non sarà più ima scienza ma un fatto, un gran fatto universale. fogazzaro
ima scienza ma un fatto, un gran fatto universale. fogazzaro, 2-128: studiava
della mente o l'aria, fatto sta ch'io mi sento meglio, e
e questo ho voluto dire, che il fatto d'amore e di carità ha maggior
né l'evoluzione biologica, né il fatto economico, né alcun altro dei motivi che
a cui le fabbriche di soda hanno fatto discendere l'acido muriatico e la grande
, è-indubitabile: ma l'accertamento di questo fatto non è 'filosofia della prassi '
o madre triste, / gemma s'è fatto e brilla / tra 'l nero crin
. redi, 16v- 329: ho fatto da buon economo, mentre, rispondendo
l'eculeo del tormento, gli fu fatto discendere sino al fondo dell'esofago un
dipendendone la decisione dalle circostanze particolari del fatto, tra le quali la principale è
iii-153: il teatro di corte fu fatto edificare da elisabetta sul disegno dell'architetto
mi avete commesso. teresina l'ha fatto edificare a bella posta, e parmi che
da essa; nelle quali non s'è fatto altro che edificare e distruggere, affermare
. costruito, fabbricato, eretto; fatto sorgere, fondato (case, edifici,
. 2. per estens. fatto, formato; composto. tolomei,
è impossibile procedere, se prima non è fatto lo fondamento, sì come nella casa
la rena,... quando ha fatto molto bello edificio ed havvi durata molta
. settembrini, iv-66: mi ho fatto fare un paio non so se scarpe o
detto papa... d'essere fatto degno dell'ufficio del piombo, nel
noi facciamo nostra conversazione è un edificio fatto per abitazione del corpo. b.
che l'antica rabbia orgogliosa che l'aveva fatto sorgere, e che ora più forte
mentre riflettevo che, accettando, avrei fatto attendere romualdi oltre il previsto, cominciando
quisitori. nardi, 145: ei fu fatto edile curule con lucio papirio cursore.
dire l'accademia dei quirini vi ha fatto suo socio. pisacane, iii-234:
consolo né pretore era stato prima che fatto censore: dalla edilità fece grado alla
roma. s. antonino, 2-75: fatto lo editto da cesare augusto ottaviano.
5-670: una trista esperienza ci ha fatto pur troppo vedere come un solo editto
editto / della divina inimitabil voce, / fatto da morte a vita avean tragitto,
ordinare che sieno affissi gli editti e fatto l'incanto. mazzini, ii-395:
rimutare e distornare quel che prima ha fatto, ciò non si può però fare
, 3-5 7: poiché egli aveva già fatto tanti mestieri a questo mondo, avrebbe
umano. quindi la credenza e il fatto, che il suon della cetra adunasse le
solitarii, impettiti ed egoisti, ci han fatto il cuore piccolo, la vista miope
tremoti, cioè che si legge essere stato fatto al tempio di diana efesina.
per via si mettesse, / e di fatto ancor si truova / allo spedale a
di notizie meteorologiche, dirà che io avrei fatto meglio assai a notar esattamente l'efemeridi
. -raccapricciante, pauroso (un fatto, un discorso, un racconto)
(superi, effettivissimaménte). di fatto, in realtà, veramente. libro
uomini liberi; quando della plebe avremo fatto un popolo libero. bonsanti, 2-65:
, o di principio, alla realtà di fatto). -principio di effettività: principio
diritto internazionale) è che esso di fatto esista, cioè che detenga effettivamente il
cosa ringraziava iddio, / che fatto l'aveva uom, non animale; /
una situazione giuridica) da un determinato fatto, atto o negozio giuridico. rea
effetto. montecuccoli, 1-137: hanno fatto mine meravigliose, e d'un effetto
si può egli, verbigrazia, raccontare un fatto assoluta- mente falso, o almeno molto
. baldini, v-209: kemal ha fatto capire che a tutti gli effetti la
6. disus. azione, operazione, fatto; avvenimento. fra giordano, 2-128
. la realtà, la sostanza di un fatto, di una cosa; i termini
-all'effetto, d'effetto: di fatto, in realtà. andrea da barberino
balenanti e altitonanti di vostra figlia han fatto più effetto nel mio cuore che le
. -con effetto: di fatto, in realtà, con i fatti;
-in effetto, in effetti: di fatto, in realtà, nella realtà dei
-per effetto: in realtà, di fatto. cino, iv-159 (21-1)
pubblicazione di questa sua opera, sarà fatto palese chi ne sia il vero e legittimo
libro; non si troverà che sia fatto palese che altri che egli ne sia il
più o meno, non fa gran fatto. machiavelli, 30: sendo l'
e letter. in realtà, di fatto, concretamente. m. villani
, che recentemente o in antico avessero fatto qualche lodevole invenzione, a proporla,
cavalcanti, 368: questo così fatto riscaldamento fu di sì effettuosa temperanza,
1-34: disse tutto il patto che aveva fatto con beltramo. tutta la baronia lodarono
efezióne. idem, 1-104: se 'l fatto mi viene a efezióne, voi siete
dir. che produce effetti giuridici (un fatto, atto o negozio giuridico).
tessere produttivo di effetti giuridici (un fatto, atto o negozio giuridico).
. -efficacia ex nunc: tessere (un fatto, atto o negozio giuridico) produttivo
retroattiva o ex tunc: tessere (un fatto, atto o negozio giuridico) produttivo
, vidi il lago stige, / fatto alla forma ch'io l'avea veduto /
alla febbre effimera. al principio sia fatto sciroppo di rose secche [ecc.]
da tre pecore, sopra le quali fatto avea già le effusioni per sacrificarle.
riferisce alla manifestazione calorosa di sentimenti; fatto con effusione; caldo, affettuoso.
di cnosso e di festo: massimo fatto archeologico di questo primo novecento; dalle
di capra ', 'scudo '(fatto con la pelle della capra amaltea,
tutti gli altri. bocchelli, i-55: fatto sta che il suo zelo, subito
giustificazioni, di un certo atto o fatto. nievo, 4-191: pensai
delle cose, e che tutto sia fatto per lei, ma anche nello stesso modo
2-79: volevate sapere che cosa io abbia fatto a parigi. su questo punto godo
. beltramelli, i-285: mi aveva fatto ritornare per dirmi poi: -mi dispiace
scoprire, di far luce (su un fatto, su una circostanza); sforzarsi
né citate mai; e solo si è fatto forza in qualche opera di colantonio?
un uomo ordinario, che racconti un fatto. ma la divinità che lo agita non
undici volte / la sorella del sol fatto il suo giro, / che alte fortune
7-112: al procaccio... ho fatto consegnare in una scatola, rivolta in
scritto, una notizia; narrare un fatto realmente accaduto o immaginario; descrivere qualità
, e quindi alle persone, / fatto modesto inchino, ivi gli espose / di
con gran vee- menzia querela di quel fatto, il papa... rispose.
cartaginesi, conviene restare persuaso che tale fatto sia stato degno della prudenza e generosità romana
ii-2-74: la notte per non essere a fatto vinto dal sonno, teneva in mano
di una notizia; narrazione di un fatto; presentazione di un'ambasciata; descrizione
sincero e verace nell'esposizione di un fatto; e per accidente o per arte soltanto
cuore. alfieri, i-36: mi venne fatto di ricuperare il mio ariostino, rubandolo
arte di porta santa maria ne hanno fatto intendere quanta sia la inopia e povertà
e per evitare lo scandalo che avrebbe fatto morire di crepacuore il mio vecchio,
una notizia); narrato (un fatto); descritto (qualità, situazioni,
cesarotti, i-437: il fondo del fatto è vero, ma esposto in un falso
leopardi, i-1383: del resto ho fatto vedere in più luoghi, e notato anche
: si è espressamente nelle legali scritture fatto speciale capitolo: il quale, per non
gelosa sensazione che un tale spettacolo sia fatto per lui, espressamente. =
: tanto si divulgò per vienna quel fatto in qualità di fatto miracoloso, che parecchi
per vienna quel fatto in qualità di fatto miracoloso, che parecchi dì appresso continuò
evidenza un sentimento, una condizione di fatto, 1'esistenza di una virtù,
. palazzeschi, 4-9: ora tutto sembra fatto da lui: dall'uomo, sì
vero sommo artista e può vantarsi di aver fatto un capolavoro per antonomasia, che giunge
pratiche avute sopra la concordia, ha fatto sempre speziale ed espressissima menzione defli miei
chi in un'altra parte / avean lor fatto danno e oltraggio espresso. di costanzo
, u-147: il tutto si era fatto con espressissima protesta. goldoni, iii-100
-chiaramente, appositamente significato, rivelato, fatto capire (la volontà, il consenso)
10. letter. cavato fuori, fatto uscire, spremuto; versato; emesso
organo della ragione, cioè ordinato e fatto per esprimere e manifestare di fuori il
: avea più d'una volta in parlando fatto pausa amore, e preso lena;
pur verbo esprimente un suono, e fatto per imitazione di questo suono.
