. doni, 2-113: io che ne ebbi una volta una [mula] fra
persone sacre, quanto alle secolari. n'ebbi io sotto gli occhi gli esempli,
. foscolo, v-88: poiché l'ebbi munito del mio sigillo. la fleur
. v. borghini, 5-11: ebbi nuova da firenze che domenico, padre
e t superbo suo figlio a soffrir ebbi. parini, i-25: me non nato
tansillo, 1-7: io mai non ebbi tanta nausea in mare / quanta quel
ho già detto ai primi di marzo quand'ebbi il primo sospetto. dio! non
, purg., 11-65: ogn'uomo ebbi in despetto tanto avante, / ch'
: quando mi sollevarono dal duro giaciglio ebbi un grido di dolore. poi non
dell'uman genere, in diciottenni ch'ebbi il fastidio necessario de'litigi in prò della
l. bellini, 6-219: poi ch'ebbi scorso il terzo lustro e due /
cavalca, iii-113: io non ebbi né pur dell'acqua, e tu
certo montasino, fabbricatore di riviste, ebbi a convincermi non esservi miglior espediente di
di dolore ai nervi della faccia ch'ebbi in londra. pirandello, 8-1144: quell'
: ben congiunti agli òmeri / m'ebbi i nessi dei tendini se alcuno / di
corona de'monaci, 138: io ebbi per passato qui meco uno frate di
tutto al dolce tempo ch'io / / ebbi con voi, ser benedetto mio,
localizza). mazzini, 40-307: ebbi le vostre. non vi risposi, occupatissimo
pavese, 9-90: uno di quei pomeriggi ebbi una visita di guido nientemeno che in
alfieri, 1-413: all'amistà ch'ebbi per te, già sento, / viva
. c. gozzi, ii-244: ebbi qualche controversia, ma infine, comperando
per quel prezzo ch'ella ha voluto, ebbi libera la mia casa. nievo,
ospitalità davanti alla mia porta. com'ebbi aperto, conficcò gli unghielli sullo stoino
. carducci, ii-9-28: solo ieri ebbi il tuo caro foglio, così tenero
la mia destra mano liberata non t'ebbi. gherardi, 2-i-253: sappiate che quelli
inf., 5-71: poscia ch'io ebbi 'l mio dottore udito / nomar le
prede / de'nostri nomi ch'io gli ebbi per nulla. g. m.
nome. carducci, iii-25-139: io non ebbi mai l'onore di conoscerlo né di
cuore partito mi fui, e sospirato ebbi più giorni per la nuova percossa, pur
un soggetto abile e di varia dottrina, ebbi ricorso al nominato padre lettore luchi,
fagiuoli, iv-164: basta ch'i'ebbi i debiti riguardi / a'miei doveri
/ e in vedere il norcino, ebbi opinione / più e più volte di mandar
luca pulci, iii-18: sonato ch'ebbi, canto le canzone, / tutte d'
», e adamo rispose: « ebbi vergogna, perché ero nudo, e mi
. co signor mio on. mo, ebbi le sue e ho inteso da l'
alla luce il primo tomo, nulladimanco ebbi a questo riguardo la sofferenza di non cominciar
; cosi è profonda che ardire non ebbi di seguirlo. cantari cavallereschi,
. savonarola, 1-28: avegna che ebbi due mamille, per le quale ti è
di uno solo feto comuna- mente ti ebbi ad impregnare. m. adriani, 3-1-7
. mazzini, 77-363: in parigi ebbi a confermarmi nelle idee, nudrite ed espresse
serafino aquilano, 237: mai non ce ebbi un giorno ameno e valido, /
da cinque o sei anni in qua io ebbi un nuvolo di richieste da chiare dame
risentimento dell'anima quella esitazione ch'io ebbi, la sera del ritorno, prima di
. pasqualigo, 271: io non ebbi a male che voi ballaste con 11
avevo sete di tenerezza, ma non ebbi che l'obolo diaccio d'una compassata venerazione
portai le occhiali ere, ma non ebbi di cavallo altro che la stella.
). della casa, iv-302: ebbi ieri anche le prose dell'im- pressor
argo occhiuto al mio mal, gli occhi ebbi fissi / ne la varia d'error
massaia, ix-218: da lui finalmente ebbi qualche vaga ed incerta notizia dell'occupazione di
tanto della sua eccellenzia / quant'io ebbi oculata esperienzia. f. degli atti
: io ricorderò sempre l'impressione che ebbi degli operai, quando mi capitò di visitare
una stanza nella sua casa, e non ebbi coraggio di rifiutarla. manzoni, pr
. montanari, 1-121: sino dell'1666 ebbi una fiera oftalmia secca nell'occhio sinistro
. cecchi, 19-18: -io non ebbi mai moglie. -oh chi è quella /
cosa nessuna, e poi che io l'ebbi collata forse cinquanta braccia, si ruppe
altri. d'annunzio, iv-2-378: ebbi due o tre ammonizioni; poi fui
più di cuore. fagiuoli, vii-82: ebbi in conversazione amici miei / e infin
punto dei di lui calci, poiché non ebbi mai paura di bestie ombratili.
/ omicciato di poca levatura, / non ebbi molto a stentar per cavargliele / di
sommerso le lusinghe / ond'io non ebbi mai la lingua stucca. g
. tansillo, 1-7: io mai non ebbi tanta nausea in mare / quanta quel
, 2-i-130: altro di buono non ebbi che di non sentirmi ondeggiare sotto de'piedi
, v-2-48: all'esame di riparazione ebbi otto alle due prove scritte, otto all'
b. croce, iv-11-110: io stesso ebbi cortesi inviti di recarmi a madrid per
morelli, 491: dette ch'i'ebbi le sopra iscritte orazioni, rendendo molte
successiva. tolomei, 2-179: ebbi l'orazion funerale di m. alessandro
soggetto abile e di varia dottrina, ebbi ricorso al nominato padre lettore luchi,
: quando li co- mandamenti di dio ebbi così per ordine detti, disse la
/ el sale e l'acqua ch'io ebbi a la fonte, / e chi
pezzo. fogazzaro, 1-263: finalmente ebbi il tempo di godermi un'oretta in
, sorella di siringa; / l'ebbi su'miei ginocchi di silvano; / e
... altri li lacerai quando ebbi ben conosciuto gli originali. ojetti, ii-203
in copia. pontano, 191: ebbi lettere da messer renato, le quale
(col testimonio di gravissimi istorici) ebbi incominciamento nel mondo, la qual non
scopritore. chiabrera, 5-118: io ebbi in animo di dare alla lingua poemi
mazzini, 24-19: due settimane addietro ebbi una lettera stolidamente insolente dal dr.
giorno! borgese, 6-144: poi non ebbi da te [giovinezza] che oscurità
, e a qualche saggio in petto / ebbi ospizio talor, patria non mai.
giuliani, ii-398: di mio marito ebbi novella in settimana; è stato ammalato;
allentaro gli amorosi guai, / ond'ebbi le midolle e tossa accese. pindemonte
. querini, ii-150: pagata ch'ebbi l'ostaria con questa elemosina, tutti
, /. <. / e n'ebbi in cambio osti- litade e oltraggi?
. testi pratesi, 286: item ebbi... infra l'ottava dela festa
: mi mandarono a gaeta ove se ebbi miglior compagnia e se fui meglio pasciuto,
. galeazzo di'tarsia, 179: ebbi i riposi e le mie paci a schivo
cui, poiché con piacevoli parole io ebbi pacificato, immantenente, salito a cavallo
. franco, 1-32: luigi, io ebbi fa poche mattine / una tuo'padellata
a me l'ardore / ch'i'ebbi a divenir del mondo esperto / e de
carducci, ii-1-173: a pena cominciai, ebbi l'uditorio dei chiarissimi in capelli bianchi
pred. ugurgieri, 49: allora ebbi fede e certezza e l'inganni e
parlettina). ramusio, iii-359: ebbi informazione che in quella era molto oro
supplichevoli. saba, 25: a sdegno ebbi la grande / casa, il terrazzo
f. f. frugoni, iii-673: ebbi un altro disinganno sott'occhio...
38-276: ricordo il dolore ch'io m'ebbi quando, palpitante ancora per entusiasmo e
panatica all'ansante. pea, 1-243: ebbi a stentare non poco per via della
esopo volgar., 3-91: io non ebbi in mia casa granello di grano:
spelacchiato come un chiù, / e s'ebbi da mangiar questa minestra / mi tiravano
passeggiare in piassa, madesl, come ebbi pamberato. garzoni, 1-5io: questa
giuliani, ii-329: io di malattie non ebbi che un sudore raffreddato, ma mi
vedova di mio suocero: per sposarlo ebbi la licenza papale. -che si
spergiuro criminoso. rapini, 27-108: ebbi la rivelazione del divino paradosso del cristianesimo
bassani, 3-190: non appena l'ebbi riconosciuto, lo spavento si tremutò,
. guadatoli, 1-i-29: dopoché veduti ebbi parecchi / ridur di temi il tempio
vinta restai di cortesia, / e n'ebbi la pariglia coll'usura. -dare,
i-95: per le sue tracutate materie io ebbi parole con lui e fuggolo come il
mia. oderigo di credi, 68: ebbi dal detto torricella primo lavoratore staia sette
. / di parlarvi d'amor non ebbi ardire. massaia, x-79: parte per
, oi lasso; / loco non ebbi o parte, / trapassata più d'anno
non parteggiando che per me solo, n'ebbi onore e salute. leoni, 383
da vicino. massaia, xi-9: ebbi agio di conoscere più particolareggiatamente quella famosa
ingiustizia. carducci, iii-18-348: quando ebbi conosciuto meglio il carattere la vita e
nigiana. macinghi strozzi, 1-387: ebbi della partita di lorenzo grande rimescolamento.
erario pubblico. casalberti, i-40: ebbi da francesco zaccio, partitore della dieta
(162): veduto che io ebbi quello sventurato in terra, subito pensai
quale [parrasio] l'altro ieri ebbi lungo discorso di parole con lo magni
: mi mandarono a gaeta ove se ebbi miglior compagnia e se fui meglio pasciuto
decreto in virtù del quale io non ebbi altra intenzione se non che, facendo
è da sapere che pare che 'ebbi amato 'significhi non passato avanti passato,
passare, ec., perché così n'ebbi in commessione da'signori dieci passati.
urò il passeggio delle principesse, alle quali ebbi l'onore di servirle fino al ritorno
mise al passo ordinario finché non t'ebbi abbracciato con quella effusione con la quale
furono molte... io non ebbi mai l'accortezza di nasconderle quando l'
giuliano ae'medici, 26: poi che ebbi lì drento alquanto corso, / vidi
, diffidente. papini, x-1-820: ebbi sempre una gran fiducia nella madonna e
in pasta, d'ogni farina l'ebbi sempre lorde. passeroni, 2-13:
/ ne l'età prima, ch'ebbi altro desio / e disdegnai di pasturar la
: mi mandarono a gaeta ove se ebbi miglior compagnia e se fui meglio pasciuto,
cesarotti, 1-xxvi-214: io, posciaché ebbi esposto gli altri capi dell'ambasceria,
nita / mia paziènzia, e 'n odio ebbi la vita. boccaccio, dee.
