezzo, acciocché non nasca al tempo
3-1 io: in più parti fora e fende e taglia, / non pur l'
rami e qual tra'fiori, / qual fende l'aria e qual diguazza il rio
essere immortale, e che non si fende mai di fesso alcuno. — amaranto
: / ad ale chiuse l'aria fende e straccia; / e tanto spazio così
/ e, fatto augello umano, icaro fende / i campi liquidissimi de'venti.
fa remo, il collo inarca, e fende / l'argenteo lago. pascarella,
un tratto un raggio sbiadito di sole fende la nuvolaglia che a grandi cércini bianchi
quando muovon le gemme, / il colono fende la scorza / dell'arbore e v'
, perché assai s'indura e si fende. -prosciugare. nannini [
strumento di chi esercita arti servili) fende il capo a giove. infiacchire,
, e i venti e l'aria fende. nievo, 8-5: il loco che
: si lancia a gran salti ove si fende / il muro e la fessura ardito
l'eroe: ma dentro gli si fende il core / guerra anelando. manzoni,
il capo, / l'inorridito fende aere sonante / precipitando. cesari, 1-2-230
tela... perché non si fende e non si intarla. b. davanzali
doppio sentier, che s'interseca, fende / in quattro parti il bell'orror selvaggio
notti estive / precipite labendo il cielo fende / di momentaneo solco e va sì
... fuor la faccia come dentro fende. petrarca, 230-5: e'suol
antica; / ma tronca, svena, fende, apre e dirada / ciò ch'
si lancia a gran salti ove si fende / il muro e la fessura adito face
essere immortale, e che non si fende mai di fesso alcuno. soderini, i-151
6. prov. chi fende le legna si ferisce della scure:
fiore di virtù [tommaseo]: chi fende le legna si ferisce della scure.
;; / più falcon l'aria non fende; / più non fulmina levrier.
zappare, perché assai s'indura e si fende. fantoni, ii-12: dal limaccioso
. -avere una lingua che taglia e fende (o fora, sega, tasso,
innocenzio ha una lingua che taglia e fende. varchi, v-60: d'uno
vi-1-22: fatto augello umano, icaro fende / i campi liquidissimi de'venti. p
, 43-63: mentre rinaldo così parla, fende / con tanta fretta il suttil legno
roberto, 10-230: sopra un piroscafo che fende maestosamente il mare mobile e largo,
imbianca / e quando il maggior dì fende 'l terreno, / in ogni rischio,
teschio imperiale, passa la spada, fende il pavimento, fora la terra,
quando muovon le gemme, / il colono fende la scorza / dell'arbore e v'
/ me'si salva ogni nesto che si fende / che quegli a buccia. idem
: a poco a poco la pelle si fende [nelle mute], cade quella
: la regia casa il sereno aier fende, / fiammeggiante di gemme e di
è nell'angolo australe della città, si fende, generando parecchie isolette, delle quali
de'greci. tassoni, 7-24: fende voluce or queste or quelle schiere /
fatigar dove 'l sol la terra fende / senz'acqua ed ombra e spesso
: balestrando, un fuggitivo mergo / fende i solchi del mar per torta riga
punto che ci piomba in capo, fende (se è lecito dir così) tutta
quando 'l calor del sol la terra fende. esopo volgar., 4-89: meriggiando
, lassù, un architrave / si fende. c. e. gadda, 7-210
ch'era d'azal fino, / fende, e ismaglia faldoni e panciera, /
1-95: la regia casa il sereno aier fende, / fiammeggiante di gemme e di
con tal rumor la chiusa via si fende. codètno, 83: si piantò fermo
mare, stagni minacciosi, un lampo forse fende le nubi. landolfi, 2-39:
189: lieto arno lo riga e fende [il piano], à e quinci
del rimorso disperato, finché la folla si fende e si vede ritornare lo scomparso,
della notte], se non quanto il fende / cupo tenor di musica locusta.
