dentro, / che questa mole alquanto si divella. b. corsini, 9-21:
che soglia, senza nulla dimoranza si divella infino alle radici del petto del cavallo
fiume ch'arbori e case in un divella, / folgor che l'alte torri abbatta
e incontro allo regno, acciò che lo divella dalle radici e distruggalo e faccialo disperso
5-9: col braccio del cavai via lo divella / e con sua possa el trasse
chiericie, per la qual cosa ne divella da umiltà. lorenzo de'medici, ii-195
/ o gelosia, che dal mio cor divella / il ben ch'io t'ho
: « prima ch'io dell'abisso mi divella, / maestro mio », diss'
i-342: dove la si sbarbichi e divella [la selva] / ingiusto ferro
le fosse cava, e fa'che si divella / l'una da l'altra tre
tutte, però, raccolte sul posto: divella, aglianico, ne- rello mascalese
(oleastrèllo), sm. bot. divella (daphne mezereum). =
... la camelea detta altramente divella, il cui seme in lingua arabica
; altri lo chiamano olivétta, altri divella. = voce tose., dimin
sì dentro / che questa mole alquanto si divella. -fare entrare.
che soglia, senza nulla dimoranza si divella. p. cattaneo, 2-9: per
: prima ch'io de l'abisso mi divella, / maestro mio,..
lei vuol fare bella figura ha paura la divella vuol fare la prima della classe.
i-342: dove la si sbarbichi e divella [la selva] / ingiusto ferro,
, i-342: dove la si sbarbichi e divella [la selva] / ingiusto ferro
che l'alma innamorata / per lungo sospirar divella e sgombre. 3.
/ da le radici sue sterpi e divella. lancellotti, 480: nelle spighe [
overo ostruccio, la camelea detta altramente divella. 0. targioni pozzetti, 3-i-264
tonante / da le radici sue sterpi e divella, / così cadéo lo spaventoso argante
: « prima ch'io dell'abisso mi divella, / maestro mio, » diss'