: mi portò in una custodia un vecchio erbaio... erano tutte le
la faccia di coloro che passassero per l'erbaio. machiavelli, 494: quando pure
di faenza, dipo'desinare, nell'erbaio, ovvero corte. boccaccio, dee.
lavoratore, posata la donna sopra ad uno erbaio, andò a vedere che avesse la
alcuno frate costui disteso in su l'erbaio, e non conoscendolo, andato là
fiorellini, di cui talora è l'erbaio cosperso. d'annunzio, iv-2-1351:
erbario di licheni. 3. erbaio, orto, giardino. algarotti,
volgar., 8-1: nel mezzo dell'erbaio non dee essere alcun arbore, ma
. ridolfi, i-414: ogni altro erbaio, senza sussidio di una considerabile quantità d'
lavoratore, posata la donna sopra a uno erbaio, andò a vedere che avesse la
foraggio e consociate con altre piante da erbaio. p. petrocchi [s
v.]: 'rapaio ': erbaio di rape e vena o saggina o
, le quali cose al cespuglio ovvero erbaio farebbono nocimento. g. rucellai il
: ancora sieno dopo il cespuglio ovvero erbaio di molte e diverse erbe medicinali e
se a prato naturale o ad erbaio; se invece trattasi di prato artificiale,
bacchelli, 1-iii-508: voglio ridurlo a erbaio concimato, e mi sta in mente
-agric. seconde colture', quelle intercalari da erbaio e da sovescio (in partic.
deriv. da segale, sul modello di erbaio. segalata, sf. tose.
sottoporre un prato o un erbaio alla falciatura. = comp. dal
, sf. agric. coltivazione di un erbaio per ricavarne fieno (e anche il
di comporre a modo de'botanici un erbaio da servire alla storia, io non
che si ricavano nell'annata da un erbaio o prato. ceredi, 86: