giannetto l'ebbe subito conosciuto, e fe' volgere le vele e 'l timone e calovvisi
era; / e su la lancia fe' le spalle gobbe, / e sfidò l'
sogno, / in un sogno ch'io fe' presso al mattino, / che gli
podestà e a infiniti dottori, dove gli fe' rimanere goffi. berni 5-52 (i-140
discemo, / del regno, il fe' [plutone] morire a tradimento / e
con gran furia aprilla, / e fe' de'saracin di sangue un golfo.
/ acceso per tre papi, ne fe' uno, / cacciando quei tre via per
golose. dossi, 371: fe' il mio buon genio ch'io m'accorgessi
va soddisfacendo: / nelle risposte si fe' grande onore, / salvo che apparve
e sottile / al grand'impeto suo fe' lieve inciampo. 3. ant.
, 3: benedetto è 'l frutto che fe' gonna / del ventro to, sì
iii-1-10: costei, / alle sue donne fe' comandamento / che greci, trazii,
di sé, nascendo, a roma non fe' grazia, / a giudea sì,
per giesù, ch'ai mondo oggi fe' grazia / di sé nascendo, a trarmi
per grazia dell'umana creatura / dio fe' li cieli col terrestre mondo. passavanti
persone, e di quella grazia si fe' strada a dimostrarsi pittore. de roberto,
era vicina al grazioso vento, / la fe' nell'onde a nettuno soggetta / eolo
di salvezza: / più volte sopra lor fe' graziose / l'eteme intelligenze, a
fece venir greco e confetti, e fe' dar bere ad andreuccio. lorenzo de'medici
, / dai lochi dove il verno fe' dimora / vuol ch'in campagna all'ordine
... / e della lancia si fe' mille gretole. g. m. cecchi
cervello, / ch'a forza mi fe' tor la penna in mano / e scriver
il chiaro grido / divulgandol per tutto il fe' palese. giordani, i-36: si
: a mezzo alber certi bastioni / fe' con le barche, e intorno le grillande
zaccaria, 93]: s. maestà fe' porre d. diego de leva in
, / la pensa bene, il che fe' poi quel grimo. gallani, 34
., 12-114: ma l'orbita che fe' la parte somma / di sua circunferenza
mise sopra i pisani che li ruppe e fe' volgere. varchi, 18-1-218: v'
una pelle / di vacchetta, ove fe' mille trapunti / e pentacoli e gruppi
morbide piume in su la guancia / fe' più vermiglie rifiorir che mai / le
le guardie saltar dintorno al buco / fe' così pian che non l'udì l'eunuco
guemimento suo. boccaccio, ii-342: fe' far... /...
pulci, 17-110: cinquecento d'arme fe' guernire / di ciò che gli parea
ser giovanni, i-77: subito gli fe' fornire una bellissima nave, e fella
guernire di bandiere e d'armi quanto fe' mestiero. crescenzio, 1-37: ci
arici, i-26: alta barriera / fe' lor dintorno con pungente spino, /
: / onde il tempo tradimmi, e fe' trovarmi / dal dì veloce in grembo
a. pucci, ii-163: bruto fe' guastare i figliuoli trovandogli colpevoli al trattato
opera migliaia di guastadori, e lo fe' spartire, e perdere in cento ottanta
, prese un remo... e fe' saltar in acqua, a due a tre
ignoranza mai con tanta guerra / mi fe' desideroso di sapere, / se la
s-20: qui tacque, e poi fe' pubblicar la guerra. -imboccare la
guido, / tostan ciascun mio senso fe' gir onde / donna senti'tra spine
/ che diè lor legge e si fe' lor regina. davila, 76: diviso
dentro mi fei, / qual si fe' glauco nel gustar dell'erba / che 'l
glauco nel gustar dell'erba / che 'l fe' consorte in mar delli altri dei.
vi venne quel grammatico eccellente, / che fe' fra gutta e stilla differenza.
ratificare..., la matina sequente fe' la scelerata matre col disliale cavaliere)
sopra il monte, perché un toro / fe' d'or, col quale a idolar
vi-581: -il cuor di donna florida fe' resistenza invano; / è vittima d'amore
regnando il re manfredi co'pugliesi / fe' disfare una terra molto idonia, / perché
mala piaga travagliato, / che gli fe' un idro di malvagia mente. spolverini,
fallace più che l'iena, tanto fe' con la sua volponeria che s'intruse ad
e sanza vittuvaglia. ariosto, 1-62: fe' lo scontro tremar dal basso all'alto
bella iguana / del trasformar d'ulisse fe' la scusa. = deriv.
qual fu più dolce equana, / che fe' d'amar? ». iguànidi
/ acceso per tre papi, ne fe' uno, / cacciando quei tre via.
162): questa mattina me 'l fe' sapere una povera femina. poliziano,
overo acilon. ariosto, 23-135: fe' di simil querce e d'olmi vecchi
amor chiuse le sbarre, / ci fe' d'intaglio o di color ritrarre. bandello
. foscolo, iv-457: si fe' presso alla soglia di una finestra;
molte, / che duro parto o fe' veder la morte, / o forza altrui
illustre e pacifica legazione gli giunse che gli fe' cader l'armi di mano. d'
di costanzo, 1-139: questa imbasciarìa fe' poco effetto. g. f
imbasciata a teza letteralmente: ei mi fe' un lungo discorso che non intesi nulla
. cantari, 157: il re fe' imbasciadori, e cavalcaro; / sanza soggiorno
con quegli venti famigli alla prigione, e fe' legare le mani ad aiolfo, e
2-628: 's'imbestiò', cioè si fe' simile a la bestia, cioè a la
la bestia estinta, / e si fe' serpe, e tornossi a imbestiare. roberti
imbestiarlo, vi piace finalmente, come dante fe', deificarlo. -figur.
francesco da barberino, 235: la madre fe' fare un'acqua per imbiondire e un'
giustizia ad onor del grande imbosmo / che fe' la mala stella far in quello.
vacca. pananti, ii-15: quando fe' un voi la povera signora, /
imbrogliar le parti di lontano / che fe' domine dio di propria mano. -ant
/ non è ver niente, a fe' tu non m'imbrogli; / di'pur
: questo nuovo imbroglio / a tutti fe' tremare il cuor ne'petti. c.
