. compagni, 1-40: signori, e' sarà bene a fare rifermare più forte la
.]. sacchetti, 53-119: e' tenne la detta vigna a fitto parecchi
, al corpo di san chimisso apostolo, e' me ne scappa una delle mie.
[par., 25-121]: e' però il guatava così l'autore, credendo
idem, 1-53: mandò alloggiare e governare e' suoi cavagli e scudieri. idem,
di fiesole 'ab antico ': imperocché e' militi sillani, e'quali mandati in
': imperocché e'militi sillani, e' quali mandati in nuova colonia abitavono fiesole
l'abate assai dubioso aspetta; / e' monaci, che 'l fatto ancor non sanno
e capellano. machiavelli, 734: e' canonici, quando il loro arcivescovo o
meriti... il simile fanno e' monaci nel fare li abati. ariosto,
ogni possibile cortesia. neera, 6: e' monsignore; l'abate mitrato, il
: ripensavo con lunga tenerezza i segni ch'e' m'aveva dati d'affetto, sinceri
dalla pena, / abbacchiato ne va dov'e' nel mena. salvini, vii-567:
: andianne, andianne, / ch'e' mi par tuttavia vedermi al fianco / un
elle erono chiare e lucide come ispecchio, e' l'abbacinarono, e copersonle di scarlatto
e chi vi ha insegnato? quando e' si conta, e's'ha a crescere
insegnato? quando e'si conta, e' s'ha a crescere, non s'ha
sua corte, del quale, perché e' sapeva d'abbaco, si serviva a fargli
occhi chiari e splendidi tanto che quando e' fermava veementemente la luce in alcuno lo
fra giordano [crusca]: tanto ch'e' dà quivi un abba- gliore alle altre
in su ogni canto avrebbe detto: e' m'è stato fatto sì e sì.
cupidigia e agli altri diletti del mondo, e' se ne parte mal volentieri. segneri
occupati, ne verrebbe a seguire che e' fossero tenuti e riputati abbandonatoti. abbandóno
sono poi venuti in abbandono, se e' vorrà lo uso dei più, ritorneranno
soprannaturale, che è di mestieri ch'e' ci sia vero e leale, mentre
ci sia vero e leale, mentre e' ci fa scorgere, quantunque abbarbagliataménte,
far risposta, / non so se e' s'è che troppo t'abbaruffo; /
stanze, perché a uno piano e' venissono [ecc.]. tasso,
consentia. g. villani, 8-12: e' caporali del popolo cercarono ogni via di
che sia potente e che a sua posta e' possa fare li uomini grandi e bassi
gli piace. machiavelli, 8: e' romani, nelle provincie che pigliarono..
provincie che pigliarono... intrattennono e' meno potenti, senza crescere loro potenzia
, senza crescere loro potenzia, abbassonno e' potenti, e non vi lasciarono prendere
. 1. nelli, 7-1-3: e' mi dà l'animo... da
: quanto all'abbazia, mi pare ch'e' sia un negozio da farlo bene.
città, e allora aprire i sua granai e' sua cellieri, cioè dare con abbondanza
fatta tenerezza gli abbondava, / che e' non potè le parole finire. boiardo
. approdare. sassetti, 103: e' vorranno anzi seguitare d'andare a raugia
raugia, ancona e venezia, dove e' sono soliti di abbordare, che tentare
le cose, si dice: 'e' s'affolta, o e'fa un'affoltata
dice: 'e's'affolta, o e' fa un'affoltata, o e's'abborraccia
, o e'fa un'affoltata, o e' s'abborraccia '. cicognani, 12-152
, 3-4-173: se ti vien detto: e' ci è invasione di nemici, tu
332: la flotta, dov'e' veniva, fu presa da certi pescatori
allegri, 4-187: a voler ch'e' fussi altrimenti, bisognerebbe farmi rifare da chi
non ho color più vivi, / e' sarà 'l meglio questa storia stia, /
o sia crisalide, onde abbozzolati ch'e' sono, rappresentano al vivo la figura
suo marito. carducci, 592: e' l'amor mio che... /
g. m. cecchi, 227: e' disson non so che, e poi
che tu le abracichi, e tutti e' vizi ti comanda che tu gli fuga.
mente è trista. foscolo, xv-341: e' son tornate, e s'abbuiano e
abete. sassetti, 132: e' gli mazzicano [gli ulivi] con certi
alle loro punte. sacchetti, 173-37: e' m'incresce che io non sono in
dato abilità alli soldati suoi di afforticare e' campi. lettere e istruzioni agli oratori della
e serra, / e fa, quando e' vuol, l'aria chiara e bruna.
tra cristiani abitanti il paese... e' saracini. galileo, 765: ditemi
3-65: cominciarono a edificare le case e' palagi, e a fare troppo più
di predatori, prendessero la stanza dove e' parve loro a proposito, e che
che le proprie madri non vogliono allattare e' propri figliuoli. bisticci, 250: oggi
nascosto. sacchetti, 154-124: e ristorò e' tempi perduti il meglio che poteo,
signori di milano, e quella portavano e' milanesi per insegna; et il gallo
accama in niun modo nella verità, ch'e' pensano di ritrovare. 4
. savonarola, iii-32: solevano acattare e' fanciugli danari per fare stili e ardere
mangiare. carducci, 176: e' t'han diserto i più gentili arredi [
, i quali erano... come e' buoi, punzecchiati, a ciò che
18-31: disse il soldano: « e' convien ch'io m'accerti », /
della mia opera. idem, ii-116: e' muovono a stizza, lo so per
li visitassero. tommaseo, 1-371: e' mi portò il libro acciocché io lo vegga
d'aver liberata la italia, ch'e' sopportava [ecc.]. segneri,
dumila cinquecento. botta, 4-746: e' sono una razza gladiatoria, e chi
7-90: di questo balzo meglio li atti e' volti / conoscerete voi di tutti quanti
, ii-682: rosselino di cianghello boneguise e' compagni deono dare... lb.
... in brevi giorni rispesi tutti e' denari che avevo per acomandita in varie
i suoi strumenti in tal modo, che e' potesse sempre o intagliare o dipingere
altri è detto accompagnanome: considerato ch'e' non si mette mai se non accompagnato
me, che possan'appellarsi accompagnavèrbo, perch'e' si trovan, per lo più,
acconciavo certi scarpel- letti per lavorarlo, e' mi schizzò una verga d'acciaio sottilissima
altro i'non vi guardo. / e' ci son certe cicale, / che l'
girolamo leopardi, 1-52: non credo ch'e' ne fusse uno per cento, /
in bigoncia, / e seppe come e' suol ceramellare; / e le sue maliziette
baretti, i-114: non vedi tu com'e' si santificano l'aspetto studiosamente? come
l'acconcerebbe. idem, ii-154: e' sono molti che al capezzale, quando sono
piange; e che udendo la cagione perch'e' piange, si acconcino più ad ascoltarmi
pagarono per la loro rata sedicimila fiorini: e' pisani anche s'acconciarono e pagarono la
gridando pace, e cacciarne fuori la signoria e' soldati che v'erano e acconciarsi col
. giov. cavalcanti, 331: e' fece armi e cavalli, e in verso
getti, 13-5-4: eimè, che e' si perderà l'acconciatura. g
a lei, anzi da starsi come e' fusse acconcio. 8. accordato
la fortuna talora i non pensati acconci e' rimedi. boccaccio, dee., 8-7
ordigni da gettar pietre, mediante li quali e' facevano parere alli romani l'acconcime delli
appunto e assettato e acconcio le mani e' piedi, come si sogliono acconciare i
. castrato. firenzuola, 611: e' son molti che voglion che per esser
accontamene, / che facevan le donne e' cavalieri. girone il cortese volgar.,
: e s'è celato loco ov'e' l'aconta, / basci e abracci e
1 dubbi. buommattei, 14: e' sarà meglio ricorrere nel primo luogo agli
la menò. cantari, 92: e' furon tre che ciascun disperato / erano,
. cavalcanti, iv-70 (31-32): e' mi ricorda che 'n tolosa / donna
7-62: altri d'accordo lasciando l'armi e' cavalli a'nostri, salve le persone
accordo col papa, dicendo: s'e' sono d'accordo, noi siamo vacanti.
dante, purg., 6-123: e' preparazion che nell'abisso / del tuo
tanto strana. idem, 16-ix-331: e' vi vuole ancora l'accorta industria e disinvoltura
viviani, 1-4: mi viene accordato che e' sassi, che, per esempio,
accostano, non sieno stati creati dove e' sono. vallisneri, i-240: tutte queste
lizzare. compagni, 1-27: e' ci temeranno più, dubitando, che
agevolissimamente e in ottima parte sono cognosciuti e' giovanetti: e'quali s'accostano a'
ottima parte sono cognosciuti e'giovanetti: e' quali s'accostano a'famosi e savi uomini
sì poco, né sì gran numero che e' non si azzuffino. bembo, 1-22
non vuole essere migliore, però quand'e' comincia di non volere essere migliore e accrescere
sacchetti, 181-34: però che popoli e' comuni e tutte le città vivono e
. cavalcanti, 2-51: dall'altra parte e' pare che questa spezie tenga della maniera
alla putrefazione. landino, io: e' sapori secondo galeno sono o dal caldo
. buonarroti il giovane, 10-877: e' par 'n un certo mo'che 'l
di neve, poi che subito che e' vide il sole, e'se n'andò
che subito che e'vide il sole, e' se n'andò in acqua. cellini
le cose hanno a ire / male, e' si rompe il collo in un filo
g. m. cecchi, 15-52: e' sono andati con messer cam- millo /
come stimolante. baretti, i-27: e' rimasono begli e beffati, quando, postomi
il giallo, e mescolatigli insieme, e' fanno un color verde; imperò il
aria, de'cieli, di quello ch'e' stempri nelle nostre marine,..
