e ributtante! idem, 3-175: dov' era più sulla lingua quell'amaro sapore
. serafini, 344: vedete voi qua dov' è ito naufrago un mondo? dov'
dov'è ito naufrago un mondo? dov' è rimasta seppellita la lussuria, la superbia
. v.]: l'asino, dov' è cascato una volta, non ci
soranzo, 143: questo angolo, dov' è sì giocondo / il ciel che di
un album, diciamo così, vinicolo, dov' erano fogli. montano, 237
. saba, 5-311: troverò, dov' io giunga, altri, se male /
, / che tu mi meni là dov' or dicesti. busone da gubbio, 1-202
era già allestito l'alloggio in padova dov' io aveva detto altra volta...
del basso [baruffaldi], lvl-28: dov' è quel bianco seno d'alabastro,
riempendo di carne quel vacuo del fianco dov' era stata svelta. 2.
cose, tutto / com'era e dov' era, / non è riessere le stesse
firenze è stata sempre presso a poco dov' è ora, rifabbricata senza dubbio sulle
e impietrata dai vulcani, ch'erano dov' è il monte sant'elena e anche
aiuta quella che rifiglia / nel cor, dov' ogni sua biltà comparte.
finire, dar di capo: 'carlino dov' è andato a rifinire? '.
doppiate tutte le rifioriture dei moli, solo dov' è l'aperto verde si sfilerà un
. / rifiutarsi d'entrare nella stanza / dov' era l'acherontia lamentosa.
viva poggia / ai diletti dei ciel dov' ella nacque, / e par ch'ogni
si sgagliarda e non si ammollisce? ma dov' è la cote delle ire soldatesche,
, / che vedesi nell'anima, dov' è l'anima in fine? /.
sbucare l'orecchiuta lepre / di là dov' ebbe il dì, con altre in branco
e moderna per far apparire il lume dov' era buio, e talora anche perché
buio, e talora anche perché rabbui dov' era la luce. g. capponi,
villa poco lontana da prato, / dov' egli dimorava di continuo. c.
quale sia ricettacolo all'aria del cannello, dov' ella possa rifuggirsi da quello sforzo che
: quando si videro giunti a salvamento dov' elli disiderava, subitamente fecero capanne per
son ora di fabricio tossa? / dov' è or bruto cotanto valente? / dov'
dov'è or bruto cotanto valente? / dov' è or cato rigido, e lor
girolamo leopardi, 2-61: di questi imbrogli dov' è tanto amaro / a dime pochi
] tutto il possibile per mostrarsi là dov' io m'astengo dal comparire, ogni anno
: mai i prati furon così rigogliosi: dov' era il più tardivo pelato, ora
per modo che 'l faceva rigolgare presso dov' è oggi la città di firenze.
ai campi interi. milizia, ii-33: dov' è lo scolo, si scava un
, per modo che 'l faceva rigolgare presso dov' è la città di firenze. documenti
di ciascuno, / poscia riguardi là dov' è trascorso, / tu vederai del
vedevano l'arme, percotevano; e dov' erano i panni riguardavano. 23
/ quando venimmo a quella foce stretta / dov' ercule segnò li suoi riguardi / acciò
è sopra un bel poggetto, / dov' era il capitan con lo stendardo, /
campanella, 5-8: la materia, dov' è stretto e sopito il caldo,
ho portato l'asina alla luce: legata dov' era non si vedeva nemmeno di che
che siano riletti a me paiono quelli dov' è più caldo l'affetto verso dio,
quando la materia si getta, venga dov' e cavo di rilievo e dove è di
volto). monti, x-3-160: dov' è la faccia rilucente e schietta /
tutte le loro forze a lui e seguitarlo dov' egli volea andare. machiavelli, 1-iii-597
: di gir talvolta prendevo piacere / dov' eran le più belle; / assai donne
cecchi, 8-120: allo zappeion, dov' è un cinema con mostra permanente di prodotti
, i-intr. (1-iv-25): là dov' io onestamente viva né mi rimorda d'
la terra rimossa odorava / sulla bara dov' era un marciume. sinisgalli, 6-76:
più si rimpaniano. allegri, 4: dov' egli spania, tresca, / rimpania
manifesta; / e lascia pur grattar dov' è la rogna. idem, par.
/ volger in altra parte / che là dov' io fidai / riposto il mio tesor
e da quel luogo di terra, dov' erano ficcati, di nuovo risorgevano sì
, 5-549: nello stesso luogo, dov' era sceso nella gloria degli uomini,
al fiero orgonte addita il loco, / dov' è sbucata la sassosa costa.!
stessi rinchiusa. mazzini, 10-358: qui dov' io sono, vivo male, rinchiuso
cor nodrisce; / mette 'n oblia ciò dov' ha affannato, / in bona spene
cor, che fu già mio, / dov' ho l'imagin bella vostra impressa,
e cavalcando giunse in quelle parte / dov' erano e cristian pien d'ardimento.
lo dogio si montò in sulla galea dov' era lo santo padre e pregollo che lui
..., li rinfrescherò, dov' è bisogno, di nuove citazioni ed aggiunte
sul lito del fiume de bisenzo, dov' è uno borghetto che 'l como detto si
botte a sorte un cerchio, / dov' eran appoggiati, / sgorgò la botte e
8-17: la 's. gregorio', dov' era il padre ridolfo, lungo la
/ volger in altra parte / che là dov' io fidai / riposto il mio tesor
lui, alla svelta, il troncone di dov' era penetrato e lo estrasse così bene
. buonarroti il giovane, i-226: dov' è la bella antica disciplina / da
lippi, 8-56: ei non si rinvien dov' ei si sia. redi, 16-vii-
della conceria] a cominciar dal piazzale dov' eran le vasche di rinverdimento.
. lippi, 10-39: egli ha inteso dov' ei possa battere / a un dipresso
/ la nostra vita è sempre là dov' era. / il vento in vano all'
: mi giunse una lettera di enrico dov' era inchiusa una tua sublime di compassione
pezze, fasce, né gonnella / dov' ella possa il figliuol rinvoltare. cellini
buona femina. / -bona? e dov' è? -che ne so io? vòlsiti
e rio. graf 5-898: là, dov' ogni eco tace / del mondo afflitto
i trapassati ancor non giaccio. / dov' ella diè nuova sì trista e na,
d'acqua che corra per un luogo dov' è passata altr'acqua. =
egli a noi si toglie, / dov' è, dov'è chi ne ripari il
si toglie, / dov'è, dov' è chi ne ripari il danno / e
il confortò e sottrasse di quella mina dov' elli cadea, cioè della ignoranza. nappi
il perpetuo ripassare del vento sui luoghi dov' ha soffiato, il suo 'tornare'in un
il criterio del « com'era dov' era » e con l'impegno a salvare
, spariva, nun se sapeva più dov' era ito ». o per abbadare
parole per chiedermi, e alfin chiese / dov' è de'salci il bosco.
], che si truova nei luoghi dov' è seminario d'erbe, si divelga,
il ripicchia / in sul taglier, dov' ha molti presenti. belo, xxv-1-134:
10 lasciò e fece a firenze, dov' era andata a stare, un matrimonio
stesso achille / non sente più, dov' ei si volga o slanci / trova un
l'uscio, va verso il cantuccio dov' era stato riposto il gran mucchio,
alla chiesa de'padri minori osservanti, dov' ella avea dimandato d'esser sepolta.
