la cucina] apriva le sue fauci un antro acheron tico, una caverna ancor
, che era nello stomaco, nelle fauci, nella bocca del feto. r.
/ per le froge e per le fauci emerse, / occhiuta di mille occhi
mandre insidiando aggira, / secco l'avide fauci. bracciolini, 2-23-48: e
/ fiato, che mentre inver le fauci ascende, / per obliquo canal passa
. marino, 7-129: da le fauci al palato in alto ascende [la lingua
: c'erano quattro allodoletti con le fauci enormi, sproporzionate alla piccolezza dei corpi
. leonardo, 1-168: le fauci del naso sieno con alquanto grinze partite
potesse / aprire ai gridi tra le fauci il varco. [sostituito da] manzoni
idem, 5-86: apre un antro le fauci a piè del fonte / quasi gran
si avvicinavano più si sentivano inghiottire dalle fauci maestose di quella sacra mole. idem
/ la lingua, e il varco delle fauci avvolto / e stipato di schiuma.
al canale dell'aria tiran dentro alle fauci la lingua del picchio, e di
trae [il vitello] dalle profonde / fauci un muglio arrotato, agro, di
marino, 7-158: secche anelan le fauci, arsiccie e tri -anche
2-245: e prima a dissetar l'arsiccie fauci / la man ancóra non conoscevano
dolore gustarono l'arse e spiranti sue fauci. verga, i-205: lui solo
inver le influente; essere ascoltato. fauci ascende, / per obliquo canal passa e
. marino, 7-129: da le fauci al palato in alto ascende [la
, 2-226: raschian sovente ambe le fauci / le voci, e nell'uscir-
inamarire. segneri, ii-316: le fauci [di cristo] rimasero aride dalla
ade / avaro, alle ternarie / fauci. fracchia, 906: è il muro
insidiando aggira, / secco l'avide fauci, e nel digiuno / da nativo odio
or rantoloso avvolge / tra le tumide fauci ampio volume / di voce che gorgoglia,
. marino, 7-129: da le fauci al palato in alto ascende [la
.. /... con aperte fauci / stupefatto bèrà le tue sentenze.
e birbanti europei da tre cotte, a fauci spalancate alla « busca ». borgese
per le froge e per le fauci emerse, / occhiuta di mille occhi
, che la voragine spalanca / delle profonde fauci. marradi, vi-1068: attorcendo /
idem, 5-86: apre un antro le fauci a piè del fonte / quasi gran
monte, / spaziosa spelonca apre le fauci. / appio fiorito e verdeggiante musco
pesci '(plinio) e le 4 fauci 'dell'uomo: dal gr.
: quella sillaba che passando per le fauci più larghe esce fuori più presto,
] liquido gelo, / se le fauci tempràr singhiozzi infranti, / erano que'
le bùccine dei tritoni soffiavano, le fauci dei delfini gorgogliavano. dalla sommità uno
la russia). froge e per le fauci emerse, / occhiuta di mille occhi torvi
, vote le vene, disseccate le fauci, asciugata la bocca, incollata al palato
al canale dell'aria tiran dentro alle fauci la lingua del picchio e,.
essa [cucina] apriva le sue fauci un antro acherontico, una caverna ancor
1-103: i panettoni mezzo tagliati aprivano fauci gialle e occhiute contro di lui, strane
dai cavadenti; e servono per slargar le fauci a quegli infelici cortigiani, che,
essa [cucina] apriva le sue fauci un antro acherontico, una caverna ancor più
1-103: i panettoni mezzo tagliati aprivano fauci gialle e occhiute contro di lui, strane
sua gola come una minaccia inarticolata dalle fauci di un ciclope tetro e appassionato.
