auree vele accoglie. idem, x-88: ditele che miraste al pianto mio / fermarsi
a nome del suo bardo, o ditele ch'ei si ricorda di quel bacio ancora
lei senza merito. goldoni, vii-1167: ditele che mi dispiace il suo male,
concilio si congregasse. goldoni, vii-1167: ditele che mi dispiace il suo male,
licenzia d'imparare a sonare di clavicordio, ditele per parte mia che a me non
que'feti. goldoni, vii-1167: ditele che mi dispiace il suo male, che
/ il faccendiere di mia moglie, ditele / che così certo la non passerà
della porpora. petrarca, 333-10: ditele ch'i'son già di viver lasso,
persona. petrarca, 333-7: ditele ch'i'son già di viver lasso,
: salutate la caterina griffagna, e ditele che la topina è tutta grassa,
interesse che prende per me, e ditele che ho un gran freddo a una
di ammazzarmi. tansillo, 1-208: ditele voi un dì l'istoria tutta,
sì dobiate andare a madonna isotta, e ditele dalla mia parte sì com'io sono
ed un inferno. fagiuoli, 1-4-206: ditele... che avete un mongibèllo
sp., 20 (345): ditele che andate alla chiesa tale, dove
andare sì a madonna isotta, e ditele dalla mia parte sì com'io sono
ne assegnerò uno alla vostra padrona; ditele che non parta da me; che non
sì, caro il mio vecchietto, / ditele che una figlia grandicella, / non
la sete che la tormenta, ma ditele che il più prolifico di tutti i bagni
d'ipocriti puzzolenti. lucini, 12-199: ditele aa parte mia qual demone maleficiuto la
andate. raccogliete i suoi sentimenti e ditele per parte mia che, se non
di mio padre vi sia raccomandata. ditele qualche salmo di più, acciocché iddio abbia
son fatti per realdir in venezia e ditele queste cause. 2. per
10-183: risalutate caramente l'amica e ditele ch'io mi ricatterò del lungo silenzio
smesso. mazzini, 12-199: ditele intanto quel più che potete per me
scenetta di gelosia. cantoni, 823: ditele che senza di voi il suo tradimento
tenete, /... / ditele che c'è passo un suo servente:
dell'interesse che prende per me e ditele che ho un gran freddo a una spalla
onorati quanto conviene. goldoni, viii-584: ditele ch'io sono un mercante assai conosciuto
incontrate in melpomene, salutatela, e ditele che sospiro di ritornare sotto 1 suoi
bando. petrarca, 333-5: ditele ch'i'son già di viver lasso,