la scia o la sciatica, come dir vogliamo. = dal gr.
, che tutti in lingua nostra vogliono dir imperator. p della valle, 1-iii-389:
che non se gli aspetta, - a dir fra noi, scioperataggine italiana.
tanti amanti... non vuol dir altro se non che non amate di
: l''allungarsi'è uno, per dir così, rimettersi insieme e stirar tossa
mille franchi. castelnuovo, 1-44: nel dir così il marchese sciorinò dinanzi a leonforte
: lo pregai molto che dovesse aiuttarmi a dir alditto armiraglio che son sciotto e che lui
. finiguerri, 124: che vuol dir questa tempesta / ch'io sento fare
ben che ridi e d'un tal dir vagheggi / già per dura stagione e per
bernardo accolti, 1-28: quando a dir no la donna ha cominciato, /
nome 'scirrata'. idem, 2-ii-183: deverìa dir molte cose / ma mi sento fatigata
tralci, ecc. 4. dir. comm. separazione di una società di
. massaia, i-48: fummo invitati a dir messa nella casa del console, e
valore antifrastico. gente, voleva appunto dir matto. -formulare un giudizio generoso
che a farle servizio si può dir ragionevole. fagiuoli, xi- dissimo
tutto s'accomoda da sé, o per dir meglio, non c'è nulla di
di sua mano. -stor. dir. servo della gleba: individuo soggetto
. monte, 1-ix-136: nom poria dir com'povertà traripa!! bene foll'
usata teme un serzi, / né dir leal chi 'n un dì i suo rinterzi
pari e di dispari, onde, volendo dir virgilio 'perfettamentebeati', disse 'terque quaterque'.
da metter in assetto 'sto latino / e dir del più e del meno a buona
ottobre la republica comprò o più presto per dir meglio riscatò per dieci millia ducati d'
scambrilla, lxxxviii-ii-475. s'ami tu dir dove posò le piante / il primo
di tal pianta, / mandatilomi a dir, ch'i'n'ho tal sede /
i passarotti, o i celegatti / che dir dobbiam, quanto i setescni ardori.
piccola lor coda alcuni peli o, per dir meglio, alcune setole nere, trasparenti
m. cecchi, 191: va'a dir che un mio pari / desse sì
se tu fossi vicina e mi mandassi a dir vieni! gozzano, ii-356: il
. cecchi, 1-i-362: « che vuol dir che tu sei così pallido? »
ottocento soli francesi venturieri, per non dir vagamundi,... s'andavano con
loro mescolati molti dei piccioli, com'a dir settenari, quinari e qualche ternario ancora
non dan covrile, / sicché bisogna dir ch'abbian pensato / di far le
richiederebbe, ma che apertamente (anche volli dir con notizia de'mariti) si mandano
osservato il poco giudizio, o per dir meglio la frenesia e sfacciata pazzia del
perché me le agra / de lo bel dir di fazio degli uberti / tutto intero
, arrivai, assai mal concio a dir vero, a perpignano. tommaseo,
'sfardare': nettare dalla lordura. sembra potersi dir il sole un mare. / e ben
parola, / perch'i'non basto a dir quel che mi sface. filicaia,
117: qual tema assalga il cor dir non saprei: / so che qual damma
di sentenziosi detti, precetti e come a dir canoni di que'lor savi del secol
incende e strugge / che, senza dir degli occhi o del bel velo /
. fé cenno s'affrettassero, perché volea dir loro qualche cosa di gran momento.
infra', in questa lingua, non vuol dir 'di rincontro', grammatico da sferzate;
grammatico da sferzate; né manco vuol dir 'sotto', come l'avete inteso poco
patito mai) sono, si può dir, cessati; ma il principale, che
tra 'moderni filosofi non manca / chinel dir mal di quanto v'ha nel mondo /
eo vi sfido im postutto / di dir del vostro male a smisuranza / ancor
mi fa guerra sfidata, / ben porai dir che sanza colpa offeso / da
e disapprovazione. 2. dir. cost. e polit. nel regime
5-513: la sgraziata donniccuola si potea dir mortalmente uccisa, perché sfigurata, essendo
chiaro davanzati, xxv-43: 'fiorenza'non pos'dir, ché se'sfiorita, / né
disio: / per ch'io a dir, sì come gli è piaciuto, /
cicale; / poi si sfogon col dir male / le cicale che vedete. fiamma
in leggende lo chiarisce. -chi può dir ciò che vuole, fa quasi quel che
ii-2-157: abbi pazienza: faccio per dir qualche cosa e sfogare la tristezza noiosa
e non son già le prime / a dir de la mia donna le bellezze.
c. arrighi, 306: nel dir queste parole il giovine era sfolgorante distraordinaria bellezza
l'inferriate. carducci, iii-23-105: dir questo e dare un calcio alla porta e
, a mia sfortuna, / si potea dir bellissima. de amicis, 375:
e crudo, / e più che dir si possa empio soggiorno, / quell'infelice
? monti, x-4-370: non sforzarmi a dir cacciando sforzanelle in una valle.
almeno d'operare, anzi, per dir meglio, di guastare et impedire ogni
questi passaieri. bertioli, 47: a dir il ver io sono all'improvviso /
faccendolizena, 2-159: dell'esecuzione non posso dir che bene;... solo
son tante schiere, ch'e'non può dir quante. / giammai non vide sforzo
gli sfosco / per rispondere al dir vostro idonèo / e, se qual
/ perché adopereresti un altro verbo / a dir che temi d'esser sfracellato ».
forteguerri, 1-36: astolfo a questo dir si mette in tasca / la mano e
sia lo sfratto. 2. dir. proc. civ. abbandono coatto di
ch'io sfreni, / né tal rasgione dir mai fosse lasso! =
cangiò l'impertinenza in cortesia / con dir che nulla non vo- lea toccarmi,
fanfani, i-170: 'sfratto- lare': dir frottole, parlarè senza proposito o simili,
ognuno conosce la poca accuratezza, per non dir ghislanzoni, 16-67: il giovane bartolomeo
'ospitali'e non a 'direttore'. non dir questo a zambelli, che potrebbe aversene a
e un po'attillato, sfuggito, per dir meglio. 5. passo sfuggito-
non sento mai, o quasi mai, dir queste cose con le parole usate in
pazzia o dal peccato o, per dir meglio, dalla gola d'andar sgallinando
contento, / e pella via vò dir qualche canzone. = comp.