, vii-75: a questo mio parlar fe' il viso tosto / ed imbronciato,
, / col sido suo, non fe' il pare umbilico / ove il sol terra
cristianità. iacopone, 44-6: cristiani ne fe' vocare, 'n cristo simo battizati,
. ariosto, 33-26: l'imagini fe' senza pennello, / che qui vedete bianche
de l'atroci e immansuete belve / fe' la progenie indomita e superba / quasi
da lo sconto, / emmantenente sì se fe' lontano, / dubitando venir meco a
tanto amata figlia, / le cui fila fe' cloto troppo corte. sannazaro, iv-248
l'eco / che al par de'carmi fe' dolce la rima. guerrazzi, 198:
nel seno ac- censo, / gli fe', scordar lo stabilito patto. alfieri,
: insù lo sepulcro d'achille la fe' immolare [polissena]. nella quale immolazione
., l: bahram i il fe' uccidere [mani], scorticare e sospender
i be'visi leggiadri / che 'mpallidir fe' 'l tempo e morte amara. boccaccio,
4-2-43: la donna impallidì, e si fe' smorta e livida, come un cadavere
sole impalidire. gosellino, 208: fe' spesso impallidir la luna altera. tasso
: pietà del mio tormento / ti fe' mostrar fuggendo impallidita. bonarelli, xxx-5-190
/ che figliuola dell'oste, mi fe' tante / e tante le carezze, ch'
miglioranza, e impaziente de'remedi, fe' subito disegno di venir a palermo. tasso
, 11-54: sonate le trombe, si fe' dipartenza; e mentre che la gente
e que'fanti, ch'egli avea, fe' venire in roma. mascardi, 2-415
: fra tanto arrivò l'ammiraglio e fe' ne'luoghi circostanti rinfrescare il soldato;
d'umor gli occhi impediti, / né fe' i sospir del petto suo tiranni.
frugoni, vi-135: tosto 1 fe' dar del suo musone borioso e burbero
pananti, ii-15: quando fe' un voi la povera signora, / =
il maledire con formola imperativa, come fe' cristo, tocca a dio solo o a
ii-1030: quest'è l'amor che fe' dal cielo in terra / scender, per
termine non serra? tassoni, 2-28: fe' [giove] sonar le campane del
da un impeto di catarro, che lo fe' morire affogato. niccolini, iii-425:
i be'visi leggiadri / che 'mpallidir fe' 'l tempo e morte amara, / l'
circe con un certo impiastro, / fe' scherzo tal che ha poco del gentile.
don pietro, senza punto riposarsi, fe' travagliar la medesima notte colle zappe,.
. anch'io ne vegno / per la fe', per la patria, ad impiegarmi
magro e digiuno, che subito si fe' sentire la necessità d'impinguarlo e ampliarlo.
e con li raggi del virgineo sole / fe' rinverdire il secco arbor di vita:
, a cui imposta fu, ottimamente fe' l'ambasciata e a tunisi ritornossi. rosaio
: la peste, che quivi si fe' sentire acerbissima parecchi mesi, ci dà materia
anchise ingannò lacoonte / et impregnar si fe' quattro cavalle, / che con il
di me s'imprenta, com'io fe' di lui. boccaccio, vi-246: il
se pente / dell'empresa / che fe' di lucca, onde firenze offesa /
. f. frugoni, v-611: fe' metter su la mensa dopo alzata la tovaglia
... egli... lo fe' scolpire nel fianco destro del medesimo lupo
l'impunità, come si suole, fe' constare non essere celindro l'uccisore di
resti la mia ferita, / chi la fe' si punisca. giorgio dati, 1-12
spagna viriato apparve / ch'assai mi fe' sentire sua gravezza. leonardo, 2-68
, / di sé, leggendo, mi fe' innamorare, i poi che rimato l'
soggezione. fazio, iv-6-81: serses fe' far di navi il forte ponte, /
cicerchia, xliii-344: in quel loco fe' ponar un sedio / e in allor per
ne'versi suoi... tutto fe' a bello studio assignatamente, come alla
, 8-2: in su la rocca / fe' turno inalberar di guerra il segno.
son la pia; / siena mi fe', disfecemi maremma: / salsi colui che
era contro astolfo inanimato / per quel che fe', che non gli parve giuoco.
contra il mar d'elesponto, al quale fe' dar battiture e mettere i ceppi.
inase vecchiezza inaridire in parte / ti fe' ne l'occhio il dell'inargentatore
più parti sdrucì, e più segni fe' per la cappella maggiore d'inarsicciati.
. il suo umore s'inasprì, si fe' giornalista e prese in mano il flagello
una incadaverita testuggine numerosamente distesi, la fe' parlar dopo morte. segneri, ii-389:
201: con certi buscioli de cose fetide fe' uno orribile profume... fingendo
mi penso / o se qualcun mel fe' veder d'incanto, / la sera inanzi
, / che di peso mortai le fe' il cor scarco! di costanzo, 182
la traccia / del tuo amatore e fe' ch'a lui la vita / togliesti incauta
, / e questa maraviglia / fe' la potenza dello incarnatore. incarnatura
nota che fia con questa, che fe' ser piero di francesco di tiero. lettere
argento / con tante perle che mi fe' spavento. -appeso con una catenella
spirito santo ancor nel segno, / che fe' i romani al mondo reverenti. idem
si provò di uscire dalla inerzia non fe' che ripestare le orme del petrarca.
inumana. carducci, iii-1-182: non fe' motto il poeta: e fermo e
stamattina / restar nel letto, come fe' gismondo, / scalzo in camiscia sulle
, che no li desse insanpu; / fe' se signu de cruce.
carducci, iii-24-120: il comune di bologna fe' incidere di parole gloriose una lapide da
da l'incisa vena uscire / già mi fe' medica mano / lo spavento di morire
quivi s'indugiar tanto, che marfisa / fe' por la legge sua ne la colonna
lui. tasso, 7-57: qui fe' l'araldo sue disfide e incluse / tancredi
27-14: per l'incognite contrade / fe' lor la scorta e agevolò le strade.
fiero, / e tal fretta gli fe', ch'io men l'incolpo / se
che con gran disio / incoronar si fe' re di cicilia, / ch'assai
: un'altra sua breve memoria ci fe' conoscere la differenza non più indagata del
stirpe del canuto ferro indomito, / fe' una gran falce. monti, 18-660:
2-160: meglio l'indovinò quando si fe' tirare da quattro tigri a rappresentare un
cavalieri indurando la battaglia, messer piero fe' a dugento cavalieri fedire i nimici per
cumulo d'impacci sì ardui non si fe' già conoscere ineguale adriano o nel zelo o
, 1-51: ella venir se li fe' tutti innanti, / e poi che ad
fratello,... con l'armata fe' vela a la volta di spagna.
? m. villani, 11-41: fe' pubblicare il processo suo, nel quale
32-46: tosto una divisa / si fe' su l'arme, che volea inferire /
suon l'inclito duca, / e fe' raccorre al suo destrier le piume. vinciguerra
, quando si rimase di producere giganti, fe' bene per torre via li combattitori ed
dicea, qual voglia infesta / ti fe' troncar quel cedro in verde etate!