. dire, riferire, esporre (un fatto, un avvenimento, un'ambasciata,
che può essere espresso, manifestato, fatto capire; comunicabile, esternatile.
e l'altro non tolgono che un fatto storico o favoloso sia esprimibile colla esposizione
il campo intorno a bene- vento e fatto ogni prova per espugnarlo, vedendo che
delle lettere e della latinitade di cui ho fatto acquisto con notturne e diurne vigilie)
si obliga al debito ma ad un fatto. = voce dotta, lat.
a te che questo servo avessi fatto prudentemente e che el barone..
perché contra la volontà di costoro sendo fatto il dittatore fosse espugnata la questione de'
fu chiamato espugnatore delle cittadi, aveva fatto agli ateniesi infiniti beneficii. tasso, 13-1
. livio volgar., 6-129: fatto silenzio nella nave pretoria, disse:
in questo mezzo i ladroni, avendo fatto non so che grande espugnazione, carichi di
, iii-360: con quel decreto s'averebbe fatto sì che tutte le città sarebbono piene
strani paesi, così sei cresciuto e fatto grande. varchi, 18-2-69: la campagna
sentir la comedia che mi dite aver fatto, essendo voi in simil genere di esquisitissimo
, che in tanto tempo non aveva fatto la esquisita diligenzia mia. nannini [
porsi prigioni. birago, 508: processo fatto con esquisita diligenza e con incorrotta giustizia
. e letter. per il fatto che, poiché, giacché.
ogni uomo può accadere di giudicare un fatto in un momento di preoccupazione, che
; ecco i tre principii reali di fatto, producenti la necessità ed il bisogno
tamenti. tecchi, 3-162: come avrei fatto io a sgombrare con tanta sicurezza l'
. magalotti, 24-195: al male già fatto dell'infiammazione del capo, il primo
papa si contentò che in roma non fosse fatto atto alcuno. dovila, 62:
, com'egli dice, discolpa ho fatto una magra esposizione dei meriti del signor
invecchiare. l'essenziale era di essersi fatto una casa, una famiglia, di
sanctis, 11-86: la critica ha già fatto molto cammino quando ella è giunta a
a cui gli affari dell'arte avevano fatto dimenticare l'essenzialità pel suo compagno di
le mani o facessermi alcuno altro così fatto giuoco, a che sare'io? come
si potria ancora scoprire più che non ho fatto; non sono a mezzo. ariosto
luogo, svolgersi, compiersi (un fatto, gli eventi storici, i casi della
di nessuno. bacchetti, 10-7: il fatto... deve trovasse il
non si era fatta accompagnare; aveva fatto per me davvero un grosso sacrificio;
grazzini, 4-321: -era però sì gran fatto averlo contentato? - chiacchiere! costei
, 1-iii-441: la quale nuova aveva fatto calare assai di pregio le spezierie loro:
disse: -io credo che sia ben fatto che noi diamo stalla a queste bestie.
benedetto il signore in eterno; sia fatto, sia fatto. pulci, v-25:
signore in eterno; sia fatto, sia fatto. pulci, v-25: ser mariano
èmmi intravvenuto in ciò come a quel iudeo fatto cristiano. de roberto, 5:
essersi mai veduti, / egli hanno fatto un'amicizia grande. -serve come
fosti, prima ch'io disfatto, fatto. firenzuola, 206: le porte furono
ii-40: che mai tu non hai fatto per maltrattarmi? tu vilipeso il mio
onni guiza, che piacci'a noi de fatto seculo longiare, e essere e apparere
72): fa'pensiero a questo fatto come ti pare el meglio; avvisandoti che
m'ha perseguitato, / ed hammi fatto in terra declinare, / seguendo el diletto
abate teodosio andasse a vita solitaria, fatto in estasi, vide, secondo che
care sembianze,... mi ha fatto risentire il raggio caldo e benefico della
, la fine della peste, quando fu fatto il voto d'erigere la chiesa.
componendo un fummo detto xian, che fatto in una camera, rende tutte le persone
d'idee di sangue in un sito fatto per inebbriare l'anima del nettare dei geni
davvero, come il verseggiatore s'era fatto scrupolo d'avvertire nel titolo, il
contava amici e conoscenti. -anche: fatto in modo improvvisato. botta, 5-161
moglie né figli, come non avrei fatto opera o impresa che rimanesse nelle conseguenze
seca e recitò un sonetto da lei fatto mentre era in s. elmo ed un
cosa e con una sola parola ha fatto ogni cosa, e per dire solamente
senza guardare a grazia che gli abbia fatto vostra excellenzia, perché non si estende
che questo moro insieme con li fratelli hanno fatto. tasso, i-109: avete inteso
minacciati i parti, ma non assaliti di fatto. 3. avvicinamento.
si trovasse un giovinetto, che abbia fatto i suoi studi, e sappia per
poi, quanto vincono gli antichi nel fatto delle sentenze, tanto cedono loro tutti in
: l'invito a chiamare era nel fatto stesso d'essermi affacciato al pozzo,
nelle pareti e nel tetto interiore ed esteriore fatto di paglia e scomposto artatamente in più
stesso, presa forma di servo, fatto alla somiglianza degli uomini, e,
uomo, abbassò se stesso, essendosi fatto ubbidiente infino alla morte, e la
-in senso concreto: singolo oggetto o fatto sentito come esterno alla coscienza.
a paragone dell'abbandonamento interiore che ha fatto dio della sinagoga medesima. =
, il naso e la bocca hanno fatto lega per cacciarmi ed esterminarmi affatto.
l'intestino cieco grosso grossissimo, e fatto a cellette come esternamente apparisce il colon
calvino; ed in inghilterra s'era fatto come un composto dell'una e dell'
. cesarotti, i-272: ora in un fatto reale possono distinguersi due specie d'impressione
altra esterna. quella risulta dalla natura del fatto, questa dalla vista del fatto istesso
del fatto, questa dalla vista del fatto istesso. barilli, 3-11: anche
chiama intelletto o mente, poco avrebbe fatto, poco potrebbe operare nello stato presente
alle lagrime, per lo bene aver fatto lagrimando degli occhi due fontane; né
: la necessità e l'isolamento avea fatto tener buoni i produttori di molte arti,
dei lavori a cottimo. ho imparato il fatto mio all'estero, in ungheria,
, in ungheria, quando m'hanno fatto prigioniero, ti rammenti? gramsci,
'. esterrefatto (erroneam. estere fatto), agg. atterrito, terrorizzato
e nella civiltà di roma; è un fatto da non stupirsene.
, ma nessun ramo di essa ha fatto oggetto speciale de'suoi studi. borgese
in voi pietanza, / el fatto vostro estesso almen la i metta.
posti per fondamento dei diversi giudizi in fatto di poesia. gioberti, 3-3:
mutazioni estetiche, li- mido l'aveva fatto, senza vederne altro che le spese.
una forma estetica, vedi pure che ho fatto tre poesie che, ideali insieme e
quando senza cagione ingelosiscono, esser ben fatto. boiardo, 2-15-52: mentre che tra
1-9: i modenesi rimediarono colla forza sì fatto disordine... con obbligare i
. accertamento di una situazione di mero fatto (estimazione semplice) o di una situazione
semplice) o di una situazione di fatto e di diritto [estimazione complessa)
estimo ordinato per lo duca, e fatto con ordine per uno giudice forestiere per
davila, 640: il fuoco avendo fatto grandissimo danno e consumati molti edifici da
tutto, non pur lippo, / fatto avea siila; a l'ultimo l'estinse
e sono ben lungi dal mettere questo fatto fra le sciagure di stato. gioberti
. che ha cessato (o è stato fatto cessare) di esistere (un rapporto
caso, un'operazione chirurgica che avrebbe fatto onore a chiunque. cicognani, 1-47
per lo suo evangelio, che riputa fatto a sé quello che nelle dette opere
sé quello che nelle dette opere abbiamo fatto a qualunque più minimo suo fedele.
che condotte a'soldi suoi, dopo avergli fatto molte estorsioni, si erano bruttamente rivoltate
carità. leopardi, 16-68: è fatto estrano / ogni moto soave al petto mio
442: - non me lo sono fatto io da me, questo corpo.
banale, privo di importanza (un fatto, un argomento, ecc.);
forteguerri, 9-90: orlando a questo fatto estranio tanto / si ferma un poco
un poco, e dice: ho fatto male, / quando si tratta di cose
estraordinariamente per comandamento del senato, fu fatto maggiore maleficio. machiavelli, 31:
, 31: sempre uno principe così fatto consumerà in simili opere tutte le sue
che spesse volte contra li popoli vicini aveva fatto lo dittatore, per molti tempi,
medici presi per tuo fratello che ho fatto estrarre dal mio conto col libraio rusconi
pena al commesso reato di provocazione e di fatto. boccardo, 1-776: 'estratto'.
[s. v.]: ha fatto un po'd'estrattuccio delle cose principali
del * 48 doveva pur trasmutarsi in fatto materiato: la cappelluta cometa estravagante doveva
duca di modena, che dopo aver fatto pagare col capestro a ciro menotti il
: credo bene che sempre sia fatto doge uno de'principali, verbigrazia
non ha nulla di spaventoso, anzi fu fatto con gran prudenza l'astenersi dall'estrazione
pel sesso estremamente, / s'era fatto un serraglio sontuoso / delle più belle donne
d. bartoli, 26-303: vengami fatto di potermigli avvicinare per soltanto ch'io
impero avevano detta l'ultima parola in fatto di volgare e falso sfoggio.
l'antica rabbia orgogliosa che l'aveva fatto sorgere, e che ora più forte
doni, 3-116: non è gran fatto se gli uomini tal volta vengano in estrema
una formazione morale sufficiente, è un fatto che molti possono constatare con estrema sorpresa
per succedermi, e doveva essere un fatto infausto per compiersi a un'ora così estrema
a un'ora così estrema, un fatto doloroso o turpe, senza dubbio.
tanto, lucia che non dormeva sopra il fatto suo, trova messer bonifacio, il
vogliono estremi rimedii, forse si sarebbe fatto bene. tassoni, ii-2-174: non
caso ancora, come altre volte aveva fatto spesso, dimostrasse il suo favore.
