nel coperchio dell'arteria suona, si fa la lettera a, la quale però in
col quale s'accenna quel suono che si fa, o può far con la voce
., 22-153: l'aiuola che ci fa tanto feroci, / volgendom'io con
sempre mai l'uscio de la tua casa fa che si serri la notte a chiave
scarpata è pure posta la baracchina che fa da stazione, dipinta a calce, a
. idem, inf., 23-74: fa che tu trovi / alcun ch'ai
dona a sua figliuola isotta corone, e fa mettere, nella nave tante paia di
, così..., come si fa per rompere un giunco fresco.
li perdonerò giammai, se non mi fa gridare mercé a cento baroni, ed
, vii-305: fino a poco tempo fa, all'inconveniente del mio carattere troppo modesto
costituisce la parte superiore del capitello e fa da sostegno all'architrave. f
tavola, che a guisa di coperchio fa finimento al capitello superiormente, e intorno
re di nazione franca... si fa menzione dell'assistenza de'vescovi e degli
e impotente: abbatino alla francese di ottantanni fa. nievo, 35: l'era
delle spese; e disputa che ci si fa: abbacaménto. = deriv.
? varchi, v-38: quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole
, ben bere, ben dormire che fa, che monta? idem, 559:
lei me fo dato, / che me fa gire co abbacinato, / c'ha
vergine alimenta i fanciulli, la seconda fa silogismi, la terza col parlare dolcifica
è cosa verissima che due volte cinque fa dieci, tre volte cinque quindeci;
abbaco dell'aritmetica pastorale due volte cinque fa tre, e tre volte cinque fa
fa tre, e tre volte cinque fa uno. g. gozzi, ii-326:
: un tale che... fa i conti al cielo coll'abbaco, mi
de marchi, 29: buco via buco fa buco, dice l'abbaco. b
quale, d'ogni abbagliaggine purgandoli, fa che essi, stati semplici per lo adietro
è lo splendore e l'abbagliamento che fa! o. rucellai, 2-16-2-353:
i-297: il sole è forte e fa dolere la testa. l'erba lustra,
ascoli, 3089: [l'agate] fa l'uomo vincitor nella battaglia, /
, quel frequente e acuto abbaiamento che fa il cane da caccia, specialmente il
molto strepita e minaccia, in genere fa poco danno, non conclude nulla.
finestra sopra tetto, la quale si fa con una certa alzata di muro coperto,
roba a guisa di balle. abballare fa pensare a cose di poco prezzo.
abballinare dicesi di un'operazione che si fa al letto prima di rifarlo; e consiste
, 1-2-490: -il nostro re come la fa stamani? / - abballina per ire
e sull'altro spigolo, come si fa con i bambini che imparano a muovere
vostro. -il mio abbandonamelo non le fa alcuna ingiuria. 2. stato
i-167: e tanto di fallo [fa] chi no contrasta a la 'ngiuria,
lito. paolo da certaldo, 116: fa spesso dire de le messe..
, vaghi di vedere ciò che pietà fa loro poi debitamente spiacere. idem,
pur lor gli occhi abbarbaglia, / ma fa che ogn'altro senso attonito erra.
oltre alla illuminazione pubblica, ogni bottega fa a gara per abbarbagliarvi la vista con
vero e leale, mentre e'ci fa scorgere, quantunque abbarbagliataménte, principi di
, 9-139: anzi le barbe sue fa con più forza / abbarbicarsi e penetrar sotterra
, 2-25 (i-920): il medesimo fa la gelosia, la quale com'è
della nostra persona, che sempre ci fa pensare al caso nostro in ogni occasione
: è l'orgoglio, che tacitamente ci fa supporre la nostra superiorità nell'abbassamento degli
forte braccio abbassa la tua lancia, e fa che avanti nella gola ti ponga
12-57: ma se sua guida il fa, se 'l fa signore, / ch'
sua guida il fa, se 'l fa signore, / ch'ella non vede come
si sa che la speranza volar ci fa contenti, / e che il timor procura
dura molto, ammassa gran nuvoli e fa piovere: ciò per altro succede quando
sm. scherz. e disus. chi fa abuso dell'espressione abbasso.
errore. udite caso singolare. tempo fa, uno di questi abbassisti disputava appunto
(non molto usato però) si fa d'un colpo solo, gettando o a
che in sul campo combatte, / fa tristo quel che innanzi gli si para,
un loto, la prima cosa ch'elli fa, vi mette la boca. alberti
, sm. botola per la quale si fa cadere il fieno dal fienile nel locale
(credo poter ornai qualificarlo così) fa un passo di più verso la conciliazione,
negli abbattimenti del corpo appiccinisce e si fa meschino. manzoni, pr. sp.
avvisino del trapasso vicino, pur si fa come il mal consigliato giona. idem
farli abbracciar più stretti, che non fa l'ellera la querce. -per abbatuffolarsi
come antica. oggi da molti se ne fa scialacquo, persuasi di scrivere con eleganza
ma quale più fra noi si fa rabì. idem, ii-7-9: bella fui
, / la casa abbiglia, e fa porte e rimesse / da cocchio. redi
/ e dorme quanto il sol gli fa la rete, lmbriani, 2-217: chi
, i-132: [il nilo] che fa l'egitto non abbisognante d'implorare le
tutto quanto abbisogna nel mondo, lo si fa: e si fa anche quello che
, lo si fa: e si fa anche quello che non abbisogna. collodi,
abbisogna, a quegli almeno a'quali fa luogo) alcuno alleggiamento prestare. g
in fine di tavola, un vecchio ci fa una zuppettina, e se la gode
città] abbondantissima d'ogni cosa che fa mestieri per lo vivere umano. idem,
t abundanza, l'am- miranza el fa pigliare. bartolomeo da s. c.
iacopone, 12-42: lo peccato sì fa a l'alma la terribil sua usanza
sospiri, / ch'abondan tanto quanto fa 'l dolore. arrighetto, 245: il
diciamo abbondare in cautela, quando uno fa più di quel che sia richiesto,
tommaseo-rigutini, 3274: abbondone è ciarlone che fa la frangia a tutto, sia per
. l. martini, i-226: fa [il duca] fabbricar di nuovo
giorni attaccarvi con un 'fa freddo, fa caldo'. pindemonte, 8-186: però
soprattutto è l'uso che se ne fa oggi dai pessimi parlanti, dicendosi, abbordare
(femm. -trice). che fa l'abbordo o l'abbordaggio (la nave
abbórdo, sm. manovra che fa una nave per accostarsi a un'altra
la borra cattiva; il che si fa alla peggio e senza accuratezza, adoperandosi la
, adoperandosi la granata, siccome si fa alla spazzatura. segneri, iv-554:
: 'e's'affolta, o e'fa un'affoltata, o e's'abborraccia
s. v.]: chi non fa che concepire o tentare opere di mente
, / m'affonda, / mi fa nido, / m'assorbe il mio divano
prestissimo languirai. salvini, 31-36: fa di mestieri, che tu coll'animo del
legge d'un'altra malva arborea che fa in mauritania..., d'altezza
10-41: le pareti d'un celeste che fa ridere, da quanto esagera nel somigliare
le parte di quelle cose che lui fa professione di darne integrai notizia, che
sì ne abbri- vida, e mi fa battere i denti? 2. intr
1-238: un alito di vento / fa luccicare, abbrividir le foglie,
d. bartoli, 9-29-2-36: mal fa... chi nel sole vorrebbe
abbronzare non si suppone la crosta che fa il rosolare... si rosola al
biade serotine, le abbruciacchia, le fa indugiar a granire. = comp.
la veia sciolta; / vide che fa la dèmona co la sua capovolta:
stretti. idem, 1075: or si fa innanzi alberto di giussano. / di
acomande che ricievono a colui che le fa. 2. compagnia di commercio (
bacciarone da pisa [tommaseo]: mi fa sbandir poi suo accomandaménto / di quella
sm. disus. accomandante; chi fa l'accomanda, il prestito o deposito (
è ammalato; e oggi non si fa nulla ». [ediz. 1827 (
banda i vostri capricci, giacché iddio vi fa capire che non gli accomodano per nulla
non si ricordano la scena di tanti anni fa, ma 1'accomodato racconto che ne
, 16-12: mormora l'aura e fa le foghe e tonde / garrir che variamente
guadagno de vittoria en travaglio; / fa fugar quelle sembiaglie de quigli forti nimice
. la natura ogni opera biasimevole fa che sia accompagnata dal timore e dal
lei di nuovo acompagnare, credo che fa ben ch'ella vi consente. boccaccio
/ che già per lui carpir si fa la ragna. 14. tr
che accompagna, che segue, che fa scorta d'onore; custode; seguace
. accompagnatòrio, agg. che fa da accompagnamento. c.
