. da ob e faux faucis 4 fauce, gola ') 4 soffocare, strozzare
fusti eretti, foglie lanceolate, fiori con fauce gialla, profumati e di vari colori
o bianchi a corolla pubescente dilatata alla fauce. -altro nome della bellavedova. 3
penduli, bianchi o gialli, con fauce rossa, profumati, frutto a bacca
base ed un po'ristretto sotto alla fauce, col lembo rovesciato altinfuori a foggia di
e mi par di vedere la sua fauce vinosa, la sua carotide gonfia che
piccoli, ascellari, lilacini, a fauce gialla. mattioli [dioscoride],
iodio, senza più qualità umana, vera fauce della desolazione, che pareva screpolarsi dolorosamente
all'osso, il paese s'apre secca fauce sul mare; che ne elude la
spesso ricurvi, con sei stami inseriti sulla fauce, ovario oblungo; sessile o quasi
. na- costi... nelle fauce o nel tubo della corolla...
facile e trattabile, e porge sue fauce a certi uccegli, quali accorrono a svegliargli
facile e trattabile, e porge sue fauce a certi uccegli, quali accorrono a
annunzio, v-1-87: penetriamo nella stretta fauce del quamaro, come tre spine aguzze
osso, il paese s'apre secca fauce sul mare. -ingresso di un
ferrugigna, pareva fossero per precipitare nella fauce. pirandello, 6-147: la grigia
supero quadripartito. petali: quattro nella fauce del calice. net [tare]:
iv-2-1147: il negro ghignava dalla larga fauce piena di denti d'oro. pavese,
... come un cerbero tri- fauce, avendo in sé tre monstruose qualità non
iace facile e trattabile, e porge sue fauce a certi uccegli, quali accorrono
stami inclusi: che non superano la fauce di una corona gamopetala (come nelle
d'annunzio, iv-2-1023: quivi era la fauce inestinta che aveva già inghiottito le case
l'augellino e si confonde / una fauce, una foce, il canto e tonde
tempo: paura, vedendome quasi ne le fauce del nimico, e ambascia, perché
iv-2-1147: il negro ghignava dalla larga fauce piena di denti d'oro, e senza
senza più qualità umana, vera fauce della desolazione, che pareva screpolarsi dolorosamente
, / villani mio, con renitente fauce, / fuggo il morso letal di
iace facile e trattabile e porge sue fauce a certi uccegli, quali accorrono a svègliargli
iv-2-1147: il negro ghignava dalla larga fauce piena di denti d'oro, e
osso, il paese s'apre secca fauce sul mare. -all'osso (
macigni che sollevavano a fatica. nella fauce sempre aperta scomparivano le solite pagnotte,
iv-2-1147: il negro ghignava dalla larga fauce piena di denti d'oro, e
absorbiculo putrescibile tra le hiante et horrende fauce dii venefico aracone al finitimo interito. campofregoso
iace facile e trattabile, e porge sue fauce a certi uccegli, quali accorrono a
/ s'apra il mio solco in fauce a rapimento, / madre, e per
che la fece; / come paon le fauce ha bianche ancora, / risplende vie
gridar volte; ma la voce / nella fauce inaridita / dal timor restò impedita:
macigni che sollevavano a fatica. nella fauce sempre aperta scomparivano le solide pagnotte, restituite
[la vocale 'o'] con la fauce più rotonda de lo 'i'e meno de
ai detti l'urlo fé del tri- fauce, / stettermi i crin, le voci
i crin, le voci mi morir nella fauce. 9. ergersi, svettare
iace facile e trattabile, e porge sue fauce a certi uccegli, quali accorrono a
satanasso, / e 'l can tri- fauce leverò dal passo. cellini, i-27- (
, 2-360: se m'assorbisse nella fauce sua / l'abisso reo, m'usurpereboe