, mangiavano quelle cocomere servono per slargar le fauci a quegli infelici cortigiani, colo,
e chiuse ne'trionfi tui / le ingorde fauci del tartareo fondo. 3
il computo di coloro ch'esse [fauci dell'inferno] giornalmente inghiottiscono? algarotti
lubrico è il sasso e da le fauci aperte / vomita il fiume oscuro in
essa [cucina] apriva le sue fauci un antro acherontico, una caverna ancor
bocca sbarrando ampia e dentata / le fauci formidabili smascella. / l'ispide orecchie
la croce col dito pollice incontro alle fauci, però 'far le crocette ',
incendono la bocca, e parimente le fauci. domenichi [plinio], 1-1368
più cocenti, l'arsura che tormentava le fauci, 10 scherno continuo, non interrotto
degluti zione si infissero nelle fauci dei due rettili; e questi si
apparimmo, e come usciti / dalle fauci di morte, a quei che in guardia
insidiatore, il quale mi strinse le fauci all'improvviso. foscolo, v-343:
la bocca, il palato e le fauci. a. cocchi, 8-115: portando
umidità dell'uvola, del cerebro e delle fauci, e vi si metta draganti,
penetra e si localizza nelle mucose delle fauci e delle prime vie aeree, provocando
estingue, anzi cresce l'arsura nelle fauci, così io sofferiva desiderio più vivo di
stilla di refrigerio con cui inumidir le fauci arsicce, dopo che l'ingorda gli
. baldi, 5-33: passa incontro le fauci, onde discende / gonfio il tebro
così la gente arsiccia l'anelanti / fauci mal discongiunge, e l'arsa lingua /
, allo stomaco il cibo, alle fauci la bevanda; farsi lacerar dalle spade
ove umettar nel bosco / l'aride fauci e 'l desiccato tosco. della porta,
linfa troppo fluida che nelle glandule delle fauci particolarmente si separi, se prescriviamo qualche
: così la gente arsiccia l'anelanti / fauci mal discon- giunge, e l'arsa
nell'atto di divorare o con le fauci aperte (un animale). =
duo ratti sorsi / già tra sue fauci il tempo ecco il divora. abba
che vaglion tarmi? / ne le fauci de'mostri e 'n gola a questa /
doccioni degli antichi palazzi buttano dalle loro fauci di draghi e di mostri l'
tre febbri, e una dolorifica flussione alle fauci e alla destra mandibola. beccaria,
drago rosso e verde che spalancava le fauci in un angolo della casacca.
brutte o rodenti piaghe cutanee e delle fauci, le lebbrose pustule, e le orride
e gonfiando quel bianco canale fino alle fauci. sbarbaro, 1-118: da eccelsa
felice si stimò sansone quando dentro le fauci del leone estinto ritrovò 11 miele:
la trachea con l'epiglotte / a le fauci, e l'esofago lo inghiotte.
spingere fuori la lingua, spalancare le fauci ed erigere i denti.
/ e di nuovo eruttar dall'ampie fauci / contro 'l nemico ciel folgori ardenti
esalazioni calde e di sapor tristo alle fauci e alla bocca. algarotti, 2-119:
1-411: mortale insanguinò il coltello / nelle fauci agli agnelli, e li depose /
, 16-i-8: allor che per le fauci e per l'esofago / ella gorgoglia e
cannel continuato, / che da le fauci all'an vario si stende: / si
linfa troppo fluida che nelle glandule delle fauci particolarmente si separi, se prescriviamo qualche
estingue, anzi cresce l'arsura nelle fauci. -saziare, appagare (una passione
dalle dette uova, allorché per le fauci entra nel ventre degli animali, produce in
congiunto il naso, / e sì le fauci rotte e sfabricate / che con tre
punto di articolazione è all'altezza delle fauci (ed è talvolta usato, impropriamente,
). = deriv. da fauci. fàuce, v. fauci
fauci. fàuce, v. fauci. fàuci, sf.
-in partic. anat. istmo delle fauci: apertura per mezzo della quale la
, v-518: quanto son sono dolci alle fauci mie le parole tue! sopra il
, consuma l'umidità delle gengìe delle fauci. alberti, i-269: noto animale
rimaso. ariosto, 43-39: ne le fauci restò la voce fissa. firenzuola,
. firenzuola, 276: essendo già nelle fauci di cerbero, faceva cose da non
gli segò le fauci, e la parola / troncò ch'a
mossa. battista, vi-4-120: vò le fauci irrigar d'ambra spumosa, / che
[il cane], / per le fauci inaridite, / nuove sempre aure gradite
or rantoloso avvolge / tra le tumide fauci ampio volume / di voce che gorgoglia
il paziente / divino ulisse con bramose fauci / l'uno e l'altra prendea.
venire a tavola,... le fauci strette da tutto quell'apparato. d'
annunzio, v-2-64: le bocche, le fauci, le mani cave, le coppe
dell'obelisco si snoda un gran pitone dalle fauci spalancate. bacchelli, ii-254: convenne
. aggravavano il capo e seccavano le fauci in una sete inestinguibile. -figur
: paura, vedendome quasi ne le fauci del nimico. partita, 87: acquistò
alla repubblica quell'isola posta tra le fauci de'nemici, facendo riuscire vano questo
il concilio avevano eletto quella città nelle fauci di germania, nel limitar della loro casa
: non ha chiuse ancora / l'ingorde fauci avemo. cesarotti, ii-25: schiude
: schiude la morte / tutte le fauci sue; tutte l'orrende / sue voci
tomba io miro / per me le fauci spalancate. d'annunzio, iii-2-215:
o guerra, e per le tue / fauci li generammo [i nostri figli]
3-169: tentò di conquistare persefòne dalle fauci dell'ade. 2. figur.