. forteguerri, vii-7-67: in questo dir si pone / la corda alcollo e va
nello stesso tempo sentiva troppa ripugnanza a dir cosa che gli confermasse nel loro errore
ciò che tue, / se altro udissi dir, col verti sganni. machiavelli, 1-viii-131
è... colui, per non dir coloro, che ha animo di andare
a scancìo: / si movea (voglio dir io) / per obbliquo e per traverso
sìvario / che tutte inferma al suo bel dir le grazie. 3. rifl
vitale e animale. 8. dir. disus. fondato su titoli (il
molta parentela. 18. dir. formalità rituale che, in particolare nelle
unqua, e poco è 'l mio dir, non ebbe pare, / ond'io
o da contrario. 13. dir. da simile a simile-, norma giuridica
, simonéa, simunìa), sf. dir. canon. compravendita, compiuta con
, non vi par, se va a dir messa, quasi peggiore di colui che
li statuari e li figlini: / dir più excellente il simplo ebrei composito / per
scarpelini. 2. sm. dir. risarcimento di un danno con una somma
, 7-135: mia madre, senza dir parola, bagnò le dita nell'acquasantiera,
prevista, non gli cede / in dir menzogne, e simula ugualmente / e patria
per ridere, / e non per dir da senno, mi ti simuli / da
di simulato. simulativaménte, aw. dir. civ. in modo simulato;
devozion fur simulate, / però gesù vostro dir non esaude. b. pulci,
.., simulavano una 2. dir. civ. che si riferisce a una
che non appariva. 6. dir. civ. che è frutto di una
utile e perfetta. 2. dir. civ. accordo simulatorio: accordo con
simulacro di folla. 5. dir. civ. comportamento con cui le parti
un accordo. 4. dir. ant. feudo simultaneo: quello che
, 1-588: questa chiesa o, per dir meglio, sinagoga di satanasso, ch'
sm. (plur. -i). dir. rom. e civ. il legame
in cambio'. sinallagmaticaménte, avv. dir. civ. in modo sinallagmatico;
sinallagmatico. sinallagmaticità, sf. dir. civ. il carattere sinallagmatico proprio
(plur. m. -et). dir. civ. caratterizzato da sinallagma,
sincero / nel qual tu se', dir si posson creati; / sì come sono
/ per escusar- mi, e vedermi dir vero: / ché 'l piacer santo non
prosa) suole sincopar questa voce, e dir 'merto'. viani, 13-59: 1
tempi composti col verbo avere non accade dir altro se non che detto verbo avere nel
. luogo di loro 2. dir. comm. nelle società di capitali e
disus. anche -chi). dir. amm. nello stato italiano uni
(plur. sinecure). stor. dir. canon. beneficio ecclesiastico a cui
elocuzione e della sintassi corretta, per non dir dello stile. giudaico. cassieri,
opere liriche, o melodrammi che dir si voglia. barilli, 7-48:
, 239: con singhiozzante voce a dir comincia; / comincia, e baci al
batimenta e che destaca; / vorave dir, né proferir so un'aca, /
, n. 1. 15. dir. disus. legge singolare, quella che
loro, senza palatino, che vuol dir senza capo, con qualche sinistra sugestion
amico di dante, xxxv-ii-764: io comincio dir che pai'alpestre / e. ssia
sinodàtico (sinodàttico), sm. dir. eccl. cattedratico (v
e libero di tutto l'essere o dir si voglia nel possesso e però nella
, 1-8: le parole non arrivano a dir l'essenza delle cose; ne tutte
vocabolario è il raccoglitore e, per dir così, il relatore de'fatti d'una
, lxxviii-iii-386: o beatrice, o vuoi dir teologia, / nomi le sono sinonimi
sinonime. bruno, 3-229: perché usate dir causa e principio, vorei saper se
il reale finito, o, per dir meglio, i diversi reali finiti, termini
della nostra letteratura, sintetizzata, a dir molto, in una trentina di righe tra
a presentarle questa mia che si può dir 'stufosa diceria'. goldoni, viii-49 tit
. parini, 411: bastivi 'l dir che la figlia d'un sire, /
amore? martello, 6-i-384: per dir ancora qualche cosa delle leggi del nostro
: signore, tu non hai cura di dir a siròcchiama che m'aiuti. pataffio
lacca, 333: serventese a dir esto / va, ché per servir resto
, n. 2. 17. dir. pen. sistema accusatorio: struttura processuale
da sistemare. sistemale, agg. dir. disus. accolto nel sistema giuridico
: si sviluppa e si converge, per dir così, comune: contrazione sincrona dei ventricoli
potrò strignerotti, / correggendomi tu il dir sitibondo. 6. acceso di passione
, n. 1. 10. dir. situazione giuridica soggettiva: ciascuna delle
calcavano meco, sporta la bocca avean a dir villania: sì fatue e soavi criature
aveva molto del senso. conveniva, per dir così, slattarli e provarne la durevolezza
mi sono dal primo assunto con una che dir non devo digressione,...
toscaneggia. ma mi, ve tomo a dir, sti slinci e squinci no i
sti slinci e squinci no i posso dir. = espressione onomat. che
. in sloveno, e, a dir la verità, un po'troppo rigidamente 'a
smalto; / mantengnendolo bene, può dir poscio: « tutt'ò piacere, e
, 3-i-196: caro signor, ho inteso dir per piazza, / che avete con
fatta dal valentuomo santini, che a dir vero, quanto ha funestata me stesso
tanto sofficiente / che saccia di voi dir che sr onore. schiatta pallavillani,
questa arca trovandosi cominciò a smemorare e a dir seco: « che è questo?
del peccato commesso, non potè dir altro, né seppe dir altro se non
, non potè dir altro, né seppe dir altro se non: « ho
pronom. tornielli, 1-122: nel dir di lui io sonmi smenticato / e del
). smenvènder, sm. dir. dial. nell'ordinamento della repubblica
di non voler dire, e con ciò dir tanto così dire) di fame, dànno
il chiedea, smilzo ancora, per dir così, e smunto. muratori, 9-33
dei tarocchi]; che altro non vuol dir tarocco che ignocco, sciocco,.
sapere io spicciarmi dalle sue incaccabaldolature e dir di no. e venutoli poi a
esempio una scura o un'accetta che dir vogliamo, e sia il di lei peso
corsini, 19-115: il sangue, in dir di voi mi s'accapriccia, /
eo vi sfido in postutto / di dir del vostro male a smisuranza, / ancor
ne la fronte le parole, / volea dir 10: « signor mio, se
le prime ci paiano picciole, dir meno? 0 si può, con maggiore
: veder ben può qual nel mio dir si specchia / che, quando piace
saccenti, 1-1-161: son belle smorfie il dir « non vò marito, / pide.
4-284: questo dialogo cia a dir « iris », e spinge tanto /
poi tomo a me, e del mio dir mi pento: / sì l'ira
cade l'ombra, un pensiero a dir mi sforza: / s'accende altrove il
d'un tal capitano generale fussi udita dir tal parola? via, levatimi dinanzi,
caro non la conosciate, perché vi so dir io che vi sna- morerebbe d'ogn'
fica il suo assassinio del marito col dir che lo fece in vendetta della figlia
di più soavi note, / vuo'tu dir che costei sia la più bella?
parini, 555: resterebbemi ora a dir qualcosa dello snerbato di quel 'ruppe in
poesia... corre rischio di dir troppo o di dir troppo poco, il
corre rischio di dir troppo o di dir troppo poco, il che è sempre
13-39: nascono casi, e non saprei dir quanti: / una ogni sabato i
or qui si snoda e scioglie el dir confuso / di que'c'han ditto in
questo luogo belle; / né al dir si creda » e, il suo parlar
, / e sì dolce parole al dir gli cade, / che avria spezzato un
la mistura dello stile, fra il dir toscano moderno e quello de migliori secoli,
a iosep era assa'dolce e soave / dir riprendendo quella gente croia. laudano di
genovese, xxxv-i-751: de zenoa tanto odo dir / che l'è de tuti
sòcita, sògita), sf. dir. contratto agrario di natura associativa per l'
. soccidante, sm. dir. chi, in un rapporto di soccida
pres. soccidàrio, sm. dir. chi, in un rapporto di soccida
/ scrivi e quei vizi ch'in ver dir si pone. = adattamento del lomb
menami al convito. 3. dir. che risulta perdente in una controversia giudiziaria
(ant. succumbènza), sf. dir. condizione della parte che risulta soccombente
violar; né ci soccorre / il dir che forza altrui cel faccia tórre.
pannuccio del bagno, 1-xiv-49: se dir vole soccorso, / alcuno, over
ed annegò la terra, / a dir m'accingo; ma da chi soccorso /
da socio. sociativo, agg. dir. ant. unione sociativa: incorporazione.
società vegetale: cenosi. 9. dir. civ. organizzazione costituita da più persone
sodale, / ben posso nel tuo dir chiaro vedere / quanto mi porti amor e
tua propria libertà. 2. dir. che, in conseguenza dell'adempimento,
finire. fagiuoli, vii-84: per dir della commedia, in ver ci ho avuto
ii-40: terminata la sessione con il dir quelli che averebbono mostrate agli elettori le
è di opera ionica, si potrà dir soda per non essere indebolita d'intagli.
di vostro fratello? vi vuol tanto a dir 'a'? » il putto, sodo
di seta e d'oro, superbissimi quanto dir si possa, per tutta la camera
1994 che si annuncia, a dir poco, spinoso. 3.
l'occhio al popolazzo, / o a dir s'alza sull'arcione.
