sozzo a vedere, abominoso, abbietto / divien quel che fu dianzi / quasi angelico
bene, che la pazienza lungamente abusata divien furore? salvini, 30-1-498: ciò è
. v.]: il luogo affangato divien tutto fango; il luogo o corpo
indentro. bottari, 2-35: il colore divien pallido, gli occhi si affossano.
tutti aduna in se stesso, e divien tale, / ch'ora in allume,
, pur sopra tutto per l'ambizione divien tenebrosa: ché ognun volentier si mostra in
voragini del mare / disperso, o divien nulla o nulla appare. bracciolini,
zoppica di dietro, e nel suo voltare divien più zoppo, sarà nell'anca la
dispensi. idem, x-167: così divien tiranno [amore], / d'
va a girone, / la favola divien dell'universo. note al malmantile, 7-1
pesce collo, perché fritto o arrostito divien tutto come una colla, tanto è cartilaginoso
fuoco,... di rosso e'divien giallo, tanto giallo che egli non
ciel sopra gli piove, / tosto divien di sapienza un'arca, / nella testa
l'alba si avvicina, / e divien fosca l'aria ove era bruna. tasso
esser simile al coltello, che adoperandosi divien lustro, e non si adoperando arruginisce
, ogni sporcizia in lui / pura divien, come il vapor che ascende / alla
dell'un modo o dell'altro si divien tisico, ed asmatico. fagiuoli,
spiga alla sua perfezione, ingialla, e divien quale ora l'avete in mano con
. delfino, 1-372: la giustizia divien pubblica merce, / e le bilance sue
trova a lui vicina / più lucente divien la sua figura. algarotti, 2-89:
di fogliami / veston le braccia e divien sterpo il resto, / verdeggia il
tasso, 6-ii-279: qui la bassezza altrui divien sublime, / qui l'umiltà s'
, / che più che rosa ne divien vermiglia; / e poi di su la
ha sempre favellato. pallavicino, 1-399: divien per loro pei principi la fontana dell'
non è maraviglia / se la brigata divien incostante, / e mal contenta di
e romanzesco in tante bizzarre fantasie, divien filosofo, morale e legislatore del cuore
si crede apprender molto, e divien poi [il teatro] / un
sia strumento dell'altrui sventure, / esca divien d'am- bizion vorace. negri,
ricuoprirsi di nuvoli ', o l'aria divien più fredda. bocchelli, 6-309:
l'umana lingua] qualità cangia e divien buona o ria. foscolo, vii-148:
, quando nel verno tutta l'acqua divien saldissimo ghiaccio, cavano attorno alle mura
., quando nel verno tutta l'acqua divien saldissimo ghiaccio, cavano attorno alle mura
annunzia la quiete: la fiera terzina divien tenera e cedevole come giacinto e asfodelo,
ferito, / (e qui fille divien cenere in viso) / e che sia
a poco allargando la circonferenza sua, divien cerchio e si allarga in infinito.
, quanto più l'aria della notte divien tenebrosa. d. bartoli, i-442:
/ per altre anco s'estenua e divien marcio. magalotti, 1-441: il zucchero
32- 231: quando non cura e divien più cocciuto, / non sarìa mal
percossa in lui [nel cotogno] divien mortale. pascoli, 206: e viola
ii-272: non pestar aqua che non divien colda. pulci, vi-133: spendon pochi
. caporali, ii-116: e qui divien perito e qui si stima / aver,
alla sua perfezione, ingialla, e divien quale ora l'avete in mano.
ch'io bramar apena osai lontano / preda divien d'un cacciator villano? betocchi,
sagace e pio, l'ingegno umano / divien cieco e profano, / se pensa
rigido e inflessibile, contro cui non divien forte se non chi se ne ribella
.. che a forza di vento divien sì forte che... nulla cura
pensiero invan, siccome suole, / divien l'umana prole. tommaseo-rigutini, 3465
/ senza quest'arti della gelosia, e divien pigro e lento; / quasi destrier
la colpa; ne'popoli male inciviliti divien corruttela. de sanctis, lett. il
/ ella si fa di gel, divien poi foco. cesarotti, ii-29: un
della procedura incipiente a momento in cui divien certo che non vi sarà concordato,
lo sole a poco a poco: / divien cristallo l'aigua, tant'è dura
dolce liquore, che si rappiglia, e divien granelloso come il mele. magalotti,
cui, vegliando l'uomo, la fantasia divien disubbidiente alla mente,...