, 31: si avvicinò al seggiolone dov' era il curato e lo mosse alquanto come
essere il pelo solamente nella parte di sotto dov' è l'adornamento e t riporto.
e non poteva a roma ritornare, / dov' è perugia si fu riposato. bibbia
... / per conoscer lo loco dov' io fossi. boccaccio, 21-35-92:
che tu sarai loro umile e benigno e dov' elli li avesse faticati, che tu
valerio massimo volgar., i-250: dov' è lo riposo cittadinesco commosso con tempesta
/ figlia immortai [la chiesa] dov' eri? / in tuo terror sol vigile
: e persona e cosa che ritorna dov' era. fenoglio, 5-i-472: ed eccoli
, a la parte del cerebro dinanzi, dov' è la sensibile virtude sì come in
un concetto. tenca, 1-254: dov' altro non avesse fatto la nuova scuola
cotesta è gelosa divinità e terribile, dov' ella spinge bisogna andare; conduce i volenti
, dove il premio è grande, dov' è necessario che navighino per arrivarvi.
102: si bagni bene il luogo dov' è la macchia..., e
, ha cercato di ritardargli le glorie dov' egli affretta. d. bartoli, 28-118
/ che in gioventù fu addottorato fisico / dov' escu- lapio ha cattedra e metropoli /
non arrivasse a penetrar con profondità tuttociò dov' è destinata. -scherz. eretto
terra e da quel luogo di terra, dov' e- rano ficcati, di nuovo risorgevano
quella frase, quasi gittata di trascorso, dov' egli [tucidide] dice che gli
446: oimè, misero me!, dov' è il bel viso, / che
e poi dell'anno rispondente a quello dov' io provai per la pnma volta un
[della lettera] e piu quell'uno dov' era il suo nome notato. =
pensier per la presente rissa, / dov' el parlò de la rana e del
guastò in parte il castello altra fonte / dov' era il sai, ch'a
, 94: o disperato morbo che, dov' altri / si soglion ristorar languidi infermi
frescura ristoratrice d'una oasis ombrosa, dov' egli abbia trovata una sorgente di acqua
l'uscio, e affacciatosi alla stanza dov' era il signore e la brigata,
di casa, se n'andò in luogo dov' erano alloggiati molti soldati, i quali
ristretta in quel piccolo tratto di paese dov' erano i più ricchi e i più
. e il ritagliatore dicea: « guarda dov' egli stette la notte che 'l mettesti
qualche ritegno, / onde fin colaggiù dov' egli intende / starsi la fata a
ha coretto / de lo dispetto / dov' era, pur pensando, ritemendo. bartolomeo
la mia mano, saputo il luogo dov' era stata trovata, la ritenne per darmela
, 145: io, rimasa qui dov' adria regna, / seguo pur voi e
dipartì della mia terra e venni / dov' io udì chiamar cu'dole il ciotto.
10-281: l'ho visto nella casa dov' è maggiordomo; egli non serve più
cervio m'adivene, / che, là dov' è feruto, inmantenente / ritorna al
nella cattedrale e non vedeva lume e andossene dov' era s. crescenzio e gittossi alli
cervio m'adivene, / che, là dov' è feruto, immantenente / ritorna al
ritrosaggine. segneri, iv-3: cattivando, dov' egli non arrivi, ogni ritrosaggine,
borgese, 1-411: dallo stesso vagone dov' egli aveva viaggiato scendeva l'ispettore.
manifesta; / e lascia pur grattar dov' è la rogna. / buti,
, 3-508: 'e lassa pur grattar dov' è la rogna': cioè lascia pur
. / via menolli al romitaggio / dov' è antico abitator. fogazzaro, 12-x-149:
con un urto rompestimi quel vaso / dov' era il re di tutti i miei vivuoli
botte a sorte un cerchio, / dov' erano appoggiati, / sgorgò la botte e
sevamo entrati fra gli sterpe, / dov' era l'asto che la pace ronca,
tutto montuoso e disuguale e sassoso anche dov' era piano obbligava il ronzino ad andare
. mazzini, 14-27: dalla galleria dov' io era, non si sentiva quasi nulla
giovannino ritornò sull'orlo della strada, dov' erano rimaste le sue noci e una
sasso col corso suo, cioè quello dov' è lo punto centrale dell'universo, per
dei vicoli, l'intestinale / tenebra dov' anche il mare, / se s'ode
e se ne vede in napoli, dov' ella è, il rifondato dell'apertura,
/ messer gherardin trasse dalla parte / dov' era stata la rotta e 'l fracasso;
della vesta sopra lo sinistro lato, dov' io scorsi tre piaghe. sacchetti,
tremuoto o per difetto del sito dov' era fondata, una notte, salvi li
a vedere una nuova teoria della conoscenza dov' è la semplice ricerca di un pathos,
sagrosanti giuri, / io ti dirò dov' è la tua despina. 17
più di ccc braccia da la parte dov' era stata l'oste. leggenda aurea
ne voglio andare alla salita, / dov' è quella casina rovinata. mazzini, 23-221
o poverate / non si trova giammai dov' è beltate. b. fioretti, 2-4-327
panni involto, / scacciato del terren dov' egli nacque, / prende (mercé del
nello studiare. barilli, 8-30: dov' è, nel falstaff, la rubiconda e
5-248: un bel giorno a vercelli, dov' ero allora insegnante, mi giunse una
che a tutta quella ruga de le case dov' elli era s'apprese il fuoco e
e. gadda, 8-86: disceso poi dov' era fuoco sotto le marmitte, vidi
e risaldati. grillo, 1059: dov' entra la severità delle sue regole è soverchia
ghislanzoni, 16-01: feci affiggere dei cartelloni dov' era annunciato che il celebre mario e
il confortò e sottrasse di quella ruina dov' elli cadea, cioè della ignoranza. graf
là, nel mare verso trieste, dov' era successa quella ruina. -ciò
la libra e 'l toro: / segni dov' ella regge e dove impera, /
dove è il mio guanto, balorda? dov' è egli, sventata? » biondo
ella faceva per ricordarsi le spese minute dov' erano andati i centesimi. soldati, 2-150
dio che mi tolga da questa terra dov' io non posso più vivere per me
abbiamo di questo grazioso pittore, né dov' egli potesse artificiosamente variare le positure e
mese e poi dell'anno rispondente a quello dov' io provai per la prima volta un
sagrosanti giuri, / io ti dirò dov' è la tua despina. -che
presidio di quegli d'albania intra 'monti dov' è aguale roma, il quale per
, 1-iv-695: l'arco è tirato fin dov' è possibile / e non possibil anco
casto odore, un odor buono, / dov' era già il sagrato, dove pare
i-m: nel mezzo di babilone, dov' erano molti salci pe'l'abbondanza dell'
che del salire avem soverchio / dimmi dov' è terrenzio nostro antico. -ascendere
di fiato / sale su dalla riva, dov' è il letto del mare, / e
una noria. bacchelli, 14-20: dov' eran campi coltivati, le rive erano
margini della pista, sotto le colonne dov' erano i tavoli e poca gente nell'ombra
calosso, grinta dura -che gli chiese dov' era finito, ai tempi di prima,
comparire d'uno di que'malcapitati ragazzi dov' era un crocchio di gente, fu
io dovessi giunger la mia faccia / là dov' io l'accatai / per grazia e
cammelli, 20: - la scienza dov' è? - fuor del reame. /
trevisano, lii-12-122: in quel luogo dov' è posto il cadì, di necessità
overo ci facciano come formiche, perche dov' essi trovano il terreno atto a fendere
. intravedo dissidi e rivalità locali. dov' è andata a finire la solidarietà degli iniziatori
?... -per quel santo secolo dov' io debbo andare, compagno mio,
: nella pace della mia capanna, / dov' è l'amor di moglie e di
: io non so lo paese là dov' egli dimora. sercambi, 2-1-88: morti
ognun sa aov'è, ma nessuno sa dov' ha da andare. ibidem, 203
sua 'ntenza. passavanti, 193: dov' è l'umiltà, ivi è sapienza.
f. f. frugoni, vii-728: dov' è, dove, la statua del fratello
gente di levante, sì dico che dov' è perla d'uno carato d'una viene
... la terra promessa, dov' era il traguardo da toccare...
stanza piuttosto che in un'altra, dov' ella l'aveva fatta mettere!
ha fatto la generazione di sconvolti? dov' è rimasta nascosta la genìa di sballati
e le punte della parte corrosa, dov' è minore la resistenza e maggiore la forza
angoscioso dopoguerra. gramsci, 11-171: dov' è confusione e sbandamento, con la nostra
greggia / fuggente, e non so dov' io sia. barilli, 8-203: il
mia madre m'aveva portato alla palestra dov' era maestro il vecchione che pa
di sbatacchiarsi dentro la gabbia di ferro dov' era incatenato, e diventò agevole come un
: nella lirica del settecento, anche dov' è più fina, più spesso che lo
120: lì cominciò a sberciare e dov' era stato e che aveva fatto e
: si sbocca nel corso umberto i, dov' è quel- l'altissima palma a ridosso
diverse batterie dal toledo e diverse tnnciere dov' era più facile a sboccarle nei fossi.