dita. pavese, 6-20: sentì amelia dir qualcosa, nella stanza, e camminare
moniglia, 1-iii-439: -me l'hai da dir sicuro. -oh quest'è bella;
ore appresso il desinare due ore si può dir d'agonia... glie la
insieme, leggieri e soffici, per dir così, s'andavan lumeggiando di mille
). loredano, 2-71: vorrei dir più, ma il pianto mi soffoca le
da soffocar la ragione, è da dir che tullio né con gli altri concorda né
. metastasio, i-ii- 525: dir ti potessi almeno / il mio dolor qual
pene e li martiri / che 'nver lei dir fal- lensa. guido delle colonne,
, cristo, nostro signore, non voglio dir filosofo de'filosofi, ma sofia d'
(certo elegante e negli scherzi si può dir attico e lucia- nesco e infinite volte
se mi riesce cambiargli il cuore, potrò dir duare un punto di contatto tra
soggetto proprio. 3. dir. in modo che comporta l'estinzione di
di esplicazione del lavoro. 2. dir. costituzione di un ente collettivo, di
spirito assoluto. 2. dir. che attiene alla persona a cui fa
etc. '. 2. dir. costituito in autonomo soggetto di diritto;
a una serie di'vite nuove', per dir così, in cui siano soggetti i
eziandio viventi. 9. dir. persona o qualsiasi altra entità a essa
di un rapporto giuridico (e in dir. pen. è l'autore di un
di un rapporto giuridico (e in dir. pen. è la persona o
le aiuole. 10. dir. condizione di chi subisce un'iniziativa giuridica
umor di fonte vi scorra, si può dir libero e non abbisognad'alcuna disciplina di seminare
ant. imposizione tributaria. - stor. dir. nel linguaggio giuridico dell'età intermedia
nella vita terrena. 8. dir. cosi libertà di soggiorno: diritto riconosciuto
d'ambra, 4-35: or vò ben dir che mai non fanno gli uomini /
dire: toccar delicatamente qualche cosa, dir parole dolci d'alcuno e ad alcuno.
dire: toccar delicatamente qualche cosa, dir parole dolci nario di marina [s.
segni, 11-241: non bisogna solamente dir la verità, ma ancora si debbe
la verità, ma ancora si debbe dir la cagione della bugia. fagiuoli, i-28
per la boca, / ka eo volervel dir tuto seria negota, / ké l'
nelle sue parti. il tutto è come dir acqua solamente; le sue parti,
quale è, ha trecento anni, a dir poco, di schiavitù, che la premono
9-64: mi vien la voglia di dir loro... che fra poco i
gl'impongono e gli dànno sagramento di dir la verità, quanto sia la valuta del
, cxxxvii-179: -non comprendo, e dir non so. / -ci ha tradito
ascose, / amor mi spinge a dir di te parole. lanzi, iii-294:
ascose, / amor mi spinge a dir di te parole. idem, 366-44:
; /... / i'vorrei dir, ma non so far parole /
dalla mente soleggiata e le labbra addolcite dir poetico miele. soleggiatura, sf
si voltava, / cominciando a parlar con dir solenne. poliziano, 1-557: prego
1-557: prego apollo che sia il dir solenne / quanto esser può con ordine
e la man per che e soio / dir. l'altrui strepando aierra. dante
materia et ora un'altra; la sapeva dir per insino alla solfa. -menare,
. solita. solidale, agg. dir. civ. caratterizzato dalla solida
. frequent solidalménte, aw. dir. civ. in modo solidale, in
pranzo di sottoscrizione. 8. dir. con vincolo solidale, in solido.
. solidariaménte, avv. dir. civ. solidalmente, con vincolo
di solidario1. solidarietà, sf. dir. vincolo, proprio dell'obbligazio- ne
a me », risposi, « dir questo, e me ne scuso, eccellenza
molto batterle solidàrio1, agg. dir. civ. solidale. insieme.
tessuto cellulare e viscere. 18. dir. in solido (con valore avverb.
insieme fanno il solido, o volete dir corpo. magalotti, 23-124: i solidi
e un giorno / t'appaghi il sol dir: « zelica è mia ».
come nei papaveri). 13. dir. che appartiene in proprietà separata a un
quel profondo / infinito seren? che vuol dir questa / solitudine immensa? montale,
della gola / che, quando senti dir prosciutti o cacio, / incontanente si
i raccomandatori. -stor. dir. nel diritto intermedio, collaboratore di
hanno il piacere o il gaudio che dir vogliamo per naturai fine delle loro brame
particolarità e vado a passo e riserbato a dir tutto; ma come che non mancano
li solluchero, promettendogli, sto per dir, roma e toma. gioberti, 1-126
bello e garbato / che si può dir nel mondo o raro o solo. foscolo
poeti del lazio, dove si può dir solo, perché ai troppo agli altri superiore
, come ho detto di sopra, vuol dir re; solta, figliuol di re
, 1-12-19: non meno saremo costretti di dir solubili l'oro e molti metalli,
gransignore,... nulla dovessero dir, 'solum'baciarli la mano. machiavelli
donde possemo minare. 12. dir. pagamento di un debito pecuniario (e
e appellati'. solvèndo, agg. dir. che è in grado di far fronte
al muro. solventézza, sf. dir. comm. disus. solvibilità, copertura
solvente. solvènza, sf. dir. comm. solvibilità, copertura di
spalla una soma di anni, non saprei dir quanti. stoppani, 1-15: bianco
. forteguerri, vii-9-1: udito ho dir da certi saputelli, / che dàn
zoane sospirando, / a lui niente dir poemo; / e la vertue somentando,
allora, / ch'io non tei saprei dir per somiglianza. aretino, 20-13:
a rose. caro, 12-iii-284: il dir vostro, se pur pecca, pecca
de peccato. alamanni, 7-ii-13: dir non saprei di lei chi più simi-
obbligati tutti quelli che tengono l'abito dir una certa somma di paternostri ed osservare
marino, 1-4-2 io: con questo dir, da'suoi furor rapita, / va
mattino a pieni polmoni. y dir. condotto con pronunciata semplificazione delle formalità
marciapiedi. 6. stor. dir. ragione sommaria (anche solo sommaria,
spese. 5. stor. dir. esposizione sintetica delle risultanze istruttorie di
concetto / sommessamente, e poi sembrar dir forte. cesarotti, 1-vii-42: sì dicendo
3-3): s'el te deletta saver dir per rima / ballatelle, canzone o
niccolò cieco, lxxxviii-ii-170: non sa che dir di te chi te non gusta
serdini, 1-74: viver non poss'io dir, ma stare in essa / piena
. di somministrare), agg. dir. parte somministrante (anche soltanto somministrante,
contratto. somministranza, sf. dir. disus. somministrazione. -anche
tentazione). 10. sm. dir. in un contratto di somministrazione, la
di tutte tacque. 4. dir. in un contratto di somministrazione, sommi8
nome di ferdinando. 2. dir. comm. contratto commerciale, affine a
delle correzioni mie che ti piacciono non dir nulla: di'qualche cosa di quelle
, i-979: poi che la bellezza a dir sue lodi / rime sonanti e strofe
/ sonar d'intorno e non so dir di cui. g. gozzi, i-1-128
ch'io non son possente / di dir quel ch'odo de la donna mia!
ben puoi sapere ornai che 'l suo dir suona. elucidano volgar., 108:
quando la campana ha suonato, è inutile dir di no. ibidem, 207
hanno per niente, anzi ti voglio dir piu, che queste tal sonate le sono
, o lattughino o 'soncino'che dir si voglia. = dimin. di
3-2): s'el te deletta saver dir per rima / ballatelle, canzone o
). conti, 171: non dir più, giacobbe, / che sonnacchioso è
la sua voce era, se si può dir così, più 'feminile'; aveva
in parte nessuna la tranquillità, o per dir meglio il sopore della servile e tremante
un dialetto soporoso, piaceva discorrere, dir ragioni. 5. che soffoca
varchi, 4-50: del carafulla non voglio dir niente, perché non sopporta la spesa
tua di canna fessa, / vuol dir gola segata, / dir gola arrandellata,
/ vuol dir gola segata, / dir gola arrandellata, / annodata, soppressa,
guarini, 200: silvio, lascia dir lineo, / ch'egli non sa quale
né manca bene in voi c'om dir sapesse. guinizelli, lxv-29-9: so-
disfatto / se nel mio sopraccapo il dir notate. 8. aw.
superiore, sopraceleste ed oltremondana, se cossi dir si puote. tesauro, 2-387:
severo, minaccioso (la voservata al dir del duce e adesso consacrata ad altro sopracciò
, sovradòté), sf. dir. civ. controdote (come insieme di
l. salviati, ii-i-112: lasciando di dir più oltre di quelle prose nelle quali
374: vinti, o per meglio dir sopraffatti da una foga di dolci affetti
soprallàscio (sopralàscio), sm. dir. ant. legato testamentario.