denso per umidità o per fumo e poi divien raro, allora vi si crea maggior
terren con breve fascio, / cotal poscia divien, ch'ivi entro passa / quant'
. mei, 209: quando il sangue divien fisso, colloso e viscido,.
il petto così gratta; / che divien tutta quanta sanguinosa. manzoni, 11
. cattaneo, ii-1-353: la sventura divien un titolo per mettere fuori delle leggi
altro tono, non resta epitrita, anzi divien emiolia, e dicesi diapente, ovvero
fa la rosa quando aperta / tanto divien quant'ell'ha di possanza. lorenzo de'
sa uscir gloriosa dalla gran prova, divien quasi ilota delle altre, il loro dileggio
, / nodo de l'altrui amor divien più stretto. = deverb. da
una malattia, ma utile. se divien meno paffutello e tondo nel viso, non
fa la rosa quando aperta / tanto divien quant'ell'ha di possanza. boccaccio
; / ivi s'addensa, e divien nube; e poi / che il sol
si lascia appresso / alcuna cosa, ma divien sì ardito, / che tutte le
del vallo apre la porta, / e divien per la gioia disprezzante / di sua
e altri s'invigoriscono. l'incarnato divien pallido sul fondo rosso: il rosso pallido
, / ella si fa di gel, divien poi foco. d. bartoli
sozzo a vedere, abominoso, abbietto / divien quel che fu dianzi / quasi angelico
ma con l'aiuto della dottrina non pur divien trattabile e mansueto, ma, com'
pianta dimestica che si lascia di cultivare divien salvatica, e ogni salvatica si dimestica
di melarosa / s'è dupplicata, / divien ingrata, / e fuor ne rece
di miniere; ma il minerale non divien ferro senza il fuoco. e. cecchi
dicono che se ella vien posta in acqua divien tiepida e, opposta al sole,
la proporzione non resta epitrita, anzi divien emiolia, e dicesi diapente,
terren con breve fascio, / cotal poscia divien ch'ivi entro passa / quant'acqua
tono, non resta epitrita, anzi divien emiolia, e dicesi diapente, ovvero
515: tosto che un principe divien erede presuntivo della corona, resta chiuso
e chi crescendo si fà poi virtuoso divien più nobile, e maggior nobiltà lascia
bizzarre fantasie, [l'ariosto] divien filosofo, morale e legislatore del cuore
i flessori come gli estensori, la parte divien rigida e immobile, e tonica vien
in tante bizzarre fantasie, [ariosto] divien filosofo, morale e legislatore del cuore
/ si fonde con l'amore, / divien fantasma, e a'regni de la
f. frugoni, ii-133: la pedina divien dama quintana: / la dama fastosita
natura / sopra umana fattura, / divien beato sol vedendo dio. -lavoro di
elle son quasi scornate, / consorzio divien ei del gran fileta. g. m
tante bizzarre fantasie, [ariosto] divien filosofo, morale e legislatore del cuore con
che era luminoso, leggero, vivace divien greve e opaco. -giusta,
il fermentano e 'l digestiscono sì che divien materia disposta ad una nuova distillazione.
