costume sociale; arbitrio per cui si eccede dai limiti del proprio diritto o della
essere senza l'operare: l'operare non eccede l'essere: non adopera alcuno dove
/ rapido sì, eh'anco il pensiero eccede. crudeli, 1-1: che la
e del fisiologico, e se eccede, può essere anche patologico. b.
già l'amor mio ogni altro amore eccede. marchetti, 2-261: poiché di
che è compiuto con coraggio; che eccede i limiti della convenienza. dante,
/ da quella forza ch'ogni forza eccede, / da quella forza che più
n'arrischia il frutto / chi quelli eccede. baretti, ii-193: volli arrischiare
idea di un sovrappiù, di qualcosa che eccede la misura). g
d'annunzio, iv-1-489: quando il dolore eccede le forze, istintivamente l'uomo cerca
ricordi tu che la misericordia di dio eccede e avanza tutti e peccati del mondo
s'avvantaggia, cioè si nobilita ed eccede. landino, 351 [par.,
la sua beltà, ch'ogni beltade eccede. ciro di pers, i-375: celeste
osservato ne'suoi costumi, egli non eccede punto, anzi è moderato come una donzella
maggiore eccesso quanto la materia della bombarda eccede l'aria. ariosto, 11-24:
tassoni, 8-30: e in guisa eccede / ogni altro coll'altezza de le
, il quale nella parte inferiore non eccede la grossezza del sommoscapo della colonna,
, posta alla congiunzione, la quale eccede di assai trecento milioni di braccia.
prima, e che per lo più non eccede le due pagine. 3
che l'immagine infinita del cateto non eccede la quarta parte del diametro dello specchio
che l'immagine infinita del cateto non eccede la quarta parte del diametro dello specchio
, ii-295: 'colossale'è quello che eccede le dimensioni degli oggetti naturali...
, a conciliare ogni controversia anche se eccede i limiti della sua competenza. rigutini
ganimede; né pur qui si ferma: eccede finalmente alla bestiale, e giove,
ganimede; né pur qui si ferma: eccede finalmente alla bestiale, e giove,
sola per cui / l'umana spezie eccede ogni contento / di quel ciel c'ha
constretta / da quella forza ch'ogni forza eccede. aretino, ii-249: e vo'
e snella sì, ch'ogni credenza eccede. idem, 6-1-105: quanto
ii-242: un virtuoso fortunato... eccede quasi quel grado di singolarità e rarità
/ leon che in pregio di vaghezza eccede. = lat. crinàlia, neutro
sola per cui / l'umana spezie eccede ogni contento / da quel ciel c'
mete / ebber le donne brama tal che eccede, / né curaron fatiche anche indiscrete
e sì eccellente, ch'ogni volta eccede / ogni ben temporal, che lei
dedicati a queste, lo stato ecclesiastico eccede in grandezza ed è sproporzionato al corpo
/ a la ferocia tua che tanto eccede / ne l'armi, io deferisco.
, per rimediare a que'mali sovente eccede, trascorre, inveisce e degenera in
/ che, quando il benefizio molto eccede, / sì che non può o non
1-27: ora il superbo quanto più eccede nell'affetto della superbia, tanto più
due quantità, quel tanto di cui una eccede l'altra dicesi differenza materiale. papini
in selva, e il gentil ramo eccede / col breve onor de le digiune fiondi
criticare con polemica violenza (che spesso eccede ogni misura e verità) nei propri
. marino, vii-195: ma quel ch'eccede ogni altro privilegio e suggella ogni altra
: talora oltre i confin del dritto eccede / l'un corno o l'altro;
che vince la fuga de'lampi ed eccede il volo de'venti. -a
oltre la giusta misura, che non eccede; che non supera certi limiti di opportunità
sempre molto disordinata. 9. che eccede la giusta misura; eccessivo, esagerato
; diversità, disparità; atto che eccede la norma, eccesso, smoderatezza.