, / dal palco scese, e fe' sgombrare il loco. baldi, 34:
lungo letargo della dominazione spagnuola... fe' durare sì, ma poco fruttuosa,
eco / che al par de'carmi fe' dolce te rima. — intr.
e cusì fece / el mammoletto e fe' promessa / noi direbbe a mastro pece
la spagna, 26-45: non si fe' mai di bestie tal macello,
e poi la croce in collo gli fe' porre; / fuor del palagio il trasser
rauier ser martino; / en testa li fe' ponere en la zanbra un cortino /
d'umor gli occhi impediti, / né fe' i sospir del petto suo tiranni.
, che campar s'ingegna, / fe' che per mar l'esercito veniva, /
, 296: ah! che valse mia fe' sincera e bona, / el mio
ingegno, / sùbito el crudo amor ce fe' disegno / ch'era sol questa a
far sì che la parte di sotto si fe' sentire. pallavicino, i-276:
. arici, i-290: né men fe' ingiuria al ver chi, di sotterra
'mparar dal vicin con quale ingegno / fe' la terra ingrassar ch'avea sì magra.
fiori e l'erbe, / tanta dimora fe', che non s'avvide / tre
, / a te, amor, fe' fallenza: / ma mis'ài tua 'namora
innestarvi quel rinaldo di casa d'este fe' men bello il suo poema. de sanctis
, amava, inodiosa molto e lacrimevole fe' tornare. = comp. da
crudel con la sua voglia innorma / fe' prender veste a apollo di pastore, /
, / e poi d'admeto il fe' guardar la torma. 4.
, / che d'ara e culto fantasia fe' degni! 2. figur
quel gran nido garrulo inquieto / che fe' il popol roman più volte stracco.
con sì fatta severità che poco appresso fe' vituperevol- mente giustiziare un soldato del castello
la castagna, /... / fe' insaccarmi nella ragna / con suo'ghigni
, 10-968: da morte a vita ci fe' riavere / un grande insalatone e un
, / d'imola e di furlì si fe' signore. guidiccioni, i-24: o
/... / no 'l mi fe' mia bellezza / né grande insegnamento.
libertade insegnatóre; / cristo che a pietro fe' ripor la spada, / che uccidere
ed insennata / celato un fanciul maschio fe' venire. insensàggine, sf. ant
2-ii-37: con reciproco e inopinato inserimento fe' di duo popoli nimici un popol solo
per disusate porte, / che le fe' il duro cor tenero e molle. firenzuola
un momento / deviò, sbaragliò, fe' cader tronchi / ben cento brandi in
vicendevolmente l'entrata all'aria, si fe' la inspirazione. dalla croce, ii-77:
la sorte instabile e leggiera / gli fe' a mosca lasciar la tabacchiera.
ariosto, 27-45: fe' quattro brevi porre: un mandricardo / e
g. visconti, i-5-72: instivalar se fe' da'suoi famigli. = comp.
vii-593: sapete voi perchè la natura fe' all'uomo l'orecchio di forma di laberinto
la via lor serra, / che lor fe' oltraggi e disonesti insulti. sarpi,
il suo naturai sito / per battaglia maggior fe', che pareva / ancor che minacciasse
. salvini, 16- 524: fe' in pria lo scudo [di rame]
il provedador pexaro, qual andò lì, fe' risalvar le monache e donzele al meglio
., 25-65: per sua dottrina fe' disgiunto / da l'anima il possibile intelletto
chiamato a sé uno suo cherichetto, fe' quelle occultare dentro la intemplatura de la camera
io entrai là per caso: ella mi fe' palese / il fatto; ed io
, / di cui l'angel ci fe' così bel dire. g. rucellai il
ben credo dio volesse, / quando la fe' in primero, / che 'l suo
/ volea partir; così di lui fe' stima, / tanto se intenerì de la
. m. cecchi, 144: la fe' chieder per moglie, ed ei gli
, 2-269: donollo a chi già bacco fe' di pietra / lo sbandito dal ciel
di belle vivole. ariosto, 46-74: fe' alla campagna l'apparato adorno / di
ricevè tra gl'intimi, e 'l fe' uno de'capi della guerra, per tor
qualifica. pallavicino, i-580: anzi fe' qualche motto, per aver i legati
cent., 2-33: di parole gli fe' tale intonaco, / ch'ei rifiutò
laurento in su le rocche / erger fe' turno della guerra 11 segno / e
/ fede nel cielo il giusto ebreo fe' intoppo, / più de la notte
: ma qui un nodo di tosse gli fe' intoppo: / così succede a chi
de rosa, 576: la regina lo fe' intossecare. deledda, i-172: recenti
più modesto. tasso, ii-26: mi fe' degno de l'onor della mensa e
vero papa. pallavicino, i-333: fe' dichiarar nullo il matrimonio...
non sia la colpa che venal ti fe': / quei che compra i tuoi baci
divorato. ariosto, 14-36: non fe' lungo camin, che venne dove / crude
invaso / fu, che di quello si fe' re e signore. dovila, 81:
talento si rivolse / al cavallier che fe' l'impresa ria. cellini, 1-120
amore, al mio stato invidendo, / fe' che seguace, ahi lassa! gli
ahi lassa! gli divenni: / fe' d'ogni cavallier, d'ogni donzello
, quando su'campi di grecia la libertà fe' rinascer nel suo cuore la fede.
ariosto, 29-17: rodomonte onesto / fe' ritornar; ch'in tanta voluntate /
pien di doglia. compagni, 3-10: fe' un franco pensiero: che fu che
terrestre incarco, / ch'insolito furor fe' atroce e scarco, / donna,
65-63: en cusì vii pancelli envolto te fe' stare. diatessaron volgar., 210
sull'elmo, che mortalmente piagato il fe' cadere. gualdo priorato, 10-vi-149: la
vincitore alessandro l'ira vinse, / e fe' 'l minore in parte che filippo.
o a credenza. fagiuoli, iii-18: fe' grandi sfoggi: e quel che si
. ariosto, 9-31: lo fe' con simil colpo ire all'occaso.
