(cfr. 3i3p < * >axcù 1 divoro, rodo '). bruma3
un pugno io sto, e divoro / tanto, che quanti libri tiene il
cervel dentro un pugno io sto, e divoro / tanto, che quanti libri tiene
dentro un. pugno io sto, e divoro / tanto, che quanti libri tiene
. quasimodo, 54: io mi divoro in luce e suono; / battuto
dentro un pugno io sto, e divoro / tanto, che quanti libri tiene
altre ville intorno / allora fe'simigliarne divoro. = deverb. da divorare.
, part. pres. di exédo * divoro, consumo '. esèdra (
'e dal tema di vòro 4 divoro, inghiottisco '; cfr. fr.
mi fa venire la lupa, e divoro tutto quello che trovo. tommaseo [
, / dicendo che mal fo che mi divoro. leggenda di tobia e di tobiolo
che qualunche persona m'è innanzi io divoro. poliziano, st., 1-24:
i ragazzi, io mangio troppo, io divoro! -per quanto rimarco: per
iii-425: nella solitudine io rodo e divoro me stesso. pratesi, 5-204:
/ e non ha ruggin che gli dia divoro. ricettario fiorentino, 85: quando