! / star sempre mai 'n estremo fatto / e non poterme mai liberare! boccaccio
luterano, né calvinista; e l'aver fatto ciò che fa e deve fare ogni
. cuoco, 1-99: che altro avea fatto robespierre, spingendo all'estremo il senso
plur. nel linguaggio forense: dati di fatto, presenti in un caso concreto,
-estremi di un reato: dati di fatto, presenti in un caso o avvenimento
. petrarca, 326-1: or hai fatto l'estremo di tua possa, /
e giuliano apostata... hanno fatto l'estremo di lor potere per dipingere
i-429: qui l'arte di panzini ha fatto veramente l'estremo di sua possa.
e pigliamo aiuti estrinsechi per difendere il fatto. varchi, v-81: se io
da notare che il cristianesimo s'è fatto giacobino; e nelle altre due è cercato
un busto somigliantissimo, benché ignobilmente forse fatto, ma ci supplisce l'estro mestamente
tutta quanta, come un dono grazioso fatto ai pochi. e. cecchi,
5-108: negli estri della narrazione io ho fatto un salto fuori dell'ordine cronologico degli
. e. gadda, 6-164: aveva fatto vedere la lingua con una estromissione rapidissima
a parlare] del signore, si è fatto quassuso a me come uno fuoco estuante
si fugò da brando acceso, / fatto esule il primo uom dal paradiso, /
] del regalo, che m'avete fatto in significarmi, che la signora principessa
, quasi come persona che li avesse fatto uno grande servigio. s. bernardino da
senza invidia. pavese, 5-48: ho fatto molti stupidi errori, -mi disse,
erano appena visibili su quel corpo stupendamente fatto, impresso da un'elasticità di vita
età maggiore, poteva validamente confermare raccordo fatto. de luca, 1-7-3-73: secondo le
per diluvio d'acqua, come avea fatto alla prima etade, si ordinò di
eterno incendio, conoscono quanto sia mal fatto il peccar ne la vita. forteguerri,
: il sole, cioè cristo, fu fatto sopra 'l dì, cioè,
vivo quel tempo, che nella mente è fatto eterno. d'annunzio, iii-1-1005:
nega. bisticci, 3-135: chi avessi fatto per via d'uno brieve ricordo,
d'uno brieve ricordo, come ho fatto io, sono molte cose, degne
patria e la dignità loro con qualche fatto e non con eterne chiacchiere. pea
d'altro, il popolo s'è fatto la sua decorazione per la vita quotidiana;
immaginare di eterogeneo e di assurdo in fatto di colori e di forme, ella
nemidi e dei pediculoidi, caratterizzato dal fatto che, mentre le femmine hanno
dalla mancanza di pinne pari e dal fatto che mentre alcuni individui posseggono uno scheletro
sf. medie. fenomeno consistente nel fatto che, pur facendosi uso dei due occhi
pungere e succhiare; sono caratterizzati dal fatto che le due ali anteriori hanno la
voleste già mostrare il profitto ch'avete fatto in questa facoltà de'costumi, con
altro; può esser che si sia fatto male a profanar la lingua toscana con questo
con questo spagnolismo di più; il fatto però si è che in oggi io sento
dettato da spontanea cordialità, ma essere fatto solo per rispetto delle regole del vivere
comisso, 7-63: sapevo anche che aveva fatto fare da un pittore etichette da applicare
lagrimevole e così funesto, che avrebbe fatto inorridire qualsi voglia animo più crudele e
vico, 220: per sì fatto ragionamento vengono a rovinare tutti gli etimologi
due del connoto « etiope marziale » fatto dal mantellassi. = voce dotta
grande di dante non è nell'aver fatto qui un discorsino ben concinnato, secondo
. a. c.; che è fatto o proviene o è abitato da
. de sanctis, ii-1-191: poco fatto alla conversazione, sgraziato e confuso in
non già come mero eudemonismo, ma come fatto eudemonistico che vien prodotto e riceve forma
l'euforbio, e dall'elleboro ho fatto cavare a mia posta l'olio;
del gr. eùcpov)? 4 ben fatto, ben formato ', comp.
di gubbio; proveniente da gubbio; fatto a gubbio. -tavole eugubine: sette tavole
versi i propri viaggi, narrando di aver fatto il giro della terra ed essere stato
porte dell'arem dove gli eunuchi lo avevano fatto tornare indietro. -per simil
, 1-258: di giambattista zappi ho già fatto parole altrove e detto il poco conto
. straparola, 6-2: castorio, già fatto cappone, anzi eunuco, mise mano
aver rispetto a gl'uomini, ha fatto eunuca la terra. leopardi, io77
, io77: sappi ch'io son fatto eunuco, sebbene ancora libidinoso. cattaneo
anguillara, 10-44: come si è fatto eunuco, in furor cresce. brancoli
: sono possibili, e si trovano nel fatto, uomini la cui virtù, non
: « vorrei ancora una volta in fatto di belle arti, che. si
due o più elementi, caratterizzata dal fatto che il punto di fusione e di solidificazione
suoi liberatori, benché gli aretini han fatto essi il più. la toscana è
1 -77: vi sete medicinato, avete fatto la vostra evacuazione, vi sete cavato
quantunque il pensiero dell'immanenza si fosse fatto via via più profondo e ricco nel
, ch'era / di gabellier già fatto evangelista, / orna un convivio.
marittima, xliii-263: inanzi l'evangelio serà fatto, / inanzi si vedranno assai miracoli
mentastro, e di queste erbe sia fatto uno evaporatori© alla detta femmina.
) per ricavarne il sale dopo aver fatto evaporare l'acqua. bocchelli,
intelletto, che quando lo stomaco àe fatto la sua digestione; imperò che 'l
2. dir. delitto consistente nel fatto di sottrarsi illegalmente allo stato di legittimo
come una volta, trovandone la ragione nel fatto ch'era una dolcezza evasiva, allo
te le vote vasa / di sì fatto liquor, ch'a viso aperto / mostri
che accade o sta per accadere; fatto, vicenda, avvenimento. -anche
ventilare '. evènto, sm. fatto che è accaduto o che può accadere
2. conclusione lieta o triste di un fatto, riuscita di un'impresa, risultato
male, / che questo è un fatto che bisogna fame / giudizio in capo
, / forse, più ardito condottier già fatto, / te piglierò per mano.
, non impossibile, accidentale (un fatto). 0. rucellai,
. dolo eventuale: quello caratterizzato dal fatto che chi agisce non ha il proposito
eventuale; la particolare condizione di un fatto che può o non può accadere,
innegabile, di pubblico dominio (un fatto, una circostanza, un'idea).
arbitrarietà del taglio netto che si compie nel fatto reale quando si distacca il lupo dal
, spaventevoli e oltraggiose in ogni suo fatto. bembo, 1-57: perciò che,
ragione conceduto, siccome la evidenza del fatto a tutto il mondo fa manifesto e
e fu salva. l'evidenza del fatto mise in tutta la casa stupore e allegrezza
che provasse così ad evidenza d'aver fatto bene. -arrendersi alv evidenza: cedere
, agg. richiamato in vita, fatto apparire. — anche per simil.
direbbe che in questa antica terra non venga fatto di muovere un passo innanzi senza rivolgere
dicendo che si ritrovavano li vescovi a fatto privati di quella, parte con le
'; 'il progredire della civiltà ha fatto sì che tante terre incognite or siano
altro paese, e generalmente più evoluto in fatto di vita sociale. alvaro, 11-103
la loro curiosità enorme. uno fu fatto uscire, compì un'evoluzione sul prato
, in roma; fu poi di fatto in ravenna; da ravenna, per evoluzione
appreso che qualche cosa di nuovo avesse fatto evolvere il mio affare in mio favore
, avendo considerazione alle speciali contingenze del fatto. = lat. ex aequo
della casa, 5-iii-272: ciò ho fatto 'ex tempore', e sanza alcuna pompa
poiché, » disse, « egli ha fatto quelle di chiarazioni estragiudizialmente,
, 1-5-342: qua venni apposta, fatto consapevole di tal parentado, con animo
con mio carico e pericolo l'ho fatto volentieri. sarpi, vi-3-107: nel secondo
, o con l'u consonante, il fatto suo par dubbioso. redi, 16-vi-155
uno cantore, e narrigli un tuo fatto, quando tu credi che t'oda,
e per l'altra metà fingesse d'avergli fatto credito. -figur. tasso,
dire nel 1609 che un olandese avea fatto un occhiale che avvicinava gli oggetti all'
giunone spalancato, perché il popolo vedessi il fatto suo. magalotti, 1-25: la
si sia dato mai, io son fatto in guisa che, di quando in quando
eran riusciti a diventar accollatari. e avevano fatto quattrini a palate, a forza di
sognava forse di potersi trasferire anche di fatto nel mondo della sua fantasia. buzzati
pirandello, 7-507: ma è un fatto che i maggiori stenti che ci avvenga di
felice, e il marito è bello e fatto, e il giovine che le ama
più grave; ne era causa il fatto che la macchina era stata fabbricata per
3-15: per disgrazia il ragazzo era fatto con coscienza, come se ne fabbricano ancora
boccalini, ii-211: la lunga sperienza ha fatto conoscere ai prencipi che la gran macchina
contro il medesimo curato. 4. fatto, creato, plasmato (da dio o
, alto circa sei metri e fatto di fango battuto. padula, 330:
cosa, per elezione del fabbro fu fatto gentile. tasso, 13-i-443: bacinsi insieme
plinio], i-860: la natura ha fatto ancora che un pesce in un luogo
colonna o di casa orsina non avrebbe fatto le faccende ch'ei fece in roma.
valore. grazzini, 4-140: io arei fatto una faccenda a pormi con un tuo
loro mercanzia, sogliono dire 'io ho fatto la prima faccenda '...
in faccenda. chiabrera, 473: fatto il comandamento, ecco la casa /
col quale mascherava il mestiere da lei fatto più volentieri. foscolo, 1-456:
., 19 (334): nel fatto però, veniva anche lui a essere
., 19 (334): nel fatto però, veniva anche lui a essere
. 1827 (333): nel fatto però veniva anche egli ad essere il
f. f. frugoni, iv-371: fatto un inchino ritondo, si sbalzò con
questo, dico, chi l'ha fatto, chi l'ha prodotto, chi l'
« ah gobbo traditore, tu m'hai fatto tornar tre volte e non sei sazio
« pevero » a una sorte d'intriso fatto di varie cose; il quale chiamasi
lontananza ardevano. savinio, 17: ho fatto imbiancare la facciata. erano anni che
a tre facce che voi dite, fatto come quegli stipetti che sogliono porsi negli
mezzo e non si vergognavano e avevano fatto faccia di meretrice. g. m
, 6-368: io so perfettamente il fatto mio. non è mica tanto difficile fare
l'amico tutto sottosopra, che ha fatto faccia e m'ha detto: finalmente il
lei. foscolo, xiv-225: hai fatto bene, mia dolce amica, a non
però la restituzione, il compenso va fatto a dio. calvino, 1-40: sparì
vuol dire che raffaello s'era oramai fatto al gusto di roma. -voltare,
dopo una nevralgia facciale che l'aveva fatto spasimare, anni prima. jovine, 2-47
. benivieni, xxx-10-80: ciascun già fatto avea / di acuti strali e di
spiando le innumeri facelle. 7. fatto o evento che provoca una notevole conseguenza
53 (126): i'm'ho fatto pensiero, togliendo donna, ci sarebbe
han voluta la guerra, e ci hai fatto un bel servizio! moravia, i-124
è abituato nel ben vivere e ha fatto li abiti buoni, che è faciliimo il
mal governo facile da potersi acquistare, fatto un buon esercito passò in gallia.
