che ferma ogni persona che entra o esce, la ricerca nelle vesti. -per
medicina. romoli, 329: quando esce in grande abondanza il sangue dal naso
falda (ah vista orrenda!) esce un diadema. carrer, 2-92: ho
rivo o rio è acqua piccola che esce di vena e corre giù de'monti.
, vii-222: da'chiusi / suoi ripari esce il nobil castellano. stampa periodica milanese
pezzuola sulla calvizie sudata, l'onorevole crispi esce semplicemente in un 'il quale'.
: egli è suono vocale, il quale esce dalla voce, ed è suono di
via data alla sua spirazione, ch'esce con veloce soffiamento e con manifesto sonito
. sm. la poltiglia di stracci quale esce dalla seconda pila delle cartiere (e
amari, 1-iii-719: or... esce quest'opera dal mio scrittoio e passa
fronte). boccaccio, 9-61: esce in pubblico, colla fronte ripiegata e
il calore naturale per i pori aperti esce e s'indebbolisce. 6.
] è ripieno e troppo grasso, esce a riva e apposta dove di prossimo
continuazione insino al settimo verso, ci esce addosso un particolare spiccato dalle cose precedenti
ch'acquista e perde lena; / ma esce di fontana salda e certa, /
del nostro giornale... non esce numero che non sia immediatamente preda dei
e di ripugnante insieme, come ciò che esce dalle viscere e dalla follia. monelli
palladio volgar., 6-7: non n'esce sangue e non duol cotanto e più
tanti quadri saputi e risaputi, ne esce fuori uno nuovo, incantevole, una rivelazione
a tale correzione che pertanto ella non esce de'termini della pietà. boiardo,
, i-413: la sanza, quand'esce dallo sciaquino (di sotto il frullino
il lago già pieno, l'acqua esce con tanta furia che tira i sassi.
d alessandri, xcii-ii-231: non v'esce questa mattina sillaba non che parola fuor
angolata in spigoli di gemma / ch'esce di terra e incrina i vecchi cieli.
/ che parte spunta, ma non esce ancora, / un bocciuolo di rosa sul
belle, / ma, se t'esce di quelle -ed ha'danari, / guida
s'al più alto loco de la terra esce fore l'acqua e vene de sotto
in cima, / una garza gentile / esce a fargli monile. stampa periodica milanese
e 'l filosofo cominciò. la bella esce rare volte di casa, non si vede
dormir lei sente, / pian piano esce del letto e de'suoi panni / fatto
, svolta. cattaneo, iii-2-199: esce dal castello mezzo battaglione di granatieri.
anco per l'asprezza del freddo che esce del cor del verno. fausto da longiano
. nel gioco del lotto, che non esce da molte settimane su una determinata ruota
città per molte fonti largamente della terra esce, potersi di maniera con ritegni sostenere
il sangue e ben spesso dalle ferite n'esce l'orina. idem, ii-100:
[petrarca], i-75: -donde esce lo dimenticare gli comandamenti divini, i quali
sono sì pochi di novero? donde esce il dimenticare dio, che è uno
dio, che è uno? onde esce il dimenticare sé medesimo? -io ho la
tanti gabinetti, ritirate e sfondi donde esce ora uomo, ora satiro. -con
stato in galera. l'altro ieri esce dal sacro della chiesa e si porta ad
l'altro la volta: il foglio esce dalla macchina stampato sulle due facciate.
busso cresce, / ed una serpe n'esce. -toccare a propria volta la
e mi rincresce / ritoccar quello che m'esce / dalla penna e il do per
ventre ha un fesso onde da prima esce la radice. del carretto, 1-154
questi uscirò, or quelli; / com'esce in più rampolli acqua furtiva / tra
stile alquanto rococò. faldella, 13-132: esce da loro quella letteratura tabaccosa e rococò
cotali spini, fanno fori per li quali esce sospiri e lamenti dell'amme incarcerate in
ciò avviene, perché appena di là esce qualche cosa di verde, che tosto le
ancora, / guardando se il giorno esce a l'oriente / e non può
quali in fine si suppurano e da lor esce un pure molto crasso, ed il
nome d'una specie a erba da cui esce un succo (latte di rogna)
indole affine alla « romania », che esce a parigi, sotto la direzione di
lalli, 5-56: come una colomba esce di tana, / dove abbia i figli
: la turbazione della indignazione di dio esce fuori e una tempesta rompevole verrà sopra
. cardarelli, 712: questa fotografia esce da una macchina molto rudimentale, è
, deve il tenente della compagnia ch'esce riferire al tenente della compagnia ch'entra
antro, or ch'io parlo, esce / coppia felice di due dame snelle
azione da ronzare. il forame / ch'esce a quest'altra banda in terra siede,
volo un ronzio, talora fastidioso esce del bucolino, con mosca o moscione che
, ii-510: a poco a poco amalfi esce rorida dal lavacro come una gemma di
della carica della cartuccia a pallini quando esce dalla canna del fucile. cassola,
, 3-131: fuor de la mandra or esce ogni pastore / e cum la bianca
da la nocca rosi da e vermiglia / esce quel canto suo celestiale.
e dei topi, / nella polvere ch'esce da cassettoni ammuffiti. 2
comanini, l-iii-301: con questi raggi esce un vapore spirituale, e con questo
vapore spirituale, e con questo vapore esce sangue, come si conosce dagli occhi
. spallanzani, 4-iv-236: il sangue ne esce e, nel- l'accumularsi attorno alla
, 2-86: qual torrente crudel ch'esce ed allarga / con mille rivi le campagne
brancati, 3-181: il vento, che esce da due mari e perpetua- mente corre
e a 'rutine'e guai a chi ne esce. arlia, 502: 'rotina'e
rotola in aria, e il serpe esce dal balzo. paolieri, 2-185: un
al maestro, / e la camiscia ch'esce del canestro / con la fede del
minacci dal bastione la sentinella, non esce loro altrimente che per le teste rotte
di fuoco. caro, 3-900: esce talvolta / da questo monte a l'aura
ecco la turbazione di dio, furore che esce fuori, tempesta rovinante nel capo de'
piovano arlotto, 13: il danaio non esce di vinegia genova roma napoli firenze o
primavera sacra del 1848, tale egli esce da questa ombra bizantina di trasformismo.
fa sparlare. tasso, 7-24: esce al fin de la selva, e per
o buona o ria che la fama esce / fuor d'una bocca, in infinito
». de marchi, iii-2-225: appena esce un libro nuovo e mena un po'
sanctis, ii-15-353: la posizione della sinistra esce da questa prova elettorale molto peggiorata.
una serpe. tasso, 15-48: esce non so donde, e s'attraversa /
, inf, 14-79: quale del bulicame esce ruscello / che parton poi tra lor
e di laghi dalle quali talora esce per incantare e trarre alla rovina i pas
137: lascia la camera proprio mentre esce l'emerito russatóre da quella accanto.
rosseggiavano / pel sangue ch'agli amati esce dal dosso. bernardo accolti, 1-40:
a 'ratine'e guai chi ne esce. = adattamento del fr. routine
.. di questa chiesa, quando esce dal sacrario per andare processional- mente a
arbasino, 3-87: la 'pentesilea'invece esce delirante di sadomasochismo da quei rilievi di 'alcione'
giuliano de'medici, ni: quando esce dell'arco la saetta, / vano
/ che per lungo condutto di fuor esce / il fumo, ai luoghi onde sospira
/ che dal grand'oceàn tanto non esce, / vivi, freschi e sì buoni
chiama balanite, e per se medesima esce della buccia. pura e piana è
della totalità del valore della produzione ch'esce da voi? c. ca
forate presso alla radice, imperocché quindi esce l'umido superfluo, sì come uscisse
poi uniti e distillati insieme, n'esce l'acqua forte venefica. -sale
ree sopra dei sassi accosto alle buche donde esce acqua e 188: un altro animosamente sale
fresca, il corpo indocile di movimento. esce ogni due giorni in carrozza, e
salita del colle opposto alla vabe donde esce quel ruscebetto. foscolo, iv-365:
salsezza e purificala e diventa dolce ed esce fuore e fa rii e i fiumini.
marina] e purificala e deventa dolce e esce fore e fa rii e fiumi.