al ferreo colpo ogni corpaccio umano / divien crivello al fin, ma non da biade
. g. rucellai, 9-21: così divien quell'opera fervente, / e l'
si fonde con l'amore, / divien fantasma, e a * regni de la
fa la rosa quando aperta / tanto divien quant'ell'ha di possanza. passavanti
, ma talvolta qualche fierezza di stringimento divien necessaria. d'annunzio, iv-2-464:
si fonde con l'amore, / divien fantasma, e a'regni de la
prestasti al corpo debile, / sì che divien già flebile / in tanta pugna,
flessori come gli estensori, la parte divien rigida e immobile, e * tonica '
dir così segnare il punto dove il lago divien fiume. aleardi, 1-182: stanco
di fogliami / veston le braccia e divien sterpo il resto, / verdeggia il crine
lavori. milizia, iii-29: l'incarnato divien pallido sul fondo rosso: il rosso
quando l'alba s'avvicina / e divien fosca l'aria ov'era bruna. aleardi
bisogna per proteggerci, spesso di protettore divien oppressore. monti, x-3-284: ma di
d'alcun nuvolo..., divien vento. anonimo, ix-983: a
/ d'acqua che ghiaccia, poi divien cristallo. libro della cura delle febbri,
e così l'anima umana fruttifica e divien piena per la verità della parola di
, / ella si fa di gel, divien poi foco. segneri, iii-1-178:
. ariosto, 433: subito / un divien podestade, commissario, / proveditore,
, ii-204: per lui il diritto divien torto, e pare / diritto il torto
/ ella si fa di gel, divien poi foco. o. rinuccini, 5-294
sole a poco a poco; / divien cristallo l'aigua, tant'è dura.
rea natura, che riseccandosi impetrisce e divien gromma e gesso. -figur
una prosperevol corrente li porta, ne divien ricca e grande. leggi di toscana
/ sempre ne'cuochi e divien sì profonda, / che l'intenderla
e co'secchielli, e l'acqua divien fango. d'annunzio, iii-i- 1169
seneca volgar., 3-79: quel vino divien buono, il quale pare aspro e
al ferreo colpo ogni corpaccio umano / divien crivello al fin, ma non da biade
le bellezze e le grazie / onde foco divien nostro desir! stigliani, iii-292:
che era luminoso, leggero, vivace divien greve e opaco. -molesto,
rea natura, che riseccandosi impetrisce e divien gromma e gesso, che indura fra
leopardi, 208: or quando un animai divien più grosso / d'altrui roba o
verchio, / sì ch'ogni corpo ne divien gualèrchio, / facendo gambe e altre
suso, al postutto si guasta e divien da niente, se non sarà curato.
. guadagnoli, 1-ii-32: il fiocco divien sudicio e brutto, / e non ha
imbestialisce ch'è una meraviglia, e divien floscia floscia come un sacco vuoto.
, al fine / tu vedi che divien tenero e dolce. 2.
segneri, iii-1-280: chi ama la menzogna divien figliuolo del diavolo e s'imparenta con
: landolfo rufolo, impoverito, divien corsale e, da'genovesi preso, rompe
istoria / per cui la donna impregna e divien madre. -di uomini (in
imprestando a'morti la viva voce, divien metafora parlante. romagnosi, i-87:
, 5-1 (8): cimone amando divien savio, ed efigenia sua donna rapisce
spinose, / parte ogni asprezza, e divien pianta in breve, / di cui
ch'ella era, insalvatichisce, e divien mentastro,... tu piantala capovolta
un incenso così prezioso come l'amore divien quasi materia di sacrilegio, se ad
mostra pacatezza, e l'indolente non divien quasi mai attivo. baldini, 9-87
nel moto, e viepiù grave / divien l'impeto loro, onde più ratto
con l'una e per cagione della famigliarità divien una cosa medesima con l'altro,
impeto del terrore, volentieri... divien pronto a confidarsi che la presa deliberazione
], ma s'assoda, / e divien forte smalto il suo lavoro, /
,... l'indolente non divien quasi mai attivo. moretti, iii-202:
introduce un tale sbigottimento che la predica divien ministerio inesercitabile. tommaseo [s
, perché il marito, anch'egli, divien diavolo, e tanto più sozzo quanto
a poco allargando la circonferenza sua, divien cerchio e si allarga in infinito. carducci
rigido e inflessibile, contro cui non divien forte se non inflegetontare, intr
traccia d'una patria, e il redento divien mercante di parole, vende il ragionamento
guisa di luce tutta s'ingravida e divien luminosa. = voce dotta,
fredde e insipide argutezze: oh quanto ne divien egli ridicolo! -includere.
