ar. apabach. accidèmpoli, esci. esclamazione di meraviglia, stupore,
accorruòmo (accorr * uòmo), esci. invocazionefatto io con molta accortezza nelle due
delle corporazioni. baldini, 4-85: esci dall'atmosfera ubbriacante dell'adunanza e arrivi
affezione di famiglia. 2. esci. è un affatacelo! (tose.
parole ornatamente affazzonate. affé, esci. ant. in fede, in verità
affo- gaggine! 2. esci, (con valore ammirativo e imprecativo:
iv-2-735: l'odore affogante della canape esci va da un palazzo decaduto, ridotto
. ah (anche a), esci. espressione di un sentimento intenso (
ahi (anche ai), esci. espressione di un sentimento di dolore
siciliani). ahimè e aimè, esci. espressione di un sentimento di dolore
ahi e me. ahm, esci. espressione onomatopeica per in
. ahò (aòh), esci. dial. espressione con cui si
. aibò (e ahibò), esci. dial. esprime insieme stupore,
pestare con stanghe. 10. esci. aiuta, aiuta!: invocazione di
principio del tempio. 8. esci. aiuto! boccaccio, dee.
naturalista ulisse aldrovandi. alé, esci. su via! coraggio! (esortazione
nuto liofante. alèppe, esci, dantesca. dante, inf
allacciare: / sta'sotto, ed esci a tempo, e cheto godi. gr
altero fiume, / che, qualor esci del tuo regno, e vaghi, /
celeste del cielo. 4. esci. allegria! allegria!: espressione di
/ nell'infinito. 9. esci. allegri!: espressione di gioia,
ch'ebbe di alloppiarsi nella minestra calda esci da ima certa fissità estatica che fino
1 + cons. altroché, esci. certamente!, senza dubbio!
gli amari tuoi, del mio cor esci. tasso, aminta, 949: i
una mosca. 11. esci. ammazza ammazza!: grido di incitamento
amor del cielo! tommaseo, i-327: esci, ti dico: per l'amore
cassetta. masuccio, 272: esci per questa fenestra, e pònite a
aspettargli. cicerone volgar., 1-450: esci della città,... e
pennato] all'uncino / sempre, quando esci; ch'egli t'asseconda / in
della loro superbia. au, esci. indica sdegno, dolore.
. aulore. aùf e aùffa, esci. esprime noia o dispetto. de
poi 'incarnazione '. ave1, esci. lat. formula di saluto e di
al vino, ubriacone. 3. esci. per bacco! per baccone! per
a parer mio, / a dire: esci di lì, ci vo'star io
senso. e dal bagno di sole esci stupido. marotta, 2-90: abbiamo tre
cantone questo barbagianni? -sì; esci fuora. -io non credo che sia il
, 2-462: chiamò: -nino! esci fuori! -ma quello non se ne diede
parve timorosa di novità e rade volte esci dalla via battuta. rajberti, 2-150
carducci, ii-10-150: e tu mi esci fuori ora ammiratrice della bruna..
a parer mio, / a dire: esci di lì, ci vuò star io *
e non brigosi. briii, esci am.: per esprimere un senso di
se entrasti buono e savio, n'esci migliore e savissimo. manzoni, 148
. parini, giorno, i-1020: esci pedestre a respirar talvolta / l'aere
si voltò a sua moglie. « esci anche tu? ». ella rispose:
). pirandello, 7-179: « esci sola? ». « con cariuccio.
segno di onore. càttera, esci. a indicare meraviglia, sdegno.
biflesso degli ovini. s. esci. per le chiavette di dio: per
stalle. tozzi, iii-232: la donna esci con circospezione; e non chiuse l'
. tozzi, iii-232: la donna esci con circospezione; e non chiuse l'
conforto. pirandello, 7-179: « esci sola? ». « con cariuccio.
tu, fiume, ancor che così limpido esci / de le concavità di questo monte
o conte, / principe, duca, esci dal tuo maniero, / galoppa su
. contentone: assai soddisfatto. -anche esci. contentone!: per esprimere con
distaccamento della secondina. corruòmo, esci. invocazione di aiuto, di soccorso
giorno che dalla grande orsa / inopinato esci nel cielo, e trovi / le costellazioni
. parini, giorno, i-1023: esci pedestre a respirar talvolta / l'aere
o giorno che dalla grande orsa / inopinato esci nel cielo, e trovi / le
gli amari tuoi, del mio cor esci. parini, iv-46: o pianta di
, i-16: quella cresima di fracasso esci un risultato tutto da ridere.