, il dì seguente venne filippo alle fauci che mettono a tempe, luogo assegnato
monte, / spaziosa spelonca apre le fauci. spolverini, xxx-1-83: dileguarsi i
poter o ne l'oscure / ampie fauci de'monti, o in valli, o
, 5-466: fenestrelle, fortezza alle fauci dell'alpi sopra pinerolo,...
tra i muschi e le felci le fauci degli antri dove quei santi si cacciavano
atrio. milizia, iii-14: * fauci \ nome dato dai romani all'ingresso
fondazioni ed una parte dei pilastri tra le fauci, oltre a molti tratti del selciato
/... / da l'affocate fauci avventan lunge. nievo, 8
]... apriva le sue fauci un antro acherontico, una caverna ancor più
tizzoni. pascoli, 660: per le fauci del camino / fuligginose, allo spirar
, 1-418: qui non si piglia « fauci per mascelle », ma per la
5. locuz. cacciare uno nelle fauci del lupo, della belva: mettere
, aveva sospinta una povera donna nelle fauci del lupo. d'annunzio, iii-1-442:
... ella mi caccia nelle fauci della belva. = voce dotta
l'oppression del cuore, l'aridità delle fauci, la continua o frequente sete,
or rantolo avvolge / tra le tumide fauci ampio volume / di voce che gorgoglia ed
per qual infausto numine gli venne nelle fauci un'angina e nella bocca quello apostèma
7-36: par ch'abbia entro le fauci e in ogni fibra / rapida rota
la visione lampeggiante della vertigine e nelle fauci il picchiettare della polvere filtrata attraverso le
le vene un gielo: / ne le fauci restò la voce fissa. -affondato
/ terribile il vesevo ardenti fiumi / dalle fauci eruttò. monti, x-2-254: liquefatti
pezzi a pezzi, e dalle sue fauci allo stomaco vi è un bel tratto di
5. al plur. ant. fauci, gola. zanobi da strato [
dato al tracio orfeo, le avare / fauci dell'atra dite, e all'aureo
in gran copia, dalle gingive e dalle fauci questo nero sangue; e così ancora
e chiusi ne'trionfi tui / le ingorde fauci del tartareo fondo.
della gola sul busto, fontanella; fauci. cavalca, 19-242: perché contro
passi, forre, bocche, gole, fauci, secondo che tornasse. botta,
. fóssia, sf. ant. fauci. canzone del fi'aldobrandino, xxxv-n-437
. da foce, nel significato di 0 fauci », forse per palatalizzazione della c
crinito / elmo sostien chimera, dalle fauci / fuochi d'etna sbuffante; vie
innamorato cor frenai con morso / vostre fauci [o drago] infiammate, / e
. gozzi, i-24-81: l'umide / fauci del nome del vernerò empietevi, /
santo poter o ne l'oscure / ampie fauci de'monti, o in valli o
. pascoli, 660: per le fauci del camino / fuligginose, allo spirar
/... / da l'affocate fauci awentan lunge. zinano, 1-29:
coloro se le tracannano giù per le fauci colla maggior galanteria del mondo, come
india s'arruffano, e dibatton le fauci e il becco. = voce dotta
così stupidito il palato, così le fauci asciutte dal masticar que'fogli senz'umore,
2. sciacquo della cavità orale e delle fauci che si esegue facendo gorgogliare in gola
di piantagine per tutti gl'impedimenti delle fauci e del gorgozzule. montigiano,
, senso d'incomodo e d'ardore alla fauci; sete continua, e l'ammalato
in parte gli occhi languenti e le fauci, dalle quali pareano uscire i gemiti mortali
e di tanto in tanto schiuder le fauci del più bel rosso gencivino che si possa
bava, mordono la gente, gonfiano le fauci. -di animali. giamboni
per la tosse e per l'asprezza delle fauci. di capua, 143: giuggiole
, che costoro chiamano glandi, poste nelle fauci. 3. ant. pallottola
: rantoloso avvolge / tra le tumide fauci ampio volume / di voce che gorgoglia
sono le tonsille... poste nelle fauci, overo nelle bande della gola.
glion l'armi? / ne le fauci de'mostri, e 'n gola a questa
, ii-78: quella parte situata fra le fauci e la bocca dello stomaco fu chiamata
-di animali. - in partic.: fauci. libro di sydrac, 131:
l'ispiritato,... gonfiano le fauci e gridano come demoni infuriati. redi
redi, 16-i-8: allor che per le fauci e per l'esofago / ella [
ii-713: rantoloso avvolge / tra le tumide fauci ampio volume / di voce, che
lungo e nodoso, mentre dal petto alle fauci tira lo spirito, vada il fiato
/ in atto è di squarciar le fauci aperte / con le gote sanguigne a gran
infiammarsi e cascare, e finalmente le fauci e 'l gorgozzule, i gotac- ciuoli
e la rocchezza, l'asprezza de le fauci. = deriv. da gota-,
sospirare! -davvero; un gruppo dentro le fauci, e una mano che mi preme
desiati apparimmo e come usciti / dalle fauci di morte, a quei che in guardia
o guerra, e per te tue / fauci [i nostri figli] li generammo.
