/ cade in angoscia e languida ed esangue / s'abbandona e tramòre. goldoni,
di lissa / un capo e dalla bocca esangue scaglia / « ricòrdati! ricòrdati!
, / fatto parto immortai d'aborto esangue. vallisnieri, 1-3-367: aborto è
io son mal vivo e sarò tosto esangue, / come voi moribonde aride foglie.
pro- nom.: farsi smunto, esangue; apparire dimagrito. monti, 16-712
/ e per pietà di lui già tutto esangue, / ricever le ferite in sé
1 precipitò dal cielo: e il sole esangue / vide spirto sì bel cangiarsi in
/ cade in angoscia e languida ed esangue / s'abbandona e tramòre. rosa
precipitò dal cielo: e il sole esangue / vide spirto sì bel cangiarsi in
son mal vivo e sarò tosto esangue, / come voi moribonde aride foglie.
e strido; indi, qual corpo esangue, / giaccio immobile; un velo atro
significa scilinguare. marchetti, 2-138: un esangue pallor n'occupa il corpo,
col mio balteo il vidi / legato, esangue e strascinato. idem, 1-454:
: ove sì sol, con fronte esangue e palida, / su l'asinelio or
freddo resti il seno, il volto esangue, / e basosa basosa impallidisca.
, / e seco a un tempo esangue / langue la rosa e cade. /
e l'uno e l'altro, esangue, / ne'tenui diti si trovò gli
roma è minor colpa render un uomo esangue, / che d'una cittadina bruttar
lor, pria della fiamma / divoratrice dell'esangue busto. carducci, iii-2-199: poi
. per simil. persona consunta, di esangue pallore. tasso, 8-23:
, / e seco a un tempo esangue / langue la rosa e cade.
nelle sue vene! / schiudete la carcere esangue, / sciogliete le ignave catene!
tutti i dolenti / il tuo già servo esangue prodottisi in una roccia per erosione
annunzio, ii- 825: silenzioso viso esangue / della creatura / celeste che ha
fermo / per antiche ferite, e allora esangue i di strai confitto al sen,
si serrò, e gli parve di farsi esangue come se le sue arterie si vuotassero
d'annunzio, ii-825: silenzioso viso esangue / della creatura / celeste che ha
/ per antiche ferite, e allora esangue / di strai confitto al sen,
e s'io pur rimarrò nel campo esangue, / né il pagan di vittoria andrà
c. gozzi, i-184: disteso esangue nel letto, facendomi recare, contro a'
langue, / e seco a un tempo esangue / langue la rosa e cade.
: irriconoscibile, contraffatto da un gonfiore esangue, simile a una maschera di neve,
ojetti, ii-80: ci guidava una esangue monacella con la cornetta bianca e il
la notte fluisca nella sua carne divenuta esangue. bocchelli, i-438: era nemico acerrimo
d'annunzio, ii-825: silenzioso viso esangue / della creatura / celeste che ha
che te [cometa] nel cupo cielo esangue / che tu sferzavi con la
la notte fluisca nella sua carne divenuta esangue e s'addensi sotto il mento, nel
. d'annunzio, ii-825: silenzioso viso esangue i della creatura / celeste che ha
caro, / che innocente animai si renda esangue. gemelli careri, 2-ii-394: il
, entro il perfetto involucro della bellezza esangue. linati, 8-73: immaginai le sue
, 37-79: per stracciarlo [il corpo esangue] e farne scempio / non si
dell'animo; l'aveva pallida, esangue, trista, selvaggia. -contrapporre
fier muggito, e 'l volto esangue e torvo / restò per disfamare il cane
un pomo appassito. loria, 1-129: esangue e disfatto, dormiva di un sonno
sangue, che ha poco sangue, esangue, pallido, smunto. -
, con quelle membroline, la testa esangue e rachitica, e gli occhi non
/ precipitò dal cielo, e il sole esangue / vide spirto sì bel cangiarsi in
opprima, / vinto cadendo, telefante esangue. carletti, 64: non vi abita
l'armi deporre / la bella coppia esangue, / de la prima ferita il
/ mi guardi effusa d'un pallore esangue, / tu pure, inconscia, senti
reggia ove tanto tremò / l'erede esangue di ferdinando. viani, 14-255: dirimpetto
sono eruttati con una lentezza fredda ed esangue. carducci, iii-23-263: la lingua sua
venne su la porta a ricevere il corpo esangue del fratello. jahier, 217:
uscito sangue / era vicina a rimanere esangue. g. stampa, 180: signor
un suo sospiro / il cada vero esangue anco onorasse, / ricompensa bastante a
: ombra diletta / del caro figlio esangue, / non chiedermi vendetta: /
alfieri, 1 -777: in su l'esangue / alta innocente donna, il ferro
/ spandea le negre chiome / sul corpo esangue e nudo / quando e'reddia nel
sotto le sue coperte, fasciata, esangue, tutto l'orrore della cosa non appariva
: non cadde il toro al primo colpo esangue, / ma ferito, muggendo,
una zagaglia. da tal ferita renduta esangue, e caduta finalmente a terra, vi
mio libro in questo modo, quasi esangue. filicaia, 2-1-12: vinca lo
e 'l glorioso sangue / versi l'europa esangue / da ben mille ferite.