la voce, una musica); che esce a scatti (il riso, il
. che dirò io dell'acqua, ch'esce fuore calda per l'ardente solfo?
sbarbaro, 6-18: come convalescente ch'esce al sole / la prima volta,
., 13 (237): ferrer esce il primo; l'altro dietro,
. idem, purg., 16-89: esce di mano a lui che la vagheggia
/ come dal sassicaio la nera vipera / esce dopo la pioggia al sole tiepido?
di quel tuo buco tanto puzzolente / esce sanguaccio mischio con gran muffa, /
ha la proprietà fondamentale di coagulare quando esce dai vasi sanguigni. giamboni,
palladio volgar., 6-7: non n'esce sangua e non duol cotanto, e
. nievo, 1-vi-535: si esce sudando sangue da quell'imbuto e ci
un de'giganti con orribil trave / esce fuor, colmo di sanguigne voglie. deledda
radice grossa e strisciante, d'onde esce una foglia unica radicale, quasi rotonda,
nel luogo della morsura... esce... prima il sangue puro,
sé di pregio priva. / sanguinoso esce de la trista selva; / lasciala
363: da animo insano / non esce parlar sano. idem, 429:
si presenta come una strenna sanvalentiniana: esce nel giorno dei fidanzati col titolo 'i
tanti quadri saputi e risaputi, ne esce fuori uno nuovo, incantevole, una rivelazione
non piove / acqua d'inverno, quanta esce da susa. = dal lat.
come dal sassicaio la nera vipera / esce dopo la pioggia al sole tiepido?
suon fioco e interrotto, / come quando esce il sasso della fromba. leonardo,
/ in una chiusa valle, ond'esce sorga, / si sta ». boiardo
). carducci, iii-3-195: ed esce e vola, e al monte e al
xxxrv-381: satanasso accompagnato da'demoni esce fuor con una catena in mano e
città fatto ha satolla, / sotterra esce, e a valle il cammin scioglie
: tra i sauridi stessi la tartaruca esce di nuovo dal tipo comune.
ristauro / reso ai sensi il vigor, esce alla caccia, / due ginetti spronando
il fausto, perché da la bocca sua esce il mare de l'intelligenzia e da
donna massiccia, spettinata, rossa in volto esce belluina e si scaglia contro un gruppo
poliziano, st., 2-20: esce sbandita la viltà d'ogni alma,
molti giovani incontro alla sposa novella quando esce di casa per andare a sposarsi, rallegrandosi
d'oro / il guanciale dei prati, esce un lamento. 10.
ordinati con tanto studio che pur uno esce deh'ordine: il che è vizio e
luciano. fanzini, iii-19: quando esce per la via, sbircia a ogni vetrina
cesarotti, 1-viii-313: nel tergo infitta / esce l'asta pel ventre, il giovinetto
per secrete vie sboccando altronde, / esce con forza tal, con furor tanto
e maschere bellissime, e dalle labbra esce l'acqua del detto pilo che,
. 2. per simil. che esce dalla scollatura (il petto).
entusiasmo per la vita cittadina, si esce dal tempio; e il viaggio di
bisognava sbombardare / per la taverna ch'esce in vacchereccia. 4. tr
.., là dopo le undici, esce di casa guatto guatto; fa due
nigozia se non si sbriga dall'avvocato non esce mai di litigio. morando, 295
, o sia fumo bianco densissimo, esce su a folate frequenti o a sbruffi
. di sbucare1), agg. che esce di colpo all'aperto o appare da
e quella parte del corpo, onde esce la feccia, di rogna e di
stantiva, scalda il fegato e presto esce dello stomaco. 4. figur
nero. sta rintanato e sprofondato sotterra. esce da ~ suoi nascondigli allo splendor della
. martelli, 25: un altro t'esce da canto per aver fatto qualche tempo
: la greggia s'awia scampanellando, / esce il bifolco e rauco 1 bovi incita
altra da uno de lati di dond'esce la farina. è scannellata di dentro
: è un rumore di morra che esce dalla soglia infrascata dove qualche scapato protrae
ii-15-24: il suo pensiero, che non esce di getto, che deve entrare
i tempi:... ne esce sovente un paese convulso, accidentato: monti
mano: dipoi a poco a poco esce su, in modo che al levar del
l'ippopotamo è ripieno e troppo grasso, esce a riva e apposta dove di prossimo
facilmente se scordarà de lo amante. vappido esce fora, flogio scarpina, intra cani
oh!, oh! » il quale esce di bocca a colui che vede scarpinare
da uno scarsellino posto dissotto alla sottana esce attaccata ad un orologio d'oro una catena
sedetevi ». -contenitore da cui esce per mezzo di una molla, non
giorni ed ella [la pantera] esce, scatta; sperpera / le mandrie,
risvegliato dal mio respiro, dalla cavità esce un piccolo insetto cuneiforme, si inerpica su
di scavezzatura, per la qual si esce per andar in terra ferma ed alla
: quella massa di ferro fuso ch'esce dalla fornace e si rappiglia in un
dicesi 'scena piena'quando l'attore esce in tempo in iscena; e '
'scena vuota', quando l'attore non esce in tempo. esempio: 'il
quando un attore entra in iscena, esce dalla scena, o spaccia con più o
quando un attore entra in iscena, esce dalla scena, o spaccia con più o
fresca, il corpo indocile di movimento. esce ogni due giorni in carrozza e lo
empie il calice santo, on- d'esce eletto / l'alto pastor che nell'empireo
strepito con bocca quale fa el vento quando esce per le parte posteriore. il che
, perdi; e s'e'muore, esce un lampo / di deità dal corpo
addita / uom che per sé del vulgo esce e si affranca. pratesi, 1-72
somiglierà allo scherzevole zampillo d'acqua che esce dalla bocca di un mascherone da fontana.
; ha la testa ne la schiena, esce da la profondità del mare, avendo
idem, purg., 24-95: qual esce alcuna volta di galoppo / lo cavalier
innamorarsi, in alcuna professione non s'esce mai della schiera volgare. g.
e claudicante un po'come vulcano, esce dal suo antro con lo schioppàccio in mano
tutto lavate, o lavandaie; e tutto esce bianco o almen netto dalle acque schiumanti
sopra la braciaiuola, per la quale esce la fiamma per portarsi nel forno del metallo
su, e compressa dal proprio peso esce dalla botte piena velocemente. lippi,
come nubi. -fumata che esce da un camino; nuvola di polvere
biancheggia; a quella scia / ch'esce azzurra dai tetti e il vento sperde
rataggine e dolente / con le nuvole attorno esce dal scioccamente s'era persuaso di
primo la chiave nel mondo moderno, esce da'princìpi astratti. b.
della sua scienza; e non gli esce detto che un 'si figuri'. pavese
particella pronom. pascoli, 1203: esce il vapor con fischi di tempesta. /
., /... / ecco esce la sua serva e me ritrova.
che tanto è materia accesa quella che esce scintillando da quelle pietre, quanto quella che
scintillando da quelle pietre, quanto quella che esce scintillando dal legno ardente. spettacolo della
sciolta la pietra calaminare, ridistillato, esce talmente fermentativo che scioglie l'oro che
i-12: nella morte degli esseri amati esce a dire quel particolare puerile che ci fa
: in dante, 'se ne sciorina'vale esce fuori della pegola bollente a prender rinfrescamento
la vita; / quinci e quindi esce un turbo, e la tempesta / scirme
perdi; e s'e'muore, esce un lampo / di deità dal corpo per
.]: 'scitala': manico ch'esce fuori dall'asse o leva per volgere e
di un asse o spa- dice che esce da mezzo delle foglie. f. ardissone
fisiologici. guardate, signore, colui ch'esce di quel bagno ignudo,...
buti, 2-141: scocca, cioè esce, come lo strallo o vero il verettone
). faldella, ii-2-214: gesù esce da una nuvola, che rassomiglia al
,... e loscolo che n'esce si condisce con farina. govoni, 214
pascarella, 2-378: appena il sole esce fuori i monti perdono il colore azzurro
si spande per il corpo e non m'esce più dal cervello un'idea.
