: sentii piagnucolare, gemere adagio, esclamare, come fosse una gola troppo stanca
: la mirabile proboscide dell'elefante fa esclamare galeno in laude di dio, e l'
, obliando i pali e le canne, esclamare « quanto è bella! ».
schiumante bocca, attesta. 2. esclamare con giuramento, chiamare a testimone (
del loro grignolino vecchio e gli fecero esclamare in onore e ammirazione della romagna.
. e intr. ant. gridare; esclamare; protestare ad alta voce. -
sì claro / vendetta debbe or nel cielo esclamare. s. degli arienti,
quei fitti... gli fa esclamare che quegli non fu un uomo,
. offesa, colpita, col desiderio di esclamare, facendo cenni di scongiuro: «
, le era anche accorso di esclamare: « principone! ».
che tu non cesseresti di lodare, d'esclamare, d'applaudire. 5.
li discepoli lo vidono e cominciorno ad esclamare tutti e avere paura. giannotti,
dottorino di quelli dell'ospedale! -dovettero esclamare dentro se stesse, deluse e irritate
esclamante (part. pres. di esclamare), agg. che esclama.
quasi vi si abbatte). esclamare (ant. sciamare, isclamare),
li discepoli lo vidone e cominciorno ad esclamare tutti e avere paura. caro,
... due serve. qui veggo esclamare vostra signoria; ma bisogna sapere che
intorno al tavolo, e cianciare stupirsi esclamare. -anche di animali. rosa
, / degli occhi secchi e del rauco esclamare. alvaro, 8-290: e tutto
alvaro, 8-290: e tutto un esclamare vago e diffuso, in un'eterna
raccoglierlo. dovette piacere alla bionda quell'esclamare lontano, forse venuto su di dove
tu sai quanto allora bisognò dire e esclamare, e appena che si fece quella
sentimento doloroso, la stessa necessità di esclamare, d'impedirlo potendo. carducci, iii-n-51
: non cessarono però que'barbari di esclamare dal lido ch'io fossi respinto nel mare
machiavelli, 890: qui mi sarebbe lecito esclamare come quel terenziano: « o caelum
e a un certo punto si sorprendeva esclamare dentro di sé: « che bel
bocchelli, 6-125: avrebbe voluto sentirla esclamare al sacrilegio e al delitto, anzi
, / vendetta debbe or nel cielo esclamare. aretino, iv-1-42: con la
dotta, lat. exclamàre * gridare, esclamare * (comp. da ex e
esclamativi. = deriv. da esclamare. esclamato (part. pass,
esclamato (part. pass, di esclamare), agg. pronunciato ad alta
. < = deriv. da esclamare. esclamazióne (ant. sclamazione
ant. sclamazione), sf. l'esclamare; modo di parlare alto e concitato
, è troppo (v. esclamare); cfr. fr. exclamation (
ma notaio! » si mise ad esclamare il signor alfio, e d'un
infamare, mascalzone. 5. esclamare con vivacità, prorompere (in grida
/ degli occhi secchi e del rauco esclamare. morando, 274: un sottil ferro
/ degli occhi secchi e del rauco esclamare. magalotti, 24-16: il disordinare in
e più di una volta l'avevo udita esclamare in un negozio: « no,
... due serve. qui veggo esclamare vostra signoria; ma bisogna sapere che
di espressione poco mancò non mi facesse esclamare: « oh che diavolo divino!
più frequente, e avevano cominciato a esclamare e predicare liberamente contro la legge di
baroccio, continuando per la strada a esclamare e interrogare, senza profitto. moravia,
3-4-508: perché, appiattando voi, esclamare al popolo: avvertite che questo,
; urlare, vociare, sbraitare; esclamare. giamboni, 7-122: follia di
7. tr. dire, pronunciare, esclamare, domandare a voce alta; cantare
, e succeda loro qual vogliasi incontro esclamare son soliti: 4 così a dio piace
o per la soddisfazione che gli faceva esclamare: « ora basta, non si
di luce, nod potè trattenersi da esclamare: - sole divino! letizio
licenza nel peccare, son costretto ad esclamare e dire: o benedetta ipocrisia.
a tal vista in disperazione cominciò ad esclamare: oh che listaccia; quanto è
de'secoli prima del mille, non può esclamare al vedere come fosse da'medesimi maltrattata
mesi, / fu il primo ad esclamare e far marina, / forte gridando:
! che pazzia! -non rifiniva d'esclamare, aggirandosi per l'ampia stanza ben
... si udivano dei vecchi esclamare: « ora che ho veduto questa
mesi, / fu il primo a esclamare e far marina. note al malmantile,
di mettersi sull'avviso, e d'esclamare con quel devoto: troppa grazia sant'antonio
del melograno avanti casa, ci fè esclamare con giubilo: - benvenuto a te
per il freddo, che suol esclamare: hu hu. = voce
agghiacciato per il freddo, che suol esclamare: hù hù. = voce
nome paolo; sicché egli cominciò ad esclamare: oh quanti paoli, ho quanti
croce, ii-7-364: si ode di frequente esclamare da naturalisti, da matematici, da
volume, parecchie volte si troverebbe ad esclamare in leggendo: guarda! qui pescò il
: sentii piagnucolare, gemere adagio, esclamare, come fosse una gola troppo stanca
divincolarsi stralunando le luci. non occorre esclamare al suo solito: oh poffar io!
