: per zascun affanno ch'él prova, dole / e sempre non abenta. idem
là dove più mi dolse, altri si dole; / la dimezza. - anche
dove più mi dolse, altri si dole, / e dolendo adolcisce il mio dolore
vedesse currucciusa. idem, 10-17: non dole c'agia doglia, / madonna,
, iv-1-72: ma piaga antiveduta assai men dole. boccaccio, dee., 10-10
iacopone, 74-22: piagne, ride, dole e gaude, securato con temore
hai l'arsura e 'l capo che ti dole. fatti di cesare,
tal che di rimembrar mi giova e dole, / ché quant'io miro par sogni
10-120: tutte le verduraie e fruttiven- dole e le borsaneriste del quartiere,..
corde, e forma premen dole un nuovo vero capotasto mobile, mentre le
/ che una breve memoria in chi si dole. nievo, 1-66: credilo,
/ verso la fama che di te dole addominali delle api, soprattutto dell'ape lasciasti
, / ché l'amor perso eternamente dole. lorenzo de'medici, 480
or quivi un de'paesani, veggen- dole, contò esser venuta non so se necessità
o mai per lei s'allegra o dole! machiavelli, 138: quegli altri potenti
guittone, xxxv-g: ahi, come non dole omo o non cordoglia, / ove
omo o non cordoglia, / ove dole onni fera creatora? giordani, ii 56
e m'ancise di morte che non dole. tasso, 16-9: in lieto
: che guiglielmo borsiere, il qual si dole / con noi per poco e va
e dalla presenza di ghian dole secernenti sostanze ripugnanti, che costi
la saetta al cor, ch'ancor ti dole. sacchetti, 256: molto ci
cà dentra, està animella assai mi dole. guittone, i-3-40: avaro de
è per raccomandarvi un che si dole, / dicendo: ov'è 'l disio
sangue / crudelmente lambir s'afflige e dole. / tra paura e dolor paventa
, i-3-6: grave è non dolere u'dole amico, e dizamoroso e villan cierto
chiaro davanzali, 745: ché chi non dole uom sa che sia gioco / ma
l'arsura e 'l capo che ti dole. petrarca, 233-11: dal de-
mal che mi diletta, e non mi dole. boccaccio, dee., 8-7
che tom à indegnamente / assai più dole dolorosamente. rustico, vi-1-181 (43-1
, poi che del mio mal non vi dole, / più siete inver'di me
4-123: belacqua, a me non dole / di te ornai. petrarca, 275-4
/ e di nostro tardar forse li dole. boccaccio, dee., 2-8 (
: guglielmo borsiere, il qual si dole / con noi per poco e va là
una / brevissima ora si lamenta e dole; / o per famosa o per antica
3-94: sognando il bel garzon si dole e geme / sì che la vera dea
faccia, / un'ora cruccia e dole, / poi torna come il sole.
colui la dono che del suo peccato dole, / non a quel che peccar sòie
, / onde puglia e proenza già si dole. istorietta troiana, xxviii-536: quando
si muove, se tutta non si dole...: e viene a caso
che tom à indegnamente / assai più dole dolorosamente. dante, vita nuova,
, cioè lo spandimento del sangue sotto dole uno che, secondo me, è fuor
di nazioni, effeminarono piegan dole all'effeminarsi dei costumi. boine, ii-47
prodotti di secrezione delle ghian dole esocrine o endocrine (sebacee, sudorifere,
specie d'epistole, distinguen dole in commendatizie, petitoree, munifiche, laudative
seco stesso / del suo morir si dole, e poi con lei; / e
quel che allora mi piacque, ora mi dole. della casa, 5-i-9: allor
faccia, / un'ora cruccia e dole, / poi torna come il sole.