mente con l'istessa facilità che avrebbe fatto se avesse avuto gli occhi. muratori,
machiavelli, 352: cesare, avendo fatto pagare quelle legne ch'egli aveva adoperato
smania di facilitare, e così fu fatto. ma quando s'entrò da lei,
la pregò di non parlar di un tal fatto con anima vivente, e di darle
. ill. ma e gli ho fatto animo con buon modo acciocch'egli faciliti
... e però, essendoci fatto per questa via più facilitata a conoscer
5: se qualche ricordo ne è stato fatto, facilmente si estima che li incendi
se si fussono trovati in su 'l fatto, arebbono un po'meglio considerato quanto
veri, un facimale, / ch'ha fatto per ingenito gran danno. 2
l'italia, il poeta maremmano s'era fatto l'obbligo di cantare in gloria i
. fàcino2, agg. ant. fatto con farina di lenticchie (pane e
subcinericio, l'ordeaceo, il facino fatto di lente. = voce dotta,
iambi e di endecasillabi; narrerò lo fatto in modo che la presente e la
eseguire gli arresti? la truppa aveva fatto cattiva prova, ed i carabinieri eran pochi
un luogo); intricato (un fatto). f. f. frugoni
che in origine indicava semplicemente 4 azione, fatto '(da facère 4 fare '
ogni ragion vuole che, verificatosi il fatto o chiarita l'intenzione del facitore, sia
conseguente dal generante e non dall'atto fatto da lei a rigenerare, sia stato
in una potenza sola, abile ad avere fatto, che questo mondo fosse una potenza
forma canonica deriva dal part. pass, fatto (v. fattore): come
letto nelle antiche carte, / ed alcuino fatto ha la sapienza / e legge in
voleste già mostrare il profitto ch'avete fatto in questa facoltà de'costumi, con
questi giorni nell'ingresso ch'io ho fatto al mio carico, ho avuto quelle
machiavelli, 31: sempre uno principe così fatto consumerà in simili opere tutte le sue
di guisa avendo senza chiederne la facoltà fatto levare alcune compagnie di soldati entro ai
medesimo diritto soggettivo (e caratterizzate dal fatto che, anche se non sono esercitate,
fagino), agg. del faggio; fatto con legno di faggio. -grano faggino
vari uccelli;... e di fatto si mantengono in oggi i nomi di
: che s'ha a morire è un fatto, e sarei un gran fagiano se
per voi questo fagiano / dimesticato, e fatto a nostra mano. panciatichi, 102
avresti convi tato, e fatto godere in carità un fagianotto. l.
conte d'almavilla: chi vi ha fatto bere coteste fagiolate? 4. figur
. carducci, ii15- 199: ho fatto una colazione -che me la passa il
ricino, perché il suo seme è fatto come una zecca. garzoni, 1-187
involto, in genere piuttosto voluminoso, fatto alla meglio; viluppo di forma varia
sotto pretesto di volere andare a messa, fatto il suo fagottino di tutto ciò ch'
falangio '. tale denominazione deriva dal fatto che si credeva che il succo di tale
plinio], 27-12: della falaride ha fatto menzione dioscoride. garzoni, 1-188:
e tulipani a rilievo. ne ho fatto mutare i falbalà e ci ho messo frangia
cicerone ha adoperato la falce fienaia e ha fatto d'ogni erba fascio nel prato matto
vita. 2. figur. fatto morire (per lo più all'improvviso
il manico era tutto dorato, e fatto a somiglianza d'uno sprone da pasta,
nuccoli, vii-707 (14-5): fatto ti se', giovagne, contadino,
quelle armi. 3. locuz. fatto col falcione: grossolanamente, rozzamente.
, della famiglia falconidae, caratterizzate dal fatto che sul becco la ranfoteca superiore porta
che la tradizione e i secoli hanno fatto nobile e classico come il cavallo e
, iii-1-596: ho letto il libro fatto dal re danchi / primo maestro di
figli di quei falchi ch'egli ha fatto venire qui per mettersi in grado di
di silvestro, 291-23: et cussi facendo fatto d'arme, sopraionze assai più gente
conducevano, ad attaccare nel piano il fatto d'arme. montecuccoli, i-123: i
avendo egli aggiunto maestà alle figure, e fatto il panneggiare morbido e con belle falde
. d'ambra, xxi-n-76: io ho fatto a'miei dì tante faldelle che avendosi
a colui perdona, che male gli ha fatto. idem, 1-9: se noi
. idem, 8-106: gli venne fatto di pensare a quei morti che una consuetudine
apprezzava io nell'intimo del cuore gran fatto questo sì fallace genere. 3
2-ii-249: lo stesso saluto del moschetto fu fatto parimente agli altri comandanti, ch'erano
fa chiudere in un carcere che ha fatto costruire a quest'uso. d'annunzio,
/ forse, più ardito condottier già fatto, / te piglierò per mano.
. carducci, iii-6-219: s'avea fatto l'oroscopo ch'e'dovea morire in settantasei
alla realtà; non riuscire (un fatto, una circostanza) conforme ai desideri
all'ingrosso, / che ci avevan già fatto i conti addosso. foscolo, xiv-222
addosso. foscolo, xiv-222: mi ha fatto questo ritratto di lui chi ha sentito
fatto fallare, e ad un'ora saresti fallatore
: più vile cosa è quello c'hai fatto: / darte 'n trasatto al
occoltasse i suoi bieni, o avesse fatto alcuno contratto in fraude de suoi creditori
18-62: dell'alta sua fallènza / holli fatto far io la penitenza.
lui; ecco i tre principii reali di fatto, producenti la necessità ed il bisogno
lo suo stato, / reprennete c'hai fatto fallemento; / con- sèrvate lo core
canoscenza / che, s'io laverò fatto fallimento, / ispero che mi dea
, e sai che tu non m'hai fatto nessuno fallimento. 2.
calzolaio fu raffigurato, / ch'avia fatto a capraia il fallimento. giov.
, e perfidi romani, / ch'avete fatto fallimento a i goti. -falsità
noi dovria sofrire / di quel c'ha fatto ruggier parlamento. moneti, 154:
pagare nessuno. già tre volte aveva fatto fallimento così, col denaro delle giuocate
elli avea fallito, / e come traditor fatto reamente. sacchetti, 28-125: credo
, che contra quelli di siracusa era fatto capitano, a cui allo incominciamento della
di tempo); cessare (un fatto, una circostanza). g.
si fosse proposto, qualunque voto avesse fatto, doveva a costo della vita mantenere e
per non fallirlo, ma non gli venne fatto. ugurgieri, i-610: qui in
alla realtà; non riuscire (un fatto, un avvenimento, una circostanza)
nel sorriso timidissimo, mormorò: -avrà fatto un anno, da quando siamo qui
5. dir. che ha fatto fallimento; che non è più in
non infierisce contro il frate come avrebbe fatto con ogni altro temerario, bastandogli deriderne
in fallo, / com'hai tu fatto ancor, per bradamante; / tanto più
: m'hai preso in fallo. aveano fatto di levare a rumore la terra contro al
, accusandolo... di aver fatto fallo all'italia per soddisfare alla sua ambizione
l'aria pigliare, quella s'intendeva aver fatto fallo e perduto il gioco. ottonaio
); in conseguenza (di un fatto, di una circostanza). nardi
: / la curia romana, c'ha fatto esto fallore, / cur- riamoce a
. pulci, vi-98: qui avamo fatto festa della lega co'vinitiani; sappi che
del mondo, acciò che per lo fatto di costui ne possa molti ingannare. bocchelli
[s. v.]: ha fatto un falò delle sue entrate, delle
. piccolomini, 73: mi avete fatto sovenir del cervello de la bianchetta,
si è mai il briccone che mi ha fatto autore di due sonetti su le cose
che avete il sangue di così alta corona fatto non soldato ma assassino, imprigionando cittadini
una persona, una cosa, un fatto, un concetto diversi da quelli che sono
conosce in se medesimo che egli à fatto falsamente, sapiate che egli è spergiuro x
d'oggi! ah se non si fosse fatto, se non si facesse tanto per
, xliii-263: inanzi l'evangelio serà fatto, / inanzi si vedranno assai miracoli
: avea marfisa a mandricardo intanto / fatto sudar la fronte, il viso e il
, / et egli aveva a lei fatto altretanto; / ma sì l'osbergo d'
il fuoco all'appartamento, se avesse fatto un sol passo al di fuori della
e con bilance adulterate, / gli venne fatto d'esser milionario. de marchi,
, che, avendo, in un contratto fatto per lui, errato, e per
fia che non conosca e non intenda / fatto falsario in quelle chiome amore? chiari
falsata rusticità. 5. fatto apparire diverso da quello che è (cose
, come d'ogni individuo, ridotta in fatto vero, reale, e rarissimamente,
. e. cecchi, 5-342: il fatto che in prosa poetica siano stati anche
. berchet, 121: che t'ho fatto, vii fortuna, / perché,
tanto malvagia disingenuità... v'ha fatto o mutilare o falsificare ogni riga
5. fatto apparire diverso da quello che è (
; inventato di sana pianta (un fatto, una notizia). o.
anco qua, il vero si è fatto largo. de sanctis, lett.
conosciuto cristo, e che ogni suo fatto era una falsità e cecità. varchi,
alla verità però rimetto, / se un fatto fosse poi troppo abbellito / con qualche
così acuto nell'awertire le cause d'un fatto, non può avere obbliato che la
espediente a difendersene, subito che è fatto lo instrumento o la scrittura, farsi
di delitto, aventi in comune il fatto di offendere la pubblica fede, mediante
a verità (ma è creduto o fatto passare per vero); che non ha
mezo: in qual muro avete voi fatto il traghetto? delfino, 1-2: volle
riguardo a questo: / d'averlo fatto la loderei molto, / quando non fosse
i-372: è falso che sua santità abbia fatto giustiziare nessuno in castel sant'angelo.