, acquoso. allegri, 3-6: e' comparve solennemente accompagnato in calimara, in
di toscana, 8-27: dalle quali dichiarazioni e' non si possa appellare, ma a
anni di fatiche e stenti, / ch'e' soffrir volle per l'umane genti,
ma'passi. varchi, 16-130: e' mi pare d'udirti dire, ch'io
tutte quante. pulci, 5-60: e' si sentiva un suon fioco e interrotto,
si sia di quegli aiuti, ch'e' riconosce più adattabili alla lor natura.
addato. boccaccio, iii-5-26: e e' con fermo viso dello inganno / che panfil
: se l'uomo dimanda quali opere e' conviene o s'addà alla femmina, noi
volta il papa usciva a cavallo, e' doveano sempre essergli a fianco per le
la casa de la mercantia sempre tengano e' consoli... una dodicina e
del mese di gennaio e di febraio e' consoli facciano adrittare [siena, 1342
e francamente s'addirizzar© contro a'pisani e' sanesi per combattere. idem, 10-96
vorrei in luogo tanto frequentato, che e' non mi fusse lecito starvi su la
più poderosi aiuti dell'arte, per quanto e' sieno addolo- iacopone, 8-58: non
il sole e la luna oscurorono, e' cieli adolorarono. ottimo, i-246:
: ma, ritornando a'cedrati, e' mi nasce qualche dubbio che questi per
un tratto, a dispetto del popolo, e' reggono. m. adriani, 4-3-341
di carne, che ho addosso, / e' ho ben cento libre di tristizia.
egli muore eretico. savonarola, iii-102: e' sono molti frati e monache che hanno
alcuno che, ritorcendosi l'argomento, e' sia per tornarsene contr'all'ad- ducente
adriani, 4-1-113: e primieramente addurò e' corpi delle donzelle col coreo, con
, ch'è de'maestri moderni, e' disse che co'suoi istromenti visibilmente vide
, 1-115 (269): ma perché e' non mi pare d'essere fatto degno
la legge non promisse a'suoi adempitori e' doni del regno celestiale, ma
doni del regno celestiale, ma e' sollazzi della vita presente. s. caterina
il senato. idem, 744: e' fiorentini, per l'odio avevono con e'
e'fiorentini, per l'odio avevono con e' vitegli e orsini per diverse cagioni,
, e ordinate da desinare, ch'e' sarà qui adesso. g. m.
così salamone, mente, siccome ch'e' conoscea la vanità, valle ben cercando
, iii-390: voi credete pure per fare e' vostri ufici e vostre cerimonie, aver
mosse d'alamagna lasciando il regno suo e' suoi figliuoli piccoli in adolescente etade.
. idem, 38-7: orso, e' non furon mai fiumi né stagni, /
..., e perciò adoperò e' più di male contra'troiani per lo suo
. novellino, 79 (133): e' fue un signore ch'avea uno
: ciò non toglie... ch'e' non fossero e nella sostanza e negli
). giamboni, 4-430: e' figliuoli suoi..., de'quali
: hanno voluto dire alcuni che e' sia [l'aere] verso il verno
. savonarola, iii-491: non vogliono e' principi anche che li sia detta verità
tommaseo]: i vecchi, 0 e' non hanno caldo né umido, o e'
e'non hanno caldo né umido, o e' l'hanno avventizio e adulterino. marino
. guicciardini, vii-56: se adunque e' magistrati aranno minore stimulo e manco freno,
aire temperata. idem, 290: s'e' fossino freschi et belli, stimarei ivi
2-3-1-31: lasceremci dare a credere, ch'e' ci corra sì poco da noi a
da noi a quel maestro sovrano? ch'e' s'affaccendi nel provedere all'universo?
si ristà? alberti, 239: pur e' mi dolea non essere stato di quelli
rimembro... / le donne e' cavalier, li affanni e li agi.
riposo. idem, 8-49: il capitano e' suoi cittadini... attac- càrsi
/ tutto affannoso, e dice: e' non c'è ordine, / che la
, v-117-17: quando l'aloda intendo e' rusignuolo vernare, / d'amor lo
comunità e appresso ogni male che egli e' suoi aveano mai fatto. = comp
molte volte più presto affastidisce, che e' porga piacere il veder fare tante preparazioni.
cicerone volgar. [crusca]: e' benefici adunque e le difensioni largamente sono
, 2-2-4: e 'l lolio, e' triboli, e la gramigna che non
cose antiche, intorno alle quali tutti e' giorni che mi avanzavano...
non trovandosi al capo colei / per cui e' s'era afaticato molto, / con
è di alquanto più spesa, ma e' si stampa meglio con essa, e i
questa cosa gli cominciava a venire, e' parlava assai. tasso, aminta,
né affermare sapea, né negare ciò che e' diceva. andrea da barberino, 1-33
. d'annunzio, ii-425: durano affé e' buoni usi di guerra, / se
cellini, 1-112 (263): e' gli potrebbe anche venir voglia,
si vide a suo senno, / e' montò sopra un feroce afferrante.
cicerone volgar., 2-102: imperocché e' si debba dire, come l'ha
[il dolore] ciascuno di coloro, e' quali saviamente sopportato l'hanno, e
le nòmora [= i nomi] e' meriti delle persone e l'affezione del
contrarietà. sassetti, 203: se e' fu caso del trovarsi le nugole in
galileo, 408: io argomento ch'e' l'abbia per una fa vola,
buono; per es.: * e' gli affibbiò una calunnia '. settembrini,
/ e sotto il vecchio saio / e' tanto mi si affina, / che torna
s'affinisce l'alma, e 'l corpo e' panni; / et ogni omaccio grosso
, fissare. forteguerri, 13-95: e' per le piazze affissa la sentenza.
viso gli era tornato palido e afflitto, e' suoi membri erano per magrezza assottigliati,
modo che 'l vigor delle membra e' quel degli spiriti s'illanguidiscono ad un tratto
, xxi-976 (41): però ch'e' s'era accostato al carbone affocato,
questo vogliono essere situati in luoghi ch'e' restino affogati dall'-acque. segneri,
perché nasce dal gran moto de'polmoni, e' quali come mantaci traggono dentro l'alito
i genovesi morti,... e' cavalli affollati, morti e caduti. segneri
parole,... si dice: e' s'affolta o e'fa una affollata,
. si dice: e's'affolta o e' fa una affollata, o e's'
o e'fa una affollata, o e' s'abborraccia. carena, i-393: questo
dice mezze le cose, si dice: e' s'affolla, o e'fa un'affoltata
si dice: e's'affolla, o e' fa un'affoltata. botta, 4-968
o pali. boccaccio, vi-169: e' romani eserciti..., di dì
regno e di tua gente cura; / e' son cristiani, e tu se'affricante
agevoli riposi. poliziano, 87: e' non è tanto il mormorio piacevole /
sì forte con quegli denti aguzzi, che e' lo scannò. caro, 11-1179:
. lorenzo de'medici, i-192: e' mi s'agghiaccia nelle vene il sangue
.. che se io non riparavo e' cascava morto certissimo. redi, 16-iv-191
/ ch'ei non san più s'e' son freddi o caldi. = cfr
. che hanno saputo con l'astuzia aggirare e' cervelli degli uomini. guicciardini, 106
. salviati, 17-1-2: e quantunque e' sia tenuto un aggiratore, tuttavia in
insieme con lui. sacchetti, 189-27: e' mi sarà molto malagevole a potere aggiugnere
: che lui sempre desidera quello che e' non poss ede, né aggiugne a quell'
qùesto è tale, che sì come e' non è proprio nome della cosa alla
alta biccicucca. salvini, 22-288: poich'e' cenò e aggiustò il cor col cibo
anche il corpettin si estende, / e' calzoncini aggiustatini. aggiustatóre, agg.
; la t'agrava la mano perché e' non è al luogo proprio; lasciala andare
. ser giovanni, i-97: e' ci venne da firenze un giovane..
giovane, 10-877: che diavol hai? e' par che tu t'aggrizzi: /
vapori, seguirebbe con maggior prestezza ch'e' non segue. lanzi, 1-3-12: nei
. pulci, 27-88: e dove e' [orlando] vede la gente s'aggruppa
moneta: né con qualsivoglia tesoro certissimo e' non si può agguagliare a questo.
dove essi dissero che per la superbia e' si era voluto agguagliare al sole.
/ e gli aghetti de seta, e' nastri al tòcco. dizionario militare [
[gli ungari] agiarono le persone e' cavalli come poterono il meglio. livio
muraglie magnifiche e sontuose, o com'e' dice, da uomini agiatissimi. buonarroti
2-1-8-243: parimente non può sussistere che e' ci sia una materia sola infinita, ma
quando rimembro... / le donne e' cavalier, li affanni e li agi
72-7: voi siete molto golosi; e' non vi basta magnare le pastinache,
umile. pulci, 10-43: ovunque e' guata, facea xagnusdèi, / rivolto
d'aco. pulci, 24-109: onde e' punge la mente con mille agora,
che usano le fiere, gli uccegli e' pesci contra gli uomini per iscam- pare
danari due per uomo il giorno per e' lingi, cioè tovaglie e tovagliuoli,
ogni territorio, piccolo o grande che e' si sia, abbia a dirsi * agro
il lume? / cacciatei via, e' debbe essere un pazzo. / donde è
mani, / che vo'direte: e' sono agucchiatori. salvini, v-403: aguc-
dello quale agurio i nostri si rallegrarono e' pisani forte isbigottirono. storia di fra
aguto: fu trovato, e preso; e' dicea non es sere arme
, volgendosi com'ella fa, e' ti converrà cominciare a scendere, e forse
il mulino dell'appetito, vuol dire ch'e' mangia presto e bene, cioè dimolto
però usò questa dizione ah, la quale e' latini chiamano intergezione. alberti, 3
(186): vedendo il re ch'e' si pur rammaricava, teneasi morto,
. villani, 8-9: e il legato e' vescovi vi lasciarono [alla chiesa]
aizono, / casca nel collo, e' satiri lo rizono. machiavelli, 648:
fusse che il cavai misse ale, / e' non sentia mai più caldo né rezzo
: quando l'aloda intendo / e' rusignolo vernare, / d'amor lo cor
ben si sono indugiati alla sgocciolatura; e' si fa appunto l'alba. caro
capo, parendogli che sia quel che e' cerca, chiamandoli zingano, gli fa
la mattina si trovarono tutte colle costole e' nerbolini tutti bianchi. carducci, 281:
poco d'albore, in modo ch'e' non mi poteva vedere in viso. caro
mani, che in tale uffizio ha fatti e' vetri. ariosto, 6-59: e
oro ed argento / ciò che toccano, e' vanno mulinando / e stillando il cervello
ed argento / ciò che toccano, e' vanno mulinando / e stillando il cervello
, dinanzi al loro signore, quando e' mangia, né porsi le mani in
corte avea, /... ed e', provando, tutte le rompea
a sedici, ed alcuni dicono che e' dimostrano avere, chi pigliò quest'armi,
: nella cina mi pare a me che e' manchino d'alfabeto, e di caratteri
126: quella misera pagnotta, ch'e' bacalari nostrali, quasi altrettanti iddei moderni
ed anzi che no sanno, s'e' son giovani, un po'di lezzo.
elementi e però significa li prelati e' quali doverrieno essere alieni da tutte le cose
e arbori e cotali cose; ma e' rimarrà il cielo, e le stelle,
non posso, / farò (pur ch'e' si giuochi) all'aliosso. note
ed allora, lasciato l'aliosso, e' giocano a'noccioli. d'annunzio, ii-710
da'peccatori, allaccia ower lega tanto e' passi loro, che, eziandio quando
come ne minaccia, sentendo che e' vada qualche poco allargando le sue rotture.