quasi a trapani dirimpetto, onorevolmente il fe' seppellire. ca'da mosto, 260:
m. villani, 9-13: nell'estremo fe' testamento, nel quale istituì sua reda
andrea da barberino, iii-55: fiovo fe' dare negli istormenti, e afrettossi d'
era di tutti il superiore, / fe' d'improvviso al nuovo jusdicente / un
, madonna, cedi; / non te fe' el ciel per la mia morte diva
piastre d'acciaio temperato; / e questo fe' per sua defensione, / che tutto
del suo amor, più mi si fe' nemica. petrarca, 97-6: gli occhi
del ritorno al prode / che tronca fe' la trionfata nave / del maggior pino
stellifero cielo allo obscuro centro dello abisso fe' labare. parini, giorno, ii-272
insidioso... / ei si fe' costruire in tutta fretta. cattaneo,
1-191: la infausta lacchétta / che iacinto fe' fior pinger nel legno. =
e grandi crudelesse, / e no mi fe' minaccio / quando [amor] mi
pregar... / per la fe' ch'ai laccio si richiede, / che
mondo] e in muto, / e fe' ad altri suoi generi passaggio, /
i be'visi leggiadri / che 'mpallidir fe' 'l tempo e morte amara, / l'
, costretto da'magi e da'caldei, fe' forza al suo animo generoso, pianse
suo animo generoso, pianse amaramente, e fe' gittare nel laco de'leoni l'innocente
] per salvarlo [l'uomo] il fe' perché di terra / creòl col senso
spene, / che già piacer mi fe' sospiri e pianto. ariosto, 8-70:
64: per suo folle dire / fe' manifesto in parte meo penserò, /
. tassoni, 3-41: una lettiga fe' senza soggiorno, / che portavano a
al sommo de lo scudo, / e fe' 1 tronchi ronzar per l'aria scura
astolfo lancia, / e molto onor fe' a l'uno e a l'altro in
cambiar lancia venne, / e ne fe' inchiesta, e la richiesta ottenne. crusca
di pietra... con suoi ferri fe' una finestra o vero pertuso di larghezza
di roma. ariosto, 43-145: fe' il paladino apparecchiar la mensa, / ch'
, / che oltre al rubro mar se fe' robusto, / e tanti ch'ai
li vestigi. ariosto, 43-182: fe' le lastre venendo in questa parte, /
che quivi... / si fe' portar da l'africano lito. castiglione
latina / ch'in italia a'troian fe' molta noia. savonarola, ii-62: veg-
stata posta sopra luogo iguali, la fe' piegare e appresso cadere. leggenda aurea
come cane; / tanto il dolor le fe' la mente torta. idem, inf
come il suo latrare per li campi fe' manifesto. considerazione sulle stimmate, 189
par., 6-74: di quel che fe' col baiulo seguente, / bruto con
latrati / ripresse, e l'idra si fe' muta al suono. mascardi, 2-422
183: vidi il duca mio che mi fe' segno / ch'alzassi gli occhi miei
che a lui si raccomandava, gli fe' la maggiore limosina che mai fusse fatta da
, x-121: l'abuso... fe' divenir volgare e spregiabile il titolo di
piedi in secco, che passo passo ne fe' cespitar come ubriachi. idem, 3-1129
algier scongiuri / di non la molestar fe' più di mille, / pur ch'essa
morbide piume in su la guancia / fe' più vermiglie rifiorir che mai / le dell'
cane; / tanto il dolor le fe' la mente torta. petrarca, 207-
fare bene e lialmente, a bona fe' senza fraude in tutto e per tutto.
lealtade, / e chiamerotti, com'io fe', col corno / e proverremo chi
ed ecco / ciacco, che tardi ti fe' punto e picco, / fatto de'
a mettersi nella rete da sé, come fe' sansone, vi rimanga colto. fantoni
e con confetti il leggiere affanno avuto fe' ristorare. rappresentazione del re superbo,
: la sorte instabile e leggiera / gli fe' a mosca lasciar la tabacchiera.
sai, quanto al seguir leggeri / fe' già i mia piè, benché a te
di te: perché mio padre mi fe' legittimare, e honne la carta.
, in legni, in sassi, / fe' ritornar nela lor prima forma. selva
. da carrara, 1-40: en fe' de santa maria, se ve catto,
che venticinque secoli alla 'mpresa, / che fe' nettuno ammirar l'ombra d'argo.
cominciamento. guido da pisa, 1-122: fe' un lungo sermone della immortalità dell'anima
che conosciuta / in campo fu, si fe' letizia e festa. -fare
si ponesse in una lettica, come fe' fare a me, e se ne venisse
-per veder l'albore / che fe' tal fiore. novellino, vi-123:
. d. bartoli, 1-6-72: fe' levar voce nel popolo che si era veduta
/ e me su 'l verso che ti fe' già macro / lascia il sol,
magno volgar., 102: alessandro fe' poi chiudere quella bocca tanto alta, come
p. del rosso, 176: fe' cercare delle opere che avevano composto tito
/ ma poi il papa quindi il fe' levare, / e presso al fiume
questo / visetto andato a sangue, fe' disegno / di levarla alla madre,
al popolo ragionasse più di quello che fe' cicerone? nondimeno il suo ragionare in
d. bartoli, 1-2-74: fe' levare i ferri / e metter vela.
b. davanzali, i-76: non gli fe' viso chiaro né brusco: lesse i
né porre, / necessità di rima fe' lo sbaglio. 79. locuz.
,... / tutta la salmeria fe' caricare, / e fe'di campo
la salmeria fe'caricare, / e fe' di campo una bella levata. gir.
. c. campana, ii-401: fe' levata la mattina de'quattro del detto
in dosso l'arme peregrina / e fe' sonar la campana a battaglia. bandello
la diligenzia; sicché la fortuna in dipingere fe' da natura. -distaccato, strappato
cotal piattonata col pugnale, che me la fe' sentire. 30. con
memoria era la giovinetta che prima gli fe' battere il cuore. borsi, 1-184:
orazion vuole il ritratto / chi si fe' dopo morte liberale, / e limosine a
fu sì rotta, / che libito fe' licito in sua legge / per tórre il
: chi [dei cortigiani] fe' da coro, e chi da libonoto,
/ ne porsero i donzelli, e fe' ciascuno / libagion colle tazze. ricci,
vini, / onde all'ospite suo fe' lieta pompa / la punica regina,
dal nulla, / e della vita vi fe' lieti? -fare, rendere
lieve / levolle in aria, e fe' sparire in breve. tasso, 10-62:
tornando, / non paventai per troppa fe' ch'avevo; / ma quel di
snello in leve salto / secur si fe' dal periglioso assalto. b. corsini,
o ber di quel liquore / che fe' pegaso, con sì largo umore, /
tutta a grande onore / preveleggiar mi fe', com'era listo, / perché
e strano / litigio per cagion di fe' e di culto. monti, x-1-128
/... i e chi prima fe' soldo e appellò livra. fazio,
1-1-300: in quei piani re carlo fe' costruire assai capace la lizza, bislunga
la spagna, 30-26: allor carlo fe' comandamento / a tutta sua grande oste e