/ che il canto e il suono fa allegare i denti. = deriv
tutta la grande / storia ond'ella fa memoria. guittone, 3-66: ma
18-2-10: l'amistà le prospere cose fa più splendenti, e le avverse partendo
, e le avverse partendo e accomunando fa più leggieri. machiavelli, 464: ai
di cavarsi questa voglia, che lo fa propio spasimare, pensò che non ci era
la ricevuta sospeccione del romore alla giovenetta fa porre maggior guardia, e ogni acconcezza
idem, 177: lo savio fa i fatti suoi quando acconcia e fa bene
savio fa i fatti suoi quando acconcia e fa bene gli altrui. sacchetti, 189-99
. idem, 2-2-5: la natura fa l'uomo acconcio, e l'arte poderoso
temperata secchezza, per la quale si fa più acconcia a fruttificare. cantari,
lava i panni, la carne; fa la peverada, e mill'altri acconcimi.
le vele, quelle si ripiegano come fa un ventaglio. = deriv.
dopo aver offeso dio, non ne fa conto. beltramelli, i-35: quasi
locuz. chi tace acconsente: chi non fa aperta approvazione, implicitamente aderisce.
ella disse: figliuolo mio, non fa bisogno ch'io t'insegni andare alle
i liberali o al mesi fa quei passatori di morsano mi avrebbero accoppato,
bengale...; questo accoppiamento fa un sangue un poco brunetto, ma la
'/ che l'un coll'altro fa, se ben s'accoppia / principio e
un folto ordin di figli / ti fa contento, e due fiate ancora / sotto
. 6. locuz. -dio fa gli uomini e poi li accoppia:
appunto il nostro volgar proverbio: iddio fa gli uomini congiungere, unire. - anche
accorata, / molto dura morte li fa fare. fra giordano, 3-73:
luogo onde non ne campi. così fa iddio nello 'ndugiare che fa del peccatore
campi. così fa iddio nello 'ndugiare che fa del peccatore, che tende l'arco
. forteguerri, 16-36: e le fa de'discorsi amici e grati, / per
suono. vasari, ii-81: il simile fa l'altro [fanciullo], che
lira, par che senta l'accordamento che fa il suono con il liuto e con
conformità d'opinioni o di voleri, fa che i contendenti rinunzino, almeno in
varie- tate, / ch'altro mi fa voler sua potestate, / altro folle
apporta dolzore, / altro pianger mi fa spesse fiate; / e sol s'accordano
senza prole,... dodici anni fa, avevano rilevato, d'amore e
: uno contadino di francia mi si fa inanzi a volere che io lo descriva
! guittone, 52: si che mi fa sperare / ch'ella m'acorrerebbe con
lavor sì ben comparte / ch'a natura fa scorno, invidia a l'arte.
, che per la sua dolcezza le fa accostanti alla natura. 3.
ha caro: / per lui non fa lasciar venirsi adosso / un corpo così grande
nemico. idem, v-1-310: quando si fa un'accostata, dalla grande scìa mediana
. ariosto, 10-105: simil battaglia fa la mosca audace / contra il mastin
mani una sopra l'altra, e non fa mai nulla. pascoli, 748
: covacciolo è il covo che si fa nel letto chi molto vi giace,
varchi, v-38: quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca, o
ho un tomo di materiali accozzati qualche anno fa. 2. congiunto, riunito,
. dotti, iii-259: gli scritti fa bramar chi li divieta, / accredita
fisamente, e accrespavano le ciglia, come fa lo sartore, quando è vecchio,
agg. che sta in crocchio, che fa capannello. de roberto, 296:
lippi, 2-48: chi coll'amico fa a stacciaburatta, / chi all'altalena
negrito accumula tutto il suo entusiasmo, e fa peggio. bontempelli, 9-126: man
tommaseo-rigutini, 150: l'accusa si fa, d'ordinario, in pubblico e con
, iv-24 (6-35): amor poi fa bandire / che tutta sconoscenza sia in
s. c., 3-6-5: più fa prode l'amichevole gastigamento che l'accusare
agg. ammin. eccles. che non fa capo a una direzione, a un
, i-187: e troppo più mi fa della sua vita dubitare l'acerbità del mio
bufi, 2-361: la punizione si fa con acerbità, la purgazione con clemenza
par., 19-48: e ciò fa certo che * 1 primo superbo /
tozzetti, 12-8-443: questo spato o tarso fa certi cotiledoni, o acetabuli, molto
l'aceto e la stilla- tura sua fa passare per la sua feccia novamente bruciata
puppa. e per forza non si fa nemmeno l'aceto. viani, 14-138:
- vera...; fa cespuglio di più cesti insieme.
quella briseide ad essolui tolta da agamennone fa tanti romori che si empie la terra
/ coi suoi fitti mazzetti, / mi fa pensare a vecchie trine / appena impolverate
cura tappando la bocca. ma la gola fa spalancar la bocca come un forno e
spargimento così ben inteso che il raspo fa de'suoi ramicelli: e a questi gli
un piatto d'uva, ognuno le fa festa, la si gusta acino per acino
bocca. sinisgalli, 4-52: « fa gli acini grossi come prugne » dice
grappolo. soderini, ii-105: non fa [la cuscuta] fronda alcuna, ma
: prava natura / rincontra amor corno fa l'aigua il foco / caldo, per
lo star ferma ch'ella à fatto o fa. crescenzi volgar., 1-4:
sanza tumore dell'acqua la terra non fa niente. poliziano, st.,
: con quel continuo battere, che fa che l'acqua spezza i durissimi marmi
loco scuro dove passi la spera del sole fa esso razzo azzurro e massime essendo tale
tale acqua distillata e 'l fumo sottile fa azzurro. vasari, iii-19: sopra poi
, e la sua corruzione e putredine fa corrompere gli umori, e 'mpedisce il petto
che gli è vicina, / come fa la trireme acqua di sotto. dizionario
falle nel bastimento. si dice che fa tanti pollici d'acqua all'ora, cioè
che il bastimento è stagnato, non fa acqua. jahier, 45: è un
, 45: è un tre alberi che fa acqua, un tre alberi con turno
aver a andare contr'acqua, or che fa freddo. manzoni, pr. sp
leonardo, 1-88: l'acqua bassa fa più danno alla riva nel suo corso
riva nel suo corso, che non fa quando corre pieno. -figur.
(663): di te non mi fa specie, che sei un malandrinaccio;
. dante, 53-59: la terra fa un suol che par di smalto,
3-117: adesso la casa del nespolo fa acqua davvero da tutte le parti,
quando la paura entra nel corpo, fa come vuoi e ammonisci quanto ti pare,
clericale, con questa sua intransigenza, fa un buco nell'acqua: provvederà forse a
. pataffio, 1: e ne fa gran burbanza e salamoia: / da
acqua alla china. -l'acqua fa marcire i pali: proverbio dei bevitori
/ ch'ei sa che l'acqua fa marcire i pali. -l'acqua scava
grano si fonda bene colle barbe, e fa buon cesto; laonde è poi
io sono presta, e già mi si fa tardi, che sopra me senta la
le mie dita consacrate, come si fa dopo averle intinte nella pila dell'acqua
acqua santa, in giornata, non fa paura nemmeno ai cani idrofobi.
contumace / come ne l'acqua bollita fa 'l sale. crescenzi volgar.,
secondo quel c'hanno detto i savi, fa minore inflazione, e piuttosto discende:
: s'ella s'amalasse, la fa stufare in una bussola a diete, a
, 650: l'acqua da partire si fa in questo modo, cioè: piglia
chiamava felsina una volta, e perciò fa un'acqua speciale con quell'odore che
e sugo di limone, se ne fa una conserva gentile e grata al gusto.
-acqua parlata: brodo leggero in cui si fa cuocere pane. si somministra agli ammalati
. m. cecchi, 15-32: si fa per la tosse o infreddatura un'acqua
dichiarazione al governo, il quale ne fa eseguire l'analisi, giudica se la
de l'occhio, questo discorso, che fa la forma visibile per lo mezzo,
fuor tacque di drento, / il fa sol perché spento / non sia da loro
intorno al centro nero dell'occhio, fa come i bracchi in nelle cacce,
]: l'acqua di latte si fa dal latte, quando n'è stato cavato
giallo, e quella tinta azzurra, gli fa fare un'acqua molto piacevole.
di quello l'oro; e tutto si fa con l'acqua forte. cavalieri,
dall'azzurro-verde all'azzurro-cielo (che la fa assai simile allo smeraldo); in commercio
uomo insino alla congiuntura del piè; fa l'uomo gloriantesi e di bella faccia e
di nave; il luogo dove si fa tale provvista. -fare vacquata: rifornirsi
7-631: qui è anche regione dove si fa vino buono. non per me che
strato protettivo di polvere resinosa, che fa sì che l'acido agisca solo attraverso i
picchio: ei quando vuol far preda fa prima romor col becco in quelle parti di
un poco coagulabile al calore, che vi fa nascere piccoli fiocchetti albuminosi.
vaio adombrare con acquerello; che si fa mettendo due gocciole d'inchiostro in tant'acqua
acquerella è sorta di pittura che si fa per lo più sulla carta o semplicemente
serve per colorire disegni; e si fa mettendo due gocciole d'inchiostro in tant'
, / impregna scarpe ed abiti, fa notte. = deriv. da acqua
panzini, ii-548: come una crema che fa i gnocchetti e l'acquiccia. tozzi
volontà [la ragione] non fa altro che appagarsi, quietarsi e sottomettersi
vien fuori qualche coserella in istampa che fa un po'di romore, ma presto quel
s'acqueta, e non se ne fa altro. foscolo, v-232: mi compiacqui
acquirènte, agg. e sm. chi fa compere, chi acquista; compratore.
mancamento: la qual cessata, in tutto fa mancare la dilettazione. idem, 113
mala fine. boccaccio, iv-49: mattamente fa chi lascia quel ch'egli ha,
dugento, che 'n sua corte gli fa stare. pulci, 28-90: pam-
è quella, la quale l'uomo fa per acquistare fama, onore e grandezza.
e come a buon cantor buon citarista / fa seguitar lo guizzo della corda, /
: il vento soffia, e vigor fa ch'acquiste / l'incendio, e in
: dannoso, non utile. si fa un mal acquisto pagando poco o nulla;
mette quell'occhiale, / che torta gli fa far la guardatura, / si confonde
non è più la medusa natante che fa luminoso il mare: è putredine acquosa che
per ragion di ternario, ove si fa menzione della santissima trinità, si cantano
con quei suoi contrattempi... fa una titillazione e un solletico tale sopra
non sono telescopi, e che se ne fa uso ne'teatri, io rispondo che
le stelle sanza razzi (come si fa a vederle per un piccolo foro fatto colla
1-2-206: a misura che la lente si fa più acuta, le immagini diventano più
] con i canti acutissimi, e non fa come l'altre pietre; ché quella
, iii-26-203: quella eccitazione che ci fa cercare e scambiare la contorsione e la barbarie
move di piacere / lo punge, e fa volere / diletto corporale. ristoro,
francesco da barberino, 111-66: e fa guardia più aguta / da quel che
idem, i-218: essa [gelosia] fa cercare i solinghi luoghi, e con
co'l'altra con acuto angolo, fa gran profondità varchi, 7-249 = quanto
] non s'adacqua, né se le fa intorno altro lavoro che tagliarla. albertazzi
gadda, 2-25: l'acqua dell'irrigazione fa ancora un giro tutt'attomo i muri
non farsi scorgere. ojetti, i-734: fa le viste di non esserti accorta che
docia, e appressata a'lioni, fa che essi s'arrovesciano con la gola
s'appella raddoppiamento, il quale si fa... vogliendo aggrandire o adasperare
2-525: ciò che resta e che fa paura, è la vigliaccheria degli uomini
l'addebito che da noi le si fa d'irrazionalità e di errore. =
iv-524: nel valicare montagne altissime, fa di mestieri, per vivervi, addensar l'
1444: addensare dice forza esterna che fa densa la cosa, talvolta per aggiunzione;
aggiunzione; condensare, forza interna che fa denso per concentrazione. si addensano le
addentare l'argento,... fa che l'argento sia sottoposto ad annerirsi.
trafigga l'anima di quello che amore fa. cellini, 1-88 (207):
. g. morelli, 258: e fa altri simili giuochi che addestrano la persona
fuma sigarette una sull'altra, e fa andare avanti e addietro col dito..