ingrugnito e muto, / e timido divien quanto fu audace. rajberti, 5-8:
dall'aura soave della speranza; e divien pronto a confidarsi che la presa deliberazione
. muratori, 6-57: la conversazione divien loro insipida, anzi disgustosa. algarotti
/ e quando più par bianca, divien bruna; / ma più se mostra
questo intenebramento perde ogni bontà e divien tutta ria, che vorrà essere delle operazioni
rigido e inflessibile, contro cui non divien forte se non chi se ne ribella
cosa e torta / da tua forza divien morta. bartolomeo da s. c.
simili; che col tempo indurisce, divien tristo al palato. 5.
amore / senza que- st'arti e divien pigro e lento, / quasi destrier che
tempo giungere, / che più bello divien quanto più invetera. 2.
gente... il diritto di proprietà divien sommo ed inviolabile. romagnosi, 3-117
'l terren per di sotto incontinente / divien freddo. carducci, iii-4-13: la
marchetti, 4-161: giallo... divien ciò che rimira / l'uom ch'
m. palmieri, 1-22-15: se divien la ricta voglia bieca / e cade retro
all'aria, e ricevuta ne'lavacri divien trattabile e si fa una delizia e una
per salvargli, / sprez- zator ne divien de la sua vita. / fa l'
/ per cui la donna impregna e divien madre. parini, giorno, i-204:
il grado e la legittimazione a chi divien indegno del privilegio. giannone, 1-iv-258
, per troppo stare in corda, divien lento. crescenzi volgar., 9-78
ma d'ordinario è più ricco e divien più ricco chi s'applica a molte
, perché parallela alla chiglia; ma divien curva saliente verso le ruote di poppa e
col fesso, se prima ciascuno non divien liquido al fuoco. s. bernardino da
: la coscienza perde di forza e divien troppo fisa coi tanti adattamenti e tanti
del vase mandorla e fregandovela, subito divien chiara. d. battoli, 4-4-478:
. frugoni, vii-297: chiunque comprator divien di lupaccini, figurandosi di potergli educar
, 1-268: giardin non colto in breve divien selva, / e fassi lustro ad
bene, che la pazienza lungamente irritata divien furore? par ini, giorno,
notte intera, / finché la borsa divien leggera. ghislanzoni, 116: a
demerito di azioni. l'uomo divien macchina e la macchina non commette
magrezza, esendo menata su l'intonecare, divien soda. 3. mancanza o deficenza
dalla crosta della terra non lavorata e divien mofeta. questa è la causa maggiore
fiumi salsi in ambedue gli emisferi; divien lungo diciassette in venti piedi, è
: chi più vi lavora, più divien disposto e di corpo e d'animo
/ allor che per tempeste intempestive / divien putrido e marcio. carducci, iii-26-112
, 5-1 (8): cimone amando divien savio ed efigenia sua donna rapisce in
; / si crede apprender molto e divien poi / un palco di brighelli e d'
, / tristo a colui che ne divien marito. c. bini, 1-260:
melaròsa / s'è supplicata, / divien ingrata / e fuor ne rece / puzzo
e si sente la sovranità del pecchione che divien, per l'eccellenza sua, re
1-90: per costei il veder ci divien menno. venuti, lxxxviii-n-686: se cento
d'una patria, e il redento divien mercante di parole, vende il ragionamento
forte forte, / la faccia ci divien più colorita, / scottan gli orecchi
cui sovente il frutto / del loro servir divien triboli e spine! fed. della
dettarme. l. bellini, 5-1-231: divien la vela a forza di vento che
difficilmente mostra pacatezza, e l'indolente non divien quasi mai attivo. rajberti, 2-81
, dove il tempo noi sofferisce, divien noioso atto e deesi fuggire o modificare.