ire dicesti e le battaglie insane, / esci di tomba. leopardi, ii-124:
tutti gli amari tuoi, del mio cor esci. tasso, 12-77: vivrò fra
/ che gorgogliando fuor de'tre colli esci, / ancor durerai molto / dappoi
voce sbigottita e deboletta, / ch'esci piangendo de lo cor dolente, / coll'
indica gli zuccheri. destr-riga, esci, e sm. milit. comando dato
core, che non ti smembri? / esci di pene e da mi ti diparte
giorno che dalla grande orsa / inopinato esci nel cielo, e trovi / le costellazioni
voce sbigottita e deboletta, / ch'esci piangendo de lo cor dolente, /
/ sacerdote, in bianca stola, / esci ai grandi ministeri, / tra la
sorgi del dì coi primi raggi, ed esci / al mormorio de'freschi venticelli;
ed invecchia. tommaseo, i-105: esci di te. ne'liberi / splendor'del
trasse airone lo coltello, e non esci sangue veruno, se non nerissimo veleno
età sua. baldini, 8-61: tu esci di qui, vai alla stazione a
battuto; però anche il partito nazionale esci dalla lotta inzuppato fradicio. 4.
e minute zolle. pascoli, 522: esci all'aperto; spargi quei chicchi,
lat. eugànei. èuge, esci. letter. per denotare un senti
* gubbio '. euh, esci. espressione indicante un senti
d'annunzio, v-2-276: ma tu m'esci della brace e mi rientri nel fuoco
giuliana mia, / tu non m'esci di fantasia, / tu non m'esci
esci di fantasia, / tu non m'esci di fantasia. cartaio, xxi-11-952:
che son consagrati per far profumi: esci fuor del santuario. alvaro, 9-140
cinale, e dissegli: esci fuori, e va'predicando, e poi
cattivo non istare in peccato mortale; esci tosto di quelli che in sulle forche t'
! fed. della valle, 6: esci, imagine bella / d'altra di
o conte, / principe, duca, esci dal tuo maniero, / galoppa su
occhi delle parigine ti divorano quando tu esci da un teatro o entri in un salotto
disse: « camina, poveretto, ed esci presto di questo affanno ». lalli
da piombo forato, / prigioniero vagante esci tranquillo, / e con tremola fuga e
, / se del peccato tuo non esci fuore / con vera penitenzia. boiardo
le cose più matte ». ma quando esci fuori e puoi tutto, fai sempre
lippi, 1-14: ella svegliata allora, esci dal nidio: / e dicendo che
par che dia in non nulla, esci ad un tratto, / di'a la
or con sonetti radi; / or esci e non ci fare i fraccuradi.
straordinaria rapidità. rovani, i-404: esci tosto, o non avrai tempo di contare
sacerdote, in bianca stola, / esci ai grandi ministeri, / tra la luce
occhi delle parigine ti divorano quando tu esci da un teatro. 4.
ital. ostessa). hu, esci. ant. ripetuto più volte (hu
con la i prostetica. ìccia, esci. dial. esprime incitamento. guerrazzi
i-191: entri nei miei pensieri e n'esci illesa.
marmi. saluzzo roero, 3-ii-108: esci, corri alla grotta, i molti
non fu a cotesto modo, tu esci del seminato, mettiti gli occhiali,
tremando d'un tremito innascondibile - esci di qui. = comp. da
c. i. frugoni, i-10-88: esci, fenice mio: rosee le vene
gioasso...: « deh, esci armato con l'essercito tuo...
viva? o anima invilita, / esci del core e criseida segui. macinghi
ebon le piaghe amare, / unde esci sangue precioso e ilare. s. bernardino
. filippo degli agazzari, 24: esci per una callaia et entrò nel lecceto
guardarsi allo specchio, i capelli; ed esci dalla stanza. -andare lesto,
, lestrigon succiamalati, /... esci al sereno. marino, 13-258:
letto '. con impazienza. 4 esci di qui, va'a letto '.