: il poveruomo s'alza impaurito e esce dalla stanza facendo gesti scomposti. stuparich
troncogli il capo il saracino audace: / esce col sangue il vin per uno spillo
modo che in un coito solo uno esce mediante sconciatura e uno entra mediante la concezione
matto, un radicchio, un balordo / esce pur delle porte di natura. n
arca e si scoperchia: / n'esce il re fino a mezzo, / e
3-1-179: nel gettar la palla, ella esce di mano con qualche vertigine conferitale dalle
diuno che si vuole riscattare nel giuoco, esce di casa; e statoforse un'ora,
sia fluido liquido. pananti, iii-155: esce da'pori incredibile quantità di viscoso umore
oh, non me ne voglia! - esce sani la piaga del lividore, così
carducci, iii-6-381: sola una voce ne esce; voce di greggi belanti a'pastori
. luzi, ii-90: su scoscese campagne esce unastella / circonfusa dei pallidi suffragi / che
i cadaveri. ci non esce a le doi scosse, e se pur
a le doi scosse, e se pur esce ci lassa del pelo. nelli
veccia o d'una lente se n'esce fuori e cade nel vaso et il resto
tutto quello che entra nella galea e ne esce e si dispensa, e del numero
un certo umore che a stilla a stilla esce dall'incisione e tutt'insieme raccolto;
a cui viene assoggettata la seta quando esce dalle filande, e che allora dicesi
tutto; ma trattandosi di femmina ch'esce di casa, si contenteranno di una civiltà
. d'annunzio, iii-2-174: il navarco esce seguito dall'onda delle sue genti.
ogni voce, ogni sospiro che gli esce di bocca o del petto ci scuoteno l'
si accosta il dito appena, / n'esce un liquor minuto, una spruzzaglia:
: non me voglio partire, finché mom'esce 'l fiato: / c'una aiàm sepultura
1-2-109: chi può, cominciando da'polmonidonde esce la voce, misurar l'aspere arterie,
. de sanctis, i-170: si esce di scuola, abborrendo lo studio,
di zampilli, al correr vivo, / esce tra l'erbe e va di foglia
di trappole, ma lui entra ed esce senza saperlo per gli sdruci di tutti i
svela in forma di sostanza oleosa che esce dalle cellule e inumidisce specialmente la pelle del
cuore, ma va nel ventre, ed esce fuori, purgante tutti li cibi nel
bandierina gialla quando e dove il pallone esce dal campo, il fuori gioco
di tutte le scritture pubbliche, né esce fuora alcun comandamento del gran signore che
par., 19-37: quasi falcone ch'esce del cappello, / move la testa
borgo. arbasino, 9-245: il cameriere esce di corsa. elioga- stefani,
: guardate, signore, colui ch'esce di quel bagno ignudo, ansando e quasi
: di questa pompa spaventosa adorno / esce il re di micene, intorno al duce
mano manca dall'arcion di dietro e esce seguitamente, sì che si fa un circolo
dante, purg., 14-64: sanguinoso esce de la trista selva; / lasciala
con altre molte cheper onestà si taceno, esce uno... gran fetore d'uno
pioggerella, dopo la quale il capoccia esce fuori a seminare anche a rischio di
ove non s'entra e donde non s'esce che per uno stretto difendevole, lo
[tommaseo]: il seminante esce spesse volte più a fare altre cose che
, a un portinaio per sapere quando esce un morto da una casa infetta.
[crusca]: 'tanto delira', cioè esce dal solco, cioè si svia,
posta in luce, / ch'ell'esce affatto fuor del seminato; / e col
16-iii-368: dove questo canale... esce dalla vescica, si veggono in essa
loco si è tumulata, / che non esce en sempiterno. angioleri, xxxv-ii-381:
esce. tasso, 8-3-1062: le mansuete e
dante, purg., 16-88: esce di mano a lui che la vagheggia
cando le ammirazioni, quasi di senno esce. p. tedaldi, lxxxviii-ii-659:
che l'alma mia del corpo n'esce! -invece. marco polo
d'indecoro. fagiuoli, x-71: gli esce di testa tolse i sensi e restò
questa vita. chiari, 2-ii-207: esce egli da questi confini quando si abbandona
tenere / questa sua bosce, ch'egli esce di schiera / fra gli altri micci e
'ntelletto, ch'è 'n prescione, - esce en suo contemplamento. scala del paradiso
ulloa [guevara], iii-172: esce così gran fetor della sentina della galea che
sacchetti [crusca]: quel tale esce della terrena sentina, ovvero stalla,
che la state pretazione artistica. esce de fora / e l'inverno non se
, profumare. luzi, ii-295: esce sole, va giù sotto la coltre,
, e sente di biblioteca, e non esce di popolo. -sentire di dio-
e loco si è tumulata, -che non esce en sempiterno. -città in
casa, / perch'entrerà, s'egli esce, in sepoltura /... /
, lii-14-130: la spesa ordinaria, che esce dal ca- snà, si paga di
. paruta, i-127: come prima s'esce fuori diquesta continuata serie de'monti, s
. tasso, 15- 47: esce non so donde, e s'attraversa /
caro, 8-603: di corusca nube esce repente / una lucida ramusio [
/ e degli alberghi italici fuor n'esce, / e passa fra gli elvezi,
in bene, / quel ch'è vizio esce in virtù. 6. venerazione
terribile del vostro naso sesquipedale, quando esce fuora, si stende avanti per un
che lucono rare, l'ape ch'esce dal bugno e il sessantino chemette la rappa
rischiarare. / poiché 'l saggio non esce mai di sesto / per nuova o
striscia nella piaga e tagliando quella che esce. per sopprimere il setone, si toglie
e con ampi servizi fotografici, che esce con tale cadenza. papini, x-2-491
1-560: penso un romanzo, e m'esce un fatterello; / il dramma nel
fradicio. stufarich, 3-150: se esce qualche domenica è per andare all'osteria
notte la festa sfavilla! che bogliente esce del foco. landino [plinio],
guerrazzi, 1-160: il botta esce fuori con queste parole, che mal
, 9-50: un treno... esce sferra- liando in discesa fuori d'un
che da vecchia catena si sferra, esce libero. -lasciare libero un animale
e di tutte le scienze vostre? non esce da quelpurgato giudizio, da quella severa sferza
stava condensato e costretto, se n'esce già, non più prigione ma libero
e dalla pioggia. buonanni, i-721: esce [la chiocciola] vestita con una
l'ira si palesa e nella faccia esce, e quanto è maggiore, tanto più
ne accorgi, e dall'altra parte esce lo sfrido. = voce di area
lati, dove apparisca tutto quello che esce e quello ch'entra nel vivo e
astro infausto. calvino, 1-141: esce col suo pacco il mattino, si siede
canapè sfondaslataper, 1-63: un'altra esce di bottega con la testa ricapuana,
quando torpidi e tipicamente incompatibili. s'esce di pattuglia, ha cominciato a levare strilli
e gli squarti orlati d'oro, ond'esce la camicia con bello sgonfio. verga
in mano dalle dette crepature e sgranature esce e trasuda fuori una certa pasta o
., 7-4 (1-iv-606): tofano esce di casa e corre là, e
messario si sgrullò come un cane che esce dall'acqua, lui che si sgrullava perché
[s. v.]: quand'esce il nastro dalla guaina ov'è infilato
e lascia cadere lo stocco, che esce dalla guaina... egli si
in corpo freddo, / che m'esce poi per mezzo della luce / là ond
di una stincata al sifilicomio, n'esce, ci toma, lasciando via via nuove
ne la grotta di dalmazia, ne esce tosto fuori procella simile ad un tifone
rammento qualcuno di quegli incendi. si esce di casa e si vede là, come
. pascoli, 935: rosetta., esce dalla chiesa / tra quel festivo
pagamento s'intenda fatto del suono ch'esce di quella. dante, purg.,
fa laudatissima di grano: dell'africano esce un mezzo modio d'un modio e di
non gli avvenga come colui che cammina esce fuori del buon sentiero, che quanto più
comunicare le sue decisioni al pubblico; indi esce precipitosamente. simmetricamente entra violetta, dalla
determinare le parti sincrone dell'acqua che esce da un vaso per un lume verticale.