: ove sì sol, con fronte esangue e pallida, / su l'asinelio
/ ond'io per tema ne divenni esangue. varchi, v-855 (154-14):
gentile / era l'imago sua pallida, esangue. tasso, 6-64: pallida,
. tasso, 6-64: pallida, esangue e sbigottita in atto, / lo spavento
avversa / guardò con volto pallido ed esangue, / senza difesa, il proprio
dell'animo; l'aveva pallida, esangue, trista, selvaggia. verga, ii-235
. d'annunzio, v-2-216: la mano esangue e sgualcita della ottuagenaria apre il mortologio
un'altra donna: diafana, quasi esangue. deledda, iv-261: era un po'
. deledda, iv-261: era un po'esangue, ma bella, con gli occhi
pallido dietro al velo, di un pallore esangue. pratolini, 4-24: aveva mani
, 234: ma il letterato con l'esangue paura nel volto e le labbra convulse
/ non veder là un doppio teschio esangue / dietro la siepe, e due vili
d'una pinguedine malaticcia, floscia, esangue. 3. per estens.
, 134: qual si move trepido ed esangue / il mauro cacciator che il leon
/ che lo fe'cader pallido et esangue, / e dal naso e dagli occhi
a proposta sì fiera / io non cadessi esangue. alfieri, 8-159: morte già
tenacemente al cor dintorno attorto; / esangue, e col pensier già in tomba
sua vita si ritirassero e lo lasciassero esangue. rebora, 109: con la
/ che, se restasse, giù cadrebbe esangue. moravia, ii-437: ad altri
odio; ma a me, così esangue, ridavano il senso di ciò che ero
d'arzo, 87: s'era allontanato esangue dalla piazzetta del paese mentre l'urlo
langue, / e seco a un tempo esangue / langue la rosa e cade.
/ precipitò dal cielo: e il sole esangue / vide spirto sì bel cangiarsi in
, 251: tu che vedi la cittade esangue, / non ti vergogni, e
/ fatt'è per dura mano ignuda esangue. davila, 747: conoscendo il
da così lunghe guerre fosse afflitto ed esangue. abati, 75: così contempla
abati, 75: così contempla il tributario esangue / ricchi i ministri, e 'l
mostruosamente, rigonfio in alcune parti, esangue in tutto il rimanente? bocchelli, 9-19
9-19: sul mediterraneo l'antichità tramontava esangue e spasimosa. 4. figur
di desiderio / quel tuo piccolo pianoforte esangue, / nell'ombra. govoni,
, 138: vecchie città dove la vita esangue incomincia / con un triste suonare di
, 175: l'aria era diventata esangue; le ombre incominciavano a vagare sulle lame
salici. gatto, 1-28: calore d'esangue notte, / all'onda remota dell'
sua naturai lingua; sarà fiacco ed esangue nell'espressione. algarotti, 2-465:
, 2-465: l'indotto cimabue scarno ed esangue / era apelle a quei giorni.