. [nel parini], se posso dir così, un sopralavoro, il lavoro
sm. (plur. -ghi). dir. ispezione, eseguita da una pubblica
foscolo, viii-134: nel primo verso il dir 'sole'per significare un individuo soprannaturalmente perfetto
de nome ma lo sovrenome se po dir. ferrostomo < joè boca de ferro roxo
, vi si richiede una saviezza per dir così sopraffine. 2. sapere
. amenta, 1-81: non puoi dir meglio: perché, urtandosi i vecchi
.. cominciò l'un di lor a dir che... di quante donne
che 'compagni comandan di fare, né dir possono quello che loro più utile pare
pianta la ragnola, o vogliam dir tramaglio, o vero si spande il sopraèrba
cortigiani gli usano corti. - sapresti dir perché? -dicono perché gli sta benissimo la
nel tratto e negli occhi, sto per dir nella barba, del contadinesco, normalesco
. batacchi, 2-231: a cotal dir la sordida genìa / de'mutilati servi impallidì
sua voce era, se si può dir così, più 'feminile'; aveva perduta la
più fugace, / poi che col dir t'offendo, / i'mi morrò tacendo
iacopone, 62-57: eo te voglio dir novelle, -le qual non te parò
par che tu parli contraro / al dir d'una sorella che tu hai, /
e cresciuto alla seconda sorgente, per dir così, di quel fiume, aveva sentito
così, di quel fiume, aveva sentito dir più volte che, a un certo
ricchezze, egli vuol trovarsi, vi so dir io, ben impacciato nel mantener i
: di messer michelangelo non so che mi dir altro se non che vive,.
però, essendo egli candiotto, veniva a dir la bugia mentre diceva che i candiotti
i-19-2: veder ben può qual nel mio dir si specchia / che, quando piace
fiordaliso. collodi, 209: nel dir così il giovinetto alfredo si levò dal
qualche sillaba senza senso potè, per dir così, sornuotare e salvarsi del generai
. metastasio, 1-ii-1281: pilade può dir d'aver ucciso oreste per sorprendere la confidenza
, 4-2-316: il mal pensato e perverso dir del piloto, che di sopra contammo
. tasso, 19-79: in uesto dir sorrise, e fé ridendo 7 un cotal
, si turbano. questo non è da dir 'sorridere', anzi è 'ghignare';
chi cominciò a cicalare, chi a dir l'ufficio, chi a riveder sue scritture
ne la tua persona, come a dir, pelatina e simili? -infirmità, sì
le spalle. 20. dir. disus. contratto di sorte-, v
tal modo che l'un non può dir all'altro che sia stato preferito, né
maestà, si cimentò, sortito si può dir dah'arringo, di portarsi a chiedere
partir da milano?) -che vuol dir, signore, questa sua sospensione? conosce
d'armi. 13. dir. cessazione temporanea di una vicenda o di
o a sospensioni. 14. dir. temporanea cessazione della possibilità di esercitare
periodo di tempo. 15. dir. canon. sanzione penale canonica (appartenente
serrare nella carbonaia. 11. dir. canon. sottoposto alla sanzione canonica
elle vi vengon fatte pendenti o volete dir sospese, che e sempre sono fastidiose e
i cavalier zerbini, / al vostro dir terran sospesi 1 volti. f. m
anonime: il giurare e spergiurare vorrebbe dir poco: ma il fatto è che
sia lebbra ». 3. dir. che consente o pretende di consentire ragionevoli
nome di una terribil legge o per dir meglio di un complesso di decreti della
. morovelli, 280: se il dir m'è sospetto, / che pur aspetto
27: l'anno passato / intesi dir ch'a roma era un sospetto / grandissimo
de l'alma mia? / chi sa dir dove sia? » 8
di sospiri / ch'avanti a lei de dir non seri'ardito. dante, vita
niun pronome articolo, che suo articolo dir si possa, non si diede, credo
l'amoroso disegno. 7. dir. diritto penale sostantivo: diritto reale sostanziale
con le sue qualità e mi sappia dir con ragioni come dal caldo della fiamma e
, sano e sostanziale. 9. dir. pen. diritto penale sostanziale-, diritto
sustanzialità lo spirito. 5. dir. requisito, elemento (o insieme di
e di colonne, una fabbrica, per dir così, traforata. f.
l'effetto d'esser più, come a dir, sostenente. -resistente,
voi ricordo che non vi mettiate a dir cosa di me che non la possiate sostenere
bene insieme. 50. dir. disus. avere validità (un atto
sostituiti dall'austria. 2. dir. civ. nominato erede al posto della
(una gemma). 3. dir. civ. ant. nominato erede al
d'anni 30. 3. dir. trib. sostituto d'imposta (anche
testo è manco. 5. dir. civ. sostituzione testamentaria (anche soltantosostituzione
tra i coeredi istituiti. 6. dir. ciascuno dei vari fenomeni, rapporti,
31 dicembre 1965. 7. dir. intemaz. sostituzione di stati: fenomeno
precedenti articoli. 6. dir. amm. privare dell'acqua necessaria una
, da un fiume. -in partic. dir ammin.: derivazione di acqua in
che non ammettono risposta o, per dir meglio, sutterfugi. siri, 1-vii-317
, 1-ix-177: cui povertate aferra, / dir non si puote ben come il sotterra
fredda assai per esser sotterrata, per dir così, et oppressa d'ogni intorno da
ecosistemi interessati. 7. dir. amm. privato, a causa della
ria lingua acorgi im sua usata / in dir di me villania ed oltragio. bartolomeo
dei dotti, / non acquieta il dir che cielo e terra / ha in principio
f f liezza, per non dir sofisma, troppo evidente. galileo, 3-1-181
e'sia di romagnolo, / non vuol dir nulla, sebben par che questa /
un campanello. don sebastiano uscì a dir la messa. d'annunzio, -ii-16
corte rispettosa, 'sottintesa', senza dir nulla. 4. che si
xxxv-i-638: qo k'e've n'ò dir, prendine guarda e cura, /
'che sei stato sott'olio': suol dir quando si vede ricomparire una persona che
si chiamano proprio quei sottomaestri, per dir così, i quali, letta che hanno
ciascuna città capitale una maniera particolare per dir così una sotto-maniera che era una modificazione
) tutta da decifrare. 5. dir. ammin. atto di sottomissione: documento
sua concreta azione politica. 3. dir. disus. il privare una persona della
sottoprefètto (sótto prefètto), sm. dir. ammin. consi sottoprodotti
deliziosa vita menare. 15. dir. disus. privato della capacità giuridica.
.). sottoprefettura, sf. dir. ammin. nell'ordinamento amministrativo vigente
. ant. sotteprióre), sm. dir. canon. carica di grado inferiore
fu dissimile la virtù, per non dir la fortuna del prencipe nelle giostre e
, 2-v-36: anceschi si provava a dir la sua, ma prima di tutto,
lume della verità. cino, cxxxviii-94-14: dir sottrarre (ant. soctràere,
, 2-25: dov'è il bel dir, che mi solea sovente / sottrarre al
quei pochi, molti si sottrarranno dal dir le tue lodi, per assicurar le loro
altro luogo e ambito sociale. - dir. pen. sottrazione consensuale di minorenni
davanzati, 29-7: a simiglianza poss'io dir d'amore / ch'aprendo i suoi
sputazioni di non molta importanza, bastici di dir qui per ora che universalmente si truova
di romanzi / soverchiò tutti; e lascia dir li stolti / che quel di lemosì
: alcune di queste tele, a dir vero, non sono di quella bontà quanto
. carducci, iii-1-184: frate, non dir. vedi, son un che piango
anonimo genovese, 2-126-31: specialmente voio e'dir / che no se ve possa offerir
, 1-28-8: sua bieltà già ben dir propiamente / non si porria, tant'è
, lii-3-56: né a questo proposito ristaròdi dir anco dell'ordine della giarrettiera, del quale
10. 000 lire. -assol. dir. trib. stabilire una sovraimposta a una
. nuova o ulteriore imposizione. - dir. trib.: lo stabilire una sovrimposta
sovrimpósta, sovrimpósta), sf. dir. trib. imposta strutturalmente collegata con
-an 4. stor. dir. autorizzazione data dal doganiere alche assol
tanto ne è biasimato quello signore quanto dir si possa; e senza dubio è da
tutta la gente / non ti vergognerai di dir lo vero. p. strozzi, 17-1
tanto ne è biasimato quello signore quanto dir si possa; e senza dubio è da
altra. allegri, 167: vò dir ch'accenna in coppe e dà in ispade
di attaccare con secretezza, non saprei dir come, un grosso zeppo a quel
, 77-14: omo che se destenne de dir so entennemento, / avvenga che sia
crocetta di brillanti, la quale a dir della cuoca avrebbe fornito la dote a tutte
vendon care / con tanto spago che dir 'miserere'/ non puon mangiar, né
a spalancate mani, / alto a dir prese: « oh indegno popolaccio, /
strutta in bocca, e non accadeva dir « carne tirante fa buon fante »
ge- rione]; / sì volli dir, ma la voce non venne / com'
il signor filiterno s'era voltato a dir non so che a tomaso,..