1-119: levati da questi pianti, e esci allegro in publico a dar sodisfazione a'
la lingua mia, doglia intensissima, et esci / nel viso, qual dentro
a lippa'. come dire: 'esci di qua, vattene '.
orto, oggi nel muro, et esci per una callaia et entrò nel lecceto che
negli esuli; passeggia, nudrisciti, esci dal vago, pensa poco a te
che è bene e che è male, esci fuori di te: esci fuori del
male, esci fuori di te: esci fuori del mondo, apprendi a morire e
. 6. con valore di esci.: per indicare disapprovazione e biasimo
la mammana lava i panni / qualor forte esci dal parto. bettinelli, i-153:
donne, se tu non ti cognosci, esci fuori e vattene dopo le mandrie de'
ed ora, non so come, n'esci fuor del manico e, d'avaro
: v. talpa. 18. esci. le zucche marine!: smentita recisa
epica cavalleresca si riferisce, talvolta come esci, ingiuriosa, a chi non osservava
riderà d'un bel sereno, / esci pedestre. foscolo, xiv-302: che
/ or leva su lu core / et esci de quisto errore. lettera in volgare
.]: * meglio! 'esci. sentendo cose bone o più prospere che
, ché non ti smembri? / esci di pena, e dal corpo ti parte
/ in ciò che tu ti metti esci perfetto / ed i maestri ti lasci di
sia, san mi sia (con valore esci, e deprecatorio): mi sia
sacerdote, in bianca stola, / esci ai grandi ministeri, /...
. i. 1 'mioddìo, esci. esclamazione che esprime sorpresa o impazienza
tutti gli amari tuoi, del mio cor esci. 3. inserire, inframmezzare
del mondo moderno, la francia, esci da un misto di germani, di celti
1-14: ella, svegliata allora, esci dal nido / e, dicendo che in
. e. i. mm, esci. espressione onomatopeica per indicare compiacimento,
aromati al sepolcro. foscolo, xiv-400: esci pure con un servo, sotto pretesto
si coricò. lemene, i-32: esci, e scherziam su questa riva amena,
nazionalità del mondo moderno, la francia, esci da un misto di germani, di
veramente dividono la città 20. esci. -a monte, carte a monte,
trae molti guai. grazzini, 343: esci oramai [messer goto], esci
esci oramai [messer goto], esci di pazzeria, / vien saltando e mugliando
cervello m'aggira come un mulino? esci fuora di questa testa e lasciami del
prendi le tue bisacce nauseose / ed esci senza ciarle. borgese, 1-124:
ornato / con artificio negligente avrai, / esci edestre. d'annunzio, iv-2-1075:
favorito, a segno che d'anni 36 esci di paggio e divenne paggio 'nero'.
negli esuli: passeggia, nudrisciti, esci dal vago, pensa poco a te
1-14: ella, svegliata allora, esci dal nidio: / e dicendo che in
nitriera. lubrano, 1-226: esci su via delle catacombe, o mortificazione
: presto, escimi di casa, esci là fuora. pallavicino, iii-749: onde
ti potranno nuocere: ma se n'esci fuori, sarai preso da loro. bartolomeo
è discontento. 41. esci. questa, quella è nuova o nuova
; passeggia, nudrisciti, esci dal vago, pensa poco a te stesso
in quella corte. molza, 1-404: esci di tua magione e lieta obblia,
con paragoge. cato. occhèi, esci. per indicare soddisfazione, apsavonarola,
: non fu a cotesto modo, tu esci del seminato, mettiti gli occhiali,
persone. g. rucellai, 9-71: esci, regina, ché parlar ti
, 46-240: dal vecchio mondo orientale esci l'idea della onnipotenza divina. onofri
punteggio più elevato. 35. esci. al tuo onore! ', per
, va'là ov'hai cominciato: esci alcun'ora ai roma: le porte sono
f. m. zanotti, 1-8-31: esci fuor del tuo regno e l'
/ tu solevi esser galante: / esci forse d'un convento? aretino, 20-88
appar sozzo e fangoso, / non esci fuor giammai [ermellino] dal chiuso ostello
posteriore del corpo. pan, esci. esclamazione di meraviglia, non priva
/ bisogna che vestito da palmiere n'esci da la cittade. dolce, 3-258:
. papé [pape), esci. letter. espressione che manifesta un
alfieri, 1-89: polinice, di tebe esci securo: / abbiti in pegno di
morte. c. gozzi, 1-945: esci, corrado: / tutto è parato
le mie parole nella tua bocca: esci fuora a predicare. -portare parola'
virtù]; e qualunque otta n'esci, sì pecchi; ma non è però
, ché non ti smembri? / esci di pena e dal corpo ti parte.
. carducci, ii-2-26: con ciò esci di qualunque passività perché la spesa della
. 9. con valore di esci., esprime il disappunto per il
. parini, giorno, i-1019: esci pedestre a respirar talvolta / l'aere
. bibbia volgar., vi-55: esci fuori e va'dietro alle pedi- che
una voce da cannone / gridarono: esci fuora, pelacchiù, / è un'
non gli altri (anche in forma di esci., come brutale ammonimento a non
moderno in partic. in espressioni esci, quali bella pensata!).