ai cotesta città. nievo, 71: ebbi la pazienza della formica, che,
gli pare verità. fracchia, 27: ebbi come in un lampo il pensiero di
confessasi che come uomo e come poeta ebbi le mie buone pecche ancor io e non
i3o: quell'opinione sopra la quale io ebbi contesa fu che non si possa peccare
, bestiame. giamboni, 40: ebbi molti armenti e grandi pecugli di pecore
. compagnia della lesina, ii-io: ebbi anco un'altro avvertimento da un m
., 6-154: ahi lasso! quando ebbi al pegàseo melo / l'età disposta
, feci fiasco completo, e mi ebbi peggio. 10. azione più biasimevole
padrone mi trattò alla peggio: gli ebbi messo in punto il podere che
/ smarrito, il pegno solo ch'ebbi in grazia / da te.
d. bartoli, 9-30-12: non ebbi io... ragion di dire che
orti. papini, 27-1143: io ebbi... la curiosità, non meno
miei umanissimi, che quando la prima volta ebbi dato degli occhi su questo titolo,
. f. frugoni, iii-673: ebbi un altro disinganno sott'occhio...
numero delle sensazioni? carducci, iii-3-118: ebbi una volta un pendolo a cucù /
pelo. alfieri, i-20: non ebbi... per allora la sagacità di
mi costò vinticinque scudi la bolla che ebbi da la penetenziaria. della casa, 1-9
la comune madre, / ogn'uomo ebbi in despetto tanto avante, / ch'io
pentere? dante, xlvii-90: s'io ebbi colpa, / più lune ha volto
di moscati saprai frappoco; da caffarelli ebbi a como una risposta gentile; da barinetti
rende tali. de amicis, xii-16: ebbi un disinganno, peraltro, quando la
. sannazaro, iv-333: iersera ebbi le lettere del percac- cio fatte a'
percossa / e se in prima milizia ebbi assai bene, / ogni allegrezza or
madre loro. mazzini, 37-219: ebbi la tua senza data. da quando
paura e l'altro più. io non ebbi punto sospetto, perché quando gesù vuole
ad una settimana. fracchia, 634: ebbi la sventura di non perdere la mia
altre tue lettere. borgese, 6-107: ebbi voglia di piangere: tanta era l'
., 3-120: poscia ch'io ebbi rotta la persona / di due punte mortali
. mazzini, 77-363: in parigi ebbi a confermarmi nelle idee, nudrite ed
nuotare; così è profonda che ardire non ebbi di seguirlo. mannelli, 160:
dovete intendere 'quotidianamente '), ebbi sdegno di preparare e prolungare la potenza
, / dal primo dì ch'i'l'ebbi / per fin a questa età
contrito et exagitato, de lacrime perfuso ebbi terminate. canteo, 304: volgendo in
uno omicidiale. giorno, i-188: ebbi el molza per diacono e il pietra santa
grossi. nuovi testi fiorentini, 392: ebbi uno tappetto che. lli recò lapo
, iii-393: fratello carissimo, ieri ebbi la tua di detto dì; e sopra
diverse persone, vantantisi ciò sapere operare, ebbi ragionamenti. ariosto, 25-56: uscimmo
., 3-118: poscia ch'io ebbi rotta la persona / di due punte mortali
persone interessate. mazzini, 48-268: ebbi abboccamenti personali con lui. e
incerte. d annunzio, ii-21: ebbi un letto vasto, / sacro all'amor
iii-20: son io che, dapoi ch'ebbi / le rozze genti al civil culto
destinatario. embo, 9-4-60: ebbi la dolcissima lettera di vostra signoria.
, / pervigile. buzzi, 140: ebbi il duttile spirito sarcastico pervigile / e
star in aspra quiete, / ma appena ebbi tre lustri, con la rete /
minimi). fratelli, 5-14: ebbi occasione di notare che nei tre pesi
e per un abbominio fierissimo ch'io ebbi sempre al pettegoleggiare non dissi nulla di
dell'attaccaticcio. cantù, 3-262: ebbi qui tempo fa un facchino, bravoso ma
dicesti a piacere di mio padre, ebbi paura che non ti tormentasse. cantari
un assalto, da un colpo di sciabola ebbi fiaccadel giusto sire, / tanto staremo
, che il primo premio io l'ebbi l'anno 1892. einaudi, 397:
, 8: tal di sperar molti anni ebbi ardimento / ch'oblio, ragion,
piagato cuore partito mi fui e sospirato ebbi più giorni per la nuova percossa,
con tanti / piagnistei! ch'io gli ebbi a dir, s'io volli /
blandisce. magalotti, 9-1-167: ebbi il libro di monsignor febei del
ad ora; / ch'i'pur non ebbi ancor, non dirò lieta, /
un giovane di molto spirito, che io ebbi l'onore di conoscere nell'ultimo suo
altro pianeta, / ond'io non ebbi e non ho gioia alcuna. de marchi
che non me ne stupii e non ne ebbi sdegno? e piano il chiarirtelo.
vedrai colei per cui tanto martoro / io ebbi già, che rompe un giogo d'
le scodelline e altre scodelle o piattelletti ebbi da barzone. macinghi strozzi, 1-517:
. firenzuola, 214: picchiato ch'io ebbi un pezzo, e'comparì pure alla
altro ch'ira e sdegno / non ebbi mai. bonsanti, 4-282: al solito
dove sono stato tutta questa state, ebbi le vostre lettere care e piene all'
dentro a me l'ardore / ch'i'ebbi a divenir del mondo esperto. idem
voi, e sì pietosamente ch'io ebbi le lagrime agli occhi. manzoni, pr
denota disagio. nievo, 702: ebbi il contento di vederli cantare a piena
52: ricordo come detto dì io ebbi da nicolò di francesco di nuto, mio
cane, in questo sasso, / ch'ebbi membra pigmee, cor de gigante.
/ vivace umidità, gel vegetante, / ebbi fascie le foglie e balia il rivo
cose che mi avevate mandato, perché appena ebbi tempo d'ingoiarle come pillole. tarchetti
: bestia ch'io mi son: qual ebbi / di ciò paura? m'ho
gozzi, i-12-122: poiché io non ebbi più erede, le ricchezze mi pioveano
191: ogni dubbio dileguò da me quando ebbi udito il tribuno chiacchierare,..
ch'altri no m'intendeva, ond'ebbi scorno. boccaccio, dee., ì-intr
mai impossibile quella scelta di prosatori che ebbi già in animo. foscolo, vi-19
. / « di piume, eo l'ebbi, in quii castello, / col
ma solo, di lei in vece, ebbi un piumaccio. magalotti, 14-56:
, puoi cercare di me che non ebbi nascendo la tua sfuggevole natura. baldi,
alfieri, 12-46: io dalle risa v'ebbi a scoppiar quasi / vedendo un di
matematica, e lo credetti tanto che ebbi l'audacia di fondare un periodico bisettimanale
. filicaia, 2-1-5: io non ebbi giammai letizia intera / e in me
non curai, / poi che l'ebbi adonata. = part. pass,
5. carlo da sezze, ii-445: ebbi fortuna di avere un pochina di reliquia
mia qui lordo. nievo, 197: ebbi la fortuna di giungere sano e salvo
danno veloce, a putii lento, / ebbi al ben la pedagra, al mal
a qualche sonetto; ma quello ch'io ebbi da voi nell'ultima lettera m'ha
, 1-71: ieri, xx settembre, ebbi la graziosa cesta che ha messo l'
ieri a sera tarda... n'ebbi anche una di cui le mando qui
a sua figlia il polizzino. l'ebbi sott'occhio; era di poche righe e
militare. abba, 1-90: ebbi la fortuna d'un polizzino d'alloggio.
tommaseo, 2-ii-251: ahi che n'ebbi l'augurio anche iersera! / sturbò
con piacere la nomina onorifica, ma ebbi a restare senza fiato quando mi
/ troppo era acerbo, quando / ebbi commesso il delitto. -indica i tempi
tipografo, se un vecchio letterato, ch'ebbi per maestro e di cui serberò memoria
. c. gozzi, i-362: non ebbi stupore... di trovare ne'
ingegnere targone. tensini, 1-1-27: ebbi carico di far fare e mettere i ponti
bugie, che prima in bocca l'ebbi che tu le poppe! -dare
le due orecchie. io invece non ebbi altro incommodo che quello di riportarle a casa
porci giovani. bonavia, 78: ebbi io da paganuccio giuntoli...
... / poscia ch'io l'ebbi tutta da me sciolta, i.
avevo voglia e bisogno. invece li ebbi dietro tutto il giorno, che mi tiravano
, 17-19: mi ricordo ch'io ebbi ima infirmità, ch'io mi condussi
un portato. gonzaga, ii-13: io ebbi un maschio et una femina in un
i-1-54: a te, caro signore, ebbi recorso, / che sei mio porto
volgar., x-348: grande gaudio ebbi e grande consolazione per la tua carità,
, e postra / de la 'maginassion ebbi i. rrio verso. baldelli,
solo. stuparich, 5-189: mai ebbi così vivo il desiderio di possedere maddalena
cesarotti, 1-xxxviii-275: la vostra lettera che ebbi ier sera delude le mie speranze.
dalle creature. chiari, 1-iii-84: io ebbi ogni ristoro e conforto possibile. stetti
29-70: quand'io da la mia riva ebbi tal posta / che solo il fiume
, 19-47: in tutti questi movimenti, ebbi l'impressione d'essere di continuo spiato
quella postemazione, sai, che io ebbi. 2. ascesso, postema
una lettera. maconi, vi-59: ebbi., al postiàio una tua lettera
del tuo bel canto, quando l'ebbi inteso, / m'ebbe sì d'amoroso
è negli avvenimenti, quali io gli ebbi fedelmente raccolti dalle croniche e storie contemporanee
, profani. giusti, 4-i-13: ebbi dei momenti nei quali lo sdegno ne potè
potere queste parole per me che non ebbi coraggio di negargli la grazia che mi
/ al primo isguardo ch'i'l'ebbi veduta. boccaccio, 1-ii-349: io
addolcioe che per uno anno intero non ebbi potenza di partirmi. quintiliano volgar.