e spampanata, / non si posson dir cesti, ma cestoni. soffici [in
diate in terra una spanciata, / sappiatemelo dir, se vi rizzate. saccenti,
grande / odor, non si porea dir per sermone. francesco da barberino, 2
ed altre assai, che nel mio dir non spando, / bella ciascuna e di
alzan di muso una spanna / e san dir ch'egli è un tratto incivile.
. bellini, ii-12: né si può dir quant'ei vi spende e spande,
/ della sua donna è dato / dir maraviglie spante. fagiuoli, ii-50: io
. casotti, 1-1-90: non vi so dir se celidora in gondola / se n'
principiò a uscir fuora o, per dir meglio, a spuntare in forma di sparacio
, 2-92: tra noi che si può dir più che reggi, monarchi ed imperadon
non son tutti i proverbi compresi / come dir fagiuoli, i-155: la prima volta
. serafino aquilano, 308: per dir mia doglia, oh quante carte ho
muzio, 5-5: che debb'io dir de tamorose gote, / cui sparge
cura / che chi non sa nulla può dir dell'arte. -spargersi le fatiche
fenomeni... questa esattezza è a dir vero difficilissima, stante l'arrivo inaspettato
le pance sazie / spari ron senza dir neppur grazie. calandra, 3-108: sparì
fatto questo allargamento, o sparpagliamento che dir vogliamo, quelle verghe che, finché
e scotennare, / e come s'usa dir, darla pe'chiassi, / riducendo
... /... a dir di te presuntuoso io vegno / con roca
cino, iii-i 10-33: posso dir ch'è venuta / ne li occhi miei
che cosa sia: / sento a dir che a un monte in vetta / se
, 2-243: l'amante vagheggiatore si può dir elitropia della beltà, e l'elitropia
uno di questi spas- samartello, non dir male di colei con la quale egli e
di poco momento lo spassionarsi, per dir così. a. cattaneo, ii-92:
: la medesima polvere, o, per dir così, farina terrosa, è quella
minaccioso. caro, 12-i-37: voglio dir che per questo non pensiate che io
, i quali svilupparono un pezzo con dir mille cose, e non l'indovinarono.
impose al detto uomo che non dovesse dir nulla sotto pena della vita per non
carniera, / e sol si posson dir gran tiratori. bottari, 3-2-91: sembra
cominciò come / cesar fu morte a dir, ch'a più d'un paio /
... cominciarono a tumultuare et a dir che bisognava pensare alla salute. muratori
confusa, d'un pericolo, si poteva dir, cessato, ma spaventoso. serao
grazia; / né credo che 'l mio dir ti sia men caro, / se
di paese, et in essi si può dir le porte et ingressi nella transil- vania
cogitativa, o la mente che a dir si abbia, è diretta partecipazione della divina
simile, troppo ampio spazio il mio dir tardo umile / dietro al vostro valor
terso, / la verità, il ben dir del tuo sonetto. tommaseo, 19-67
, 1-1-316: né pure li ho potuto dir cosa alcuna sopra di ciò, essendosi
i-19-1: veder ben può qual nel mio dir si specchia / che, quando piace
stessa differente. bottari, 5-55: a dir vero la vita d'un così valentuomo
. fagiuoli, iv-194: non vò dir nulla della leggiadria / ch'egli ebbe
: lieta turba mortale, / porgi al dir nostro intento e grat'orecchio; /
contratti. 35. stor. dir. nel mondo germanico, raccolta del diritto
altar so... e là dir l'oracion de l'intemerata e iv salmi
l'emissione di obbligazioni. 22. dir. che riguarda una particolare situazione; che
la massa viva. 12. dir. disus. particolarità di una situazione,
, lviii-167: è stà mandato a dir per il leva al marchese di saluzo voi
'nganno. anonimo genovese, 1-1-211: speciarmenti dir voio e / d'un accidente monto
questi ispani erano di mala spezie, per dir le sue formai parole, e che
luogo. ariosto, vi-207: senti'dir che a sibari, / più ch'in
entrare, tenuta d'occhio, per dir così, nel suo progresso. carducci,
sm. (femm. -trice). dir. artefice di una specificazione.
specificazioni avare del cuore. 6. dir. civ. processo tecnico e socio-economico attraverso
disposizione di catasti. 7. dir. considerato nella sua individualità (un bene
'ntelletto, che può le forme, per dir così, involare e sot- traggere alla
occupato solamente nelle speculazioni, non possa dir cosa che molto meglio non si sappia
monte, 1-vi-74: sanza fallo, dir posso per certo: / fa tesoro rubar
. romagnosi, 3-ii-713: che cosa dir dobbiamo della sua spedizione kantistica nel paese
spedizione kantistica nel paese delle matematiche? dir si deve che quanto alla filosofia egli
anzi di pervertirla. 13. dir. comm. contratto di spedizione-, contratto
con quei spegazzoni, / se ghe puoi dir che l'è de quei mistroni /
te al devoto io sceglio 7 mio dir per fregio, e se in tue
e mezzo in fuore / ti fa dir scioccherie che fan vergogna, / vate spelato
plebea, / un che non sa dir pappa / e che non vai ne lui
armò epicuro... / ardito a dir ch'ella non tesse tale. boccaccio
ariosto, i-iv- 85: senti'dir che a sibari / più ch'in luogo
dante o con shakespeare. 7. dir. spendere il nome-, indicare se chi
; non creder ciò che odi; non dir ciò che tu i-285: hanno spese
v'arrossite, bufalacci buoi, / a dir che il rale e spendereccia. pecchi
di denari. 2. dir. pen. spendita di moneta falsa:
monete falsificate. 3. dir. civ. spendita del nome: indicazione
povero (ma non senza lode) per dir la ventà si può credere, credete
2-75: il destino, o, per dir meglio, la spensieratezza dell'uomo,
affacciata una donna, spenzolandosi, come dir si suole, per vedere la funzione.
tennis ferrarese. 7. dir. civ. aspettativa di un diritto.
petrarca, 250-14: i'non tei potei dir, allor, né volli; /
sfiaccolato sperimentalismo, specialmente sessuale, per dir la cosa come sta. = deriv
: tu sola [venezia] ti puoi dir sicura e lieta, / rifugio degli
; / in te si può ben dir vita quieta. tommaseo, 2-i-252: se
effettuati per suo conto. 11. dir. comm. senza spese-, clausola che
il regresso. 12. dir. proc. spese giudiziali, processuali,
condennati nelle spese. 13. dir. trib. spese di produzione del reddito
essendo che vi si perderebbe (per dir così) la spesa e l'opera.
