che addirittura faceva una fatica del diavolo ad entrarci. idem, i-191: cogli
accordi, la cosa stessa indicava d'entrarci da quella parte che lasciava aperto un adito
questo luogo sia apertissimo a chi vuole entrarci con lascivia e con mattezza, egli non
baracca in fondo al campo, da entrarci gli ufficiali di tutti e tre i battaglioni
del nuti, apparisse la bravata d'entrarci. emanuelli, 1-83: il mio silenzio
a perdifiato. far delle buche e entrarci dentro per non essere veduti, era
-piantare le calcagna: mettere piede, entrarci. forteguerri, 12-m: ed in
laboratorio. non gli reggeva il cuore d'entrarci a rivedere 11 banco ordinato, la
nelle travi si scorgevano caverne da entrarci un braccio. gavoni, 2-34: se
. non gli reggeva il cuore d'entrarci a rivedere il banco ordinato, la
addirittura faceva una fatica del diavolo ad entrarci. pirandello, ii-101: di notte
fusse atto a dir'di lui; che entrarci a laudare gli ordini de le sue
... come disorrevole fosse non entrarci, quando bisogno e necessità di difendere
moravia, xi-325: io non volli entrarci nel film perché lavoravo da meccanico in
: nelle travi si scorgevano caverne da entrarci un braccio. -essere contenuto (
che rispetta gli usi altrui, ma senza entrarci. pecchi, 10-329: l'ha
era un galantuomo, e non voleva entrarci. -ficcare il naso, impicciarsi
ricevere il signore. -entrare, entrarci come i cavoli a merenda o come
. cavolo e credo. -entrare, entrarci di mezzo: intervenire, frapporsi.
. e. cecchi, 5-305: vollero entrarci di mezzo i dottori; e ognuno
questo luogo sia apertissimo a chi vuole entrarci,... egli non è così
guardava il mare e l'uscio per entrarci era dalla parte di terra. gozzano,
iii-477: mi fai l'effetto di entrarci [nella vita politica] con un abito
-guadagnare il porto: raggiungerlo, entrarci incolumi. a. verri,
. intr. tose. cadere opportuno, entrarci. guerrazzi, 1-92: ha scritto
d'angelo o di demonio intenzionata d'entrarci, di amministrarti la comunione e di
esterna non sarà lieto né desideroso di entrarci. 7. che si riferisce
questo luogo sia apertissimo a chi vuole entrarci con lascivia e con mattezza, egli
colorati. 2. locuz. entrarci una lattata, fare una lattata:
? casa tua? ma se poteva entrarci, tutte erano sue! soldati, xi-33
ho confidenza, non ho titolo d'entrarci di questo. massaia, ix-188: un
guadagno. -non voler esserci o entrarci neppure per un luccio: non volersi
, per appoggiarla alla casa, e entrarci da una finestra... i portatori
mordeva i pugni per la smania d'entrarci e il furore del divieto che lo teneva
, per appoggiarla alla casa, e entrarci da una finestra. carducci, iii-23-263
, l'auricolare. -entrare, entrarci di mezzo: v. entrare, n
vostra casa per modo che egli possa entrarci. storia di rinaldo da montavano volgar
reggeva il cuore [all'orefice] d'entrarci a rivedere... la linda
è a me? -anche ier viddi entrarci il servidor del veniziano. -vogliam dargli
« no » disse andrea, « voglio entrarci in pieno ». cassola, 2-10
i-268: non gli reggeva il cuore d'entrarci a rivedere il branco ordinato, la
/ pigia pigia / finiscono / per entrarci a capofitto. idem, i-65:
cric dal portabagagli, / e chi vuole entrarci a tutti i costi, a gomitate
mordeva i pugni per la smania d'entrarci e il furore del divieto che lo teneva
mordeva i pugni per la smania d'entrarci e il furore del divieto che lo
costernazione. - anche tu stavi per entrarci? = deriv. da putire.
ii-233: riguardo agl'interessi, non volevo entrarci, ma sapete che in una fabbrica
per dare addosso a una foglia, entrarci sotto, pulir dentro. ve n'ha
, rassegnata ormai a non più entrarci nel giro delle scienze 'esatte', che è
né ritto né rovescio. -non entrarci né per ritto né per rovescio: non
per ritto né per rovescio: non entrarci per nulla, essere assolutamente fuori luogo
questo luogo sia apertissimo a chi vuole entrarci con lascivia e con mat- tezza,
diritto1, n. 12. -non entrarci né per ritto né per rovescio:
dare addosso a una foglia, entrarci sotto, pulir dentro. =
secco in qualche loco. -non entrarci per nulla. co'fiori.
anche nelle espressioni non capire, non entrarci una sega, farsene una sega, proprie
. 13. locuz. - entrarci come papa sei nelle minchiater. essere
e. cecchi, 5-305: vollero entrarci di mezzo i dottori; e ognuno disse
« io non posso e non voglio entrarci, vada da un tisiologo ».
. 2. locuz. non entrarci il seme di una zatta: essere affollatissimo
parte, attinenza, relazione con qualcosa, entrarci. a. camilleri, 1-46:
: anche le guardie hanno schifo a entrarci. quando devono fare la 'perquisa'tirano a