vii-700 (7-n): vostra partita mi fe' tanta noia, / ch'io
patisco doloroso afano / piu che non fe' per isota tristano, / immaginando, quando
85: udendo queste cose il principe si fe' beffe di lo'e ripresegli molto aspramente
lor coscienzia sarà iota, / sì come fe' questo fanciul reale, / che verso
quella lubra eccelsa / che per amor fe' fare, odiando iddio, / colui il
cacciatole il roncone nella siepe, le fe' veder mille lucciole. buonarroti il giovane
tansillo, 1-93: quando il gran dio fe' il mondo e fe'la luce,
quando il gran dio fe'il mondo e fe' la luce, / il tempo tutto
ke con scisma confina, / tosto la fe' fugire / et de morte morire /
al sommo de lo scudo, / e fe' i tronchi ronzar per l'aria scura
grossezza del quale [buco] vi fe' venire intagliato, da mettervi un tasselletto con
sur un letto e dormii tanto che si fe' notte scura. carducci, ii-10-25:
cadrà quella speranza, / che ne fe' vaneggiar sì lungamente, / e 'l riso
mastre non molto di lungo alle porte fe' fare serragli e antiserragli infino a ricorboli
alle voluttà 1 tiranni, e si fe' maestra spesso di corruttela, quasi sempre
: l'architetto maggior mastro pasquino / fe' molte botti empier di maccheroni, / altre
allungata. casti, i-1-407: i maccheroni fe' con prelibato / parmigiano; e invitovvi
. altissimo, lxxiv- 70: fe' passar di là tutte le carra / dove
nostro a tradimento, / e prima fe' della tua gente un macco, /
ne rimagna, / ai lor ordini andar fe' le bandiere / e di battaglia dar
, che co'suoi / incantesimi stupir fe' quest'arene. tasso, n-iii-748: s'
spagna, 5-7: il buon destrier si fe' nanti menare, / d'acciaio coperto
e piena con asafetida pesta dentro, quella fe' cucire per maestrevole. modo innella gamurla
la sua bontà. fazio, ii-29-68: fe' de'li nemici senza dar segno alcuno
pietra, il quale con suoi ferri fe' una finestra o vero pertuso di larghezza
sercambi, 1-ii-639: [il re] fe' chiamare il maestro de'cuochi dicendoli:
donzella fu tanto maestra / che gli fe' pace far colla scrocchia. pulci,
alla porta,..., ci fe' segno di uscire. annuario pontificio (
: l'architetto maggior mastro pasquino / fe' molte botti empier di maccheroni, /
., 5-7 (62): il fe' battezzare e chiamar pietro i suoi fatti
è stato sua magione, / ca vi fe' adimoranza / per certo in istagione.
l'una e l'altra magnanima guerriara / fe' del color che nei giardin di pesto
segue bruto e gente mangnia / che fe' de consolar primo concilio. andrea da
pecora, lxxviii-iii-64: dario... fe' con le sue mani / libera persia
genio creatore, / quel mago che fe' tante meraviglie? pascoli, i-957: il
così magro e digiuno che subito si fe' sentire la necessità d'impinguarlo e ampliarlo co'
cecilia zen tron ', nome ch'ei fe' stampare in lettere maiuscole. fil.
la luce de'suoi occhi mutò, si fe' cattiva, maleaugurante e pressoché sinistra,
uomini. caro, 4-798: si fe' venir la maliosa carne / che de la
una lumacuzza, pure in malora mi fe' condurre a casa sassi, rena e
i corpuscoli odorosi in quell'osso che fe' il caso tutto di perforamenti ripieno a
sola. ariosto, 174: un fe' restar di luce manco / pallade ultrice.
, / s'acquetò, consentì, né fe' risposta. orsino, i-169: la
che mano ostil de l'aver suo fe' manca, / fuggendo l'arsa patria
, / e de le trombe udir fe' il suono arguto; / e con l'
giovane, i-383: i facidanni / fe' mandare in galera. -mandare in
, 97: lo papa... fe' comandare a tutte le chiese che l'
. corsini, 1-22: de'barbari non fe' alessandro magno / la strage che ognun
li pungevano chiamandoli man- e si fe' fare il pizzicorino dalle erbe fresche. p
salvini, 13-130: agli uomini tal legge fe' saturnio: / a pesci e fiere
beffe della fiera: / in buona fe' non è buona maniera / tener la gente
centomilia, / e della chiesa il fe' [il re carlo] gonfaloniere /
... da donna saggia e mi fe' tingere le guancie d'un vergognoso rossore
e andò via, che più non fe' dimoro. 2. preciso, ben
attaccò un manifesto folle dire / fe' manifesto in parte meo penserò, / lamen
lieto viso salutatigli, loro la loro disposizione fe' manimolto danaro! i grandi manifesti,
atfinse in modo / che l'amar mi fe' dolce e 'l pianger gioco. boccaccio
dinal madruccio... fe' significare al pontefice che non si
determinante. michelangelo, 210-5: incudine fe' 'l cor, mantice 'l seno /
stalla saverio guardò ai buoi giacenti. fe' rialzare i manzoli nuovi. bocchelli,
ii-128: una marchesa... / fe' al vescovo premura / perché de'suoi
fanti marcheschi. sanudo, ix-355: fe' ussir li fanti spoiadi, li lassò andar
m. adriani, iv-336: marcello consolo fe' vergheggiare un senatore,...
alla scala, dove zenobio montava, fe' uno pertuso, dove zenobio metteva il suo
o squarcio, / ma ben lo fe' restar crepato marcio. c. i.
modo pazzo / la giunse sue e fe' motto al marito? /...
mi e ogni sentimento / che non me fe' de stultizia margiollo! = voce
90: lo duca due pulzelle fe' trovare / che erano più belle che
viani, 13-34: al finale barilli fe' un salto come se le marmette dello
: quella fera morta / col capo fe' appiccar sopra la porta, / e lettere
del pantano, / il buon luigi fe' quella bell'opra / che del fango
limbo; e con martirio amaro / fe' che dal suo figliol fusson redenti.
pulci, 9-91: erminion per ira fe' venire / tutti i baron legati, e
preti, non cavalca, 20-396: la fe' mettere in prigione; / poscia colezza de'
tutta / raggrinzò le mascelle e si fe' brutta. pascoli, 291: o sola
combattere, / e di buono, alla fe', con messer curzio, / che
e de'contadini, disordinatamente gravati, fe' grande tesoro. rinaldo degli albizzi,
masserizia / che tutta gente sì ne fe' letizia. sercambi, 1-i-33: [il
sercambi, 1-i-271: la zia savia fe' aportare un bacino pieno di licore giallo
egregio / l'else e 'l pomo le fe' gemmato e d'oro, / con
gli porse un bel teston papale: / fe' quei prima il ritroso e poi lo
. a. manetti, 20: fe' pensiero di1 trarsi un poco di mattana
seta e in òr. / e fe' giù nel mattonato / più d'un palmo
d'amore e i primi frutti / fe' nascer da quei fiori, e ben
a te, amore, nom fe' fallenza; / ma mis'ài tua namora
politica e con la sua mazza clavata fe' tante forze di capo. 3.