pensiero, il cui volo ogni altro eccede, / verso il bramato ben dispieghi
... il valore del legato eccede quello della legittima spettante al legittimario,
cresce in selva, e il gentil ramo eccede / col breve onor de le digiune
quello ancora del cielo è distruttivo dove egli eccede, come in arabia e ne'diserti
, sopravanza però di gran lunga ed eccede l'africa e l'asia in tutte
excedènte; superi, eccedentissimo). che eccede, che supera (per lo più
6. sostant. cosa o quantità che eccede, che supera, che sopravanza,
sola per cui / l'umana spezie eccede ogni contento / di quel ciel c'ha
prezzo del sangue tuo per noil questo eccede ogni amore. lorenzo de'medici, ii-216
ii-216: questa dolcezza ogni altro dolce eccede, / pur ch'altri sia a tanto
di essere temuto, ogni poco ch'egli eccede 11 modo, diventa odioso. guicciardini
contraddizione, e perciò è miracolo, che eccede le ragioni umane in chi le sa
e molto / di grossezza di membra argante eccede. a. verri, i-54
in selva, e il gentil ramo eccede / col breve onor de le digiune
, / et di bellezze ogni altra donna eccede. ariosto, 156: se
, come / vostra bellezza ogni bellezza eccede. tasso, 1-5-23: ma 'l
ma 'l nascer di costei tutt'altre eccede / le meraviglie, e trova antica
/ già l'amor mio ogni altro amore eccede, / se chi morte mi dà
e perde spene, / l'ardito eccede e spiace. dominici, 1-124: non
bello aspetto / della gentil lippea tanto eccede, / che nulla paion l'altre a
/ a la ferocia tua che tanto eccede / ne l'armi, io deferisco.
/ un rilievo vi fa che non eccede, / e con divorzio d'intervallo breve
non si esalta come con noi, né eccede di linguaggio. 4.
la spuma / pel suo cocchiume gorgogliando eccede. e. cecchi, 8-
quinto secolo. una linfa che non eccede o trabocca, ma sale lenta e gagliarda
sacchetti, 13-40: per la sua nobiltà eccede tanto agli altri, e per questo
femm. -trice). ant. che eccede, che supera. imperiali,
5-37: diciamo adunque che la cosa che eccede sia quanto l'ecceduta, e da
, ch'è compresa da l'altra ch'eccede. ecce homo (ecceòmo)
eccessivo (escessivo), agg. che eccede la giusta misura, i termini dovuti
in senso concreto: la parte che eccede, che sopravvanza. s.
accidentali potenzie di natura, la percussione eccede con grande eccesso ciascuna delle altre. equicola
cattivi... per eminenzia perché eccede in malizia tutti li altri cattivi.
alle dimensioni di cose materiali: che eccede le proporzioni normali; straordinariamente grosso,
quale l'anno ordinario di 365 giorni eccede l'anno lunare o della luna,
, fin tanto che la vostra libertà non eccede 1 limiti dell'equo e del giusto
de i latin, che l'altra eccede. tasso, 12-723: numerosissimo nondimeno è
. tasso, 12-401: quello che eccede particolarmente l'ordinario modo di favellare è
(superi, esorbitantissimo). che eccede i limiti del giusto, del conveniente
superi. esuberantissimo). che eccede i limiti, sovrab bondante
in quantità, in numero, che eccede la normale misura. boccalini, iii-333
. ant. che supera, che eccede, eccellente. lorenzo de'medici,
(femm. -trice). che eccede, che esagera. buti,
un tempio di beltà eh'ogn'altro eccede, / dal celeste architetto fabricato, /
le guance. gelli, 15-210: egli eccede e supera di gran lunga la facultà
potenza della natura che lei trapassa e eccede; e però secondo che più o meno
; e però secondo che più o meno eccede la facoltà della natura, così vien
movimento suo rapido scalda / la sommitate eccede. 19. dimin. faldétta
ogni qualvolta la somma del suo debito eccede la somma del suo credito. pananti
/ a la ferocia tua che tanto eccede / ne l'armi, io deferisco.