, e che vaglia, ciò che e' fa per allargare l'animo e vivere lieto
m. villani, 1. -70: e' soldati erano... per li ventimila
usa, e che le donne non allattano e' figliuoli. voi fate male, perché
, 10-212: non fu follia s'e' fiorentini s'allegarono col minore nimico,
6-432: nel quale anno i fiorentini e' viniziani s'allegarono insieme contro filippo.
nono coloro che a ogni parola allegano e' romani! bisognerebbe avere una città condizionata
predicazioni. savonarola, iii-503: quando e' ti fu cominciato da principio ad essere
che, quando gli piacesse, / e' m'alleggiasse il mal che sì m'
ed ultima allegrezza. alberti, 116: e' diligenti padri da'figliuoli ricevono vere allegreze
. parlamenti ed epistole, v-470-6: e' sun sano e aligro, e de
suo tempo utilmente si tenda, perché s'e' non riceve allentamento e riposo, perde
., 1-1: le gloriose pompe e' fieri ludi / della città che 'l freno
affé / lasciò stare di far quel che e' faceva. = deriv. da
dolce porto, / qui l'erba e' fior, qui il fresco aier m'alletta
.. / ma, or vedete: e' non s'alletta e sta. /
nondimeno, tirato dalla buona natura, e' si puose da se medesimo a bottega
i principali uffici: il primo che e' sieno allevatori di bacco [ecc.]
cercava / di dargnene per moglie, e' si levava / da tomo queste tante
volgar., 151 (206): e' sono molti mercatanti, e fanno compagnia
m. cecchi, 18-8: pur se e' mi riuscisse di lassare / mia sorella
di lassare / mia sorella allogata, e' mi parrebbe / andarne bene quand'anco
mi parrebbe / andarne bene quand'anco e' non mi resti / niente. 3
de le rittadi; e troverai che e' sono state collocate non poche città in
per modo alloppiati,... che e' giacevano per terra stramazzati. l.
8-8: e d'allora innanzi gli artefici e' popolani minuti poco podere ebbono in comune
di lui cotanto cruda, / ch'e' mi sia dato d'una spada gnuda
che es sendo cieco nato e' sia stato alluminato. = lat
cosa, che gli alluminati sogliono guidar e' ciechi, e questo cieco vuol guidare
, 168: e se pure e' noi può spègnare [il bene],
in questo solo almeno è savio, che e' riconosce l'ignoranzia sua. castiglione,
dante, inf., 2-20: ch'e' fu dell'alma roma e di suo
: e l'amanza -per usanza, / e' ho della frescura, / e li
. cavalcanti, iv-55 (12-8): e' [amore] vèn tagliando di sì
loro; poi ritornare messer piero gambacorti e' suoi nella signoria; e in fine esser
e uscire dell'ordine, convenne ch'e' passasse dinanzi all'altare del convento; e
[nella ricetta del medico] una che e' chiamava rob, un'altra tartaro ed
come i nostri, è forza che e' sieno alterabili come questi. buonarroti il
domandò se alcuno fusse stato presente quando e' lo nascosero. varchi, 23-203:
sedizioso. baretti, i-101: appena e' mi diede la vostra lettera..
3: così come coloro che disegnano e' paesi si pongono bassi nel piano a
quella de'bassi si pongono alti sopra e' monti, similmente, a conoscere bene
l'africa e sarai nell'alto mare, e' ti parranno i fatti tuoi di spagna
quasi un così alto silenzio, che e' non mostra essa passione se non indirettamente.
chiaro davanzati, v-298-49: si à e' valimento, / ch'au- cide e
, fenno altrettanto. idem, 26-2: e' m'incresce di me sì duramente /
a cui le cose divengono altrimenti ch'e' s'avesse posto in cuore, diventa
me stesso a forza, / ch'e' tèn di me quel d'entro, et
non fa l'altra gente, / e' talor mangia tanto, / che pur da
/ levando dalle frondi, e stirpa e' fai, / né di porgervi aiuto
, fanno ritorno / agli alveari, e' lor fai compilando / con arte tal
sia potente e che a sua posta e' possa fare li uomini grandi e bassi,
altrove, con altra chiave contraffatta ho alzato e' mazzi, e voglio vendere questi drappi
com'ella va la voce alzando? / e' se ne 'ntende almen qualche parola.
, e guai a quelle navi che e' trova con le vele alzate, perché le
sollecito. guittone, 3-27: e' vi vuole bellore, valore, e scienzia
b. cavalcanti, 2-251: « ma e' si debbe avere rispetto a non.
tu non ami persona, e gli onori e' servigi li quali tu fai, gli
mio padre ne dorrà: e se e' ne gli duole, che ne gli dolga
perdere cosa impossibile da riavere, nondimeno e' si suol dire: « chi bene
fu: e questo fu legno amaro. e' si trovan ben legni amari, e
suo, tosto è di bisogno ch'e' vegni agli amari porti della povertà. boccaccio
boccaccio, i-48: vedi che io e' miei compagni per compassione di te righiamo
'n sua ballia è auciso / ed e' more per ella, / cotanto sembiò bella
molte delle palle erano amate o ramate che e' se le chia massero.
questa mia età di tanti ismisurati pericoli e' m'ha scampato. galileo, 356:
e il fascio grande delle lettere, e' non è uomo in questa casa e
ambienti d'aria e dalle nevi ch'e' passano, si volgano poi a tanta
. b. giambullari, 1-1-598: e' ti parrà forse esser nel travaglio /
nascono le discordie e li tumulti infra e' baroni. idem, 377: sotto
al pari delle nobili signore, / e' fumo d'ambizion, che fa sovente /
di dio. passavanti, 223: ma e' si truovano alquanti, che sono tanto
(èccene egli qua nessuno?); e' truova per venire al suo fine ogni
oggi assai più ambiziosi, più lussuriosi che e' giovani. leone ebreo, 20:
cagione della favola, la qual vuole ch'e' nasca in po; perché ancora oggi
sarìa potuto dirsi / tosto così com'e' furo spariti. idem, par.,
e al malfattore l'altro, acciò ch'e' non rimanesse privato d'amendue. ariosto
2-88 (455): da poi e' si posono a sedere amendua al rincontro
e quanto egli potè menare le mani e' piedi, tante pugna e tanti calci le
libro. g. morelli, 284: e' non m'è possibile di darti ammaestramento
. mannelli, 1-180: come e' furono fuori del palagio, fu
quando era salomone innanzi del tempo, e' si ammattì con una donna pagana. idem
altro che a ammazzare i cavalieri, e' loro cavalli sfondare e sbudellare. bibbia
i'ho per voi fallato, / ched e' vi piaccia ched e'sia ammendato
/ ched e'vi piaccia ched e' sia ammendato / per me. idem,
che dimora lungamente in alcuno peccato, e' non si ne amenda ne la sua vita
. giov. cavalcanti, 186: e' non bisogna ricordarmi quello che è mio
stretta; / chi serba in coppia e' can, chi gli scompagna; / chi
civili. machiavelli, 56: nel governare e' regni, nello ordinare la milizia ed
come potevano e dove potevano, amministrare e' divini misterii. meliini, 1-84:
incora. g. villani, 8-24: e' detti genovesi, ond'era capitano e
ha cura di quelle e di tutti e' porti del regno. b. davanzali,
.. / e tu il sai se e' son ammirandi [in nota: maravigliosi]
. pulci, 24-151: è perché e' crede che il re bianciardino / nel suo
[le pietre] faceano, santo francesco e' compagni con grande ammirazione uscirono fuori del
è ammessibile con le libere istituzioni \ e' dicono male, ché c'è un
levata, alla cavalla unito, / e' verrà alla ammissura al primo tratto.