15: alle volte, anzi, per dir meglio, spessamente, in cambio di
2-58: per dar (per così dir) ordine all'ordine, con tal facilità
de'sette pianeti, in spettaculo, o dir vogliamo in teatro, distinto per sette
nel di lui animo è spettacolosa ed oso dir poetica. tarchetti, 6-i-253: la
desinando o cenando. 3. dir. possibilità di acquistare un diritto se si
spettativo { spedativo), agg. dir. canon. che ha diritto di
grosse e sotir / chi no se porean dir, /... / e le
de'franzesi lo danno ad intendere con dir spezza noccioli, perché con la durezza
olive. lorenzi, 1-31: vorrei dir del pistrino, e come possa / alta
un castello stretto et assediato / non dir: « io sro spedato, / tradito
amore. forteguerri, 15-43: in questo dir, di guerra aspra nascenza / s'
lamentava, / e sì dolce parole al dir gli cade / che avrìa spezzato un
e duro che tinacciari- sce, per dir così, onde o niente se ne taglia
signor flavio, voi non m'vete a dir cose che non me l'abbiate dette
che spiritosi concetti mostrino, come potremo dir che sia il giuoco delle arti, dove
qualcuno / venir dal campo, né so dir se sia spia / di nostre navi
amerei innanzi di morire / che di no dir, faccendone spiacere, / di cosa
sol con disabellir vostra piagenza / e dir e far ciò c'a spiacer pertene.
filenio, 1-331: giallo non vuol dir altro che contento, / el negro nota
d'arme che non sanno che cosa voglia dir arme o guerra... mi
temerla [l'ira di dio] con dir talora a coprirsi che dio gli fulmini
uomo, che sempre muor, si può dir vivo. bandello, 1-21 (i-260
alfieri, 6-54: io vi posso / dir spiattellato il vero. rebora, 3-i-153
b. corsini, 19-41: in dir così, da un suo robone antico /
a una bella pittura, se non dir che ella spicchi in tal modo che ella
dosso, non ti sia fatica / a dir chi è, pria che di qui
, a spicchio e a miccino è dir poco e adagio, per non dir poco
è dir poco e adagio, per non dir poco e male, come si dice
caccia spicciativi, / e si suol dir messa di cacciatore, / quando nel dirla
. stigliani, 1-390: spigolare non vuol dir trebbiare o quel ch'in roma si
tante monete usuali e varie, per dir così, spicciolate. targioni tozzetti,
spiedo. spièga, sf. dir. nota esplicativa o interpretativa del testo
faccia / liberamente ciò che 'l tuo dir priega, / spirito incarcerato, ancor ti
con il far male, con il dir peggio, assassinando gli amici e i nimici
dicesi quella che è sprovveduta di amante o dir si voglia cavalier servente.
che l'onta e 'l dispregio / desi dir pregio / per me, e cosa
si disdica agli uomini e alle donne di dir tutto dì toto'e 'caviglia'e
di parere che quel favore avesse a dir favone, ma che il poeta fosse forzato
. gozzi, 4-21: addosso si può dir ch'av. ea le some / di
, lo spillo ed il bucato / dir la luma, la spilla e la bucata
(plur. -ci). stor. dir. nell'ambito dell'istituto della dote
così frequente è il vezzo di non dir mai le cose con le parole proprie e
, lo spillo ed il bucato / dir la luma, la spilla e la bucata
, a spicchio e a miccino è dir poco e adagio per non dir poco e
miccino è dir poco e adagio per non dir poco e male, come si dice
. caro, i-192: che vuol dir che sei così spiluccato? piluccato (
spine, /... / se dir vuoi cose ignote e pellegrine. fogazzaro
32: in lingua genoese tanto è a dir spinolare una botte, come dir tirar
a dir spinolare una botte, come dir tirar di novo vino dalla botte.
telescopi... e segnasentenze e dir cose dell'altro mondo. guerrazzi, i-161
i-xiii (b) -20: parlando, dir quazi pavento, / ché dare spiraménto
la rozza e discordante lira, / per dir quant'alto tua vir- tute spira,
questo spiritaccio, / che vi fa dir tante pazzie; se no / or ora
legger né parlare / il dir che veda euclide ed aristarco / sarebbe un
spiritare; / nemmeno un prete oggi può dir la messa, / se i poeti
badalucchi, 12: -ti so dir che tu stai fresca, armellina; ma
ingollano / e non satollano, / potrei dir scarpeggia gobbo e doglioso con la
/ strabellissime, / ma non mai potrei dir quanto / porta il vanto, /
dante evocato da uno spiritista si diverte a dir villanie in lingua e grammatica accademica.
de'miei poveri dèi greci, non dir che fuggirebbero al solo baglior della spada
. priuli, lii-4-413: non si può dir così di quello che tocca alla spiritualità
, a spicchio e a miccino è dir poco e adagio per non dir poco e
miccino è dir poco e adagio per non dir poco e male, come si dice
alcuni per onestarlo e splebeirlo, per dir così, dicono: « io l'ho
di tanto ardire, / che più dir non si può, con sette donne.
tra noi un cantone che si possa dir suo. bettinelli, 3-584: tutti
del regno verace, i dàmmi virtù a dir com'io il vidi! g.
; si sono stufati del spotestate, per dir così, 'dalla gente nuova', dalla democrazia
; / ma che la musa adesso a dir mi vegna / qual e'sia,
pur non è ch'ei voglia / dir ch'ha duopo il suo piè di grande
fare questa spoglia. 13. dir. canon. ant. spoglio.
impiccante e spogliante. 3. dir. ant. che esercita il diritto di
illesi sino al presente, non volendo dir altro il rimettere al suo nuncio il canonico
di tutte le sere, si corica senza dir parola, mi volta le spalle e
spogliativo (spoliativo), agg. dir. disus. che priva i terzi
. nel mio spogliatoio (non vò dir villa) qui prossimo, dove sai essere
qualcuno / venir dal campo, né so dir se sia spia / di nostre navi
lo spoglio dei poveri. 2. dir. civ. privazione del possesso o della
12 su 12. 6. dir. canon. i frutti di un beneficio
. carducci, ii-6-68: e poi quel dir alla canzone che è spoglia di rime
piccolomini, 2-12: tu hai un bel dir, vicenzo: se tu la vedessi,
affatto. idem, 6-140: se vuoi dir per ultimo ch'io fui / spolpato
ammiro e lo saluto. / e potrò dir scontrandolo: « gli è desso »,
, quegli spolverizamenti o pol- vigli che dir vogliamo. 2. ant. diffusa
che non era buono se non di dir parole spolverizzate e mostrar il grande e il
il grande e il ben agiato e dir male di qualunque persona gli veniva in bocca
peradori hanno a essere intorniati e come dir coperti dalla aquila imperiale, che si
enea / in sé raccolto, a così dir da l'alta / sua sponda incominciò
). sponsióne, sf. dir. rom. atto solenne, in forma
sponsore). sponsóre, sm. dir. rom. titolare di una carica pubblica
reazione, non meditata, posson dir non spontanee. sarpi, i-1-103: la
. cesati, i-482: 0 che dir efficace! che rime spontanee! leopardi
appetito smoderato dell'onore, che vuol dir la superbia, è quello che spinge gli
, volendo disvezzare e spoppare, per dir così, i suoi figliuoli dal diletto
una razza di certi filosofi salvatichi, per dir così, che studiano di vivere sporcatamente
], i-97: guardatevi di non dir a niuno « poltrone, giudeo, sporco
lingua etnisca, / come con sporco dir la mostri lusca, / quando a
dubito, signor, che non debbiate / dir anprovision avesse il ditto ambassator ducati 200
la poi far sporco in letto, e dir che l'ha suà -farla sporca
è fatica dapoca, / io porrò dir « gli è fatto il becco e l'
. nell'abito; et anco in dir messa e nelli altri offici del ministero
bollire. passerotti, 2-84: basta dir che un po'di sonno / se le
chiama sportello; onde quando uno vuol dir « io non sono capace di questo negozio
lepri. 3. dir. presentato alla competente autorità giudiziaria.
. le sposalizie). stor. dir. reciproca e solenne promessa, scambiata
tu sola [venezia] ti puoi dir sicura e lieta. /...
se il fiato ti rimanga / per dir quanto bisogna, / parla e rispondi.
quattrino e il tozzo o col dir male o spregiare o compassionare ogni infelice che
delle commedie a contrastar meco con maniere di dir infami, con sprezzature, con derisioni
scoglio, la affettazione; e, per dir forse una nova parola, usar in
2-2-213: non, s'io tutto nel dir m'accenda e tuoni / con cento
dal petto mio sprigioni, / dir porìa con qual forze il gran nemico /
a. pucci, 3-2-26: puossi dir che gli uomini e le donne / di
un altro genere abbassamento, anzi a dir più vero, sprofondamento, in vitupero della
fagiuoli, ii-20: non vi saprei già dir dove o in che lato, /
lettara a luciggnia / fémmi giurar di non dir mai cavelle. = comp.