divincolarsi stralunando le luci. non occorre esclamare al suo solito. oh poffar io
, pigliò una presa e tornò ad esclamare sottovoce: -conforto del poveruomo! manzoni
grinda... non potea saziarsi di esclamare contro il cielo, perché con sì
, le era anche occorso di esclamare: « principóne ». =
-in relazione con il discorso diretto: esclamare con tono energico. moravia,
83: ho udito dei sentimentalisti vaporosi esclamare che il viaggio di nozze è una
baroccio, continuando per la strada a esclamare e interrogare, senza profitto.
tigrinda... non potea saziarsi di esclamare contro il cielo, perché con sì
che vidde elia. 14. esclamare con energia, vivacità, commozione o
io, proferì l'esecrando protesto con esclamare: « num custos fratris mei sum
sdentata, nemmeno il diavolo potrebbe farci esclamare: oh che bella giovane! bettini
e deriv. riesclamare, intr. esclamare nuovamente o rispondere esclamando a un'esclamazione
s. v.]: 'riesclamare': esclamare di nuovo o esclamando rispondere a esclamazione
che indica movimento inverso, e da esclamare (v.). riescludere,
moravia, 25-129: sento già qualciino esclamare: « che bella scoperta! l'amore
, il vecchio non potè trattenersi dalr esclamare: - brava! rinzeppatura, sf
moravia, 25-129: sento già qualcuno esclamare: « che bella scoperta! l'amore
abbia dormito, stanotte » finì per esclamare. il che coincise con un rigurgito
quelle fisionomie irrimediabilmente plebee che fanno esclamare: « ma quanto è volgare! »
moravia, 25-129: sento già qualcuno esclamare: « che bella scoperta! l'
del loro grignolino vecchio e gli fecero esclamare in onore e ammirazione della romagna.
1-158: le è accaduto più volte di esclamare al tramonto, sul terrazzo, gli
= dal lat. exclamàre (v. esclamare), con suff. intens. -
nome d'azione da exclamàre (v. esclamare). schiamazzóne, sm
schiatta. sciamare, v. esclamare. sclamativo, agg. letter
moravia, 25-129: sento già qualcuno esclamare: « che bella scoperta! l'
, / degli occhi secchi e del rauco esclamare. dessi, 10-20: noi uomini
donna ricca di poppe, alcuni sogliono esclamare: « che senato! »
e difeso da testimonianze autorevoli, fece esclamare al giudice. « ma questi è un
esclamare che il viaggio di nozze è una profanazione
par qui di sentire più d'uno esclamare: « oh barbaro e crudel costume!
imperadore »; e l'altro con lo esclamare: « cotal ove dava udienza
/ degli occhi secchi e del rauco esclamare. / questa dolente vita, peggior
significare quella parole, subito cominciò ad esclamare e comandò che si facessino venir tutti
stati a colazione, mi venne d'esclamare: « ah la vita cos'è!
tommaseo, ii-43: certo che allora converrebbe esclamare con dante: muovasi la capraia e
: non potei allora fare a meno di esclamare sorridendo: « certo a trattenermi dal
. foscolo, ix-1-370: odo i valenti esclamare cne io spargo su la fama di
] spiattellatamente che vincenzo monti usava d'esclamare in un significato singolarissimo: « mi
: ma tutto sta a rialzarsi ed esclamare: « è nulla, continuiamo ».
7. tr. dire, pronunciare, esclamare a voce alta o anche con tono
, a conclusione, sconsolato, ebbe ad esclamare: « freda è un superprotetto!
,... non potea saziarsi di esclamare contro il cielo. algarotti, 1-v-141
, pigliò una presa e tornò ad esclamare sottovoce: « conforto del poveruomo ».
, che riverentemente taceva, non potetti non esclamare. malizierò, lx-1-124: soffrì questa
] spiattellatamente che vincenzo monti usava d'esclamare in un significato singolarissimo: mi dolgono
, recriminazioni, ecc., gridare, esclamare, vociare; discutere violentemente, altercare
che pazzia! » non rifiniva d'esclamare, aggirandosi per l'ampia stanza ben turata
la privazione dell'antico dominio, cominciò ad esclamare e fino con i fusti dell'
seconda media di dodici anni, ad esclamare: « che sballo, me ne sto
egli [a. chénier] far esclamare sui teatri della francia nei giorni in cui