7-132: per la qual cosa il popolo e' combattitori ammollati si ritrassono da'badalucchi e
la fede? idem, 636: e' bisogna che tu ti affatichi, che tu
cotale maniera dee l'uomo le mani e' piedi muovere e travagliare, però che s'
pascore, / che fa le verdi foglie e' fior'venire; / quando li augelli
noto, e a quel modo / ch'e' ditta dentro vo significando. gino,
i-14: e' fu in piazza di santa caterina / ch'
: amor de te m'ha preso e' ncende con ardore. idem, 87-1:
lo nuovo sbadigliare della bocca, pareva ch'e' gittasse fiamme d'amore. lorenzo de'
, 1 -77: con tal milizia e' suoi figli accompagna / venere bella, madre
.. la pregavo fussi contenta fare e' piaceri miei. cellini, 1-23 (65
l'amorosa leggiadria. idem, 39-45: e' parlan con vocaboli eccellenti; / vanno
in uno giardino con molti baroni, e' giucava a scacchi con l'amostante di
/ e muoia l'amostante traditore / e' suoi seguaci e tutta la sua corte *
23-2: la vite alba, la quale e' greci chiamano ampeloleuce, cioè ampelos vite
dell'animo... è nel disprezzare e' dolori. alberti, 13:
il giovane, 9-308: orsù, ch'e' se la sa: / salga a
idem, cent., 14-44: ma e' passò con gran fatica et ana
: tu di'anche il vero; ma e' bisogna che tu awertisca ch'ei non
con dio, ché a ogni modo e' non può farti la minima bricia di male
baretti, i-18: voglia dio che e' passi presto questo mese, in cui dite
pien non sanno. baretti, ii-204: e' non vi potrà dire come io amo
; / per far conoscer meglio e sé e' suoi. idem, purg.
cellini, 2-64 (413): e' mi prestò... dua ancudine e
da s. c., 20-1-13: e' si dee dare riposo all'animo,
. giusti, i-407: lo stile e' mi pare schietto e facile; la
. cellini, 1-9 (39): e' non ci va, non dico anni
: andossene sì di subito, che e' non mancò chi dubitasse in lui di veleno
segni, 9-7: intervien però, che e' si lasciano andare alle voglie de'litiganti
m. cecchi, 249: se e' ci va tanto tempo a conchiudere / gli
che varii in tutto; / ancorché se e' non va con la comedia / quanto
comedia / quanto al subietto di lei, e' va almeno / perché è poema.
poema. c. dati, vii-3-107: e' mi pare che noi facciamo come quelle
tienti oggimai tu di non fare ciò ch'e' vuole. sacchetti, 186-58: va'
il giovane, 10-952: non so s'e' vi rammenta / de'tempi com'andaro
: dite, malebranche, / quel ch'e' vi par, che qui v'andasse
a dormire. machiavelli, 636: e' bisogna che tu ti affatichi, che
bastonato. lippi, 6-94: ma e' non lo crede, s'ei non va
testa. lippi, 3-47: e s'e' n'andasse il collo, sempre il
264): quelli gentiluomini dissono, che e' non gli darebbe quello che fu inventore
1-2-125: e perché vede, * ch'e' ne va il suo resto / aver
cellini, 4-525: ora va per e' tre anni in circa, che vostra eccellenza
di paese] ad uno che vadia per e' trentaquindici [anni], non è
disegni e figure. sassetti, 295: e' sono quasi tutti [i palagi]
andari de'panni e delle arie che e' diede a quelle figure. f. buonarroti
, e toglie moglie di grecia, e' conviene che questa cittade ne sia diserta.
quando è andazzo che si guastano tutti e' vini, quando è andazzo che in poco
non è dissimile allo iperico, ma ha e' gambi maggiori e più densi e
piante e negli animali anellosi, quando e' son tagliati in più parti, si vede
tagliati in più parti, si vede che e' mantengono la medesima forma. anèlo1
bencivenni, 5-134: ugni... e' granelli ed il pettignone con olio
m. cecchi, 9-2-1: e quando e' s'è durato, e poi durato
era l'elmo di mambrino, i e' lo mandava con gli angeli a cena.
». lorenzo de'medici, 5-3-165: e' l'an- giolel d'amore, /
il convitava co'molto diletto, / ed e' sentiva l'amorosa angoscia. capellano volgar
cecchi, 1-1-137: ma così angoscioso e' ne va all'uscio / di già serrato
sulla mensa del tabernacolo, ma eziandio e' bicchieri. or che significa per anguistare
qua sono angustiati. idem, iii-102: e' cattivi frati, dico, e ancora
chi dormendo lo fiuti, leva via e' sogni; desta l'appetito de'cibi
dolce piacer vi si comprende; / e' mòve a loro un'anima sottile /
mal governo / sì strutto, che e' tien l'anima co'denti. note al
di due fratelli o amici cordiali, e' sono due anime in un nocciolo; tratta
a tremare per la paura, pensandosi che e' fusse qualche bestiale animalaccio. berni,
11 giovane, 9-389: donde ha e' fatto venir di sotterra /...
suo animo; de'quali furono i medici e' bordoni, i quali gli soleano esser
comportare, avacciandosi sopraggiunse l'adirato marito e' cominciollo a pregare. idem, dee.
e di ingegno tanto gagliardo, che dove e' fermava l'animo un tratto, non
/ -vo'siete astute, ma e' vi manca l'animo. leopardi,
vorrei che tu mi dicessi, come e' ti basta l'animo di metterlo ad
vo'tirarmi / in qua, ch'e' non mi vegga con voi; fate /
sopra messer antonio..., lasciati e' libri ecclesiastici da parte, cominciò a
5-1 (21): cimone e lisimaco e' lor compagni, tirate le spade fuori
un poco d'albore, in modo ch'e' non mi poteva vedere in viso.
non sì che tra li occhi suoi e' miei / non dichiarisse ciò che pria serrava
qualità dell'annessa mostra, cioè, che e' sia circa sei o sette oncie di
li principi eccle siastici, e' quali, se le divisioni ereditarie non gli
in neve, e così si vanno annichilando e' predetti venti a poco a poco il
baiardo cominciò forte annitrire, / come e' conobbe il serpente da presso. idem,
cellini, 4-525: ora va per e' tre anni in circa, che vostra
ben ligati e intrecciati insieme, perché e' sono chiusi in quel circuito. salvini
nulla. giov. cavalcanti, 15: e' ini annoverano 1 bocconi; e'non
: e'ini annoverano 1 bocconi; e' non mi vogliono lasciare il bisogno, ma
mah, / le stelle in cielo e' pesci in mare annovera. machiavelli,
, 691: sì radi sono stati e' piaceri che i giorni di quelli si
grazzini, 4-209: bartolomea, dàgh e' denari, qui non accade altro. -sì
): che vi vo io annoverando? e' vi sono tutte le reine del mondo
. buonarroti il giovane, 10-898: e' si fa poco in questo temporale, /
caligine oscura. sannazaro, 12-212: e' par che i tori a me muggendo dicano
mia madre. machiavelli, 690: e' conviene differire al maritarla, tanto che si
annullava. giov. cavalcanti, 377: e' non può allegare ragione sì efficace che
. machiavelli, 24: sendo spenti e' baroni di roma e, per le
e dell'annunciare in qualunque possibile maniera e' propri pensieri, giudizi ed opinioni.
fare qualche accordo, mediante il quale e' resti in bologna, e non perda
l'ansiato pensiero de'predicatori santi, e' quali quando desiderano di rinchiudere e'popoli
, e'quali quando desiderano di rinchiudere e' popoli nel seno della santa chiesa, accesi
accesi per grande ardore, mandono fuori e' loro desiderosi sospiri per pigliare or quelli
. m. cecchi, 295: quand'e' dirà che quella tossa, o il
volgar., 28: non credete ch'e' nostri antecessori accrescessero nostra signorìa pur per
romano volgar., i-4-5: e perciò e' cuori dei gentili uomini, per l'
si dimosterran tanto meno noti, quanto e' saranno più vicini a essa popilla. buommattei
sassetti, 1: vi dico che e' signori consoli faranno anteriori a voi e'
e'signori consoli faranno anteriori a voi e' marinari. 6. gramm.
. fatti di cesare, 13: e' volevano fare consolo marco tullio cicerone,
20-46: ser ciappelletto dice, ch'e' si leverà poi la lima, e potreste
dottore udito / nomar le donne antiche e' cavalieri, / pietà mi giunse, e
, io gliele scriverei a patto ch'e' mi scrivessi quelle d'italia...
.. e a patto ancora ch'e' mi soffrisse antigallico, com'io gli menerei
9-342: presono per fòrza gli antiporti e' borghi di modona, ch'erano affossati
salvini, 25-17: stimo ch'e' sia a proposito per la gloria di
subita tempesta del mare più veemente spaventa e' naviganti, che l'antiveduta. masuccio
... la sua peculiar virtù e' ch'egli soccorre al corpo affaticato nella
nuova, 34 (106): e' riguardavano quello che io facea; e
sua mente che è tutta lucida, e' mi pare [ecc.]. magalotti
odore, e dandolo in cibo uccide e' cani e ogni bestia di quatro piedi
cioè senza piedi, perché non adoprano e' piedi: questi sono rondoni. segneri,
convitati, detti apoforèti dal portarsegli che e' facevano seco a casa. = voce
. passavanti, 226: i vizi e' peccati... rimangono interi e
mosse. passavanti, 53: egli e' suoi descendenti, come uomini evangelici e apostolici
medesimo di non sognar quella verità, ch'e' vi par di sapere. muscettola,
, 698: dio fa gli uomini, e' si appaiano! caro, 5-70:
. cecchi, 24-11: non credo ch'e' sia in maremma 18 — battaglia,
moglie si può. carducci, 162: e' mi dice la musa / che di
per fare danari; io dico quando e' si può appaltare una cosa, che altri
apparsi,... attendeva quanto e' poteva a tener contenti i sudditi suoi.
i-intr.: al savio appartiene ched e' non sia contento di suo senno, ma
le frondi, e le ghiange, e' lunghi rami menarono palidore. boccaccio,
bene spesso, non solamente quello che e' non debbono: ma quello che eglino,
tutta la generazione umana: ora fussino appesi e' peccati miei. tasso, 19-119:
1-60: non ti dei maravigliare ch'e' beni sieno iguali così quelli che l'
. testi fiorentini, 75: e' fuoro due mercatanti, l'uno fu
. 0. rucellai, 2-7-6-92: e' s'è venuto un pezzo per via
delle talee che vengono a penzolare, e' si porta pericolo che nel condurle
, 717: che se fussi, e' fia l'ultima notte della vita mia,
ca- pegli. vasari, iii-436: e' si fece [il consiglio] di liberare
la si tenne parecchi ore scoperta, e' vi fu appiccati più di venti sonetti,
capo una sorba, / che come e' fussi una noce lo schiaccia.
. grazzini, 4-372: parti ch'e' me l'avessono appiccata? varchi, v-57
nessuna speranza, si dice: 'e' si appiccherebbono alla canna 'o vero
e [dicono] che quella sua faccia e' non si conoscie se l'è di
e con tanta mala grazia, che e' non si vedde mai peggio. della casa
e liberato fu della prigione, / perché e' potessi dir la sua ragione.