pronta. una botte vota di vino divien mofetica dopo un mese; se
, iii-1-4: roma... divien serva, si muta, si trasforma;
, quando una forza principale e regolatrice divien centro di un aggregato. l'esplicazione
, d'ogni adultero / lo spirito divien libero e schietto. lubrano, 2-94
attribuzione, xlvii-279: se 'l ricco divien povero / ciascun uomo il rampogna /
. l. bellini, 5-1-231: divien la vela, a forza di vento
per una intenzione diretta che il poeta divien moralista. carducci, iii-9-80: ben presto
, 1-37: la cera... divien morbida e dura, secondo che s'
colori col tempo si consuma, questa divien sempre più bella. lavorasi con alcuni
fa miglior presa, e la muraglia divien più durabile. tommaseo [s. v
un organo e stringata per le canne, divien sonora, e subito fuori di quelle
, la conquista si stabilisce tacitamente, divien giuridica, diviene patto sociale e si
di me spogliasse, / qual uomo che divien tal qual mai non fue, /
vena, /... negletta divien, ne altrui più giova. di giacomo
. corsini, 6-75: di lor divien fallace ogni pensiero, / perché..
ridente, a mille veneri / nido divien sua bocca. faldella, iii-53: due
. chiaro davanzati, 115-11: ciò divien, ché '1 concedette dio,
/ la patria mia, che tua divien; ché nullo / fece oltraggio alla vostra
: il diamante luminoso / a'tuoi piè divien ombroso. salvini, 13-215:
terra dal mare che ivi per tutto divien capace d'ogni più gran vascello che veleggi
quel che era luminoso, leggero, vivace divien greve e opaco. idem, i-368
caso, e, fatto, poi / divien necessitante sforzamento. -struttura elementare di
vedete voi, che subito / un divien podestade, commissario, /..
bello che, rifusa nel linguaggio, divien pittura parlante, cioè poesia. pascoli,
sdegni, / se venale e plebeo divien lo stile, / poiché del mondo
, e quivi in varie cose adoperanti divien sì grande e fassi sì potente che
quand'ha più anni, / divien sì ch'ei non è carne né pesce
bonichi, 88: quand'uomo nasce divien pellegrino, / e quando vive,
di sorte con gli esempi ch'ella divien capace della ragione. -informare,
languisce sovente: / se ciò divien d'amor non so pensare, /
... contemplar, se non divien pensoso. n. franco, 7-129:
. cattaneo, v-3-149: la pastorizia divien l'ultimo complemento dell'agricultura. questa
, mentre ch'egli è infocato, divien trattabile in più figure. lauro, 2-in
di sorte con gli esempi ch'ella divien capace della ragione. 18.
s'espugna / la dura terra e divien erma e vasta? c. gozzi,
segneri, i-599: tutto ciò che divien pervio alla virtù di qualcuno si dice
acqueo che le si produce attorno, divien leggera e agile. vittorini, 5-57:
ii-272: non pestar aqua che non divien colda. = lat. tardo pistàre
lascia poco nell'acqua, la canapa divien pezza (le lische non si disseparano dalla
corpi odoriferi, ché sempre / più divien fredda ogni lor piaga e fiacca /
acqueo che le si produce attorno, divien leggera e agile. piovene, 14-209
forte, aromatico, penetrante, che divien resinoso per evaporazione; di sapore ardente
sua, né per entrar di fiumi divien più pieno al senso nostro, né
invecchia amore / senza quest'arti e divien pigro e lento, / quasi destrier
nel circuito di una piccola pila ordinaria, divien atta a mandare scintille, ad arroventare
una bacca lunga, verde, che divien rossa maturando, liscia, che contiene
di uno splendore vitreo o resinoso. divien giallo verdiccio colla calcinazione, d'onde il
di cera ed esposta al fuoco, divien trasparente, e raffreddandosi è opaca.