ii-78: quella parte situata fra le fauci, e la bocca dello stomaco,
76: i nasce e risuona tra le fauci della bocca, et è più voce
2. apertura (in partic. delle fauci di una fiera); fenditura della
sue. -che emette fuoco dalle fauci. mazza, iii-79: gl'ignivomi
spalanca a rabidi ringhi le torride / fauci e rimescola pel campo etereo / fiamme
fluidi. redi, 16-iii-361: nelle fauci, in vicinanza dell'imboccatura della gola,
apportare tali obiezioni... fanelle fauci della stiria, per mettere in armi,
veste la cavità delle narici e delle fauci, e per la soverchia copia ed impulso
/... e de le fauci / inaridite a 1'assettata arsura, /
tramanda al seno oppresso, / per le fauci inaridite, / nuove sempre aure gradite
alcuni della carovana per bagnare le inaridite fauci, non avevano ribrezzo di mettersi in
l'ardore del cuore ad inarsicciare le fauci. 2. intr. con
, / non è tempo di lasciare / fauci ardendo inassetare. = comp
dal centro / per le rette sue fauci, e lungi sparge / l'incendioso ardore
mentre si getta il libro ultimo nelle fauci della nostra generazione, la generazione giovane,
maniera, ogniqualvolta il corpo fermato nelle fauci sia per la sua natura indigeribile nello
esalazioni calde e di sapor tristo alle fauci e alla bocca. algarotti, 1-vii-262:
o tortuoso, l'aria che dalle fauci se ne corre fuora con un corso più
. campailla, 18-77: strangolate le fauci, oppresso il core / sento da un
tramanda gli escrementi alle narici e alle fauci. redi, 16-ix-265: l'infundibulo negli
. papi, ii-26: alfin sue fauci, / quant'eran larghe, spalancò
, e la trovi ingoiata tra le fauci di morte. redi, 16-iii-91: infino
/ agli artigli di guerra ed alle fauci / d'oro e di sangue ingoiatrici
, agg. arald. raffigurato fra le fauci di un animale che sta
che egli seppe fuggire l'in- gorde fauci di polifemo. casti, ii-4-65: ripien
marino, vii-421: nel punto estremo alle fauci di morte istessa, che già già
da risapersi, ingozzano quell'acqua nelle fauci dell'accusato. sestini, vii-183: la
suono] che si forma con le fauci più larghe si dice grave, perché per
ha il sentimento dolce deh'inaffiarseglili le fauci e lo stomaco e 'l ventre del
errò, e il ferro s'innoltrò nelle fauci del castellano, e sgorgare gli fece
scior la voce, benché tra le fauci asciutte inrochita. = denom. da
] morde valorosamente la lingua e le fauci, lasciando, con il suo grato
la via secreta / de le mie fauci allor resta ogni accento. alfieri,
il sangue impetuoso / gli empie le fauci e il favellar gl'in- toppa.
sentire l'angoscia e la strettura delle fauci senza che si scorga all'occhio in quelle
or rantoloso avvolge / tra le tumide fauci ampio volume / di voce, che gorgoglia
di te, la lingua audace / alle fauci s'invischi e sì tenace / che
va a'muscoli della bocca, delle fauci e dell'osso ioide, che è
: l'iraconda mia voce / ne le fauci arrestò, col suo bel viso /
la gola, la lingua, le fauci: bere abbondantemente. chiabrera, 1-ii-319
detto. battista, vi-4-120: vò le fauci irrigar d'ambra spumosa, / che
in udendo il mugghio / dell'empie fauci irritator, dardeggia / l'avido sguardo
viva, irta, e con le fauci spalancate verso di lei. 11
. disus. infiammazione dell'istmo delle fauci. tramater [s. v
collega i due lobi. -istmo delle fauci: apertura che mette in comunicazione la
v.]: dicesi * istmo delle fauci 'o 'della gola ',
/ in atto è di squarciar le fauci aperte / con le gote sanguigne a gran
acesa lampa / di foco e dalle fauci e rabbia e spuma. niccolini, i-255
, si ritira tal lingua dentro le fauci e cavità della bocca? spallanzani, 4-ii-113
farsi nella laringe ed in tutte le fauci nel mandar fuora la voce, e massime
, rampante, di profilo, con le fauci spalancate irte di denti, la lingua
fontana o rivo, / l'arse fauci rinfresca. vico, 178: nella
decozione giovano assai esternamente nelle ulcere delle fauci e gengivi. foscolo, gr.
. fracchia, 689: dalle loro fauci [dei draghi dipinti sul soffitto] spalancate
almeno / di licor tinga a me le fauci, accese / di sete ardente.