, abituale. carducci, ii-12-21: ebbi una dimostrazione garibaldina, con l'inno
. mi svegliai al ro- more et ebbi che grattare. -ant. manto erboso
aretino, v-1-913: subito ch'io vi ebbi in pratica feci di voi quel giudizio
fine / che... in casa ebbi prebenda e letto. f. f.
albergo ed a vedere le camere. ebbi la precauzione di scegliere la migliore. foscolo
precipi- tarvisi. beltramelli, iii-852: ebbi torto; non dovevo precipitarmi nel gorgo
b b mazzini, 30-103: ebbi la tua dal signor hawkes, che
delle prime opere d'arte di cui ebbi cognizione appena uscito dalla puerizia.
-consueto. angioletti, 1-130: ebbi la certezza che tutto stava per finire
101: gustai, produxi frutto, ebbi ogne cosa / e m piccol tempo fui
figliola e matre. / ressi, ebbi assai virtù, preclaro scamno, / e
/ con preda più stupenda, / ebbi vicenda / uguale. govoni, 6-31:
/ de'nostri nomi ch'io gli ebbi per nulla. fagiuoli, xtv-io: si
avevo rivisto alfine i ritondi ceci, m'ebbi un altro predicozzo dal calònaco intorno alla
le mie preghiere il pietoso nume, ea ebbi allora per la prima volta la vista
per qual nemico astro contrario, / ebbi d'un cervel d'oca ognor vaghezza
delizie di quell'anima, così solo ne ebbi il pieno godimento. praga, 4-145
3-30: io assunto al tuo dolor teco ebbi caro / di questa vita prelibar l'
fazio, i-24-28: per le vittorie ch'ebbi in ciascun prelio, / mandò cartagine
.]: quando dopo molti ingegnosi preludi ebbi il coraggio d'accennare, come esempio
valor premi le tracce, / siila ebbi in pregio, e il suo furore a
storici, ii-59: quando colla mia forsa ebbi passato / africa e barbana tutta quanta
quanta / e a 'lessandna il campo ebbi fermato / e fecili sentire mia forsa tanta
io, che da 20 anni non ebbi tali febbri, ne fui colto due volte
i-1278: quando me ne parlavate, ebbi per qualche tempo l'idea, la speranza
: quando, dopo ingegnose ambagi preparatorie, ebbi il coraggio d'accennare, come esempio
, 9-2-223: se io già cotanti anni ebbi cotesto pre sbiterato con
gozzi, 491: letta ch'io ebbi questa lettera, la presentai a'miei compagni
mi conoscevano né punto né poco, appena ebbi loro mostrato un piccolo talismano in forma
anonimo, i-570: mostrare voi no ebbi ardire, / mentre ve fui prezente
g. villani, 7-50: io scrittore ebbi di ciò testimonianza da quelli mercatanti ch'
. simintendi, 2-113: poi ch'io ebbi conosciuta la voce della fidata moglie,
di offesa che mi divideva dagli operai ed ebbi vergogna,
usate mula. ond'io che ne ebbi una volta una fra le gambe feci
miei. carducci, ii-2-120: ieri solamente ebbi il piacere di ricevere il diploma di
sì strabocchevoli pericoli mi disposi, non ebbi riguardo a ciò fare più per altrui che
». marino, ii-54: io non ebbi mai sì fatte pretensioni,
cantù, 3-138: in quell'occasione ebbi a conoscere un bravissimo soggetto nel signor
pretore. carducci, ii-1-188: ebbi notizia del tuo esame felicissimamente riuscito.
.. feci scattare il grilletto e n'ebbi un dito rovinato; e lo porto
ottobre, azzurra, verde e gialla. ebbi esatta e pretta l'impressione dell'inverno
buon cuore. mazzini, iv-1-175: ebbi la lettera del i° novembre: io mi
stato italiano. angioletti, 1-130: ebbi la certezza che tutto stava per finire
. parini, 992: io non ebbi mai l'onore di conoscere vostra reverenza altrimenti
cantelli, xxxix-i-172: l'aspizio / ebbi da doto indizio / ch'io era
/ ne l'età prima, ch'ebbi altro desio / e disdegnai di pasturar la
cui ero io tanto lontana, e pure ebbi nella medesima la principalissima parte. g
aggiugnerò anco che quasi nel medesimo tempo ebbi carico ai... condurre le
. passavanti, 276: non ebbi mai signoria né principato sopra gente veruna,
, 78: questa opinione io non ebbi mai per vera, perocché male è
. testi pratesi, 164: ebbi, (fi ino anzi settenbre ottanta
/ non faccia sì com'io, ch'ebbi privata / la 'namo- rata gioia che
fido ', io... ebbi pensiero di rinovarlo. tasso, ii-127:
e gelosia / sì tosto com'i'ebbi il fior basciato. bencivenni, 4-49:
dall'altare. carducci, iii-30-43: ebbi le fedi di stato libero da pisa e
. rajberti, 2-65: in parigi non ebbi a curare che un amico milanese,
moto. panzini, ii-9: ne ebbi paura come di un prodromo di malattia insanabile
disapprovommi. carducci, ii-i 1-185: ebbi, e gustai con molta compunzione di spirito
. -sì, aveva torto -risposi. ebbi un brivido così dicendo, come stessi commettendo
precedenti peccati. fogazzaro, 1-274: ebbi la fortuna di assistere ad una professione.
a dispetto di mille profezie sinistre, ebbi la consolazione, il giorno di natale
. giovanni dalle celle, 2-42: ebbi diletto della tua divozione e della tua
konigsmarck. chiari, 2-i-43: non ebbi la menoma difficoltà di scrivere segreta- mente
dolce mio vocale spirto ': cioè tanto ebbi dolce prelazione e facundia di lingua.
una orrendamente lucida tenebra dello spirito, com'ebbi a dire, prologando, al pubblico
. stampa periodica milanese, i-359: ebbi... la compiacenza di avere
officiale dell distruzione pubblica la relazione che ebbi a fare nel consiglio superiore su i
che gli è proprio un miracolo se ebbi salva la vita. -lembo estremo
io le feci il primo giorno che ebbi l'onore di visitarla. baretti,
seguirlo / per fiumi e monti / ebbi i piè pronti / or qua, or
, 12-iii-244: in quel tempo ch'io ebbi la vostra, mi trovavo in letto
nievo, 801: io... ebbi sempre, e l'ho ancora malgrado
capitano. testi pratesi, 165: ebbi i quali mi rimasono contanti e ke dovea
tempio di marte. vasari, iii-750: ebbi carico di disegnare tutti gli archi.
finita quanto prima. vasari, 4-i-472: ebbi la lettera di vostra signoria che mi
l'errore. da ponte, 238: ebbi il supremo diletto di veder per più
gadda, 13- 193: ieri ebbi parecchio da fare per le circolari in arrivo
venni a prender moglie, gran paura ebbi che non m'intervenisse, e per ciò
atterrito; non ti dirò ciò che ebbi ad esperimentare di poi. gozzano, ii-
, v-2-48: all'esame di riparazione ebbi otto alle dué prove scritte, otto
/... poi che preveduto / ebbi la prima parte, gli occhi porsi
/ prima, ne le cui braccia ebbi il sopore / primo! -con
grazie a lei, don buratto: ebbi il prurito / d'usar questo verbuccio in
fare / la scritta, dove io m'ebbi a pubbricare / d'amar più che
920: letta ch'io l'ebbi [la memoria dell'ambasciatore genovese]
tenea beata / el bel piacer ch'io ebbi a star polcella, / or ch'
. b. barezzi, 1-250: io ebbi che travagliare per un buon pezzo a
che all'ultima pulitura il chiamai, ebbi in pensiero quel gran personaggio a cui
: cimici e pulci con molti pidocchi / ebbi nel letto, e al viso zanzale
/ poi c'a lo meo fallire - ebbi casione. carducci, 1i-21-83: sono
? idem, 3-119: poscia ch'io ebbi rotta la persona / di due punte
). pratesi, 5-388: l'ebbi sempre [l'allegorico] per una seconda
r. longhi, 1-i-1-494: forse ebbi torto a non puntare i piedi o a
padrone mi trattò alla peggio: gli ebbi messo in punto il podere che facea innamorare
è valuto niente stormenti, / medeci ch'ebbi, cum grandi argomenti; / pur
ne presi in letto, / n'ebbi un altro servizio segnalato. redi, 16-v-445
potetti, con quante male notte io ebbi e con quanti strumenti io usai, che
di quadracci. bonavia, 278: ebbi matoni cioè quadracci del 1396 del dicto
papaveri e fiori di brughiera) / ebbi un cane. -figur. concretarsi
moglie, 8: di quanti uomini ebbi mena, / come mi fue questo
se voi aveste tanto di giudizio quanto ebbi io, conoscereste forse in me assai più
casti, i-2-48: morto il marito, ebbi sicuro indizio / da talun che la
di quella vergogna alla qual mai non ebbi simigliante. s. caterina da siena,
, stando una sera nel giardino, ebbi un quarto d'ora terribile, del
purg., 3-120: poscia ch'io ebbi rotta la persona / di due punte
una lettera. giusti, v-59: ebbi presso a poco le solite querimonie quando si
era il san- felice, col quale ebbi rapporti a proposito di questioni religiose.
spallanzani, ii-31: la risposta, che ebbi dal vallisneri la prima volta, mi
poliziano, 6-23: 1'non ebbi giamai di tuo bellezza / se non talvolta
., trovandomi in casa ammalato, ebbi a mandare agli uffici municipali una domanda
paghe? da che insegno, io non ebbi mai che l'aumento quinquennale, per
marrano. calmeta, 106: piacer ebbi io a vederlo in quei martiri,
c. ferrari, 174: m'ebbi... un buon ribuffo dal mio
tana; e, poi ch'io gli ebbi tratti, / sentimi l'orsa rabida
caporicciare; e però si dice: io ebbi un grande raccapriccio, cioè uno arricciamento
ridicolose cose io sento! / -miglior fortuna ebbi io, ch'uno speziale / fu
fatto raccomandare. oldati, x-115: ebbi il coraggio di presentarmi al generale e
in fretta a vostra signoria eccellentissima non ebbi tempo di giustificare l'ardire ch'io
pananti, i-312: in altro affare ebbi un ottimo incontro, / e l'
che dio tei dica il piacere che io ebbi dei raggi che traeva e dei fuochi
degno e da bene..., ebbi ragionamento di quello che dipignere s'aveva
classico civismo. rapini, 27-1024: ebbi la tentazione di serrar forte il suo collo
[dante], i-126: quand'i'ebbi intesa / ragion, ch'è stata
admetter niuna ragione. tansillo, 1-3: ebbi ben degli amici e de'padroni,
: oh, in quanto a questo / ebbi le mie ragioni. carducci, ii-8-118
che, dal giorno che io m'ebbi l'uso della ragione, io abbia prestato
: impazzire. silone, 114: ebbi allora paura che elvira uscisse di ragione.
