poco a poco avevano ceduto a una doratura accesa e gli formavano un casco d'
l'estate di san martino diffondeva una doratura tenuissima sul cristallo del cielo; e
una collina, la sparse d'una doratura leggerissima, si spense. idem,
dorare, per disporla a ricevere la doratura. baldinucci, 54: pigliano.
con acqua forte e mercurio per la doratura. baldinucci, 54: poi colle
. a uso di brunire a freddo la doratura dei fogli del libro. dizionario militare
piccoli rilievi (l'oro di una doratura). tornasi di lampedusa, 263
oro; che è stato sottoposto alla doratura; indorato. ubertino d'arezzo,
che è stata sottoposta al processo della doratura (v. doratura).
al processo della doratura (v. doratura).
nome). 11. sm. doratura. céllini, 644: il primo
tigiano o l'operaio che esegue lavori di doratura. baldinucci, 24: 'buffa'
lat. tardo dèauràtor -óris. doratura, sf. il dorare; rivestimento di
oggetti metallici attualmente si pratica: la doratura a placca comprimendo fortemente, a caldo
oro sulla superficie da rivestire; la doratura a fuoco, stendendo sull'oggetto uno
fa poi evaporare il mercurio; la doratura a guazzo (per il rame)
doppio d'oro e sodio; la doratura galvanica (ed è la più usata)
: con uno licore, che si chiama doratura, si mette sopra il detto stagno
su per questo stagno, gualivando questa doratura così in un luogo come in un
alto braccia quindici e lungo quaranta, nella doratura del quale andarono cinquanta migliaia di pezzi
. galileo, 4-3-56: la prima doratura fu di dieci foglie di oro,
l'eccellente scolture in marmo e per la doratura. milizia, ii-340: si potrebbe
più acconcia a ricevere e a ritenere la doratura. bartolini, ii-255: il buon
della copale, da darsi alla statuina a doratura ultimata. 2. in
bel bronzo conservante appena una traccia di doratura o ima scaglia di tartaruga fina da
se tale felicità smonta rapidamente come la doratura del tramonto, anco non è da scandalizzarsene
testa madreperlacea, onde scattavan raggi di doratura, che dal giallo si avanzava nel
, un sole giallo stendeva una scialba doratura su tutto. d'annunzio, iv-2-
case plebee s'intravedeva al fondo della doratura pallida del tramonto. palazzeschi, 4-29
sia, che gli darà l'ultima doratura. manzini, 12-13: stupenda;
biondo, con sulla pelle rosata una persistente doratura di sole. -rosolatura.
metodo e con isocrona costanza fino alla perfetta doratura delle vittime. 4.
il prologo] dee avere poca di doratura e di giuoco e di consonanza, però
ristampato più volte. senza la nobile doratura dell'amyot, è d'uno stile
v-1-918: luigi rizzo disse, con una doratura di sicilia nella voce bassa e calda
rimasta nel corpo meschino qualcosa come una doratura del sonno diurno dormito nella luce.
rimasta nel corpo meschino qualcosa come una doratura del sonno diurno dormito nella luce.
dorure (sec. xii): * doratura ', poi 'oggetti d'oro
). elettrodoratura, sf. doratura galvanoplastica. = voce dotta,
di elettrico, elettricità) e doratura (v.). elettrodótto
offriva un quadro molto preciso, senza « doratura di pillola », della vita.
xviii). galvanodoratura, sf. doratura effettuata col metallo galvanoplastico. tommaseo
v.]: * galvanodoratura ', doratura per mezzi galvanoplastici. = comp
nome di l. galvani) e doratura (v.). galvanoelèttrico,
, la cromatura, l'argentatura e la doratura. = voce dotta,
modo da formare piccoli rombi usata nella doratura dei libri.
d'oro e di mercurio nella doratura d'oro modellato. = dal
imbolare'. imbolatura, sf. doratura o argentatura a tempera di bolo
l'imperlatura valeva un gange, per la doratura superava un idaspe. = deriv
indoraménto, sm. l'indorare; doratura. - anche al figur.