positivamente falsa e ripugnante alla verità di fatto. tommaseo, i-270: ma la potenza
de sanctis, ii-12: schlegel si è fatto tirare da'suoi avversari in una falsa
col dimonio ingannatore / che m'ha fatto star dolente. pulci, 24-97: ecco
cesarotti, i-437: il fondo del fatto è vero, ma esposto in un falso
non era; forse se ne sarebbe fatto scrupolo, ma se gli capitava a
giubbe, tela, galline, era fatto l'angelo! d'annunzio, iii-1-1014:
dee., 2-7 (202): fatto alquanti de'suoi compagni quivi venire,
ma era il momento in cui avrebbe fatto anche monete false per assicurarsi l'amicizia
mia discolpa al rimprovero che mi avete fatto; ed io ve ne ringrazio, perché
non era solito concedergli tale dignità, fatto con falsi testimoni provare che era figliuolo legittimo
. giambullari, 44: gli sarebbe venuto fatto di colorire un tanto disegno, se
. ciò che intenzionalmente viene detto o fatto per alterare la verità; bugia, menzogna
vo'già dir ch'ella non l'abbia fatto; / che noi sappiendo, il
gli era faltata per 10 dare che fatto avea di bologna a santa chiesa. f
e non per essere stato presente al fatto). compagni, 1-11: che
cento lingue, e spande / garrula il fatto. marcello, 26: la fama
ogni ragunanza si cominciò a ragionare del fatto del consolo. dante, conv.,
, al grande operare che elli avea fatto, l'avea sì poco famato, che
: / ché d'un corsetto ho fatto mie vivande, / mangiandol tutto a magli'
fatta, trovai che augusta non aveva fatto colazione ed era disfatta dalla fame.
; tediosamente prolungato nel tempo (un fatto, un avvenimento). fazio,
. ginanni, 1-31: ben sì fatto morbo [grano carbone] è conosciuto
passato, non si vantava d'aver fatto un grande affare, quando ridusse il concorrente
gran prezzo / ricompri il figlio suo fatto prigione / da me in battaglia?
giovane e non mi sono ancora adattato al fatto d'essere marito e padre di famiglia
o meraviglia! / io son fatto prigione, e pur non veggio /
la mia fameglia, anco v'è fatto richiamo e messo sospetto, secondo che m'
). cassola, 2-455: -hanno fatto le cose in famiglia. -che
compro da mangiare e 'l cameriere avrà fatto il letto e nettate le vesti e
stregghiati i cavalli e ciascun altro avrà fatto quello che di fare è tenuto, dee
bazzicar taverne e chiassi, / s'è fatto ognun di voi sì bravo e dotto
del principe. manso, 1-1: honni fatto oltre ciò un acquisto...
roma dicevano qualche cosa: adesso è fatto tanto famigliare, che non ne parlano
lo slavo,... l'avrei fatto se non credevo che quel po'di
. giamboni, 4-531: fue incontanente fatto consolo per li romani: della quale
... aveva il governo pontificio fatto l'estremo di sua possa e consumato tutte
volta, due o tre hanno fatto il loro uffizio, essa più non gli
di salire a curiosare su quel poggetto, fatto sta che ci scapitano e il carattere
, edotto di una cosa); fatto conoscere assai bene, reso consueto, abituale
leopardi, iii-784: tra'forestieri ho fatto conoscenza e amicizia col famoso manzoni di
onni guisa, che piacci'a noi de fatto seculo longiare e essere e apparere religiosi
per amor tuo, e tutto questo fatto coll'esultanza d'un cuore fanatico e pronto
dette delle drammatiche persone! / * ha fatto fanatismo: ita è alle stelle:
, i-593: la parte ch'io ho fatto da molti anni e fo non è
non volere rivoltare in tuo uso quello fatto è per l'anima madonna, se
etade; tu ancora fanciulla in sì fatto abito andare non dovresti. sacchetti,
, 4-398: la donna ebbe partorito e fatto una fanciulla femmina. macinghi strozzi,
turchino dei berretti. -che è stato fatto, compiuto o commesso nella fanciullezza (
noi più volte in questi libri abbiam fatto vedere. redi, 16- i-37:
, un fanciullo che avrebbe sdegnato, fatto grande, i tesori della materia e la
cosa, si dice: egli ha fatto il fanciullo delle stinche, cioè fattosi la
è fuor di fanciullo, è giovane fatto, lasci pedagogo; qua'maestri migliori,
. savonarola, 7-ii-154: tu hai fatto loro come si fa al fanciullino:
fanfalucole e da straziare l'ore di sì fatto caldo. idem, 3-173: tratto
le muse, se i francesi in fatto di poesia italiana hanno il senso comune
di cinta, alto circa sei metri e fatto di fango battuto. pea, 7-11
cui noi siamo tutti discesi, fue fatto di terra limosa, cioè di terra e
barberino, 253: l'uomo fu fatto di fango, cioè del limo terre
di fango di terra, e fue fatto; e soffiò iddio nella faccia sua lo
sua lo spirito della vita, e fatto è uomo in anima vivente. trattato
man possente, / che l'uom fatto di fango in fango volve, /.
o renistio di sasso che vi si è fatto, e coll'acqua, che spesso
fangosa per le acque del verno avea fatto padule. cenne da la chitarra,
è misto con fango, che è fatto col fango, che partecipa della natura
et ei l'abbassa in terra e, fatto un bruto, / s'avvolge sempre
tutto questo, dico, chi l'ha fatto, chi l'ha prodotto, chi
155: in quella battaglia esser stato fatto voto di fare un tempio a giove
a giove statore, come già era stato fatto da romolo; ma che solamente era
. fagiuoli, 1-6-133: gli ho fatto subito provveder una parrucca, perché faccia
ogni fantasma è il misto di un fatto e di un'idea. la legge della
son tanti tant'anni) / m'han fatto chiasso al cuor più fantasie, /
105: ma come puoi sapere un fatto anteriore a l'uomo ed a la sua
insieme con molte fantasie ch'io ci ho fatto sopra. zarlino, 1-3-299: empire
un poco, perché non ci ho più fatto fantasia. -figgersi in fantasia, ficcarsi
cicognani, 6-79: questo discorso aveva fatto un'impressione profonda a domenichino: egli
vuol servire. così non è gran fatto che l'uomo si muti di fantasia
son tenuto, nel luogo che m'è fatto fra loro e in quello a cui
posso attendermi. ungaretti, ii-98: ho fatto a pezzi cuore e mente / per
de sanctis, n-71: un fatto per sé insignificante e indifferente, ma di
, come molti e molte hanno già fatto. giovio, 1-70: vidi per entro
rimordimento del non aver tenuto il così fatto invito, né la cotal posta. g
posizione di quel suo eroe era il fatto ch'egli non conosceva il proprio padre
fatta. la voglia di ornare ha fatto delirare. borsieri, conc., ii-387
su me della pena che gli avevo fatto soffrire, facendomi soffrire. e mannelli,
se mi avviassi a roma per essere fatto papa. imbriani, 3-167: un'altra
. piccolomini, 73: mi avete fatto sovenir del cervello de la bianchetta,
fantastico del '48 doveva pur trasmutarsi in fatto materiato: la capelluta cometa estravagante doveva
preso con tutti i caratteri di un fatto normale. b. croce, i-3-180:
io di due femmine / schiavo son fatto, / d'occhi fantastiche, / brune
la stolta moltitudine gridava che così fusse fatto. mauro, xxvi-1-274: non è
bravo fante: persona che sa il fatto suo, o anche brava persona, galantuomo
, 2-3-334: due bravi fanti m'avete fatto conoscere. questo fratino...
fante di picca è egli!) ha fatto / la lettera, e ti v'ha
, colla sua fante si consigliò se ben fatto le paresse che ella..
4. scherz. donna che sa il fatto suo, pronta, vivace, risoluta
8-12: quel fanto per terra m'ha fatto impressione di un passerottino caduto dal nido
quella di cui tanto aspettar s'è fatto, / la bella di parigi alma fantoccia
fantocciai, che avevano già molt'anni fatto nelle girandole mille gofferie, ma un
: governo di nome e non di fatto, in quanto l'effettivo potere è esercitato
paglia, tosto gridano, come se avesser fatto un gran colpo a trapassar di saetta
dargli donna né mai gli era venuto fatto; pure, avendone una appostata che
. -per estens.: disegno mal fatto, senza valore artistico. -pittore da fantocci
resto della persona non può esser me'fatto. -sì, per fantoccio da ceri.
: dio lo voglia, lei mi ha fatto ridere nel raccontarmi il negozio della fonderia
. quella persuasione che marte aveva fatto a baldone di far guerra. padula,
bagaglio. sacchetti, 154-21: e fatto alcuno suo fardello di robe e d'
non so che altri oggetti, dei quali fatto un fardello se lo caricò sulla testa
: se sarà che l'uno abbi fatto bene e giustamente una cosa, sarà
7-39: per mercé fazzo ogne mio fatto, / ca per mercé s'apaga un
apparecchiando vassi. / ella, ciò fatto, al furiar di marte, / ch'
montò molto più lesto che non avesse fatto la prima volta. leopardi, 15-5:
/ c'hanno sol per la patria fatto tanto, / e molti altri roman famosi
disposizione che distingue l'azione, il fatto, l'effetto espressi dal verbo.