; nelle mascelle, alla lingua ed alle fauci ha molti piccoli denti; contiene
che di pane ha ingorde / le fauci; e spesso apparve alla mia vista /
.. spargeva del mezzo delle sue fauci le acque dello spaventevole fonte. bruno
contatto della cavità della bocca e delle fauci e del condotto degli alimenti un corpo lubrico
quella sillaba che, stretta più tra le fauci, esce fuor più tarda, ma
: sbuca di sotto il letto, a fauci spalancate, un cagnaccio lupesco incontro a
densa poltiglia di folla maldigerita, dalle fauci aperte delle catedrali. = comp
latte è un ottimo gargarismo nelle affezioni delle fauci. — per estens. le
di sanguinosa luce. / entro le fauci / colavan marcia. morgagni, 314
. aggravavano il capo e seccavano le fauci in una sete inestinguibile. -coperto
. lorenzi, 3-127: dar le fauci al camin, la bocca al forno
persone o anche di animali); fauci. ugurgieri, i-592: li loro
pugnalate nel petto astroffinandolo poi dentro le fauci di un mascherone di marmo, nel quale
masticato morde valorosamente la lingua e le fauci, lasciando con il suo grato odore
e... ingozzano quell'acqua nelle fauci dell'accusato. baldinucci, 92:
solo i leoni che l'api nelle lor fauci lasciassero i favi, poiché mellificavano ancora
investe le cavità del naso, le fauci e la bocca. a. cocchi,
l. bellini, 5-1-98: dalle sue fauci [della testuggine] allo stomaco vi
: malattia che colpisce le mucose delle fauci provocando la formazione di sottili placche sulla
piena / di nero sangue le sue fauci ghiotte / altrui non lascia in pace
, per un vaso di legno infondonsi nelle fauci. -olio di mirto: liquido
goccia a goccia lambicato quel melasso nelle fauci, anche il servente si bevette quello
per cagione del sito troppo propinquo alle fauci di quel- l'orrendo mastino, potevano
nervo uditorio più molle, provvede alle fauci, a'muscoli della mascella inferiore e
fortezze, di non molto circuito nelle fauci dell'elle- sponto. tasso, 14-501
; qui dal gorgogliare che fa nelle fauci il liquore ». mòmo1, sm
i denti; afferrare con forza fra le fauci; azzannare, addentare, morsicare (
in bocca o in gola (o nelle fauci 0 sul labbro o fra i denti
labbra a parlare, ma gli morì nelle fauci la voce. verga, i-406:
in gran copia dalle gingive e dalle fauci questo nero sangue;...
, 14-97: la voce intanto infra le fauci mozza / gorgogliava bestemmie entro la strozza
cioè quella particolare secchezza e aridità delle fauci che si estende sempre più penosa alle
bocca, della lingua o delle fauci. -color mucosa', rosa pallido o
veste la cavità delle narici e delle fauci. parini, giorno, ii-57: egli
tentarono di ripararsi col nuoto dalle fauci già spalancate della morte vicina.
1-103: i panettoni mezzo tagliati aprivano fauci gialle e occhiute contro di lui.
onda di sangue gli prorompe gorgogliando dalle fauci aperte. graf, 5-1121: all'improvviso
difesa, / dove gran monte apria le fauci anguste, / di vecchia selva onuste
re, immergesse il rasoio nelle sue fauci. 3. situazione reale o
l'agitata sabbia / gli impedisca le fauci,... /...
al seno oppresso, / per le fauci inaridite, / nuove sempre aure gradite
2. locuz. trarre qualcuno dalle fauci dell'orco'. sottrarlo alla dannazione eterna
guadagnato per quel dì assai, traendo dalle fauci dell'orco una smarrita pecorella.
/ e di nuovo eruttar dall'ampie fauci / contro 'l nemico ciel folgori ardenti
non più riso d'acque: immani fauci di pietra vi si spalancano in viso
calvino, 11-114: perché le pesanti fauci del tuo sepol cro si
suono alquanto oscuro e quasi sepolto nelle fauci. botta, 4-1132: successe un vento
/ la lingua e il varco delle fauci avvolto / e stipato di schiuma, al
della faringe, dietro l'istmo delle fauci, nella fossetta delimitata dai pilastri del
1-269: esaminando... le fauci, osservò che nel lato corrispondente alla narice
quello che costituisce il pilastro posteriore delle fauci e innerva il plesso faringeo; agisce
mostro portentoso, / che nero fumo dalle fauci spande. -stoffa preziosa. -
di vita. praga, 3-89: come fauci di cantanti / che si muovono su
si scorge in certo modo trapassare per le fauci, che rassembrano alla vista del riguardante
cavalli marini... dalle loro fauci spalancate e per lo più barbute di
buona pare che sia la costituzione delle fauci e delle glandole tutte salivali maggiori,
per quel dì assai, traendo dalle fauci dell'orco una smarrita pecorella. massaia
avea congiunto il naso / e sì le fauci rotte e sfa- bricate / che con
difesa, / dove gran monte apria le fauci anguste, / di vecchia selva onuste
o rivo, / l'arse fauci rinfresca. baruffaldi, i-239: 'lattata':
uccidersi per esser primi a saziar paride fauci, è tal pittura che commove e
e l'uscita a lo spirito nelle fauci overo immediatamente togliesse la voce in qualunque
di catarro che m'ha scavate le fauci. alfieri, xiv-2-125: sto passabilmente
serpente] tre lingue e ne le fauci aguzza / un tripartito pettine di denti.