è però sempre difettosa; anzi talora divien espressiva, energica e pittoresca. de
i materiali provengono dal plasma, divien simile a una parte normale che
pittore del ritmo che anima l'umanità, divien [il poeta] fatalmente l'interprete
in dante è sentimento, in petrarca divien plastico. carducci, iii-10-179: l'allegoria
capelluto si fa doloroso al tatto e divien sede di un vivo prurito; un sudore
copiosamente. monte, 1-ix-87: che divien valoroso / sapete, s'e'non
non vedete voi che subito / un divien podestade, commissario, / proveditore,
amorosi affetti, / selvaggia, e divien pia come sei bella, / e lasciami
de'guai sparisce, l'altra metà divien portatile. = agg. verb
alla sillaba che comincia in consonante, divien lunga, com'es- si dicono,
sol fa la rosa quando aperta / tanto divien quant'ell'ha di possanza ».
il ghiaccio ne'fiumi e ne'laghi divien così grosso e duro che regge il
baratto. chiaro davanzati, 1-70-11: ciò divien ché 'l concedette dio! / e'
grande per ogni altro rispetto, così divien piccola per non esser congiunta con verun
. cino, iii-21-11: quando 'l penser divien tanto possente / che mi comincia sua
del monferrato. galdi, ii-255: già divien l'austria potenza marittima,..
da malori in giù, la costa divien sempre più ridente e praticabile fino a sorrento
può chiamarsi felice; infelice all'incontro chi divien preda delle sue onde. a.
lusinghe della ricchezza, l'accetta, ne divien geloso, dàssi in preda all'avarizia
409: furto ed usura al fin divien compagna / di povertate; traboccar non
pensiero l'amore; se novella, divien più modesta, e si svoglia delle gioie
detto lavoro, e a questo modo e'divien saldo benissimo senza saldatura. buonarroti il
alla forza del suo discepolo, allora cui divien prevolante e brutale, né vi è
o cerva /... / divien mite e domestica ed osserva / il suo
f. frugoni, i-415: il paltoniere divien signore, il barone si spaccia conte
leopardi, i-165: la lingua oramai divien tutt'una per la gran propagazione del francese
dopo aver disfogato il suo dispetto, / divien mite e domestica ed osserva / il
università dei casi, mostrasi falsa e divien perniciosa. = deriv. da
tesauro, 2-9: come ogni argutezza vocale divien lapidaria per via di caratteri, così
ariosto, i-iv465: sùbito / un divien podestade, commissario, / proveditore,
pruritante che stride al taglio e ne divien scamatino per la vergogna d'esser talor
è ritrosa, odiosa e linguacciuta? / divien lampada ardente. è tisicuzza / e
io punisca / una innocente ancor, che divien rea / del suo german per le
si accascia come aquila carcerata, e divien toste, sospettosa, cattiva. b.
, rimane attaccato alla terra e acqua divien dolce. savarese, 90: sembrano [
loro sostanza, per via della putrefazione, divien terra. gioia, 2-ii-8: nelle
ribolle / allor che per tempeste intempestive / divien putrido e marcio. pratesi, 5-307
il dozzinale fa da quaranta, il paltoniere divien signore, il barone si spaccia conte
semplice raccozzamento d'uomini, l'aggiunto divien superfluo, giacché questa appunto è la
semplice raccozzamento d'uomini, l'aggiunto divien superfluo, giacché questa appunto è la
se stesso, egli si raggrinza e divien tutto crespe e quasi onde. pea,
, uno scherno e una beffa che divien sangue, sangue teatrato.
il rapido splendore / ombra e fumo divien, cinto per questa / crombre fosche
inerzia della materia svaniscono, l'intelligenza divien rapida, il ragionamento esatto, il
bello che, rifusa nel linguaggio, divien pittura parlante, cioè poesia. pratesi,
/ col provar se il mio sen divien fecondo, / e rida pur chi
perché egli cresce in brieve tempo e divien tale che egli ne'suoi ra- volgimenti
è figlio della rivelazione; accettato, divien vero di quella verità relativa che trascina
in quel padule. baruffaldi, iii-49: divien ingrata / e fuor ne rece /
, 5-151: giallo... divien ciò che rimira / l'uom ch'è
è figlio della rivelazione; accettato, divien vero di quella verità relativa che trascina
confusa, e per conseguente la narrazione ne divien oscura. gualdo priorato, 3-i-2:
. chiaro davanzati, 115-10: ciò divien, ché 'l concedette dio, /
verificandosi queste condizioni; ma in allora egli divien responsale verso la società del successo,
palmieri, 1-22- 15: se divien la ricta voglia bieca / e cade retro
/ allor che per tempeste intempestive / divien putrido e marcio. deledda, iii-607
bello che, rifusa nel linguaggio, divien pittura parlante, cioè poesia.
del 'si'e con quel medesimo privilegio, divien passivo, quando ha riguardo a 'resto'
qual dipoi girato / canta per gioia e divien rosolato. = comp. dal pref
fa differente al diatessàron, non solamente divien una medesima proporzion epitrita, ma divien
divien una medesima proporzion epitrita, ma divien un medesimo diates- sàron.