. guglielminetti, 2-118: io seppi dov' era imprigionata. / ella era chiusa
nella detta scaccia, solo dalla banda dov' egli va duro, il profilo rilevato del
a lezzer dante mai caso m accaggia / dov' egli scrive ne'suoi bei sermoni:
si scaglia / senz'altro dir o far dov' è il fenile, / in cui al
mia madre m'aveva portato alla palestra dov' era maestro il vecchione che pareva l'
. sacchetti, 74-7: giugnendo costui dov' era il signore, trovò che era
: stanza comune ne'conventi e monasteri dov' è il cammino e dove si va per
e dopo averne portati via que'ritagli dov' è seguito lo sbranamento, s'adatta entro
che 'l ciel fruc- tasse, / dov' egli scanicasse, / ritrasse in fuori alquanto
[il cane] ripigliare il filo (dov' è passata la lepre), scanizza
paese in paese, scansando quello solo dov' eran nati. calvino, 11-75: scansando
/ « dimmi, di grazia, dov' è dunque andata? » guadagnoli,
-0 candidora delle voglie strane, / dov' è restato el tuo figliuol bianchiccio?
o sacerdote iniquo! / pòi, dov' uom scarca 'l ventre, per battesmo /
condusse a lasciarsi di nuovo scarnare lì dov' era il risalto dell'osso e segar
ch'era disceso allora da fiesole, dov' era stato scarpa scarpa con edmondo de
un bene nella sua sorgente medesima e dov' egli sta per origine, e non per
degli agazzari, n: si scavò colà dov' erano dipo- sitate le sue ossa,
: il minerale si porta nella piazza dov' è lo sceglitore, che lo passa
scellerato, che praticava una certa casa dov' io mi trovava talvolta, s'offerse
, 16-61: feci affiggere de'cartelloni dov' era annunciato che il celebre mano e
39-iii-182: farei gran torto al bel paese dov' io son nato ed a una gentilissima
acerbo scempio. caro, 16-84: dov' eravate voi, ninfe pietose, / dov'
dov'eravate voi, ninfe pietose, / dov' eravate voi, quando il buon dafne
la menò lui stesso alla stalla e andò dov' era aspettato. -nell'espressione giusto volevo
supremi esponenti delle rispettive generazioni artistiche. dov' è soprattutto il collerico michelan- giolo che
di comodo. gentile, 3-273: dov' è mai una filosofia siffatta se non nelle
..., non so comprendere dov' ei si possa mai aver raccattata una delicatezza
vinti. v. rota, 59: dov' è quella trista femmina che così m'
di schiacciata. malaparte, ii-248: dov' è l'odore delle stiacciate e delle
bersatliere pur restando, stavolta, fermo dov' era con un sorriso a schiaffi sulla
isceso in terra [enea] in parte dov' era molta mortine ne colse una cima
governa le fortune. mameli, vii-1050: dov' è la vittoria? / le porga
a far bene, nella cupa stanzaccia dov' ero allora, schierai innanzi a me fiori
, realtà. cantoni, 283: dov' è il liberale che oserebbe oggi di schierarsi
abito adorno! monti, x-3-160: dov' è la faccia rilucente e schietta / qual
, 6-256: « e la camilla allora dov' è? chi è? tua sorella
, 2-30: ma va'! e dov' è lo schioppo? i briganti hanno tutti
allora farsi, / chi rimirato avesse dov' io stava, / gli occhi miei
, 83-89: tommaso aprendo la cassa, dov' era il cappone, e la gatta
xvi-82: arrivò ad una piccola baia dov' erano alcune donne che sciabordavano panni.
macchina). bacchetti, 14-20: dov' eran campi coltivati, le rive eranoanimate.
portata su nella stan za dov' era la bambina. -detergere il
sciancate. salvadori, 283: « dov' è la tu'mamma? » disse il
e spesa a governargli, / dov' è il risparmio, andrà la casa a
al grasso non di- con bene (dov' è grasso il terreno), vengono sciocchi
sarò bugiadro. / queste cosette mie dov' io le sciolgo, / ben lo sa
conforta assai, / e veggio scioltii dubbi dov' er'io ». ortes, xviii-7-44:
coltivati che pur, qua e là, dov' era o inutile mava, noi non potevamo
fa bene sciropparselo da solo nei posti dov' è stato sempre. -far accettare
nimico di penetrare alla signoria della fiandra, dov' egli anelava per mezzo delle scissure cagionate
lo fuoco feze con gran sapere: / dov' era sacchetti, 28-25: forbendosi spesso il
. riuscì, sfinito, allo stradino dov' erano le femmine mondane, e diede del
inf, 25-96: taccia lucano ornai là dov' e'tocca / del misero sabello e
alla sua casa di filicudi, lo scoglio dov' era nato. -tratto di costa
. nencioni, 2-323: vi sono pagine dov' essabrevemente, incisivamente, descrive, scolpisce una
, 55: entrò in una chiesa dov' era la vergine maria dipinta col figliuolo
diventassin cinque o sei: / e dov' i'sto sì scomido, / in un
ch'egli venga discacciato dalle case, dov' egli mai si ricoveri, come colui
qualunque modo la vite del piccolo cassettino, dov' è fermato il cannello, essendo indubitato
suo favore seneca in quello stesso luogo dov' egli apertamente è contrario alle vane pretensioni
. sarebogni domenica si apra una stanza dov' è possibile ballare be questo: suggerire
petrarca, 315-9: presso era 'l tempo dov' amor si scontra / con castigate.
. felice da massa marittima, xliii-288: dov' è la turba che difende il
chiamare. d'annunzio, v-3-642: dov' è quella barba di scopa? quell'
al palazzo della ragione,... dov' erano i registri delle colpe e delle
nimico già scoperto e sbuffante che, dov' era il figliuolo, si chiamasse all'
non mi meni col suo freddo / colà dov' io sarò di morte freddo. idem
stampate, avrebbero avvertito la lettera dov' egli [il petrarca] pur lascia scor
orribile, / il varco scorgimi, / dov' è il mio ben.