si propagasse ai muscoli pettorali ed alle fauci. abba, 1-125: lo veggo ancora
sia, or che mi sento le fauci rinfrescate. = da [s]
se stesso e miseramente piomba nelle aperte fauci dell'inimico, che sott'acqua l'ha
a te sol basta che le asciutte fauci / bagni [il torrente] del prato
. -letter. con riferimento alle fauci degli animali mitologici che gettano fiamme dalla
, 9-251: fra gli ànsiti pirofili dalle fauci leontocefale, e fra i getti di
tramanda gli escrementi alle narici e alle fauci, si distribuisce per la pia madre
di dentini di cui sono munite le sue fauci. = voce dotta, lat
tenere la lumiera come un boccone nelle fauci spalancate del palco finché i suoi polli non
. marino, 1-7-129: da le fauci al palato [la lingua] in alto
densa poltìglia di folla maldigerita, dalle fauci aperte delle catedrali. moravia, 22-4:
un sorso / di dolce, le fauci inquiete / non m'arde con vano
le mercatanzie de'eoi portate da quelle fauci in egitto e nello nostro mare, ma
, 1-123: essendosegli annodata la lingua nelle fauci, senza poter formar parola, né
dal sentirsene inaffiare il palato e le fauci, trangugiandone una colma tazza. tarchetti
bocca, vede quella voragine e quelle fauci ingorde, per le quali son passate et
mare, dalle indefinite e ognora aperte fauci, non mai sazio, le acque
presa del vento. -apertura delle fauci di un animale. andrea da barberino
che la voragine spalanca / delle profonde fauci. pascoli, 184: vuole empir della
il vitello, e trae dalle profonde / fauci un muglio arrotato, agro, di
mortale. ramazzini, 69: sente nelle fauci la solita strettura, e poi all'
incitamento ad esplodere, ad allargar le fauci, a mettere in mostra il suo robusto
si propagasse ai muscoli pettorali ed alle fauci. manzoni, pr. sp.
ónda di sangue gli prorompe gorgogliando dalle fauci aperte, mista a un rantolo confuso
sfrontate e temerarie, s'empiono le fauci di spietate calunnie per timore d'esser creduti
per la siccità della lingua e delle fauci e parimente per lubrificare il corpo. erbolario
allor che han pace; / dar le fauci al camin, la bocca al forno
per la bocca il corpo fermato nelle fauci,... è necessario di tentarlo
ogni maniera, ogniqualvolta il corpo fermato nelle fauci sia per la sua natura indigeribile nello
la fame / stimolosa pungente e de le fauci / inaridite a l'assetata arsura /
putente spira / che da l'immonde fauci / più grave non cred'io resali
qualifichi, quando ti potessi cavare dalle fauci dell'èrebo com'un'euridice. leti,
gola asciutta valeva appena a trasmetter alle fauci un abbaio roco per chieder aita o
'dare se gli seccano di sovente le fauci, di volta in volta rvanno umettando
or rantoloso avvolge / tra le tumide fauci ampio volume / di voce che gorgoglia.
