criminale e un santo: un criminale mal domato e un santo fallito.
questo oriuolo andava tardi, io l'ho domato con accorciargli il pendolo, e adesso
morte. bisticci, 361: aveva domato la carne con l'astinenza e con
guicciardini, iv-44: non solo avevano domato molte nazioni vicine, battuti gli arabi
. dissoluto e vagabondo come becco, non domato come brado toro. d'annunzio,
nei passaggi di governo, e che fu domato finalmente e per sempre: cosicché la
il morso, le stanghe hanno ormai domato. fa un ultimo tentativo di alzare
iv-70: io spero però che egli, domato dalle fatiche e dai pericoli della presente
marzi corpi uscire, / e già domato ed utile / al domator servire. svevo
cavezzuolo; ed avere un cavallo domato, e menarlo con esso.
. figur. ant. reso docile, domato. lippi, 6-7: perché ne
3. figur. che può essere domato, essere reso docile. =
freno, che tesser mansueto e ben domato, ma povero di bizzarria e di forze
a un certo punto, tutto pareva domato: restava contumace un'anima, ca
lì lì per raggiungerci -rispose isabella, domato il turbamento. -c'era parso
là conducendolo, gli mostri / il suol domato e l'espugnate rupi. c.
5. figur. oppresso, umiliato, domato (dalla vecchiaia, dagli affanni,
deriva, / s'e'non avesse pria domato amore. tasso, 11ii- 9:
sono dirozzato, quasi come giovenco non domato; b. davanzati, ii-297:
selva bruna / solingo il trovator / domato dal rigor / della fortuna. / la
domàbile, agg. che può essere domato, che è facile a essere
, che è facile a essere domato. -al figur.: che può
: l'uomo doma ed ha effettivamente domato ogni sorta di bestie, d'uccelli
di fiere più brave / ho già domato. sbarbaro, 1-230: per domarla
il morso, le stanghe hanno ormai domato. 2. figur. ridurre
, 3-20: ho cercato nemici, domato le amazzoni,... ho regnato
di mitragliatrici il movimento era rapidamente stato domato. -rifl. arrendersi, sottomettersi.
, 194: d'estate il ruscello era domato dal sole e nel suo greto secco
bocca piena o che lo sbadiglio non fosse domato del tutto. pavese, 6-288:
; e il fabbro, come / domato l'ebbe, ne vestì le corna /
non meglio che i versi evanescenti / domato avrei co 'l pollice la creta.
domaschino, v. damaschino. domato (part. pass, di domare)
la magnanimità dimostra per se solo tanimo domato o il domator de tanimo con la
leopardi, ii-1074: quando tanimo è domato, ogni calamità, per grave che sia
prima ingenuità, non ancora vinto e domato dall'arte. cardarelli, 1-119:
da'marzi corpi uscire, / e già domato ed utile / al domator servire.
notizia del rimpatrio, lo aveva trovato domato: come un cavallo che ha dimenticato
combatte col male, ed oggi finalmente sembra domato. 7. reso pieghevole
, 181: il rigore dell'acciaro / domato da vulcano / volse in usberghi,
conducendolo, gli mostri / il suoi domato e l'espugnate rupi, / e que'
mezzo verso, metro da voi affrontato e domato con assai destrezza e fortuna. de
, / s'e'non avesse pria domato amore. tasso, 1-24-14: o de
da'marzi corpi uscire, / e già domato ed utile / al domator servire.
. dòmito, agg. letter. domato. -anche al figur.
. damasco. dòmo, v. domato. dòmo1, v. duomo1.
3. domato, tenuto a freno (un difetto morale
se non meglio che i versi evanescenti / domato avrei co 'l pollice la creta.
memoria de'posteri, che quante volte domato dalle forze di ercole toccava la terra
botta, 5-365: a questo modo fu domato per forza, in men che non
-per simil. selvaggio, non domato; irrequieto, impaziente del freno (
4. ridotto a mitezza, umiliato, domato (una persona, il suo carattere
deriva, / s'e'non avesse pria domato amore. moneti, 2: posta
3. figur. piegato, domato, vinto. davila, 415:
aveva bisogno di gran moto per essere domato. -di animali. saba
. linati, 30-142: la guerra ha domato l'orgia, ha fatto fuggire lo
notizia del rimpatrio, lo aveva trovato domato: come un cavallo che ha dimenticato l'
di trovarsi ancora tra un giacobino mal domato, di quelli che nel 1798 avevano
non ancora domato. -in senso generico: bovino giovane
sono dirozzato, quasi come giovenco non domato. boccaccio, dee., 4-4 (
prima ingenuità, non ancora vinto e domato dall'arte. il sublime del gotico si
l'uomo... col suo cavallo domato da lui e dominato poi sempre collo
d'inalberate e di speronate si sarebbe domato. = femm. sostant. di
uomo prode e tempestoso, appariva non domato ma sedato, come se le fatiche
l'essere indomabile; impossibilità di essere domato (un animale). lastri,
= comp. da in-con valore negativo e domato (v.). con
agg. letter. che non è domato; focoso, indocile; selvaggio, feroce
da in-con valore negativo e dómìtus 'domato \ indómo (ant. indómuo)
negativo e domo, forma contratta di domato (v.). indomorésco (
da tutto il mondo allora conosciuto e domato, industrianti, ciarlatani, maestri d'
8. vinto, piegato, domato (un popolo, una nazione)
il martello e su l'incude / domato e fatto molle e fatto ardente,
non può essere frenato, attenuato, domato; insopprimibile, incontenibile, incoercibile.
lemene, i-299: spunta dal già domato empio oriente / fausto l'anno novello
. latini, 3-7: tu hai domato per battaglia genti crudeli e barbare,
in questi toi primi anni hai già domato / qualunque ha nel tuo regno machinato
congregazione cerimoniale e degli uffici del maggior- domato e del maestro di camera.