-sostant. aretino, 20-345: io ebbi tempo e arcitempo a ficcar in core
/ di notte, il verno, ch'ebbi io questa morte, / e dell'
ma non già, come un tempo ebbi costume, / quietar vi posso o
pregiudizi. caracciolo forino, 249: ebbi per questa ragione da esse il titolo
pananti, i-40-15: la puma lite ebbi il più grande incontro, / e
si diffonde. oscolo, xvi-14: ebbi occasione di abbracciare infinite idee e d'
14-19: anch'io sul far del giorno ebbi il mio sole / e il suo
: nel primo anno della mia signoria ebbi ventiquattro domande di divorzio, nel secondo
striscio. nievo, i-vi-642: non ebbi che il ginocchio raschiato da una scheggia
: assai più mi rallegrai ancora quando ebbi avviso che dal marchese santi, segretario
: l'altra volta a non radermi ebbi errato. / or pur mi voglio i
maestrati, poscia il desiderio, ch'io ebbi, di mandarlavi, il qual non
se ne andò a roma, e ieri ebbi letter da lui; e secondo mi
gambe come per rimisurarmi al letticino ch'ebbi dopo la culla. gatto, 2-28
: circa a'raviggiuoli, io gli ebbi, ma tucti apicati insieme e guasti;
. buonarroti il giovane, i-550: ebbi veduto due che, ravviluppandosi insieme con
inf, 16-111: poscia ch'io l'ebbi [una corda] tutta da me
. de amicis, ii-423: allora ebbi un momento d'ebbrezza:..
. tasso, iii-99: dal razionale ebbi le lettere di vostra eccellenza in nsposta
bernardoni [in muratori, cxiv-6-533]: ebbi l'onore ieri l'altro d'esser
fronte. e. cecchi, 7-38: ebbi un collasso, quando, nella confusione
. roberti, iv-329: nella mia vita ebbi dei tempi in che quanto alla colezion
bisogni propri. moravia, ix-138: io ebbi l'impressione che lui i contadini li
cavatea, 20-515: uno nipote ch'io ebbi... per pietà lo recai
soffici, vi-107: alcuni giorno più tardi ebbi avviso di recarmi al distretto.
calice e recere tutta mattina in modo io ebbi paura parecchi volte tu non m'empiessi
con che stomaco mi lasciava toccare: ebbi a recere l'anima mille volte, così
, presente papa clemente, come ne ebbi poi la copia. nardi, 8:
. bassani, 3-255: non appena ebbi finito, malnate mi fissò con straordinaria
un soggetto abile e di varia dottrina, ebbi ricorso al nominato padre lettore luchi.
, 6-229: per me, quando ebbi intravisto la cavalcatura che mi sarebbe toccata
reda. caro, i-344: posciaché non ebbi più reda, cominciai a diventar ricco
appoggio d'una legge alla cui redazione ebbi parte io stesso. carducci, iii-8-156
non puote indietro, nel qual già diletto ebbi, faccendo le bestie fuggire. f
1 soci. bacchetti, 2-xxiii-469: ebbi notizia di un referendum fra il personale
refrigerasti e rinfrescasti il capo mio ch'io ebbi vittoria di colui mediante la tua virtù
guevara], ii-138: subito ch'io ebbi le vostre lettere, avrei dato contra
/ mi resse il braccio, e n'ebbi onor, ché a reggenza.
reggersi in piedi. pea, 7-313: ebbi così le prescrizioni da osservare per quel
v. s. eccellentissima, non ebbi tempo di giustificare l'ardire ch'io mi
di paola, di cui un convento ebbi vicino a genova onde della bontà,
branco quelle pecore... n'ebbi svantaggio (a venderle), ma il
], i-128: e, quand'i ebbi intesa / ragion, ch'è stata
, 9-2-223: se io già cotanti anni ebbi cotesto presbiterato con regresso, in che
è tua consorte. tre ambasciate / ebbi sin or da lei. calde preghiere
servigio. de ponte, 195: io ebbi spesso occasione di render servigio a taylor
purg., 3-119: poscia ch'io ebbi rotta la persona / di due punte
repente che io passandolo in nave n'ebbi gran paura. mariotto davanzati, lxxxviii-i-
due lettere ho inviate / e non ebbi mai replica; stupire / questo mi fa
sono spesi ducati quasi 800, li quali ebbi da tali amici. capitoli della compagnia
residuo. f. argelati, cxiv-3-528: ebbi i 3 plicchi...:
de'cavalieri nostri. bonavia, 149: ebbi da ioanni soprascritto a dì vii giungno
il gran mi tolse, ed io n'ebbi pazienzia. roseo, v-proem.:
se non perch'io non ho né ebbi mai panimo inclinato a tór moglie.
vincere la resistenza del mio egoismo, ebbi bisogno di contrapporre all'imagine della deliziosa
pavia, vi restò fideicommissa, e l'ebbi oggi soltanto per ispirazione d'un amico
g. bentivoglio, 5-i-244: ieri io ebbi udienza dal re. presentai a sua
terra. / ma quello, ond'ebbi in sì spessi sozzopn, / gusto insieme
cui ristàuro alle mie gravi doglie / ebbi. guerrazzi, 16-264: io non tornerò
all'italia le opere del montecuc- coli ebbi unico scopo di rivocare gl'italiani alle arti
: in questo secondo viaggio a gerusalemme ebbi la consolazione di vedere restaurata e restituita
posso. / ricucimi la spalla ov'ebbi il bosso / animato e ristringimi la bocca
l'animo grande, ch'io già ebbi ancora, / di grazia disperato, resupino
dal viluppo gli sparigliati retaggi che conteneva, ebbi materia larga su cui riflettere.
e manifestando quel mio stupore, ne ebbi per risposta: -voi non conoscete la politica
, 2-219: tra i corpi volontari ch'ebbi l'onore di comandare in italia,
all'italia le opere del montecuc- coli ebbi unico scopo di rivocare gl'italiani alle arti
la sovranità. foscolo, xvii-454: ebbi la lettera respintami subito da firenze:
disse quel ribaldo / per cu'i'ebbi tanta pena e male, / ched e'
. avete reso vano il riguardo ch'io ebbi di rattenere per parecchi mesi la mia
(che così fui rebattezzata tosto che ebbi lo abito indosso), « a me
ribeca / per un genio ch'i'ebbi dalla culla, / non son lasciato stare
patria affligea. papini, 27-1184: ebbi assalti di sensualità ribollente.
, / senza saper perché, n'ebbi pietate. cesari, i-222: la stella
apersi ad arte l'animo mio e n'ebbi ricambio di confidenze. pirandello, 8-196
firence, e scrissi ancor subito ch'io ebbi parlato al papa, poi che fui
li mandasse. beicari, xxxiv-141: io ebbi fame, e destimi mangiare, /
fame, e destimi mangiare, / ed ebbi sete, e destimi da bere,
, intesi, e riletta poi che l'ebbi, d'alegra soavità -
. scritto attestante l'apprezzamento e la conpres'ebbi la mente. maestro sanguigno, 67:
giovene mia compagna cara, / poi che ebbi facto mia rechiesta chiara. ariosto,
olio). bonavia, 344: ebbi del vino da antonio soprascritto grossetti 24
al suo passo, / poi ch'ebbi alquanto la virtù ricolta. nardi, 12
dia avere da me, li quali ebbi en deposeto per recomparare certe sue possessioni.
di voi. della casa, 5-iii-92: ebbi... la lettera che vostra
'l dolce figliuol mio / nulla cosa ebbi, fascia né mantello. laudario della
lomazzi, 372: di stadi vintidue ebbi ricorsa / di men- none la statua
: a te, caro signore, ebbi recorso, / che sei mio porto e
posso. / ricucimi la spalla ov'ebbi il bosso / animato e ristringimi la bocca
, 2-xxiii-185: insomma, non c'ebbi mai passione [per la fotografia].
della rivoluzione giacobina. papini, 27-1165: ebbi schifo della commedia cne ignobilmente ritrae le
il tolsi; / poi ch'io l'ebbi, mi dolse, or mi riduole
due crocchi più sussurroni della città, ebbi a convincermi che torino ridondava dell'insigne
.. / ne la patria ridurmi ebbi vaghezza. magni, 78: terminate
ii-1-584: prima di ridurmi a casa, ebbi vaghezza di vedere, forse per l'
concisa riesposizione complessiva che di questa disciplina ebbi occasione di fare nel 1928.
. f. fona, 4-258: non ebbi finito appena di trascorrere quelle parole mortifere
una stanza nella sua casa, e non ebbi coraggio di rifiutarla. leopardi, iii-40
e, all'improvviso rifluire, io m'ebbi / posta la mano al cuore.
: io..., che non ebbi mai l'animo di fare il riformatore
si volsono con tanta rigidità che io ebbi paura grandissima. d'annunzio, iv-1-68:
. marino, xvi-57: talora / ebbi a dir che costei non era amante,
invecchiato di molto e patito, e m'ebbi un'accoglienza sì rigida che non osai
ma da lunedì sino a ieri io ebbi la noia e i dolori delle varici che
sappia d'essere rigorosamente sorvegliato, non ebbi sin qui alcuna perquisizione. -sdegnosamente
mente gialli in ognuno dei tre individui che ebbi in mio potere. e. cecchi
: avete reso vano il riguardo ch'io ebbi di rattenere per parecchi mesi la mia
. magalotti, 7-125: sabato mattina ebbi dal signor principe vostro nipote la cassettina
gaudiozo, intesi e riletta poi che l'ebbi, d'alegra soavità conpres'ebbi la
l'ebbi, d'alegra soavità conpres'ebbi la mente. boccaccio, vtii-2-263: presolo
fanno una cena. nievo, 402: ebbi campo indi a poco a rilevare che
, 34-1 (532): quando ebbi rimandato molta acqua salsa, la quale
dotta, / risposi male, e n'ebbi questa botta. cantù, 526:
tanti rimbrottoli, tanti / rimproveri glie n'ebbi a fare. tommaseo, 18-1-1175:
intensa. macinghi strozzi, 1-387: ebbi della partita di lorenzo grande rimescolamento.