, se no il feltro si rincrudelisce e divien sodo. = comp. dal pref
se no il feltro si rincrudelisce, e divien sodo. 9. tr.
spiga alla sua perfezione, ingialla e divien quale ora l'avete in mano con
verificandosi queste condizioni; ma in allora egli divien responsabile verso la società del successo,
sentir pargli le trombe sonanti, / già divien tutto nell'arme feroce: / così
ritrosa, odiosa e linguacciuta? / divien lampada ardente. giannone, 1-iv-125:
corpi odoriferi, ché sempre / più divien fredda ogni lor piaga e fiacca / per
): landolfo rufolo, impoverito, divien corsale e da'genovesi preso, rompe in
miraglia, 73: quando poi io sposo divien marito, ama la moglie, ma
girato, / canta per gioia e divien rosolato. carducci, iii-3-117: o terga
/ lo guarda sso in viso e divien rossa, / e in quel suo rosseggiar
della stessa lunghezza, quando è aperta divien tondeggiante in cima, come un ventaglio.
si fonde con l'amore, 7 divien fantasma, e a'regni de la
/ e quando più par bianca, divien bruna; / ma più se mostra a
in cimon galese / di rustico divien dolce e cortese. p. fortini,
, ii-113: nei cattivi [terreni] divien [il cavolo] talora svanito e
tutto al contrario, che 'l sangue divien pur acqua, ma acqua di pianto.
pensiero mvan, siccome suole, / divien l'umana prole. beliramelli, iii-155
vita, si ridesta e rugge, / divien forza l'angoscia e discatena / riservati
quando è scalcinato, [l'orpimento] divien nero. 3. malconcio
b. corsini, 6-75: di lor divien fallace ogni pensiero, / perché non
il garbo, e il labbro divien becco, / che però mai di schiamazzar
d'ogni adul- tèro / lo spirito divien libero e schietto. algarotti, 1-ix-268:
. quanto piùsta nella terra, tanto più divien tonda e scipiaisse. guerrazzi, 2-314
reo, ed allo scroscio delle monete divien catadupo della giustizia. cassiani, xxii-291
amor, quand'ha più anni, / divien sì ch'ei non è carne né
sentir pargli le trombe sonanti, / già divien tuttonell'arme feroce. machiavelli, 1-i-406:
da'soccorsi esterni, cosìil dritto di proprietà divien sommo ed inviolabile. leopardi, i-167
con grande ansia attende a comulargli, divien servo de la istessa avarizia. catzelu
prestasti al corpo debile, / sì che divien già flebile / in tanta pugna,
, in tanto che si sfoglia, divien frutto. ghislanzoni, 7-103: lo stesso
fassi a caso, e fatto poi / divien necessitante sforzamento. 3.
tesauro, 2-9: come ogni argutezza vocale divien lapidaria per via di caratteri, così
gadda, 21-138: il drappo del crivelli divien 'tema'pittorico, diviene motivo, battuta
organo e siringata per le canne, divien sonora, e subito fuori di quelle
ha paura dell'altro uomo, perché divien rosso, pallido, tremante, che
, se no il feltro si rincrudelisce e divien venezia un bel frammento di antichità questo
sofendore, / che più dà e divien, se dura / chi combatte vincitore.
infelice, in breve arida polve / divien, poi che sua sete unqua non
esterni, così il dritto di proprietà divien sommo ed inviolabile. 10.
sentir pargli le trombe sonanti, / già divien tutto nell'arme feroce. g.
coagulo o vero presame, di raro divien denso. sorquidanza, v.