vi-4-84: mentre d'avido lutto i fini eccede / tormentosa agonia gli ruba il fiato
, / è una dea che ogni mortale eccede, / siccome il flussi vince ogni
, che si alza in punta, non eccede la grossezza di un uovo di colombo
libro]. 8. che eccede i limiti imposti dai canoni di un'
. 10. tipogr. che eccede la misura ordinaria (una giustezza,
il freddo... è quel ch'eccede la propria esposizione, perch'una picciola
[l'inverno] ch'ognun d'orrore eccede, (per ira, sdegno,
, sorrisi. 4. che eccede i limiti della ragionevole moderazione, dissennato
in selva, e il gentil ramo eccede / col breve onor de le digiune
, che vince la fuga de'lampi ed eccede il volo de'venti. milizia,
vecchio v'è ch'ognun d'orrore eccede / e fa tremar ciascun ch'a lui
che per giustezza tutte l'altre eccede, / o sien fatte di legno o
nel separarsene. 2. chi eccede cantando nei gorgheggi (anche a sproposito
, 1-ii-2-237: il grado superlativo se ben eccede la cosa comparata, necessariamente però presuppone
pallavicino, 7-164: l'uomo gravemente eccede, senza mai voler gravemente eccedere.
molto / di grossezza di membra argante eccede. scannelli, 60: il putto pe
vi-2-122: per conoscere se una legge eccede li termini della sua potestà, non
l'elci frondose alto il lentisco / eccede,... / e quanto i
passeroni, 7-97: il riposo, quando eccede / e in ignavia si converte,
/ alzerò la voce, ch'ogni voce eccede, / pace, pace gridando,
voglia ei [il bimbo] troppo eccede, / ma la voglia pur l'aizza
]: 'immaginativo ', di chi eccede nell'uso dell'immaginazione. soffici,
lo sposalizio] con una pompa ch'eccede certamente l'immaginazione di chi legge.
combatte in difesa dell'onesto, né eccede per immoderanza d'audacia, né cede
italiana. 2. che eccede la misura, smodato, sfrenato,
se non puzza, la qual puzza eccede ogn'altra puzza corporale. s.
modo troppo familiare e insolente; che eccede i limiti della convenienza; che pretende
: il legno di grandezza il ferro eccede, / e più di quello ha
principe idiota, il quale nella potenza sola eccede il resto de'mortali, goderà che
infamia, grida, ch'ogni infamia eccede! d'annunzio, iii-1-333: ella conosce
alpi e degli appennini. -che eccede ogni limite morale o civile; smodato
gioberti, 320: ogni contrasto, che eccede tali limiti, è arbitrario, innaturale
lunga prigionia del vecchio. -che eccede il giusto, non regolare (una
[dio] supera ogni intelligenza et eccede a ogni condizione. pallavicino, 1-483
un discorso o di uno stile che eccede la misura, ampolloso, ridondante,
, iv1- 489: quando il dolore eccede le forze, istintivamente l'uomo cerca
di questo, poi che la credenza eccede, / interpongo l'altrui,
-sostant. reina, 1-86: eccede ogni maraviglia la subitanea e straordinaria mutazione
intrattabile. lucini, 4-208: montenuis eccede oltre per scrupolosità di catone intrattabile in
ha carattere umano, che trascende o eccede la sfera dell'umano. -in partic
di quantità, qualità, intensità) eccede la norma; che si impone per
con man che di candor la neve eccede, / un core inzuccherato / la bellissima
meraviglioso. 3. che eccede le proporzioni e i limiti consueti;
abbondare nella scienza e arte sua, eccede il vero e il conveniente. 4
in quanto istituisce l'essere ideale che eccede ogni realtà finita, dicesi intelletto,
nel mediterraneo. la sua grossezza non eccede quella delle sardelle. = voce
resta / e snella sì ch'ogni credenza eccede. chiabrera, 1-iv-226: più leggiadra
non è ammissibile se la lesione non eccede la metà del valore che la prestazione
sapienzia di santo dionisio, in quanto eccede lo intelletto, sarà riportata certissima e
quinto secolo. una linfa che non eccede o trabocca, ma sale lenta e
si affogano. 10. che eccede la misura ordinaria, folto (la
. e al figur.: ciò che eccede la norma, ciò che appare superfluo
vegetazione). -anche: che eccede nella fioritura con danno per la fruttificazione.
