urlò: -fermo, demonio! ed ebbro di riso, poggiando il ginocchio sul buzzo
frescura odorante e luccicante e godere come ebbro. palazzeschi, 1-90: ho affondato
aveva bevuto molto e che doveva essere ebbro. -raccogliere vàlito, riavere vàlito
. comisso, 12-81: ero molto ebbro di me stesso, mi davo arie
il futurismo sarebbe stato dunque l'annuncio ebbro e sconsolato di questa fondamentale aridezza interiore
bilico. 3. avvinazzato, ebbro; che ha bevuto parecchio vino.
farfalla appiccate alla schiena danza un suo ebbro fandango, alta brandendo una schiumante bottiglia
pazzo, col viso e gli occhi da ebbro. pca, 3-8: quell'accidente
b. davanzati, i-299: claudio ebbro o balordo non se n'avvide.
sera tornò a casa mostrandosi il più ebbro uomo, e nel parlare e ne'
pirandello, 6-133: usciva di là com'ebbro, e s'aggirava per la campagna
4-1-398: tu fra i bicchieri immensi / ebbro di birra l'altrui vita emendi?
agrippina un mal bottone che gittò claudio ebbro. buonarroti il giovane, 9-44:
farfalla appiccate alla schiena danza un suo ebbro fandango, alta brandendo una schiumante bottiglia.
la coppa del vino '(cfr. ebbro e sobrio). briarèo
effetto del vino, alticcio, leggermente ebbro. lippi, 6-35: più là
: nerone, rosso e panciuto, ebbro, sozzo, a sganasciarsi dalle risa,
di mansuetudine. monti, 1-299: ebbro, cane agli sguardi e cervo al
di cervo, e sempre / di vin ebbro e d'orgoglio, a che più
lontanissimo rombo ronza il cataclisma agli orli; ebbro nell'ebbra ebbrezza mi libro della dimenticanza
sotterra ombre di morti, / tornando, ebbro di gioia ebbro di pianto, /
, / tornando, ebbro di gioia ebbro di pianto, / con due fogliuzze a
la lite, assalse atride: / ebbro, cane agli sguardi e cervo al core
urlò: -fermo, demonio! ed ebbro di riso, poggiando il ginocchio sul
, avendo cenato col vecchio, esce ebbro di casa: e, caduto di
ombre di morti, / tornando, ebbro di gioia ebbro di pianto, / con
, / tornando, ebbro di gioia ebbro di pianto, / con due fogliuzze
. 2. figur. leggermente ebbro, brillo, alticcio. redi,
fatiche anche indiscrete. alfieri, vii-81: ebbro di sangue, e di furor,
-dare alla testa, al capo: rendere ebbro, stordire, provocare capogiro. -al
dimorassero. 2. figur. ebbro di gioia. della porta, 1-377
cor, sì ch'io deliri, ed ebbro / di gioia voli a festeggiar sul
suo contento, / e non fia ebbro, io non ne vo'denaio. grazzini
la lite, assalse atride: / ebbro, cane agli sguardi e cervo al
, è sileno, / così vecchio è ebbro e lieto, / e di carne
suo « dilungo » il cavaliere, ebbro di comando, che si rigira continuamente
. govoni, 2-249: al vento ebbro dinoccolato / di marzo. c.
baruffaldi, io: sull'alta poppa ebbro di gioia ascende, / e tai voci
. lat. tardo débridtus * ebbro '. disebriato (part. pass
tutto l'edificio un grido simile a quello ebbro e feroce e funereo delle moltitudini invase
elli è altresì come il rubaldo pergiuro ebbro, che ha tutto perduto nella taverna
morire. = deriv. da ebbro. ebbrietà, ebbrióso, v.