desto si sente le labbra e le fauci più rasciutte di prima. 4
le caverne oscure, / de le fauci sdentate i duo rastelli. 3
di sete / e le inquiete / fauci agitando / dir: quando, quando /
il laserpizio] alle antiche scabrosità delle fauci; liquefatto nell'acqua e bevuto,
opprime il polmone,... le fauci si disseccano e si ristringono, le
voi in secondo luogo fosse tratta dalle fauci di una troppo... immatura
de'lati. redi, 16-iii-361: nelle fauci, in vicinanza dell'imboccatura della gola
/ terribile il vesevo ardenti fiumi / dalle fauci eruttò; scosse le rupi, /
voltoi roditori del fegato rinascente, le fauci di cerbero, le faci deh'eumenidi e
cupe bolge dell'infemo, nelle fauci ardenti dell'istesso plutone, anzi nelle braccia
pianta. -richiudere i denti nelle fauci, cessando di mostrarli. -al figur
avvolti al canale dell'aria tiran dentro alle fauci la lingua del picchio, e di
infermità, sente di continuo infette le fauci e la bocca di calda bile e per
-di animali: stringere ripetutamente fra le fauci. bestiario moralizzato, 1-71: tanto
trasmette esalazioni calde e di sapor tristo alle fauci e alla bocca. -ridare
sorpresa da febbre con qualche riscaldamento alle fauci e dolor di capo. manzoni,
il laserpizio] alle antiche scabrosità delle fauci; liquefatto nell'acqua e bevuto,
i suoi fanti. -strappare dalle fauci di una fiera. giraldi cinzia,
vista d'occhio rapidamente risucchiata dalle vecchie fauci grige del portone. -scagliato fuori
le brutte e rodenti piaghe cutanee e delle fauci, le lebbrose pustule e le orride
. malaparte, 7-114: fuor delle fauci porcine spuntavano le due bianche zanne ricurve
. nievo, 8: apriva le sue fauci un antro ache- rontico, una caverna
cutor del duolo eterno, / ch'a fauci aperte a spalancate braccia / de l'
fogazzaro, 10-425: nell'alte / anguste fauci del torrion vetusto / stretta raggia la
-grondante il sangue delle prede (le fauci di una fiera). imperiali
/ in atto è di squarciar le fauci aperte / con le gote sanguigne a gran
un gesto sbardellato e, sgangherando le fauci, disselli che non gli stesse ad
a dentelli, a modiglioni, come fauci di doppia e triplice dentatura da sbranar
la quale quand'è piegata stia nelle fauci del camaleonte, osserva questo animaletto se vola
un sorso di acqua, onde ristorare le fauci riarse dal gridare e dallo scalmarsi.
man maestro accorto, / non su le fauci a por subitamente / va del tenace
, 261: l'asprezza de le fauci, l'infiammagione, la schiranzia. landò
401: 'scrincìa', infiammazione alle fauci, scheranzia, squinanzia. = var
magalotti, 28-300: li spagnoli hanno fauci fatte apposta per questo mestiero, ma
acerbissima di catarro che m'ha scavate le fauci, ulcerata la gola, gonfiate le
la cavo dio di sua sola mano dalle fauci della sepoltura. 24. prov
pea, 11-10: rigurgita dagli angoli delle fauci: non come fanno i poppanti beati
e nerastro, di sapore bruciante le fauci. contiene molta gomma resina, la
ancor l'ardita prora / per le fauci scillee. = voce dotta, lat
velati. -che penzola fuori delle fauci (la lingua di un cane)
non a gittarle quell'offa dentro le fauci isciocchissime (1935) di quella bambinesca
-sbattere violentemente la preda stretta fra le fauci (un animale). diatessaron volgar
, con riferimento alla bocca, alle fauci, alle gengive. boccaccio, v-215
giunture, /... / dele fauci sdentate i duo rastelli, / del ventre
crudel percossa / che gli secò le fauci, e la parola / troncò ch'a
.: aridità della gola o delle fauci. matematica nelle cose non matematiche.
contra le vecchie e callose asprezze delle fauci e del gorgozzule. la senape trita e
la tabacchiera. praga, 3-89: come fauci di cantanti / che si muovono su
martello, 6-i-289: tu, le fauci nemee? tu, il fier setigero /
trovansi cancrenate le parti che forman le fauci o che vi stanno vicine.
avea congiunto il naso / e sì le fauci rotte e sfabricate / che con tre
su dal profondo e scaturì per le fauci e squillò al cielo un ampio,
sfrontate e temerarie, s'empiono le fauci di spietate calunnie. f. f.
un gesto sbardellato e, sgangherando le fauci, diss'egli che non gli stesse ad
essi morirono di schi- nanzia esterior nella fauci. magalotti, 26-311: in una cosa
i-iii: balaor... spalancava le fauci in lunghi sibilanti sbadigli. pratolini,
due denti marino, 2-i-60: veggio le fauci e tale / aprir verdi e spariti
sbarrando ampia e dentata, / le fauci formidabili smascella. vittorini, iv-35: sbadiglia
, 7-92: somma seconda delle infirmità delle fauci, della stroza e delle gengive,
sta bene di precipitar nell'abisso e nelle fauci di colui che al sommo bene è
: qui de fambracio mar su l'erme fauci / or d'un frassino a l'
, che la voragine spalanca / delle profonde fauci. sbarbaro, 1-60: ricordo l'
petrarca volgar., i1i-55: risguarderai le fauci de lo nilo,... dove
tramanda al seno oppresso, / per le fauci inaridite, / nuove sempre aure gradite
l'atre fessure / che fur da noi fauci chiamate e bocche).