nel sangue. de amicis, xii-260: ebbi un chetti, 1-534: la seda
. doni, 2-62: io, quando ebbi ben ben la cosa rimestata di qua
splendore. alvise contarmi, lxax-3-97°: ebbi modo di rimettere di primo abbordo tra
edilizia). bonavia, 103: ebbi da ser francesco di berto chiamato ser
. f. cavalcanti, 65: ebbi in tutto dal comune fiorini d'oro
forza. vasari, 111-72$: vi ebbi comodità, tagliando, di fare sfondati di
, 1-8: mi fu detto ch'io ebbi molto bibì... rimpolpato,
ed avendogli raccontato lo stato dell'infermo ebbi una piccola ricetta, colla
ii-4-192: dopo trovato, subito che ebbi la tua lettera, un fascicoletto del
oggetto). aretino, iv-3-212: ebbi molta gran volontà di venire a far
! pascoli, 1- 504: ebbi un'intenzione analoga a quella che ti duoli
una volta a sua riqui- sizione / ebbi a dare il cappuccio a rinformare. giuliani
maggior luce, rinfrancato nell'animo l'ebbi in segno di lieto augurio, quasi il
refrigerasti e rinfrescasti il capo mio ch'io ebbi vittoria di colui mediante la tua virtù
fatto cenno di una conversazione che ieri ebbi lunghissima con certe alte piante, verso le
sorbetto otto. carducci, ii-19-16: ebbi il 'rinfresco'veramente squisito; e ne
2-54: m'ero tutto ringalluzzito, ed ebbi la tentazione di credere alle loro parole
lasciai ismozicato. / oppure i'l'ebbi poi ringangherato, / ch'era rimaso,
, v-1-370: nell'ora della partenza ebbi cuore di abbandonarti perché, avendoti amato
e di fare ardere altrui. io ebbi uno spasso mirabile nel leggere e rileggere questo
17-48: a favore / del senato romano ebbi pensiero / d'ire alla guerra a
vassileo mi fu consignata questa piazza, ebbi pensiero prima di sepelirmivi che di rinonciarla
c. gonzaga, i-189: ciò ch'ebbi di grazie or parmi un sogno;
. mazzini, 30-274: io non ebbi finora i decreti pontifici; ma se
di stelle infiora, / forza non ebbi a trapassarne il lido. e
caro, 12-i-152: riavuto ch'io ebbi l'origine dal molza, lo diedi
lo copiasse per voi, e intanto ebbi nuova da fiorenza, per onde messer camillo
, dicendo lei, poi ripreso ispirito ch'ebbi [ecc.]. leandreide,
venne voglia, finite che io le ebbi, di cambiare maestro. tasso,
certi suoi giudizi [del pascoli] ebbi la riprova che il suo spirito era tuttora
] nel borgia. montale, 3-88: ebbi la fortuna di risalutarlo vestito da zaccaria
, 27- 594: non appena ebbi ricevuto quella inaudita rivelazione ogni mia apparenza
verso la quota 12, e m'ebbi su la fronte il bacio di nino randaccio
in giorno sempre più gli spiriti, ebbi paura che la questione maggiormente s'inasprisse.
e spiegazioni. spallanzani, 4-vi-426: ebbi dalla natura que'rischiaramenti che indarno cercato
alquanto la bocca. i giorni passati ebbi il piacere di conversare con vittore de
. g. visconti, i-7-78: ebbi comerzio col tuo patre antonio: /
giorno che io gli dissi, perché ebbi il mio solito risentimento, che mi
risentito l'osso sotto la ferita ch'io ebbi nella faccia, che mi dà assai
, lxxxviii-ii-631: alzando gli occhi, i'ebbi risguardato / che 'nver di me veniva
accidente che in mezzo allo svenimento mio ebbi a scoppiar dalle risa. pirandello, 8-784
come per quella del cardinale in lombardia, ebbi rispetto di mandare a chiamarlo, come
adorne. pascarella, 1-159: a desinare ebbi paltò onore di avere a commensale
vera m'inviava da roma... ebbi il torto, ieri, in un impeto
procedure aborrii. gatto, 6-129: m'ebbi da quel vento / di strazi ormai
libro intero, e non ristetti finché non ebbi sfogliati un gran numero di quei volumi
tardanza del signor don giovanni, onde ebbi tempo di ristorarmi in quella città alcun
. visconti venosta, 312: io ebbi la fortuna di poter assistere a quella memorabile
di interessamento. carducci, ii-n-195: ebbi lo stato di servizio, e lo recai
mi risvegliai sotto la luna -nel sogno ebbi un brivido al pensiero ch'ero là,
-assol. mazzini, 10-141: ebbi la vostra del 14 settembre. io la
: li quali poi che tutti gli ebbi con ritenente memoria compresi, bassati gli
indispo- sizion causata dalla febbre che io ebbi in roma, o forse dalla vecchiezza
l'amai, dove sommessa / io l'ebbi ignuda a me tutta, la pura
signore, il motivo della ritenutezza che ebbi l'onore d'ac- cennarle nella risposta
molini. gir. soranzo, li-1-489: ebbi anco carico di procurare la liberazione di
servitori dove s'andava, secondo che ebbi animo di rimandare indietro il mio cameriere
ai regolatori] la cagione perch'io ebbi v lire...: che se
col mondo nascente / bella innocenza appena ebbi la vita / che, ritornando al
giuliani, ii-422: quella bussata che ebbi sabato, fu poco grossa? cascai
che voi dovete intendere ^ quotidianamente') ebbi sdegno di preparare e prolungare la potenza
, i-23-52: io che tanto piacer ebbi per queste / valli beate, in questi
gozzi, 1-5-203: letta ch'io ebbi questa lettera, la presentai a'miei
non e amore... non ebbi mai un ritrovo che non ti fosse chiesto
. ammannati, xci-iii-130: non prima ebbi i due sacchetti di smeriglio che gli
rimasi due settimane in olanda, ch'ebbi le più belle apparenze d'una felice riuscita
venne alquanti tuoni, e quando io ebbi rivo di predicare, così vestito di sacco
. / dal qual com'io un poco ebbi ritratto / l'occhio per domandar lo
: più di quel ch'in cielo / ebbi udito, di voi, ri veggio
tessuti che coprivano le ultime nudità, ebbi un attimo di esitazione. poi, lenta
nona spazzare la casa, e non ebbi alla santa domenica quella reverenza che io dovea
mantello. brusoni, a-i-234: io ebbi l'ordine segreto di condurre il sultano nella
mai rinchiuso in un carcere, perché ebbi sempre un timore reverenziale dei profeti.
volto, oimé! da cui / non ebbi mai se non guerra e martiri!
della di lei virtù, da cui ebbi giorni sono commis sione di
piei, / maestro, i'n'ebbi, 'n pena me reversa. onofri,
branco quelle pecore... n'ebbi svantaggio (a venderle), ma il
tutto il capo di baci ardenti gli ebbi / rivestito. 6. coprire
11-163: la prima impressione pittorica l'ebbi in brera dinanzi al quadro dello 'sposalizio';
quest'acqua lo rivisolasse; ma quando gliel'ebbi accostata sotto il naso, aperse gli
.. che in questa ambasciata io ebbi in mia podestà furono tutte avviate e rivolte
magalotti, 9-2-39: ieri a 19 ore ebbi il vostro dispaccio e, dopo avere
: nacqui in alfea, né vile ebbi la cuna, / ché arrideva la sorte
, 15-70: una bella sera io ebbi entratura nella casa di un romano de
un romanzo ideale. nievo, 570: ebbi il cervello occupato un'altra volta a
un simile favore; e tanti rompicapo m'ebbi che alla fine, annoiato, non
. idem, 6-343: poi ch'i'ebbi ien di fiori un lembo, /
. bontempelli, i-197: a milano ebbi la ventura e l'onore di conoscere
i-iv- 330: lionardo, io ebbi il ruotolo della rascia. parmi che sia
turno. testi pratesi, 163: ebbi, i quali noffo pagoe per me a
/ di fatto ch'io te l'ebbi sbilerciata / tutta addobbata, com'un bel
., 3-118: poscia ch'io ebbi rotta la persona / di due punte mortali
l'orizzonte. bartolini, 20-127: ebbi anch'io l'ora del sacramento e
su i cameli, che a pena ebbi un panno rozzo da stendergli in terra per
esercito invasore. leoni, 606: ebbi la soave compiacenza che dietro la mia
corpo. mi svegliai al romore et ebbi che grattare. -canto (armonioso o
come un ruogo di re è mando, ebbi a consentire a quanto mi rogava.
la ruota diede un giro e io ebbi un colpo di fortuna, il primo in
navi da se mai... ebbi spavento da farmi morire il cor nel petto
i giornali umoristici, anche dopo ch'ebbi preso ad insegnar russo e ruteno nell'istituto
seppi mai leggere e scrivere, non ebbi nessuna dottrina, ero ignorantissimo e rustico
i giornali umoristici, anche dopo ch'ebbi preso ad insegnar russo e ruteno nell'istituto
la giornea e dicono: « io ebbi la tal donna e la tale, e
c. arrighi, 2-13: appena io ebbi fatto quel pensiero, che cacciando le
/ il sacco, dico, io ebbi a manomettere / tutto un pagliaio. palazzeschi
amico consolatore. pellico, 4-38: io ebbi la viltà di sacrificare al rispetto umano
e sì cara e vaga / ch'ebbi a grado invaghir de'propri danni.
tue finestre saettasti i miei desideri, non ebbi io manco debolezza per difendermi che tu
. bisticci, 1-ii-449: ora finito ebbi le dette 'vite', m'è parato
pratolini, 10-390: mio marito, quando ebbi le bambine, tutte e due le
disse quel ribaldo / per cu'i'ebbi tanta pena e male, / ched e'
sui propri carri. montale, 3-223: ebbi il tempo di spolverarmi alla meglio la
barca fu rovesciata su se stessa. io ebbi appena il tempo di afferrare giorgio per
/ prima, ne le cui braccia ebbi il sapore / primo! se da la
... e, quando le ebbi umiliate le salutazioni delle monache inglesi di
1-159: veduta così inopinata disavventura, ebbi quasi a disperarmi di salvar la fanciulla
tre ultimi canti sani e salvi, com'ebbi ancora gli altri. f. argelati
, xvii-236: sino a ieri io ebbi la noia e i dolori delle varici
comune madre, / o ^ n'uomo ebbi in despetto. bambagiuoli, xxxvii-30:
lo chiama, catarro di vescica: n'ebbi un assalto l'anno scorso in milano
collo lungo. dominici, 4-169: ebbi sì gran paura non fosse rotta la terza
mi ricordo che... non ebbi alla santa domenica quella reverenza che io
, ne avrei chiesto scusa, e n'ebbi delle percosse; fui provocato, non
, 8-140: quando lo seppi partito ebbi il presentimento che non sarebbe ritornato.