lasce-niccolò del rosso, 1-187-1: al foco dov' eo ardo non scor quello
e poi dell'anno rispondente a quello dov' io provai per la prima volta un tocco
in tanta mina ti conforta, / dov' io ti veggio scorta / per mala guida
'fior la scorza antica, / dov' amor più che 'l sol lo scalda e
dal tram], si toccava la cassetta dov' era il 'deposito delle scintille', c'
all'abate e porsegli la scritta, dov' erano scritti tutti i peccati di quello peccatore
/ ed arser la scrittura popolana, / dov' eran tutti loro ordinamenti, / e
ojetti, ii-183: accanto allo scriviritto dov' egli lavorava, unico visibile istromento del
. né per muove di là dov' era. sbarbaro, 5-39: se,
di cotal dif- il seggio elettorale dov' era scrutatore, amerigo seguiva unpercorso di vie
dieci che passò in quei luoghi, dov' era la pratica più corrente. lanaolfi,
., ii-xn-7: cominciai ad andare là dov' ella [la gesù cristo. -rar
ragionare de'luminari magni della pittura, dov' è andato il famoso cartone di lionardo
/ [l'aquila] rivide e là dov' ettore si cuba; / e mal per
lui mi sani ciascun occhio mio / dov' io o tanta amara scuri tate. fiori
rischiaravano a pena il vecchio quadro scurito dov' era raffigurata la santa protettrice della famiglia
. testi fiorentini, 187: la magione dov' elli [il neonato] dormirà sia
/ drizzi le argenteerote / per gir, dov' altra puote / beltà farti arrossir? foscolo
vi dirò la veritate / de. luogo dov' io uso e dov'i'stoe. /
/ de. luogo dov'io uso e dov' i'stoe. / alcuna volta per
sempre lussuriare. venuti, lxxxviii-ii-687: dov' è la continenzia? ove è el
riveste un'importanquà e di là, dov' altri 'l mena, / secondando la piena
sforzato da otto di quegli della pancata dov' io sego, sono venuto qui a dire
soranzo, lxxx-3-677: in germania, dov' è la propria sedia dell'imperio,
et è la loro sedia in quello luogo dov' elli nacquono. boccaccio, 21-35-18:
5-9: per raggiungere il seggio elettorale dov' era scrutatore, amerigo seguiva un percorso
sì andava ad un giardino del re dov' era una fontana, e intorbidava il rigagnolo
punto che ora ti segnerò col lapis dov' egli dice precisamente, e quasi colle
/ quando venimmo a quella foce stretta / dov' er- cule segnò li suoi riguardi.
degli albizi l'uom degno / riscontrò, dov' è ancor di marmo il segno.
nuova, il modo nuorono a porsi dov' era la stanza del capitano. vo
al luogo più segreto in uno diserto dov' erano certi sepulcri antichi. lancia, 3-36
sonetti e canzoni, 9-7: quella dov' è fermo lo disire / nostro eer
aggia d'avere, / ma ponesi colà dov' ha bellezza: / in basso e
sta nell'isola ogigia assai selvosa, / dov' abita selva).
. il seme cadde dal cielo, dov' era costui con giunone, alla terra,
bene, si piglia la pezza, dov' è attaccato il seme, e il giorno
, xliii-406: iosep andò nel tempio, dov' insie- me / trovò prìncipi e scribi
crede dio, ma non buono dio. dov' è posta tale semenza, cognosce il
: mai i prati furon così rigogliosi: dov' era il più tardivo pelato, era
sul « daily wor- ker », dov' era contenuto il lungo dibattito avvenuto in seno
a la parte del cerebro dinanzi, dov' è la sensibile virtude sì come in principio
sen strò [pietro] dov' era stato preso cristo, legato, battuto
notte... cercando i luoghi dov' eravamo stati insieme per avere ancora un
suoi e si avviò a mezzogiorno, dov' erano alture ancora piùaspre e desolate.
de'morti vada a vedere il luogo dov' ella giace,... alluminando il
purg., 3-25: vesperoè già colà dov' è sepolto / lo corpo dentro al quale
periodo rifiutato e addirittura tragico, ma dov' era semplice il discrimine nell'opposizione.
di altri. tassoni, 311: dov' è questa vittoria o quest'onore [dei
viperea schiatta / non s'appressi colà, dov' io mi stea. trinci, 1-257
., 186: alessandro prestamente sopravvenne dov' ello seppe che dario era stato portato la
di tutta umiltà, andò al luogo dov' erano li lebbrosi e, stando ivi,
per servizi a vitta frova presso treviso dov' era il comando dell'armata caviglia.
sesto / talvolta in una notte, dov' è modo, / dove son gli strumenti
modo: finde lo corio con uno ago dov' è la tigna, e riva / la
, vii-56: qualor mi mena amor dov' io vi veggia, / ch'assai di
di una parte dell'italia settentrionale, dov' è terra di commercianti, sensali,
longinquo da sì terso sole, / dov' ogni nube si dissolve e sfassi.
russia cedeva, si sfaceva, scappava, dov' era stalin. -disgregarsi,
40-46 (iii-303): brandimarte tornò dov' era orlando / e losferrò dal laccio incontanente
tre persone che nel suo peccato, dov' elli sé interza, intervengono, cioè
infi, 18-74: quando noi fummo là dov' el vaneggia / di sotto per dar
maddalena, lo cercavamo in alto, dov' era meno intorbidato dalle sfiatature degli agglomerati
cimento, passavano ad altro paese, dov' era sicuro il vivere cristiano. guerrazzi,
e arriva al punto del suo covo (dov' è la lepre). calandra,
a forza di picco, per rompere dov' era coperto, siamo sfondati quaggiù.
uovo, lo sfrizzo per il cinema da dov' è schizzato fuori? ».
sguaiato di cavezza si prosterna a baciare losgabello dov' essa ha posato il piede? pascoli,
la cucina e uscì sulla scala, dov' era lo sgabuzzino del cesso.
: il granduca ferdinando ii si prendeva dov' è la principessa? » « a confessarsi
de conti, ii- 51: dov' è il piacer, dove il ben ch'
aspettavi, / e il guider- don dov' è or di tant'anni / che l'
pasolini, 1-32: davanti al gradino dov' erano seduti i due compari, c'
. / ah, ch'ogni mal, dov' è tal- manzoni, iv-392: le
una botte a sorte un cerchio / dov' eran appoggiati, / sgorgò la botte e
delle girandole di eresie catalane che là dov' erano intese dovevano far scurire il cielo
cristo, perché non può abitar cristo dov' abitano peccati. landolfi, i-3:
giov. cavalcanti, 2 * 2-274: dov' è la sguaglianza del potere, mai
si franse [il virgulto] netto là dov' era l'occhio della canna e quel
che aveva tempo di trovarmi in firenze dov' io mi trovava il 16 del passato.
segneri, iv-119: convien saper sospettare dov' è ragionevole sospettare, e convien saper si-
sua maestà. loredano, 3-86: dov' è la quiete della tua mente, la
grembo a li antenori, / là dov' io più sicuro esser credea. simintendi,
/ ma quella che non fu tocca dov' è? 10. garanzia di
: volli... visitare la casa dov' eravam dimorati: ci stava una signorazza
., 4-80: iddio non abita dov' è ira e dove la discordia signoreggia.
che la città fossi mutata del luogo dov' ell'era; e non gli parve che
, 5-39: ne la vita gioiosa / dov' ha lo mi'canz., 72
ma tomerolloil primo signorio / ne lo stato dov' era l'uom securo. 2
per la simboleità del clima con quello dov' ebbero la prima origine, son multiplicati
, il capo e domandò: « dov' è mio padre? » sitlan fece un
me- desma andar mi fané / colà dov' ella è vera, / come simile a
le forze della loro giurisdizione e condurle dov' ella domanda. cattaneo, iii-1-117: il
quarto vizio è il zelo indiscreto. dov' e questo zelo, cioè dove attendesi a
niccolò del rosso, 187-3: al foco dov' eo ardo non secorre / cosa veruna
inseguire il concetto per le mille sinuosità dov' esso si perde. rebora, 3-i-225:
, giunto a quell'angusta porta / dov' entra ed esce il popolaccio a stuoli,
a tornare per sempre in inghilterra, dov' erano i suoi ascoli, 30:
sia tratta a dicollar / proprio là dov' ella ha visto / il suo sposo,
bassa fortuna e 'l sito mio / là dov' io gioven riacqui. alamanni, 7-ii-127
d'aver tolto il mio nome dal sito dov' era. -collocazione delle parole in
imboccatura del mare, ma... dov' egli incomincia a slargarsi, tenendosi in
: chi sa, col cervello, dov' era. smagatóre, agg. e
smago. lamenti storici pisani, 60: dov' egli annieghi quel tradi- tor drago
, in una smaria. piccola stanza dov' era anche un caminetto, ma spento.