a. verri, ii-196: le ingorde fauci del mastino afferravano le mie più carnose
, tentarono di ripararsi col nuoto dalle fauci già spalancate della morte vicina. cicognani,
: l'anela / schinanzìa che le fauci serra e soffoca. dizionario di sanità,
sonoro della colonna d'aria contro le fauci e le coane; è provocato in genere
la fame / stimolosa pungente e de le fauci / inaridite a 1'assettata arsura /
. -pieno di bava (le fauci di un cane). arici,
arici, i-268: il varco delle fauci avvolto / e stipato di schiuma,
l. bellini, 5-1-98: dalle sue fauci allo stomaco vi è un bel tratto
qualunque altra cosa che esternamente stringa le fauci ed impedica la respirazione. dizionario politico,
mentre che assonno, / strangolate le fauci, oppresso il core, / sento da
la gola della preda con le proprie fauci (il cane). sannazaro,
lingue / loquaci vi strapperemo / noi dalle fauci. -estrarre (un dente:
sentire l'angoscia e la strettura nelle fauci senza che si scorga all'occhio in
qualunque altra cosa che esternamente stringa le fauci ed impedisca la respirazione.
il collo. 21. chiudere nelle fauci; serrare fra i denti, fra le
lì. -soffocare una preda con le fauci o con il rostro. p.
martello, 6-i-217: lo sturar l'ampie fauci, che in nostre rotte ov'abbia
: buona... la costituzione delle fauci e delle glandule tutte salivali maggiori,
le vesti l'hanno nel mezzo delle fauci, e morendo, insieme con la
niffolo e di tanto in tanto schiuder le fauci del più bel rosso gencivino che si
: sazia la tarpea lupa sol nelle fauci, due / pecorelle anche aspetta più care
1-88: mentre un cannon de l'empie fauci orrenda / per fracassar l'alte sue
. per simil., con riferimento alle fauci di un grande cetaceo. fr
nell'ade, non nelle tenarie / fauci sono i castighi più crudeli, / ma
, dalli sproni di gallo, dalle fauci voraci, si torceva serpentinamente, ricamato
acutezze degli umori, all'asprezze delle fauci e similmente all'ulcere, al cne giova
scorge in certo modo trapassare per le fauci, che rassembrano alla vista del riguardante
una flussione improvvisa che gli chiuse le fauci e gli tolse il respiro. govoni,
della faringe subito dietro l'istmo delle fauci; è dotato di funzione immunitaria e
che costoro chiamano glandi, poste nelle fauci, overo nelle bande della gola.
a scior la voce, benché tra le fauci asciutte inrochita. ghislanzoni, 17-15:
gridare se gli seccano di sovente le fauci, di volta in volta le vanno umettando
delle sue membra e tramanda per le fauci aperte ed inaridite un respirar frequente,
tramanda al seno oppresso, / per le fauci inaridite, / nuove sempre aure gradite
passeggia ondeggiando la tramontana, e per quelle fauci invade il mediterraneo. leopardi, iii-356
apron novelle / incontro al cielo mostruose fauci / gli assopiti vulcani, il ciel risponde
, agg. letter. che ha tre fauci (per lo più nell'espressione cane
) e faux -cis (v. fauci). trifenile, sm. chim
serpente] tre lingue e ne le fauci aguzza / un tripartito pettine di denti.
per un vaso di legno infondonsi nelle fauci. pascoli, 165: ora la madre
. drgioni pozzetti, 10-52: le fauci erano tumefatte ed infiammate. d'annunzio
e candido liquore / a le sue fauci l'assetato ardore. 3.
mucosi e lubrificanti delle narici e delle fauci. tozzi, vi-572: la malattia
languidezza o la nausea, se nelle fauci del bue a digiuno metti un uovo
5-170: prima a dissetar l'arsicce fauci / la man concava usammo e tonde fresche
che vi commuove, e le lor fauci accendono / con maggior rabbia le uterine furie
a cui non suffogasse con rigorose censure le fauci. battista, vi-4-64: vedeasi il
ad un catarro che vi turasse le fauci, ad una cancrena che vi rodesse le
nievo, 8: apriva le sue fauci un antro acherontico, una caverna ancor più
tu da'vesuli gioghi, e da le fauci / del selvoso appennino...
receputo. idem, iii-55: risguarderai le fauci de lo nilo,...
, 5-170: prima a dissetar l'arsicce fauci / la man concava usammo e tonde
allegro e in van le fauci, si struggean le nari con quelle gronde
quando uno veda un pitone accostarsi colle fauci spalancate a un dormiente o un assassino alzare
lingue / loquaci vi strapperemo / noi dalle fauci per darle / in pasto alle cagne
. attirare gli uc le fauci del diavolo, a farlo cader nella trappola
zimbello alletta, e poi rivolge / le fauci sopra i miseri pescetti. -zufolo
o di animali fantastici che versano acqua dalle fauci. d'annunzio, vii-237: