e concentrazione a qualcosa, superficiale; divagato, libero, sgombro da pensieri (la
2. figur. distolto, distratto, divagato. petrarca, 322-8: spirto già
mi avvedo un po'tardi che ho divagato in un profluvio di ciarle inutili;
nuvole. magalotti, 23-276: troppo divagato mi sono, direbbe in questo caso
divaguer (nel 1534). divagato (part. pass, di divagare)
, 1-359: ancorché distratto, svogliato, divagato, pure non m'abbandonai interamente mai
il padre, quanto riuscì licenzioso e divagato il figlio. banti, 6-10: per
l'indole dell'istituto. -distratto, divagato. savonarola, 5-i-310: tutti quelli
mi avvedo un po'tardi che ho divagato in un profluvio di ciarle inutili sul
stato il padre, quanto riuscì licenzioso e divagato il figlio. il generale non aveva
avvedo un po'tardi, che ho divagato in un profluvio di ciarle inutili.
in fondo, io ho un po'divagato. ho divagato un po'troppo forse;
io ho un po'divagato. ho divagato un po'troppo forse; perché,
sentiva di riconcentrare il mio spirito, divagato per cinque anni in una vita..
iii-287: d'un autore più sciolto e divagato com'èl'ariosto, posso leggere pagine e