. allòtria, sf. filos. estraneità, diversità. panzini, iii-388:
apoliticità, sf. indifferenza, estraneità alla politica. gobetti,
b. croce, ii-8-332: la perfetta estraneità delle caratteristiche delle opere storiche nei riguardi
); superamento di una condizione di estraneità, di solitudine, di disdegno (
pigmea. 6. senso di estraneità, di incomprensione nei confronti di una
l'invocazione], e con la stessa estraneità, senza indizio di capire e sentire
storici un senso di diffidenza, di estraneità e perfino di disprezzo. baldini, 6-113
= comp. di estraneo. estraneità, sf. l'essere estraneo; mancanza
opuscolo] una dimostrazione della quasi continua estraneità e divergenza e ostilità tra la storia
: si rompeva [nel medioevo] l'estraneità e l'inimicizia della natura, invece
edifici intorno e marcasse la sua totale estraneità. 2. sentimento di isolamento,
bambino che apparisse assente; e la sua estraneità galleggiava sultuniformità della massa come una
non meno brutalmente, e con la stessa estraneità, senza indizio di capire e sentire
e perfino il negarli dovesse proprio significare estraneità o indifferenza, e non piuttosto il
fanciullaggine: ma un senso improvviso di estraneità, per il quale le cose parevano
dei romanzieri, assurdo, angoscia, estraneità, privazione della realtà, mondo insignificante
maschera d'interessi economici, la totale estraneità in cui bisognava tenersi rispetto ai concetti
e dissipò così la triste impressione di estraneità che sebbene senza volerlo aveva prodotto al
arrabbiandosi di non riuscire a scrollare quella estraneità, che tanto più gli appariva ostinata
la conoscenza di un'altra persona: l'estraneità, sempre e in ogni caso,
intimità fosse, senza perché, diventata estraneità, assenza, separazione. -condizione
idea della antipatia si aggiunge quella dell'estraneità. -sentimento di alienazione dell'uomo
il suo lavoro che egli esegue con estraneità, per forza, e insomma con pena
giorni. e sentirò, nella indifferente estraneità della camera d'albergo, la presenza,
e subito ne ha un'impressione di estraneità, di freddo, di lontananza. moravia
soprattutto il senso forte e preciso di estraneità che aveva provato per forse due o
storici un senso di diffidenza, di estraneità e perfino di disprezzo. cicognani,
quello era il punto dolente: la sua estraneità a tutto quell'intellettualismo. =
mancanza di rapporto, di nesso, estraneità. brancoli, ii-332: quest'uomo
sullo sfondo di un sentimento di estraneità e di irrealtà, accompagnato spesso
arbitrarietà o di dannosità o comunque di estraneità di ciò che viene introdotto).
..., senza immistione d'estraneità culturali e civili. 2.
-indifferenza, disinteresse; noncuranza, estraneità. - anche al figur.
chiara in lei la coscienza dell'assoluta estraneità dell'amore al legame che ella stava
giuliana hermil. -incomunicabilità, estraneità spirituale. b. croce, ii-6-204r
soffrire. -figur. immobilità; estraneità (della natura). c.
sue colpe. 3. letter. estraneità. d'annunzio, iv-2-1101: la
era il punto dolente: la sua estraneità a tutto quell'intellettualismo. moretti, ii-458
, situazioni che presentino qualche carattere di estraneità (perché hanno luogo su territorio straniero
complessivi della loro vita. 4. estraneità agli schemi logici della ragione; inadeguatezza
senso, impressione, condizione spirituale di estraneità, di distacco, di isolamento.
l'eccezionaiità, la novità, l'estraneità alla norma). foscolo,
terreni e dalla conse guente estraneità o disinteresse per preoccu pazioni
da malessere e accidia, da senso di estraneità alle cose reali, da incapacità di
finge ignoranza o si mula estraneità a un fatto o a una richiesta per
pace comportamenti che possano compromettere la sua estraneità a eventuali futuri conflitti (per es
estens.: analoga condizione giuridica di estraneità ai conflitti e ai potenziali contrasti militari
alla parte retriva. 3. estraneità. tarchetti, 6-ii-227: la cugina
da una sorta di assenza o di estraneità alla realtà circostante, a tutto ciò
di oppressione; che rende avvertibile l'estraneità, l'avversità della natura.