l'è una sconciatura, e ne esce uno scrivere tagliuzzato, a singhiozzi, senz'
sintesi la materia del libro che ora esce presso la casa editrice romana. -ridurre
13-124: tra il verde dei clivi esce sinuosa la via bianca che il poeta sognava
estremità in forma di tromba che rientra ed esce mercé grandi muscoli interni, presso la
quell'angusta porta / dov'entra ed esce il popolaccio a stuoli, / le soglie
e delle basi di ogni obelisco, esce a un tratto... la figura
ove dimorano la sua fatica non esce, sarà forse a lui quella notizia bastevole
quand'essa / svola sui ghiacci, esce da mille nidi / un pianto acuto.
parte del lembo, e dove però esce di linea dal resto; per esempio:
quei momenti in cui l'attore volontariamente esce dalla finzione scenica, ricordando agli spettatori che
è ito nel ventre, e così non esce da che non è ismal- tito,
smalto, / che dal vivo alabastro esce in canali, / spicca il teschio reciso
vien portato in scena, e teseo esce a farvi sopra le smanie, e ciò
velocemente i favi disopercolati dai cui alveoli esce il miele per effetto della forza centrifuga.
posdo udendo queste parole, esce con le mani a'fianchi sull'uscio e
col naso o ricevendoci qualche colpo, ne esce il sangue... sembra che
altri mucchiati in mezzo cui n'esce il fetor ch'amorba il mondo.
chiudendo i meati dei legni ardenti d'onde esce la fiamma. nomi, 8-32:
la strigni, più ti smuccia ed esce tra mani. 5. figur
sonno che vi rimane,... esce della casa patema col capo chino.
tutte le altre, e da cui esce il fiore del fiore, il succo che
sgarbata perché si esce de'termini del decoro vero e sodo.
compiacenza della vostra difesa e spirazione, cn'esce con veloce soffiamento e con manifesto sovendicata
erbacce. 8. che esce a fatica, stentato (la voce)
i meati dei legni ardenti d'onde esce la fiamma. -spegnimento, estinzione di
, 4-135: 'quarta inquadratura': steve esce dalla 'soggettiva', la camera na carrellato
sengnoria. dante, xlix-34: lietamente esce [la vita] da le belle porte
quantità di acqua stillando la salsa esce dolce; e il sale che resta nel
più si muta l'acqua, più n'esce dolce e così si parte tamaro.
onde dicono che el bofolco arrando delira quando esce della dirittura del solco. ariosto,
torbida procella / da'cavernosi monti esce più tarda. f. fona, 4-201
. idem, 382: buon soldato / esce dal prato. mu della
-soldo d'acqua: quantità di acqua che esce da un foro di tale diametro con
fontanieri: quella quantità d'acqua che esce da un foro circolare di un soldo
incomportabile de la fiamma del solforo che gli esce per la bocca? r. caracciolo
ogni virtù massiccia e solida, / esce fuori giuditta e toma dalida. cesarotti,
piglia l'arme e il destriero, et esce fuore / per mezzo il bosco alla
, 75-5: nelle rivoluzioni l'iniziativa esce quasi sempre dal popolo: sale dalle
che il suon ne distendeo / dond'esce il sole e dove nel mar piomba
'l pagamento s'intenda fatto del suono ch'esce di quella. calmeta, 116:
me perché quell'istesso fiato, quando esce da una tromba sonata con la bocca sott'
avvilisca, mi faccia raccapricciare, e quand'esce da quel- l'istessa tromba sonata in
ef nostri fuochi, / della porta esce. orsù, lasciànlo sopra.
bocalosi, ii-57: allorché una nazione esce dall'oscurità sopraffacendo con una gloriaimprovvisa ma momentanea
/ musicale. il dolor del mondo n'esce / in un suono così mite che
, arrivi di prove del giornale ch'esce domani. 6. sorprendere qualcuno
, facevano. fagiuoli, iii-14: chi esce il primo [dei demoni] sia
: una mina, non avendo uscita, esce fuori il fuoco per la caverna,
quanto ci tasteggi su, di rado esce un accento armonioso. baldini, 9-216:
: verso le cinque del pomeriggio la prigioniera esce trionfante dal grande albergo sorrisa e inchinata
in uscir queste antiche amate porte / esce a me l'alma ed il mio dì
grade storte / nella aspra ripa ove esce la spilonca / onde sibilla manda le
). pananti, iii-56: n'esce un aria appestata, e sono fortunati
prende il punto sopra un foglietto, esce di casa, e guardandosi attorno sospettoso,
dona omero alla saetta, che sospirando esce dall'arco. -diffondersi sommessamente (
, i-413: la sanza, quand'esce dallo sciaquino (di sotto il frullino
modo che, mentre uno dei componenti esce dall'edificio molecolare, un altro vi sottentri
pagamento s'intenda fatto del suono ch'esce di quella. fra giordano, 2-121:
molto sottilmente. de'mori, 1-163: esce... di questo ricco e
cattaneo, iii-4-83: il naviglio che esce dalla città passa quivi per disotto al
quello che è tenue, sottobianco ed esce da ulcere cattive. = comp
che è tenue, sottobianco, ed esce da ulcere cattive,... ed
dal naso e dai labbri il sangue n'esce. soldati, 2-130: l'avvocato
il pane al cane; / mai ti esce di bocca mai una cattiva parola.
urlando alto si lagna, / esce tutta a furor la compagnia. padula,
certi nugolonacci neri, cenerognoli, dai quali esce un acuto lampeggiare spesso...
collo, col petto spalancato e ch'esce fuor dei panni. palazzeschi [in lacerba
questo paese!... non si esce di polizia che per cader nella chiesa
, / a guisa di cinghiai gli esce una spanna. g. gozzi, 258
.: la prima cosa, quando si esce nel palco, si cava la baretta
, / tantoché fuor tutta la milza n'esce, / e dopo corron con ciogli e
leone xi], quasi baleno / ch'esce e fugge, è sparito a noi
per lo viso una sembianza / ch'esce del core, ov'è sì combattuta /
, come da un vaso rotto, esce subito un copioso liquore che se ne scende
loro parlare è più gradito, però ch'esce di più dilicato stormento. cavalca,
, i-255: tutto il sistema di platone esce dai generi che distinguono e specializzano le
nell'occhio, mentre il guardo vago / esce da la potenzia, entra l'imago
. segneri, i-34: l'intelletto non esce per mezzo de'suoi atti fuori
ma se gli tenete dietro, quando esce di casa, lo vedrete...
più spedita. dalla ripetizione in principio esce più vivo il dolore (ielle misere
cura di tutte le scritture pubbliche, né esce fuora alcun comandamento del gran signore,
per vietare ogni sinistro sospetto, la mattina esce di bando, che tutta gente seguiti le
larga gira / passa 'l sospiro ch'esce del mio core. idem, conv.
, prende nebbia... chi esce di speranza, esce d'impiccio. ibidem
... chi esce di speranza, esce d'impiccio. ibidem, 305:
, i-190: a quella scia / ch'esce azzurra dai tetti e il vento sperde
meccanico? 11 membro virile entra ed esce, come uno stantuffo, dentro e
, 1485: ella [la pantera] esce, scatta; sperpera / le mandrie
e chi a mal termine lasciando, / esce del ponte e il rastrello ha spezzato
si risponde che nulla di culturalmente valido esce mai da una conferenza. -spezzare
/ lo mena a tempo e n'esce un buon savore: / poi spiana un
, iii-3-189: quel prencipe... esce fuori in campagna alla testa del suo
nel 'madrigale'il cittadino de'comuni italiani esce un poco a sollazzo alla campagna e sollazzandosi
creduto esser sempre proprio quando un liquore esce di luogo angusto in un più aperto con
. gemetti careri, 1-vi-126: dal fiore esce una spighetta, come quella del grano
spigola in forno. boterò, 11-174: esce fuor del secreto suo covile / il
alla superficie del suolo, dal quale esce con getto più o meno alto.
accinge a spillare il tè, agostino esce. pascoli, 116: sul desco c'
troncogli il capo di saracino audace: / esce col sangue il vin per uno spillo
rosai rampicanti e spioventi. -che esce fuori dal carro (un cumulo di foraggio
, i-336: siringa di tre canne ond'esce eletto 7 un suon che fiato
appena qualche giorno, / del bosco esce e colma d'ira / sol vendetta e
, / e da falde di neve esce il suo foco. muratori, 8-i-170:
la via data alla sua spirazióne, ch'esce con veloce soffiamento. leone ebreo,
boccaccio, 9-79: lo spirito che n'esce in voci più acute e più gravi
o nuda, o papillosa; il pene esce laterale tra le ale della coda rivolte
superfluità spugnosa che a modo di spiuma esce nella fucina dal ferro, la quale
fuori dalle lastre: la carta n'esce lustrata, sprende (splende) che l'
sguardar la sua cera / della quale esce un ardente splendore / che tolle a li
fenoguo, 5-i-1585: ehi! da dove esce quello splendore di canottiera?
e per li membri stanchi, / esce furtivo il duol ch'io sgrido e incolpo
ch'egli [il villano poltrone] esce fuor, porta l'ombrello; / ma
anche spolvero o prima farina quello che esce dalla crusca o tritello rimacinato.
