. b. cavalcanti, 2-317: la facezia dei brevi motti consiste, o nella
elezioni del comune; ridevano ad ogni sua facezia. b. croce, ii-6-168:
nemmeno un tipo; era piuttosto la facezia arguta e frizzante, fatta uomo.
sua stendono il tema, / la facezia e l'arguzia e l'energia. /
sua stendono il tema, / la facezia e l'arguzia e l'energia. /
pare che voglia alludere a quella facezia, la quale si dice essere
. gioberti, iii-76: la facezia della plebe romanesca... risale
, 415: de la quale facezia essendo certo tua signoria ne averà per
, si disperse, brillò in fine la facezia come, dopo un improvviso temporale,
dei quali scambia talvolta la buffoneria per facezia, come quando dice che la madre
dire la barzelletta; motto, facezia, battuta arguta. saper
seminate (benché solo per cagion di facezia) di laide parole e di concetto poco
boccalini, i-148: questa tanto mordace facezia di modo punse l'animo del critonio,
1-3-197: s'ingegnava di trovar qualche facezia e motto sopra de'guadagni ch'e'faceva
voce dotta, lat. cavillatili -onis * facezia, cavillo '. cavillo,
o cavillum 'scherzo, motto, facezia '. cavillosaménte, aw.
seminate (benché solo per cagion di facezia) di laide parole e di concetto
boccalini, i-148: questa tanto mordace facezia di modo punse l'animo del critonio,
faceva ridere domenico, ima specie di facezia ch'egli non capiva. -per
4. fandonia, frottola; facezia. pananti, i-280: disse ima
del comune; ridevano ad ogni sua facezia; lo chiamavano, per antonomasia, 'il
altro poema della pingue ma non crassa facezia emiliana, voglio dir il 4 bertoldo
... sarebbemo crepati se questa facezia avessemo tenuta occulta; ove apertamente ad
e non approvassero e non applaudissero la facezia che serviva d'allettamento e d'attrazione
sua stendono il tema, / la facezia e l'arguzia e l'energia. /
aveva sete: nelle quali deformità la facezia di tali motti consiste. -disordine,
s. degli arienti, 438: questa facezia, destinata cum affezione a tua excellenzia
pessimo consiglio. -motto arguto, facezia. boccaccio, dee., 1-6
in fatti, che noi propriamente chiamammo facezia: l'altra in parole, che chiamar
salvini, 41-162: si possono con qualche facezia [le grammaticali minuzie] ringentilire,
, di sali dolcifrizzanti, di nobile facezia. = voce dotta non attestata altrove
sua stendono il tema, / la facezia e l'arguzia e l'energìa.
schiamazza / il sermon patrio e la facezia e il riso / dell'energica plebe
* troppo consistere la lepidezza e la facezia in equivocuzzi osceni e miserabili.
suoi sermoni diceva qualche motto o bella facezia da ridere, non pensatamente. alberti
sua stendono il tema, / la facezia e l'arguzia e l'energìa. n
. villani, 1-332: se la facezia si piglia per eleganza, non ha dubbio
se si piglia nel proprio senso di facezia, pur le conviene, ma più di
schiamazza / il sermon patrio e la facezia e il riso / dell'energica plebe
e cortigiano, era succeduta la pacchiana facezia anticlericale cattedratica e da comizi i.
b. cavalcanti, 2-317: la facezia de i brevi motti consiste o nella
[il casti] non avea urbanità di facezia, né fantasia pittrice di descrizioni,
de lì, sarebbemo crepati se questa facezia avessemo tenuta occulta. giannotti, 2-2-179
2-2-179: non è da tacere una piacevol facezia che, nel passare questo fiume,
malizia. = deriv. da facezia fachirismo, sm. l'insieme
v-448: ei non avea urbanità di facezia, né fantasia pittrice di descrizioni, né
tragedia sua stendono il tema, / la facezia e l'arguzia e l'energia.
giovenalesco, fa sangue, ed è la facezia della plebe romanesca, di cui pasquino
il suo sfogo anche quella vena della facezia rusticana, antica come i canti fescennini
, sf. ant. amenità, facezia, spiritosaggine. a. f
una persona o anche un motto, una facezia). castiglione, 294: disse
bocchelli, i-300: quest'altro motto e facezia voglia di godere!...
; burla, scherzo, beffa; facezia. - anche: inganno, imbroglio.
, licenzioso (un motto, una facezia). bocchelli, 6-391: il
egli, e risponde al primo con una facezia. 2. per simil.
. -per estens.: arguzia, facezia, motto di spirito. roberti,
grazia, la quale spruzzi l'ingenua facezia e giocondità d'alcun affetto soave.
giovenalesco, fa sangue, ed è la facezia della plebe romanesca, di cui pasquino
di silvestro, 377: una nova e facezia e tac- cagnaria, overo scorgetiva,
beffato. piovano arlotto, 70: facezia xlii fatta in siena dinanzi al podestà
cornetta, qualche spinta, qualche salace facezia che don matteo mostrava di gradire con
corsetta, qualche spinta, qualche salace facezia che don matteo mostrava di gradire con
motto arguto, battuta di spirito; facezia, freddura. c. dati,
2. in senso concreto: arguzia, facezia garbata. -anche: divertimento, gioco
'ilare tragedia, farsa costernata, facezia satura d'un tanto segreto quanto aggressivo,
ultima piroletta, ha lanciato l'ultima facezia. moravia, 12-148: gli uomini
instanza al prudente che moraleggiasse la sua facezia e quello subito rispose con questo motto
lo più in senso concreto: motto, facezia, battuta arguta, spiritosa, scherzosa
'parola ', bon mot 'facezia, scherzo verbale 'e mot d'
tavola / e a naso rosso / una facezia / v'arriva all'osso.