2. avv. di tempo. anni fa, anni or sono; tempo fa
fa, anni or sono; tempo fa; nel passato (specie nelle locuz.
, gran pietanza, / che me fa in doloranza adimorare. idem, 212-2
no di ripigliar lo slancio -quello mi fa saltare mezzo naso. baldini, i-330
o par che convengano a chi li fa. aggiungo pare, perché nel giudizio
sì come alcuna volta il fantolino [fa] della balia, del cui latte
]: addirizzatura, quel rigo che si fa separando i capelli in due parti.
è accettato. se da somma si fa sommare, perché da addizione non si
, l'addizione e sottrazione de'quali fa l'istesso servizio che la moltiplicazione e
esteriori sono un'addizione gratuita, che fa l'uomo al sentimento soprannaturale di religione
che spada pognente, / tutto me fa tremare, quanno 'l velo aren- trare
raddolca, quando di freddo grande egli si fa più temperato. 2.
di pietra, con le finestre inferriate, fa sempre un'impressione, ch'è addolcita
orlo di quest'osseo catino, che fa il fondo del ventre, sono attaccati
quale queste piante addolcendo e addomesticando, fa lor produrre fichi e pere dolci,
alle nostre orecchie, quasi bello il ci fa parere, e rendecel grato, e
agg. relativo all'addome, che fa parte dell'addome. svevo, 4-90
bue di tela dipinta, che si fa per addopparsi a quello, e tirar
idem, ii-4-68: lo chiaro uomo fa chiaro lo suo dono e 'l suo amico
iii-615: l'addoppiare delli scacchi si fa per lo primo
sgorgo che non s'addoppia, -ed or fa vivo / un gruppo di abitati che
, non sa quello ch'ella si fa. ariosto, 24-6: in terra
forse fia desto. soderini, ii-200: fa [il loglio] grandissimo danno all'
membri, che così avviene come qui fa all'autore. = deriv.
sonno. guittone, 3-13: niente fa all'omo per molti essere salutato,
i... / e ciò che fa la prima e l'altre fanno, /
ascoltato il ronzìo della corrente come si fa da ragazzi. 2. mettere a
son lecite, sappi che san tommaso fa questa distinzione: o che il tiranno
seconde e le terze, onde si fa ima gran calca di quel bestiame che
ima gran calca di quel bestiame che fa d'intorno e addosso a quella povera lingua
esempli addotti. manzoni, 58: fa stupore il vedere addotto in prova della reità
ridurre. guittone, xxiv-18: mi fa dolere / lo meo folle volere,
adegua quaggiù, tutto divora, / e fa confuso in breve spazio d'ora /
le quali ascende cotal sugo, onde fa di mestieri che ne salga dell'altro per
sei tenuto da questi superiori, mi fa sperare che le tue brame verranno tutte
, st., 2-15: ma prima fa mestier che iulio s'armi / sì
piedi nudi al sole e le maniche rimboccate fa da sé un rude massaggio per prevenire
. tavola ritonda, 94: lo fa servire bene adempiuta- mente di ciò che
, sopra l'incudine nell'articolazione che fa con il medesimo, essendo a quello
un poco resista all'impulso che gli fa l'acqua circonfusa. d. bartoli,
ultimo fine vero; come la speranza fa sì che ci alziamo ad esso; e
ad esso; e come la verità fa che vi aderiamo. redi, 16-iv-154:
ades cabile, agg. che si fa adescare, che cede all'allettamento.
l'amo per pigliare el pesce, così fa el nimico, che sempre sta accorto
palazzo col cardinale. 4. poco fa, dianzi. machiavelli, 3-337:
persona o cosa è proprio quella che fa al caso, quella che ci vuole)
ha alcuno interesse, e perciò non fa egli nella riscossione che figura di mero
/ che si rivolge a lui / o fa contesa o s'adira con esso?
sua faccia dura? / terra, fa copertura! ch'eo noi veia adirato.
ancora ordinato il modo di vivere: questo fa la gioventudine. idem, 30-6-10:
che sono adirosi, dinanzi dagli uomini gli fa mansueti. ciro di pers, i-369
adiutorio giusto è da dio, il quale fa salvi tutti coloro che hanno il cuore
]: accrespavano le ciglia, come fa lo sartore, quando è vecchio, nella
crescita, corrompe i tratti più gentili, fa di un delicato fanciullo un duro maschio
questa lingua, perché ognora più si fa elegante e gentile. = voce
tristo che prima. ottimo, i-18: fa similitudine d'una bestia, che vada
ed or mi sgombra, / e fa che l'alma spaventata aombra. machiavelli,
., 6-34]: adona, cioè fa stare giù e doma. boccaccio,
finge questo, perché la gran pioggia fa comunemente ragunare molti insieme, perché l'
paolo da certaldo, 65: sempre fa che tu t'adoni di sapere
fior rosso, occhio di diavolo. fa il fiore piccolo ma d'un rosso
stato affermato. l'adonide di primavera fa i fiori grandi e d'un bel giallo
par ch'aonti, / sì che si fa della vendetta ghiotto. 3. tr
adontóso, agg. ant. che fa onta, ingiurioso; facile ad adontarsi
ristoro, viii-4 (254): e fa come lo ricco semenatore...
. che sopra li nobili campi semena e fa operazione che se convene a li nobili
lavor sì ben comparte / ch'a natura fa scorno, invidia a l'arte.
che questo amore ne la mente mia fa la sua operazione; ma ragionevolmente ciò
1-76: una piccola, adorabile motonave che fa ser vizio di carico lungo
da barberino, ii-17: ragion fa che tra donna sia vertute, / et
12 (56): queste parole fa che siano quasi un mezzo, sì
. pucci, ix-356: la femmina fa l'uom viver contento: / gli uomini
: un sepolcro [rodomonte] adorna e fa pomposo / di sopraveste e d'arme
,, così ne la gioventute si fa temperata. buti, 2-715: la quale
verace, / ecco l'ancella tua; fa che ti piace. intelligenza, 9
ch'è disconcio e disadorno, amore lo fa chiaro d'adornezze. idem, i-77
, ii-97: l'adorno viso che mi fa penare. lalini, rettor.,
più adorna, / che tutta la rivera fa lucere. iacopone, 18-3: cecato
che si mova, / che non si fa con voci adorne e dotte. idem
adorno. carducci, 714: si fa innanzi / tra i lucchesi ambasciatori / di
. ant. chi adotta; chi fa un'adozione. giovanni dalle celle
adri / chiuse, dubbie di morte fa ignoranza / d'esser futuro e del passato
l'ombra del noce che aduggia e fa morire tutto quello sopra cui si stende.
, non medico, ma cucinaro, che fa le cose al gusto solamente, sarà
blandire * (detto originariamente del cane che fa festa al padrone dimenando la coda e
le cose iperboliche e adulatorie assai, fa ettore, vilissimo nella battaglia singolare con
alle quali [le colleghe] egli fa una corte alta e velata che non
ella si guasta e adultera, come fa il buon vino in tristo vaso.
chiamasi chi mischia nel vino di cui fa commercio, altre materie proprie a contraffarne le
. 2. ant. chi fa adulterio, chi induce all'adulterio.
sacrilèga, / ch'ai matrimonio e fede fa lo 'nganno / ed anco al sacramento
pazzie. savonarola, iii-171: l'adultero fa il peccato di nascosto, fi ladro
la gemma adultera e mendace / gli fa chiaro veder l'arte fallace.
sm. disus. adultero; chi fa violenza carnale. ovidio volgar. [
nievo, 91: la ragione si fa adulta e vecchia; il cuore resta
croce, ii-5-179: il manchevole senso scientifico fa considerare come scienza non già la ricerca
vendetta. idem, 21-67: el nemico fa adunare mille de soi con forcuni.
qual per virtù de'raggi del sole si fa viva e cresce e move e sente
14-61: il naso adunco... fa sovrumani sforzi per combaciare con la bazza
il medesimo effetto ad unguem, tanto fa se la sola terra si muova, cessando
... / al cavaliere ad unguem fa il referto. b. croce, ii-6-
degli umori, e diventano mordacissime: si fa quel che gli antichi chiamavano adustione del
ogn'om la mira, / e fa tremar di chiaritate l'àre, / e
cino, iv-148 (2-5): e fa rinovellar la terra e l'àre,
pasce i tremuoti, e i cardini / fa vacillar del mondo. foscolo, sep
poco a poco / più sordo / si fa sotto il pianto / che cresce.