/ sermon mio mescliinello, / magro esangue deforme anzi che bello. leopardi, i-510
tutta ancora irta di selvatichezza dantesca, ed esangue d'idrope boccaccevole. b. croce
inanzi questa storia dei filologi, pallida ed esangue, si finisce col volgere di nuovo
stuparich, 5-463: tutto il casamento era esangue, innalzava i suoi fragili muri in
al cospetto del suo cadavero esanimato ed esangue, non potè contenersi dal lagrimare. [
/ allor ch'a sanità del volgo esangue / per gli attoscati morsi, in gli
mostruosamente, rigonfio in alcune parti, esangue in tutto il rimanente? 3
febbre invecchiata, che l'uom rende esangue, / non ha cura che vaglia
molte faci intorno / il cada vero esangue e sanguinoso / dell'innocente casta, /
intatto, entro il perfetto involucro della bellezza esangue. c. e. gadda
sotto le sue coperte, fasciata, esangue, tutto l'orrore della cosa non appariva
proprio immerse / tutto 'l ferro, ed esangue in braccio a lei, / vittima
lor pria della fiamma / divoratrice dell'esangue busto. carducci, iii-6-181: il collare
, / mentre vidi esculapio in terra esangue. 3. latin. viscere
a proposta sì fiera / io non cadessi esangue. monti, x-i- 120: fremè
il sangue; / l'ombra del figlio esangue / m'ingombra di terror. alfieri
senza fine; / vi chiamai muto, esangue, a uno a uno, /
/ sull'ossa fredde e sovra il corpo esangue / vagheggi le sue glorie. alfieri
cranio fumante e gl'inondarono la faccia esangue, spiritata. sinisgalli, 6-242: il
: e tu che vedi la cittade esangue, / non ti vergogni, e pur
: non cadde il toro al primo colpo esangue, / ma ferito, muggendo /
giva / per la lor faccia immortalmente esangue, / dal cui lurido labbro un
pargoletto in seno / alla svenata genitrice esangue / latte non bee col sangue.
1-23-99: il vedea co 'l braccio esangue / girar i colpi ad or ad or
: sparse son l'arme appiè del duce esangue, / e goccian anco dell'amato
voglia, fa risaltare gradevolmente il viso esangue e periato di questa. bocchelli,
e non par grave il peso al braccio esangue. magalotti, 24-18: avendo considerato
l'altro guarda, e del suo corpo esangue / sul pomo della spada appoggia il
solo - e dal volgo si credea ch'esangue, / cupo, mandasse 1 fidi
tutta ancora irta di selvatichezza dantesca, ed esangue d'idrope boccaccevole. 2.
idem, 858: schiudete la carcere esangue, / sciogliete le ignave catene!
/ fatt'è per dura mano ignuda esangue. imperiali, 4-96: tutta ignuda
rimase imbietolito. 3. esangue, emaciato. a. casotti,
: per accrescere il languore del corpo esangue di san girolamo, molto a proposito
diviene il corpo oppilato, bolso ed esangue. c. mei, 135:
. 4. rendere pallido, esangue. marinetti, 2-iii-153: mi accompagna
morte; estremamente pallido, livido, esangue. oddi, 2-1 io: il
/... / mirinto appresso rende esangue e bianco / la gola incisa,
). carducci, iii-19-342: l'esangue purismo trecentistico andava incolorandosi e accalorandosi al
quando il tessuto non più irrorato appare esangue. -infarto rosso (o emorragico):
, 1-vii-255: si giacque / gran tronco esangue, e gran terreno oppresso / coll'
metastasio, 1-i-115: l'ombra del figlio esangue / m'ingombra di terror. goldoni
utile d'un solo, in campo esangue / l'itale ingrassa e le tedesche
, 12-x-247: aveva evidentemente nella faccia esangue quarantacinque anni di mansuetudine costante,.
co'baci / novello spirto nella spoglia esangue. 3. figur. animare,
, divenuto immobile e rimaso pallido et esangue, fu pianto dall'essercito per morto.
