e per questo gli avventori s'erano diradati. palazzeschi, 3-80: sempre grassoccia
e per questo gli avventori s'erano diradati. idem, i-395: egli brontolava,
da'pochi crini bianchi che soli gli rimanevano diradati intorno alle tempie, poteva avere da
gente, bisogna diradare; e saranno anche diradati ii vostri figliuoli, che voi allevate
ci siamo visti; gli si sono diradati i capelli! peccato. comisso,
i viaggiatori, / sendo gli alloggiamenti diradati, / giugnendo assai affamati, impazienti
pochi crini bianchi che soli gli rimanevano diradati intorno alle tempie, poteva avere da
già diradato. valeri, 3-266: i diradati muri delle foglie, / tra campo
. comisso, 7-245: gli abeti stavano diradati, il terreno scendeva a imbuto,
cattaneo, iii-1-72: i coloni italici già diradati andarono confusi nella moltitudine. gioberti,
altri paesi i vostri convitti, benché diradati di ospiti, non ne son privi
s'accorgeva dell'erta, né dei compagni diradati. 3. che si sta dissolvendo
che poteva rimettere negli occhi, pudicamente diradati, lo sguardo e l'attehzìone.
altri paesi i vostri convitti, benché diradati di ospiti, non ne son privi;
le vigne, in interminabili filari già diradati dall'autunno. pascoli, 892: una
verità? valeri, 3-266: i diradati muri delle foglie, / tra campo
tempo neri e folti, si erano diradati sulla sua fronte e fatti grigi e pigri
riferimento a peli, capelli oppure denti diradati. - anche con uso predicativo.
. bot. che presenta fiori molto diradati (una pianta, un'infiorescenza).
che poteva rimettere negli occhi, pudicamente diradati, lo sguardo e l'attenzione.
nostri grandi boschi abbattuti, scalvati, diradati. scalvatóre, agg. e sm
ricciolo dei capelli biondi ormai spenti e diradati che parevano sgonfi col passar degli anni
più libero, potrebbe molto più facilmente rendere diradati e spossati que'vapori che salissero a
di quelli delle ricevutine. ora gli ho diradati a forza d'usciate. de amicis