9. industr. malta aerea: che fa presa a contatto dell'aria.
: con la quale [ramina] si fa l'acqua marina, il verde smeraldino
. -i). chi costruisce e fa funzionare aeromodelli. aeromodellistica, sf.
6-145: durante l'allarme di poco fa, un aeroplano tedesco aveva mitragliato autocarri
, 16-131: agli uomini ricchissimi e felicissimi fa afa ogni cosa. b. davanzati
un poco più alta che la lente; fa maggiori baccelli, ne'quali sono tre
col pezzo d'oro che vuol saggiare, fa le due tracce, da toccarsi poi
imbriani, 2-116: un'altra si fa chiamar nella, aferiz- zando da gaetanella
] si è affabilitade, la quale fa noi ben convenire con li altri. ottimo
affaccendamento che per molteplici interessi pratici si fa intorno ai nomi dei geni dell'umanità.
dei faccendieri. giusti, 2-222: che fa il nesci, eccellenza? o non
autore pare sapere qui la cagione che fa dimagrare e affamare e assetare.
/ e non vole penare, / e fa come lo nibio certamente; / ch'
bisogno, che s'afanna cotanto, fa qua, fa là, fa questo,
che s'afanna cotanto, fa qua, fa là, fa questo, fa quello
cotanto, fa qua, fa là, fa questo, fa quello, e mai
, fa là, fa questo, fa quello, e mai non si ristà?
, 316: e la lena affannata fa lasse le membra. boccaccio, i-26:
virtude che... tutto nostro affare fa essere senza difetto, e senza
quel che s'ha a fare e si fa tra le mura domestiche e fuori per
chi dà affettata importanza alle cose e le fa cascare da alto: 'ne fa
fa cascare da alto: 'ne fa un affare di stato '. cicognani,
', 'di questa cosa se ne fa un affare ', o anche '
tommaseo [s. v.]: fa affari nella sua botteguccia anche un piccolo
. bonagiunta, ii-313: molto si fa biasmare / chi loda lo su'afare
affare, / voi chiamo, com'altri fa deo, / tantosto liber mi veo
lietamente e quasi leggiadramente, ch'ella fa in tempo e per l'appunto tutte le
, i-305: l'affaticare i soldati fa due buoni effetti: l'uno si è
ombra non è puro diafano, sicché fa l'istesso affatto che i vapori nei crepuscoli
natura, che in quel punto ci fa provare un sentimento affatto indipendente dal nostro
: così veniva su notando, come fa lo marinaio, che va a liberare
al legno guerra / e dubbio 11 fa se dee tornare indietro / o dee afferrarsi
s'adacquino del continuo, perché nulla fa più afferrare che l'adacquare da prima
è una gran maneggia di paese dove fa ogni cosa che vi si pianta e viene
s'afferra in egitto, ma non vi fa ulive, sì come la palma non
toscana afferrare dicono dell'attaccarsi che fa la pianta alla terra in modo da
chi il cervello, / come si fa delle bestie al macello. -
pertinente alla sensibilità. che si fa e dice, venir fatto senza fatica e
essendo tutta piena di quegli affetti, che fa diversamente far la natura a coloro che
meco, e che niuna altra cagione ti fa recusar l'andata. idem, iv-123
ogni germe villan fatto civile / gli fa devoto affettuose offerte / di quanto ha
: la virtù nata dalla sola ragione ci fa essere giusti, fedeli, discreti e
ma quella che parte dal sentimento ci fa essere generosi, affettuosi, benefici.
ha terra che gli affezioni et in tutte fa. cattaneo, ii-1-243: la vita
io argomento ch'e'l'abbia per una fa vola, o per illusioni del canocchiale
lei [della memoria]: fa spesso ragione e conto seco, e di
seme né poco; il troppo la fa affienire, e il poco la rende troppo
idem, purg., 25-4: come fa l'uom che non s'affigge /
cure affettuose, continue, come si fa da'genitori a'figliuoli. idem [
affigura la sua prima vita: dice che fa sembianti d'avere negletto ciò che fare
ferro; cioè ne segue ch'egli si fa di non tagliente, tagliente.
affilarsi, dicesi del volto che si fa sparuto e quasi s'allunga, e come
.. queste s'affilano, come fa il rasoio sulla ruota. viani, 19-390
la lima diruggina il ferro, così fa la correzione all'uomo. guittone, 3-56
ciò è il qual li purga, come fa l'oro e tutti gli altri metalli
arte affina la mia sorda materia e la fa capace di sempre più vaste e profonde
. verri, 1-70: la povertà fa nascere la ricchezza, i bisogni cocenti
affinano l'ingegno, la somma ingiustizia fa nascere il coraggio. 5.
forze e generose e pronte, / fa di mestieri affin che in versi e in
abborre, / e a dritto il fa; siamo al tiranno affini. monti,
voce che amore detta s'affioca / si fa lamentosa letteratura. quasimodo, 58:
ora che i tribuni di dieci anni fa hanno visto il lupo in depo- siteria
di quanta industria, di quale affissaménto fa bisogno in fabbricare quell'idea mirabile alla
è unito alla parola, che ne fa parte. cattaneo, i-1-227: l'
: il proprietario [della casa] non fa mai un lavoro, gli affissi non
inverno va a caccia della volpe, fa insegnare la musica alle sue figlie,
ma che una volta vi fosse, mel fa credere il trovare spesso in antichi libri
della qual sarchiagione non s'affligge, anzi fa prò. fioretti, xxi-953 (27
ingiurie, dei disprezzi, delle persecuzioni ingiuste fa quel conto che fai delle cose che
, e quivi quanto ti piace mi fa affliggere. 5. tr.
: quel dolce nome, che mi fa il cor agro, / tutte fiate ch'
, 85: questo tale innalzamento che fa il lino in quanto egli, sospinto dal
una delle cagioni della corruzione che si fa dentro alle gran piante, cioè dell'affogamento
418: la moltitudine delle legne umide fa molto fummo, e spesse fiate affoga
ascensione, una fatica): come fa il mantice. dante, purg
mandar fuori di quello il vento: questo fa il 3. disus. riunire
si dice: e's'affolta o e'fa una affollata, o e's'abborraccia
e cima, / intorno volta, e fa grande affoltata. varchi, v-46:
dice: e's'affolla, o e'fa un'affoltata. botta, 4-968:
, / m'affonda, / mi fa nido, / m'assorbe il mio divano
in una campagna deserta, dove non fa la felce, e vi affonda infino a
affondare. affondatóre, sm. chi fa affondare una nave. 2.
è di duro e difficile chilifìcamento, fa di bisogno affortire la sua fiebolezza.
: il quale spirito affralito ed allentato fa che lo strumento del senso resta languido e
di questa / ora t'affrange, e fa gridarti: è troppo! cicognani,
perciò affratella i cuori, e fa di tutti un'anima sola. e.
più umili e, come la divinità, fa sentire uniti. = deriv.
da barberino, i-316: et ancor mal fa quello, / ch'affrena i sardi
: nel nuovo chiarore la sala si fa più alta e gli affreschi del fregio prendono
porto, / affretta i remi e fa letizia e festa. ariosto, 10-57:
al figur. giamboni, 53: fa bisogno a bene guadagnare, che non
affretta in eseguire le commissioni, altrimenti fa le cose a suo agio. parini,
4. agric. che si fa spuntare o maturare anzitempo (frutto,
campo. boccaccio, i-33: fa almeno che quando le tue schiere
fagiuoli, 3-3-365: feci giusto come fa / quel bamboccio, che trovasi affrontato
così a ogni affrontatura delle sopradette spiagge fa una legatura di ferro bracata, che
con lui. giacché mi si fa quest'affronto ingiustamente, voglio esser
: ma per la sottigliezza della sustanza fa nello sciogliersi una apparenza di nuvola di
da siena, 735: sai che fa il fummo, quando elli non ha
d'imagini antiche e affumicate, non fa l'uomo gentile. ariosto, 34-8
: con un palo / che gli fa remo, e con la vela regge /
nelle chiese dove ci piove e il vento fa tutto piegare dalla loro parte il fumo
nel color bianco in più o meno quantità fa di sé e del liquor bianco colori
: tra le foglie grigie di solfato fa capolino la faccia di un ragazzetto,
: affricognola, sorta di vitigno che fa i grappoli molto grossi e densi cogli
è più spesso e più amaro: questo fa anche dolere il capo; la femmina
nel macigno migliaia e migliaia di anni fa. beltramelli, i-355: un'anfora
è più forte e ha più ingegno, fa l'opera migliore e più pulita.
e chiarissima, per la quale si fa beato. idem, 158: e
la formale e la causa agente, che fa o muove la cosa, e la
è un senso agente, cioè quello che fa sentir tutti, e per cui tutti
uno intelletto agente, cioè quello che fa intender tutti, e per cui tutti
. fra giordano, 3-15: l'arte fa agevole ciò che l'uomo vuol fare
2. pronto, corrivo (che si fa facilmente trasportare da una passione).
ageveleza, / scrulla la danza e fa portatura! fra giordano, 3-15:
fra giordano, 3-15: l'arte fa due cose: la prima, che nell'
galantuomo che conosce il suo dovere si fa ogni agevolezza. nievo, 21:
bon un cattivo / sì agevolmente come si fa 'l bere. fra giordano, 5-290
voce in quella occulta e rispettabile categoria che fa collezione di cose simili. silone,
pretende l'altrui servigio, e più si fa agli altri schiavo. = deriv
e trova scomuniche. tre via otto fa saponata. ci sarà da morire agganghiti
fuori la linea della facciata, e fa capo o in un verone o in
un taittino a coda di rondine che gli fa aggettare una gobba simile ad una zucca
fuori. baldinucci, 96: si fa questo membro [il gocciolatoio]
, profumati, magari s'alza e fa quattro passi. idem, ii-719:
quanto l'architrave, che l'aggetto la fa diventar maggiore. c. dati,
agg. che comunica freddo, che fa agghiacciare. -anche al figur.
di tema a carezzarlo appena, o ti fa diventar rosso per la purezza del suo
9-42: diventa'ismorto, / come fa l'uom che, spaventato, agghiaccia
grano già segato, o vero, come fa chi ha comodo, su li agghiaiati
altra, dovuto alla concor renza che fa ricercare più la prima che la seconda.