, al quale iddio disse: 'esci della terra tua e del parentado tuo e
peso apparisce mancante. leoni, 62: esci un proclama del delegato piombazzi (nome
ermo sacrato? -con valore di esci., come esortazione a mantenere la
... / piattolon da sepolcri, esci al sereno.. agg. che
beltramelli, ii-381: -mamma, perché non esci con me in giardino?..
, 1-1183: so che, quand'esci dal teatro fuori, / si reca all'
bel po ', anche nella forma esci, che bel po 7) e un
un porcello, disse al diavolo: esci di costui ed entra in quel porcello.
: passi oltre bel bello, / ed esci sempre d'impaccio, / laddove io
al pellicano di solitudine. -come esci. fagiuoli, 1-1-318: naso a
non ti potranno nuocere; ma se n'esci fuori, sarai preso da loro.
pretestuoso. leoni, 477: esci l'ordine di sequestro dei beni mobili ed
impiego. foscolo, xiv- 400: esci pure con un servo, sotto pretesto di
noto, / o procelloso noto, / esci del cavo sasso / e portane per
dovere sforza. luca pulci, iv-97: esci del bosco e va'cerca quel monte
i chicchi d'oro dal palco; / esci all'aperto; spargi quei chicchi
, / nel silenzio intemerato, / esci ad ascoltare il fiato / della parlante natura
, fa'conto. -con valore di esci.: figurati! (cfr. putacaso
generico disprezzo; maledizione (anche come esci.) diatessaron volgar.,
raggi solari. moretti, i-756: esci, dunque, bambina. aria, sole
è una grande abbracciata. marabeo, esci fuori, ché le cose si rappattumeranno ancor
mie sanguigne piaghe. molza, 1-404: esci di tua magione e lieta obblia,
francesco da barberino, iii-137: quando esci di porto, / va'sentito et
mia del paradixo. cavalca, 20-548: esci fuora, anima pacifica, e vieni
/ come puoi soffrir tanta innocenza? / esci a tua difesa / poi finiam di
rettoricando alla rinfusa, / vedi ch'esci dal rigo e che trasmodi. gioberti,
riguardo, or che ti sei rialzato ed esci. fogazzaro, 1-290: fisicamente mi
colla dote, / e tu m'esci di sotto. alfieri, 5-294: piace
guancie rinvermiglia: / fatti bello ed esci fuora. -ravvivare i colori, infondendo
. tansillo, 17: direi ch'esci [o notte] dal cielo e ch'
rischiara / le tenebre del sonno et esci fuori. 7. rendere limpido
: sacerdote, in bianca stola, / esci ai grandi ministeri, / tra la
nazionalità'del mondo moderno, la francia, esci da un misto di germani, di
diretto). viani, 13-487: esci dalle tenebre e vieni a misurarti con
un artista. bettini, 1-94: esci, pensiero, dall'argilla grezza /.
plur. ittiol. sottordine dei esci clupeiformi a cui appartengono le famiglie
, che hai sulle labbra / quando esci dall'acqua e ti viene a sdraiare /
in cui vita si vive ai soli esci infesta: / così paragonava sarda a carpion
. pratolini, 8-30: « quando esci » gli disse il più anziano dei borseggiatori
voce sbigottita e debo- letta / ch'esci piangendo de lo cor dolente, / coll'
, ed ora non so come m'esci fuor del manico, e d'avaro che
in prigione, ci sta ai casa; esci e toma, esci e toma,
sta ai casa; esci e toma, esci e toma, ecco la sua vita
invidia e scorno, / ornai fuor esci a rivedere il giorno. leopardi,
cervella del cranio. leoni, 346: esci l'infelice con a lato un cappellano
peante (io grido / a filottete) esci or dell'antro e ornai / lascia
qualcuno. mazzini, 52-115: manin esci fuori, senza consultare i colleghi,
.. / piattolon da sepolcri, esci al sereno. d'annunzio, iv-1-674:
francesco da barberino, iii-136: quando esci di porto, / va'sentito et accorto
erano in gran numero. 6. esci. senza storie: come esortazione o ordine
in cui i f f esci per ripopolamento sono tenuti prima dei- immissione
rito essenziale. mamiani, 1-67: esci, malnata, esci, va', fuggi
, 1-67: esci, malnata, esci, va', fuggi, / ti nascondi
la conquista del mondo operata dal cristianesimo esci dal lavoro di pochi settari segretamente associati