freddezza indefinibile. -rapporto di radicale estraneità fra la creatura e la natura (
civile degli italiani. 4. estraneità alle tradizioni e agli usi di un
in barile: fingere ignoranza o simulare estraneità a un fatto o a una richiesta
, anche, il riconoscimento di assoluta estraneità a determinate circostanze o l'esonero da
connotazione iron., a indicarne l'estraneità rispetto al senso comune).
-prendere le distanze: affermare la propria estraneità a una situazione o anche il dissenso rispetto
, aw. in modo che manifesta estraneità o, indifferenza alla religione, all'ambito
atteggiamento ai completa incomunicabilità, distacco, estraneità, ribrezzo. g. bassani,
cui consideravo la mia città non era l'estraneità affettuosa del forestiero, ma quello di
requie e quietudine. -stato di estraneità e indifferenza verso l'esterno, caratteristico
dalla timidezza o da un atteggiamento di estraneità e di indifferenza da parte degli altri.
o indumenti o per un sentimento di estraneità o di timore verso i presenti o per
frigidità e refrattarietà. 3. estraneità di una tradizione culturale a un genere
come maschera d'interessi economici, la totale estraneità in cui bisognava tenersi rispetto ai concetti
elencazione precedente e, anche, per estraneità e contrapposizione. piccolomini, 10-253:
, 78: poi quel senso d'estraneità, di distacco, rifluì, venne a
coperte o indumenti, o per esprimere estraneità verso i presenti, per paura,
la conoscenza di un'altra persona: l'estraneità, sempre e in ogni caso,
etica ha sostituito a questo atteggiamento di estraneità solipsistica e di ostilità della morale verso
enfasi, in partic. la propria estraneità a una responsabilità o a una colpa (
agg. che suscita una sensazione di estraneità, la crisi di certezze consolidate.
: per indicare l'inutilità, l'estraneità, l'incongruenza di qualcosa o di qualcuno
straneità, sf. letter. estraneità. fenoglio, 5-i-416: i
l'operaio. = da estraneità (v.), con aferesi.
. 4. scarsa familiarità, estraneità (di un luogo). cattaneo
meno brutalmente e con la stessa assoluta estraneità senza indizio di capire e sentire. quarantotti
sfavorevolmente. pasolini, 16-51: l'estraneità di un centro urbano e di una
68) in vignette che volevano segnalare l'estraneità dei comunisti al mondo civile. -
ultroneo. ultroneità, sf. estraneità, superfluità (ed è termine proprio
un termine, di un'espressione; estraneità di essi al lessico, allo stile letterario
m. del vecchio, 1-179: un'estraneità del piano apriorico dalla costituzione tematica.
atemporalità, sf. filos. indifferenza o estraneità agli aspetti temporali. m
atopìa, sf. sentimento o condizione di estraneità, di eccentricità, di isolamento.
2. psicol. senso di estraneità che caratterizza alcune sindromi depressive.
con questo termine quel vago sentimento di estraneità che accompagna così sovente l'ingresso delle sindromi
sistemazione. exotopìa, sf. estraneità, alterità. a. ponzio
disabilitare. disabitùdine, sf. estraneità, distacco da rapporti, relazioni,
e sistema immunitario, elaborata a partire dall'estraneità o dalla tollerabilità ai diversi alimenti a
mia voluttà di solitudine, la mia estraneità ai traffici di cui è ordito il mondo
: il clero tradizionalista, in nome dell'estraneità al politico derivata dalla loro credenza religiosa
circonfuse dall'alone netto e doloroso della loro estraneità. f. marcoaldi [« la
nel sistema milanese qualche diffidenza rispetto all'estraneità di geronzi al salottismo del nord)