, i-787: intravidi una sua mano esangue, bianca bianca e sottile, abbandonata
, 1-viii-46: ei manca / pallido, esangue: un ferreo sonno invade / gli
iv-63: ove sì sol con fronte esangue e palida / su l'asinelio or
ancora irta di selvatichezza dantesca, ed esangue d'idrope boccac- cevole, e zoppicante
la donna sua, per timor fatta esangue, / intanto a do- ralice s'
altro, cred'io, mendica, esangue, / italia de'suoi figli oggi si
, / e seco a un tempo esangue / langue la rosa e cade.
filicaia, 2-1-40: scorgo che quando esangue / vienna languia, di sua salute in
appena una larva di pensiero, ancor esangue, nasceva in me, scantonavo calmo
tu devi, o lauro, cingere l'esangue / fronte dei morti!
ce; icio lavato: pallidissimo, esangue. manzoni, pr. sp.
lavato: faccia pallida, smorta, esangue. fagiuoli, 1-3-428: che c'
, la pelle era come una lezzola esangue. = var. di rezzola
, / gli aurati velli della faccia esangue, / della tremante testa il biondo
/ fatt'è per dura mano ignuda esangue. tasso, 14-510: de'regni
o aspetto estremamente pallido, smorto, esangue del volto o del corpo. buti
orlava i terrazzi delle case d'un rosa esangue. 13. figur. rivelare
d'impubere, tutto macerato di paura, esangue fino a parer terreo,..
ancora irta di selvatichezza dantesca, ed esangue d'idrope boccaccevole, e zoppicante di sgrammaticature
sul renze morali (il volto); esangue, scolorito, scarpetto al pensiero di
letter. ant. colorito smorto ed esangue; pallore. sercambi, 1-i-129:
bocca, al caino... ed esangue / poi sente in eterno che sanno
senza lividure, ma ne è diventata esangue, molle e un poco gonfia come per
soda e fresca o perché pallida, esangue). - anche: statuario.
, or freddo e taciturno, / esangue tronco, e chi 'l pettine ebumo,
quella fievole stanchezza sazia e sazievole, esangue. 4. figur. moralmente
devi, o lauro, cingere l'esangue / fronte dei morti! e nella nebbia
. monti, 5-289: soccorrendo l'esangue dorotea, / pon mente a due
neve, scoprendo tenere rose di magro esangue. -per simil. luogo in
6-318: « a por-ca », sillabò esangue, « a por...
pallida in volto e con la destra esangue / chiede pace al garzon con chiara
(un atteggiamento); spento, esangue (il colorito). -anche per
pareva carne, e carne morta ed esangue e putrescente. -oggetto molto cedevolo alla
251: tu che vedi la cittade esangue, / non ti vergogni e pur
). -in partic.: pallidissimo, esangue; livido, terreo. ariosto
aspetto patito, smunto, gracile, esangue. p. petrocchi [s.
tu devi, o lauro, cingere l'esangue / fronte dei morti! e nella
ascolta elisabetta da gonzaga / a fianco dell'esangue montefeltro / poetar serafino, il novo
annunzio, iv-2-842: salutò la figura esangue e nasuta del principe romano. soffici
gregge langue, / tu al gregge quasi esangue / rendi il natio vigor. delfico
quando al mondo pe'gran falli esangue / donar salute al redentor poi
a terra, più simile a cadavero esangue che a corpo animato. g.