... non s'erano arrischiati a dir verbo, fatta violenza a se medesimi
ei non bisognan tante spronature. / basta dir « arri! », e tu lo
in siffatte occasioni, / a vero dir, non era necessario / adoperar gli stimoli
cavaliere sì grande è dono, a dir vero, troppo sproporzionato. leopardi, iii-
vento materia da farne soma, così il dir 'some di sospiri'poco confacevole stimo.
, 1-191: per cominciar da omero e dir prima dell'tlia- de', a me
come gli hai insegnato bene come si dovesse dir questo e come si dovesse dir quest'
dovesse dir questo e come si dovesse dir quest'altro. bartolini, 16-196: gli
spropriazione (ant spropiazióne), sf. dir. disus. trasferimento coatto, attuato
cii-ii-892: avanti che si cominciasse a dir la messa, il capitano volse sprucciar il
, 1-2-33: viene il prete e nel dir non so che cosa / coll'aspersorio
i verseggiatori latini, semipoeti, per dir cosa vera con un termine vero del nostro
, che con le 4. dir. ant. cancellare un'appuntatura liberando il
spurcidi, giottoni, / a cui dir mal la gola el 'gloria'dette.
spurgato dalla sua superstizione e, per dir così, cristianamente consegnato.
non potendo con altro, si vendican col dir male di chi governa a diritto e
sputator di sentenze / e lì di dir fandonie tra le nugole / a sua
, iv-658: 'squacquerare': rivelare tutto, dir tutto, vuotare il sacco.
casa ha un gomito o squadra che dir si voglia. 3. in
... / se vale a dir il vero e s'io ben squadro,
e mi dispiace / d'annoiarvi con dir poco leggiadro. boine, iv-329: chi
hanno squarci bellissimi, ma non vogliono dir nulla. -brano di una composizione
uno scritto. mamiani, 1-88: dir sa gli squarci che farawi la censura.
cor de l'ommo squatra, / dir non si puote bene co'tal latra.
in squinci e squindi, come suol dir cecco mio servitore. 2.
a squinternare gli andamenti di chi vò dir io, si oscurarebbe il sole. a
parerci vedere, anzi all'incontro usiamo di dir ciò quando il senso è in atto
traversi. 26. stor. dir. libro degli stabili: registro dell'estimo
di luglio e probabilmente, per non dir dicerto, anderò a trovarla e vedere
punto che fu fatto stabilimento, mandò a dir al reveren- issimo comaro non aver mai
la quale e 'l quale, a voler dir lo vero, / fu stabilita per
non voglia sempre essere varia, acciò che dir non si possa che sia stabilita e
affatto la conversazione. 9. dir. lav. diritto del lavoratore subordinato di
dalla città. 17. sm. dir. nota compilata dopo la conclusione di
un appuntamento. lei lo guarda senza dir nulla. poi stacca il telefono. a
b. pulci, lxxxviii-ii-328: per dir brieve, el nostro viver fingo /
così mi faccia perder le staffe, per dir meglio, i sensi, quant'è
/ mi trasse a roma, potea dir chi avuto / pei medici sul capo avea
ei non bisognan tante spronature / basta dir arri, e tu lo vedrei ire.
sarebbe strutta in bocca e non accadeva dir « carne tirante fa buona fante »
.. indovinare cosa alcuna, posso dir forse che il papa, essendo alle strette
scarto, / s'io ne debbo dir più, nessun ne poto, / e
di dolglienza / ongni stasgione, / pos'dir san'a una controversia. stàglio, sm
, xvli-107- 55: se puoi dir da manti: / che è zo?
'miriacuba', che in lingua nostra vuol dir maestro di stalla. -prezzo alla
vi-19: -è però sì gran male a dir che togliete moglie, che mi avete
, serra la stalla », e dir s'intenda: / « or che non
passeroni, iii-114: facciano, sto per dir, le mosche stalla / inquella parte in
attività, tra moto e stasi; per dir tutto, il nostro orrore ormai dell'
, n. 8. 4. dir. pubbl. ed econ. ministero delle
campo. 2. stor. dir. che veniva effettuato o disposto sul luogo
1-1-26: ne'luoghi più staterecci, per dir così, po- sono [gli antichi
svolsero i lavori). 6. dir. studio quantitativo dei fenomeni e dei comportamenti
avea dormito, sanza far motto alcuno o dir parola, anzi sgomentato e pieno di
dura / mi muove, lasso, a dir quasi forsato / lo dolorozo stato /
. moretti, 15-261: non si può dir tuttavia che il dottor eugenio daltri abbia
della città. 25. dir. pubbl. e polit. comunità umana
! 26. econ. e dir. situazione economico-contabile di una persona,
pres. di statuire), agg. dir. ant che ha il compito di
statuizióne, sf. dir. legiferatone. -in senso concreto:
status, sm. lat. dir. condizione giuridica di una persona,
quoia. 3. stor. dir. nell'età intermedia, legge introdotta nel
. 5. stor. e dir. cost. nel linguaggio politico e giuridi-
soli, di cui l'astronomia finora possa dir qualche cosa di certo e da cui
questa vergine che maria, che vuol dir stella del mare. -in numero
da stellare2. stellionatàrio, sm. dir. rom. chi è reo o accusato
stellionato. stellionato, sm. dir. rom. ciascuno dei vari tipi di
perché mi meni cosi fuor di camino a dir cose contra ogni propio volere? f
, a voi stendono, per così dir, la mano le scienze. varano,
audace / ne le tue lodi e dir gli scettri e tarme. -distendere,
stenda, / a buon intenditor basta dir poco. sarti, vi-3-111: né mi
quelle parole anche in prosa e fargli dir quello che il poeta vorna ci sarebbe
.). stèora, sf. dir. region. imposta feudale sui poderi
? e come! lo sterco vuol dir oro, onde il terno è sicuro.
appresso una cultissima nazione di europa sentesi dir per proverbio che la moglie sterile è un
. michiele, 11-68: si può dir ch'a bromio i genitali / sterpa
bandello, 2-5 (i-700): dir queste ultime parole e darsi nel petto col
. sanseverino, 2-106: ogni lor dir con te fia umile e basso, /
. garisendi, xxxviii-325: l'improviso dir talvolta impetra / più grazia assai ch'
veramente oggi non sono in condizione di dir tenerezze o pensieri stillati. -che nasce
dolcezza nutrisce castissimi desideri. 9. dir. caduta dell'acqua piovana dal tetto del
la bella architettura greca-romana, o per dir meglio ne risorse la stima. pasolini
pubblico parriciaa, non seppe o, a dir meglio, non ardì, avendone giusta
, 1-277: stimansi molti, per dir sempre cose che piacciano, in qualunque modo
che era degli amanti veri / so dir che questa stincata mi costa.
5-1-42: i pifferi, o zufoli che dir vogliamo, furon fatti da principio delli
tutti gli uomini. 5. dir. canon. elemosina offerta a una chiesa
capo-sgherri, avea preso su il costume di dir rosari. -che è alle
giusto di bono: / vieni a dir tu lo stipite di lui, / ché
tu, ser petru, 2. dir. civ. che con un contratto assume
. stipulatio [stipulàzio], sf. dir. rom. stipulazione (v.
amorose stipulazioni. 4. dir. rom. modo orale, solenne e
più straziato che sia e stiracchiato a dir cose essenzialmente diverse. leopardi, i-41
d. bartoli, 35-65: non voglio dir, come altri, settanta volte,
apertamente alle prefate stiticaggini, per non dir peggio, farei libro non piccolo. settembrini
: quel nel mettersi a sedere / suol dir sùficamente: « ohimei ohimei ».