, con gravezza simile a quella che fa a mangiare pane aggiogliato, cioè misto col
dove già mai non s'aggiorna / gravido fa di sé il terrestro umore. idem
che dalla francia e dall'inghilterra si fa sentire anco tra noi. metta poi quello
li vede, e salutarissimi a chi li fa. 2. giramento. -aggiraménto
fare a l'acqua quando gittatovi una pietra fa cerchio, il quale successivamente s'allarga
. varchi, v-38: quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole
intorno aggira, / a passo lento fa muovere ad agio. = deriv
che va attorno mostrando cani, cui fa fare certi giocolini, come di saltare
. 2. sm. chi fa l'aggiudicazione; chi propone i termini
. boccardo, i-56: il tribunale fa eseguire una giusta stima dell'im- mobile
540: la vendita all'incanto si fa per contanti. se il prezzo non è
l'amor s'oblia / che fa natura, e quel ch'è poi aggiunto
a cui sarà stata congiunta, non fa buoni. albertano volgar., i-55
tommaseo-rigutini, 242: l'aggiunta si fa, d'ordinario, all'intero; la
ha congiunzione immediata... si fa l'aggiunta di un'ala a un palazzo
, 2-281: l'aggiunto certamente si fa e con parole proprie, come 'aere
., 5-41: della sua cenere si fa il vetro, coll'aggiunzione di
aggiustatutto, sm. invar. chi fa di tutto, = cfr. agglomerato1.
uomo che la sera accanto a lei fa progetti. c. e. gadda,
: curvò la testa, aggomitolandosi come fa lo spinoso. pratolini, 2-132: si
: l'operazione delle aggottature che si fa a mano, supposto un numero sufficiente d'
donna sicuro? caro, 2-1147: fa, figliuol mio, / ornai, disse
, che nelle metafore sbalestra assai, come fa appunto nella voce agréable, che è
agradito, / che da tutti 'l fa laudare. guittone, xxxiv-5: primamente
letto. l. martelli, i-58: fa volar l'altalena senza penne, /
volar l'altalena senza penne, / fa sgranchiar l'altalena gli aggranchiati: / felice
per lei più servire, / me fa ciò fare e dia portar perdono. g
via dalla giostra come stracci; il padrone fa sibilare il frustone. idem,
sua ombra rara la difende e fa i frutti più suavi e più teneri.
paolo da certaldo, 248: queste cose fa anzi che tu aggravi tanto che tu
si aggrava in sulla medesima corda, fa crescere il dolore. ed altrimenti aggravarsi
e piango per usagio, / come fa lo malato, / che si sente aggravato
e per ragion di ternario, ove si fa menzione della santissima trinità, si cantano
scemo, considerate come bene ed aggraziatamente fa il signor galeazzo sanseverino, gran
settembrini, 1-313: questo pensiero lo fa stare in una lieta stupidità, e
il freddo grande... fa gli uomini rigidi, cioè aggrezziti,
, 2-1255: ecco davanti / mi si fa l'infelice simulacro /...
carnascialeschi, 2-498: il caldo temperato / fa crescer nella stufa e dilungare / ogni
nelle vene. sedere e non fa figura. 2. intr.
mie ossa, solo esisteva il mio scheletro fa soderinì, ii-187: il
. / ciò ch'ella dice o fa mi tocca l'ugola: / ogni suo
volgar., 2-15: e questo si fa uguale, quando quel di sotto
le persone, in tra le quali si fa la giustizia, e due sono le
fiore aguaglia, / e che mia speme fa venire a riva. lorenzo de'medici
sì parte la pecunia e l'onore e fa divisione intra due almeno. tasso,
cavalca, 8-387: nullo uomo savio fa agguaglio dal male al bene.
a l'arbore, o omo, quanto fa sua ve pomo / odorifero, e
se sono da sofferire; ché meno fa danno ciò ch'è preveduto dinanzi;
. bernardino da siena, 158: così fa il detrattore, che se mai elli
10-56: il suo silenzio, un momento fa smarrito, vibrava d'una chiusa attività
del paradiso, 429: la gatta pigliatrice fa l'agguato per prendere il topo.
, ii-329: quando e notte tutto fa paura: il tronco di un albero diventa
: se l'ira sovra 'l mal voler fa guelfa, / ei ne verranno dietro
è filo a filo aggiungere, come si fa ponendo lo filo dal gomito alla mano
i-540: questa [la sapienza] ti fa operare in tal genere di battaglia con
pulci, 14-48: e l'altro fa coll'aghiron giù 'l tomo. lorenzo de'
mercante di fretta; / questo rado fa ben, quel sempre male, / udito
picciuol suo, e agiatel podere, non fa re de gran regno.
e negrigente vaccio, e scarso largo fa pungente sperone di gran bisogno. idem,
. proverbi antichi, i-5: agio si fa disagio. -agio sì fa ladrone.
agio si fa disagio. -agio sì fa ladrone. della casa, 563: hanno
: un abbandono che forse fa tutt'uno con l'agio della giovinezza.
anche ella l'operazione del macerare si fa con acqua,... ma vuole
affretta in eseguire le commissioni, altrimenti fa le cose a suo agio. alfieri,
se il fuoco più age, la fa vetro. negri, 2-584: la gaiezza
vece di lasciarsi agitare dall'azione che fa il poeta sopra ogni cuore sensibile,
, io conosco la molla che vi fa danzare, e vi guardo sorridendo. vittorini
, perché allora il pensiero s'agita e fa patire; ma se no, la
. v.]: l'agitato in fa minore di viotti è magnifico. -aggiunto
galileo, 3-2-1 io: non così fa l'acqua d'un vivaio, che
tutta la brigata, / vestito alla civil fa l'orazione. agliata2 (dial.
foglie simili a quelle dell'amaranto, fa cesto piccolo d'esse, et al
odore sanno d'aglio;... fa seme e si semina di primavera;
un altro mordente, il quale si fa per questo modo: togli agli mondi,
più, tanto è più forte. fa cattivo alito, come la cipolla; ma
la quale è questa, che un anno fa una cipolla sola o bulbo, e
cipolla sola o bulbo, e l'altro fa spicchi come gli agli ordinari. idem
/ qual d'agnello innocente, / fa strazio a tutte l'ore. idem,
, un folto ordin di figli / ti fa contento, e due fiate ancora /
introduce l'ombra del trascendente, si fa il buio; e nel buio si può
sì ben comparte / ch'a natura fa scorno, invidia a l'arte. magalotti
buti, 29: illibra, cioè fa pari all'altro punto, come fa
cioè fa pari all'altro punto, come fa l'ago della bilancia, che sta
anzi in quel stesso loco / si fa un'altra mischia, un altro agone.
.]: agopuntura, operazione che si fa con un ago d'oro o
o con un piccolo martello si fa entrare in una qualche parte del
. pianta, frutto, raccolto che si fa in agosto; il fieno che si
, sf. medie. perdita morbosa della fa coltà di scrivere.
latini, i-85: ma chi 'l fa [l'adulterio] con parente, /
giamboni, 6-90: quest'ornamento si fa in due modi: il primo si dice
, i-685: il credito agrario si fa all'agricoltore in quanto coltiva e produce
e produce, mentre il credito fondiario si fa a qualunque proprietario in quanto possiede.
, e riceve tale guiderdone, che gli fa dimenticare ogni pena passata.
agresto destillata, ma prima secca, fa acqua resolutiva. machiavelli, 739
; cresce di gambo alto un braccio, fa il fior bianco e 'l seme rosso
parte di quella serena calma che iddio fa regnare nel mondo dei vegetali. panzini
pungentissime frondi..., fa i frutti somiglianti a quelli del pugnitopo
fondata sull'indole stessa del lavoro che fa l'agrimensore, il cui scopo è
v.]: agrimensore, colui che fa professione di misurare terreni e delinearne la
l'ingegnere leva di pianta, cioè fa il disegno regolare della superficie e della
: quel dolce nome, che mi fa il cor agro, / tutte fiate ch'
(femm. -trice). che fa lavori ad ago, a maglia.
di me per cortesia / com'aguglia fa d'uccel, che 'l prende i
al core / istrettamente e non gli fa male. simintendi, 1-30: le colombe
c'invita / per forza, come fa la calamita / quando l'aguglia tira
ferro, ma cucite con filo che si fa della buccia delle noce d'india
non fai, volgendosi com'ella fa, e'ti converrà cominciare a scendere,
la macine del mulino; il che si fa fare da'mugnai, quando alcuna macine
le ciglia / come 'l vecchio sartor fa nella cruna. vellutello [inf.,
aguzzerò gli occhi, come vecchio sartor fa nella cruna. manzoni, pr.
sveglia l'ingegno, aguzza il giudizio e fa l'uomo accorto. palazzeschi, 4-209
boccalini, i-13: gran spaccio si fa ancora in quel fondaco di alcuni morselletti fatti
: la secchezza aguzza il calore e lo fa più intenso. targioni tozzetti, 8-72
, e fagli un'auzzatura come si fa alle canne. soderini, i-430:
s. v.]: censore che fa l'aguzzino sopra gli scrittori e
che, per poco, partire / non fa meo cor, solo membrando d'ella
donna, la vostra loquea / mi fa ben (e) certo che voi se'
., 22-151: l'aiuola che ci fa tanto feroci... / tutta
è luogo tratto di boezio; che ci fa tanto feroci: maravigliasi de la umana
gli parve / la terra che ci fa tanto feroci, / quasi una bassa aiuola
il distacco dalla terrestre aiuola che ci fa feroci, ma è nondimeno l'aiuola
calzino, morire: dalle convulsioni che fa il morente. = deriv. da
e precisione gli ordini che il generale fa passare di viva voce a'suoi subordinati
a'suoi subordinati. -aiutante maggiore: egli fa parte dello stato maggiore de'corpi.
la ventura aiuta troppo, sì lo fa stolto. idem, 336: quegli è
la mia donna amore / per che si fa gentil ciò ch'ella pe'soavi
aiutava muovendo le braccia stecchite, come fa un uccelletto delle ali. baldini, 4-129
domandare l'aiuto delle leggi quegli che fa contro ad esse. m. villani
, verbo originato da quel suono che fa la voce, dicendosi sm sm, o
resistenzia, onde più si tarda che non fa la opposita alia, ch'è più
conobbe il galeotto, / gridò: « fa, fa che le ginocchia cali:
galeotto, / gridò: « fa, fa che le ginocchia cali: / ecco
ne gli animi e con celerità gli fa andare a trovare sempre la persona amata.