, ii-96: i'non vorre'fa'come fe' lo squacquera, che sailtò meno 'n
: venne con noi uno mazieri che fe' le spese per tutto. savonarola,
il mal di mazzucco, suo padre fe' voto che, guarendo, il detto
né maitino. guittone, xxxv-i-246: fe' porto * tal de lei che non trasporta
e 'l tenace dolor conforte forte / che fe' le membra me disgionte, gionte,
una e tutte in giuoco / natura fe' su la medesma stampa. romagnosi, 18-59
né si lascerebbe medicare,... fe' la mattina d'una sua certa composizione
di due piaghe sanguigno / e tosto fe' venir chi medicollo. tasso, 6-68:
alto valore, / e alle ferite sue fe' medicina. carducci, ii-1-270: ti
289: di mille / felici erbette gli fe' siepe intorno, / altre d'eterno
; macchinatore. botta, 5-458: fe' chiamar dal padre il figliuolo ribelle,
chiamar dal padre il figliuolo ribelle, fe' chiamar dalla madre il figliuolo bastardo, dalle
forma umana allor [febo] mi fe' mutare. volponi, 3-177: il
/ del suo figliuol, che mai fe' torto a nemini. -intr.
il piede, / donna, cui fe' lo ciel povera e bella, / con
mai quel giorno, / che mi fe' ricco e povero in un punto, /
forma piglia. / la bocca si fe' sprone, il capo proda, / il
damaso, dove predicò,... fe' pruove di maraviglia. -dire,
deo pensate / ched e'però vi fe' maravigliosa, / soprapiacente cosa, /
. villani, 11-69: messer pandolfo fe' orecchie di mercatante a lasciare dire chi
di candia v'aveva un brigantino, fe' seco mercato che lo levasse quindi segretamente
nòccioli di pèsco; / questo liquor fe' a marte un tal piacere / che
e i be'visi leggiadri / che 'mpallidir fe' 'l tempo e morte amara, /
offerendo in merito il palagio, / che fe' inchinarlo al suo voler malvagio. beccari
roma / l'abitò prima e le fe' mura e merla. sercambi, i-188:
: prese [fuligatto] la terra e fe' impiccare a'merli / tutti color che
portato che l'ebbe in cielo, lo fe' suo pincerna, cioè mescitore di coppa
e coraggiosamente impugnata la spada, si fe' incontro a calloandro che, già brandendo
miei peccati. ariosto, 14-68: fe' dentro a parigi / per tutto celebrare
d'oro, per una messa che fe' colo da scorno di fiorini 500,
: demonio. ariosto, 46-78: fe' da costantinopoli a parigi / portare
della mensa. tesauro, 2-468: gli fe' un convito di molte vivande e molti
sole, e innanzi sera / notte si fe' caliginosa e mesta; / né rimase
'n casentino, / e io ne fe' gran festa: / disfecime con ongni
sercambi, 1-i-271: la zia savia fe' aportare un bacino pieno di licore giallo
ed ecco / ciacco, che tardi ti fe' punto e picco, / fatto de'
dà della mano nella portella e fe' scossare tutto lo metazolo...
terre... e metterle alla fe' cristiana con tutta tua gente.
salvini, 22-206: mercurio vergadoro si fe' a me vegnente / alla magione incontro
messe d'intesa coi gendarmi e mi fe' legare e strascincare al manicomio.
ne'mortali, se 'l padre eterno la fe' mezzana dell'infinito beneficio che versò in
morire; / lo corpo del signore me fe' vegnire, / e sì me confesa'
che era giunto il momento di vincere, fe' caricare con tutto lo sforzo di massena
/ come aspettando il fato; / ei fe' silenzio, ed arbitro / s'assise
un colpo di randello / che mi fe' stramazzar come un vitello. capuana,
e porre / con molti altri lo fe' nella sua torre. ulloa, 82:
moglie e fattala orrevolmente sepel- lire, fe' contra i micidiali della morte di lei degna
reina dido, / per ti medea fe' ingiusta vendetta / di so'creati con crudel
sopra il medesmo negozio, e simelmente me fe' intendere la meglioranza. della porta,
una imagine m'attegno, / che fe' non zeusi, o prasitele, o fidia
fingere tanto co'suoi pensieri, quanto fe' antonio vedere con le sue opere? giacomelli
d'abisso strettamente; / tardando, fe' di lor gran minacciata. =
e grandi crudelesse, / e non mi fe' minaccio / quando mi mise il laccio
doglia, qui lenta non fue / e fe' ch'euristeo un'ambasciata greve / e
, 2-21: al ritrar che mi fe' quell'eccellente, / non pose in opra
la terra un minio, / tanto sangue fe' versare. = voce dotta, lat
cadere; / quando l'alma smarrita fe' ritorno / al ministerio della vita usato,
alessandro l'ira vinse, / e fe' 'l minore in parte che filippo.
, minor arco a girare che non fe' la sinistra. fibonacci volgar.,
uccise, o lor beni arse o li fe' rei. caro, 2-2-305: questa
, volò la freccia innanzi e non fe' colpo. bellori, ii-94: ben sembra
terribil cena, / e 'n poca piazza fe' mirabil cose. boccaccio, i-529:
l'arme insuperabili / d'un talismano che fe' sempre miracoli. 9.
un palmo di statura, / e fe' le membra a proporzion più grosse. tassoni
baleno, / che mai convito si fe' più solenne, / e d'ogni cosa
insuperabili / d'un talismano, che fe' sempre miracoli. mazzini, iv-2-313:
fuoco eterno giunse: / che 'l vecchio fe' miracolosamente, / che mentre lo passar
non ignoranza ma inesperienza e storditaggine mi fe' credere da lui primamente pubblicata, è
mirande. tassoni, 7-21: voluce fe' quel dì prove mirande / e uccise di
tacque mandò con miranda / copia che fe' morir il seme ingrato. -che
o di donna o di dea, / fe', saria poco a quella che si
lxxiv-90: monsignor de foys decoro / fe' mettere in una arca veneranda / sopra
, non potendo riescire misantropo, si fe' tiranno. nievo, 791: quell'acco-
. altissimo, lxxiv-82: quivi si fe' mescugli e gran travagli / d'artiglieria
alma stanca e trista, / sì come fe' la miserabil dido, / privata de
elettore... con grand'umanità fe' riscatto di molte persone miserabili che da'
. fiore, 119-14: de mia vita fe' libro, e sì leggea / che
redenzione. firenzuola, 435: ne fe' copia [s. girolamo] colla
quella misura le misse della quale 11 volte fe' che rugghiasse lo staio suo.
bruchi codimozzi / canterà me'che non fe' mai calandra, / però che in alessandra
: un mal inteso spirito di moderazione fe' sì che la francia siasi discostata talvolta
lelio, suo figliuolo, il qual mi fe' rispondere che in casa sua non si
. da donna saggia, e mi fe' tingere le guancie d'un vergognoso rossore.
modo pazzo / la giunse su e fe' motto al marito? sarpi, vi-2-13:
par che si dipinga / la santa fe' vestita in altro modo / che d'un
modo del villan matto, dopo danno fe' patto. testamento di lemmo di balduccio,
avinse in modo / che l'amar mi fe' dolce, e 'l pianger gioco.