, per lo tempo passato, hanno fatto molti valenti uomini. frezzi, i-4-45
a più far, poco il già fatto estima. / ma a più far che
4-144: se tu sapessi quel c'ha fatto e detto lo spirito della mia maddalena
il modello, secondo il quale egli fu fatto di poi da lui. tasso,
iddio, è lo stesso, quando ebbe fatto il mondo e tutti gli altri animali
e introducevisi la intellettiva, e è fatto uomo. ariosto, 10-84: non è
fosti, prima ch'io disfatto, fatto. boccaccio, dee., 10-10 (
, sta tutto tanno in campagna, à fatto cinque figlioli. è felice. palazzeschi
paura. non sei tu che l'hai fatto. -con riferimento al paese d'
delle galline [dicesi], quando hanno fatto l'uovo. soderini, iv-341:
edificate case, e piantate vigne, e fatto ortora, et ho innestati albori d'
i-62: col mare / mi sono fatto / una bara / di freschezza. piovene
stemi voi dire a che fine sia fatto un così pomposo apparato? -per conto
or ora. vasari, i-477: aveva fatto l'intonaco per una figura, e
questa, che chiamerei struttura poetica del fatto storico, si imprime nel racconto e
del pozzo, sopra la quale sia fatto muro d'altezza d'una puntata. tanaglia
principale. bibbia volgar., i-58: fatto il vino, bevello; ed inebriato
artificiale. giusti, 4-i-22: hanno fatto nella china / una macchina a vapore /
vesta. alfieri, 7-220: abbiamo fatto qui della biancheria... finché sappiamo
disse il copista: tutti si son fatto / un bel corredo. giusti,
, ii-1-151: se il cellini non avesse fatto ancora il frontespizio a quel librettino delle
negli anni passati / da me fu fatto per i miei peccati. giusti, 4-i-138
con bilance adulterate, / gli venne fatto d'esser milionario. carducci, 531:
quattro anni filati e poi s'è fatto castaido e poi mezzaiuolo. d'annunzio
propria di lui, nella quale avea fatto nota dei suoi peccati per conferirne col sacerdote
comisso, 15-52: spero non avrai fatto un rapporto di questo genere al tribunale
, senza naturalmente rendersi conto, aveva fatto punto e daccapo.
/ cose inaudite: anzi danzando avea / fatto stupir tutte le selve e i boschi
v. bellini, 438: io ho fatto qui una musica militare tutta nell'orchestra
, i-458: fece un maestro che, fatto levare a cavallo un fanciullo addosso a
proprio ingegno, facile, copioso, nato fatto per gli ornamenti. pascoli, 957
cavaliero, e io il metterò sul fatto, sì veramente che perché sono uomeni
, 2-2 (137): avendo fatto fare un grandissimo fuoco in una sua
il suo colpo. algarotti, vi-67: fatto il colpo, rimettono in mare,
ariosto, 10-41: che fossi fatto in quarti, arso, impiccato,
! gigi! ahimè che tremo ho fatto! cicognani, 1-188: la villa aveva
bacchelli, 1-87: i bersaglieri, fatto zaino a terra e i fasci dei fucili
per chiudere la nostra estate alpina, abbiamo fatto un ghiacciaio. moravia, xii-34:
e ridico: - bella strada che hai fatto. 16. trascorrere (un
crudeli stelle, / che m'hanno fatto di sensibil terra. tasso, 13-i-548
: quella donna... aveva fatto, in un periodo di disoccupazione, qualche
ho altresì a parlar seco d'un mio fatto, sì che egli mi vi convien
era come se la mano dell'uomo avesse fatto furia all'opera della natura. baldini
. baldini, 7-47: così dicendo, fatto forza sul mio braccio, melafumo s'
eguali. rajberti, 2-119: avrete fatto l'osservazione che quando si è in altura
naturale che si potesse, dove omero ha fatto achille infinitamente men bello di quello che
altri avventori, a cui non avevamo fatto attenzione, e qualcuno aveva cominciato a
onore / una istoria ch'i'ho fatto disegno / non commettendo in essa già
, 3-37: li peccati miei hanno fatto divisione tra me e te, e
., 1-13: il dimandi quello avrà fatto del grano e del vino e di
invito... gli era stato fatto per telefono due giorni avanti.
nuovo vocabolo. tasso, 12-635: fatto o finto è quel nome che, non
1-1-127: -che patti ho io fatto con esso voi? -d'esser mia
, in caso contrario, egli avrebbe fatto lega con ferdinanda per impugnare il testamento
del fratello. moravia, xi-46: avevamo fatto amicizia un giorno, al cinema,
300: questo donato... ha fatto contratto delle pecunie del comune. vasari
venendo in siena a morte, aveva fatto / testamento. p. del rosso,
somministrar gratis colla condizione che mi averebbe fatto donazione di esso stabile, 'causa mortis
vero posto. delle promesse che ti sei fatto quando eri nel più grave pericolo,
amore del grande parentado che egli hane fatto. beicari, 3-2-98: ché 'l padre
volte e forse un matrimonio lo ha fatto per pubblicità. -ottenere il divorzio.
, 10-9-224: egli è stato poi fatto un decreto da voi ateniesi, nel
contro, rispettosi e timidi, / fatto silenzio, attentamente ascoltano, / ed
vate laureato? / dove uno è fatto poeta di corte. giusti, 4-i-26
se mi avviassi a roma per essere fatto papa. -rifl. costituirsi in una
. bocchelli, ii-27i: mi ero fatto prete. -rifl. convertirsi da
cattolici, così è probabile che avrebbero fatto i goti in italia, se non se
. carducci, 1074: l'imperator, fatto 10 stuolo in como, / move
presto a più far, poco il già fatto estima. manzoni, pr. sp
se anche la somiglianza de'volti non avesse fatto fede, l'avrebbe detto chiaramente quello
. baldini, 3-258: gli avevano fatto un monte di feste, dandogli per
0 dafne, a me quest'ozii ha fatto dio. sarpi, vi-1-61: non
: noi diciamo che la mano ha fatto il tale omicidio, la quale è congiunta
corpo di quell'uomo che l'ha fatto. cornaro, 52: ma diciamo
lo accordo: ma ora il male è fatto, né fia possibile che me lo
misele intorno al letto ove faceano il fatto; e quando marte andò a fare il
; e quando marte andò a fare il fatto con venere, furono tutti e due
è piaciuto anche a'novatori, abbia fatto faccia e sia per fare gran male
: ma guido, che cosa t'ho fatto / di male per farmi così?
, iv-457: quando egli ha rubato e fatto inganni e rapine, portale ah'amorosa
permetteva né meno di temere che giulio avesse fatto qualche imbroglio. 34.
inf., 20-37: mira c'ha fatto petto delle spalle. bibbia volgar.
or pensa / e qual già mai maggior fatto feo / che quando i lupi facesti
471): della filosofia naturale s'era fatto più un passatempo che uno studio.
, 7-242: il mio amico ha fatto i capelli grigi dall'altro anno, ha
e dolce e caro che vi siate fatto gagliardo e forte. da porto,
gambini, 7-16: paolo si era fatto nuovamente di fuoco; di gioia,
., viii-146: lo profeta èssi fatto lacciuolo di rovina sopra tutte le vie sue
testa possente del giovane, -ti sei fatto uomo. pavese, 7-45: mi
/ più ch'alcun altro di sì fatto assedio, / e spesso il viso facea
: pensa il buon viso che ho fatto alla tua lettera appena veduta la sopraccarta.
era fastidioso; ma clemente vi aveva fatto abitudine, fino dagli anni precedenti.
dee., 1-4 (96): fatto avea sembiante d'andare al bosco.
jovine, 2-23: « pietro ti sei fatto l'innamorata? ». pietro avvampò
levi, 1-117: in america aveva fatto fortuna, faceva il sensale e il commerciante
paga, mi vuol parere d'aver fatto diciotto con tre dadi. note al
xi-149: umberto coi soldi suoi si è fatto la motoretta; umberto si fa l'
dossi, 507: un ladruncolo ha fatto il fazzoletto a un alpinista sul monte
che dal ricevitore dipartimentale del metauro sia fatto nelle tue mani il pagamento in moneta reale
presente, -di che gli si è fatto gran merito. rovani, i-230:
i-230: a quanti esageratori di professione hai fatto prestito grazioso... dell'onda
quelle spese avea fatte per fare un altro fatto utile e diritto, cioè per scampare
, 98: amor negli occhi suoi fatto avia nido, / tal che paria aperto
alcuni di questi insegnanti... hanno fatto alcuni corsi di istruzione pedagogica a locamo
a roma. levi, 1-161: aveva fatto fino alla quinta elementare, e ricordava
vasari, iii-562: quando altri ha fatto la mano disegnando in carta, si
rucellai, 2-1-1-27: fin dalle fasce abbiam fatto l'occhio a tanti e sì stupendi
compro da mangiare e 'l cameriero avrà fatto il letto e nettate le vesti.
1-179: si poteva supporre che avesse subito fatto bagaglio per rifugiarsi nella casa patema.
! gigi! ahimè che tremo ho fatto! provo / se mi fa bono un
in sul muro salire, o alcuno simigliante fatto fare. dante, purg.,
smontato del suo cavallo, non avesse fatto salirvi sopra lui. salvetti, no:
no: non sono avvezzo a esser fatto fare. alfieri, 6-132: le sue
e fare credere il detto o 'l fatto d'alcuna persona. dante, conv.
, 1-11: lui invece si era fatto prendere senza un soldo in tasca per
, 2-230: volete sentire come ho fatto a fare questo libercolo? dal procedere
e senza alcun rimedio di salute sì fatto fuoco, si fece ai merli,
vittorini, 3-143: gli si è fatto troppo vicino, e il nonno scosta
che nel caso intervennero per riscontro del fatto. foscolo, iv-329: entrò una ragazza
comandava la sua natura. si era fatto da sé, e ne era fiero.
o cose); accadere (un fatto); avverarsi (una circostanza)
dà luce, se 'n esso lume è fatto, / corno cera desfatto a gran
le sue nozze, pensò ottimamente esser fatto, se in questa medesima festa, per
'l sepulcro voto! / allor fu fatto un grande terremoto. savonarola, 5-i-4:
cognoscendo li uomini che tutto quello che è fatto circa la fede è stato profetato,
fata l'ode. ecco, sia fatto! / la gran reggia doventa una gran
per non potere, ché tanto hanno fatto, che non possono più fare. cantari
giamboni, 7-104: molto fa al fatto abbie a battaglia uomini rozzi, o
deledda, iv-761: quella ragazza fa al fatto mio. è sana e robusta,
, xxviii-224: né no fae al fatto perché salamone dicesse: « de le femine
a mala guerra, come lui ha fatto sempre, ché saprò fare ancor io.