, ed io lo rappiccai; e perché e' non si vedessi
giovane, 10-900: vo'veder quel ch'e' fa e quel ch'e'dice,
quel ch'e'fa e quel ch'e' dice, / e s'ella gli dà
affittarla. allegri, 36: e' par che l'appigionasi lievin qualche volta
il credito alle case vote, ma e' non è per tanto che le non
intelligenti, applaudono a quello che e' non intendono. marino, 7-183:
un altro a sé eguale in resistenza, e' lo solleverà per altrettanto spazio. f
latini, rettor., 63-17: e' si conviene che l'azione si tramuti
appoggiarsi. idem, 244: quando e' siano disarmati, e che si appogge-
e non era cavai, ma nondimeno / e' non se gli poteva appor magagna,
iusti per fare parere al populo che e' sieno in errore. idem, iii-270:
alcuna di quelle, non sarebbe però ch'e' n'avesse scienzia; ma sarebbe per
alcuno, entran subito in gelosia che e' non ridondi in lor pregiudizio, e
disporre. machiavelli, 744: appostorno e' congiurati che certe trave che si trainavano
genza, e videlo ch'e' tolse due pani di burro. m.
foco; / sopr'essi batton forte e' lor focili, / e fanli apprender tutti
era cosa singolare in costui lo studiar ch'e' faceva più con gli occhi che con
tommaseo [s. v.]: e' s'è apprensionito perché gli hanno detto
il suo male, come uomo ch'e' fu di gran giudizio e fortemente apprensivo
.. il re guardò alla liberalità ch'e' nemici ebbono confidandosi alla sua persona.
— santo, di qualunque cosa e' vuole. orsino, iii-289: fermato
nel giardino, cortesemente gli domandò chi e' fossero. s. bernardino da siena,
a notte scura, / di lei e' non potevasi saziare. 14.
le mosche vanno appresso al mele, e' lupi alla carogna, e le formiche al
bontate / più conformato e quel ch'e' più apprezza / fu della volontà la
decapitare; però che tra l'altre cose e' mi diede fuori della porta parecchie bastonate
, sì, de quegli. / e' srebbe appuntamente il fatto mio. buonarroti il
lippi, 6-74: mi par ch'e' suoni / il nostro tabellaccio del senato
nostro tabellaccio del senato; / sicché e' mi fa mestier ch'io t'abbandoni,
né quadra. cellini, 626: e' si piglia un ferro, fi quale è
luogo gli angoli, che pur che e' non sieno tanto appuntati, che spuntati da
oro per ciascuno per ogni volta ch'e' ne mancheranno, da esserne appuntati per
le sue girandole per venire a colorire e' suoi disegni e le appun- tezze del
colassi! giugne ben presto, / perché e' non paghi il sabato appuntino. a
come di uno che suona: benché e' non suoni così appunto, ad ognuno
appena mai si partono del convito ch'e' non si lagnino almanco tacitamente, dicendo:
: voglio a ogni modo veder se e' mi vuol prestare dieci ducati per aprire
ultimo fuoco,... di rosso e' divien giallo, tanto giallo che egli
de li suoi pulcini: che se e' pulcini dell'aquila non guardassero fisso ne'
modo si cibano. savonarola, i-47: e' ti bisogna fare come dice santo augustino
per la vallea, / forse colà dov'e' vendemmia ed ara. simintendi,
ma eziandio l'arche e le camere e' celiai. deledda, ii-6: le
lì nel marmo stesso / 10 carro e' buoi, traendo l'arca santa. idem
spezia tutta insieme con poca virtù, e' quali sono arca d'invidia l'uno de
, leziosa. tommaseo, iii-446: e' pareva in amore un coso tra il
, 19-34: -caveremlo. e quando anche e' non si cavi / io ho provvisto
in architettonica, e in quella che e' chiama attiva e particulare: l'architettonica
di poi fabbrica la casa (secondo che e' può) tale quale nel pensiero dispose
quello [a icaro], mentre che e' slave e tartariche, basche, latine
g. m. cecchi, 10-3-1: e' son parecchi anni ch'io lo so
colpo di loro saette ferivano i cavalli e' cavalieri. idem, 9-32: il re
io monti in arcione, / ched e' sarebbe tròppo gran partito / combattere a cavai
vessino in tavolette sacre d'arcipresso, perché e' pensava che elleno dovessero essere più durabili
ch'i'fui conte ugolino, / e' questi è l'arcivescovo ruggieri. boccaccio,
di magunzia subitamente fosse levato ciò che e' teneva nella turingia e nella sassonia.
g. villani, 8-35: e acciocch'e' saracini non potessono risaettare sopra i suoi
o vero dosso, di questo cerchio e' fissa la lucentissima stella di venere.
prontezza. pulci, 7-43: e' si volgeva come un arcolaio / a'sa-
fui discosto tre miglia, che e' mi pareva che lo stomaco mi ardessi,
mi sentivo travagliato di sorte, che e' mi pareva mil- l'anni di
egli, preso dallo sfrenato amore, e' nonne ardisse di fare. petrarca, 40-7
. savonarola, iii- 491: e' quali [ministri] non s'ardiscono dirli
dante, par., 33-79: e' mi ricorda ch'io fui più ardito /
causa dallo ardore del sole, e' non è dubbio che li laghi, stagni
ed arenosi. alberti, 66: dove e' veggono il terreno tufoso, arrido
argento lo vestisse tutto, sì ch'e' paresse d'argento. baldini, 4-104:
: di questa pace [tra'pisani e' sanesi] furono mallevadori...
hanno l'ariento vivo sotto piedi, e' non si possono fermare. gli ingannati,
firenzuola, 554: e a cagione che e' fussero [gli occhi] muniti e
era mio pure. idem, v-47: e' fu, senza dubbio, da molti
che... della signoria di rimini e' sarebbe erede divenuto. tasso, 11-21
, da l'angelo a dio: che e' sia di bisogno essere nella natura questi
nuovi squittinì. sacchetti, 10-27: e' non si può essere savio, se
villani, 8-76: ma i lombardi e' toscani, come savi e maestri di
per dieta e per altri argomenti, ch'e' medici facessono o sapessono trovare, non
canz., no: tra l'erba e' fior venir me vide / a lo
negli ornamenti ha sollicita cura / ched e' non passin la ragion dovuta, / fuor
, non era tanto largo, ch'e' cavalli non stessono all'aria dal mezzo
noi per eccellenza forse propriamente diremo, e' s'intende della buona. 5
piacevole, perciocché pare che in vecchiezsa e' pigliasse un'ariaccia di volti spaventata e
e quei fabbri che battono il ferro e' paiano i ciclopi fabbricatori del fulmine di
delle armi mercenarie antiche in exemplis sono e' cartaginesi. idem, 277: più presto
arno; et in questo istante dimostra ch'e' si dia a l'arme; e
si potesse veder dentro l'uomo, e' si conoscerebbe che gli è propriamente un vaso
. giov. cavalcanti, 368: e' comandò grandissimo numero di fanti per armare
, acconciarsi. machiavelli, 681: e' conviene che voi vi armiate in modo
puglia piana. machiavelli, 25: e' svizzeri sono armatissimi e liberissimi. tasso
di gennaio, e di marzo hae e' pomi maturi. dopo lui fioriscono l'armeniaca
pomi maturi. dopo lui fioriscono l'armeniaca e' peschi. mattioli [dioscoride],
del come e del quando, e che e' si furono messi in arnese di
il quale fanno l'amie, ciò è e' vasi dove sono le api o vero
e fecerli ima ricca sepoltura: / e' santi clergi l'aromatiz- zaro, /
di corpo bruttarono le mense de'troiani e' cibi rapirò. boccaccio, iv-197:
, i-20: manucano a giesù la croce e' chiodi, / e gli beono il
tolta una mannaia a due tagli, e' taglia le dure porte e 11 ferrati
e' giuramenti e le promessioni de'giovani, non
quelli, che erano arrabbiati, stringevano e' denti e fremevano. e cristo andava
. fioretti', 1-19: arramata, ch'e' son tordi. qui n'atterra due
l. salvioti, 19-29: e' par che tu / non sappi ancor che
ci ammonisce che l'uomo muoia siccome e' può, e ch'egli arrappi ciò
corti spesso straniere. carducci, 176: e' t'han diserto i più gentili arredi
gli arrendatori delle entrate pubbliche, che e' fosse fatto loro qualche grazia.
figur. pulci, 13-41: e' ci sarà degli altri arreticati, / che
-7: e sì per l'utile ch'e' bolognesi traevano della stanza del legato in
il capriccio. simintendi, 1-110: e' capelli s'arricciarono per la gelata paura.
ciesare vide e udio questa maraviglia, e' fue ispaventato e tutte le membra gli tremaro
pulci, 5-39: la barba tutta arricciata e' capegli, / gli orecchi parean d'
opere dispregia, se ne ritornò dove e' cenavano. barilli, 2-116: sulle
i panni, e trovando, ch'e' non arrivavano, entrarono tutti in gran
ad arrigo. gelli, iii-14: se e' non fosse il bene ch'io voglio
idem, 449: e parendoli che e' fusse sì male arrivato, che poca,
, levando i capi e le gambe e' piedi e le code, arrocchiandogli per mezzo
s. bernardino da siena, 789: e' miei cittadini sanesi stanno troppo grassi,
stima, più diritti, più averi ch'e' non merita; o, se li
firenzuola, 403: con una voce arrogante e' dimandò il mio padrone, dove egli
divino giudicio di dio, ch'e' pisani avessono quella disciplina per la loro
sto, chi va? -la qual voce e' suoi emoli l'ascrissono a grande arroganzia
di poter fare ordinamenti, stanziamenti, e' capitoli crescere e menomare, arrogere e
le terre e 'l mondo, e' comi dell'ultima luna quasi essere spariti.