. bibbia volgar., v-180: fa maravigliose le tue misericordie, tu che
clamore d'un popolo che lotta ti fa ala. 11. ala di
fianco, e l'ammaestra, / e fa vincere anch'egli all'ala destra.
/ che sanza veder logoro o uccello / fa dire al falconiere * ohmè, tu
, qualor lavora a suo modo, fa le alabarde e le picche d'una misura
, 1-4. 7: quella malattia che fa morire in bellezza, e sugge il
porta, i-16: avemo visto quando si fa l'alacca rossa, buttandosi l'alume
la * salsa 'che se ne fa (docum. rispettivamente nel 1505 e 1659
: il quarto ordine... si fa d'uomini con iscudi leggieri, e
e l'altra superiore, il cappello che fa da coperchio e raccoglie i vapori,
pare che schiaffeggino l'acqua che vi fa impeto sopra, e loro sta bene il
masse, annulla le distanze: si fa rosea, poi dorata, fino a quando
di rosa che a ogni minuto si fa più vasto e lucente. bontempelli, 9-77
sono indugiati alla sgocciolatura; e'si fa appunto l'alba. caro, 2-3-159
e'cerca, chiamandoli zingano, gli fa le più belle moresche intorno, che voi
ma il vecchio col nuovo / si fa, come scarlatto coll'albagio. =
un poco lungo abbiente il granello, e fa assai grandi grappoli e spessi e lunghi
a lido, / come allor che fa il nido / sul mar sicano / la
o albazzano, meglio di tutte le calcine fa presa in acqua. targioni tozzetti,
settimello,... che si fa d'un alberese, che non è portato
albazzano, meglio di tutte le calcine fa presa. salvini, v-508: alberese
mento, / el diavol fa en lui albergamento. = deriv
gli occhi della fronte or mi ti fa vedere! idem, dee., 7-1
verde intenerirà domattina da questi alberi, poco fa quando è sopraggiunta la notte, ancora
: usandovisi poco dipignere, come si fa altrove, in tavole di legname d'albero
: pianterei delle vetrici, come si fa lungo l'amo, e degli ontani
ragione ed a storia, quella che lo fa derivare da alibi natus (
ed è ritonda, e 'l vin fa dolcissimo. = deriv. da
sia avaro albitrio, / gentil fa desiderio non condizionato. bartolomeo da s
. guittone, 3-36: nobile albore fa nobile frutto. mare amoroso, v-374-308:
iii-235: questo vento zeffiro in prima fa movimento nelle fronde sì defl'erbe come
alburno / celandosi sotto la scorza / si fa vigor novo del tronco. idem,
: il sale alcali, il quale si fa dell'erba cali. d. bartoli,
il foco / vuol temprato colui che fa l'archimia, / convien l'andare
che si produce per alchimia; che fa dell'alchimia. biringuccio, 1-68
, stravestita ed istrutta da lucia, fa intendere i belli allisciamenti e vezzi, che
lido a lido, / come allor che fa il nido / sul mar sicano /
ho visto io, il danno che fa nel popolo l'alcool, col quale i
20: l'abuso smoderato che oggi si fa degli spiriti, d'onde segue la
. (plur. -i). chi fa abuso di bevande alcooliche. =
con la ruota dell'alie, come fa l'aquila intorno ad una lepre per
pantera. bencivenni [crusca]: fa venir duolo di fianco, fiebolezza di
lett. it., ii-54: megera fa un terribile ritratto di tutt'i disordini
par., 26-17: lo ben che fa contenta questa corte, / alfa ed
ariosto, 2-51: il grave scontro fa chinar le groppe / sul verde prato alla
il ponte. galileo, 621: come fa nella snodatura della spalla il braccio dell'
(di un reggimento), che fa da portabandiera. panzini, iv-17:
e più raro; perché ora finalmente fa le sue veci, e ora alla fine
unica via. onofri, 6: fa... che tutto l'immenso tuo
bianco sempre va in bianco, e questo fa andando sempre per canto. boccaccio,
plur. m. -ri). che fa uso di algoritmi. b
, iii2- 82: il cielo si fa basso; un odore algoso e resinoso
. salvini, 39-iv-114: il vino riscaldando fa allegria, franchezza di cuore,
aliene. idem, 54: in tutto fa [l'amore] l'uomo alieno
lasciano per toglier forma aliena, come fa l'acqua stessa addensata in neve.
dati, i-402: la natura non fa camminare tutto quanto l'alimento...
perché è fonte di calore vivificante, fa ribollire gli umori, perché l'umore
, i-96: quale insensato patriottismo ci fa dunque sdegnar i frutti stranieri che possono esserci
né ad altro giuoco di dadi: fa de'giuochi che usano i fanciulli, agli
di saia nera, / per dove si fa a'sassi arcisquisita, / perché gli
i-818: pel mio respiro l'aria si fa troppo sottile, come l'ètere dove
ch'alterato intepidisce e ferve, / e fa tutte bollir tacque e le pietre,
vapori. redi, 16-iv-194: ei non fa qui le parti di quel grandissimo
1-125: un alito leggerissimo di aria le fa raffreddare. arici, 16: la
1-238: un alito di vento / fa luccicare, abbrividir le foglie, / un
rende maggio odore, / che non fa d'una fera, / che ha nome
entrando pel naso,... fa dipoi passaggio ne'canali interni de'fluidi
: alla una di panno di bruggia fa in firenze braccia uno e un sesto.
stanle intorno l'erinni, e le fa piazza, / e allacciando le van l'
anche a'dì nostri nel colmare che si fa i campi bassi. 2.
e che vaglia, ciò che e'fa per allargare l'animo e vivere lieto,
. ci siamo! come vent'anni fa quand'ero accantonato sotto il grappa,
donne allato allato, e l'una fa capezzale all'altra. pulci, 3-48:
: allora disse il maestro; va'e fa * tre dì allato allato come facesti
detto della madre o della balia che fa attaccare il bimbo al proprio petto).
/ che il canto e il suono fa allegare i denti. note al malmantile,
... e fanne una stanza che fa allegare i denti a chiunque la legge
tu la carità, che più se ne fa in firenze in uno dì, che
: la zecca di tunizi... fa doble d'oro a lega di carati
: -egli è un uomo grosso e fa per simplicità. caro, i-133: con
cinque sensi, 1-11: e poscia fa grazia al popolo allegge- rando i trebuti
tolleranza. magalotti, 21-139: ciò fa ella [la virtù magnetica] secondo che
125-3): di lieve male alleggiamento / fa gran vendetta. bibbia volgar.,
comeché possano esser faticosi a chi gli fa, alcuni d'essi particolarmente, sono
: alleggiare una gomena: ciò si fa attaccando alla gomena de'barili vuoti o pezzi
: di questa fede ragionata e sillogizzata fa la filosofia, figliuola di dio.
. marisa gridò: - non macchia. fa allegria. 11 2. baldoria
e sole. idem, 268-81: non fa per te di star fra gente allegra
, sf. bot. pianta erbacea della fa miglia oxalidacee, detta comunemente
intelletti l'istessa cortesia, che si fa a'cavalli, quando sono stati un
. (femm. -trice). chi fa professione d'istruire gli apprendisti nella pratica
cavità, entrando in un'altra che fa protuberanza al difuori... allentatura è
avv. nei modi con cui si fa il lesso; mediante cottura con acqua bollente
», come si dice e si fa oggidì. carducci, 323: non fa
fa oggidì. carducci, 323: non fa per me di questi luoghi bui /
. panzini, ii-87: la fortuna fa come il baro nel giuoco: fa vincere
fa come il baro nel giuoco: fa vincere qualche volta, per allettare gli
suo gentile aspetto vertudioso / che mi fa star gioioso. carducci, iii-30-280:
del quale [aere] nelle cose generate fa giovamento e prode a rarificarle, ed
sinistra... questa operazione la fa il segatore colla lic ciaiuola
l'allicciare; operazione per cui si fa passare il filo dell'ordito fra le
. baldini, 4-60: edificata mezzo secolo fa per un migliaio di allievi, la
106: uno piccolo fuoco molto mele fa alliquidire, ed una piccola vergogna che sopraviene
, stravestita ed istrutta da lucia, fa intendere i belli allisciamenti e vezzi, che
.. tale [miniera] fa d'uno colore, come l'oro e
chi passa non arà detto: 'che fa costui così qui fermo? 'né
niente; su questo punto tallodolétta si fa pesciolino. s. ferrari, v-328:
montecuccoli, 1-208: l'alloggiamento si fa spianando il suolo, e mettendovi più
/ messere, si lamenta / e fa piangere li occhi di pietate; / da
arazzo, il quale fino a qualche giorno fa è stato custodito nelle sale degli uffizi
fare, / perché do anime in quel fa pecare / e da l'amor de
e da l'amor de cristo i fa aluytanare. petrarca, 23-14: chinava a
che, in un luogo, non fa bene,... riesce a maraviglia
76-7: quanno iubel è acceso, si fa l'omo clamare; / lo cor
noi pò comportare; / stridenno el fa gridare, e non vergogna allore.