, come un cavallo che dev'essere domato, che può fare qualche malestro cercando
manifattura ha talmente addestrato le menti e domato la lingua che la minima maestrina di
. -anche: addomesticato, ammansito, domato. dante, purg.,
cioè che si prenda il bue non domato e si giunga con un altro che
le coma / al maratonio toro / domato dall'attica forza. = dal
per guida, ad altro non ben domato. crusca [s. v.]
marzi corpi uscire, / e già domato ed utile / al domator servire.
irto. delfino, 1-472: io domato lo volli [eracle], / e
. -anche: ammansito, addomesticato, domato. boccaccio, v-35: pasconsi quivi
. tasso, i-191: quel ch'ha domato le rabbiose sirti / e del superbo
sempre quest'idra rinascente di ribellione. domato quest'empio mostro,...
mi tolse l'occhio, dopo avermi domato col vino. -di nulla (con
m. c. bentivoglio, 4-959: domato l'emo e i bellicosi geti /
: senza partirmi dalla simiglianza del leone domato, i cartaginesi punirono annone con giustissimo
manifattura ha talmente addestrato le menti e domato la lingua che la minima maestrina di
. saba, 382: tornò, domato, al lavoro; di questo / non
dell'impinzarsi di cibo. -non domato e irrequieto; ombroso (un cavallo,
princìpi può, anzi dee, bacco aver domato l'india dentro la grecia medesima.
me al largo / sospinge ancora il non domato spirito, / e della vita il
. avevano buttato giù il feudalismo, domato il potere ecclesiastico, raccolto 1 piccoli
, / s'e'non avesse pria domato amore. tasso, 10-54: l'alta
matto. saba, 382: tornò, domato, al lavoro; di questo /
-per simil. che deve essere addestrato o domato (un animale). corte
razza più delicata che, dopo esser domato, si prostende nel solco. 6
domarlo et a lui pena di esser domato. caro, 12-iii-284: il dir
non meglio che i versi evanescenti / domato avrei co 'l pollice la creta. silone
ne la primavera, acciò che sia domato in noi l'aere del rigoglio de
mostro oscuro dell'amore, non ancor domato, non ancor legato, che ancora si
di legna: un cuore di fuoco domato. il dolore della foscarina ripalpitava all'
domarlo et a lui pena di esser domato. la prima cosa ch'io vi
altezza. svevo, 1-243: s'era domato per più di una sera e aveva
volgar., vi-284: il cavallo non domato riesce duro; il figliuolo non castigato
baldini, 14-143: si ricompose, parve domato e, raccoltasi la zuccheriera in grembo
mezzo verso, metro da voi affrontato e domato con assai destrezza e fortuna.
: la notizia del rimpatrio lo aveva trovato domato come un cavallo che ha dimenticato l'
domarlo et a lui pena di esser domato. panigarola, 2-4: tutto
. (ant. scozonató). domato e addestrato (un cavallo).
all'università. i soldati federali hanno domato una violenta sommossa provocata dai segregazionisti.
e possiede le grande ricchezze del domato mondo. seneca volgar., 3-149:
barberino, iii-306: poi che buovo ebbe domato rondello, lo re erminione gli pose
.: che non è mai stato domato; selvaggio. guido da pisa,
cavallo sfrenato, il quale non fu mai domato in forma che verso il leone non
: un cavallo, che dev'essere domato... può fare qualche malestro cercan
, 429: poi che 'l cavallo è domato, l'uom se ne serve in
primi anni hai '. à domato / qualunque ha nel tuo regno machinato.
macedonia era spacciata, se, avendo domato tutto l'oriente, quelli soli allora abbiso-
cioè che si prenda il bue non domato e si giunga con un altro che sia
è il paese dove pria il cavallo / domato fu e coniata a spesi / moneta
tratto si sentì uno squittio di fanciulli domato da scappellotti. montale, 3-141: quando
grande ombra di gloria? / o domato da peso / di sùbita stanchezza?
questo oriuolo andava tardi, io l'ho domato con accorciargli il pendolo, e adesso
ne la primavera, acciò che sia domato in noi l'aere del rigoglio de la
ai balconi e un principio d'incendio domato. 3. etnol. tettoia
vigore velenoso che sfuggiva alla possibilità di essere domato, tranciavano gli sforzi non soltanto miei
di legna: un cuore di fuoco domato. dizionario delle professioni [s. v
[un affluente del po], domato, e costretto a terminare suo corso nella