5-vi-1986], 25: entra rummenigge, esce lo spompato mattàus. -privo
. bresciani, 4-ii- 29: esce dal palagio della sirena, alzato sopra uno
sporgente del muro di un edificio che esce dalla perpendicolare del muro maestro.
a vece del rospo, da bambinaio, esce un collegialinuccio. in tunica azzurra
avere per me, l'odor ch'esce del pomo e de lo sprazzo / che
antica e quella rumorosa aurelia nuova che esce dalla città col moto di un cavallone,
, 29: ogni volta che qualche attore esce dalle porte delle case si vede un
chiamato gli spropositi; / che quei ch'esce di tema nel rispondere, / convien
il bossolo, massimamente dalla spmzzaglia che esce dalla marina, resta grandemente offeso e s'
accosta il dito appena, / n'esce un liquor minuto, una spruzzaglia: /
attraversata da pori dai quali entra ed esce acqua (e per la mancanza di
, xxxiv-583: l'umor che da'bubboni esce già fetido, / ovver quello che
tasso, 15-60: qual matutina stella esce de tonde / rugiadosa e stillante,
, iii-199: tutte l'allegrezze di chi esce dalla strada di dio sono allegrezze spurie
. martelli, 25: un altro t'esce da canto per aver fatto qualche tempo
a la natrice. tasso, 15-47: esce non so donde, e s'attraversa
. giraldi cinzio, iii-10-91: ecco esce fuor d'una squallida sterpe, / strisciando
esca di mezzo a'cani, che n'esce vivo sì, ma squarciato, tartassato
11-794: da'presepi / sciolto destriero esce ruzzando in campo, /...
tre portichi, uno là dove si esce dal peristilio, dove dalla destra e
t-654: staffare è quando a cavaliere esce il piè della staffa. calandra, 6-288
persona del signore ogni volta ch'egli esce. c. garzoni, lii-12- 418
figurò lorenzo nel terzo quadro come noè esce dell'arca fa moglie co'suoi figliuoli
vivere da sé solo, si stacca ed esce alla luce. -giungere alla crescita
stagna nel petto. rezzonico, 123: esce tutto fra laniera italiana, rimasta
g. b. martini, 2-3-xi: esce finalmente alla luce questo terzo tomo della
, 13-124: tra il verde dei clivi esce sinuosa la via bianca che il poeta
sbarretta che, al volgere della chiave, esce dalla serratura ed entra nell'apposito alloggiamento
meccanico? il membro virile entra ed esce, come uno stantuffo, dentro e fuori
di dio, ma nel tempo della tentazione esce loro di mente la prima compunzione.
sta dunque il moto dell'acqua, che esce sotto l'altezza fa, al moto
altezza fa, al moto di quella che esce sotto l'altezza fb, come il
come il quadrato della velocità con cui esce sotto fa, al quadrato di quella
, al quadrato di quella con cui esce sotto fb. cavour, iv-190: le
ben gli sta, ma tosto gli esce. ibidem, 167: chi è in
idem, pure., 14-66: sanguinoso esce de la trista selva; / lasciala
tasso, 15-60: qual mattutina stella esce de tonde / rugiadosa e stillante,
con miglior corso e con migliore stella / esce congiunta. petrarca, 127-31: a
: guardate, signore, colui ch'esce di quel bagno ignudo, ansando e
fanciulli e 'l populo grande di ierusalem esce fuori e fanoglisi incontro colle palmestendendo le vestimenta
. dalla croce, ii-pi: dal ventricolo esce il chilo e dall'intestino il sterco
, 14-x-1945], 231: l'immagine esce spontaneadalla stesura dei colori. -vasto respiro
doppio soldo. pirandello, ii-1-593: esce per l'uscio a destra e rientra
è stillato in buona boccia: / esce fuori a goccia a goccia; / se
, ii-4-174: sai che il daelli non esce più di casa per non esser preso
collocata una certa linguetta o stile che esce fuori da quella parte alla quale inchina
, 3-120: stitichissima, quando senza cure esce ce ne rallegriamo come d'un fanciul
come d'un fanciul maschio; colle sopposte esce qualche volta come cacherelli di topo riarsi
. allegri, 124: donde non esce a ben se non chi è uno stivale
e lascia cadere lo stocco, che esce dalla guaina. landolfi, 19-50: qualche
non la vò dire, la non m'esce di sullo stomaco. -venire in
fasciculo di medicina volgare, 45: depoi esce de la furcula e fa altri rami
rotta; / di sua tana stordita esce ogni belva. tanara, 404: dal
di latte o pur di cavialle / gli esce di bocca una sentenza storta. tobino
bello, come dalle forme, vi esce il vocabolo stravizzo. fenoglio, 5-ii-565:
: siccome diciamo alla materia grossa che esce dalla prima pettinatura nel lino 'capeccio', così
langue, / l'animo vagabondo esce di strada. -sottrarsi alle convenzioni
non gli arresta / il terror ch'esce dalle tronche membra. -efferata uccisione di
. buti, 2-141: scocca, cioè esce, come lo strallo o vero il
che deve avere una faccia stralunata. esce di corsa. raffinato (nell'
e costrignesi la via del fiato, ch'esce per la via della gola: perlaqualcosa
alla vita miglior? pascoli, 261: esce dal tetto / alcuno e va per
il tono to o, anche, quando esce fuori dalla rotta. della sua pelle
-assol. giusti, 4-i-154: esce di camera, / chiude la porta,
stravaganti d'una peste. -che esce dai limiti, eccessivo (un potere)
membra..., se n'esce fuori e si disperde. -in
dà fiato intanto al corno, e n'esce un suono / che d'ogn'intomo
97: e1 quale [vento] esce con empito di quella stretezza. ramusio
: per me la grandezza di dante non esce dal cerchio del medioevo e dello stretto
tacqua per que'meati entra, se ne esce l'aere stridendo fuori. cellini,
egli le fa condurre alle navi, ed esce per cercar enea. manzoni, fermo
cxxi- ii-191: l'affermazione che gli esce è lirico grido o strido.