cerimonie lussurianti. 4. che eccede nella fioritura con danno per la fruttificazione
grandi o superiori al normale, che eccede la misura ordinaria. moniglia, 1-iii-14
una sola magnificenza di edifici, che eccede qualunque altra maraviglia avesse mai provincia alcuna
manica: codesta manica che richiama ed eccede la « voglia di manicar » dantesca
bella e grassoccia,... se eccede un poco si dice 'ma-
luna, quando non eccede l'età di due giorni. f.
, od altra pietra soperchia, ch'eccede la figura che dentro a quella si
si movan per moto volontario, questa eccede tutti altri nel numero delli movimenti. ariosto
dei conviti mantiene giovani. -anche: chi eccede nel cibo, non ha lunga vita
della metafora simplice, che quasi non eccede la sfera della prima operazion dell'intelletto;
due e il diece, perché tanto eccede il due quanto è eccesso dal diece.
sola per cui / l'umana spezie eccede ogne contento / di quel ciel c'ha
: la semisomma di due numeri diseguali eccede il minore della semidifferenza. viviani,
che bada eccessivamente alle minuzie, che eccede in pedanteria, che si sofferma con
o praeter naturam, quando il fatto eccede le leggi fisiche solo per il modo
6-58: perché tu hai dimandato cosa che eccede le forze della mia miseria, io
: perché tu hai dimandato cosa che eccede le forze della mia miseria, io mi
animo, nel qual pregio ha ecceduto ed eccede la misura di francese e di principe
esatto e scrupoloso; tale che non eccede determinati limiti. fra giordano, 5-155
aver mobile, massimamente quando lo debito eccede molto lo mobile. g. villani,
molestia e noia, quando 11 poeta eccede la grandezza dovuta. carducci, iii-7-435:
molto / di grossezza di membra 'argante eccede. d. bartoli, 2-22:
. 2. in modo che eccede la giusta misura, la normalità;
: un'altra mosca, che non eccede di grandezza le piccole mosche e volgari,
. straordinariamente intenso, vivissimo; che eccede la giusta misura; portato all'eccesso;
si movan per moto volontario, questa eccede tutti altri nel numero delli movimenti.
1-17: tutta insieme... non eccede [la spesa] scudi dodicimila,
de'dolori, de'quali nel capo niuno eccede l'olio rosato: e questo è
poema eroico sia necessarissimo quel mirabile ch'eccede l'uso de l'azioni e la possibilità
/ al suo dolor, ch'ogni dolore eccede, / niega la terra e niega
che punisce ineluttabilmente tutto ciò che eccede la giusta misura o trasgredisce la
eccessivo, soverchio, smodato; che eccede la giusta misura, esagerato. bencivenni
dei suoi rami. -che non eccede. calmeta, 52: nel capitulo
sublime sfera / d'un pianeta ch'eccede ogni vaghezza; / indi il mondo n'
e dove l'altezza de'gorghi non eccede due cubiti. g. b.
sapor delle pastiede / ogn'altro gusto eccede. malaparte, i-181: la 'pastièra '
veramente pellegrina: la dovizia delle medesime eccede ogni termine. malvezzi, 1-550:
guevara], i-71: quando la pena eccede la colpa, all'ora è vendetta
e non zelo; ma quando la colpa eccede la pena, è zelo, e
11- 171: ogni velocità mortale eccede [la luce], / anzi eccede
eccede [la luce], / anzi eccede ogni umano pensamento. chiabrera, 1-ii-196
il marmo od altra pietra soverchia ch'eccede la figura che dentro a quella si rinchiude
xxv-411: l'istinto... non eccede mai la periferia de'beni soggettivi,
, / che tutte quante l'altre eccede e avanza / e di figura, di
pezzo d'artiglieria, la cui portata non eccede le tre libbre di palla. si
del tatto, nel qual piacer chi eccede nel troppo si chiama intemperato. p
dedicati a queste, lo stato ecclesiastico eccede in grandezza ed è sproporzionato al corpo
quelle in cui il numero degli stami eccede tre volte quello de'petali. lo stesso
7-i-107: una beltà che ogni beltade eccede, /... che questo incende
7 la sua beltà ch'ogni beltade eccede. bellori, 2-61: ella compone
fuori di portamento quella nota che ne eccede di molti gradi i limiti).