nave uccisa, un gran dolore gli fende il petto. e. cecchi, 13-479
cecchi, 3-126: la scalinata che fende perpendicolarmente la piramidesembra il nasale d'un elmo
nereggiava il promontorio di bellagio, che fende in due il lago. nievo,
ed alle brine, / onde l'aria fende e fiede. documenti delle scienze fisiche
: lettor, mai non vedesti quando fende / il sol le nube di luglio o
un tratto un raggio sbiadito di sole fende la nuvolaglia che a grandi cércini bianchi
: lettor, mai non vedesti quando fende / il sol le nube di luglio o
e sparse come folgor che '1 ciel fende, / mentr'io l'udi'come stipa
10-329: la nave della mia vita fende col rostro della speranza le turbide onde
e di lor scarso / languido stuol fende l'opaca notte. montale, 1-120:
di sagginale o di canna palustre, che fende l'aria e l'acqua no.
mena orgoglio, / lo cor mi fende e taglia. anonimo, i-508: lo
ed ei ne va fremendo, / e fende l'aria, e l'orgoglioso incontra
luce ornati. baldi, 27: fende / il ceruleo del ciel, più che
vi-2-41: vola strale talora e l'aria fende, / perché di petto ostile impiaghi
errante / laberinti palustri e cerca e fende. dotti, 1-345: non t'infiorano
di molta pampinaia, of fende la vite e non lascia che pigli il
: sire deu, qi t'on- fende dé aver grand paor, / s'el
quante volte parte, / tante mi fende e parte. salvini, 1-77: perche
stor... vuoto / un legno fende e lieta pasce quanto / miele le
cielo, mo'sopra dove l'arduo fende / eridano, mo'donde al cielo
'l pesce talor l'aria passeggia, / fende l'augello ancor l'onda spumante.
la spada senza indugio e pausa / fende ogn'elmo o lo schiaccia come un
nondimeno al fine lo divide e lo fende pure. scaino, xcii-n-305: i
ver te lingua pietosa / che ti fende la penna in sul bellico. goldoni
hanno fatto procaccio delle pre fende e d'altre cose che dicemmo di sopra
soggiunse madonna, se bene ella l'acqua fende, la ritorna come prima, e
questo ferro sì forte ch. ssi fende dal capo a piede anfino al bellico.
poi va nel fiume / che questa città fende. -prosciugarsi. salvini
sensazioni. milizia, viii-20: il gelo fende quella materia [argilla] fino nelle
punto che ci piomba in capo, fende (se è lecito dir così) tutta
compie le sue metamorfosi, poi ne fende le pareti, e ne vien fuori.
roberto, 10-230: sopra un piroscafo che fende maestosamente il mare mobile e largo,
cielo, mo'sopra dove l'arduo fende / elidano, mo'donde al cielo le
, / fulgore parve quando l'aere fende, / voce che giunse di contra.
. passeroni, 4-129: la pollanca / fende e dànne la metà / a colui
/ che con il curvo aratro il terren fende. alfieri, 1-203: per quell'
, / e l'arme tuttavia gli fende e smaglia. loredano, 318: temeva
trisulco di giove, che solca, fende potentemente. borgese, 1-95: -su!
notti estive / precipite labendo il cielo fende / di momentaneo solco e va sì
, 21: se con gonfiate vele / fende l'ondoso mar veloce abete, /
fruscia al vento fino alla stella che fende il sereno, è indizio e premonizione
presta / prima a parlar, si fende. idem, purg., 18-19:
a lui cò 'l ferro nudo / fende l'usbergo e pria rompe lo scudo.
, / folgore parve quando l'aere fende, / voce che giunse di contra
dolore che produce l'aria che si fende. de amicis, 11-211: mi ricordo
; il terzo è quando la vite si fende in due o tre parti. iarchetti
con lucido solco il sen deìrombre / fende una stella che al nocchiero, intento /
26: la nube isparta intorno si fende e purgasi nell'aire aperto. crescenzi volgar
stesa è lor d'intorno / si fende e purga ne l'aperto cielo. carducci
: il maggior fiume nostro, che fende per lungo tratto il distretto, titolo d'
, caccia, atterra, taglia e fende / qualunque lo 'mpedisce o gli contrasta.
