. -gettare giù dalla cattedra: esautorare, destituire. - anche al figur
le costituzioni le danno il diritto di esautorare anco il generale, se riesce incapace
piaceri, gioie); spodestare, esautorare, abbassare di autorità e di grado
far scadere nella stima generale; esautorare, screditare. - anche al
odori. = forma parallela a esautorare con diverso prefisso. disautorato (
carica, da una particolare condizione; esautorare. -anche rifl. bruscaccio da
consumare, esau rire; esautorare. -rifl.: consumarsi in faticose
della chiesa come potenza europea. esautorare, tr. (e§àutoro). privare
indegnità di questa santa sede, con esautorare i concili, col pregiudicare al supremo
gioberti, 1-ii-332: avete fatto ultimamente esautorare in lucerna il professore baumann, chiarissimo
esautorato (part. pass, di esautorare), agg. privato dell'autorità
). esautorazióne, sf. l'esautorare, l'essere esautorato. gioberti,
l'estimo nuovo. -spodestare, esautorare (da cariche, dignità, ecc
un governo, un'istituzione); esautorare (un corpo dirigente); danneggiare
del proprio favore o del potere, esautorare. guicciardini, 2-2-243: ha [
podagrosi e degli opportunisti, che vogliamo esautorare e sottomettere a giovani audaci e creatori
carica, a rinunciarvi; deporre, esautorare, spodestare, esonerare. g.
del potere o sollevarla dalla carica; esautorare. mercati, 43: or ben
per estens. rimuovere da una carica, esautorare. boccaccio, viii-1-4: non senza
o nell'affetto) per subentrargli; esautorare, spodestare. aretino, vi-153:
privato. -abbattere un sistema politico; esautorare un'istituzione, un organo di governo
. -anche: estromettere dal potere, esautorare, spodestare; privare di possessi territoriali