: ei si giacque / gran tronco esangue, e gran terreno oppresso / coll'
per qualche causa e che dal corpo esangue / si dissolvan le membra e quasi
. caporali, i-113: cadde l'esangue busto e diede appunto / su certa
l'uscito sangue / era vicina a rimanere esangue. 22. aggrottamelo delle ciglia
regole e dei precetti, l'imitazione esangue e sofistica, in somma la schiavitù
incensi quel dio che per noi morto esangue / pur non ama agli altari feccia o
: che è di colore cereo, esangue (un cadavere). iacopone
2. che fa impallidire, che rende esangue (fatiche, turbamenti e anche la
fan defiorar con le pannocchie / di esangue ibrido mais / dopo che i maschi
sangue; / purgata carta il sacro corpo esangue, / sì ch'io scriva nel
. -intensamente pallido, cereo, esangue (la carnagione di una persona)
, / che lo fé cader pallido et esangue. n. agostini, 4-1-29:
251: tu che vedi la cittade esangue, / non ti vergogni e pur segui
greco, or freddo e taciturno / esangue tronco, e chi 'l pettine ebumo,
un'affilatura quasi cadaverica, da un pallore esangue, dalle occhiaie che gli prezzavano le
intensamente rosse che spiccano su un volto esangue. comisso, lv-140: vi
/ di desiderio / quel tuo piccolo pianoforte esangue, / nell'ombra. savinio,
/ chi cede al vincitor, chi cade esangue. ciro di pers, 3-323:
caporali, i-113: cadde l'esangue busto e diede appunto / su certa
tuo sdegno, se tu mi vedi esangue. palazzeschi, 1-237: come per incanto
/ qual madre pia che sopra il corpo esangue / del suo caro figliuol si lagna
l'uscito sangue / era vicina a rimanere esangue. -avere poco di qualcosa, di
a terra, più simile a cadavero esangue che a coipo animato. loredano, 94
pareva carne, e carne morta ed esangue e putrescente. gadda conti, 2-68
14-40: al volto impallidito e quasi esangue / credesi armilla esser la dama oppressa
trapassò l'amara / voce del figlio esangue, allor ch'ei disse: /
che, se restasse, giù cadrebbe esangue. sbarbaro, 6-114: bocconi mi
323: per accrescere il languore del corpo esangue di san girolamo, molto a proposito
/ che lo fé cader pallido et esangue / e dal naso e dagli occhi uscirgli
che, se da lungi un corpo esangue / scorgi d'un uom, che
/ visto il nemico sopra r erba esangue / rimise il ferro e racconciossi in sella
dovrai vivere in un mondo di ombra esangue e angosciosa, di carne corrotta, di
un ragazzino suo, ma fragile, esangue, con certi tic nervosi da far paura
, 3-iii- 342: già tutt'esangue / svenuto langue / il dio che il
i colori del belletto appariva bianco ed esangue. -incassare (il capo fra
sughi onnipotenti / d'incognit'erbe il giovinetto esangue / fisico eccelso a ravvivar s'accinse
sensibilmente dall'altra. mascheroni, 8-69: esangue i nervi e tossa ond'uom si
pietà rendo de * tuoi / l'esangue spoglia, acciò che ai sepolcro / e
/ s'aspetti alfin del suo restare esangue. mascheroni, 8-394: vedete ch'io
scrivere de'cruscanti è sempre agghiacciato ed esangue, perché costoro scrivono non per sentimento
annunzio, iv-2-842: salutò la figura esangue e nasuta del principe romano che, non
ch'è senza spirto e senza senso esangue, / viva ritorna ne la prima noia
cercava di difendere dalla pioggia il viso esangue...; curva attendeva che le
faccia, aspirando. la faccia risollevata pareva esangue e gli occhi parevano alterati come da
: il caffettiere risucchiò tutta la sua esangue faccia sulla bocca: in collina, ma
cadaveri ancor palpitanti; e tuttavia nell'esangue volto ritenea la prisca ferocia.
del greco, or freddo e taciturno / esangue tronco e chi 'l pettine ebumo,
roseo cranio fumante e gl'inondarono la faccia esangue, spiritata. bocchelli, 2-1-626:
neve, scoprendo tenere rose di magro esangue. -grana del cuoio da conciare
a lui [il sole] protendersi già esangue / una fanciulla con le palme rosse
o carnagione chiari); cereo, esangue (il colore della pelle). -anche
di pecorella, aveva evidentemente nella faccia esangue quarantacinque anni di mansuetudine costante. papmi
morti. x. cereo, esangue per effetto di una malattia, della
tratto. balducci, i-36: la fronte esangue, lo smarrito aspetto / tutti gli
138: vecchie città dove la vita esangue incomincia i... i con
linguaggio di cecilia era così schematico ed esangue per la buona ragione che cecilia
lui [il sole] protendersi già esangue / una fanciulla con le palme rosse
pascoli, 858: schiudete la carcere esangue, / sciogliete le ignave catene!
class, corticatus, deriv. da scorticato esangue / (contro un dio chi la può
, 251: tu che vedi la cittade esangue, / non ti vergogni, e
, dinervato, spossato,... esangue, semimorto. f. casini,
passi / con piede insanguinato e volto esangue / per quegli alti spineti e sovra
ria, ch'or di se stessa esangue / ne l'anelato suol semina stragi.