evitando al possibile di tentare lo che eccede la portata della propria capacità. ortes
: dove si è mai udito che cupido eccede in isforzi così portentosi? sagredo,
ogni conto 1 aulularia 'di plauto eccede il pregio anche del 'fiuto 'd'
esametro il prescritto numero de'cinque piedi non eccede. manzoni, pr. sp.
che né in caliditate né in frigitade eccede. -rendere immune, dall'eternità
. preternaturale, agg. che eccede, che supera i limiti o le
la manica: cotesta manica che richiama ed eccede la 'voglia di manicar 'dantesca
, nel qual pregio ha ecceduto ed eccede la misura di francese e di principe.
. averani, ii-13: cento settanta volte eccede [il sole] di grandezza alla
. 8. ant. che eccede i limiti consentiti. benivieni, 1-78
[s. v.]: chi eccede con imprudenza in qualsiasi esercizio corporale:
del quinto secolo. una linfa che non eccede o trabocca, ma sale lenta e
luci antelucane. 5. che eccede la misura ordinaria; lungo e sciolto
da altro numero, e poi continuando eccede un altro egualmente acciò la loro somma prestamente
aggregati di piu termini, ciascuno de'quali eccede o manca dal suo antecedente d'una
, e servendosi di qualche progresso che eccede la natura dell'espe- rimento e dell'
lii-14-387: se il paese turchesco, come eccede ogni termine di grandezza, così fosse
, chiamata da esso divina, poiché eccede le sostanze di qua giù. achillini
falce simile alla luna, quando non eccede l'età di due giorni. a.
a ragguaglio di quel ch'assai gli eccede, / come può cosa umano ingegno
, una richiesta); che non eccede la misura. leggenda di s.
. un censo ogni anno che non eccede la somma di 50. 000 'raines
e pena pecuniaria, la quale non eccede tuttavia sei mila reiz. bar etti,
l'acquisto di un bene di cui eccede il reale valore; avere il resto
i-vm-356: costui ogni altro [giovinetto] eccede, / come fa 'l sole il
di ciottoli. 2. che eccede la normale misura stabilita. manfredi,
. le donazioni, il cui valore eccede la quota della quale il defunto poteva
rispetto all'ingegno con generosità che non eccede il segno comune, e nel rimanente non
f. marsili, 1-i-166: il pascià eccede nell'estrinseche rimostrazioni di civiltà e ha
esse certa buona ciera, la quale eccede, è vero, le belle proporzioni.