doni, ii-127: pittagora dice che divien d'altra sorte l'animo di colui
che 'l terren per di sotto incontinente / divien freddo e s'uni sce
, con macchie di ruggine, che divien gialla nell'inverno. si coglie in ottobre
la contea con una baronia e si divien gonfaloniere perpetuo della repubblica delli spallati e
, / anzi ogn'or di ferir divien più vago, / tagliando l'arme qual
soferidore, / che più dà e divien, se dura, / chi combatte vincitore
spera... sperando meglio, si divien veglio... vien più presto
ed egli, per il sperato tradimento, divien furioso. 5. prov
mano a mano il nome degli schiavi divien più raro e spesseggia al contrario quel
, mi racconsolai. campailla, 17-89: divien la donna emaciata, esangue, /
, xxxviii-74-14: quando il penserò divien sì possente / che mi comincia sua
'l vinto aggrave, / anzi aguto divien di gloria sprone. s. maffei,
il detto lavoro et a questo modo e'divien saldo benissimo senza saldatura.
intoppa, / l'acqua già ne divien squallida e sozza. pascoli, 1418:
particolarmente dei grani, ed al contrario divien celere e vigorosaquando i prezzi sono alti e
, lxi-53: mentre che così guarda divien ghiaccio, / lascia tossa il calor,
/ dura legge, / col signor divien credei, / né si stempra o si
fogliami / veston le braccia, e divien sterpo il resto, / verdeggia il crine
che il primo movente sia la volontà, divien poi facile il comprendere che né ella
del suo principio si dilunga, più divien debole. scambrilla, lxxxviii-ii- 486
l'umor de tonde salse, / saporita divien. achillini, 1-104: felicissime erbette
per la qualità del terreno, che divien nocivo al petto. bicchierai, 138:
la vita. bettini, 1-69: divien triste e monotono il suono della vita.
michele del giogante, lxxxv-i-674: tal divien chi col cavalier combatte, / ne mai
e fa opere da gallerie, poi divien debole di mente; chi presto si svoglia
chiaro davanzati, 115-10: e ciò divien, ché 'l concedette dio, /
addensano sul mio capo il verde dei monti divien fosco. barilli, ii-552: finalmente
la spegne, / d'uomo terra divien, sozzura. bacchelli, 2-xxiv-1152: fra
. colletta, 2-i-204: il mare divien procelloso, ed il legno non può tenersi
. metastasio, i-iii- 312: divien sempre più torbido e isvogliato sino alla nausea
.. quando un tiepido, un trascurato divien servente, allora ha ricevuto certamente lo
infelice, in breve arida polve / divien... ma se traslata in fresco
, mentre ch'egli è infocato, divien trattabile in più figure. soderini, iii-365
tributario vii d'antico omaggio, / e divien temerario. giuglaris, 2-59: a'
del ventre, onde l'animale ne divien più tronfio e per così dire più leggiere
lascia poco nell'acqua, la canapa divien pezza (le lische non si disseparano dalla
f monte, 1-ix-86: che divien valoroso / sapete, s'e'non fosse
, / sì ch'ogni corpo ne divien gualerchio, / facendo gambe e altre
/ allor che per tempeste intempestive / divien putrido e marcio, indi ne lice /
bettinelli, i-i-xx: quegli per eloquenza divien prolisso, questi per vibratézza acuto.
particolarmente dei grani, ed al contrario divien celere e vigorosa quando i prezzi sono
soferidore, / che più da e divien, se dura / chi combatte vincitore.
cino, 34: quando 'l pensier divien tanto possente / che mi comincia sue
, prima che a la vista giunga, divien languido. salvini, 15-4: le
, 11-48: se cade in acqua, divien pesce, / guizza con gli altri
più [la fortuna] par bianca, divien bruna; / ma più se mostra
chiamarsi felice, infelice all'incontro che divien preda delle sue onde. 4
efficacia, soltanto se tutto il corpo ne divien succube. -voce ingl. americ
al meccanismo del favore elettorale, che divien procura d'inetti e d'immeritevoli, ma
e giansenistica, seguace / il francese divien come a lei piace. r giapètide