: non ti dubitare, / ch'e' non infragne d'amor lo scudiscio.
volta faccendo un ballo, cantando laude e' nostri religiosi, uno di quelli vecchi
fiasco del vostro buon vin vermiglio; ch'e' si vuole alquanto sollazzar con suoi zanzeri
acqua n'arrugiada le vie le piazze e' verzieri. bencivenni, 4-22: questo albero
venezia, quando con quella vogliono impeciare e' legni, l'inverno, quando non
sementa et radice in terra intorno dove e' vollono e feciono gran danno d'arsione e
catuno di per sé quale arte o mestiere e' vuole fare, e a quella il
arte della lana..., e' mi conviene ragionare dello stato. ariosto,
i'fui percosso in guisa / ch'e' medesmi porian saldar la piaga, / e
bianchissimi marmi? machiavelli, 21: e' grandi... quando non si
li artefici che lavorano in casa sua, e' non gli paga mai, e se
e arto in greco significa orsa: e' latini la nominano settentrione. boiardo,
si mantiene con tutte le voci dove e' si trova. varchi, v-142: i
, rettor., 34-1: l'arti e' magisteri che in cittadi si fanno,
.. che i bastimenti più artifiziati e' le barche a vapore. d'annunzio,
vigorosamente alle artiglierie, che i bombardieri e' soldati di munizione avevano abbandonati. soderini
saette ed altre cose che gittavano giù e' nimici, pensò di fare uno instrumento
, con fermi suoi patti, / e' semi, sparti a'raggi d'arturo,
. morelli, 464: i peccati nostri e' loro hanno fatto patire disagio a loro
in sul furto; / ch'e' non ci aria campati l'uovo della /
domattina asciolver meco, ché io voglio ch'e' migliacci sien vostri. lorenzo de'
vedrai così asciutto e pulito, com'e' s'era innanzi al tuffare. tasso,
voglia ch'io non perda il tempo e' passi; / poi rimanghi a l'asciutto
e tisichi. salvini, 34-41: e' vi sarà un lettuccio infino al cubito
, ch'à questa natura che dov'e' cade una volta non vi toma l'altra
par che la coda conosche / quando e' non l'ha, ché sei mangian
asinel conosce allor la coda / quando e' non l'ha. poliziano, i-25:
se egli gli altrui beni lavora, e' viene d'altra parte chi lavora i suoi
degli olivi si caricano di migna, e' si può stare ad aspetto di piena
retro ognuno assale; / ma quando e' vien dinanzi, e'fa men male.
/ ma quando e'vien dinanzi, e' fa men male. cellini, 1-17 (
où, che è negativa, se e' vi si mette l'accento circonflesso coll'aspirazione
egli ebbe detto quel che volle, / e' cominciò a minacciarlo aspramente. guicciardini,
per natura il luogo era stretto, e' passi aspri e forti, da tenergli poca
io non credea. idem, 192-46: e' pare che qui siano le saliere di
, chi ne tenea la briglia / assaggiò e' colpi de la lor tempesta. lippi
! assaggiatori d'indici e di frontespizi, e' mi paiono il cuoco che in mercato
coraggioso molto. idem, 182-3: e' sono molti già stati, che avendo invidia
assalisca il re e noi distrugga, e' conviene ched elli sia savio e ched
tossolina che io avevo stamane; ch'e' non sarebbe stato punto a proposito ch'
o assassino. savonarola, iii-193: esalta e' ribaldi e gli assassini e dice:
g. morelli, 403: nella morte e' lasciò la duchessa e lui de'principali
112: vedendo torme de'loro cavalli, e' credevano che cavalieri tossono venuti a soccorso
continua vigilanzia attendea alla sua disfazione, e' per uno piccolo spiraculo ragguardava il suo
che danno i falliti per assegnamento quando e' fanno l'accordo fino all'intero pagamento.
d'oro. caro, 9-1152: e' non è, turno, / questa la
altra cosa, donde... e' potessero viversi. baretti, ii-57: il
roba e 'l caldo della giovanezza, e' diventò il più assegnato uomo del mondo,
re, i duca, i conti e' gran baroni / di grecia fecer grande
. allegri, 83: udirei volentieri ch'e' si leggesse [il sonetto] la
. fatti di cesare, 209: e' templi rimasero voti lungo tempo; li
di credito e di alcuna qualità, che e' le tenesser basse, che non potesser
mescolata con unguento e olio rosato fa e' capegli neri. cellini, 1-35 (98
rovente una tegola, in su la quale e' messe su una buona menata di assenzio
busone da gubbio, 113: ma brundisbergo e' suoi si provveggiono, e nello stretto
alla liberalità ch'e' nemici ebbono confidandosi alla sua persona,
cecchi, 16-22: questo senso ancor ch'e' ci quadri molto, ha però un
6-4-3: vi so dire che s'e' vi vedeva, che voi mi assettavate bene
cellini, 1-68 (165): e' mi pareva mill'anni di dare assetto
cibo. pataffio, 8: e' mi rispose: piaccionti i baccelli? /
avere strumenti tali onde possiamo assicurarci ch'e' ci dicano il vero non solo delle massime
alcuno di loro o che arà avuto inimici e' populi, o, se arà avuto
qui tocchiamo una gran botta / ma e' si va lenti al pagare. arrighetti,
si dette. landino, 349: come e' cieli assiduamente si girano intorno a dio
cose antiche, intorno alle quali tutti e' giorni che mi avanzavano del mio lavoro
tagliano i velenosi sterpi, le spine e' pruni e gli sconvolti bronchi che, a
, non cincischia, / tal ch'e' nemici per paura assillano. 3
.). varchi, 18-2-317: e' si erano disfatti tutti i tetti dell'opera
lo minore numero che vi sia; e' non può venir se non in un modo
g. m. cecchi, 437: e' vollono / assodarvici ben, ch'e
volgar.], 15-50: coloro e' quali avevano affondato e assolidata la mente
mestieri il confessare che nel trovare ch'e' ci farà tali cose o fatte, o
] che sopra le montarono la disposizione e' movimenti de'cieli e degli astri per
il detto di caio lucullo, che e' non conviene che un uomo nobile fosse
si legarono insieme così indissolubilmente, ch'e' divennero una semplice e indissolubile unità.
che, quasi insensibile e mutolo diventato, e' rarissime volte parlava. segneri, i-198
adosso ed évi tanto assueto che quando e' gli è presso uno altro odore simile non
del bene universale e gloria di tutti e' cristiani, hanno al pontificato colui assunto
nel quale uficio non prima assunto, che e' fece prendere messer rinieri. lorenzo de'
scarpelletto augnato,... ma e' vuole avere la sua asta della lunghezza
ai piedi ansa e rifiata: / e' la sogguarda curvo su l'astile.
per astio e per inveggia, / com'e' dicea, non per colpa commisa.
andrea da barberino, ii-118: ma e' conviensi piegare un poco a lui,
stesso non sapeva più in qual mondo e' si fusse. lorenzino, 218:
figliuolo ad accusare il padre in caso che e' cerchi di occupare la tirannide della patria
] che sopra le montarono la disposizione e' movimenti de'cieli e degli astri per quella
penserebbe che se tolomeo rinascesse, che e' si fusse per porre a sedere. garzoni
gli assaltasse; in modo che tutti e' franciosi vi furono presi e morti. idem
, né sono astute a trovare le vie e' modi per li quali i furtivi diletti
f. giambullari, 272: comandò che e' fusse rivestito onoratamente di drappi moreschi,
egli una vivanda di lenti, la quale e' chiamano ateram, a certi santi uomini
dice epicuro. savonarola, iii-69: e' [i filosofi] dicevano che questo mondo
che rafredino... sì come e' borraci, bietola, borana, atrebici e
], 25-9: ecco come discrive e' loro atrocissimi mali. firenzuola,
conversione è indietro. cantari, 325: e' con amor parlava lamentando: / -
1-68: do vranno tutti e' cancellieri... fare alcune listre di
l'attaccare il morso, particolarmente dov'e' s'abbattano in cosa dura. manzoni
io ce 'l trovo [cecco] e' può darsi per morto, / s'io
. villani, 8-49: il capitano e' suoi cittadini... senza voler
, che una disposizione necessaria, acciocch'e' pigli l'oro, che per altro non
: costoro benché da principio paia ch'e' si peritino, ben tosto fannosi impronti e
, i-373: e le braccia si fabbricarono e' gomiti
2-2-66: può farlo, caso ch'e' ci vegga attacco, governan dosene con
del mondo e vedere e le città e' modi e'reggimenti e le condizioni de'luoghi
e vedere e le città e'modi e' reggimenti e le condizioni de'luoghi; e
volgar. [crusca]: ma veramente e' si sapea ammi- serare e attapinare e
, com'è usanza degli attempati, e' non la voleva s'ella non era
. delle pruove de'loro amanti, e' si trovava bene spesso che il giovane era
era stato avanzato dal frate, ancorché e' fusse un poco più attem- patello,
attende, / non cortese, ch'e' l'ha da natura. compagni, 2-27
fuorono eletti, / e poi ch'e' si chiamaro, attesi come. idem,
attesa. ottimo, ii-52: e' dice tale salire per allegoria, che è
menon discese giù con alto fuoco, e' volgimenti del nero fumo attenebrar © lo
.. se tu non lo atterrai, e' non si disfarà il mondo, e
idem, 2-79 (440): e' merita più di quello che tu gli hai
dei santi barlaam e giosafatte, 51: e' m'è avviso che questo fatto attiene
avuti col papa: la qual cosa come e' m'ebbe dimandato più di due volte
lo conoscete: uno prete, come e' cerca d'avere più che fiorini cento
, iv-1-109: mario poi, che iugurta e' cimbri atterra, / e 'l tedesco
b. cavalcanti, 2-287: e' pare a aristotele che l'iperbole universalmente
aizono, / casca nel collo, e' satiri lo rizono. pallavicino, 1-361:
signore mio, el quale, secondo e' filosofi, se'prima causa, a
ogni altro, di lega fra annibale e' cartaginesi da una parte e filippo re di
potessi voi questo disegno prima / che e' mettessi in atto. b. segni,
che in greco son detti spdcnara perché e' vi s'imita gli agenti, che in
: lasciata la città, noi attomianti e' campi spesso siamo soli. b
. fioretti, xxi-927 (17): e' vide una luce mirabile la quale attorniava
era caduto, / e gli uomini e' cavalli attraversati, / tal che miraeoi sarebbe
; per attribuzione di bene saria quando e' ti donassi qualche cosa; e però allora
così per l'opposito, sollevati ch'e' sono [i liquori] in quel primo
, non solamente ritornano al grado dond'e' si partirono, ma s'abbassano sotto
atutar follia. guittone, ii-213: ch'e' veggio spesse via / per orgoglio atutare
fugita, male non odiato da ciascuno quanto e' merita. aucldere (auzìdere)
., 1-1: le gloriose pompe e' fieri ludi / della città che 'l freno
. idem, conv., ii-hi-i: e' da sapere chi e quanti sono costoro
a l'audienzia, e fa stare e' cittadini là quattro ore per aspettarlo.
potenzia auditiva per udire, e questo sono e' fini loro, a'quali queste potenzie
prudenti gli augumentano, da qualunque principio e' si nascano. idem, 197:
impedisce la virtù augumentativa, massimamente se e' cominciano [ecc.]. 2
per virtù di queste colonie, o e' crescevano spesso città di nuovo, o le
la ricchezza], / e gli auguri e' prodigi va notando. castiglione, 230
ah non sapete voi / l'auguriaccio ch'e' fanno? = voce dotta,
. poliziano, st., 1-72: e' suoi crin biondi e crespi all'aura
, st., 1-92: quivi cupido e' suoi pennuti frati, / lassi già
eserciti certi ordini di aruspici, ch'e' chiamavano pul- larii. garzoni, 1-401
: ma, ritornando a'cedrati, e' mi nasce qualche dubbio che questi per avventura
, io gliele scriverei a patto ch'e' mi scrivesse quelle d'italia...
