buti [inf., 25-31]: ercule l'uccise [caco] abbastonandolo
vi-146: vedevasi colei che senti guai / ercule partorendo, e dopo lei / isifile
.; e i copiosi appi co'quali ercule per addietro soleva coprire i suoi capelli
opere biece / sotto la mazza d'ercule, che forse / li ne dié cento
: uno caro fratello germano del conte ercule di bentivogli, uomo de optimo ingegno
opere biece / sotto la mazza d'ercule, che forse / li ne diè cento
opere biece / sotto la mazza d'ercule, che forse / li ne diè cento
a quella foce stretta, / dov'ercule segnò li suoi riguardi. giov. cavalcanti
la loro favolica offensione, che fece ercule e cerbero, infino quivi.
40: verso teseo parlava il feroce ercule: / daremo a minosso oggi amare fercule
impeto il sorbo suo disserra / che ercule vide lucide e fiammelle / e sbalordito
dee a molie a costantino la filiastra de ercule massimiano. g. villani, 1-24
venimmo a quella foce stretta / dov'ercule segnò li suoi riguardi, /
sue opere biece / sotto la mazza d'ercule, che forse / li ne diè
. boccaccio, iv-191: fu [ercule] il più forte omo del mondo
in due. boccaccio, viii-3-98: ercule..., essendo vincitore del
/ tal che potrebbe arrossirne le gote / ercule ancor d'aver posti que'segni,
quale mi ha mandato alcune lettere del signore ercule intercette alla porta. sarpi, ix-21
, viii-3-97: sapea le saette d'ercule tutte essere intinte nel sangue della idra
posta in egitto, sino alle colonne d'ercule. 12. nel linguaggio delle
inteso, / di cui appresso il forte ercule nacque. la spagna, 21-31:
si legge, ne le storie d'ercule e ne l'ovidio maggiore e in lucano
a quella foce stretta / dov'ercule segnò li suoi riguardi / acciò che
, fu dalla fama e lode di ercule mosso ad amarla. d'annunzio,
caco] / sotto la mazza d'ercule, che forse / li ne dié cento
sentì le diece. ugurgieri, 263: ercule... ima mazza molto grave
com'elli era. ottimo, i-158: ercule tirò cerbero per la coda e ferillo
i giovani. ottimo, i-158: ercule discese in inferno colla mazza ferrata per
a morire / per mar passando de ercule le mede. panzini, iv-411:
, quale non produceva lo arbore di ercule gaditano. -melo assirio o medico
nave armata, vargando le coione d'ercule, passò il promontorio d'africa nominato sole
venimmo a quella foce stretta / dov'ercule segnò li suoi riguardi / acciò che l'
viii-1-41: similemente fingono li nostri poeti ercule d'uomo essere in dio trasformato e licaone
che, virtuosamente operando, come fece ercule, l'uomo diventa iddio per participazione
vesta orribile e mortale / che a ercule mandò già deianira. crescenzi volgar.,
fatica). boccaccio, iv-178: ercule andò per comandamento di giunone, sua
, 2-7: fece [amore] ad ercule assumere l'abito di femina, e
esto sentiero. ottimo, i-158: allora ercule discese in inferno colla mazza ferrata per
opere biece / sotto la mazza d'ercule, che forse / gliene diè cento,
. maestro alberto [tommaseo]: ercule lo prese da capo e poco meno
per delectare chi legge, di quello ercule tebano sotto umbra di fabula superare la mostruosa
opere biece / sotto la mazza d'ercule. bibbia volgar., i-201: gittò
cosa maravigliosa una orma cioè vestigio d'ercule che egli impresse ad una pietra marmorina
vesta orribile e mortale / che a ercule mandò già deianira. fasciculo di medicina
carba, il quale era sacerdote d'ercule. poliziano, st., 1-15
vili-1-41: virtuosamente operando, come fece ercule, l'uomo diventa iddio per participazione
gli tolse dimoiti buoi, e perché ercule non se ne avedesse gli tirò nella spilonca
a- gnelli. ottimo, i-427: ercule, tornando con grande preda d'armento
, mangiando, e ^ culapio, ercule, saturno, diana, neptuno, giunone
sopra il piè una delle saette d'ercule. bibbia volgar., vii-135: fu
una nave armata vargando le coione d'ercule, passò il promontorio d'africa nominato sole
pitagora] comprese tutto il corpo di ercule tanto esser stato di grandezza superiore agli
orribile e mortale, / che a ercule mandò già deianira, / la qual né
candidi ricadente e, non altramente che ercule fare solesse, ristretta da verde fronda
rapìo una parte de le bestie de ercule. febus el forte, 6-53:
dante, conv., iii-iii-8: ercule a la fine prese lui, e strin-
di livello. landino, 92: ercule, avendo vincto acheloo, se ne menava
quando venimmo a quella foce stretta / dov'ercule segnò li suoi riguardi / acciò che
lasciamo. boccaccio, iv-178: quando ercule andò allo 'nfemo per compagnia di
rapìo una parte de le bestie de ercule. floro volgar., 12
vero sicarba, il quale era sacerdote d'ercule, il quale sacerdozio era, dopo
un balzo. ugurgieri, 265: ercule... gittossi di salto per lo
vero sìcarba, il quale era sacerdote d'ercule, il quale sacerdozio era, dopo
orribile e mortale, / che a ercule mando già deianira, / la qual né
mortali toschi. ottimo, i-158: ercule tirò cerbero per la coda e ferillo
cuoio da dosso. boccaccio, iv-178: ercule andò... alla selva nemea
i poeti nella scrizione della battaglia d'ercule e d'anteo. bembo, 10-vii-296:
caco] opere biece / sotto la mazzad'ercule, che forse / gliene diè cento,
, 1-170: questa [la fortuna] ercule sommerse e deianira, / non dico
in romagna. ottimo, t427: ercule, tornando con grande preda d'armento dell'
de troia e de roma, v-166-272: ercule da quello abe l'arte de la
o per sua volontà o per forza d'ercule, forza e vigore interamente de la
iii-iii-7: si legge ne le storie d'ercule e ne l'ovidio maggiore e in
recassero. ovidio volgar., 0-566: ercule, essendo bambulo, in ghieculo ucise
conv., iii-iii-8: di che accorgendosi ercule, a la fine prese lui [
achillini, 59: un servo andò cercando ercule tanto / che lo trovò ch'el
in egitto, fino alle colonne di ercule. 5. anat. margine
quando venimmo a quella foce stretta / dov'ercule segnò li suoi riguardi / acciò che
con vene. boccaccio, viii-3-97: ercule, dove tu creda poter notando pas
. guido da pisa, 1-204: ercule... mise mano all'arco e
, o per maior pardalle saette d'ercule, s'avesse tagliato delle carne intorno a
boccaccio, viii-1-41: fingono li nostri poeti ercule d'uomo -con riferimento ai diversi stadi delle
in serpente, con lo quale combattendo ercule, e volenma della trasgressione, la
avea mandati perché il divorassero; il quale ercule fu ubidientissimo alle donne. laude cortonesi
de troia e de roma, v-167-289: ercule fece sacrificare una vacca viva ad onore
vesta orribile e mortale, / che a ercule mandò già deianira. s. bernardino
cosa maravigliosa una orma cioè vestigio d'ercule che egli impresse ad una pietra marmorina alla