ardo. pagliaresi, xliii-122: ne dole / forte nel cuore a que'pagan felloni
aven ch'ella more, altri si dole; / così sempre io corro al fatai
ben se n'accorge, e ben si dole / di sua follìa, che 'l sesso
mìo caro, assai di te mi dole: / ma pur per nostro ben dura
borselli ha la tua fica, strupiccian- dole gli orli. r. bertini, xxvi-3-239
altrui fallo che 'l mi'mal mi dole; / ché pietà viva e 'l mio
poi che del mio mal non vi dole, / più siete inver'di me fèro
/ (né allegri giammai chi non dole ora), / poi 'ntende la
! / ma piaga antiveduta assai men dole. caro, 16-77: i sacri studi
un'esagerata secrezione delle ghian dole sebacee, nelle zone del corpo coperte di
mi face amor, so che si dole, / benché mi fugga ognor,
tal che di rimembrar mi giova e dole, / ché tant'io miro par sogni
abbondante di muco dalle ghian dole gastriche che può provocare vari disturbi
e di sua morte già più non li dole. pulci, 24-5: tu sarai
, / riceve, donde ulisse ancor si dole. m. villani, 9-44:
petrarca, 127-28: quando il dì si dole / di lui che passo passo a
gote, / e con tal maestà si'dole e lagna, / che muovere a
: l'anema mia, che tanto se dole, / si te non avesse,
preziose, le mandò profumare, impiastriccican- dole d'un unguento che avea forte dell'odoroso
impressione, perché, aven dole volute stampar di soppiatto, non ho ammesso
3-28: fassi vino delle pere pognen- dole peste in un sacco rado, e incaricarlo
fero /... strugg'e dole e 'ncende ed amareggia. serdini, 1-117
/ il destro corno eridano e si dole / che tanto ancor sia lungi alla
m'incresce, madonna, e assai mi dole / che 'l mio servir sia perso
v'incresce se 'l mio cor si dole. salviani, 15: non v'incresca
che l'om à indegnamente / assai più dole dolorosamente. simintendi, 1-71: non
omo che de vostra parte perde e dole de vostra doglia, odio tutto a
spero!) el mio tardar le dole. poliziano, st., 1-68:
de jennaro, 152: bussiride si dole iniustamente / de la tua man, che
eo parto, il cor si parte e dole / e voi disamorare ed innamura.
parole / vegiate come lo meo cor si dole. abbracciavacca, xxix-7: dett'ò
tuo, ma ben del mio mi dole, / ché mai non spero eh'amor
scritto trovato / che prima coce e dole / a colui che la vuole.
non c'è nessun bisogno di glan- dole interstiziali. studiando il procedimento inverso tutto
immediatamente dall'estremità arteriose o dalle glan- dole per mezzo de'loro escretori orifizi, patenti
, / lui tenni, ond'or si dole, / in dolce vita, ch'
prodotto di secrezione delle ghian dole mammarie subito dopo il parto ed è destinato
e passata con il lacte dell'aman- dole. soderini, ii-339: fassi ancora col
, o mai per lei s'allegra o dole. ariosto, 1-49: ha tutto
'l suo bene e fugge quel che dole. tasso, n-iii-1079: simile ne
la pietà del cor, tanto glie n'dole / l'esser longinquo da sì terso
cui questa vole, / mai non sen dole; / né 'l sole per donar
negrezza dell'inchiostro, di quello si dole; el quale mostra a essa che per
poria star disiosa; / ma'che mi dole e dammi disperanza, / ched eo
; / a mal grado a cui ne dole / tuttora l'avrò in servenza.
bianchezza, quale ha forza, mascaran- dole, di coprire tutta l'apparente e naturai
si muove, se tutta non si dole ». sacchetti, proem.: messer
amo. pagliaresi, xliii-122: ne dole / forte nel cuore a que'pagan felloni
come sole, / avvegna che men dole. idem, conv., i-iv-7:
chiaro davanzati, li-19: pesami e dole ch'io veggio mentire / per mia disaventura
1-19: o quanto a mi me dole / che in ti non è puncto di
dell'uva, 70: il misero si dole / e sempre mesce il pianto alle
: or chi saprà mai dir come si dole / la meschinella e batte mano a
la manco. ma quello che mi dole, che questo tristo mi ci mestica ancora
gran perfezione. garibaldi, 2-454: nel dole ebbi ordine in novembre di portarmi colla
: benché fosse onde mi dolse e dole, / pur vidi in lui chiara vertute
altrui fallo che 'l mi'mal mi dole. pascoli, 1-441: in tanto abbiamo
chiaro davanzati, xxxv-17: chi non dole non sa che sia allegrare, /
in queste pietre molte pitture, ricignen- dole con ornamenti d'altre pietre mischie, che
, / lui tenni, ond'or si dole, / in dolce vita, ch'
, 1-30-3: tutto '1 mondo se nne dole / de lo mal che n'è
, o voglia ardita, onde mi dole. pulci, vi-27: può fare il
cor me ne pesa e me ne dole / per molti ingrati. filippo degli
fresca e morbida, altra giacitura faccen- dole che il marito, molte volte la notte
onde aven ch'ella more, altri si dole. esopo volgar., 4-34:
gente, a cui il morir non dole. cicerone volgar., 4-97:
. de jennaro, 152: bussiride si dole iniusta- mente / de la tua man
/ onde puglia e proenza già si dole. ottimo, ii-103: 'anche al
cotanto me ne 'ncendo e me ne dole, / che 'l pianto dal cor
una gente, a cui il morir non dole. boccaccio, dee., 2-9
negrezza dell'inchiostro, di quello si dole. m. fiorio, 476:
gente, a cui il morir non dole. boccaccio, dee., 8-10 (
gente, a cui il morir non dole. buti, 3-637: alcuna volta si
la più profonda / spelunca eco si dole, e nuda voce anco di voce è
: selve bennate, a voi non dole / il ripiegarvi ubbidienti in arco / e
, i-229: un'ora cruccia e dole, / poi torna come sole. giamboni
faccia, / un'ora cruccia e dole, / poi torna come sole. lotto
fui preso, né mi grava o dole / in sì bel nodo aver legato
se 'l cor pago già nente si dole, / dunque 'l partire fora / solo
ve- giate come lo meo cor si dole. cielo d'alcamo, 40: le
o mai per lei s'allegra o dole; j e qual per lei di libertà
la mia mente, / e parte dole e la greve dottanza. petrarca,
eo parto, il cor si parte e dole. petrarca, 18-5: i'.