questo reo uomo, il quale mi torna ebbro la sera a casa, o s'
ariosto, 43-134: non sapea se fosse ebbro, o se sognassi, / o
: trovando nelle cave poderoso vino, ebbro d'esso e di furore, [il
il capo, / e movendo traballava come ebbro / di molto vino. moravia,
od orso, / e, come l'ebbro bee a sorso a sorso / il
manzoni, 35: come l'ebbro desidera il vino, / nell'offese quell'
s'irrita. scalvini, vi-92: ebbro somiglia / sull'immon- dizie della via
naturali, è dato in balìa all'ebbro furore delle baccanti. verga, ii-222
colle guance già accese e il sorriso ebbro. d'annunzio, i-376: d'innanzi
, 7-1 (170): elli è ebbro del suo amore [di exione]
cadde in disiderio disonesto... ed ebbro e cieco di questo cotale desiderio,
berni, 16-25 (ii-58): ebbro di stizza e cieco di furore, /
se usi con uomo sensato, e non ebbro dell'estimazione di se stesso, la
serra, ii-173: accanto all'imperialista, ebbro di orgoglio e di violenza, si
la lite, assalse atride: / ebbro, cane agli sguardi e cervo al core
desiderio sconvolgente; avidamente bramoso. - ebbro di sangue: avido di uccidere.
e grembo di lei; e quella dall'ebbro imperadore alcuna volta addomandò lo 'mperio romano
limiti consueti, è perché io sono ebbro di te, perché tu mi hai tolto
sentirlo arrivare clandestino nella tua stanza, ebbro di desiderio, ebbro di te,
tua stanza, ebbro di desiderio, ebbro di te, prenderti e stringerti, possederti
nei viali e lungo i giardini è l'ebbro annuncio dell'estate piena. bartolini,
bibace. = comp. dotto di ebbro e del lat. bibàx dcis * bevitore
. = comp. dotto di ebbro e bisbetico (v.).
. = comp. dotto di ebbro e mordace (v.).
. che ride di un sorriso da ebbro. g. gozzi, i-24-56
. « = comp. dotto di ebbro e ridente (v.).
. = comp. dotto di ebbro, del lat. ùber -iris 'abbondante
= deriv. da ebro { ebbro), sul modello di inquietudine,
« = comp. dotto di ebro { ebbro) e festante (v.).
= comp. dotto di ebro { ebbro) e festoso (v.).
= comp. dotto di ebro { ebbro) e gioioso (v.).
, comp. dal lat. ebrius 4 ebbro * e dal gr. piérpov
non meritevolmente da filippo re, allora ebbro, disse: « io mi appellerei
'. èbro, v. ebbro. ebulliometrìa, sf.
su 'n tribunale. baldi, i-126: ebbro telon nocchiero a morir ebbe / caduto
non l'ha. foscolo, 1-85: ebbro il troiano / di sua vittoria,
, colle guance già accese e il sorriso ebbro, lei che aspirava soltanto delle lunghe
quali dinotano un disperato d'animo, ebbro d'ira, ineducato, vendicativo,
sottilizza. viani, 4-150: l'uomo ebbro si avvicinò alla panchina dove sgrigniva i
lui rapito, di lui beato, ebbro e bogliente de'focosi spiriti del suo
da te un popolo forte, barbaro, ebbro delle sue cupidità,...
sbocciar lento della puerizia e il risveglio ebbro della gioventù e la sugosa fruttitura della
: son certa che, essendo bene ebbro, si mise a giacere con alcuna sua
, 3-994: steso / lo vide ebbro e satollo a capo chino / giacer ne
. manzoni, 35: come l'ebbro desidera il vino, / nel- l'
/ chi si gonfia di lui rend'ebbro e folle! pascoli, 1350: si
. caro, 3-994: lo vide ebbro e satollo a capo chino / giacer
-di animali. roberti, x-157: ebbro per fasto e pazzo / di un ostro
della gromma. roberti, x-157: ebbro [il tacchino] per fasto e pazzo
in guai. pascoli, 985: ebbro di lai, d'urli, di guai
mente nel viso, egli è ancora mezzo ebbro. = v. ii1.
, agg. dial. ubriacato, ebbro, sbronzo. savonarola, 10-182:
un ago. nievo, 9-171: l'ebbro... tenta'/ né
ancora significare gl'in- composti movimenti dell'ebbro. bembo, 9-2-51: né parlava
). che inebria, che rende ebbro, che provoca uno stato di ebbrezza (
dispendio e dell'inebriarsi. -rendere ebbro, provocare uno stato d'ebbrezza,
. inebriare, deriv. da èbrìus 1 ebbro '; cfr. fr. enivrer
una sostanza eccitante o stupefacente); ebbro, ubriaco. dante, 3
quali dinotano un disperato d'animo, ebbro d'ira, ineducato, vendicativo. alfieri
cena ove ingozzano di maccheroni un vecchio ebbro. capuana, 159: m'ingozza come
rime ai suoi lamenti / come l'ebbro che tenta / né può imbroccar la
[ilmoscone] ronzava rumoroso... ebbro... d'un campo gravidico.