[il topazio] il sangue che esce dalle vene e rimove la subitana morte
la luna: / ogni tarsio, esce in una frase assai avara. montale,
se la strignete, fra le dita v'esce, / poi ad la pruova molto
di rasparvi qualcosa: e chi n'esce dopo d'avere spogliato gli amici a tavola
: da queste crisi stritolato il cuore / esce, come da macina esce il grano
cuore / esce, come da macina esce il grano. c. e. gadda
e che strizzandola con le dita n'esce fuora asciutto, senza punto rimanervi attaccata della
è inutile strizzarmi, tanto non n'esce nulla. q. pronunciare
capo. nievo, 1-vi-535: si esce sudando sangue da quell'imbuto e ci
. galilei, 1-133: dal quale stropicciamento esce un suavis- simo e sonoro suono,
to d'aere, che prorompe ed esce fuori per vicendevole stropicciamento. landino [
d'un merci. -che esce a fatica dalla gola, stentato, affiochito
i tempi... ne esce sovente un paese convulso, accidentato: monti
il tuo cervello strucca, / n'esce un odor più tristo della cacca.
di quel tuo buco tanto puzzolente / esce sanguaccio mischio con gran muffa. /.
parlare e più gradito, però ch'esce di più dilicato stormento, facciamo qui
tini sul fragile congegno complicato degli orologi. esce anche più liscio. = dal
, viii-214: da pochi anni in qua esce quotidianamente un stuolo di libri. baldi
stupendi d'ipocrisia, / gente che esce di casa al mattino, / ed entrambi
tiene un sacco e da questo ne esce fuori la testa stupita di un tacchino.
lo più, invece di lavorarci su, esce fuori con una frase esorbitante. carducci
sconta colla prigione, ma se ne esce sublimati; se ne esce tra una salva
ma se ne esce sublimati; se ne esce tra una salva di applausi e di
... fu fatta arbore, unde esce succhio, lo qual è lagrime che
vermena di in sul ramo grosso ch'esce di terra. tanaglia, 1-702: poni
si succi o si sprema, non esce più. cesarotti, 1-xvi-1-324: ettore è
molte che per onestà si taceno, esce uno... gran fetore d'uno
sulla calvizie sudata, l'onorevole crispi esce semplicemente in un 'il quale'. pavese
eatrie antichità g. foppa, cxxxiii-279: esce ladislao, tur atissimo e
gabbia, per insino a tanto che n'esce il sudore. dell'uva, 51:
[la lucerna del mondo] / esce congiunta, e la mondana cera / più
rinchiuso in un luogo, che non ne esce ceralacca; chiuso, anche in busta
/ succede il bacio, e dolce esce il riposo. rezzonico, 212: cimon
'l pagamento s'intenaa fatto del suono ch'esce di quella. dante, inf,
fiato intanto al corno, e n'esce un suono / che d'ogn'intomo orribile
tasso, 8-73: in superbe minaccie esce diffuso / l'odio che non può starne
una parte entra i bovi; dall'altra esce 3000 tomaia confezionate. 14
superfluità spugnosa che a modo di spiuma esce nella fucina del ferro. tanara,
autistica). gnoli, 1-169: esce la colonna dell'erba, / come tronco
. franco, 3-120: colle sopposte esce qualche volta come cacherelli di topo riarsi
collettori dove arriva il vapore saturo ed esce il vapore surriscaldato; può anche essere
che entra sotto il mento, ed esce alla sutura sagittale. -sutura sfenoccipitale
siena, i-145: sapete che frutto n'esce per l'anperpetrano gli assassini misteriosi a
co l'amorose chiavi / l'anima esce del cor per seguir voi; / e
una pozzanghera vasta e profonda: ne esce di rabbia, con una sventagliata d'acqua
che la seconda si sviluppa, e esce / da la seconda poi la terza torre
. cavalca, iii-179: la seta esce delpinteriori d'un vermine; così cristo
adagia'. papini, x-2-560: il papa esce dal vaticano, la mattina presto,
parlare). faldella, 13-132: esce da loro quella letteratura tabaccosa e rococò
) per 'pagare', 'soddisfare'. non esce dal gergo curiale e dei ragionieri. bacchelli
tacito, e se parlo, / m'esce qualche sproposito di bocca. -sm
6-114: monta a cavallo e tacito esce e presto. imperiali, 4-308: de
: da le native orride porte / esce la notte tacita e romita / e,
giorno ne'sepolcri, e la notte esce per far preda d'insetti.
, / tantoché fuor tutta la milza n'esce. baldinucci, 9-iv-138: beato si
. florio, 520: il tasso esce de le tane e vassene per le selve
me dimesso e tardo / volge, n'esce a mio mal ratto il baleno;
; / l'ima ^ ine ch'esce fuori da una stampa tarmata, / scordata
esca di mezzo a'cani, che n'esce vivo sì: ma squarciato, tartassato
con l'ano mediante un foro dal quale esce a sprazzi una secrezione che, intorbidendo
quanto ci tasteggia su, di rado esce un accento armonioso. cagna, 3-210:
ultimo bagnante infreddolito -di nome palomar - esce dall'acqua. 34. stor
tessile, cotone che durante la filatura esce in forma di nastro dalla macchina riunitrice,
migliore stella / la lucerna del mondo esce congiunta, e la mondana cera / più
558: essendo freddo l'olio non esce; essendo troppo caldo, l'olio si
essendo temperato e bene aggravato, l'olio esce benissimo. a. cocchi, 8-232
leone che da vecchia catena si sferra, esce libero e percorrendo il possibile, fa
uva e spremendolo forte, se n'esce senz'alcuno attaccamento dal suo tenerume netto e
mezzo nascosto entro alle valvulette testacee egli esce ed entra nel guscio allungando e ritirando
più la tentella, / ma furiosamente esce dal muro. = alter, di
tenue più del tenue fumo / ch'esce alla casa, che se più non esce
esce alla casa, che se più non esce, / la gente dice che la
crassi, e che rappigliato in parte esce recesso. la natura [31-viii-1884],
/ da cui medico umor distilla ed esce. gemelli careri, 1-i-132: due miglia
davanzati, i-132: se la donna esce de'termini, questo è (chiamiamola per
, come nei vicoli di napoli quando esce un temo popolare. -terno secco
avviso che, dopo lunga navigazione, esce di bocca al primo gabbiere, appena da
ai melagrana; / dà per terràccio ed esce pe'cocchiume. = deriv.
occidente il fiume indo, il quale esce nel mare rosso; dal settentrione il monte
acquazzone la vetrata... n'esce più tersa. 3. completamente
, perché è il terzo dei nati che esce dal nido. tésa, sf
perciò si separa per primo o che esce dalla parte superiore di una colonna di
andarne a testa rotta. non se n'esce che colla testa rotta.
si possa comprendere, per lo fummo che esce dal testo, quan- d'elle son
in modo che inverso la parte ond'esce l'acqua rosata alquanto penda. trattati
tanto più s'avicina al centro et esce per i colombari di perni, non alzando
iacula. vico, 265-26: finalmente ercole esce in furore col tingersi del sangue del
, 3-179: ecco, anna trenker esce con una tinozza d'acqua e un grosso
dissonante dell'organo si tocca, / ed esce stepitoso il suono per la bocca.
. rezzonico, 55: odi qual esce da'forati bossi / e dalle tocche
nette è l'acqua mora la quale esce de l'ulive e de le tengneture.
l'uscio, e a farmi scorta / esce la soggezzion, viene il contegno:
volgare, 22: el seme che esce è di tal natura e di tanta calidità
, inf, 17-101: come la navicella esce di loco / in dietro in dietro
aztechi ('tornati')... non esce dal dialetto. vedi 'pomidoro'.
tutti i giocatori, nel momento in cui esce il vincitore). tómbola2
, ch'è mezzo tondo, che esce fuora poco più che il suo semidiametro,
del cannone, per lo quale essa esce fuori. -membro virile, pene (
e generalmente rilievo di tutto ciò che esce fuori del piano di esse.
già note con la sua fatica non esce, sarà forse a lui quella notizia
nella liquida mota. pavese, 10-130: esce l'uomo nel torbido sole e cammina
, / che da'torchi oggi sol'esce / fresco fresco, come un pesce.
(milano, ottobre anche il 'bungodoot'che esce dai torchi del 'reformer'. carscate fresche
innamorato. dice che la voce gli esce meglio se può cantare in posizione orizzontale e
g. g. belli, 522: esce un solo campione vestito alla leggiera con
forte neppure pel 'whiggismo', non n'esce grande attività. b. croce,
non se ne campa? perché non esce di così vile e misera servitù? siri
lungo che largo ove s'entra ed esce. -disposizione circolare di oggetti.
e dalla quale per uno o più buchi esce il fumo, che span- desi nelparia
nilo] / fuor del torrido clima esce dall'austro / fra 'neri etiopi e
? guinizelli, xxxv-ii-457: nave ch'esce di porto / con vento dolze e
dante, conv., iv-i-10: non esce buono sotto alcuna figura parlare, ma
, infi, 14-80: quale del bulicame esce ruscello / che parton poi tra lor
introduce due porte, per le quali esce il popolo, come egli il chiama,
del suo sistema ad ogni poco ella t'esce di traccia, e in uno stesso
, ora classificato come sezione ch'esce da loro, o sì pure, dove
fuor de la fronte due gran coma gli esce / simili a quelle ch'a un
traiménto dalla superficie del vetro da cui esce... fa di necessità ch'ella
, apre le chiaviche, l'acqua esce, le ruote corrono, si fa la
nugolonacci neri, cenerognoli, dai quali esce un acuto lampeggiare spesso. nievo, 30
nel sentire la voce di cristina, esce dalla porta segreta e corre verso la madre
289: quell'istesso sole... esce stamani lucidissimo dall'oriente in un'aria
la letteratura. da esso non si esce. aggiungerei che il romanzo è persino
il portico. sembrava torino quando si esce prima di giorno, che non ci sono
. francesco, 2-56: della bocca sua esce la parola de dio viva e acuta
questo cotale liquore, tanto quanto n'esce, scema della plenitudine del vasello.