-moia, disse la venezianella. -a fe' di reale uomo. l. venier
d'algier scongiuri di non la molestar fe' più di mille, pur ch'essa
sendo mi ione nel presente spasso / fe' sì che fu di berta innamorato. b
polputa. monachi, 104: che fe' a far dinanzi al viso un corno /
e con le molli dita / vaga si fe' ghirlanda ai crini aurati. d'annunzio
entrar per disusate porte, / che le fe' il duro cor tenero e molle.
. f. frugoni, 2-198: ben fe' conoscere ch'ella era somigliante ad un
. /... molte genti fe' già viver grame. idem, lnf.
324: ma pure alfin dell'acqua fe' cavare / el corpo morto della giovinetta
latina / ch'in italia a'troian fe' molta noia. -gravoso, pesante
pianto. pananti, i-119: gli fe' con la sua mano un picciol vento
bel sacco di grano e in ricompensa gli fe' presente della mondiglia. lastri, ii-11
consuetudine servata un mondo di anni e fe' sopraziò certo edito. giovanni da poppi,
ponte... / un moniménto fe' di marmo fare / e intorno intorno lettere
ne avete per un mese », e fe' cenno col mento alla montagnola delle robe
bella ninfa, che a te fe' risposta, / da me e dal mio
il fatto er'ito, / il fe' riporre nel monte imperiale. 14.
vero stretta / per la ruina si fe' tale monticchio, / che nessun de
. sercambi, 1-i-251: allora salamone fe' uno de'capi pieni votare e fe'
salamone fe'uno de'capi pieni votare e fe' pesare la morca; e poi fe'
fe'pesare la morca; e poi fe' voitare uno copo in ch'era la
in ch'era la metà acqua, fe' la morca pesare e trovò la morca
, in /, 9-102: non fe' motto a noi; ma fe'sembiante /
: non fe'motto a noi; ma fe' sembiante / d'uomo cui altra cura
, 11-1059: cadde il meschino e fe' di sangue un rivo, / sopra cui
gambo che parea sottile / e si fe' tra le viti altero e lieto.
servire al mio signore / che mi fe' simile a sé; / vo'amare el
di tumulto, vituperosamente di capestro gli fe' morire. fortegùerri, 10-70: il
tratto. varano, 1-540: che fe', che disse ergasto,...
matteozzo vago di salciccie, se ne fe' a uno beccaio fare alquante in morselli
e maggior morsa / che mai non fe' leone a bestia parca. machiavelli, 1-i-201
: ei, che più volentier mai non fe' cosa / ch'aitar cui sorte rea
scarso, / dolce e bella morendo fe' la morte. lorenzo de'medici,
, v-103: la sentinella... fe' col moschetto ritrarre il tedesco. di
, ove il gran taglio / si fe' del monte e si dié corso alle acque
vicino al castello dove andavano: ed egli fe' mostra d'andar più innanzi. seneca
chiaro fece mostrarmi, sotto al quale mi fe' vedere un vago lume, che ardeva
morti / nel fero vincitore, egli fe' cose / incredibili, orrende e monstruose.
, ordine. ariosto, 17-103: fe' norandino alla sua guardia motto / ch'
seno d'una signora nomata laura, se fe' una patena con un lauro, ove
la strada lorda, / e non fe' motto a noi. boccaccio, dee.
. tasso, i-178: la dimanda mi fe' maravigliare e pensare a molte cose;
fece mozzare. vasari, iii-503: fe' mozzare alcune travi grosse di abeto, dicendo
inf., 27-44: la terra che fe' già la lunga prova / e
par., 12-114: l'orbita che fe' la parte somma / di sua circunferenza
1-viii-297: uno buffol... mi fe' raccapricciare / col suo guardare e il
/ ben venti milia e più ne fe' morire. -privare dei raccolti,
: le quali leggi e patti e promesse fe' scrivere tra le leggi municipali della città
che però dovendo munirsi co'sacramenti, fe' chiamare a sé l'ingiuriato.
durenza, e 'l muramento / che fe' là agoncio. mazzei, xxi-275: ingegnatevi
, iii-24-120: il comune di bologna fe' incidere di parole gloriose una lapide da
battagliere, / che solo al tever fe' steccato e muro / della sua viva forza
quel gentil musico sono, / che fe' già tanti ingegni alti e leggiadri / fiorir
tiberina / sollevò il muso, e si fe' liscio il vello. barilli, ii-371
autore). gesualdo, lxx-411: fe' tanto profitto che, com'egli (
buon cristo. la spagna, 9-2: fe' dispiegare pennone e bandiere / sonando trombe
al fanciullo, [dolciata] lo fe' piangee. e non restando il piangere.
spagna, 5-7: il buon destrier si fe' nanti menare, / d'acciaio coperto
m. zanotti, 1-8-131: qual mi fe' canto udir l'alma talìa, /
fallace più che l'iena, tanto fe' con la sua volponeria che s'intnise
'ariete ': il monton che fe' nascere un fonte nella secca- gine di
ebbi un colpo di randello / che mi fe' stramazzar come un vitello. d'annunzio
e terre / del nascimento suo delfo fe' lieta. -di animali. latini
e si nascose / tanto che si fe' certo a più d'un segno / che
con voce da banditore, mi si fe' davanti gridando: occhiali, signora,
signora, occhiali fini; e mi fe' vedere un paio di quelle selle da
con l'esecrabil colpa il primo adamo / fe' da le rose germogliar le spine.
la soa figura / sì te creà e fe' de terra pura, / poi tu
. gabrielli, 26-21: così già fe' col suo nemico saulo, / che volendolo
gli ugonotti e i calvinisti, / fe' vermiglia la schelda, indi passato /
avea armati, / il papa e'cardinali fe' pigliare / e mandogliene bene accompagnati /
d'amore, e i primi frutti / fe' nascer da quei fiori;..