indoratura, sf. l'indorare; doratura. -in tolomei, xxxvi-47:
falegn. operaio che prepara per la doratura le superficie di legno spalmandole di gesso
quale s'intravede qualche sedia, qualche doratura. di giacomo, i-787: intravidi
metodo e con isocrona costanza fino alla perfetta doratura delle vittime. lucini, 3-45:
, cucitura, indorsatura, raffilatura, doratura (o coloratura), incartonatura,
dicesi * vernice di mecca 'o 'doratura a mecca '. o. targioni
di 'mecca ', 0 * doratura a mecca ', dandola sopra l'argento
v.]: vernice di mecca. doratura a mecca. con una o due
però la minuzia nelle trine, la doratura nei nimbi, il trito negli ornamenti
, iii-3-146: alludq ai vestigi di doratura che si scorgono ancora nella statua di marco
del mordente di consentire la presa della doratura). rustico, vi-1-153 (22-6
valendosi di tale sostanza nella tecnica della doratura, dell'argentatura, ecc.
iv-217: la minuzia nelle trine, la doratura nei nimbi, il trito negli ornamenti
superficie laminata d'oro, doratura. -anche: oggetto dorato o inorpellato.
orpellaménto, sm. operazione di doratura mediante orpello. 2
. orpellatura, sf. operazione di doratura mediante orpello; applicazione di una doratura
doratura mediante orpello; applicazione di una doratura. 2. figur. apparenza
tossa e con la medesima pastolina e doratura delle cervella, gli friggerete senza zuccaro
macchie di verderame che avevano trapassato la doratura postìccia. bonsanti, 3-i-186: l'
corrente galvanica a fine d'ottenere una doratura più forte. = deriv.
, e trovasi allora disposto a ricevere la doratura. 9. trarre, ricavare
dorare nuovamente; rifare o ritoccare una doratura. tommaseo [s. v.
rifacimento, ritocco, ripristino di una doratura; doratura rifatta o restaurata. archivio
ritocco, ripristino di una doratura; doratura rifatta o restaurata. archivio dell'opera
di quel corpo raccolto nell'acqua che la doratura tingeva d \ m'indescrivibile tenuità di
. 3. il ravvivare la doratura di un oggetto per mezzo di reagenti
par- tic.: nell'arte della doratura, ripristinare l'omogeneità del fondo sostituendo
stagnatura, piombatura, acciaiatura, argentatura, doratura, rodiatura). =
il cesello, l'argentatura, la doratura e a volte la incrostazione di metalli
e, in partic., la doratura di un metallo). fanfani,
bel bronzo conservante appena una traccia di doratura o una scaglia di tartaruga fina da
privare un oggetto o un metallo della doratura, asportandola. biringuccio, 2-141
la particella pronom. perdere progressivamente la doratura. d'annunzio, iv-2-922: nel
, agg. che ha perso la doratura. d. battoli, 12-2-93
scabrosità: e così la tinta e la doratura vengono meglio distese e più unite.
un oggetto già dorato con una seconda doratura. d'alberti [s. v
suscitare sospetto. giamboni, 8-ii-295: doratura di parole è sospettosa cosa. livio
risguardi alla coperta, per eseguire la doratura o la coloritura dei tagli o per imprimere
: lire xxi... per doratura delli svolazzi dell'arme del pontefice sopra
e si distendeva la foglia per la doratura. baldinucci, 161: 'taferia'.
macchie di verderame che avevano trapassato la doratura posticcia. 3. sostanza a
, iii-3-146: alludo ai vestigi di doratura che si scorgono ancora nella statua di
trasparente a essiccamento lento, usata nella doratura di oggetti. = dal fr.
grossolanamente e cotte al forno fino a doratura. la repubblica delle donne [15-xi-2003