. sbarbaro, 1-69: certe notti n'esce un suono di baldoria e trapela dalle
, e la bella rosa della quale esce il grande odore, traspiantata dall'orto della
98: da le native orride porte / esce la notte tacita e romita / e
., 19: nota in che modo esce el fantolino fora del ventre de sua
infinitamente maggiore il bene ed il bello che esce dal moto, dalla varietà e dal
). pacichelli, 5-64: n'esce liquore dolcissimo, a guisa del 'vin
e vi diventa farfalla, e farfalla n'esce, e farfalla seminatrice di baco,
dante, purg., 16-90: esce di mano a lui che la vagheggia /
mano dalle dette crepature e sgranature, esce e trasuda fuori una certa pasta, o
chi gli va trattando con troppo artificio esce del modo che s'appartiene loro,
infermo guarisca della sua infermità, non esce però il primo tratto del letto. berni
, e tomo stae al tratto e esce fuore per prenderla, e la scimia vole
città col nome di naviglio, il quale esce dal ticinio ricco d'acque, e
la vagina, e fuor se n'esce. 11. per estens.
peso, dal mezzo in là indebolendo, esce del retto corso, e torcendosi in
l'un occhio affisisi / verso ond'esce il ruggito, e l'altro volgasi /
: quasi tutte le donne, s'esce un topo e passa di qui colà,
: lungo i fiumi dai boschi tremolanti esce l'autunno con gli ultimi canti dei
organi chiamano il tremolo. il fiato ch'esce del foro, ne rimuove quel piastrello
prima giovinezza ha trionfanti aurire: / esce il dì da la notte come da
seghettata come quella dei coccodrilli, gli esce da uno spacco dei calzoni.
tutti gl'ingegni de'sudditi, non esce di bocca una sensata parola che subito
buono pane, ma di questo poi esce buono levaduro. = deriv.
, / scotendo i lanosi fianchi, / esce dalle trifore e corre. d.
svelano come uno e medesimo e si esce dal trilèmma disperato: 0 di negare
a cenci, mentre l'acqua sucida esce liberamente da altra parte della pila medesima.
i-433: volendo andare al palco, esce da santa trinità: e va solo con
del ceffo questa trippa ch'ora m'esce del bellico che infradicia. giusti,
giamboni, 8-i-185: se l'acqua n'esce da nulla parte, prendi di buona
poi metterai nel luogo onde l'acqua esce. marco polo volgar., 3-233:
alla superficie del suolo, dal quale esce con getto più o meno alto. cattaneo
levi, 6-66: un filo d'acqua esce da un tubo arrugginito fra due pietre
. tromba), canale per cui esce l'uovo nell'utero. dal falloppio,
e non gli arresta / il terror ch'esce dalle tronche membra / e dal sangue
: una valvola di sicurezza, per cui esce, in armonia ed in equilibrio,
osso continuo. buonanni, i-721: esce [la chiocciola] vestita con una corazza
/ rotola in aria, e il serpe esce dal balzo. deledda, iii-1018:
sopra gli altri, a poco a poco esce d'una sottil veste di membrana d'
è ne le vie per le quale esce l'umore, o vero per la inobedienzia
, cioè i turamenti del colatoio, onde esce la rema e risolve il suon degli
di acqua calda..., poi esce dal turboespansore regolato da due valvole,
sulla griglia del marciapiedi, dalla quale esce il tepore dei caloriferi, siede alla
iii: dalla gemma situata sul rizoma esce un turione simile come struttura a quello
, o tiburio, di santa maria di esce lieta pur la tussilàggine, / o dir
3-1-179: nel gettar la palla, ella esce di mano con qualche vertigine conferitale dalle
celi alcun dei begli arcani, / ond'esce il grave scrivere ubertoso. bacchelli,
nome comune del s s esce trigloporus lastravitra, diffuso nelle acque del
cacciagione. g. morelli, 99: esce del mugello gran quantità di formaggio e
giordano [crusca] -. della balena esce l'ambra, che le esce di
della balena esce l'ambra, che le esce di corpo per bocca, che è
tua. -edizione di un giornale che esce dopo tutte le altre nel corso di
sopra la tela dell'occhio, la quale esce per 10 più fuori dal maggior canto
cavallo'. bergantini, 1-353: ed esce lieta pur la tussilaggine, / o dir
papini, ii-778: non s'esce, con tutto questo, dal dominio
, 15-ii-124: dimenando eglino la coda, esce da quella una certa untuosità, da
, si fa uovo completo, ed esce finalmente dall'ovidutto, e dalla gallina,
, quella virile bontà onde la eleganza esce 'umile e piana'come le donne dei
occhio / si smarrisce nel fumo invisibile ch'esce di bocca / e le membra ritrovano
agg. (escènte). che esce, che viene fuori da un luogo.
. pres. esco, esci, esce, usciamo, uscite, escono, cong
poiché si approssimano gli esami; ed esce assai di rado. saba, 3-84:
, iv-13 (1-13): nave ch'esce di porto / con vento dolce e
lei cercando, qual rio, che piccol'esce, / poi d'acque ingrossa e
e quei la discolora / per cui ella esce della terra acerba. palladio volgar.
mangiar n'accende cura / l'odor ch'esce del pomo e dello sprazzo / che
con miglior corso e con migliore stella 7 esce congiunta, e la mondana cera /
medicina volgare, io: se non esce el septimo mese: se riposa tucto
dante, purg., 24-94: qual esce alcuna volta di gualoppo / lo cavalier
sa che 'n carcere entrando almen pur esce / libero fuor di quel noioso impaccio.
/ uom che per sé del vulgo esce e si affranca. -superare un
facezia o la burla troppo acerbamente, esce del termine che già avemo detto convenirsi
entra in ufficio a vent'anni, ne esce a sessanta con la pensione ».
vento sparsi / volano i crini; esce una voce a mezzo, / ma l'
: bàmabo chiama l'amico ma il grido esce rauco, senza eco. -venire
mio core, / non potendo capervi, esce di fore, / e mostra altrui
fra giordano, 4: di questo n'esce a noi grande umiliazione. frezzi,
ne dovrà pagare centinaia il governo, quando esce. landolfi, 7-188: il napoletano
numeri, tra cui quello che poi esce. 27. essere emanato, promulgato
della parola e in qualunque luogo, esce inevitabilmente in un 'i', quanto si voglia
« avanzate il piede, che ora esce la messa ». 34.
intendere i colonnesi: non se n'esce. -uscire a cazzotti, a
dante, purg., 16-85: esce di mano a lui che la vagheggia /
meton. apertura, varco attraverso cui si esce da un luogo aperto delimitato o cintato
di un edificio attraverso la quale si esce. - uscita d'emergenza o di sicurezza
vagheggiatelo, agg. letter. che non esce dall'ambito della pura immaginazione.
, la quale polvere di terra se n'esce quando si 'garbella', cioè di 'vaglia'
anni di solitario lavoro, il prigioniero esce sano e valente. calvino, 2-145:
dante, pure., 24-97: qual esce alcuna volta al galoppo / lo cavalier
meriggio tropicale. soldati, i-151: si esce nella vampa scottante del sole, nelrombra
/ e per sua vanagloria, / esce de la memoria. anonimo genovese,
: il passo del poeta non esce più dalporme della storia vangelica.