« greggie perduto è 'l populo mio fatto » dice dio in profeta. rustico,
. petrarca, 306-5: io son fatto un animai silvestro, / che co'pie'
e non abbi la carità, son fatto come una campana che suona. ariosto,
conosce oggi per tale, perché è fatto tutto continente. -assumere un compito,
volgar., v-419: il signore è fatto a me rifugio, e il mio
speranza. idem, viii-135: siete fatto laccio alla speculazione, e come la
sua famiglia / e più che prima fu fatto dolente. ariosto, 13-33: l'
/ il naso e la mascella, è fatto cieco. sassetti, 149: le
più. marino, i-18: son fatto rauco, smilzo, lungo e secco.
, / esso a lei veramente è fatto estrano. carducci, 131: vedi la
. guido da pisa, 2-48: fatto giorno, enea fece armare due galee
. bibbia volgar., iv-594: fatto che fu sera, s'affrettorono i suoi
cellini, 1-84 (198): essendo fatto quasi dì chiaro e parendo loro d'
, iii-2-227: l'agita, / fatto il vespro, un'angoscia / calda come
si faceva notte, piantata la tenda e fatto fuoco con qualche sterpo che per la
carnascialeschi, 1-49: e'non aveva ancor fatto la luna, / il dì che
l'oriente per sapere che tempo avrebbe fatto. -cadere (la pioggia,
? ser giovanni, ii-150: avendo fatto un po'di collezione, se gli
da bologna, 1-35: si può il fatto narrare brievemente, se colui che favella
non si fa dal comin- ciamento del fatto. iacopone, 39-36: guardanno en quello
udito... quanto da lungi fatto si fosse e con che parole, avevan
c., 54: s'egli fosse fatto consolo, egli avrebbe leggermente fatto d'
fosse fatto consolo, egli avrebbe leggermente fatto d'antonio secondo la sua volontà.
cinquanta o sessantamila scudi, non viene fatto. carducci, iii-12-4: maggiore e più
è il signore; e a me è fatto in salute. 62. locuz
marito. e carsivaio intese subitamente il fatto; onde rispose al re che ne facesse
voi dite vero, ma voi n'avete fatto assai. pulci, 24-7: venne
cassola, 2-366: -sarebbe un bel fatto, -disse pepo, - appostarsi sulla
non sappia a punto / quanto ben fatto m'hai, quanto piacere. g.
. -ant. fare o essere fatto buono (o buoni): saldare
i fuggitivi, erasi in quella sola battaglia fatto del resto. lippi, 9-33:
rovani, ii-40: il primo violino, fatto d'occhio al buttafuori, mise lo
si sarebbe appostato con un mitra, avrebbe fatto fuori l'autista del camion di una
« fanno la vita » esercita il fatto di venire sposata. -fare male
8-10 (333): male hai fatto; mal ti se'portato; male hai
aveva insudiciato le dita, disse: -ho fatto male a toccarlo. -
che io ti ho contristato o fatto difetto, e ammenderommi e farò meglio.
quello c'hanno in dosso / a chi fatto ne l'ha credenza. redi,
/ l'artiglio, e non avea fatto niente. g. m. cecchi,
cecchi, 1-435: io non vo'in fatto / farne nulla di nulla, ché
l'ho presa e non mi ha fatto niente. -fare peggio, di
mio, prò ti faccia, del fatto tuo mi pare molto bene, perché sei
: ed oggi, o bimbo, hai fatto san michele, / hai messi insieme
le lunghe. leopardi, i-3: fatto tardi, tornato alla moglie senza preda
mezzodì. al gaia dolse di aver fatto tardi, e di non poter perciò
la sarei fatta sotto e v'avrei fatto mille umiliazioni. i. nelli,
da ogni parte, come si fosse fatto in cento, braccio di ferro del generale
capanna. jovine, 2-50: s'era fatto tardi e fuori il tempo era buio
-non vedere l'ora che accada un fatto; desiderarlo ardentemente. boccaccio,
farsi: essere o mostrarsi sicuro del fatto suo; possedere il segreto del successo
al ben fare, ché così hanno fatto e'santi. l. martelli,
pulci, 10-59: rinaldo, udendo sì fatto sermone, / a lui rispose:
, cento mila cotanti non t'avessero fatto disamorare. della casa, 553: tossiva
cura delle malattie, 1-42: poi sia fatto questo empiastro. r). radice
schietta (di un'istituzione, di un fatto, in partic. della lingua)
farina. luini, xxiii-152: se in fatto di cognizioni si mettessero gli accademici ed
la chiosa del venturi... fatto più manifesto lo sbaglio di quella benedetta tramoggia
opera, gli elementi che compongono un fatto, gl'intimi sentimenti di un uomo
tre, di cinque farine: cataplasma fatto con tre o cinque farine diverse.
scienza e la filosofia non hanno mai fatto farina; anzi coi libri si lavora sempre
ci vuole la farina: perché un fatto si avveri occorre che ne esistano i
fornai e i farinaioli, come già avevan fatto in quel- l'altra fattizia e passeggierà
lazzaroni stati testi moni del fatto seguito, la secchia ed io. d'
castagnacci. 5. impiastro, fatto di farina cotta nell'olio, che
denti stretti, sottovoce: -perché hai fatto questo, fariseo? - perché mi
all'inefficacia di ogni farmaco, avevan fatto esami del sangue, e scoperto che gli
l'europa, i quali non avevano fatto atto di dedizione ai borboni.
affermava che iddio gli aveva dimostrato e fatto conoscere, che tutto il mondo sogna
povero amico mio! il dolore ti ha fatto dar di volta al cervello. non
missionario. de marchi, ii-216: fatto stupido e farnetico dalla sofferenza, col
colombini, 105: àmmi iddio fatto conoscente che tutto el mondo sogna e
io sto aspettando quel che arete poi fatto dell'impresa, avendomi detto che di già
: onde non resto capace come abbia fatto a empiere tante carte, che fanno strabilire
2. figur. cosa, fatto, azione ridicola, non seria;
e prende un fascétto, c'ha fatto, / dove le cose sue più rare
: di questi due libercoli m'hanno fatto spendere quattro paoli e mezzo, perché,
mollettiere. jahier, 122: han fatto più presto di me loro: rapati,
famigli di casa, che già aveano fatto di molte fascine. lorenzo de'medici,
e di ampissime fascinate, che hanno fatto degli ottimi effetti. la fascinata più grande
braccia ». gramsci, 148: ho fatto male a discutere; sarebbe stato meglio
bocchelli, i-87: i bersaglieri, fatto zaino a terra e i fasci dei fucili
maestri filosafi, cioè coloro ch'hanno fatto le storie, e sì le compilarono e
firenze, padrone della verna, ha fatto murare [sul campanile] il fascio littorio
. cesarotti, i-74: di fatto i vocaboli nazionali essendo rappresentativi d'idee
geometrici della stessa specie, caratterizzati dal fatto che per individuare uno solo di essi
/ di tornar in firenze, e fatto fascio / ne venne. -far fascio
. caterina de'ricci, 224: avete fatto benissimo a pigliarle tutte [le inquietudini
. d. bartoli, 20-126: fatto accendere nel mezzo d'essa un gran
dalle carni que'cerchi di ferro e fatto d'ogni cosa un fascio, il gittò
pietre tratte co'mangani nel dificio mal fatto, lo mandaro in fascio. rovani,
de'giusti cristian buone persone / avevan fatto i scrit tori furbi e
pagliaresi, xliii-88: io per me fatto ho un gran fascione, /
l'aiuto del « fascismo », ha fatto parecchi progressi sul terreno della realtà.
cosa! »... « ha fatto le strade; c'è ordine;
programma e le idee. si è fatto il superlativo 'fascistìssimo '. b.
: 'fascista'...: si è fatto il verbo 'fascistizzare \
: de le sciolte chiome un fastel fatto, / e annodato a la man
del letto, e de'suoi panni / fatto un fastel, non si veste altrimente
6-158: preso consiglio dalla paura, fatto un fastello dei panni, scinta, scalza
piaghe e le ingiurie di cristo aveva fatto a sé quasi un fastello di mirra il
italia, il poeta maremmano s'era fatto l'obbligo di cantare in gloria i
vi si aggiunga la troppa modernità del fatto, per cui questi carli e filippi non
. b. croce, ii-6-140: nel fatto, conosciamo gli artisti ossessi di
era fastidioso; ma clemente vi aveva fatto abitudine, fino dagli anni precedenti.
sacchetti, 86-122: ciò che t'ho fatto infino a qui, è stato per
, 1-4: conciosia che, come è fatto natura de'popoli il compiacersi delle novità
1-iv-270: per me, soggiunse, ho fatto delle fatiche inutili, e son risoluto
: dal coperto o comignolo della casa fatto di qua e di là pendente, perché
; sontuoso, sfarzoso, magnifico, fatto senza risparmio, con profusione di mezzi
diversa cagione, con naturale circuito avranno fatto a te la fatale somma, in
in pietra o in onda, o fatto tale; / avrai d'alcina scettro
sotto voce il nome fatale e fui fatto passare. -a cui è legata
, o la solita fatale parsimonia, il fatto fu che perciò i bagni non diventarono
, un luogo in cui avvenga un fatto memorabile); in cui accade un
fino dalla nascita. 3. fatto o avvenimento che è indipendente dalla volontà
quell'espressione in cui il dolore ha fatto posto alla fatalità, parevano non soffrire.
tutte le altre cose lascia a così fatto fataménto ». = deriv.
diede ad intendere che stava mal del fatto suo. = etimo incerto:
. carducci, iii-6-233: burla di fatto... delle epopee romanzesche,
. idem, 360-53: cercar m'ha fatto deserti paesi; /...
