, 28: per isperanza del guadagno eziandìo gentilissimi uomini si sottomettono a gravissime e
la buona vita e li buoni atti eziandìo sanza fare maraviglie, meritano la eterna
volto e la immagine del defonto, che eziandìo altri movimenti di vizi non riceve.
del vero amore di cristo, che eziandìo che se lo avessi messo in delle
che tu gli veggia fare un peccato, eziandìo gravissimo, non è però da giudicare
, ripensando e per certo tenendo che eziandìo del ridere, d'ogni lievità dee l'
lat. etiam * anche '. eziandìo (eziandèo, eziamdio), cong.
. fra giordano, 1-3: potrebbe battezzare eziandìo uno saracino, intendi facciendo a questo
che tu gli veggia fare un peccato, eziandìo gravissimo, non è però da giudicare
adesso '). eziandioché [eziandìo che), cong. ant.
e non solamente in altri lavorìi, ma eziandìo non cuocevano, mangiavano pur vivande fredde
de vizi. fra giordano, 1-172: eziandìo nell'arte de'calzari, ch'è
, 28: per isperanza del guadagno eziandìo gentilissimi uomini si sottomettono a gravissime e
che tu gli veggia fare un peccato, eziandìo gravissimo, non è però da giudicare
fornace ardente, in del quale tremeranno eziandìo le virtù celesti e si commuoveranno.
alcuno qua e là di quelli argomenti eziandìo che 'hanno viscere '.
fra giordano•, 1-251: come giudichi altrui eziandìo di peccati minuti, che non ci
viviamo bene si accorgerà senza fallo oggi eziandìo gran numero di uomini viver fuori delle
, or questi n'aggravano, questi eziandìo ci affogano sotto, non sono buoni
3-11: sonvi [nella villa adriana] eziandìo assai rottami di colonne di marino,
petrarca volgar., ii-82: fu eziandìo battezzato leonardo da remigio, il quale di
i miseri paesi d'italia, senza rispetto eziandìo delle terre del papa. boterò,
di dentro invescati, potremmo allora sentir gusto eziandìo delle cose divine e qualche saggio provare
conoscenti, e da tutti fu abbandonato, eziandìo la moglie l'ebbe in odio,