mano. masuccio, 246: se fe' ad un pintore suo amico tutto al negro
del sole. pulci, 10-51: fe' saltar meridiana in groppa, / che si
suo donno in mano, / e fe' sì lor, che ciascun se ne loda
fiamme armato / nere beltà come le fe' natura, / coperte sol dalla nerezza
, iii-7-48: il terzo stato non fe' che servire, credendosele collegato, alla monarchia
(ahi! troppo duramente) / vi fe' diversi: eh'a te 'l
perocché ventisei miglia'di moggia / ne fe' venir di puglia bello e netto, /
che amava sommamente il suo marito, se fe' fare uno nido tutto de amore perfetto
/ dall'avo, che d'un'àrte fe' tante arti. b. croce,
aurea volgar., 1109: erode le fe' tutte incendere, pensandone parere nobile se
: qui un nodo di tosse gli fe' intoppo: / così succede a chi
ricordava / della sua amante, quando fe' partita / dalla fontana, e nel cor
tutti gl'intrichi al modo / che fe' alessandro il gordiano nodo. botta, 4-125
alle donne l'onore / mandar le fe' tutte da una mano; / in
la differenza di nolani con napoletani, fe' quella taxacion ch'oggi ancor si noma oppiao
il mondo fosco, / alla nutrice antiqua fe' ritorno, /... /
sguardo intorno, onde sereno / si fe' l'aer e 'l ciel, tacquero i
francia; / perké la chiesa li fe' orancia. terino, 189-6: cotante
far moo che de l'oso se fe' doi pe9i. boccaccio, dee.,
nel quale cadesti quando / adam non fe' mia volontà. guicciardini, 2-2-258:
e maggior morsa / che mai non fe' leone a bestia parca. -ridotto
fece tanto e poi tanto che non si fe' doppia; dopo, armata di questa
/ ch'io avea primero, / e fe' proponimento / di fare un ardimento.
si mosse el segnorii -come messaggio: / fe' ripa- raggio -a la mia cordoglienza,
gran festa ringioio / e al popolo fe' far simile cosa. idem, xliii-19:
/ ripresse, e l'idra si fe' muta al suono. codemo, 125:
dire e confortarla, / ch'ella la fe' di piangere restare, 7 promettendole sempre
metteva in una stanzaccia o retrobottega e fe' cenno a marliani di fermarsi. verga
il filiuol prodigo è tornato, / fe' rialto; pelar fece un cappone,
discriminavit crinem capitis sui ': si fe' conciar la testa alla moda, con un
annunzio, iv-1-162: bada a te e fe' ben la guardia alla stola..
corso, e nelpratel discese, / e fe' raccorre al suo destrier le penne,
più ci si ritenne, / si fe' sì chiaro, ch'io dicea pensando:
miseria. caporali, ii-100: forar gli fe' la rea / adulatrice lingua e fra
mese or questi or quello; / fe' grandi sfoggi; e, quel che si
. m. cecchi, 1-i-52: e'fe' tanto il ritrosàccio / ch'e'capitò
più a l'un ch'a l'altro fe' vantaggio; / poi dismontomo e preson
porte. la spagna, 25-8: fe' bandir per tutta lombardia / e per toscana
non rivenne / per quella via che fe' già suo mal grado, / allor che
letto, e dormii tanto che si fe' notte scura. bacchetti, 1-i-402: il
con mani e con cenni / reverenti mi fe' le gambe e 'l ciglio. g
puose, e quattro volte la notte fe' suo piacere; e poi ritornò a letto
, 12-20: se'tu forse da nostra fe' rivolto, / che ti lasciasti abattere
. ssedere in sulla cassabanca: e fe' sì grande lo schioppo con gran pussa che
al mio petto la croce / ch'i'fe' di me quando 'l dolor mi vinse
malipiero, 69: risuscitato poi, fe' al ciel salita: / dopo cui il
, 7 ma 'n quel che manca fe' cresce l'errore / e nullo amico
ensate / ched e'però vi fe' maravigliosa, / sovrapiacente cosa, ché
ricco albergo di titone uscio / e fe' l'ombra fugire umida e nera /
lo tuo viso amoroso; / e fe' il camin pe'miei sì fero e snello
la spagna, 6-23: orlando ferraù fe' strascinare / nella gran sala ov'erano
. stregonàccio. halli, 12-56: fe' loro [ai rutuli] un tal tolunnio
essere superbioso e discolo, poco si fe' amare da que'cuochi suoi maggiori.
-assol. d'annunzio, i-437: fe' [re pero] le corde a la
abbracciò e con suo argomento / el fe' destar d'amoroso talento. leandreide, ii-21-27
longo tempo è dito / quel q'ela fe' col tauro. boccaccio, vili-2-100:
che si vendè per pietade e il prezzo fe' dare a'poveri. = voce dotta
a lume de ve- ritae e de fe' catolica. s. caterina da siena,
di san pietro, 9: lo qual fe' santo pietro grazioso / nel tempo che
francia; / percké la chiesa li fe' orancia. pietro da bascapè, v-180-178:
altre, a cui convèn dimentare / puoi fe' dio l'aire e la terra tremare
terza a sesta / muta promission, fe', legge e patto. magri, 1-287
se tanto vali, / come ti fe' cader qui il mio fratello? » c
di cotesta tua testaccia che non si fe' mai di vetro. rosa, 1-66:
, 29-32: la superba mole / che fe' adriano all'onda tiberina. giovio,
somma da donna saggia; e mi fe' tingere le guancie d'un vergognoso rossore.
avea nome piero manzuo- lo, il fe' un'altra volta tirar su. b.
. m. cecchi, 202: a fe' ch'io ho quasi voglia / di dirgnene
: ma ne lu primu intrytu -ke fe' ne lu castellu / la compangnia preiata,
cavallereschi, 75: il duca namo fe' panni venire / e fece veste fare
, 10-53: io varcai virgilio, e fe' mi presso, / acciò che fosse
: vernò in quel punto ed annottò; fe' il giorno / e la serenità poscia
mi tolse e di villano / lo fe' gentile, a cui siate consorte, /
la eresia arriana e tomà a la fe' catholica per pricatium de lo reverendissimo leandro,
e contortolo, a cui lo re fe' bella ricevuta e molto sperò sanità falcucci
. chiaro davanzati, xxxvi-54: non fe' malvagia impresa / nel suo vizzo corale
per esprimere riprovazione o d'amor mai non fe' foro. disapprovazione (e nei combattimenti
persona che 'l sentisse, / ed ella fe' tornar la sua figliuola, / siccome
a scipion,... che lo fe' cader per terra. varchi, 18-2-224
, vii-788 (10-16): ei mi fe' un farsetto, e i'gli promise /
prudenzani, 20-6: solazzo nel principio fe' dimoro / con tenoristi e'l biscantar
i vari nomi a contravverso, / fe' tanti dei d'un nume onnipotente / quanti
difiorialeiprediletti; eilbaronelife'gettaresulletamajo, ealdomani le fe' trovare in sala una fioriera ricchissima.
dotti catedratici, / un corso presto fe' di francesismo, / ein capo s'inchiodò
la scienza della gola, di cui fe' motto crisippo il filosofo co'libri di
el'attuazione. taledisconoscenzagenerail semiramidismo ('chelibido fe' licito in sua legge'). =
: – io sono il 'tata'– come fe' giove, saturno, mercurio, amida
vilicazione, / dove il vafro vilan mi fe' tencione / contro la quarentigia per far