/ ho prodigato al lastrico / le esuberanze mie. tarchetti, iv-48: a che
profondere quei tesori di armonie, quelle esuberanze dell'arte, ad una folla spensierata
di campo, fanciulla con tutte le esuberanze di un'anima primitiva. e. cecchi
infatti poco più che uno sfogo di esuberanze malate. piovene, 3-137: la sua
lei, ed accennando forse alle sue esuberanze, la definiva « quella vacca »
corretto e dignitoso, privo di eccessive esuberanze; lepidezza, arguzia, capacità di
le sue forze e con tutte anche l'esuberanze ideali e morali l'esempio del perfetto
, / ho prodigato al lastrico / le esuberanze mie. -condizione di estrema indigenza
. ghislanzoni, 18-152: malgrado le esuberanze alquanto matronali da me avvertite, la
iii-20-174: quelli che dalle mancanze ed esuberanze accennate, dai difetti ed eccessi riconosciuti
tutti i giorni, con le sue esuberanze pare anche ridicolo. soffici, v-1-259
iii-20-174: quelli che dalle mancanze ed esuberanze accennate, dai difetti ed eccessi riconosciuti
: 'raffilature ': ritagli, esuberanze dei margini disuguali delle risme di carta
, 3-i-32: salutazioni pingui di sorridevoli esuberanze. x. le parole con cui
rebora, 3-i-32: salutazioni pingui di sorridevoli esuberanze. savinio, 1 -77: quando
se la suocera guardava certe sue superstiti esuberanze col lungo e benevolo sguardo che il