pare tralucente / la stella d'aoriente dov' eo mi smiro, / sovr'ogne giro
fanno una bella figura di colombo quivi dov' elli hanno a stare, quando elli smontano
sole giù per il viale regina margherita, dov' è costretta a rallentare perché è smossa
e gli aiuti. allegri, 37: dov' hai tu il capo? or non sa'
avventatisi... sopra la smurata città dov' egli abitava una furia di ladroni,
autore, e dice che la terra dov' ella fu nata, cioè ravenna, siede
italia da roma infine a la punta sua dov' è reggio dura per lunghessa mille vinti
alberti, iii-159: se la ripa dov' ella batte sarà ferma e soda, l'
divano. fenoglio, 5-i-1568: la terra dov' era caduto era tutta soffice, addirittura
misse il braccio e fella ricadere / dov' è la chiara; ma 'n un soffio
stamberghe, a 'fbuio, / là dov' è fame, dov'è freddo, là
'fbuio, / là dov'è fame, dov' è freddo, là dove si muore,
mi serei sofferto / di guardar là, dov' io rimasi priso. esopo volgar.
l'animo piegato / alla patria mia, dov' io ritorno. atanagi, xxxv-172:
mar teti spumante. magalotti, 2-12: dov' altrove / na che trove / vuoi
onde sì come suol nevosa falda / dov' arda il sole o tiepid'aura spiri,
villani, 11-97: giunti in pisa, dov' ebbono solenni medici, in pochi giorni
, cantando le lodi del signore; dov' era promesso, preparato un rito;
dime, non saprei, / e ritorniamo dov' io finissime definizioni dolce paranza mi
(sopra il letto però, e dov' era più sollo) sempre tenendo un gran
, e pur ciascuno arriva / là dov' io il mando, che sol un non
.., s'accampo sotto mondidier, dov' erano accampati i nemici.
soministrare dei lumi. foscolo, xii-627: dov' ei non pubblica carte ed opere inedite
/ saprestemi insegnar per miei danari, / dov' io potessi fare un sonnaréllo? marino
mano con un pennello con acqua pura dov' è dato il bolo, vi si mette
pace, con soppiatta cagione li cacciò là dov' elli volea. mamiani, 9-223:
suo figliuolo. carducci, iii-28-263: dov' è giuseppe avezzana? l'iniziatore della
parecchi suoi compagni e andossene al luogo dov' era questa donna e fece vista d'essere
darle una mano a ritirar dalle corde dov' erano tesi ad asciugare cotte, tovaglie
pasolini, 3-240: arrivarono in un punto dov' erano soli, e si sedettero s'
un bene nella sua sorgente medesima e dov' egli sta per origine, e non per
, che par surger de la pira / dov' eteòcle col fratei fu miso? idem
bisticci, 1-i-467: giunto a costanza dov' era il concilio, subito cospirarono contro allui
e del petrarca e del boccaccio, dov' ella ha pure sì chiaro suono e sì
sier fallace, / che mi sospinge dov' ognor più ardo. sannazaro, iv-378
addio, chiesa,... dov' era promesso, preparato un rito; dove
bene mi fecie sostenere per la malleveria dov' io era per ciesta bellondani. boccaccio,
due acompagnati andomo in palazzo e finaliter dov' ere il duca, il quale dixe loro
46-6: arser la scrittura popolana, / dov' eranniuna sollecitudine si prenderebbe di sotterrare gli uomini
la mezza amante cioè: e allora dov' è l'intero? o di cose sepolte
quali l'amante antica: e allora dov' è il presente? -ih, quanto sei
giurisdizione e tempo che dura e luogo dov' egli risiede. b. croce, iii-2-171
menommi sott'una freschetta foglia / là dov' i'vidi fior'd'ogni colore. dante
confessioni si rivelano la maggior parte, dov' io mai mai lo ridirò, s'io
aperto l'uscio e affacciatosi alla stanza dov' era il signore e la brigata, vide
tate / che ve sotombra i ochi, dov' è amore, / me fa sentir che
supremo e alla corte di roma, dov' era quel tribunale a cui solo egli era
darle una mano a ritirar dalle corde dov' erano tesi ad asciugare cotte, tovaglie
il confortò e sottrasse di quella mina dov' elli cadea, cioè della ignoranza. ariosto
, il sottraggia. tansillo, 2-25: dov' è il bel dir, che mi
. guerrazzi, 1-191: nelle parti dov' ella [la natura] soverchia troppo
del salire avem soverchio, / dimmi dov' è terrenzio nostro antico. 28
soprastia, sorpreso e con inganno tirato dov' è il maggiore sdrucciolo della natura,
in quella pugna ancor sovrasta, / dov' ha spiegate aiace le bandiere; / sovrasta
]: 'la mercanzia'o 'la roba va dov' ella si spaccia'; e vale che
fiera. -dare la propria mercanzia dov' è lo spaccio: offrirsi dove si
di giudizio / dà la sua mercanzia dov' è lo spaccio. -dare lo
gadda, 6-257: « e dov' è? perché non è qui? non
comportamento). barilli, 8-30: dov' è, nel 'falstaff, la rubiconda e
il primo movimento è di chiedere: dov' è dante, dov'è petrarca? quel
è di chiedere: dov'è dante, dov' è petrarca? quel contenuto è sparito
il suo maestro. luzi, 12-144: dov' era? l'anima intendeva: /
uva. caproni, 7-149: ora dov' è, dov'è / la bella compagnia
, 7-149: ora dov'è, dov' è / la bella compagnia / d'allora
alberti, iii-159: se la ripa dov' ella batte sarà ferma e soda, l'
lime, sdegnano di starsi in quello dov' è volgare, e si aggirano nel
: con la granata in mano venne dov' era remo e dette un ultima spazzatina,
briganza, città di callecia, là dov' èe l'altissimo faro, opera mara-
a fare la sua pratica, la scuola dov' egli ha imparata la professione sia scuola
antonio da ferrara, 26: là dov' io potea usar coi dei / terrestri
. alberti, lxxxviii-i-125: per me'solcar dov' è più cupo ilfondo / e spelagar di
prencipe del s s aese dov' ella si spende; che sia di buon
regno, quasi lungo 'l verde, / dov' e'le trasmutò a lume spento.
sier nel vostro raggio intenti, / cerco dov' orma di virtù si stampi, /
son venuto a la dolze fontana / dov' è la spera di tutte bellezze. /
davanzati, x-9: più disiando là dov' eio spera, / penando, trovo fera
mi spersi, che non sapevo più dov' io andavo. collodi, 70: il
voce venirgli dal ventre della sperula, dov' era l'anima. -il sole
gozzi, 6-125: uanto al loco dov' essa beatrice dèe venire, eccoglielo preparato.
andare a suo diporto, pervenne là dov' era la casa dello speziale. bonavia
dolciaio. goldoni, v-100: -ma dov' è sior raimondo? el ne xe vegnu
iv-i5q: dove son le boctighe e dov' è l'arte? / dove le septe
frequentate, di far montagna a lor piacere dov' era pianura. = comp.
andassero innanzi a carri facendo le spianate dov' era di bisogno. 4.
malfattore che tuttavia stava appeso alle forche dov' era stato appicato con ordine che non
, 6-148: le fiatai sugli scalini dov' eravamo seduti sotto lo spicchio di luna.
