. caro, 2-549: a porte spalancate entran le schiere / senza ritegno ed a
a tartufi, [i ladri] / entran dentro alla vigna e saccheggiano le uve
buommattei, iv-214: sentendo lodare alcuno, entran subito in gelosia che e'non ridondi
): due bambinette e un fanciullo entran saltando...; poi corrono alla
che potete: in bocca chiusa non entran mosche. -provviste, provvigioni,
un anno stavano appunto, / or entran larghe e senza calzatoio. 2.
sue cose ficca, / che c'entran come il cavolo a merenda. giusti,
dal sonno scosse. dottori, 1-242: entran le schiere, e van con ferro
le sue cose ficca / che c'entran come il cavolo a merenda. giusti,
. n. villani, i-3-141: entran così ne la città, né miga
lor meglio si cela; / pur quando entran del mar gli aspri flagelli, /
gir. giustinian, li-2-139: non entran in materia di stato se non superficialmente
casa mia legna o carbone / non entran: crudo sol gusto il boccone;
, sì che i pesci che v'entran non sanno uscire: ma quindi si
per la testa? parini, 364: entran loro in capo certi grilli / di
che tu ti disonesti, / poiché v'entran degli altri a tutte tore; /
legione, più debole di tutte, entran per forza, tagliate a pezi tra
le lingue di taluni, / ch'entran ancora nelle sagrestie. bartolini, 20-90:
: freschi i venti ne la selva / entran: brividi pispigli con li odori
il primo,... nel quale entran non solo tutti li prìncipi ma molti
gir. giustinian, li-2-139: non entran in materia di stato se non superficialmente e
i vènti mattutini ne la selva / entran. -che suona di mattina (uno
. n. villani, i-3-141: entran così ne la città, né miga /
lungo il naso, / quanti piedi entran dentro uno stivale, / e volete
208: di notte, in primavera, entran le lucciole, / lampeggiano contro gli
. fagiuoli, 1-6-128: queste cose m'entran per un orecchio e m'escon per
pur barbero. sestini, vii-153: entran la bella donna e il cavaliere / nel
gir. giustinian, li-2-139: non entran in materia di stato se non superficialmente e
il primo... nel quale entran non solo tutti li prìncipi ma molti cavalieri
cotesto lavorio perpetuo d'indagine parecchi fatti entran nuovi nel dominio delle cose accertate e
senza frutto. fagiuoli, viii-12: entran maligni in campi alcune volte, /
selva / entran: brividi pispigli con li odori / salsi
/... / pur quando entran del mar gli aspri flagelli, / qualche
. buonarroti il giovane, 9-626: tali entran nelle stelle, / nella filosofia,
regni presidiati a'rastrelli di forche non entran delitti. 11. dimin.
lieta s'accoppia e si restringe: / entran nel tto impuro e 'l nuovo atleta
veri ritratti dell'ipocrisia, / entran per tutto. michiel, lxxx-4-208: diresse
. caro, 2-549: a porte spalancate entran le schiere / senza ritegno ed a
: dopo gran fatiche e lunghi stenti / entran, finito orrido sentiero, / in
dopo gran fatiche e lunghi stenti / entran, finito l'orrido sentiere, / in
che tempesta il cielo ingombra, / entran rabbiosi venti, e con tremendo / murmure
scusa di andare a tartufi, / entran dentro alla vigna e saccheggiano le uve.
alice e simili. boterò, 11-217: entran nel mar maggior anche le sarde,
buonarroti il giovane, 9-626: tali entran nelle stelle, / nella filosofia, /
e le sue cose ficca / che c'entran come il cavolo a merenda. bonghi
s'al balenar di due pupille / entran nel nostro petto /
xix: i romani m'entran mallevadori che di tante nequidezze, tutti
sti le spine. / entran, finito l'orrido sentiere, / in
, che sotto l'arme armati / entran con signoria negli steccati. p. fortini
cacciatori di martore /... / entran nel tie / sdrucciolevoli scappano sguisciando.
simil solazzi / in ogni terra ove entran peregrini. gemelli careri, 1-v-113: il
sera, nel battere 1 ferri. entran le guardie, fan la loro suonatina;
consiglio a quattro, a sei / entran, se alcun de'primi son mancati.
in silenzio recando i vocali strumenti, / entran gli attesi, pochi vecchi amici devoti