che si arrampicava su per il declivio, ebbi una notte la visione fantastica di una
adulterio. beicari, xxxiv-142: i'ebbi fame, e non mi saturasti,
cantù, 3-138: in quell'occasione ebbi a conoscere un bravissimo soggetto nel signor
oggi sono uscito, sono rientrato, ebbi fame e la saziai, dopo il
: fuor dalla mensa, io poi non ebbi alcuna / altr'ora di solazzo o
barezzi, 1-197: sin dall'ora ebbi alcuni sbadigliamenti e tremori che pronosticarono la
ch'io ricevessi l'ultima sua, ebbi notizie da taluno giunto di parigi, come
[giovani], e di sbalzo ebbi le spalline. nievo, 101: quella
da la tua celeste corte, a ebbi nimico ogni celeste nume. a. cattaneo
osteria, quando fui costà la volta antecedente ebbi il commodo in una locanda per me
contesti figur. giusti, 4-i-48: ebbi [dice lo stivale] a soffrire un
che teneva appoggiati contro l'anca aguzza, ebbi un momento di esitazione. -inclinato
/ di fatto, ch'io te l'ebbi sbilerciata / tutta addobbata, com'un
dio tei dica il piacer che io ebbi dei raggi che traeva e dei fuochi che
. magalotti, 7-125: sabato mattina ebbi dal signor principe vostro nipote la cassettina
spuntare dell'alba: e non guari ebbi cavalcato che mi convenne passare la scafa
amicizia in prua, io... ebbi subito a disdegno i testimoni del nostro
cielo che, dal giorno che io m'ebbi l'uso della ragione, io abbia
come li portavo / alla finestra, ebbi sorpresa lieta. / si scambiavano in becco
su questa tranquillità. cattaneo, iv-4-234: ebbi già gravi dispiaceri con amici a milano
; / egli era buio, ond'ebbi a sdrucciolare / ad empoli in iscambio
di allora. pirandello, 7-943: io ebbi la soddisfazione di vederlo scannato lì,
. serafino aquilano, 101: ressi, ebbi assai virtù, preclaro scamno / e
tremenda battaglia. svevo, 3-778: ebbi presto una scaramuccia con guido su una
al buon bifolco. carducci, iii-3-119: ebbi una volta un pendolo a cucù /
splendore. bacchelli, 2-xxiv-438: non sempre ebbi questi occhi scerpellati e orlati di scarlatto
sì curvo e sì mi scarno / ebbi di giostra il pregio e di battaglia
deplorevoli bestemmie. calvino, 7-127: ebbi uno scatto di superbia. mi irrigidii
po', essi camminamenti, e non ebbi il coraggio di mantenervi gli uomini,
albergo ed a vedere le camere. ebbi la precauzione di scegliere la migliore,
boccaccio, vii-186: fiorenza magna terra ebbi per madre, / anzi matregna,
stato, extinsi; / cossi io l'ebbi presi, e vinsi; / e
gemelli careri, 2-ii-211: miglior passatempo ebbi ancora il dì seguente, perché il
innamorò. firenzuola, 746: io ebbi ben dello scemo stamattina, quando io
i-244: mirando la spiaggia, ivi ebbi a scemere / un uomo accoccolato. ferd
labbra. bocchelli, 2-xxiv-438: non sempre ebbi questi occhi scerpellati e orlati di scarlatto
sul letto. ma non appena l'ebbi ghermita... il capo ricadde,
, sul danni a fuggire, / ebbi da rie più d'un de'balzi suoi
pascoli, 1-601: la schiaccia l'ebbi lunedì sera! sarà per la vostra
: tra que'che sanno, un sonno ebbi schiacciato. bronzino, 1-181: dopo
igi: io più volte in simili occorenze ebbi a schiantarmi dalle risa.
pel dosso i be'schiantoni: / n'ebbi la parte mia, mi parver strani
[in muratori, cxiv-46-128]: ebbi anche comodo nella giornata d'ieri di
forba. redi, 16-vii-t41: ieri ebbi la gentilissima di vostra signoria illustrissima insieme
mare /... / ed ebbi a schifo il calzare stivali. brusoni,
aspetto e nelcarducci, iii-23-250: io ebbi a vedere, non per volontà l'
tesoro, / e ch'io di possederlo ebbi la gloria, / ilvò meglio pesar che
infi, 16-109: poscia ch'io l'ebbi [la corda] tutta tavola
matematica. seriman, i-384: sognando ebbi la bella sorte di sciogliere una difficilissima
ho sciolta, / pace ancora non ebbi. barilli, ii-100: non è a
diuna pianta, e, dopo che io ebbi mangiato, per consiglio dello spirito,
di un problema materiale. scioglimenti. ebbi certi scioglimenti. -confutazione di
mattioli [dioscoride], 724: ebbi già io così come altri rintracciatori delle cose
le scodelline e altre scodelle o piattelletti ebbi da barzone. inventario di alfonso ii
. bartolomeo del corazza, 241: ebbi il presente 12 scodellini di stagno, di
diconferirlo al confessore. carducci, ii-12-74: ebbi in questepassate settimane tanti fastidi e tante traversie
: del quarto de'pezzi piantati non ebbi più notizia e secondo ogni apparenza deve
182: nella... ambasciata, ebbi più diletto e utilech'avessi mai in alcuna
fu il primo gran travaglio che io ebbi in firenze: restar padre e guidad'una
3-257: lo scontro fu alla sciabola ed ebbi la sventura di tagliare un paio di
d'una legge, / là dovetal sentenza ebbi trovata, / chi alla morte asprissima la
di tela ragni edi tanta polvere che m'ebbi affogare. de'mori, 1-175:
, 2-63: io... ebbi mai sempre un tale scopo / d'accarezzare
con lo scoppietto, e così l'ebbi. -soldato armato di tale balestra.
luca pulci, i-iii: poi ch'io ebbi scoperta la marina, / facevano
. ma mi sovviene che 10 n'ebbi da contare per più volte. da scorreggiate
poco gli posso dire, perché appena ebbi comodità di scorrerla scorrendola poi con
parassiti. nievo, 1-vi-437: m'ebbi a guadagnare su e giù per le
pur nelle scorse per le letterature straniere, ebbi rocchio sempre. bacchelli, 2-i-200:
quali passa. forteguerri, iv-37: come ebbi finor da tema e speme / l'
ferd. martini, 4-24: n'ebbi scossi i nervi e confuso il cervello
un'occhiata così scostante che io ne ebbi un senso di freddezza fin sul cuore.
, ix-34: dopo lunghe ricerche, ebbi infine la fortuna di scovare unmisero, perduto
intemo delle navi; negli con cui ebbi occasione di discorrere i quali, con mia
, 95: io maestro iacopo fìgico ebbi da nanni di giunta soprascritto fiorini otto
parole e la notte. e io scrittore ebbi di ciò testimonianza da quegli mercatanti ch'
: nacqui in alfea, né vile ebbi la cuna, / ché arrideva la
io scrollai il capo, ché non ebbi molta fede in quel coraggio lontano ancora
. m. membré, 6: ebbi ancor da miser zanetto suo figliolo ducati
. nievo, 594: se ebbi paura, non ne ebbi tanta che mi
594: se ebbi paura, non ne ebbi tanta che mi vietasse di tornar alla
la chiesa] rità ch'io ebbi, vedendole così grandissime, io no.
se ne andò a roma, e ieri ebbi lettere scuro, / serà intorno impeso sopra
. caro, 12-ii-292: io non ebbi mai questa voce 'duoi'perbuona, e con
varchi, 23-74: io n'ebbi disputa con esso teco volendotu che questi cotali
targioni tozzetti, 12-6-57: quando io l'ebbi [l'olio di faggiuole],
una personasola. a un certo punto però ebbi sgomento della leggerezza con cui erravo per
; / egli era buio, ond'ebbi a sdrucciolare / ad empoli in iscambio
povero. c. gozzi, ii-244: ebbi qualche controversia, gozio che io tratto
sdrucciola, morì contento per ebbi libera la mia casa. parini, 471
c. gonzaga, i-189: ciò ch'ebbi di grazie, or parmi un sogno:
del suo ingegno salga a così ebbi tranquillo il mare un tempo, e'venti
dei 'goti'di stefano gobbati. ebbi la fortuna di avere nella sedia innanzi
ostenta i denti. alfieri, i-117: ebbi la giovenile curiosità di visitare anche la
di stelle infiora, / forza non ebbi a trapassarne il lido. 15
segnata del 7... non la ebbi che la mattina del 9. idem
o disciplinare. cattaneo, vi-1-283: ebbi verso la fine del 1840 incarico di
fermatomi, poscia che io mirato l'ebbi così dal di fuori, dalla vaghezza
). d'annunzio, 5-485: ebbi il senso vitale della declinazione quando per
ch'i'avea portata, / quand'ebbi arato, sì. lla seminai. antonio
). carducci, ii-n-195: ebbi lo stato di servizio, e lo recai
avenue junot. idem, i-882: ebbi la cortesia di appoggiare le mie labbra sul
semenza ch'i'avea portata, / quand'ebbi arato, cose che il rende singolare da
alle torture. pellico, 4-168: ebbi... ardente febbre tutta notte
tensini, 1-1-12: nella quale impresa io ebbi carico di far fare e mettere i
bersano, 357: negli giorni santi ebbi una lettera di vostra signoria...
. poliziano, 1-584: i'non ebbi già mai di tuo'belleza / se
poni, 2-10: quando ebbi preso fiato, parlai più sensatamente della
, 11-237: due sole rivelazioni poetiche ebbi, la lettura di shakspeare...
un risentimento delpanime quella esitazione ch'io ebbi, la sera del ritorno, prima
m. cavalli, lii-3-137: io ebbi anco in commissione al partir mio procurar la
/ oimè! non così tosto / mirato ebbi quel volto / che di subito n'arsi
onorario. carducci, ii12- 245: ebbi la vostra poesia veramente pietosa per il povero
pinde- monte. carducci, ii-n-173: ebbi, e regalai a un foscoliano,
la ribeca / per un genio ch'i'ebbi dalla culla, / non son lasciato
vassileo mi fu consignata questa piazza, ebbi pensiero prima di sepe- lirmivi che di
da quel bel volto, / non ebbi ora serena, / né spero aver più
prevedevo s'avverò così fulmineamente che non ebbi il tempo di far agire le serrandeche pur
giuliano de'medici, 26: poi che ebbi lì drento alquanto corso, / vidi
servili. n. franco, 7-434: ebbi in odio, dal dì cn'io
: io, credutolo morto, non ebbi cuore di sostenere la giustizia di mio padre
. bonciani, lxxxviii-i-315: com'io l'ebbi visto, in mezzo il core /
non slegarlo ma lentarlo mai / non ebbi forza, sì stretto era e sodo
, ii-297: non è qui ch'io ebbi per la prima volta questo lusso incredibile
, sfebbrato, m'alzai da letto, ebbi l'impressione che un gran mutamento si
dino da firenze [tommaseo]: ebbi uno ramo di salcio verde, grosso
., 8-9 (1-iv-758): non ebbi paura niuna: eper ciò di questo non
/ d'amor usai, quand'io non ebbi altriar- me, / chi verrà mai
portata, / quan d'ebbi arato, sì. lla seminai.
