che gli conoscevo bene, quel sorriso di donnaiuolo disgustato. tozzi, 2-67: per
un giovane senza convinzioni, ridanciano e donnaiuolo. = di etimo sconosciuto:
sfogò la sua gelosia, - quel donnaiuolo compromettente quant'altri mai. soffici,
qui de'grandi tosto taccia / di donnaiuolo. foscolo, xvii-127: appena si
in modo che nessuno intendeva: vieni donnaiuolo, vieni. giusti, i-104:
gli conoscevo bene, quel sorriso di donnaiuolo disgustato che non fa differenza fra tresca
da roma, dove, da vecchio donnaiuolo impenitente, dava fondo alle sue ultime
di non essere quel che si dice un donnaiuolo. gari altre. e. cecchi
dicesi di chi tien dietro alle donne, donnaiuolo. -persona svelta, agilissima.
balbo, i-69: debole, ghiotto, donnaiuolo, governarono per lui donne e liberti
di non essere quel che si dice un donnaiuolo. -in partic.: credere
mi mancava anche questa bella riputazione di donnaiuolo grossamente carnale! abba, 67
l'esser... un donnaiuolo impenitente nulla toglieva alla gloria del
e perdonevole, un manzoni scettico e donnaiuolo, un goethe patriota e tribu- neggiatore
elevata. misasi, 6-i-49: era donnaiuolo, ma si compiaceva anche della roba
egli sa bene che il foscolo fu un donnaiuolo scandalosissimo. angelini, 1-30: erode
che l'amante di laura era un donnaiuolo scapestrato e la 'bella francese'una
che l'amante di laura era un donnaiuolo scapestrato e la bella francese una sguaia-