violenta in giù l'accascia, / arco fac- cendo di sua dritta lista, /
cantari, 303: io ti dico e fac- cioti asapere / che 'l traditore è
ventura il castaido nella corte; al quale fac- cendo suoi atti come i mutoli fanno
i bachi. parini, 608: ciò fac- cendo, io mi glorio d'un
continuamente corte, donando e armeggiando, e fac- cendo ciò non solamente che a
, 154: per arricchimento dello spazio, fac- ciavisi alcune istorie in campo aperto.
chiamatolo in disparte, insegnava un rimedio, fac- cendo intanto saggio delle sue non conosciute
ricordo come a dì 31 marzo 1509, fac- cendo la signoria una pratica di cittadini
il suo uffizio all'ore debite, se fac- cienda non lo stroppia, cioè che
, ch'ognuno stesse / davant'a lui fac- cendo dolzi canti. anonimo, 24
la loro utilitade e danno, operandole e fac- cendo dimoranza in esse cose. tasso
noi debba essere esplicata, cioè la cagione fac- cente l'egritudine nell'animo, come
: ha preso un'altra serva per le fac- cendacce di casa. -è una
sublimi ammalati. panzini, iv-243: 'fac- chinaggio ', con iperbole familiare si
della principessa passò quasi rasentando quel sereno fac- ciotto di teresa, e la reai
guittone, i-20-48: studia notte e giorno fac- ciendo suo camino gendo a inferno!
far meco parentado. bellincioni, i-218: fac- ciàn questo mogliazzo, / e non
tutto abbi pensato e proveduto a'rimedii, fac- cendo figura che le cose prima provedute
i prismi dell'arte e in tutte le fac- cettature della parola; tutto questo,
tocchino a qualcuno, augurandogli che non gli fac- cian prò. = estratto
un bell'albero, fronzuto, ramoso, fac- ciamlo un platano, se ne diletta
segni, 7-82: questo toccamento non si fac- cendo se non per via del mezo
40: è molto savio, intendente e fac- cente, e assai industrioso. cantari
prestamente le ingabbiate. allegri, 6-22: fac- ciam, geva garbata, / quanto
quella sua affannona ingeritura, con cui, fac- cendier ardelione, per tutto s'intrude
parte memorativa o vero la ragione memorante, fac- cendola raccordare delle cose buone e dimenticare
m'avea parlato, sorridendo / incominciar, fac- cendosi più mera. idem, par
3-72: quando alcuno per lo contrario, fac- cendo il musone e stando cheto,
nelle operazioni loro di tempo in tempo e fac- cendo sempre o quasi sempre il medesimo
nel porle [le viti] da principio fac- cinsi dar loro nel fondo della fossa
colla lingua parlando, o coll'opera mal fac- cendo, o per negligenzia lo bene
per negligenzia lo bene che dovea fare non fac- cendo. lamenti storici, iii-215:
. bacchelli, 1-i-527: bastava guardar le fac- cie per sentir salire il riso dai
manco l'una l'altra danni, / fac- cendo del pecuglio varie parti, /
pomeriggio, vestiti con pretensiosità plebea, dalle fac- cie inintelligenti e vanitose. e.
sapere più diffusamente la tua conversazione con quel fac- cia-di-cane. né dovrebbe lagnarsene, poiché
e ogni cosa. machiavelli, 1-i-472: fac- cendoti migliore conoscitore del mondo, ti
/ massenzio imperadore, / pessimo e mal fac- tore; / sedea prò tribunale /
e co'santi in una gloria, / fac- cendo un regoletto al tuo bel riso
lui et inverso di lei ancora tanta istranezza fac- cendola stare qui con tanto disagio.
di cavagli; / e 'n quella terra fac- cendo riseggio, / com'udirai,
già perfettamente morta, ma non già quando fac- quisto sia imperfetto, overo occasionale e
certi saccentoni a credenza, i quali, fac- cendo il 'coram vobis'a vento,
, vti-60: a tutti i quadrivi si fac- cian piazze; sopra i fiumi sieno
nominarla si sciacqua ogni volta la bocca con fac- qua di rose, chiamandola in iscena
, cv-174: i'voglio tornar da meser fac- ceto comico, che tanto gusto mi
. dante, par., 6-104: fac- cian li ghibellin, faccian lor arte
sempre riguardan, perché da mortale / semenza fac- cian immortai la razza / degli uomin
proverbi toscani, 214: norcino di sette fac- cie, e otto se bisognano.
ineguali, incidenze irregolari, piani obliqui, fac- cie rivoltate, archi sghembi, immobili
seder tanto a sghimbescio esporsi / che si fac- cian spalliera del bracciuolo, / ed
per buon tempo, il simile messer mellon fac- cendo, passaro. =
a. ssé, ne la stimassióne sua fac- ciendola presiosa. maestro alberto, 64
e convenienti luoghi corrispondentisi di numero, di fac- cie e di forma et in maniera
buonarroti il giovane, 9-678: noi le fac- ciam quel po'di tara, /
non c'è né bischeri né ponticelli che fac- cian queste differenze di tiratézza in questi
, 1-i-410: lo frate venuto, inginocchiatosi fac- cendo vista di orare, dicea fra
quarto di cannella. soderini, i-208: fac- ciansi certe casse di abete sottile lunghe
ideato da lui;... mario fac- cioli, di torino, con un
e delle amabili / nostre assassine / si fac- cian vindici / le varesine.
non significhi antieuropeismo, ma una delle due fac- cie dell'etica religiosa dell'europa.