se non quando il moto di quella eccede il moto di questa, con la proporzione
merto tuo, / ch'ogn'altro eccede? c. 7. frugoni, i-7-122
/ che di spazio e fermezza ogni altro eccede, / un gran monton da cento
se stanno pari o s'alcuno pelo eccede. = deriv. da rivolgere
almo mio sol, d'assai quell'altro eccede / con i suoi grandi effetti il
al plur. quantità di denaro che eccede la cifra tonda di una somma; parte
: l'euforbio è una gomma che eccede tutte l'altre in iscad- dare et
la lussuria è atto brutto / che eccede el fin del naturai disegno, / così
: una nazione in cui la popolazione eccede le utili occupazioni... non potrà
. tassoni, xvi-830: il correre eccede il moto naturale non pur degli uomini
più saporito; rimportazione di questo salume eccede un milione di lire. fanfani,
'l duol di quella ogn'altra doglia eccede. pasqualigo, 434: mi è stato
romoli, 203: il pane del frumento eccede in sapore, in bontà e bellezza
ce ne penteremo ». -che eccede nel sale o nel sapore di salato,
grandezza [dell'obelisco]... eccede quella d'o- gn'altro; la
di esse di tante quante il maggiore eccede il minore. f. lana,
, e 'l caporal, che gli altri eccede / dalle spallacce in su, giungea
/ e snella sì ch'ogni credenza eccede. manfredi, i-65: scorgo la rozza
. cebà, i-64: colui ch'eccede nello spendere o per sé o per altri
mangiato dalle mosche, e saggio non eccede nelle tasse. montatovi sopra, tornò
si tocca che la vostra senza comparazione eccede in abbusi et in licenze. cavazzi,
/ a la ferocia tua che tanto eccede / ne farmi, io deferisco ».
/ che di spazio e fermezza ogni altro eccede / un gran monton da cento braccia
cesarotti, 1-xxxii-180: d'umana grandezza eccede il segno / quel cor di sua
rievoca semialcolizzato, agg. che eccede nell'uso di mente abitazione.
qualitativo (e in ciascuno de'quali eccede o manca dal suo antecedente questo secondo caso
pianta). lito, ch'eccede / ogni creder uman) vedi la vela
supera i nove di quanto il minore eccede gli otto. lomazzi, -ii-46:
2-99: lodano chi pecca, ammirano chi eccede ne'vizi, per accreditar le colpe
serchio / fiorenza, pietra mala non eccede. capriata, 766: sinistrando all'incontro
). di grandi dimensioni, che eccede le proporzioni normali, straordinariamente grande;
abbondante (un indumento); che eccede le normali dimensioni (un arto o un
sarebbe stata smoderata. -che eccede in lusso o magnificenza. cesari,
/ e snella sì ch'ogni credenza eccede. parini, 311: poiché vista o
sue opere..., ella eccede ed è tiranna 6. costringere
la vivezza delle sensazioni nell'età prima eccede e... soggioga tutto l'
ch'in nulla è difettosa, in nulla eccede, / parlò sonoro. -chiassoso
sopracomune), agg. ant. che eccede i limiti o la misura propria o
soprarèddito, sm. econ. reddito che eccede quantitativamente quello normale della medesima categoria.
i tronchi della superiore presi che eccede la norma o la misura (nella locuz
dell'autorità, benché grandissimo, sorpassa ed eccede. cesarotti, 1-xxi-138: ciò che
unito alla principessa elisabetta cristina che non eccede li 17, sortita dalli prencipi di brunsvik
e la spesa è per soscrizione che non eccede una ghinea per tutta la stagione.
questa nelle terre più tenaci regolarmente non eccede gradi sessanta. -essere valido (
chiamando 'soprasali'quelli in cui l'acido eccede rispetto la base. tramater [s.
un brano musicale di una misura che eccede, per ristabilire l'equilibrio. g
o in una sottrazione da quello che eccede? senza fallo. or questa aggiunta
. che oltrepassa i limiti prescritti; che eccede nell'adempimento di una funzione.
. ant. comportamento o atteggiamento che eccede convenienza e misura. panfilo volgar.
data a lui; il -che eccede la misura precisa dell'idea formante qual
altra pietra soverchia, ch'eccede la figura che dentro a quella si
. (superi, soverchìssimo). che eccede laingoiando la saliva soverchia. misura dell'
all'eccesso (un atteggiamento); che eccede una giusta moderazione o un saggio equilibrio
-con valore aggett.: che eccede il necessario, la giusta misura,
, superi, sovrabbondantissimo). che eccede la quantità, la misura o il numero
sovracapitalizzato, agg. econ. che eccede il valore complessivo della capitalizzazione di
ad assegnar la nio artistico: tutto ciò eccede i limiti di questo ragionamento. facil
, e 'l caporal, che gli altri eccede / dalle spallacce in su, giungea
fragoroso (una risata); che eccede i limiti della decenza, del decoro
iron. nei confronti di chi eccede in tale atteggiamento o lo as
all'ingegno; che, sbrigliato, eccede e si spossa. 8.
dedicati a queste, lo stato ecclesiastico eccede in grandezza ed è sproporzionato al corpo
eccedente riputazione d'omero. -che eccede il giusto (una raccomandazione).