., e a patto ancora ch'e' mi soffrisse antigallico, com'io gli
, e croniche e autori, le geste e' fatti de'fiorentini. boccaccio, i-455
alberti, 102: arei io caro che e' miei s'ausassero co'buoni auctori.
ricolo e 'l suo male stato, e' correrebbe con avaccézza alla penitenza.
maravigliato, e tanto più nel sentire ch'e' fece poi dal colonnello le maniere de'
d'eloquenzia avanzante tutti gli uomini, e' quali io udito avevo. serdonati,
: se tu non hai a morire, e' ti avanzerà roba, perché ne resterà
cose antiche, intorno alle quali tutti e' giorni che mi avanzavano del mio lavoro
d'avanzo. firenzuola, 659: e' sarà ver d'avanzo: voce di popol
dal maestro sovrano... allorché e' formò l'anima dell'universo, de'cui
e però gli uomini santi fuggono sempre e' danari e lo oro come uno serpente
vedove, un poco ava- retta, e' dubita, che come ella intendesse che egli
ape. leonardo, 2-125: e' si pò assimigliare la virtù della
a scoprir quello avello, / là dove e' par che quella voce s'oda.
g. m. cecchi, 22: e' m'avvenne / una disgrazia grande:
giamboni, 124: crescendo la pecunia, e' cresce l'amore di piue avere:
proprietà lui avessi stati o fussi potente, e' domerebbe e abbasserebbe e'principi. bembo
fussi potente, e'domerebbe e abbasserebbe e' principi. bembo, 1-231: ond'io
13-14: abbiamo di buon luogo, e' nostri nimici volere venire in quello luogo
tenuti buoni. idem, 628: e' si appressa il tempo che io arò
un medicamento. baretti, ii-106: e' mi duole l'averti a dire che quanto
, / povero mio bello, / e' ci bisogna aver gli occhi al pennello.
idem, inf., 12-105: e' son tiranni, / che dier nel sangue
pestiferi. marchetti, 2-400: ch'e' si chiamino avemi, il nome è
bossolo cosifatto, che tuttavia mi pareva che e' si mancasse. berni, 19-63 (
avvallarono i cappucci, e l'imperadore e' suoi li ricevottono con molta festa.
folto bosco. machiavelli, 63: e' mi pare bene che costoro non si
; ché egli è sì avveduto, ch'e' prevede gl'incerti avvenimenti. cavalca,
. c., 3-4-1: avvegnadioché e' bisogni... di mirare ed eleggere
. ebbe podere di vendere la città e' suoi cittadini. segneri, i-405: il
bucherato il fegato e le budella, che e' non mi vien da mano a dir
egidio romano volgar., iii-2-18: e' conviene che quellino che vogliono o debbono
barlaam e giosafatte, 49: e come e' si fuggia, sì s'avvenne per
ha dolcezza;... finalmente e' se le avviene ogni cosa maravigliosamente.
cosa maravigliosamente. grazzini, 3-2-33: e' v'ha dentro una certa maestria,
imperio cognobbe la sua grande forza, e' pensossi, essendo in italia, andare
iii-2-18: quellino che ordinare le leggi, e' l'ordinare in generale, e delle
accontamene, / che facevan le donne e' cavalieri; / battaglie e giostre e
l'altre signorie vanno per redità, e' pare ch'elle vadano per avventura e
giov. cavalcanti, 29: e' vedevano i suoi uomini avventurare la loro
] pare che sia reggere e placare e' moti dell'anima appetente, e sempre
/ e io pregava iddio di quel ch'e' volle. / rotti fuor quivi e
e sassi. machiavelli, 876: e' sono di tre generazioni uomini: cioè buoni
cecchi, 166: ma avvertite, e' potre'sì non essere, / com'essere
avvertito seco, e non crediate ch'e' sua disegni vi abbino a colorire e'fatti
ch'e'sua disegni vi abbino a colorire e' fatti. buonarroti il giovane, 9-140
], e parere un contadino quando e' va a città la prima volta,
altri. sassetti, 133: le spezierie e' zuccheri e l'altre sì fatte mercanzie
/ capitai, vi so dir, come e' vuol essere, / giovan, sano
il campo, e avvicendare i cittadini e' forestieri. ovidio volgar., 2-33:
paesi, donde sapevano i mori ch'e' non erano per tornare in italia,
da lor sì forte avviluppato, / ched e' non è nessun sì gran prelato /
pancia acciocché, avendosi a morire, e' si muoia a corpo pieno. -r
armare. g. morelli, 378: e' s'erano avvinazzati per modo ch'egli
: ai buoni battaglieri... e' conviene avere senno ed avvisamento e prodezza ed
vincere i signori, e le città, e' popoli d'italia. boccaccio, iv-120
g. villani, 10-108: dappoich'e' fiorentini ebbono novelle della morte del duca
... e non presono avviso ch'e' detti ortali erano tutti affossati e sanza
10-6: degli avvoltoi sono più eccellenti e' neri. e'nidi di loro nessuno
degli avvoltoi sono più eccellenti e'neri. e' nidi di loro nessuno mai trovò,
mondo. ma è falsa opinione: fanno e' nidi in altissimi massi. leonardo,
. m. villani, 11-4: e' ne piace di fare un fascio di molte
scritti degli antichi],... e' si credono farli parere più vaghi a'
il disio dell'azzuffarsi, mové sé e' suoi, i quali con dovuto ordine e
, / che non sa né men e' quel che si dica, / che vuol
una volta, che l'ha 'ntesa. e' mi venne dettogli una sera nell'orecchie
, che come n'è domandato, e' dice: « bambo a napi ».
cantava col naso. lippi, 5-1: e' ci son uomin tanto babbuassi, /
dire confusione: roma ha confuso tutti e' vizi insieme, ella ha confusa tutta
cibele... collo enfiato corno, e' tamburi, e'rallegramenti, e l'
. collo enfiato corno, e'tamburi, e' rallegramenti, e l'urlare delle bacche
ben vestito e onorato da molti, e' si pensò che fusse qualche gran bacalare
ha più lunghe e larghe foglie; e' medesimi in un'altra generazione chiamano questa
chimenti gli ha fatto grazia. - e' si vuol porvi una imagine per rizzarvi un
vasari, ii-626: insieme consultarono che e' dovesse fare intorno alle mura di quel
questo barbogio / di filippo, che e' m'ha messa sozzopra / la casa
g. morelli, 362: e' corse la terra e fessene signore a
broda; / io schiaccerò la carne e' nervi e l'osso, / quand'io
: domandò falseron più volte come / e' s'intendea con orlando e 'l marchese;
orlando e 'l marchese; / e quando e' crede averlo per le chiome, /
. firenzuola, 501: e come e' fusse di verno e il freddo grande,
fusse una favilla di fuoco; laonde e' vi miser sopra di molte legne secche e
dal bozzolo. pascoli, 1241: ed e' muggire alla campagna i grilli / ode
vide molto volentieri / e corse, come e' lo vide, abbracciarlo: / «
al petto. idem, 2-14-62: e' non portò mai lancia il giovanetto, /
, e saluta gli non conosciuti monti e' non conosciuti campi. idem, 1-128:
con il bacio? pulci, 24-42: e' m'incresce tu ciurmi carlo mano,
firenzuola, 501: e come e' fusse di verno e il freddo grande
fusse una favilla di fuoco: laonde e' vi miser sopra di molte legne secche
gambe...: fin tanto ch'e' si mantien baco, attende solamente a
, 20-93: mettetegli quel bacucco, ch'e' non sia conosciuto. viani, 10-216
. firenzuola, 95: avanti che e' si venisse alle conclusioni, e'la
che e'si venisse alle conclusioni, e' la tenne a bada parecchi giorni. lorenzino
gabbie addosso, che parevo el geta quando e' tornava dal porto con e'libri
quando e'tornava dal porto con e' libri di anfitrione; pigliavo el meno dua
, 193: non gli sendo renduti e' conti bene, perché lui non si intendeva
2-70 (423): quella faccia e' non si conosce se l'è di uomo
per il suo damo: non ch'e' mi badasse punto più del dovere, ma
di dio, l'abate lo domandò se e' voleva stare con altrui. pulci,
l'abate assai dubioso aspetta: / e' monaci, che 'l fatto ancor non
i bagascioni tuoi in su'crocifissi; e' convienne che tua madre il sappia. c
da marcirsi, e intisichire; / e' si suol dir persecuzion fratina? /
desso, e vi so dire che s'e' vi vedea, che voi mi assettavate
un bagattin. pulci, 2-25: come e' fu l'alba, ciascun si levava
fanti francesi che v'erano dentro che e' sarebbono puniti come mimici del re e
ho io stamani intorno agli occhi? e' mi par avere i bagliori che non mi
fermo il burchiello quando gettava la rete. e' gli venne preso con la rete un
baia, come fanno i fanciulli quando e' veggono le maschere, gridando dicevano:
stato un capo di quelle sette che fanno e' duchi. vasari, iii-5x2: io
vuole il marguttin la baia: / e' va lor tra le gambe per dispetto,
1. nelli, 19-3-10: e' non mi rest'altro, per venirne a
guarito malore provenne che indi in poi e' crescesse di una natura malinconica ed acre
pel colpo traballa; / e come e' vide balenar dodone, / se gli accostava
/ posto che 'l dove e' non sapesse bene. molza, ix-574:
. allegri, 46: ma s'e' balena a secco, / o pur tuona
... a'quali aggiunse le piove e' baleni mescolati a'venti, e'tuoni
piove e'baleni mescolati a'venti, e' tuoni e le saette. filippo degli agazzari
il baleno agli occhi nostri, che e' non viene il tuono?...