: « allora la nonna perché non fa che piangere quando andiamo a trovarla? »
della città allora che io con voi poco fa me n'uscii fuori. brignole sale
, 16-37: festa è quella che si fa con l'alloro; e perciò quelli
, di provar che suono dànno, come fa il pianista coi tasti, di far
che può tanto allucinarci, che ne fa creder la sanità in mezzo alle malattie
allucinazione rappiglia in un silenzio che la fa più irrespirabile. palazzeschi, i-564: parigi
non nati, per farne come si fa, delle allude. = voce
, agg. che allude, che fa allusione. baldinucci [tommaseo]:
. lasciare tracce di bava, come fa la lumaca; segnare a strisce, a
: si scopriva benissimo il lampo che fa la polvere nell'allu- mare il pezzo
è una mina di terra di che si fa, che a vedere ène intra gialla
: allume di coltai di turchia fa iscala ad altoluogo e alla palattia
: allume cassico viene e si fa dell'isola del mare, cioè d'una
alluminando il mondo secondo diversi tempi, fa diversi cammini. seneca volgar. [
e simili, li quali la popilla fa grandissima variazione da grande a piccola o
. ricettario fiorentino, 15: si fa [l'allume di rócca] cuocendo
, 2-81: la pernice... fa sembianza che non possa volare infino a
allungamento, prolungamento; aggiunta che si fa per allungare. salvini, vii-543:
allusivo, agg. che allude, che fa o contiene allusione. menzini,
., 21-63: della mondizia sol voler fa prova. / che, tutto libero
mendicava per dio poca mercede. / fa di miltalme, intanto, avare
: almanaccare. salvini, vii-543: fa qui cecco i suoi almanacchi di chi
/ che, poiché sua fortuna / il fa ministro, o messag- giero almeno,
, 1-239: oh, - mi fa quando arrivo... - alò,
ii-355: nei luoghi marittimi di spagna ne fa d'una sorte, che ha la
/ sì che ritenga il fil che fa la zona ». alóne2,
olio della mortella e con vino e ranno fa crescere i capelli e non li lascia
alopecia è una spezie di morbo che fa seccare e cadere tutti i capelli.
dissilo, alquanto del color consperso / che fa l'uom di perdon tal volta degno
sf. gioco o divertimento che si fa bilanciandosi (ora su, ora giù)
buona lena. lippi, 2-48: chi fa le merenduccie in sul bavaglio: /
(dial. attalentante). che fa l'altalena, che ha il moto
diodati [bibbia], 71: fa, oltre a ciò, un altare di
una carne la quale per forza del calore fa vermini. bembo, 1-15: egli
rottonde come il ciclamino e lanuginose, fa il fiore come la rosa, il suo
ch'alterato intepidisce e ferve, / e fa tutte bollir tacque e le pietre,
, senza essere concorso nell'alterazione, fa uso dei valori di bollo o dei
fin che il camminar de'tempi / fa piegar la cervice ancor ai regi.
di sole e d'ombra, / or fa negra, ora indora a lui la
ferma il flusso e riflusso, e fa che invano / scocchi la morte ove
e gemito non spande, / né atto fa se non se altero e grande.
nello stesso tempo la città in cui si fa di più per essere all'altezza della
di gelsi. linati, 8-60: dietro fa da sfondo la gran costiera dell'altopiano
e senza udirsi un grido, / fa entrar ne l'alto e abandonare il lido
a dito,... come si fa di colui, che è scappato salvo
7-91: colui che più siede alto e fa sembianti / d'aver negletto ciò che
, / e da'balconi in strada fa un salto. alfieri, 1: ecco
iii-486: ivi salir tant'alto / fa le tue risa, che da lunge le
magnifichi? chi adunque, possedendo, fa quello che a lui s'appartiene,
quello che a lui s'appartiene, fa bene; ma non se ne dee l'
donna è giunta sui vent'anni, fa alto e non passa più in là.
giovane come al vecchio; ella non fa nulla differenza. idem, 7-71:
differenza. idem, 7-71: altresì fa ventura, che spesso cambia la gioia in
cambia la gioia in dolore, e fa d'alto basso. novellino, 26 (
partuto. / di quello de lo piombo fa altrectale / a quella per cui questo
amare, e ella altrettanto di diletto mi fa sentire in contemplando la virtù vostra,
, / tal ch'ad ogni altro fa voltar le spalle, / e mi face
: chi mangia più sovente / che non fa l'altra gente, / e'talor
sì gran varietate, / ch'altro mi fa voler sua potestate, / altro folle
m'apporta dolzore, / altro pianger mi fa spesse fiate. idem, purg.
io non posso nulla: qui ciascuno fa a modo suo. altro che capo!
. paolo da certaldo, 58: fa che l'altrui piaga sia tua guardia.
sia tua guardia. idem, 72: fa i fatti tuoi bene e non guastare
chi dona altrui cosa nocevole, egli non fa beneficio, anzi malificio. francesco da
guicciardini, 135: nessuna cosa fa altrui confidarsi di te che el presupporsi
, 10-2-12: le cose le quali alcuno fa, dicesi veramente che non le vieta
l'amor... che tormentando altrui fa languire. latini, i-2771: e
idem, vi-73: la qual varietà fa spesso altrui / vaneggiar sì che 'l viver
queste sono quelle larghe parti che ne fa la sorte cortese a qualcuno, levandolo
, sf. entom. piccola farfalla della fa miglia galachnidi, a cui
, 2-2-134: un dì quel rio si fa torrente, e in guerra / mena
si rialza a gran segno, quanto fa il resto del letto, di cui ben
l'uomo..., che la fa seco da lucifero, e gli si
alz " a, et il suo bollore fa correr tacque per le parti globose del
il prataiolo o pratella arvense, che fa una discreta bagna ed innocua sulla polenta
cosa amata è vile, l'amante si fa vile. -primo amante: dio
boccaccio, i-183: amore... fa gli amanti temorosi e adorni di casta
vergogna, infin che la lunga consuetudine fa gli animi esser eguali conoscere. idem
leone ebreo, 55: l'amore fa che continuamente la vita muoia e viva
freno curre en precipitanza: / sì fa la falsa amanza senza vertute, andare
a. pucci, ix-379: deh, fa che torni adesso, / sonetto mio
siria chiaman sansuco... l'amaraco fa molto seme come l'abrotino. idem
ognun ama naturalmente quella cosa che lo fa perfetto, ed odia quella che fa
fa perfetto, ed odia quella che fa imperfetto. b. davanzali, ii-391:
di dio, che s'egli a noi fa bene, non lo tegnamo per amico
qualche boccon della medesma pasta / che ti fa 'l gusto amareggiar. menzini
questo scandalo è l'amareggiarsi, che fa tutto il paradiso di un attentato così
bellissime. idem, 59: si fa anco il vino d'amarene in tre
e mi scompiglia t'animo, e mi fa passare i dì e le notti in
amaro. ma l'uomo ch'è infermo fa tutt'il contrario, ché a lui
fra giordano, 3-148: il bianco fa conoscere il nero, il dolce l'amaro
, iv-162 (26-12): amor celato fa sì come 'l foco, /
in amarore. pallamidesse, v-293-48: fa come a la donzella, / ch'à
congeda l'amatore dal letto, perché si fa giorno. d'annunzio, iv-2-92:
amore, il quale nell'altre faccende fa l'amante trascurato e da poco, nelle
da poco, nelle cose amatorie lo fa astuto, e industrioso. leone ebreo,
giminiano / vi manda, dice e fa questa ambasciata: / che voi n'
: se adunque il fuoco irruvidisce e fa nere le superficie de'corpi, il gielo
si vede nel ghiaccio, che si fa d'acqua e d'aria, ambedue corpi
, voci di sicuro non belle, lo fa perché gli occorre un termine generico che
? solvimi questa ambiguità, che mi fa stare assai confusa. castiglione, 141:
una snellissima con due pupille ambigue si fa innanzi. deledda, ii-818: lo
grazie... dell'onore che mi fa de'suoi, da me ambitissimi comandamenti
, / e'fumo d'ambizion, che fa sovente / acciecare nel letto anche l'
. anzi migliore; perché nessuna cosa ci fa verso gli
ambizioni e presto o tardi ce ne fa sborsare un caro e doloroso prezzo; e
odor votive offerte. idem, 6-79: fa di se stesso ambiziosa mostra / l'
. per altro il nostro vettori gli fa venire dall'ambrosia, cibo immortale degli
i corpi che ne vengono aspersi, fa immortali gli uomini. -per estens.:
inno ambrosiano, il te deum che fa coda a tante vittorie, ed è maschera
. per altro il nostro vettori gli fa venire dall'ambrosia, cibo immortale degli dei
fulmine, ecc.; e naturalmente fa cicatrice. = voce dotta,
orazione. nomi, 14-64: e fa cenno che parli, e senza lunga /
forteguerri, 25-47: senza penne / fa mille miglia in meno d'un'amenne
vedi chi maggior promessa / e più utile fa. idem, dee., 1
, 1-44: l'aier dintorno si fa tutto ameno / ovunque gira le luci amorose
torto di sprezzare e trascurare, come fa, la letteratura amena. de sanctis
: quanto al campamento, quel che fa per uno, e un capo ameno come
noi toglie il falso cogitare: / sollecito fa l'uom, sì come ho visto
ebreo, 147: mercurio con jove fa coniugazione felice e amicabile. guicciardini,
. c., 3-6-5: più fa prode l'amichevole gastigamento, che l'accusare
passatagli la diffidenza, la sua voce si fa più amichevole, e si capisce
: di comune accordo, come si fa tra amici, confidenzialmente; senza adire
. foscolo, v-i7: il desiderio fa beati alcuni momenti: e l'amicizia conforta
vuol da me questo cane che egli mi fa tante carezze? te', te'.