soletto / di così passaggier raggio si dole. monti, i-454: le inimicizie
petrarca, 127-27: quando il dì si dole / di lui [sole] che
sasso, / or de mi non te dole, / che de la morte e'son
lo medico. landino, 82: molto dole tanta ingiuria a ceres né in nessun
colui la dono che del suo peccato dole. fra giordano, 2-50: la prima
soletto / di così passaggier raggio si dole. a. verri, ii-io:
, 127-28: quando il dì si dole / di lui che passo passo a dietro
chiaro davanzati, li-19: pesami e dole ch'io veggio mentire / per mia disaventura
! / ma piaga antiveduta assai men dole. bembo, 9-4-158: quello che voi
l'anima piange, sì ancor len dole, / e dice: « oh lassa
, più che d'altrui, mi dole. tavola ritonda, 1-299: mirando la
à dentra, està animella assai mi dole. -piaggia, pianura.
/ ché a. mme non mi dole ancora. -tenere dentro la porta
così come sole, / awegna che men dole, / però che 'l mio sentire
1-i-48: in un 'discorso sulrin- dole del piacere e del dolore '..
via men d'ogni sventura altra mi dole. buonarroti il giovane, i-474:
ccà dentra, està animella assai mi dole. francesco da barberino, iii-
delle teche e strapparne profanan dole le nude reliquie? -ant.
dentro la più profonda / spelunca eco si dole, / e nuda voce anco di
crede prosimano avere, / che iungiamente dole e va penando. dante, xxii-14:
1-19: o quanto a mi me dole / che in ti non è puncto
cal de l'anema, s'ela se dole. pianto della madonna, v-18-5:
, o mai per lei s'allegra o dole! l. guicciardini, 1-5:
4-125: belacqua, a me non dole / di te ornai; ma dimmi:
, xxx-10-253: come donna che si dole e pavé / a l'affanno del parto
onestamente avere. landino, 82: molto dole tanta ingiuria a ceres, né in
e che 'l capo se gie dole..., luora debbi expectare le
regioni organiche (soprattutto nelle linfoghian- dole), dove si sono riprodotti senza manifestare
: sai dio questa partenza si. mme dole / e si renova tutte mei ferite
degli organi linfoidi (milza e linfoghian- dole) e delle ghiandole (fegato, rene
particolari, affinché voi combinan dole vi formaste un'idea dell'universale..
risolve le nascenze calde invecchiate, ugnen- dole con esso. erbolario volgare, 3-24:
die sa come 'l cor forte mi dole, 7 per ch'i'non ho
se per avventura i brevi le sche- dole in quello stato si fossero casualmente bruciate e
« quel che più mi pesa e dole / è il tempo perso qui tra fronde
chiarezza; / a colui che si dole del suo peccato, / da tua misericordia
latina a dispetto dell'in dole sua natia. 2. comporre
cà dentra, està animella assai mi dole. stefano protonotaro, 136: assai
bole; / poi si risveglia e dole -e non può avere. boccaccio,
venni / dov'io udì chiamar cu'dole il ciotto. / e lì alquanto
, e poi, ritoglien dole ciascuno le sue penne, rimase spennacchiata e
/ quando impromessi quel che ora mi dole? 34. prov.
però resta che per esse, favorizan- dole come già parecchi giorni in questo stato si
so che del mio mal ti pesa e dole; / anzi del nostro, perch'
i rettori e messer paolo di serme- dole, maestro della milizia di padova, a
, 5: il programma elettorale di dole ha tinte rooseveltiane, austerità economica e
boiardo, 3-235: messer zoanne si dole che li suprastanti a la equalanza hanno
anonimo romano, 25: forte se dole la corte della acerva morte dello patriarca
rotte / la rapita pro- serpina si dole. marini, i-395: égli con voce
né 'l pastor di ch'ancor troia si dole: / de'qua'duo tal romor
. pigafetta, 96: quando li dole el capo, se dànno nel fronte
sasso, / or de mi non te dole, / che de la morte e'
quel che allora mi piacque, ora mi dole. bellincioni, ii-201: quando fia
come ella fra sé si lagna e dole, / vedendosi sì bella e ch'ei
piccolo scoppio. chiudere dole delle chiese da farsi nella settimana santa,
cinelli, 2-141: quando mi dole la gamba, che dole davmarinaio.