intoppa. firenzuola, 757: se e' fussero umori maninconici, o frenesia,
andare egli imitando la natura il più che e' poteva, fece in uno di que'
tesi in me a guisa di balestra, e' pareva dire: donna, sii felice
signor mio, prendete tasta, ch'e' nimici vi sono dinanzi a rincontro »
memoria, 0 antichi, vedeste mai e' fanciullini quando fanno e'balestrucci, e
antichi, vedeste mai e'fanciullini quando fanno e' balestrucci, e vanno a cavallo in
balestrucci, e vanno a cavallo in su e' cavalli de la canna co la spada
uomo cattivo. pulci, 17-30: e' non ci va due mesi, che in
fortuna, che porti sopra a tutti e' signori la signoria..., tu
pulci, 22-230: brunetta gli ordinò dove e' s'armassi / e impose al balio
con sua forza prese il detto balio e' suoi famigli, e in dispetto del re
gagliardo. firenzuola, 613: e' si cominciorno azzuffare. e perché
, cioè portatori, e tolsono noi e' nostri arnesi. ser giovanni, 30:
, e dié loro bere e mangiare quantunque e' vollero. piovano arlotto, 200:
, ella giu dicò che e' fusse venuto il tempo di potersi vendicare;
di maniera scoreggiato il cervello, ch'e' m'ha... fatto metter una
sia; / se non vi venne, e' basta che son morti. sannazaro,
, o dalla sua suocera, basta che e' l'ebbe. caro, 15-i-231:
firenzuola, 663: basta, basta, e' non bisogna adesso scialacquare tanta filosofia.
se vuole o se non vuole? e' mi basta la vista, se le nozze
quella tempesta contro all'arbore, ched e' cadde e 'l vento se nel portò
veicoli, overo carrette, nelle quali e' romani sacerdoti e le vergini vestali portavano
le vergini vestali portavano quasi a processione e' loro sacri. 2.
ti sono bastevoli secondo lo tuo stato e' tuoi passati. sannazaro, 4-81:
tal lingua, bastevole a trattare e spiegar e' concetti di tutte le facoltadi. d
con provviso / di rodersi un po'e' basti. varchi, v-48: di chi
vegurto vuol provarsi; / ma quando e' vide morgante che cala / il gran battaglio
, vessare. guicciardini, 229: e' medici, per la potenzia avuta nella
nostro, erano uno instrumento col quale e' potentati inimici nostri ci potevano più facilmente
cristiani, / se dio vi salvi e' bastoni e le mani. boiardo,
almeno essere un bastone da fare alzare e' cittadini per schifarlo. giusti, iii-372:
grezzo. pulci, 21-36: come e' fu in terra questo fastellaccio, /
d'un suo bastonaccio; / ma e' prese un salto che parve
me che passi battaglia, con la qual e' fa de'fatti l'un dell'altro
in combattimento. pulci, 21-24: e' destrier son, come lor vezzeggiati:
, 203: tutti conviene che periscano e' vili e non savi battaglieri. egidio romano
di cesare, 18: lentulo sapea ch'e' franceschi erano battagliosi uomini per natura.
4-29: che se fame gli caccia, e' son poi fanti / da battersi ben
picchiato che io ebbi un pezzo, e' comparì pure alla fine una giovinetta, la
lor tra sì fatta famiglia: / e' m'indussero a batter li fiorini / ch'
hanno mercedi, / non basta, perch'e' non ebber battesmo, / ch'è
: / fallo cristiano, e come e' sarà fatto, / a tuo camin ne
riceve. item, tra 'l battezzato e' figliuoli di colui che lo riceve.
. lippi, 9-39: credete, ch'e' lo fan malvolentieri; / perocch'a
servidori e alla fine si scuoprono chi e' sono; e fanno parentadi mirabili, cose
/ mutò il primo padrone; ond'e' per questo / sempre con l'arte
ogni dì polsi: / sapete ch'e' rispondono a battuta. idem, 9-474:
23: o non è egli tardi? e' si suol ire / la mattina a
gogna almen del giorno un'ora: / e' doveva alla bocca aver la bava /
malmantile, 2-608: si dice ancora: e' fa venir a bava, di chi
, ii-10: bave dicono gli scultori e' gettatori di metalli, quelle superfluità che
il demonio sommamente dolente: e però e' ti mette il bavaglio, ché ti vergogni
machiavelli, 808: e per pigliar e' suoi nemici al vischio, / fischiò suavemente
. cecchi, 25-6: hollo visto; e' ne va / con una certa giornea
142: per tornare alla pietra bazar, e' l'adoperano qua non solo pigliandole per
cotale catino di legno, dove e' mangiano l'arroz, o volete
questa gente che ci bazzica, / e' non gli giova punto. primi
a voi medesimi quanto ve ne vogliono e' buoni, beati voi. castiglione, 296
negli eserciti certi ordini di aruspici, ch'e' chiamavano pullarii. e qualunque volta eglino
] lo becca. arila, 62: e' dicono, per esempio: 'mi
giorno in giorno. panni, 335: e' non è già c ^ e rechi
dice una romita: -giovanni, e' ci incresce di te, considerando il freddo
i canali lungo il muro, accioché e' non gli possino spandere con i piedi
innocenti, per certificare te, e tutti e' detti tuoi, noi siamo stati mortificati
el si confida. sacchetti, 137-39: e' si truova una donna col becchetto frastagliato
; onde la briga incerto, / finch'e' franzesi affamomo in atella, / voi vi
ornai venuta è l'ora, / ch'e' si tratta d'averla a 5-99
sarai desso. idem, 704: e' ci è rimedio. -quale? -fare dormire
così vergogna tesser pazzo spacciato, com'e' mi par disonore tesser becco cornuto,
bugiardo. panciatichi, 62: crediam ch'e' fosse un po'becco cornuto? menzini
ragioni. il salvatico: dove e' nasce, tengono che vi sia sotto l'
, e fa una cera, / ch'e' par ch'egli abbia visto satanasso,
buono gesù. pulci, 11-96: e' maganzesi pur gridan dintorno / e sbuffan beffe
ne dee molto guardare che verso lui e' non sia detto né da beffe né da
, da prima per coloro contro a chi e' venivano, si fu fatto beffe;
: belle novelle! fattene beffe; e' sono pur tutti d'un pelame.
; anzi li beffavate, dicendo: e' sono di quelli del quarantotto. pulci
a stuzzicare, / come se proprio e' non m'avessi offeso ». boiardo
ch'io t'impegolo. / ch'e' guastàr tutto il castel di cagnona, /
0 bègolo quivi capitasse, sùbito e' lo pigliava di mira e facevagli
nel paiuolo insiemamente le membra del montone e' potenti sughi dell'erbe...;
straziato per vezzo il cuore altrui, quand'e' sentono scalfitto il proprio, belano.
le si ritruovano; di maniera che e' non vi si possa aggiugnere o diminuire o
gran mercante, e ben vestito) / e' vi potessi far del ben bellezza.
bellezze assai più da lodare / che e' non è la mia, dar ti potranno
pagare il salario ai servidori, / e' ne corre a bellezza. 7.
). bencivenni [crusca]: e' si conviene il belliconcio tagliare di lungo
dodici / mila scudi di suo, ch'e' vuole spendere / in beni qua.
s'io non menava le gambe, e' m'avevan bello e chiappato. lippi,
ho qualche sospetto che a bello studio e' voglia anco talvolta tacerle. marino, i-82
residenza di coccino, dove sono pure e' bellettissimi palagi, le gentili abitazioni.
di bello, ché altrimenti noi insanguineremo e' trafieri e gli stocchi. -sul più
pulci, 23-34: ma come e' giunse in sul bel dell'assalto,
] è preso, / sì vuol ch'e' sia appreso / d'ogne bell'ordinanza
del sordo. firenzuola, 729: e' non è uso a patir simili travagli,
benaffetto ', intendo dell'affetto ch'e' porta a quello del quale si parla.
, perseguitando in ogni parte gli usciti bianchi e' ghibellini con loro distruzione. redi,
29-2-8: simonide addomandato da uno come e' potesse fare ch'e'non avesse invidiatori,
da uno come e'potesse fare ch'e' non avesse invidiatori, rispuose: se
. guarini, 102: e certo e' si moriva, s'io / non l'
un che ne vede, / onde e' sei cinse, benché oprar noi crede.
perciò che mi promise fermamente / ched e' mi metterebbe in alto grado, 1
gioie. sassetti, 13: se e' viene dalla prima [causa], io
proceduto / ciò che farai, ché e' mi fia diletto / morire anzi che
ne dee molto guardare che verso lui e' non sia detto né da beffe né
si governa con respetti e pazienzia, e' tempi e le cose girono in modo che
che il governo suo sia buono, e' viene felicitando; ma, se li tempi
g. villani, 4-8: dappoich'e' fiesolani tornarono in grande parte ad abitare
ed ispazii per tutto là dove e' possa alimentarsi ed accrescersi. 21
10 scudo si copriva da'colpi. e' cavalieri cristiani le feciono cerchio d'intorno
cercine, se affatican le spalle, e' nascondono almeno il capo, e così lo
che è specie d'appio, el quale e' greci chiamono pederoton, di sapore potentissimo
. celimi, 2-92 (460): e' mi raggiunsono, e subito, colle
vadano li cittadini su questo legno, e' forestieri nell'altro. bartolomeo da s.
questo cero, / e non guardò perché e' fusse gran fusto / e 'l baston
. berni, 19: -egli ènno e' ceri. / -che viene a dire
. / -che viene a dire « e' ceri? * enn'ei di cera?