accettati e letti, 7 e n'ebbi da le risa a sfondo- lare,
preghiera. idem, 1-203: io ne ebbi mato in viso da un'ira
tuo torma /... / non ebbi ora tranquilla, ovunque i'dorma;
tue finestre saettasti i miei desideri, non ebbi io manco debolezza per difendermi che tu
1-197: cominciai a sfrontarmi e quanto ebbi di vergognoso lo cambiai in tanta sfacciataggine
/ el'estro or più non ho ch'ebbi già prima. 2. usare
rispondermi, puoi cercare di me che non ebbi nascendo la tua sfuggevole natura. bacchelli
. macinghi strozzi, 1-338: io ebbi e dua fardelli della seta mandata pel
sghembo / occhio spregiai tutt'altro ed ebbi a vile. -odioso, spiacevole
per i due car- melich. poi ebbi uno sgombero complicato e dal sotterraneo passai
ogni saluto, ad ogni sgombro, / ebbi quasi un dolore. 3
», 7-vii-1912], 23: ebbi la fortuna di imbattermi in questa egregia signora
interesse esorzione contro gli ebrei, io ebbi, con un brivido di orrore, la
ardoree antonia scalese. papxni, i-468: ebbi sempre in me, più fonda e
, / così cattiva sgravidanza io ebbi / e sostenni nel parto acerbe doglie
magalotti, 9-2-39: ieri a 19 ore ebbi il vostro dispaccio, e dopo avere
ripetei più volte la domanda, ma non ebbi in risposta che cattive sguerciate.
part. pass. del suo ebbi alcuna cosa. deh'per tua fé sguinzagliagli
, i-137: chi diceva: « ebbi solo questo »; e chi: «
solo questo »; e chi: « ebbi solo quest'altro, e feci sì
re queste storie, so di sì ch'ebbi a fare di belli giornali. ché 'l
sicumera che, veduto che io l'ebbi, voltomi a misser alberto, dissi
di stelle infiora, / forza non ebbi a trapassarne il lido. poerio, 3-62
. strozzi, 1-283: poi ch'io ebbi / fatto 'l marito prigion, lo
le terre tutte / quante io n'ebbi in signoràggio; / perché i beni dello
cervello. bresciani, 6-ii-264: io ebbi a'mei dì la matta vaghezza d'
giudizi. delfico, ii-305: quando ebbi l'onore di essere del numero dei
metrica. pavese, 10-198: sempre ebbi cura di non lasciar tiranneggiare, pronto
iv-234: sin dalla prima volta in cui ebbi a sostenere in cospetto al parlamento il
faldella, 15-70: una bella sera io ebbi entratura nella casa di un romano de
parini, 679: sinché io non ebbi quattrini in tasca, la cosa andò bene
, ii-13-16: quando da presso poi l'ebbi veduta [la fortuna], /
: all'università, a roma, ebbi una ventata di sinistrismo. u. la
, a dispetto di mille profezie sinistre, ebbi la consolazione, il giorno di natale
di grammatica. zanon, 2-xviii-300: ebbi la consolazione di udire che nella sala
973: fui la tua schiava e t'ebbi come sire; / ep- pur ti
. g. gozzi, i-27-161: appena ebbi luogo per me e per un gatto
. barezzi, 1-108: in ogni cosa ebbi buona sorte, consumato, rubato,
/ d'amor usai, quand'io non ebbi altriarme, / chi verrà mai che
tu mi seguivi dall'alto; / ebbi un volto di smalto, immoto sul grido
di testimoni. mazzini, iv-4-27: ebbi non solamente la vostra, ma avrò
, infi, 5-72: poscia ch'io ebbi 'l mio dottore udito / nelle stazioni
segno / smarnto, il pegno solo ch'ebbi in grazia / da te.
del tuo bel canto, quando l'ebbi inteso, / m'ebbe sì d'amoroso
incaccabaldolar sì bene... che non ebbi a sapere io spicciarmi dalle sue incaccabaldolature
sant'agata. svevo, 3-590: ebbi... un'altra smorfia di disgusto
descritte smotte io faceva queste riflessioni, ebbi talento di vedere la qualità del gaz
un contrasto, il perché io non potevoaprirle ebbi a smozzicare il legno, pure alla fine
che ti fui servo, / non ebbi tregua mai pace o riposo, / e
desideri, d'impossibile, che non ebbi più pace. dossi, ii-27: approfittando
], i-200-8: aperto l'uscio sì ebbi trovato; / ver è ch'era
ottenne un'udienza dal cardinale; l'ebbi, come io dico, di un'ora
cortesia d'un degnissimo prelato vivente allora ebbi la facoltà di soddisfarmene alla sua mensa
slegarlo, ma fintarlo mai / non ebbi forza, sì stretto era e sodo.
'1 superbo suo figlio a soffrir ebbi. malvezzi, 8-312: è più utile
, 971: nella gioventù mia non ebbi maestri se non di grammatica, e dui
ch'altri no m'intendeva, ond'ebbi scorno; / e puossi in bel soggiorno
sommesso. papini, 27-683: quando ebbi il primo figlio l'imperatore non mostrò
oggi per l'appunto ch'io ebbi l'onore di conoscerla, e vorrei pure
par che mi sfaza, / ch'eo ebbi di voi, donna, compimento. dosollacciarsi
parnaso, / né con lo strale ond'ebbi punto il core / sollicitar il volator
e giusto. galileo, 1-1-296: ebbi ferma promessa d'una pensione per mio figliuolo
tardanza del signor don giovanni, onde ebbi tempo di ristorarmi in quella città alcun
del tuo caldo, quanto fuoco io ebbi da te a alleggiamelo del mio freddo.
adolescenti. pecchi, 12-123: io ebbi la dabbenaggine di solleticarlo proprio in quella
son mai per dimenticarmi de'sollevamenti ch'ebbi dalla sua affettuosa assistenza nell'altra mia infermità
si rissolvé. mazzini, 50-39: ebbi dì sono la vostra dell'8. alla
le lusinghe, / ond'io non ebbi mai la lingua stucca. -inghiottire
/ e sempre in mar di guai m'ebbi a sommergere. -incorrere nella dannazione eterna
l'amai, dove sommessa / io l'ebbi ignuda a me tutta, la pura /
intelletto insano / per la gran gelosia ch'ebbi di lei: / e s'io
, 754: notizie dell'antico patriotta ne ebbi dopo, per caso, e per
si specchia: / l'addio, ch'ebbi là sotto, pur suonami all'orecchia
]: quanto al negozio dell'inquisizione, ebbi già ordine da nostra signoria di soprassederlo
che dolci guerre ed aspre paci / ebbi con filli! e l'una e l'
, 6-38: di seguir col pensiero ebbi ardimento / un desir pronto a sormontar le
sorprese, / che prologo e finale ebbi a comporre. -cogliere di sorpresa
nell'* apologia'... non ebbi altro scuopo che di manifestare...
ora ne sorrido, un poco; ma ebbi un colloquio con la morte assai fiero
: ch'i'fosse pigro, socco, ebbi sorte, / e no posso veder
e in ogni peggior sorte di libidine, ebbi campo di convincermi che tutte le famiglie
sappia d'essere rigorosamente sorvegliato, non ebbi sin qui alcuna perquisizione. pascarella,
bembo, 8-66: venerdì notte io ebbi... dure e affannose e so-
tristezza. bembo, 10-v-74: io ebbi le vostre di febbraio pur piene di
per terra / ma quello, ond'ebbi in sì spessi sozzopri, / gusto insieme
29-72: quand'io da la mia riva ebbi tal posta / che solo il
, 5-ii-141: l'anno passato io ebbi più gran fatica a sostenere quella piena doppia
vantandosi. buti, 2-258: 'ogni uno ebbi in dibeltramelli, ii-623: il padre
membrando il giorno ch'io v'ebbi in balia / ed i'vi presi ciò
sovrano, / giuro che da nicandro / ebbi eurilda in custodia e ch'ei la
volte; / ma di ragion non ebbi sovenenza. c. malespini, i-49-131:
boccaccio, vit196: quel ch'i'ebbi dall'aurata spada / perman d'amor,
se spalleggiai la vostra supplica, non ebbi seconde mire. -contribuire all'affermazione
, se non di relegazione; ebbi tormenti inusitati e li più spantosi del
viluppo gli sparigliati retaggi che conteneva, ebbi materia larga su cui riflettere. 2
il volo dell'aquila lombarda, io ebbi il torto di pigliarmela con l'opera
/ ch'arsi quanto 'l mio foco ebbi davante, / or vo piangendo il suo
morir crocifissi. guerrazzi, 14-95: ebbi la ventura di coglierne l'ebreo tra
b. pitti, 1-233: io ebbi lettere da mio figliuolo e da filippo
vidi e gustai e da poi ch'ebbi letto / lo spazioso tema, il tuo
spazzano via. chiesa, 5-118: io ebbi appena il tempo di spazzar via le
più ragioni di confessare: « io ebbi torto! » 5. riconoscere
g. gozzi, i-25-213: io ebbi quasi soddisfazione che la lucerna si spegnesse
p. della valle, 4-i-236: ebbi tutti gli uomini miei, cristiani e
più allargato nella facoltà di spendere, ed ebbi per la prima volta una piccola mensualità
senza complimenti. bersezio, 3-183: ebbi occasione di parlare di co- desto signore
pini, 27-1064: io non ebbi a che fare, fin che l'ebbi
ebbi a che fare, fin che l'ebbi vicino, con boccaccio, dee
veggio e sento / che per aver salute ebbi tormento, / e breve guerra per
li peccatori / e per li giusti n'ebbi grande rangura: / non se vergogna
s. v.]: una volta ebbi a andare a firenze per un negozio di
amai, dove sommessa / io l'ebbi ignuda a me tutta, la pura /
tempo sbrigavo le mansioni di sergente, ebbi agio di conoscerli e di stringere amicizia con
'romancero generai', e poco infatti ebbi a spiccare da quel giardino e molto
sì larga vena de corpi loro, io ebbi a venir meno di dolore e di
pieghevole. landolfi, 22-42: quanto ebbi da leggere, per addormentarmi a mia
macinghi strozzi, 1-129: da bagnacavallo ebbi tremila spilletti. lorenzo de'medici, ii-
visconti, ii-3-2: troppo in giovenezza ebbi fidanza / pensando ch'ella fusse senza fine
ancuora te amica, pure che non ebbi il stomego freda. citolini, 199:
vermiglio. bonavia, 367: item ebbi uno copertoio maschile a spinapescio di stima
. frezzi, i-9-1: letto ch'io ebbi ciò che nel sasso era, /
, l'impulso a farlo veramente, l'ebbi soltanto un anno fa. -inclinazione
558: io... ebbi l'onore di dire l'ultima parola di
. deledda, v-935: dopo che gli ebbi offerto una tazza se stesso: essere problema
ad agire. delminio, i-344: ebbi a grande miracolo che, scrivendo io a
n'ebe boncino et vini libre io ebbi. = comp. dal pref
uno stile. tommaseo, 11-238: ebbi poscia occasione... di commentare
xiv-134: spolverata ch'io l'ebbi [la lira], incominciai ad osservarla
può avere. carducci, ii-12-245: ebbi la vostra poesia veramente pietosa per il
, 1-xxxvi-274: tornato finalmente a padova, ebbi ad assistere al matrimonio d'un amico
limitati). baldini, i-537: ebbi immediata e netta l'impressione che lì,
, s'un tempo in sprèggio / ebbi l'acceso tuo caldo desio, / or
f. f. frugoni, iii-673: ebbi un altro disinganno sott'occhio...