, e fischia per la vaporosità che n'esce. crescenzi volgar., 1-5:
che penetra in un organo o vi esce passando attraverso il suo ilo. -vaso
cui viene raccolto il filato semilavorato che esce dalle carde o dalle macchine di preparazione
la gente. dante, xlix-35: lietamente esce da le belle porte, / a
e tua virtute, che rimiri / ond'esce il fummo che 'l tuo raggio vizia
a regola dell'acqua. il vento esce dal bottino (ove si raccoglie) e
ventose e assottigliato dal fuoco se n'esce per la rarità del vaso, e reso
, e l'umidità che di quello esce venendo sopra i denti della serpe,
guinizelli, xxxv-ii-457: nave ch'esce di porto / con vento dolze e
gemetti careri, 1-vi-126: dal fiore esce una spighetta, come quella del grano d'
], avvertisci di farla quadra quanto esce del tuo vergùccio. vérgula,
sfera di ghiaccio di là, donde esce da mezzo il petto lucifero; l'altra
. cavalca, iii-179: la seta esce defi'interiori d'un vermine. lubrano,
manuzzi]: il figliuolo di dio non esce vero dal padre, né il padre
vena /... / ma esce di fontana salda e certa, / che
della luna, e i laghi / ond'esce il nil che, dopo aver nel
ancora quando questo o vero el primo esce fora è necessario che l'uom vada
sasso, non potrà mai l'umidità che esce dalla terra giugnere all'ammattonato; usansi
notturne (un animale); che esce a caccia la sera. bibbia volgar
di virtù e di vizio, d'onde esce una sordida superfetazione che conserva molte brutture
tommaseo]: quando il vento che esce dalle parti da basso, è accompagnato
mi parve tardi. tommaseo, 15-155: esce di pisa uguccione per deliberare la mina
, / parmi veder ii sol, quand'esce fora; / quando fa meco poi
fatto. com'è vicino cotto, n'esce un fumo bianco. -locuz
rovina / va che de la balestra esce la viera. -in espressioni comparai
troveranno. venuti, lxxxviii-ii-704: como esce d'occeàno el gran pianeta / dietro a
poliziano, st., 2-20: esce sbandita la viltà d'ogni alma, /
, xxxv-i-272: de dentro da la nieve esce lo foco, / adimorando ne la
oleandri. piovene, 8-65: se si esce dai sentieri, si può arrampicarsi dall'
mura / del petto vetusto / e n'esce in figura / d'un viride arbusto
soderini, i-9: il virione uccello esce fuori l'istesso dì del solstizio.
. dalla croce, i-22: da lui esce una virulenza,
oggi invecchiata. pananti, iii-155: esce da'pori incredibile quantità di viscoso umore,
il caldo più che scendere dal cielo esce da sotto -dalla terra, dal fondo tra
molto nella guerra con rosas, e s'esce vittorioso da uno scontro ch'ei deve
., 512: del suo altare esce una fontana viva, il cui beveraggio sana
. f. d'ambra, ce vino esce; la rosa non dà spine, benché
e tua virtute, che rimiri / ond'esce il fummo che 'l tuo raggio vizia
è simigliante al vizio d'osso ch'esce di fuori. è grande male; e
, voce di tenore, vocecon maravigliosa armonia esce da i fonti e da tonde del mare
quel prezzo, con cui in prima esce la moneta della zecca. 20.
lingue volgari, la scienza delle leggi esce di mano a'nobili. s. maffei
un foglio bianco introdotto nella macchina, ne esce stampato in bianca e in volta,
denti. bernari, 1-221: teodoro esce dal carcere grasso e floscio, con
. dossi, 1-i-181. un gambero esce... -eccoli tutti fuori -allora
botte o il tino, quando ne esce forte lo zampillo. settembrini [luciano]
: quale un cinghiai che a furia esce del monte, / che cani e
iii-133): mugghiando [il toro] esce e zappando a la battaglia, /
vario! savinio 10-229: una vicina esce di casa zoccolando in fretta, e passando
sua forse per esser zoppa, non esce dal carcere di quel suo tribunale, donde
betti, i-397: chi entra, chi esce, chi incespica, chi dà zuccate.
zucchetta riposta in luogo fresco o sotterraneo esce fuori doppo dieci giorni una farfalla cornuta
pezzi, si fano strignere, e n'esce liquore dolcissimo, a guisa del 'vin
pur quella sera, si alza ed esce. = var. metaplasmatica di accaldato
eco, 4-135: 'quarta inquadratura'-steve esce dalla 'soggettiva', la camera ha carrellato
berlina superiore e state a vedere cosa ne esce. = voce ingl.,
[8-i-1995], 60: si esce poco perché si sta volentieri in casa (
l'esito: e infatti max ne esce mutato in can barbone. arbasino, 1-516
dovrebbe essere chiaro che non si esce da una crisi 'epocale'come quella che ci
[marzo 1991], 75: ancora esce fuori il problema della prospettiva, della
, sui fiori. arbasino, 8-91: esce [la traviata] quasi incolume dalle
il new york times che se ne esce con la headline: 'neutralist elected president'»
stato patologico. lombroso, 4-183: esce il reo punito, ma non guarito,
dalla censura e dalle major usa, esce 'hard target'girato dal poeta dell'ipervio-
: il giovane tarkowsky... esce diplomato nel i960 con uno dei saggi scolastici
da divi di hollywood, entra polifemo ed esce ercole, entrano arpie ed escono stragnocche
[1-ii-2001], 190: la rai esce con uno scoop: arriva il vino
contenere un registratore a cassette perché subito ne esce una voce che dice « ti parlo
. il collegialismo, 'alias'pedanteria non esce mai di dosso. = deriv.
ufficio del 'corriere della sera'. ne esce, forse senza aver trovato nessuno, perché
ogni volta che si affronta questo argomento esce fuoriqualche nostalgico delle case chiuse. magari camuffato
unedificio, una strada); che esce dalla cerchia urbana (un servizio di trasporto
solo una di trenta lingue: il libro esce perfino in faroese. =
. pavese, 14-169: non ne esce ancora chiara l'impostazione della folkloristica sovietica
a che serve l'immagine fotogiornalistica che esce con una intera storia sette giorni dopo
per gasarsi da matti... poi esce dalla camera in punta di piedi,
di un liquido (in partic. quando esce da un'imboccatura stretta o viene bevuto
di furore acceso / il fiato ch'esce fuor di naso e bocca.
, impellicciati, intabarrati, insciarpati, esce a fiotto dalla porta dell'albergo, sciama
collare di un cane], che gli esce di collo per gli orecchi senza aprirlo
martini, i-328: fra la parola che esce calda dalle labbra e il cui suono
e anche di papera, il sostantivo 'malapropismo'esce dal ristretto cerchio della linguistica.
, da una manichetta flessibile non manutenzionata esce uno spruzzo d'olio ed è impossibile
, è questo gigante-sindacato che entra e esce da palazzo chigi, organizza consensi e opposizioni
, dal morto ciuchino sbocconcellato dai pesci esce intatto il duro, sarcastico legno di pinocchio
43: il cavaliere no limits. esce oggi un saggio di paul ginsborg su silvio
, 154: la filosofia del 'no logo'esce dal campo della moda, scavalca le
ii-1-139: adolfo sta un poco peggio. esce ma ha qualche nuovo dolore. la
è quello della noia. se ne esce per una pennellata forte di lorenzi al 17'
la sfera d'attività della parola, quando esce dalla laringe, influisce eziandio ad aumentare
la repubblica [28-ii-2004], 1: esce stasera allo scoperto, per la prima
4-iv-1993], 4: l'avanti! esce con una pagina bianca per una mobilitazione
sabbia. l'acqua della risacca entra e esce dalla culatta danneggiata in più punti.
anni '80, la 'shopaholic', che esce per comprare un litro di latte e torna
e per la sua audacia tale realtà esce dalla livellazione convenzionale, dai confini del normale
sera [16-vi-1983]: dal teatro tenda esce un rock spaccatimpani. spacchettaménto,
righe molto pensate) è piaciuto molto – esce fra pochi giorni. = comp
funziona il sistema dual-band, che già esce il trial-band: un caso esistenziale. la
l'unità [11-x-2004]: esce in italia con due anni di ritardo 'hero'