: atto, condotta, situazione che eccede la norma morale, il costume sociale,
e fantasia. 2. che eccede rispetto alla norma morale, al costume
. (superi, strabocchevolissimo). che eccede le dimensioni e le proporzioni normali;
decimottavo strabocchevole. 3. che eccede i limiti del giusto, del conveniente o
strabuchevolménte), avv. in modo che eccede la norma o la convenienza;
12. che per qualità o intensità eccede la norma; che ha caratteri o
strana vita. 7. che eccede le dimensioni o la quantità normale (
virtù sola per cui / l'umana spezie eccede ogni contento / di quel ciel c'
iii-600: la cosa che si dèe conoscere eccede e superabunda la natura del conoscente.
ant. supèrfruó), agg. che eccede quanto è strettamente necessario rispetto alle esigenze
della sentenzia. 4. che eccede la misura prefissata o la quantità o il
. 11. ciò che eccede per quantità, numero, proporzione.
1-ii-2-237: il grado superlativo se ben eccede la cosa comparata, necessariamente però presuppone
parte dell'essere e della forza che eccede il fatto della osservazione dell'uomo. papini
quella parte dell'essere e della forza che eccede il fatto della osservazione dell'uomo.
le comedie, quanto la maestà regale eccede lo stato popolare. 5.
bene dei poveri a non poveri dare, eccede la crudeltà d'ogni ladrone. s
convengo affermare alla serenità vostra ch'egli eccede ogni termine d'immaginabil credenza nella modestia
). ottimo, ii-150: chi eccede in amare sé, è superbo; chi
carducci, iii-12-5: la tiratura non eccede il numero di 202 esemplari. gobetti,
calore] del cielo è distruttivo dove egli eccede come in arabia e ne'deserti che
rotta. -eccessivo, esagerato, che eccede la misura nell'uso di qualcosa.
, inquieto, col 2. che eccede i limiti del giusto o del conveniente
altabborrita, tracotata coscienza. -che eccede i limiti, sfrenato, smodato (un
. scrivere tamente, che non eccede ottanta miglia quello spazio di terra che
estetici; prendere qualcosa in misura che eccede quanto è giusto o è concesso. -
). ant. che trascende, eccede, contravvenendo alle convenienze e alle norme
agg. e sm. ant. che eccede in qualcosa, che si abbandona senza
nel qual pregio ha ecceduto, ed eccede la misura di francese e di principe.
sentimento, un'inclinazione); che eccede la giusta moderazione, i limiti della
, dove l'incidenza percentuale di turnisti eccede sensibilmente la media nazionale anche nella scuola
manica: codesta manica che richiama ed eccede la 'voglia di manicar'dantesca e il
la ugualità è quando una parte non eccede l'altra né in più e di qui
usuràrio, agg. dir. che eccede notevolmente la mi sura legale
. -in partic.: che eccede per contenuto di metallo il fino legale
ha modi leziosi e affettati, che eccede in smancerie per lo più per attirare l'
vinolentìssimó). disus. che abitualmente eccede nel bere vino o, anche, altre
. 2. che abusa, che eccede nel consumo di vino; che è
sola per cui / l'umana spezie eccede ogne contento / di quel ciel c'na
alto quanto largo e la larghezza non eccede il vivo della colonna di sopra.
/ che una beltà che ogni beltade eccede, / una, che questo incede e
simil. che mangia con avidità, che eccede nel mangiare, ingordo. - anche
scrive denis hollier, 'il discorso eterologico eccede la possibilità della logica e rompe le sue
nei viaggi aerei, bagaglio il cui peso eccede il limite fissato. www