io la vidi un mese fa, esangue e già semiviva, ma sempre sollecita di
6. esile, delicato, esangue (l'aspetto fisico, la fisionomia)
, il naso lungo, il volto esangue. settecentèsimo, agg. numerale
i terrazzi delle case d'un rosa esangue. -consunto, usurato dal trascorrere
macchine da scrivere. -emaciato, esangue. 3. esfoliazione, sfaldamento della
il brando / e il ruota a cerchiosemiviva esangue / cadratti a'piedi col fratei la madre
d'annunzio, v-2-210: la mano esangue e sgualcita della ottuagenaria apre il mortologio
. -pallido, cereo, esangue (il viso, la carnagione di
quisto pio pastor, ch'è in cruce esangue, / redento ha il grege suo
. balducci, i-36: la fronte esangue, lo smarrito aspetto / tutti gli occhi
ora questa pure aveva lo smorto, l'esangue di una voce ai moribondo.
soffuse, / con labbra accese nell'esangue faccia. e. cecchi,, 8-129
capria, 1-236: una ragazza esile esangue sofisticatissima, con l'aria di consi-
di pecorella, aveva evidentemente nella faccia esangue quarantacinque anni di mansuetudine costante, le
nel deliquio diventa l'uomo quasi come esangue; e d'altra parte v'ha esempio
162: neanche badavano a me quelle esangue biondine senza trucco pettinate a coda di
il foco amore, / onde languida, esangue / nel fortunato ardore / vittima a
con gli occhi lagrimosi e il volto esangue: / mirate il sparso sangue. catzelu
2-2-155: ah mira come / pallida esangue per pietà diviene; / e come sparsa
-emaciato, scavato, scarno; pallido, esangue (il volto, le guance,
/ nel dì stesso che lui rendere esangue? tasso, n-68: ei, che
. groto, 8-27: debbo vederti esangue al mio cospetto, /...
con gli occhi lagninosi e il volto esangue. f. f. frugoni, 1-232
17-89: divien la donna emaciata, esangue, / torpe ogni sua virtù, languida
ma quando al mondo pe'gran falli esangue / donar salute al redentor poi piacque,
ordinamenti lasciasse. canteo, 345: restava esangue il bel corporeo velo, / non
, iv-63: ove sì sol con fronte esangue e palida / su l'asinelio
capitombolo. marini, 201: leonzardo esangue e moribondo stramazzò aterra, e quivi al
che gl'olivi irrigare, ov'egli esangue / angosciose sudò stille di sangue.
per giunta 7 di una russa esangue e smunta, / chiede e ottiene
: johnny non vedeva tanto la bovina, esangue faccia del duce liberato da skorzeny,
il suo nemico è per tre piaghe esangue. guerrazzi, 1-732: cessate le grida
lo smarrito spirto / tolse alla ninfa esangue e moto e voce. da ponte,
supponevano. morante, i-502: torpida, esangue, ella fissava i grandi occhi cerchiati
ha le sottile e incarnato pallido ed esangue o, anche, terso e radioso
de'popoli. leopardi, 223: quando esangue / il regno è ornai per aspri
355: tu tratterai con man colui ch'esangue / già pende sulla croce per salvarne
mano. martello, 6-i-643: pur scorticato esangue / (contro un dio chi la
la testa tronca, / la testa esangue del treicio orfeo / che, rapita dal
e senza tregua, / si svena esangue e stempera in salive. batacchi, i-83
/ la testa tronca, / la testa esangue del treicio orfeo / che, rapita
sangue / di quel tenero stuolo imbelle, esangue? leoni, 49: l'austria
/ verran tant'armi nel tuo seno esangue, / d'altri sarà la pugna e
già non era più il suo: esangue e tutto rosso agli zigomi, gli occhi
carattere di blum, fiacco e resistente, esangue e tenace, camomillaceo e ostinato,
con eccessiva parsimonia; poco sanguigno, esangue; poco passionale. barilli,
], 32: al michelan- giolismo esangue del figino, al venetismo appena corretto dall'