qual si queti l'animo, e disira. idem, purg., 30-131:
che farem noi a chi mal ne disira, / se quei che ci ama
qual si queti l'animo, e disira; / per che di giugner lui ciascun
apparita / 10 cui sprendor ciascun veder disira; /... / in te
'l mette avante / di ciò ched e'disira, / e di tutto il disir
quanto tosto si dà a chi 'l disira. tasso, 5-72: ei..
/ che poca gente più ci si disira. 5. locuz. desirare
che farem noi a chi mal ne disira, / se quei che ci ama è
è fol chi 'l mal d'altrui disira / senza cagion, sol per invidia propia
di vento arguto, / e di schifar disira il minacciante / mar pauroso, con
che colpa ci ha colui che mi disira, / se la spietata vener mi disprezza
quanto tosto si dà a chi 'l disira. gratulare, intr.,
/ quanto tosto si dà a chi 'l disira. priuli, li-1-401: le supplico
di sé sì che poi sempre la disira. manso, i-m: l'amor divino
che farem noi a chi mal ne disira, / se quei che ci ama è
apparita / 10 cui splendor ciascun veder disira. aretino, v-1-397: avendo figliuole
che farem noi a chi mal ne disira, / se quei che ci ama è
, / che poca gente più ci si disira. petrarca, 128-30: ó diluvio
licor notritivo / della bramosa mente, qual disira / -valore nutritivo di un alimento composto
: quand'elli è giunto là dove disira, / vede una donna, che riceve
di sé sì che poi sempre la disira. buti, 3-244: adiunge la cagione
, 156: questo amoroso assai volte disira / corte e balli veder, giostre e
che poca gente più ci si disira. -presidiato da molti difensori;
/ quando tosto si dà a chi 'l disira. / essercitando te in dimostarmi,
/ che poca gente più ci si disira. buti, 3-801: se altri volesse
: quand'elli è giunto là dove disira / vede una donna, che riceve onore
/ di sé sì che poi sempre la disira. cecco d'ascoli, 4749:
tommaso da faenza, i-iv-22: poi lo disira come tima l'ape. =
ferrara, 156: questo amoroso assai volte disira / corte e balli veder, giostre
... / e di schifar disira il minacciante / mar pauroso con tonde