: quando mi dole la gamba, che dole davmarinaio. vero,...
: avicenna dice le scrofole essere glan- dole sclerotice, cioè dure e sode. dalla
sì forte in fondo il cor s'attristae dole / ch'ogni suo spirto ad or ad
.. teneva i suoi avamposti verso dole,... taglieggiando con delle scorrerie
ch'amor vi tramortisce, sì lien dole, / però ch'elli hanno in lor
pensi che ogni virtù di lui si dole! / scurane i cieli e 'l sole
scivolata, bisogna che arrivi sino dole della lingua nostra da non mai temere in
, / se unqua amai, tanto mi dole / che stato fos'eo quel die
chiaro davanzati, lv-20: ma'che li dole la grande abondanza / de la sagreta
la dea del terzo ciel così si dole, / ma tanto il duol s'avanza
onde aven ch'elle more, altri si dole. bembo, iii-372: due fere
anonimo, i-538: lo mal non dole a chi lo face, / molti
combattecosì come sole, / avvegna che men dole, / però che 'l mio sentire
pietra, che non può, si dole, / tenera farsi per serbarne stampa.
la pietà del cor, tanto glie n'dole / tesser longinquo da sì terso sole
morte / cantando si lamenta, affligge e dole / della suo'trista e miseranda sorte
iacopone, 74-20: piagne, ride, dole e gaude, / securato con temore
dante da maiano, 1-4-n: mi dole e dammi disperanza / ched eo,
: è simil a me qual più si dole / come 'l foco dipinto 'nver l'
la dea del terzo ciel così si dole. guerrazzi, 2-767: in mezzo a
chi non sospira e non si lagna e dole? / anima, quai singulti o
altrui fallo che 'l mi'mal mi dole: / ché pietà viva, e 'l
né più soffrendo disse: « assai mi dole / che a questo modo ne la
che mi diletta, e non mi dole. ariosto, 7-12: sotto duo negri
la saetta al cor, ch'ancor ti dole. boiardo, canz., 45:
che allora mi piacque, ora mi dole. epicuro, 47: o singoiar bellezza
che del mio mal ti pesa e dole, / anzi del nostro, perch'ad
la dono / che dal suo peccato dole / non a quel che peccar sòie /
de l'anema, s'ela se dole. compagnetto da prato, 232: drudo
, amando sé, poco d'altrui si dole, / quando fia che vuol
boiardo, 2-235: messer zoanne si dole che li suprastan- ti a la equalanza
, più che d'altrui, mi dole. petrarca, 264-109: né so che
di cor me ne pesa e me ne dole / per molti ingrati. poliziano,
ti fa uno ducato che tu hai dole / che 'l mio servir sia perso in
volentier si spicca -cui t morir dole. rime anonime napoletane del quat
, amando sé, poco d'altrui si dole, / quando fia che virtù mi
spero!) el mio tardar le dole. / basciale 'l piede, o la
, o mai per lei s'allegra o dole; / e qual per lei di
forno, con erbette odorifere, spolverizan- dole di polvere di mostacciuoli. redi, 16-i-219
gigante reo non sia da lunge. dole dello stomaco; che si determina nello stomaco
e fero, / che strugg'e dole e 'ncenae ed amareggia. -intenerire l'
/ cotanto me ne'ncendo e me ne dole, / che 'l pianto dal cor
tagliatura. pigafetta, 4-57: quando li dole el capo, se ànno nel fronte
cn'ivi quel corpo avean per cui si dole: / rischiarar parve il tenebroso aspetto
la faccia, / un'ora cmccia e dole, / poi toma come sole.
già si facea, il che forte gli dole / per lo partir. leggenda di
, cioè delli giudei discepoli, lo spirito dole prima sguazzare in acqua corrente. g.
è la bellezza vostra, che senza alcun dole con vera pazienzia. guicciardini, v-51:
questa vole, / mai non sen dole; / né 'l sole per donar luce
le sue commedie, sia traen- dole dalla propria fantasia, sia imitandole più spesso
riso, riprendendole, riprovandole, annilen- dole, ribattendole, uccellandole o in altre simili
: se tutto non degnamente l'amico dole, degno è co. llui dolere,
llui dolere, non già di ciò che dole, ma perché dole.
di ciò che dole, ma perché dole. -nella locuz. congiuntiva tutto
su le vedette, grattandolo dove gli dole. monti, i-449: io sto alla
definire di quale unità si tratti. dole punto né accrescendole. fr. andreini,
ch'è 'n cor mortai, lamenta e dole, / e piange apollo e turba il
. giacomo da lentini, 27: non dole c'agia doglia, / madonna,
cal de l'anema, s'ela se dole. g. faba, 66: em