purg., 19-67: tal quanto si fende / la roccia per dar via a
: da la rabbia del vento che si fende / ne le ritorte, escono orribil
/ in ogni parte si raggroppa e fende. 7. non riuscire a
ch'una lingua ell'ha che taglia e fende: / va', che tu faccia,
, 2-9: se la sua radice si fende, massimamente ne'maggior rami delle barbe
intrecciata massa / di rami e ramuscei fende le nubi. tozzi, ii-180: la
. tasso, 7-42: l'elmo non fende già, ma lui ben scote,
1-95: la regia casa il sereno aier fende, / fiammeggiante di gemme e ai
, i-626: un cigno con remeggio lento fende / il lago pura imagine del cielo
, 10-230: sopra un piroscafo che fende maestosamente il mare mobile e largo,
, / e piombando nel mar il fende e solca. / cade su'banchi
, 21: se con gonfiate vele / fende l'ondoso mar veloce abete, /
/ prima a parlar, più si fende, e la forcuta / ner altro si
e ritorna, e a spessi lampi fende / l'orror che dietro lei si
.. la mia corsa diritta la fende come il diamante riga il vetro.
quali si fende e nella lor rigidezza. redi, 16-ix-125
/ con grave tuon la densa nube fende. anonimo [agricola], 11:
rincorar di speme / gli afflitti achei fende il seren del cielo / d'una
amore, e la sua piaga rinovata si fende: piccolissima colpa nuoce a l'infermi
l'augel non m'ode, / ma fende l'aere, / e 'n suo
e ripetendo / il già corso sentier, fende diritto / del grand'ilio le piazze
pettirosso. d annunzio, i-463: acuto fende il riso de l'amante / giovine
/ con grave tuon la densa nube fende, / e spesse volte la saetta scaccia
: da la rabbia del vento che si fende / ne le ritorte, escono orribil
velo / né fa sol rivirir, ma fende il ghiaccio, / che si converte
, che fuor la faccia come dentro fende. cicerchia, xliii-332: quand'ella udiva
un'arma, da un proiettile che fende taria con violenza. ariosto, 2-50
ei sforzò le sue forze; il dardo fende / l'aria ron pascoli
2. sibilo prodotto da un oggetto che fende rapidamente l'aria. galileo,
5-33: via con lieve rumor le spume fende / solcando il mar l'avventurosa prora
3-467: il romore dell'acqua che fende questo monte e che con strepito grande
un tratto un raggio sbiadito di sole fende la nuvolaglia che a grandi cércini bianchi incappella
cancelli sprigionata pietra /... / fende l'aer stridendo e vèr la terra
prua. siccome questa parte del bastimento fende il fluido e dèe resistere alle forze
armato di remi a zenzile, il quale fende le onde con indicibile celerità sia perché
e ripetendo / il già corso sentier, fende diritto / del grand'ilio le piazze
esalazioni caustiche, ed al più si fende in scheggiuole come l'alberese cultellina, e
il coltello o ascia che scheggia o fende, solo s'adatta alla sommità della
sta in sul mare e che la terra fende. i... i l'altra
/ morsa da mille dentiogni foresta / si fende e scinde, e intanto freme e rugge
con picciolo scoglio si fende la nave. b. barezzi, 1-104
che tre mola e si fende per accoglierlo. piovene, 2-78: al
edifizi, poiché cotale intonaco s'apre e fende in diverse parti. redi, 16-ix-435
. alamanni, 6-8- 119: fende l'elmo, la scuffia e la visiera
/ e per piante innestar rami si fende. targioni tozzetti, 7-96: col
'l pesce talor l'aria passeggia, / fende l'augello ancor l'onda spumante.
è buona, perché nel seccarsi si fende e sfarina. a. neri, 1-143
natura con gran facilità si apre e fende in sottilissime cruste, o sfoglie
ei sforzò le sue forze; il dardo fende / l'aria ronzando e nello scudo
sopra il cavallo franco / che l'aria fende assai con minor fretta / alata,
, incalza, trafigge, incide e fende. tranquillo dapecchio, lxii-2-iii-268: principiarono
in doglia grande, / fin che si fende a sommoe la crisalide / convulsa vibra,
aperto, / e l'arme tuttavia gli fende e smaglia. foscolo, iii-1-206:
il ventre. alamanni, 6-8-119: fende l'elmo la scuffia e la visiera,
partic. riferimento a un'imbarcazione che fende le acque del mare).