1v-352: per non piangere, remigio, esci di casa; e, per due
alla lotta. cossa, lxviii-144: esci, o campione / di dio, sforza
allora disse: « ove se'tu? esci fuor sicuramente ». s. caterina
pista; / si'sta inferma? oi esci de presone? / oi vèngote de
corri a vestirti a la foresta. / esci di casa e vuoi la slandra chizza
spagna. monti, x-5-414: pensa ond'esci e non din « non son più
ismascellando in suo latino: / « onde esci tu, che sia tagliato a pezzi
, ché non ti smembri? / esci di pena, e dal corpo ti parte
cor si mosse un spiritello, / esci per li occhi e vennem'a ferire,
c. gozzi, 1-945: esci, corrado; / tutto è parato alla
. belo, xxv-1-142: sollécitati, esci qui fuori. già son presso che
v-2-204: quando francesco ultimo dei guidi esci da poppi con le sue trentaquattro some di
, mia cara, dal letto; esci dalla tua cameretta, che, se bene
grand'apparenza di buona sorta. -come esci, per esprimere viva soddisfazione e in
da garzìa. foscolo, xiv-400: esci pure con un servo, sotto pretesto di
alla redazione del giornale universitario e ne esci sovraccarico di materiale. 7.
in casa nostra... oreste! esci; non region. risparmiare,
cor si mosse un spiritello, / esci per li occhi e vennem'a ferire,
ritempra, / sì che tu n'esci quel giammai non fosti / trasfigurata e
e gonfiavetri, / piattolon da sepolcri, esci al sereno. = comp
ad andarsene. bacchetti, 2-153: esci di qui, levati dagli stivali.
spicci, / ti studi, entri, esci, apri, alzi, e sui
subbitamente che s'aperse la porta, esci fuore. imitazione di cristo volgar.,
... / piattolon da sepolcri, esci al sereno. = comp. dall'
ojetti, 2-36: già, 'miranda'esci nel 1874 quando ancora ilnaturalismo che mette capo
false / religiose cupe idee tremende / esci di senno. d'annunzio, iv-2-626:
o in dispregio. carducci, iii-25-101: esci, tempo fa, una traduzione in
trattato del ben vivere, 6: esci fuori di questo mondo moren- to:
divinazione. marino, xvi-137: s'esci al mondo, / turbi il tuo lume
facci tale e tal cosa, e tu esci fuore de la volontà del testatore?
colpo in bersaglio valido (anche come esci, per rivendicare o accusare un colpo
toccato nel vivo. -come esci., per sottolineare o per riconoscere come
negative (per lo più in espressioni esci., anche di carattere ingiurioso, volte
intero baldacchino. leti, 4-448: esci di palazzo per la parte del giardino in
, » emetteva fumo l'altro: « esci dal seminato o dove ti ritrovi?
desideri di sfogar la tua libidine, esci a'prati venne alle ville, ricerca
una colpa. leoni, 62: esci un proclama del delegato piombazzi (nome
libidine. de roberto, 15-46: esci, troiaccia!.. esci, o
15-46: esci, troiaccia!.. esci, o t'accoppo!.
resti nella tromba questa volta, non ne esci più. bacchelli, 1-iii-325: con
ubbriacante intuizione. baldini, 4-85: se esci dall'atmosfera ubbriacante dell'adunanza..
(ind. pres. esco, esci, esce, usciamo, uscite, escono
tende e fu disferrato, l'anima gli esci del corpo. s. degli arienti
, che non ti smembri? / esci di pene e da mi ti diparte,
; / in ciò che tu ti metti esci perfetto, / ed i maestri ti
negli esuli; passeggia, nudrisciti, esci dal vago, pensa poco a te stesso
: che fa'tu entro, che non esci fuo- ra? / vientene su per
. verga, iv-242: poi tonino esci a libertà, col cappelluccio sulle ventitré
lo incenso al signore,... esci fuori del santuario, e non vilipendere
trattato del ben vivere, 6: esci fuori di questo mondo morendo: va
pari, per insegnar loro a parlare. esci con le tue gambe, per questa
riguardo, or che ti sei rialzato ed esci: riguardo in tutto, anche
mollare, per uscire dalla clausura. esci con la scusa di una cartuccia d'inchiostro
la figa, ho visto un entra ed esci per pipparsi qualche riga che finisce dentro