litargici. castelvetro, 4-318: sonno da ebbro o da letargico attribuito ad ulisse.
quali dinotano un disperato d'animo, ebbro d'ira, ineducato, vendicativo. alfieri
assai che non la luce del mio spirito ebbro di canto. alvaro, 9-415:
. ed io tutto calpestato qual ebbro, ed altro non ebbe di libero che
hai brancolato, / come fa l'ebbro, che il cammin non trova, /
a gl'idoli od è maldicitóre o sta ebbro, od è rapace, che con
orso, / e, come l'ebbro bee a sorso a sorso / il vin
(petronio) * ubriaco, ebbro ', probabilmente connesso col lat. class
ungaretti, ii-90: il dubbio, ebbro colore di perla, / come avviene
nel viso, egli è ancora mezzo ebbro. sacchetti, 9-17: disse il maestro
marchesa mi stese mollemente la mano: io ebbro, pazzo, la baciai con un
. della valle, 75: seguìa / ebbro esercito insano, / cantante, saltellante
dei sogni hai brancolato / come fa l'ebbro, che il cammin non trova.
una tempesta. cesarotti, 1-xxxii-98: ebbro di gioia, adunator di nembi,
persona). panzini, i-173: ebbro di entusiasmi, con 1 capelli lunghi
382: il vento come un mostro ebbro mugliare / udii notturno. 15
capo, / e movendo traballava come ebbro / di molto vino; e ad odisseo
, 3-227: gran differenza è tra ebbro ed ebriaco, perché l'ebbro può
è tra ebbro ed ebriaco, perché l'ebbro può essere ebbro ora nuovamente, sanz
ebriaco, perché l'ebbro può essere ebbro ora nuovamente, sanz 'essere magagnato ai
città due dì; puoi, come ebbro degli obrobi, andò alla badia nuova
meccanico / passa il vento oceanico / ebbro di tre cotogni. 13.
immagine per fetta del battello ebbro che corre, balla, si dondola e
dal lat. ebriacus 'ubriaco, ebbro ', forse con allusione al colore vinoso
bere il trani dal gotto massiccio; poi ebbro
e contraddizioni, ora di barbaro sadicamente ebbro di sangue e di lussuria, ora
monelli, i-118: il traballare dell'alpino ebbro sulla via pantanosa. comisso, vi-247
mazza, i-28: di tal vena ebbro il cor, ebbra la mente /
bencivenni, 1-13: certo di divenire ebbro, spesso avvengono molte malattie, siccome
giunta la volta attesa ed egli ne era ebbro come di un convegno passionatamente sperato negli
spada. mazzini, 1-132: l'ebbro e lo stolto... non può
li patisce, quasi trasognato o quasi ebbro; non è poi facile cotesto grado
f. frugoni, vi-552: sempre fosti ebbro, e perciò sempre innamorateli© delle pedine
, è sileno: / così vecchio è ebbro e lieto, / già di carne
mezzo a un rombo di tuono con ebbro spavento / e c'incalza arduo il
, ne è pervaso, pregno, ebbro. -con sineddoche. biondo,
noi ti perdoniam questa sì come a ebbro. aretino, 20-320: se mai
1''r *, cioè d'esser ebbro, la raddoppia, dicendo 'pirramo
ricoperto. salvini, xxxiv-183: ebbro non andar mai in niun luogo /
pappare tanto che recesse e bere finché ebbro venisse. a. f. doni,
sanctis, ii-15-59: questo re era così ebbro del suo potere che, anche in
fren del sociale impero, / ch'ebbro di forza uomo selvaggio e fero /
questo reo uomo, il quale mi toma ebbro la sera a casa o s'adormenta
giudici, 1-170: roberto, come ebbro che meni macchinalmente le gambe, scendeva
e fece errare egitto come era l'ebbro e lo rigettante. palladio volgar.,
...; quand'il popolo è ebbro e rigetta per troppo mangiare, trovarsi
armonie da platone giudicate molli e da ebbro e chiamansi rilassate ed effeminate.