plinio], i-1620: l'amido si fa d'ogni grano e di segala
... è così chiamato perché si fa senza macina. carletti, 224
[la casacca delle donne di goa] fa l'effetto che farebbe una camicia
il più lodato è quello che si fa di tritico trimestre... fassi ancora
mille volte minore, nel quale si fa l'ammaccatura del ferro, insieme colla
idem, 9-6-4: il ragionamento fa ammaestramento. idem, 11-11-3: molti
gli hai avuti cari e osservatigli, così fa che in questa maggiormente gli abbia,
pericoli sono usati d'incontrare ne'viaggi che fa l'oste, che nelle battaglie
.. è un afforzamento che si fa acciò, se avvenga scoppio, le parti
le vele, quelle si ripiegano come fa un ventaglio. monti, 1-571: nel
tuoi fatti, e confessati e comunicati e fa testamento. giov. cavalcanti, 371
, 7-34: come 'l buono medico fa, che aiuta l'uomo sano mantenere sua
l'ammalato; ogni piccolo urto lo fa soffrire.
e là della cupidigia egli [dante] fa ima sirena o una meretrice che ammalia
la serva che lo ammalia, che si fa fare un figlio da lui e pretende
dietro gli scuri d'un primo piano fa accapponare la pelle, come se la vecchia
di piangere (come un bambino che fa i lucciconi). tommaseo [
: / ammannisce cavalli: / ognun fa da zerbino. forteguerri, 27-57: già
o che mai si ammansisca, come fa il leone satollo. giusti, i-93:
ammascatura, sf. tecn. difetto che fa un cavo nell'attorcersi.
vicino all'ultimo nodo della coda, fa l'ufizio d'esofago, di stomaco e
l'idea poi che l'ammassamento continua indefinito fa girar la testa. 2.
queste medesime radici, macinandole come si fa le canne da zucchero, s'amassa quel
(beni materiali, ricchezze); chi fa incetta, accaparratore. b
chi vi dà brighe, noie, vi fa ammattire. v'è delle indagini erudite
ammattonato: quell'incrostatura di mattoni che si fa sopra il terreno; pavimento di mattoni
un semplice taglio nella carne, ma fa di mestiere che rimangano per qualche tempo
altro che con un guaito, come fa un cagnuolo di latte. -è malaria
, 16-40: la legge di chi fa un benefizio a un altro è questa,
-non ammazzare una mosca: di chi non fa male a nessuno. palazzeschi,
, e le cipolle ', cioè fa mazzi, delle cipolle e degli agli.
calpesta o battuta, onde si rassoda e fa come uno smalto. padula,
o battuta, onde si rassoda e fa come uno smalto. ammazzettare, tr
fandonie insieme ammaz- zola, / lo fa sol per buscar qualche pollezzola, / non
di festa e, se vuoi, fa onorevole ammenda: bacia le mani alla
verisimiglianza con molti amminicoli di probabilità ci fa credere ch'elle possano essere più in quella
natura e la mia gratitudine me ne fa interamente ammentato. ammesare, tr.
e gli ammestatori gli è il modo che fa divario. = deriv. da ammestare
; lanciare alla caccia (come si fa dei cani, degli sparvieri, ecc.
agg. e sm. ant. chi fa a metà, chi divide a metà
il migliore di candia e d'alessandria; fa i fusti sottili, d'altezza d'
, agg. che ammicca, che fa cenno di intesa. jovine, 3-222
s'amilliora. idem, i-451-56: correzione fa di malo bono, e nullo è
che ciascheduna cosa la quale l'uomo fa, dallo ammirabile e santo nome di colui
la più plausibile si è quella che la fa derivare dall'arabo emù od amir,
del duca degli abruzzi ad ammiraglio supremo fa credere che qualcosa si stia preparando.
buti, 2-104: l'autore fa speciale menzione dell'ombra, che rendeva
dentro per nutricazione, perché l'ammistione fa diversa maniera di consistenza: ma le pietre
/ si be'i do magnare, me fa calciare, / de l'amesurare sì
calciare, / de l'amesurare sì fa lamentanza. = deriv. da
fede che da voi a me risona / fa che la mia inverso voi s'ammoglia
che ammollisce i duri cuori, mel fa alcuna volta credere, e alcun'altra discredere
, prima che rinforzi, si fa colare per sacchi di tela. imperato,
montigiano, 53: la gomma che fa sull'ulivo d'etiopia, è rossa
ix-362: e per cotal tenore / deh fa, figliuola, com'io t'ho
soffre si rigira tra le lenzuola, fa in silenzio compagnia ai vigilati speciali che aspettano
. b. cavalcanti, 2-345: fa ancora grande l'orazione il congregare e
volgar., 8-7: anche si fa la pesca senza nocciolo, se il
una delle cagioni della corruzione, che si fa dentro — 418 —
primo temporale, allora che si fa? me la saluta l'economia
non veggiamo noi, che l'agitazione fa vive tacque, e 'l fermarsi di
dogmaticamente i vari modi coi quali si fa lo storno. idem, i-474: i
/ ed intricando i pronubi virgulti / fa siepe intorno, e la facella ammorza.
/ ch'ammorza ogn'altro viso e fa sparere / in tal manera che là 've
vuol, non s'ammorza, / ma fa come natura face in foco. landino
vapore], e ivi si fa la gragnuola e neve e piova. di
olive. pea, 4-92: che ci fa ad ammuffire qui? pratolini, 2-264
detto. « e poi, mica ti fa bene! *. = deriv.
dei secchielli d'acqua addosso come si fa alle bestie, cugnavano i ruotoni con sassi
ammusire), agg. che fa il muso, che sta col broncio;
quella razzaccia di giudizio, che ti fa star lì ammusito e rinfratito, è degno
inurba. berchet, 384: quei non fa cenno, e sta come uom che
, 2-1255: ecco davanti / mi si fa l'infelice simulacro /...
tanto amore, / che ammutito lo fa stare. segneri, iii-3-116: mirate però
mirate però il gran torto, che fa a se medesimo questo peccatore ammutito.
come gli arcieri la scorgono, ella fa verso di loro un gesto che li ammutolisce
, né potendosene in altro modo districare, fa un guizzo col capo all'ingiù e
i-3- 222: ciò che si fa nell'innocenza, risponde senza dubbio al
e sappi ch'ai perfetto amor lo tempo fa fine, ma non l'animo,
parte delle sue bellezze, mostrandole ce le fa amare, amandole ce le fa piacere
le fa amare, amandole ce le fa piacere, e piaccendoci ci fa partecipi
ce le fa piacere, e piaccendoci ci fa partecipi in terra delle cose del cielo
amor de l'anime disusa, / perché fa parer dritta la via torta. idem
che drittamente spira, / come cupidità fa nella iniqua. savonarola, iii-466:
: come uno ama per amore e fa canzoni e versi della sua donna.
tempo e gaio del pascore, / che fa le verdi foglie e'fior'venire;
del cor pace / quell'amor, che fa penar, / se quel bello,
che l'amore / brucia la vita e fa volare il tempo. ungaretti, viii-23
amore: / « dolce mio iddio, fa che qui mi traggia / la morte
amore, / che spesso occhio ben san fa veder torto. idem, 270-106
ragazza salda e lucente come questa che fa centro nella lunga fila dei convitati,
in questo l'altre belle, / non fa altamor se non con le scarselle.
che forse sarà già un pezzo che fa all'amore a quelle quattro braccia di
-amóre non sente fatica: ciò che si fa per amore pare sempre cosa lieve,
., 131: pietosa insania, che fa cari gli orti / de'suburbani
io veneri altamente il suo ingegno non fa mestieri dirlo; che lodi il suo carattere
: eccessiva ambizione di successo, che fa negare i propri difetti e i propri
che il mio maledetto amor proprio mi fa credere che meritino. c. gozzi,
delicata attenzione che l'amor proprio ci fa ordinariamente usare verso i presenti. leopardi
qualche riparazione. deledda, ii-529: fa sempre piacere, lusinga il nostro amor
amore, / che mio fallor vi fa talor volere / cosa, ch'è molto
senza prole,... dodici anni fa, avevano rilevato, d'amore e
raschiatura. oggidì non si dà né fa nulla per l'amor di dio.
sovrana bellezza, ne investe e ne fa godere de'benefici e privilegi di quella
un sol calor di molte brage / si fa sentir, come di molti amori /
altri erranti a la celeste lira / fa le danze lassù veloci, o lente.
bene a'vecchi; l'altra, perché fa l'uomo di leggiero e men grave
sì di traverso, che le si fa velo. = lat. amor
(femm. -trice). che fa all'amore, che amoreggia. soffici
neo, quel vago neo, / che fa d'aurate fila ombra vezzosa / a
quella terribile parola sempre, che si fa con tanta leggerezza nei colloqui e nelle promesse
. attore che in una compagnia comica fa di solito la parte del giovane innamorato.
vigne, con foglie di porro, e fa rutto molto noioso. ha virtù con
cioè [la schiatta de'cavicciuli] fa come lo draco, ed incrudelisce,
, figlia infelice. foscolo, 1-46: fa che quest'amplesso, o figlio,
proprio quella benedetta abitudine di amplificare non fa piacere. 3. tecn.
nievo, 108: io era poco fa in sagristia a pulirvi i vasi e
un eccellente grammatico, dicendo che toccandosi fa ritornare gli amori, ancora che posti
xapt ^ éptù? -cùtos 'pianta che fa ritornare l'amore '(da dtvaxdt
: sono adunque gli anacardi, come fa testimonio serapione, frutti d'un albero simile
solitudine, che qui è un anacronismo e fa ridere. = voce dotta,
grave odore, e fior di cavolo: fa il seme in certi cornetti lunghi simili