rocca gentil che i campi infiora / dov' ella volge il suo bel guardo intorno,
getterò nel più fangoso fondo, / dov' a te poscia abitar sempre tocchi,
spingarda. calvino, 2-30: e dov' è lo schioppo? i briganti hanno tutti
della compagnia di san gilio, 521: dov' ài le braccia con tanta fortegga,
, 31: si avvicinò al seggiolone dov' era il curato e lo mosse alquanto come
o forza di destin mi spinge / dov' ella sia, così 'l viso dipinge
prima porta, / che porgono piacer dov' orno atende, / e son d'entrare
dove il capo celeste non si trova, dov' è inutile cercarlo. 7
autocoscienza è quello dal camino, dov' era inserito un fornello (odoroso di spirito
rovesciò le fecce del calice nel vaso dov' è immanente la massima, l'assoluta universalità
de roma, xxviii-428: allato, là dov' è la memoria de cesare, ène
de cesare, ène la gulia, dov' è la splendevile cenere de cesare suso
tomo la città di milano avrebbe chiesto dov' era la splendidezza delle case, la
che madonna accademia ha ordinato, / dov' io son casso e dentro v'è
: / la nostra vita è sempre là dov' era. / il vento in vano
fatica e molta prodezza aifesono il luogo dov' erano infino alla notte. boterò, 8-44
3-144: abbi secondo i colori de'drappi dov' hai a spolverare. s'egli è
lo spolvero d'acqua s'abbatteva anche lì dov' era lui. 4.
ma nel cognoscimento santo di sé, dov' egli 'l trova. simone da cascina,
atteggiamento). foscolo, vii-33: dov' è un libro che discema le vere cause
la mia vita, sproporzionandomi al mondo dov' è sorto quel grido.
211): si diceva di sicuro dov' erano i magazzini, i granai, colmi
, il far giri, il far circoli dov' è [l'acqua] percossa,
ch'ad altro intende; / né dov' ogni arme si rintuzza e spunta, /
sarò bugiardo. / queste cosette mie dov' io le sciolgo, / ben le sa
non mettesse tempo in mezzo per veder dov' era il baco, sentenziando giù a
delicatezze e squisitezze dell'amore sono intese dov' è coltura di costumi, attillatura e
muoversi, in ottemperanza si sradicò di dov' era: lasciò il suo cantone.
cartatrici. del palato immobile dov' è la fissura. 5.
tomo, donatomi dallo stesso signor crescimbeni dov' ei discorre di monsignor severoli, èwi una
ira, / flagellar senza sdegno. / dov' è, commedia astuta, / dov'
dov'è, commedia astuta, / dov' è, commedia arguta, oggi il tuo
legno ed il cavallo ad uno stallazzo dov' erano intesi che il proprietario sarebbe andato a
. gadda, 10-60: altre villule, dov' è lo spigoluc- cio più in fuora
mezz'aria èwi a traverso, / dov' ella tien le calze e la gonnella.
è la tua stanza questa? / dov' è che tu lavori? » montale,
il capo, non che entro, dov' è la stanza della memoria. tansillo,
mostrai d'aver paura di coloro, / dov' io dissi: « per dio, che
che con le muse stanzi, / dov' io son drieto e voi mi sete inanzi
si dirizzi ch'io vadia a stare dov' è lui. bisticci, 3-398: anni
dura verso levante fino a quella staria dov' era la città d'acri. ramusio,
voi che piangete nello stato amaro, / dov' ogni ben v'è caro / come
tranvai], si toccava la cassetta dov' era il 'deposito delle scintille', c'era
ne la folta selva ad una fonte dov' era uso si trasse e per bere e
stati con le stupide cattiverie loro: dov' essi toccano, la terra sterilisce, le
.. e far campi da grano dov' eran sodaglie. -con riferimento all'
, 70-72: processo sanza fallo, / dov' era la sentenza tutta stesa. l
un segugio, / a prendere orsi là dov' arno stilla. guarini, 1-146:
, dire. febus-el-forte, 6-46: dov' egli è sopellito non fo stima, /
forteguerri, ii-193: giunto là dov' è di morchia intriso / il duro
per l'avvenire. jahier, 75: dov' è la storia dell'arte? la
croce, ii-2-156: in questo àmbito, dov' è la forza della stolistiche su stati
: riprese dalla stanza degli sbrogli, dov' era stato confinato tra gli straccali,
stesso che nulla... guardiamo dov' è tra questi stracciatogli. imbriani, 4-9
16-62: codesta favola ne adduce: che dov' e'mariti stracurano l'officio suo,
19-97: riuscì, sfinito, allo stradino dov' erano le femmine mondane. pavese,
a sedere in un canto della stanza dov' era uno stramazzo di foglie fradicie. verga
strambo verso di lei « a proposito, dov' è la clelia? » nievo,
cchi in tante mine ti conforta, / dov' io ti veggio scorta / per mala
: s'è staccata con strazio dalla casa dov' è nata e invecchiata. 5.
antonio di meglio, lxxxviii-ii-93: là dov' ella [la giustizia] strema,
la mamma sedeva a ricamare nella stanza dov' ero io. e se non mi parlava
dove vi è il calor presente e cala dov' è assente. 19.
.. per essere entrati ne'monasteri dov' è regola molto stretta. baldelli, 5-7-377
26-107: venimmo a quella foce stretta / dov' er- cule segnò li suoi riguardi /
meglio abitata ch'abbia il mondo, e dov' elre più stretta è bene cinquanta giornate
leggi anche la st. 63, dov' è un caos di stato, di re
della compagnia di san gilio, 519: dov' ài lo capo così pettinato? /
più dico, cicala! la lucrezia / dov' è? -in casa, su nell'
presente per tutto dove sono corpi e dov' è materia capace della più perfetta forma sintetica
hai visto il lupo? il duca dov' è ito? bersezio, 2-9: guardava
1-32: venne con sua oste al luogo dov' era stata la battaglia e, veduti
lorenzo de'medici, ii-311: ognun va dov' ella vuole: / l'oche,
qualunque modo la vite del piccolo cassettino dov' è fermato il cannello. manzoni,
trevisano, lii-12-122: in quel luogo dov' è posto il 'cadì', di necessità vi
da lui. -ah signore ottavio? dov' è la vostra modestia? campiglia,
minerva, ove- ro suchiellati là dov' elli è vuoto. soderini, iii-587:
i calli / mi volea disegnar, dov' ha più preda. pratesi, 5-44:
s'era fatta grigia, ma nel fondo dov' era più scuro, sudava ancora umidità
. ojetti, i-246: il letto dov' è morto,... col guanciale
. g. giudici, 9-106: dov' è finita la vàterman? / e la
e forse a non più piangere. dov' è fa percezione? e dov'è la
piangere. dov'è fa percezione? e dov' è la suffìcènza? -valutazione
sacchetti, 69: la fonte, che dov' entra mai non suga / se non
, 30-74: ivi è romena, là dov' io falsai / la lega -
leopardi, 13- 33: or dov' è il suono / di que'popoli antichi
86: vedete voi colà / la sposa dov' ell'è? / ecco, allo specchio
de sanctis, iii-9: nel regno, dov' era prevalsa la forma monarchico feudale,
italiana sarebbe il velare gli specchi delle case dov' è il cadavere. -segno
d'essere giunto al ricevere grazie, dov' era venuto per necessità di supplicare perdono
sviglia / gridando: « omè, or dov' è il mio figliuolo ».
il padre di lisa in portogallo, dov' egli soleva svolazzare per affari.
a san felice montò in sul palchetto dov' era il tabernaculo e inginochiato e fatto
., 25-94: taccia lucano ornai là dov' e'tocca / del misero sabello e
, tagliando l'acqua in parte, dov' ella correa più furiosa. manzoni,
d'un subito disfatto il lettino, dov' ella dormiva, e messo su a quel
esalazione del carbone nel tubo e nel tamburlano dov' erano a scaldare i lenzuoli.
le pitture sul soffitto..., dov' erano? -tanagrétta. e.
a tappe sulla e unta gnifetti, dov' è il rifugio margherita. fenoglio, 1-i-1539
tarando è chiamata, / la qual, dov' ella giace, il color piglia /
quando venimmo a quella foce stretta / dov' ercule segnò li suoi riguardi / acciò
di tartaruga con un bel mosaico sopra dov' è un cardellino. d'annunzio, iv-2-180
galleria, / un'intiera fonderia, / dov' è roba, parte il caso,
lippi, 10-39: poich'egli ha inteso dov' ei possa battere / a un dipresso
: questo tale strumento per necessità sarà dov' è la prima radice dello strumento tattivo.
io mi tolga giammai / dal tavolel dov' io fui cambiatore. 2.