, e mi ha detto che ha fatto grande fatica a persuaderlo. nieri,
. croce, iii-27-333: parve un gran fatto, e costò certamente grandi fatiche,
lombardia e stato a roma, averebbe fatto miracoli, e dato delle fatiche a
vi mando l'esempio in questa lettera, fatto da papa giulio. -durare fatica
al collo con forte e grosso capestro fatto di lana,... in tempo
dello assente giugurta, non conosciuto il fatto, non dobbiate niente ordinare. lippo
verga fatta serpe, / di fiume fatto sangue; /... / saran
, presente o futuro) predestinato; fatto, accadimento, attraverso cui si compie
di qualcuno dall'esito di un certo fatto. manzoni, 295: in questa
sf. modo con cui un oggetto è fatto, un'azione viene compiuta; sorta
ogni fatta. la voglia di ornare ha fatto delirare. nievo, 1-286:
= forma sostant. femm. di fatto, part. pass, di fare,
, deriv. dalla formula * cosi fatto '. fatta2, sf. sterco
celimi, 4-510: molto meglio si sarebbe fatto, e con più risparmio dell'opera
cristo. = comp. di fatto. fattévole, agg. ant.
fatti. = deriv. da fatto (cfr. anche fatta).
che può e lascia conoscere che ha fatto il fattibile, mostra agli altri il
onori sono dovuti al galeotti, che ha fatto il fattibile. e. cecchi,
fare, attraverso il part. pass, fatto. fatticchiare, tr. (fattìcchio
. dir. neol. modello di un fatto o di un complesso di fatti,
lat. facti speciès * apparenza di fatto '. per il n. 3 cfr
che, nel giudicare, si attiene al fatto (contrapposto al giurista che si attiene
sia possibile, la serie istorica del fatto comprobato dalle sue giustificazioni. =
fra giordano, 3-71: la natura ha fatto le cose attive, cioè fattive;
2-8: altre hanno il lor fine nel fatto, nell'opera (dico) che
. fattizio, agg. letter. fatto, costruito, preparato, costituito,
fornai e i farinaioli, come già avevan fatto in quell'altra fattizia e passeggierà abbondanza
comune e banale. 4. fatto, creato. -cavaliere, conte, marchese
; avvenuto, accaduto, occorso (un fatto, una circostanza, un fenomeno)
dicer po': - così vorre'aver fatto. bartolomeo da s. c.,
cose leggermente giudicheremo quello ch'è ben fatto e quello che non è. dante,
men paia il mal futuro e il fatto, / veggio in alagna entrar lo
, 12-ii-225: giudico impossibile che il fatto non sia fatto; e difficilissimo che
giudico impossibile che il fatto non sia fatto; e difficilissimo che gli scritti che
: ha interrottoci / un lavor quasi fatto. campanella, i-7: dal divino
chiamalo: non tardar più. -ecco fatto. d'annunzio, v-1-215: a ogni
si pensa: « ecco, è fatto ». ma il rugghio non s'
. tomitano, 42: sarebbe giustissimamente fatto che una legge si ritrovasse la quale
m. adriani, ii-282: parve ben fatto al senato di richiamar più tosto l'
e che ora sarebbe stato tardi e mal fatto accasarsi.
con l'anima mondana a reggere il fatto. b. davanzali, ii-6:
b. davanzali, ii-6: il fatto, poiché disfar non poteasi, senz'altro
il fare e il dar giudicio del fatto. alfieri, 1-300: prod'uomo,
a più far, poco il già fatto estima. tecchi, 3-137: il
.. abbracciando con uno sguardo il già fatto, dice: - com'è più
4-1-4: l'uomo... è fatto alla immagine di dio. petrarca,
l'altre creature l'uomo è nobilissimo, fatto alla imagine e similitudine di dio,
: iesu cristo, nostro signore: fatto del seme di david, secondo la
di lino filato, che mi pare ben fatto. alvaro, 7-8: è straordinario
quali [fichi] aperto e troppo fatto entra la punta della zucca col fiore.
e quello perché il giovine non è fatto ed il vecchio troppo. magalotti, 19-36
il vero punto che si desidera: * fatto 'dice che già questo punto è
[degli scorpioni], che si tiene fatto nelle speziarie, unto alle reni et
? soffici, v-1-587: un caffè ben fatto, alle due, leva il coraggio
, 781: il cauterio attuale, fatto con ferro overamente con oro o argento
il quale pannonico era chiamato ed era fatto di pelli. bibbia volgar.,
ch'egli adoperasse la terra della quale era fatto. cennini, 32: abbi
espressa, / conveniente a un uom fatto di stucco. carletti, 134: le
, 1-130: uno [termometro] è fatto collo spirito di vino. verga,
pugno chiuso, un pugno che sembrava fatto di legno di noce: -per menare il
/ eternamente sopra il tuo giaciglio / fatto di muschi e d'erbe, come i
: chi può dire di che carne sono fatto? ho girato abbastanza il mondo da
cima, vidi il lago stige, / fatto alla forma ch'io l'avea veduto
né sappia l'assessor com'io son fatto. nieri, 77: il mondo è
. nieri, 77: il mondo è fatto male,... non c'
si muovevano per trasmissione. -ben fatto: regolare, bello, perfetto, gradevole
: sosteneva un dottore / che ha fatto tutto bene il creatore. / gli
ed ei: per gobbo tu sei fatto bene. alvaro, 14-157: apparve un
e a sinistra per vanagloria. -mal fatto: sproporzionato, deforme (la corporatura)
e molto giallo, quasi impolminato e mal fatto, sì come fosse stato dirozzato col
tu avessi un figliuolo gobbo e mal fatto,... tu ti vergogneresti che
, grasso e tarchiato, brutto e fatto male, nero come il babao.
. colombini, xxi-116: giovanni è fatto molto da bene, e àmavi isforgiatamente
: ma si può sapere come sei fatto? ». dissi allora: « son
? ». dissi allora: « son fatto così e non posso cambiarmi...
. arrivederci ». -sì fatto: v. siffatto. -così fatto:
-sì fatto: v. siffatto. -così fatto: v. cosiffatto. -uguale,
renderanne una così fatta. -tanto fatto: eccessivo, esagerato, affettato;
/ e chi l'ascolta si fa tanto fatto. fagiuoli, 3-3- 72:
vi dessi / un buon viaggio tanto fatto, e poi / in tenere parole prorompessi
saranno pronti come quelli di un garzone fatto. celimi, 513: andrea del
all'orefice insino che gli era uomo fatto. b. davanzali, i-87: tutte
oggimai vecchio, e druso non ancor fatto. magalotti, 23-328: o sia
esserlo adesso, ma certo da giovane fatto, e fatto bene. manzoni, pr
ma certo da giovane fatto, e fatto bene. manzoni, pr. sp.
, / e brandirai la scure, uom fatto: al monte / treman le querce
1-375: con te che sei un soldato fatto, un giovane intelligente, e hai
un personaggio che ho trovato bell'e fatto, fatto da sé. moravia,
che ho trovato bell'e fatto, fatto da sé. moravia, xii-69:
parlammo di quei due. -cos'abbiano fatto non so, -disse, -li ho
bonacciona e sportiva che ha l'occhio fatto al macchinismo pesante dei balli coreografici e
degli ammaestramenti degli antichi, compilato e fatto e volgarizzato dal savio frate e maestro
paraison des deux phèdres è un lavoro fatto con quella serietà ed accuratezza che è
, 1-33: sembrava un discorso già fatto e rifatto, perché nessuno dei due
principali obignf al governo della calavria, fatto da lui gran conestabile; a gaeta
bartoli, 22-16: ubbidiente poi al fatto re; ma in un tal mezzo fra
donato il sito da un certo cristiano fatto di nuovo. 11. ordinato
l'altro era armato, il campo fatto, / sì che senza indugiar vengono al
, / sì che senza indugiar vengono al fatto. -istruito, addestrato (un
soldato... gregario, cioè fatto in fretta, meritò l'onore di chi
in cielo: se non è fatto, non ci bisogna dar briga; se
non ci bisogna dar briga; se è fatto, verrà al fine. guicciardini,
sentano; e il matrimonio è bell'e fatto, sacrosanto come se l'avesse fatto
fatto, sacrosanto come se l'avesse fatto il papa. 13. concesso
questo senso ha talora valore reciproco: fatto l'uno per l'altro).
organo della ragione, cioè ordinato e fatto per esprimere e manifestare di fuori il
palare con buon palo grosso e lungo fatto a ciò, perché i venti non lo
g. bentivoglio, 4-22: l'oranges fatto più per le arti civili che per
. lanzi, i-144: non era fatto [michelangelo], siccome il vinci,
preme il fragil mortale, a perir fatto / irreparabilmente. barilli, 5-v:
barilli, 5-v: il vapore era fatto per merci -non per passeggeri. piovene
cui adesso trascorrevo i giorni, era fatto per me, mi piaceva.
! prodigioso è il cammino da noi fatto in cinque mesi; ma un ultimo passo
ci resta... che sarà fatto. sbarbaro, 1-114: al colmo giunti
giunti di nostra vita, il cammin fatto riguardar c'è dato, come da vetta
ii-16: la gagliana venne a giorno fatto, che lo zio cosimo aveva il viso
nel sole che la smorza. è giorno fatto. -passato, trascorso.
adesso, e star là fino a fatto natale. g. m. cecchi,
passando adesso, / si potrebbe indugiare a fatto pasqua. galileo, 1-1-145: io
... mi sarà forza indugiare a fatto pasqua. 17. diviso
dice iob, mundato e lavato e fatto bianco come neve per la penitenzia,
ferro ed acciaio, indi il massello / fatto bianco afferrò con le tanaglie; /
si riserba, / bologna rotta e milan fatto in erba. 19. con
. 20. marin. tempo fatto, vento fatto: quello che si
20. marin. tempo fatto, vento fatto: quello che si prevede durerà per
, 2-341: chiamano i marinai 4 vento fatto ', quello che promette di durare
durare qualche tempo; e 4 tempo fatto ', il tempo che mostra di essere
, n. 13. -bell'e fatto: compiuto interamente, portato alla perfezione
tommaseo-rigutini, 599: 4 bell'e fatto '. l'aggiungere 4 bello ',
statue belle e fatte. -detto fatto: v. detto1, n. 5
. 5. -fatto in casa, fatto in famiglia: casalingo, domestico,
un soprappiù, direi, di come fatto in casa, che, figliol mio,
sgombra di idee fatte. -il fatto è fatto: ciò che è stato fatto
idee fatte. -il fatto è fatto: ciò che è stato fatto non
fatto è fatto: ciò che è stato fatto non si può disfare. sacchetti
: andossene a biagio e disse: il fatto è fatto; e poi n'andò
biagio e disse: il fatto è fatto; e poi n'andò a quello da
dio farete forse, / che 'l fatto non sia fatto? forteguerri, 3-27:
forse, / che 'l fatto non sia fatto? forteguerri, 3-27: ma il
? forteguerri, 3-27: ma il fatto è fatto, e non si può disfare