dal mio selvagiano, felicemente rimpatriato, ebbro di gioia, stringendo la mano di mia
bevuto poco è buono, ma all'ebbro e a chi di soperchio ne bee è
scena. luzi, 11-71: e lui ebbro a succhiarla / quell'acqua, quella
grande, quando di amore non era ebbro o di vino, che nulla risparmiava
, è sileno: / così vecchio è ebbro e lieto, / già di carne
'rivolta ideale'dell'oriani e ne sono ebbro; perché non l'ho fatto prima?
non sol di minio, ma d'ebbro. f f -acceso
, sacrilega, d'un linguaggio ora ebbro, ora scurrile e scatologico, si
e contraddizioni, ora di barbaro sadicamente ebbro di sangue e di lussuria, ora di
cervo, e sempre / di vin ebbro e d'orgoglio a che più regni?
gli tremavan le gambe; sempre era ebbro. forteguerri, iv-117: veduto la
dinanzi ti pone, in modo satollo et ebbro venissi che sozze stoltizie ne andassi mostrando
, colui che cercavo, l'efebo ebbro sbranato dalle baccanti. calvino, 1-15
libeccio... proruppe in un riso ebbro e feroce, scatenato e pazzo,
, sacrilega, d'un linguaggio ora ebbro, ora scurrile e scatologico, si svolge
sacrilega, d'un linguaggio ora ebbro, ora scurrile e scatologico, si svolge
sacchi, ii-222: il soldato, ebbro di furore,... passava collabaionetta
ungaretti, ii-90: il dubbio, ebbro colore di perla, / come avviene nelle
. vìani, 4-150: l'uomo ebbro si avvicinò alla panchina dove sgrigniva i
, è sileno: / così vecchio è ebbro e lieto. ariosto, 39-60:
frugoni, vii-19: l'uom che sia ebbro dice la verità e non la conosce
è sileno: / così vecchio è ebbro e lieto, / già di carne e
stesso intende; opera, come l'ebbro, sotto l'impero dell'estasi; e
od orso, / e, come l'ebbro bee a sorso a sorso / il
si da filippo re, allora ebbro, disse: « io mi appellerei a
v-2-2-3: noi diciamo innamorato cotto, quasi ebbro d'amore; e si dice cotto
aggiune l'amante a'suoi piedi, ebbro di lei, / si sprigionavan molli dal
ch'ha percosso ed ucciso, / ebbro del sibilo forte / della sua sferza e
che un poeta, singularmente com'egli ebbro e tutt'intento a verseggiar d'amori laidi
lui [di mecenate] eloquenzia d'uomo ebbro, avviluppato, isvia- to e oltraggioso
sconvolgimenti / che per terra facea l'ebbro compare. = nome d'azione da
dolce almo piacere / meglio è certo giacere ebbro, che morto. foscolo, xxv-293
temulènto, agg. letter. ubriaco, ebbro. -anche sm.
non ne potè guarire se non tornando ebbro, come solea essere di prima g.
capo, / e movendo traballava come ebbro / di molto vino. de pisis
con la mano alla gota e mezzo ebbro, di sonno quasi tracollato.
chiamare questo discorso un discorso di ebbro, il quale non vede, trav-
imbriani, 3-177: l'ispettore già ebbro e fuor di sé per le belle sco
di chiamare questo discorso un discorso di ebbro, il quale non vede, travvede.
. sbarbaro, 1-71: il fantoccio ebbro e tragico... è morto.
si fa. monti, 5-262: ebbro di tutta la sua gioia antica, /
: son certa che, essendo bene ebbro, si mise a giacere con alcuna sua
bevuto troppo vino o altre bevande alcoliche; ebbro, sbronzo, ubriaco.
, deriv. da ebrius (v. ebbro). ubriacóne, sm. persona
maniera utilizzarle. 2. ebbro, avvinazzato. - anche sostant.
per altri solo un imbecille confusionario, ebbro di kitsch, alcol e marijuana. la
. = comp. di ebrio per ebbro. ebriosità, sf. letter.
diedi di sotterfugio un calcio negli stinchi all'ebbro padre di edith che rideva anche lui