serafino aquilano, 237: mai non ce ebbi un giorno ameno e valido, /
ceresa, 1-2, 1: in odio ebbi la vita e l'alma a schivo;
. ben congiunti agli òmeri / m'ebbi i nessi dei tendini se alcuno / di
/ d'amor usai, quand'io non ebbi altriarme, / chi verrà mai che
de roberto, 10-235: al quinto giorno ebbi la sua risposta. l'ebbi alla
giorno ebbi la sua risposta. l'ebbi alla posta, la lessi per via tra
più allargato nella facoltà di spendere ed ebbi per la prima volta una piccola mensualità
c. carra, 647: terminato che ebbi il lavoro, mi recai dal committente
. testi pratesi, 261: anche ebbi dal sindaco di meggana per lino ch'
, sospiri, pensieri e afrizione / ebbi vernando in quel selvaggio loco, / ché
1-231: stamane io volsi uscire ed ebbi scorno / dal primo e dal secondo che
prefetto di questi studi, poiché glien'ebbi comunicati i primi stami. rosmini,
mi sia mostrato. magalotti, 9-1-167: ebbi il libro del monsignor febei, del
tipografia. arisi, cxiv-4-246: ebbi poi il mio platina da milano passato
razzi, 6-68: nascoso ch'io ebbi lo scolare in uno stanzinac- cio che
balorda per la mala notte che io ebbi. g. b. ricciardi, 45
con più gran male ch'io non ebbi l'altra... non vi staro
quasi marmorizzato. palazzeschi, i-460: ebbi un'artrite acuta e * son quindici
stella, cominciai / 'amare, i'ebbi nel core allegrezza. lorenzo de'medici,
. caro, 12-ii-26: io non ebbi tempo né di stendermi a milano né
1-125 (285): finito che 10 ebbi di desinare, essendo restato un poco
obizzo, 12-152: ombrato il senno ebbi cotanto / da solfureo vapor di stigi
.. una gamba per una stincata che ebbi ieri da un cavallo. n.
orzo non so quanto. / acconcia ch'ebbi lei, così in isproni / stivalato
/ il sacco, dico, io ebbi a manomettere / tutto un pagliaio e ci
]: quante angosce abbino le te v'ebbi di che ridere e stomacarmi assai.
leoni, 30: di noie n'ebbi già anche sul restauro della tomba di petrarca
pazza idea. svevo, 3-566: ebbi tutta l'impressione di trovarmi da canto
caporali, ii-69: gli uffizi che ebbi, non mi fur mai tolti, /
, io nel partire dal nostro monasterio ebbi ordine dal padre abbate mio superiore che
fastidioso. d'annunzio, ii-324: ebbi acuto l'orecchio / al rombo del
. bettini, 125: nella gola / ebbi una stretta di rabbia e di pianto
la compassione e 'l cordoglio ch'io ebbi di te quando ti fu tolto lo scudo
dio sa la stretta ch'io n'ebbi. buonaparte, 1-6-19: tu mi cavasti
che stretto / dalla malvagia cura, / ebbi, soave e pura, l'imagin
poco altiera. de amicis, xii-16: ebbi un disinganno, peraltro, quando la
dissi quest'eccezione in casa vostra, ebbi lo strillo da tutta la conversazione, della
bacchelli, 18-i-29: il dispiacere che ebbi quando la polmonite lo portò via in
fuori dall'aria solita a respirarsi, ch'ebbi alla gola una specie di strozzamento.
valuto niente stormenti, / medeci ch'ebbi, cum grandi argomenti; / pur vene
sommerso le lusinghe / ond'io non ebbi mai la lingua stucca. machiavelli, vi-100
risoluzione. d'annunzio, ii-200: ebbi / tant'occhi per istupirmi / di te
631: alzando gli occhi, i'ebbi risguardato / che 'nver di me veniva
giorno tanto lei mi stuzzicò che 10 l'ebbi a dare le medesime busse. f
tebaldeo, cap., 13-214: non ebbi mai più de una tela al subbio
via di sublimazione ma soltanto nella paternità ebbi la mia redenzione. alvaro, 19-37
ingrati / ch'a farmi traboccar spesso ebbi accanto ». 10. avv
, vile. liburnio, 75: ebbi credenza fermissima lo succidume del sangue vostro
una bambina, di una s'ebbi in dosso qualche vestito di taglio moderno,
salute. giordani, ii-1-274: io ebbi buono il viaggio, nonostante la stagione
. targioni tozzetti, 12-3-246: finita che ebbi la soluzione e bollitura descritta, passai
). bonavia, 209: item ebbi contanti a dì xm dicembre in 1390
primi sconforti. tapini, x-i-20: ebbi, a volte, la tentazione di fuggire
: mi sovviene del brivido magico ch'ebbi in una sacrestia della terra sulmon- tina
10 poco gli posso dire, perché appena ebbi comodità di scorrerla assai superficialmente. malpighi
martini, 65: fui interpellato, et ebbi a portare un monte di supellectili.
per l'ordinariato professionale... io ebbi sue molte supplicazioni. -richiesta
ricolme. da ponte, 238: ebbi il supremo diletto di veder per più giorni
incirca; non chiesi, e non ebbi pubblici sussidi. mazzini, 69-215:
14-256: giunta in chiesa non ebbi neppure il tempo di fare le prime
un branco quelle pecore... n'ebbi svantaggio (a venderle), ma
viluppo gli sparigliati retaggi che conteneva, ebbi materia larga su cui riflettere. -schiuso
. grasso, 28: io non ebbi mai tabachino alcuno, ne manco vado
quella tanta moltitudine di taccoli, che io ebbi l'onore che fussero ricevuti da vostra
preparazione. fagiuoli, x-174: ebbi un talentaccio sì profondo, / che sempre
g. bersano, 373: ebbi la vostra per misser scipione e..
. nuovi testi fiorentini, 302: ebbi uno tappetto, che. lli recò lapo
manomesso tutte le botti ed i caratelli ed ebbi tutta la famiglia in faccenda..
quell'animale di baracco, giacché non ebbi tempo per la posta ma sento, che
: t'amo! tel dissi, ea ebbi maraviglia / io stesso del mio ardire
forteguerri, vii-17-76: di tua mogliera non ebbi desio / e seella è pregna non sono
: di lei, a suo tempo, ebbi qualche notizia, a napoli, attraverso
d'autofono. betteioni, iv-317: io ebbi l'audacia di parlare d'amore a
perdono. svevo, 3-562: non ebbi mai un dubbio ch'egli non avesse tenuta
a me confessando che quella ch'io ebbi col padre fu fratellanza, non amicizia,
fracchia, 51: annodata che ebbi quella cravatta intorno al collo, tutto
un ricordo, no, / come l'ebbi, l'ignoro. 10
anima. pea, 7-320: ora non ebbi l. cambi [« scienza
: o roma, come un barbaro ebbi gioia / di te quando il desio fiutar
terrosi e bucce delle patate e quanto n'ebbi piene le due mani quel cibo avidamente
: vidi e gustai e da poi ch'ebbi letto / lo spazioso tema, il
. magalotti, 0-2-185: venerdì sera ebbi un onor grande,... in
, disse alle turbe: « io ebbi testazióne maggiore che giovanni ».
arte, ma pure dagli anni miei primi ebbi vaghezza d'impararla. c. levi
debite parole e con l'anello l'ebbi sposata, domandandola se ella me per marito
morte; e per la scurità ch'io ebbi, vedendole così grandissime, io no
, 29-vtii-1909], 200: io ebbi da lui lajxrlemica tibulliana col de zerbi.
/ andava, e sopra li altri ebbi corona: / or mo'come livrier
allora il portare la una lettera che ebbi ieri dal signor re. fagiuoli, ii-118
formento in pubblico, e l'ebbi ed immediate trovai li pannat- tieri de
ieri, e non vi fu modo: ebbi parecchi visitatori che mi tolsero assolutamente il
chiabrera, 3-145: ora ieri io ebbi la vostra lettera la quale mi tolse di
amando, non cessai che tolto / l'ebbi nel letto. 83.
ii-146: pur a dio piacque ch'io ebbi grandissima toleranzia per mantenermi in vita.
'miei. bonavia, 313: ebbi da nicolò ss. to, infine a
6-237: quando fui a mezzo della cameraccia ebbi a spiritare dalla paura, che avendo
avresti saputo; ma frattanto / io n'ebbi tal spavento, / che traballar le
; molto più che appena toccato firenze, ebbi un nuovo tracollo che mi pose in
fin prima del finir della mia adolescenza ebbi l'alta ventura di seguire la dolce traenza
di fiorini: che quelli, che io ebbi, tutti gli ho posti in traffico
ero io tanto lontana, e pure ebbi nella medesima la principalissima parte. fogazzaro
cum bona trama, / cinque piaghe ebbi e due de lor mortale / suspinto
e tramortì in viso a segno ch'ebbi compassione di lei. moravia, vii-16:
si chiami,... mai ebbi grazia di vederne alcuna cosa degna da
lasso!, / loc'o'non ebbi parte, / trapassat'è piò d'anno
quel che già si fece, come 'io ebbi amato'. di tanti anni.
periti] non però vituperino me se ebbi animo traprendere ma- tera sì grande.
. ariosto, 9-48: sei castella ebbi in fiandra, e l'ho vendute:
fecondissima. manzoni, v-1-21: ieri ebbi l'onore di pranzare con un grand'uomo
re, / ch'io non ebbi in memoria, ond'io traseculo, /
tran redi, 16-iii-153: ebbi occasione di veder la maniera, con la
d'euclide. pallavicino, 10-i-156: ieri ebbi una cortesissima lettera del sig. gaudon
scienze fisiche in toscana, 14-2-1-17: ebbi da magonza un trasmesso, con 25 copie
strambotti anonimi, lxv-227: suggiel non ebbi per paur del frodo; / ma
mi aspettavo una cordiale stretta di mano, ebbi a sopportare pazientemente una brusca
corsi, / la volubile dea non ebbi mai / troppo propizia, oppur non me
carducci, ii-17-81: sicuro, che io ebbi il vino; molto buono, e
e stampe della collezione x... ebbi la conferma, per me definitiva,
vinta restai di cortesia, / e n'ebbi la pariglia coll'usura; / perocché
fraticello zoccolante. bacchetti, 9-24: quand'ebbi cenato, segui la gente che andava
firenzuola, 199: quando che io ebbi trapassato i rugiadosi cespugli e i zollosi
picchiata loro per le spalle, gli ebbi messi in volta ben mazzicati.
hanno sommerso le lusinghe / ond'io non ebbi mai la lingua stucca ». dondi