increnatore. 3. letter. che fende le acque marine. -anche in un
mille solchi / col vomer dell'età le fende il volto. bettini, 1-82:
1-234: fatigar dove 'l sol la terra fende / senz'acqua ed ombra, e
vassoio con una solitaria tazza di caffè, fende la calca e non ripara a tutto
la brina del ghiaccio, senza fatica fende la terra e le non domate zolle del
il qual si chiama saivan onde def- fende il sole. = voce spagn.
adormentano amantenente. tasso, 1-14: fende i venti e le nubi, e va
apre, caccia, atterra, taglia e fende / qualunque lo 'mpedisce o gli contrasta
]: 'spanconarsi': della terra che si fende per è alto e spande li
tanto è dolce che il cuore mi si fende / e l'anima mia trista mi
e ciò che dentro trova spezza e fende. loredano, 175: il palischermo.
annunzio, v-1-552: risparmia la terra e fende l'aria. è simile al passo
spiega le vele / e con la prova fende / nocchiero i campi di nettun frementi
reti sopravento, o lo spada le fende sprigionando sé e i tonni.
volta si sono rituffati. -che fende il mare producendo schiuma (la prua
. redi, 16-iii- 154: si fende l'esterna spoglia sopra la groppa vicin'al
squartatori? -per simil. che fende le nuvole (un fulmine).
. graf 5-599: ala giammai non fende / l'aria che stagna in giro.
, 5-42: le file dei lavoratori / fende in suo trotto uno stemmato cocchio.
oddi, 2-142: passa la spada, fende il pavimento, fora la terra,
. chiabrera, 1-iv-99: il dardo fende / l'aria ronzando, e nello
baldelli, 3-467: romore dell'acqua che fende questo monte e che con strepito grande
dove / con grave tuon la densa nube fende. campanella, 1043: spesso il
fé volar di dardi. -che fende rumorosamente il mare. caro, 8-1076
crudeli: / va per la stanza e fende, taglia e infizza. baretti,
.). tasso, 1-14: fende i venti e le nubi, e va
29: come all'arancio, che si fende per mezo, e se ne preme il
poi che si dilunga / sempre più fermo fende l'aria, / a nuova posa
ebbe gran ta- cazione, che fende i flutti; spigolo esterno del dritto
e formano un corpo largo e piatto che fende e -per estens. spopolamento di una città
mi mena orgoglio, / lo cor mi fende e taglia. guinizelli, xxxv-ii-468:
: la poppa con quella parte tagliente che fende l'acqua e si chiama carena.
imperato, 1-25-3: il talco speculare si fende in sottilissime ed ampissime lastre trasparenti,
nella sottigliezza de'fogli nella quale si fende e nella lor rigidezza. spallanzani,
d'annunzio, iii-2-5: il legnaiuolo fende le tavole di olmo, di frassino,
(a mo'd'un solco si fende nella testa). idem, i-155:
rincorar di speme / gli afflitti achei fende il seren del cielo / d'una folgor
aria, e rimbombarne i monti; / fende lieve le nubi il carro, e
, meno dura, e che si fende in sottili tavolette, quasi come la
verso il mare / che tremola e si fende per accoglierlo. 4.
antica; / ma tronca, svena, fende, apre e dirada / ciò ch'ella
e ciò che dentro trova spezza e fende. anonimo genovese, 1-1-263: entre grego
iii-2-136: ella con la sua voce fende il tumulto, supera il suono,
per lo petto e per la gola il fende; / colui trabocca, e tra
leonardo, 2-475: quel muro sempre si fende, che non si secca uniformemente con
presta / prima a parlar, si fende, e la forcuta / nell'altro si
nell'angolo australe della città, si fende, generando parecchie isolette, delle quali
, 19-68: e tal, quando si fende / la roccia per dar via a
, il sibilo provocato da ciò che fende l'aria, ecc. (per lo
alle brine, / onde l'aria fende e fiede / il guerrier, che su
alla metà della grossezza: poi si fende circa due tanti, e si termina il
scherza, / e fino al zirbo il fende immantinente. fagiuoli, xiii-38: perché