: una cucinetta e una stanzina buia dov' era la tazza del cesso...
... mondo è un teatro dov' egli rappresenta una parte, e canta e
3-218: riprese dalla stanza degli sbrogli, dov' era stato confinato tra gli straccali,
del medico basta di sapere, che dov' è ira è accendimento di sangue interno
senatori, però che ne la provincia dov' era mandato comandò che fosse percosso con
, a la parte del cerebro dinanzi, dov' è la sensibile virtude sì come in
; e se'venuto in parte / dov' io per me più oltre non discemo »
l'italia meridionale, s'intende, dov' egli [sir donald l.] ha
(nessuno ne sa nulla) e dov' egli conta, o meglio contava, tenaci
e 'n camera sen gio / là dov' ella faceva il pianto rio. sacchetti,
se lo terrebbe a iato, / dov' è '1 perieoi poi del troppo amore.
loro campo. montale, 5-48: dov' era una volta il tennis, nel piccolo
usciva nel giardino di petuzzo. un ripiano dov' era l'apertura del pozzo -purissima vena
aprile. pascoli, 208: dov' era l'ombra, or sé la quercia
teocrazia antica non fu propriamente se non dov' eran caste sacerdotali, che facevan servir
contro una porta chiusa d'un certo corridoio dov' ero giunto, si gettavano dal di
8-159: un'isola dell'arcipelago toscano dov' è nascosto un tesoro: montecristo.
porta, che entra nel procinto, dov' è uno pratello molto piacevole. machiavelli,
io la seguitava, / ellami chiese, dov' era inviato, / e di che luogo
suol dire: « e'non sa dov' egli ha il capo se non se lo
fu alemanno. della porta, 1-348: dov' è quel teutonico che mi riceve prima
fortis, 1-32: sul colle, dov' era anticamente il castello, tro- vansi
tiranneggiavano potenti nelle città di romagna, dov' egli [dante] andavasi rico- vrando
l'operaio stampista (dai martinitt, dov' era entrato dopo la morte del padre
i-i v-695: l'arco è tirato fin dov' è possibile, / e non possibil
e poi dell'anno rispondente a quello dov' io provai per la prima volta un
, e mi conduce a casa; dov' io, mostrandogli un colpo ch'io mi
e fu salito nel celico trono, / dov' e'contenta que'che là s'afferra
mio pensier per la presente rissa, / dov' el parlò de la rana e
chiarore, / per la vertude là dov' ell'e salita. guadagnoli, 1-i-66:
ma ben conosco ch'io dispiaccio / dov' io solia piacer, sì dispettosi /
maria maddalena, xxxiv-241: o maddalena, dov' è l'amicizia? / ov'è
tomo la città di milano avrebbe chiesto dov' era la splendidezza delle case, la
marte era nel toro entrato, / casa dov' abitar suol citerea, / e già
fata lunatica che l'avesse tolta dal chiodo dov' era appesa e poi ve l'avesse
l'altra d'un'isola dell'arcipelago toscano dov' è nascosto un tesoro: montecristo.
ordini fanno gli eserciti, e tra noi dov' è l'educazione militare che dia vita
(211): si diceva di sicuro dov' erano i magazzini, i granai
in le cose de la libidine, dov' è quasi tutto el mondo trabucato e confuso
gangi, 305: in cima, dov' era franato il pavimento, appariva chiaro
. ottieri, 3-27: « lei dov' era prima? » « cinque anni sono
e madre armena / ne'monti là dov' aquilone alberga. lubrano, 3-97: si
a tracollo a furia di spadate, dov' era maggiore la pesta dei repubblicani.
gran prato trafitto di croci, dov' era un piccolo spazio e sovr'esso fresche
pare tralucente / la stella d'aoriente dov' eo mi smiro, / sovriogne giro mi
, di oggetti. grafi 5-1071: dov' è più fitta la trama / di questa
i fiamenghi e tra i picardi, / dov' empio tramator mai non l'offese,
un'arcata: da una parte le mangiatoie dov' erano legate le bestie; e in
quel / fora di paradiso, / dov' era ogne diletto / senza neuno esperio
chiaro davanzati, xlii-48: ché'llà dov' è il pregio contato / di valore di
. 272 [dell'opera 'qa ira] dov' è 'plutocrazia'sostituisca 'trapezarchia'.
, fuorché lasciarmi vivere in quella stanza dov' io traggo tutta quanta la giornata,
, aiutando pasqua york', dov' è ricoverata la macchina dei miei ospiti.
ha fatto trascorrere a venirci; ma dov' è quella mascherata? siri, 1-iii-80
di ciascuno, / poscia riguardi là dov' è trascorso, / tu vederai del bianco
ostilio trasferita quattro miglia lontano dal luogo dov' ell'era prima, e aperto il
/ più alto il raggio, e non dov' è, traspare, / de'simulacri
alla chiesa de'padri minori osservanti, dov' ella avea dimandato d'esser sepolta.
chi è, chi non è, di dov' è. pascoli, i-170: e
baldi, 97: io veggio colà su dov' io notai / la corona di bacco,
ogni mio penser grave / e là dov' era pianto accendi 'l riso. savonarola,
. alberti, iii-159: se la ripa dov' ella batte sarà ferma e soda,
3-227: si fuggì in uno bosco, dov' erano pastori con bestiami. erasi travestito
... chiamò il popolo a dov' era creato a fatti magni, / egli
/ che qualche sventura lo colga nella terra dov' è andato. -tr.
quelli lì, secondo voialtri, dico, dov' è che vanno a prenderla la grana
gran palmi / dal loco in giù dov' orno affibbia 'l manto. folgore da san
arcata: da una parte le mangiatoie dov' erano legate le bestie; e in uno
d'iddio figlio, / facendol salvo, dov' era perduto. / e qual fu
in schiera. mazzini, 38-68: dov' è il nucleo d'uomini, l'assemblea
, /, il varco scorgimi, / dov' è il mio ben. alfieri, iii-2-91
leva tutto quel buon ch'elle ha: dov' è costei ch'apposta sempre a gir
. la capria, 1-46: or dov' è il suon di que'popoli antichi?
, 18 (315): « dov' è questo paese? » « eh eh
trepidò / nei suoi fulgori la città dov' era - / venezia? non in sogno
porto / e condotto in tal porto / dov' ò gran male- nanza. laudari di
: vi ritrovate sur una piazzetta, / dov' è una fonte, o un trogolo
e in mare; mettendo anche in considerazione dov' egli potesse far maggioriimpressione, e com'
assai volte le trovarono sanguinose dalla parte dov' era la piaga, sicché per quello
/ pallore la rupe già truce, / dov' erri la pecora, e rauco / la
, 2-ii-967: sai... dov' è il pericolo? quando il baleno viene
arena. pascoli, 208: dov' era l'ombra, or sé la quercia
dante. ma le case signorili, dov' ei rifuggivasi a continuarlo, lo stringevano
parlare il cervello. ibidem, 323: dov' è la civetta, sempre cala qualche
generali di casa d'austria pareva che dov' io scrivendo avessi disingannatogl'italiani.