il 'bava'aveva (com'egli per facezia soleva dire) navigato la tecca, la
. -anche: detto arguto, motto, facezia, barzelletta. rustico, vi-1-155
il tempo ci ha insegnato che una facezia oltraggiosa..., quand'è diretta
silvestro dire poesiej e qualche motto ovver facezia onesta. guasti, iii-430: conferivano
respiro impedito. -battuta scherzosa, facezia. ghislanzoni, 18-32: la
: taggia patria dell'inquisizione è una facezia erudita, che in un romanzo può essere
la smorzatura, il torpore, la facezia tabaccosa, la divagazione patriarcale, che
schiamazza / il sermon patrio e la facezia e il riso / dell'energica plebe
ultima piroletta, ha lanciato l'ultima facezia. moravia, vii-331: la bruna fece
, 1-53: non udìvasi allora alcuna facezia o motteggiamento fra essi; anzi, chi
c. arrighi, 3-81: la facezia non fece presa; non ne risero;
. non vedi qua ogni parola essere una facezia et ogni tratto un protratto? tu
'67o: narrate... per facezia lo egregio fatto di quel provisore che
perché in essa si trovava la pulita facezia e il gioco liberale. -che
dimostrazioni che oggi, a titolo di facezia, si chiamano piacevolmente quarantottate. imbriani
, v-448: ei non avea urbanità di facezia, né fantasia pittrice di descrizioni,
di spirito, detto arguto e ironico; facezia, lepidezza. b. segni
far bene / voi l'abbiate ridotta alla facezia. cesarotti, i-xvm-56: 1
qualche guisa anche si possono con qualche facezia ringentilire, disruvidire e rallegrare?
faceva di proposito quando, a una facezia meglio riuscita, lo sorpresi a spiare discretamente
7. incline alla mordacità, alla facezia pungente, alle insinuazioni maligne.
di qualche nuova o di alcuna lepida facezia, vera o finta non importa,
. -con valore attenuato: scherzo, facezia; barzelletta, storiella. nievo
due generiche fonti, cioè dicacità e facezia: quella consistente ne'detti e questa ne'
). betteioni, iii-289: la facezia gli scaturisce spontanea, fresca e brillante
(scièda), sf. letter. facezia; battuta beffarda o scherzosa; frase
scedarìa, sf. ant. facezia. buti, 3-776: 'e pur
la smorzatura, il torpore, la facezia tabaccosa, la divagazione patriarcale, che
salace, licenzioso e scurrile; scherzo, facezia. -scherzamento di parole; gioco di
, ii-222: rise gustosamente lo spartano aquesta facezia scintillante, che scottava come una face
di silvestro, 377: una nova e facezia e taccagneria overo scorgietiva quale fu facta
, ii-222: rise gustosamente lo spartano auesta facezia scintillante che scottava come una face ar-
dei riposti consigli. si dice per facezia o con intenzione. dal noto verso dantesco
, a non so che aneddoto o facezia, scoppiò in una risata così tonante
gli sa del soldo con una nuova facezia. primo requisito del nostro uffizio sarà da
, 20-171: letta, e riletta la facezia la riporrà dove la trovò, cioè
faceva di proposito quando, a una facezia meglio riuscita, lo sorpresi a spiare
e precisa di domande e di risposte colla facezia seriosa e colla civiltà del complimento.
uno solo. -spirito di patata: facezia insulsa. panzini, iv-655: 'spirito
'burletta'. 2. atto o facezia sciocca, che è tipica o ricorda quelle
convenuti, potersi arrischiare in dialetto qualunque facezia, senza scandalizzar le orecchie stitiche.
: fé ridere il cupido con questa sua facezia più che non si avrebbe pensato,
serao, a non so che aneddoto o facezia, scoppiò in una risata così tonante
altro scopo. -battuta di spirito, facezia, arguzia, motto. fogazzaro,
. 5. motto arguto; facezia, battuta di spirito. botta,
-in senso concreto: motto, facezia elegante e ricercata. calmeta, 12
prendesse. castiglione, 322: pungendo la facezia o la burla troppo acerbamente, esce
cabaret si ripresenta come vaudeville? e la facezia come platitude? = fr
.. si credeva di dire una facezia avvertendo che la città di verona scacciava i
di noi, non si adombravano di qualche facezia libertina, purché fosse leggermente velata.
feconda. 7. briosità di una facezia, di un motto di spirito.
boutades). battuta di spirito, facezia, motto. - anche: affermazione paradossale
invar. arguzia, spirito; motto, facezia. m. praz, 6-134
archiatro ed io; e qualche scannata facezia la ci uscirà pure di bocca, se
caricano tanto la dose, che la loro facezia si fa seria troppo. =
e il vezzo di voltare ogni discorso in facezia, quasi che il ruolo dei nobili