). lamenti storici, iv-160: dov' è quella capsecta dove stava / tucti
-prov. proverbi toscani, 140: dov' è interesse non si fa l'ufizio di
mai i prati furon così rigogliosi: dov' era il più tardivo pelato, ora nappe
dante, conv., xxx-x-2: dov' è da sapere che quanto l'agente
af. villani, iii-6-40. promisono dov' elli volessono esser uniti e in fede
era già allestito l'alloggio in padova dov' io aveva detto altra volta (davvero appena
fauno; fu re d'una contrada dov' è ora roma; uom dolce e di
la doppia danza / che circulava il punto dov' io era: / poi ch'è
un palco ben / che porgon piacer dov' orno atende, v e son d'entrare
e son d'entrare uscio, alto dov' era alloggiato, scendesse e salisse coi piedi
, e 'n camera sen gio / là dov' ella faceva il pianto rio. velluti
disiderosi di tornare in quella / città, dov' eran gli amici e parenti, /
per un capogiro, verso il viale dov' era sparita la vecchina del bosco.
principali pruove di mia sentenza ed accennarmi dov' elleno vacillino. sacchi, 3-48-165: il
precisione. mazzini, 44-137: son dov' io doveva essere; ma non ne parlate
cor nodrisce; / mette 'n obrìa ciò dov' ha affannato, / in bona spene
la vaglia. metastasio, 1-i-491: dov' è quel tormento / che vaglia un momento
, vii-708 (15-7): poscia tomai dov' è 'l gran baronaggio, / io
per la vallea, / forse colà dov' e'vendemmia e ara: / di tante
e quel ne la vallea ritorna, / dov' ella lucini, 4-296: due e massime
, / t'alzasti a volo; e dov' è 'l ciel più chiaro, /
. tommaseo, 2-ii-250: oh! dov' è andata quell'allegra cera, /
. sercambi, 2-ii-367: nell'abergo dov' era aparecchiato per lo desnare se n'
98: ov'è la superbia nostra? dov' è il vantaménto e l'orgoglio nostro
non varcarono mai le mura della città dov' eran nati. calvino, 2-193: quando
buonarroti il giovane, i-73: qui, dov' ogni sentiero / che per la selva
sono assai o pochi, imperocché dov' elli saranno, dèe essere il frutto ragionevolmente
valerio massimo volgar., i-284: ora dov' è venuto, che non si puote
protoconifere, in quel braccio di laguna dov' erano nati tutti i nostri vecchi.
sarebbe il velare gli specchi delle case dov' è il cadavere. -per estens
la veletta sopra 'l mare, / dov' era teso il ricco padiglione.
pona, 7: così nella propria casa dov' era vissuto siila, andava fatto pulce
; nella 3a persona il luogo è quello dov' è la persona che parla, la
per quel sagrato, per esser nel loco dov' egli è. fanzini, i-41:
nell'opera si mutasse una parola, cioè dov' ella dice 'aveva giaciuto', si
bianche e le vermiglie guance, / là dov' i'era, de la bella aurora
: fiso riguardai / per conoscer lo loco dov' io fossi. / vero è che
degno mai seder a mensa, / dov' il fruir eterno amor dispensa. palescandolo,
la faccia verso la mecca, là dov' è l'arca di maometto. pirandello,
. d'annunzio, iii-2-1013: - dov' è lo specchio? - in fondo alcorridoio
, per tornare altra volta / là dov' io son, fo io questo viaggio.
., 3-311: andarono al padiglione dov' era milichi, lo vicaro del soldano
nelle vicinanze di madras, a mailapur, dov' è il corpo di s. tomaso
dante, purg., 22-99: dimmi dov' è terrenzio nostro antico, / cecilio
officio che chiamano della vigilanza, di dov' è un 'vigilante'ad ogni incrocio di vie
divampa in me, / e mi porta dov' altri in van tentò.
ville doppie... altre villule, dov' è lo spigoluc- cio più in fuora
di sì fatto vincastro, / che, dov' ella era lieta, fu dolente.
pistoia, iii-42-12: vede 'l sole là dov' ella appare / cosa che 'l vince
fa manifesta; e lascia pur grattar dov' e la rama. boccaccio, dee.
di venire a bergamo,... dov' ebbi la prima visione della fama.
, se nelle case o ne'ridotti, dov' abitan'ignoran- ti, vi sian libri
/ s'è cinta la testa. / dov' è la vittoria? / le porga
mal conoscenti de'superni doni, / dov' è il libero arbitrio che recasti /
benda; ell'ha teso il suo bucatino dov' io di viziare le altre viscere. tommaseo
di esempi di letteratura scritta od orale, dov' ella riconquista la vita che è sua
un'eccezione, nelle vecchie rime, dov' è constituito solamente dalla vocale pura.
.. piglia il cammino per quel loco dov' è destinato per li comandamenti di sua
/ o a guancialin d'oro, / dov' è un brutto lavoro / quello star
via camminare con un passo pesante (dov' era il suo passo impetuoso e volante come
anche dalla porta di santa chiara, dov' anche fatto avevano volare una mina.
sarò bugiadro. / queste cosette mie, dov' io le sciolgo, / ben le
incerta attribuzione, xlvii-278: vola là dov' io volo, -anima sciocca; /
voltar di nuovo le sue genti la dov' egli era chiamato. 2.
del monte. d'annunzio, v-1-353: dov' è roberto prunas nell'alta notte?
. cacce d'ignoti, lxvii-75: dov' è il tuo cane? / véllo colàne
un filosofo dormia / in quela parte dov' era pinto so maistria. burchiello, 2-16
. manetti, 38: entrorono nella camera dov' egli era, e sentendolo forte dormire
terra zappettata di fresco indicavano il punto dov' era spellellita la moglie. zappettatura,
overo ci facciano come formiche, perché dov' essi trovano il terreno atto a fendere e
né a tavole né a zara, / dov' ho perduta la poletra cara. g
soa, e l'altra ène elusa là dov' è la ecclesia de santo barnaba.
barca, ma zattera, e lo zatteraio dov' è? zatterante, sm. e
alla buon ora giunse nella camera / dov' era vostro padre acconcio in zazzera.
e la torre della guardia della moneta, dov' era la zecca del comune. gir
cacce d'ignoti, lxvii-75: « dov' è il tuo cane? » / «
e affrontammo di buon animo alcuni tavoli dov' erano preparati parecchi capretti e tacchini farciti di
/ nella stanza, cred'io, dov' era il cesso; / e mentre intorno
nostri zucchégno, e vorrà dir terren dov' altro / che zucche non allignan.
, aspettative. montale, 4-73: dov' è la verità? la coscienza dell'uomo
di pensare. montale, 4-73: dov' è la verità? la coscienza dell'uomo
alla 'voce'una buggeratella poetica in prosa dov' entrano come personaggi un rospo, un
viaggiava anch'esso, per granada, dov' è tuttora sepolto, se pure qualche insurrezione
cinque o dieci minuti cruciali, e lei dov' era, e con chi era
e l'hanno portato a berg, dov' era vissuto da bambino. tondelli,
viaggiava anch'esso, per granada, dov' è tuttora sepolto, se pure qualche insurrezione
espresso [5-vii-2001]: amatissimo in giamaica dov' è considerato un profeta del nuovo rastafarianesimo
maffei, perché bazzica allo stesso 'restaurant'dov' io pranzo. = voce fr.
è buono potrebbe essere fattibile. ma dov' è questo noceto? è un bel sito
22-v-1984], 36: e rummenigge? dov' è il biondo re della bundesliga in
soloun comunicatore, è competente, sa capire dov' è il bene edov'è ilmaleesoprattuttosaprendereledecisionisenzaavereombra
patti, 11-161: « e carmine dov' è? ». « è a monte
paesi et da dove è inverno là dov' è estate. inonoràbile, agg.
la repubblica », 8-iii-1991]: « dov' è che ho mafiato? »,
vittoria di samotracia perciò non palpitano. dov' è lo sbrandellamento della agitazione violenta nel vento
successo con una 'roba'delmaestro cilea, dov' erano condensate 500 cavallerie rusticane con relativi sgozzamenti
la ragazza abitava all'ultimo piano della casa dov' io studentescamente avevo alloggio. =