zucche secche, che non voglionche sia lecito dir cosa non detta da lui. redi,
quest'artefatta stitichezza, / di dir più in tre parole cn'altri in venti
e quanti fiumi si trovano, posso dir, in europa. -da lasciarci dentro
pieno il gozo: / io ti so dir che gli ha stivata l'epa /
'l non è persona che ne possa dir quattro parole che non ci stizziamo e sempre
, xxxix-134: dico e ho inteso a dir ch'il mondo intiero / da
fuori le budella. per non dir coll'impossibile, fanno stomacare altrui. galileo
stomaco, in mare, / può dir che stia prigione ed ammalato / tutto il
fosse. goldoni, v-900: per dir la verità, sto bene a casa mia
ór io non voglio seguitare più minutamente in dir cose troppo note, come che 'l
/ di camoscio, faccendo spesso loro / dir quel che mai non pensò chi le
sciorre i miei bracchi, / vorrei dir cose da fare stordire. pananti, i-309
dal grido universale, / presi a dir tra me stesso: « satan vale »
maestro. 13. dir. valore storico: nel bilancio delle società
gozzi, i-22-11: non hanno al suo dir desto l'udito / o stoman gli
nel mio commercio. 11. dir. annullare, rescindere un contratto, un
veggiam ridotti, / tutti si possan dir stomi e merlotti. 3.
storpiare qualche parola, gli ha fatto dir 'volumine'in veste di 'volume'. manzoni
bene spesso una storpiatura e non può dir la festa seguente ciò che tralascia nell'
l'ho sempre giudicato male o, per dir meglio, ho sempre opinato stortamente sul
; / ma voi che i possa dir che son un galantomo. / certi negozi
pasquinate romane, 286: che, a dir el ver, son asin da bastoni
innanzi gli occhi la propria giurisdizzione senza dir nulla? l. f. marsili,
san germano; / il resto si può dir carta di straccio. lalli, 12-120
è gionto alla sua riva, / e dir d'orlando chi sen va =
tigne. biringuccio, 2-66: ancor dir vi voglio come tutte le acque
riceve la geografia. 14. dir. codice della strada: l'insieme delle
va'per la tua strada e lascia dir chi vuol dire. -aprire, aprirsi
suo capriccio per farsi strada a poter dir poco di sotto di certa piastra di
, 1-ii-311: 1 gabellieri o stradieri che dir si vogliano (tali gli ha chiamati
). stradotale, agg. dir. che non fa parte della dote (
stragiudiziale (stragiudiciale), agg. dir. che avviene al di fuori di
stragiudizialménte (stragiudicialménte), avv. dir. al di fuori di un procedimento
fu consigliato di non farsi sentire a dir simili strampalerie. = deriv. da
della carne si tocca, / so dir che non bisogna stranguglioni, / tanto la
là ci si potrebbe contentare di non dir nulla e di attendere dal mare e dal
semplice e la doppia, che si può dir composta; ed ogni nome è o
filosofia delle dottrine straniere, e volea dir quelle che venian da pittagora. b.
la precedente descrizione, questa domanda a dir vero sembra alquanto strana. rosmini, 2-2-167
di quanto falsamente ha straparlato, volesse dir il vero e manifestar a che fine
, 3-i-196: caro signor, ho inteso dir per piazza / che avete con cupido
si facesse tanta copia e, per dir così, strapazzo sì grande de'titoli abbassandogli
ho detto di un solo... dir potrei ditutti gli altri scrittori nostri, egualmente
nostri,... ma ammazzato è dir poco.. gli avevano cavato gli
muoversi a seconda delle convulsioni, o vogliamo dir delle strappate, che producono in esse
sciocco. 'prima di parlare pensaci e non dir di quelle strapazzucche che ti fan canzonare
f. doni, 6-211: qui potrei dir mille belle cose dell'opinione stratta dagli
dei lor idii ch'era pericolo il dir alcuna cosa contra. guarini, 1-ii-2-280
: en rima greuf a far, dir e stravolger, / tut che de li
e stravolto inventato dall'arte o, per dir me 2. che colpisce
più straziato che sia e stiracchiato a dir cose essenzialmente diverse. -che è
che ancor nella mente / avea leandro a dir in suo conforto, / gli tolse
, i-6-95: la voglia stringi e lascia dir chi vole, / se tu giungi
.. indovinare cosa alcuna, posso dir forse che il papa, essendo alle strette
no s'ausen a zurar / ni mar dir ni iastemar. zanobi da strata [
b. minerbetti, 4-i-317: non vo'dir el desideri d'averi, vi tien
un nodo, / se noi non vogliam dir meglio un capestro. / nodo del
i ragionamenti vanno molto stretti, che vorrà dir questo? 28. che si svolge
. forteguerri, 20-108: ferrantette a quel dir s'al za sul letto
dice? -imaginatevi / quel che si può dir peggio: che il più misero /
di ciascuna opera compresa o, per dir meglio, legata in esso codice,
tuo valor se annida / che a dir di quello ogni latino e greco / come
: la tua stridola voce e al dir non usa, / in vano, in
antipatia alla falsità strigliata, ed esco a dir cose orribili. 5.
: quel ch'io farei per voi, dir non lo so. / non sol
gli canta mica uno strillozzo, / vogliam dir, che vi muova e che vi
salvini, 30-2-71: egli sente, per dir così, di patume e di maninconia,
travaglio; / deh! aitami a dir quattro canzone. 2. partitura
/ ebbe la donna ch'in suo dir non teme. nannini [ammiano],
però t'avisa, e 'l tuo dir stringi e frena. -trattenere le
parte del marchese..., con dir tutte quelle ragioni che avevo pensate.
autori], sarà bisogno che lasciamo di dir tutto quello che non è venuto detto
e allo stringere del sacco finisce per dir quello che identicamente direbbe stecchetti.
la nencia e la filippa / sannoti dir, sbarbando ia conocchia, / che
striscin di benabbio o bour- gogne che dir si voglia. viani, 14-355: il
non vengono esattamente strofinate, per così dir, dalla riflessione, generano la loro
/ a un che, si può dir, non sa niente / e ch'altro
; / porta corona, né si può dir re. 2. per estens
, lxxxvi-174: e1 dolce e saggio dir par che s'aderpe / vèr la tua
stroncata: apertamente, con chiarezlo contrarioso dir che lo ben tronca, / e fugge
quattro mesi / che l'acqua non san dir che cosa sia. pavese, 9-53
il pollice senza grida volgari, senza dir parola, per far intendere che si contentano
più tegnir in strepa, me delibero de dir quel che so. 4
ne la strozza / curio, ch'a dir fu così ardito! g. villani
gorgoglian ne la strozza, / ché dir noi posson con parola integra. guiniforto,
son sturberi; / di mal dir son molto feri, / perché n'ànno
non sento mai, o quasi mai, dir queste cose con le parole usate in
n'ò visto delle persone struite a dir ai sì e tant'altre struite a
sì e tant'altre struite a dir di no. 2. incaricato
o coll'impeto. 3. dir. disus. testimone strumentario: atto a
, / e 'l senso si può dir la mastra porta; / e li vari
di persona, è tutt'altro che dir goffo; e invece vale cattivo anzi che
in pace'. 21. dir. atto pubblico, redatto da un notaio
nomi di parte, come saria a dir tra noi rosa bianca e rosa rossa,
(57): quel che doverìan dir cortesia / dicono robbamento e struscio e
delle reciproche relazioni. 6. dir. concezione, affine al normativismo, fondata
, vii-548: la verità non si può dir più, se non a meza bocca
studiante in 'giure', sapete che voglia dir 'setta'. panzini, ii-624: era
vi-487: s'io mi parto, posso dir di perdermi / così cento ducati,
a presentarle questa mia / che si può dir stufosa diceria / di fatti ch'a
stumia de'ribaldi veramente / si posson dir costoro. lippi, 7-91: andate
si sentiva che riprender i vizi e dir tutto quello che in bocca gli veniva.
dispiace. tommaseo, 2-ii-399: non dir male di chi non ti stuzzica.
subaffittare. subaffittare, tr. dir. concedere in affitto in tutto o
azzioni al generale. 3. dir. disus. enfiteusi subalternata: quella costituita
pass, di subappaltare), agg. dir. dato in subappalto. leggi
da subappalto. subappalto, sm. dir. atto con cui l'imprenditore che
subastato. subastazióne, sf. dir. disus. pubblico incanto; messa
). subconcessionàrio, agg. dir. che ha ricevuto una subconcessione dah'
subconcessióne, sf. dir. concessione, in tutto o in
condizione'. subconduttóre, sm. dir. civ. chi detiene un bene,
). subdepòsito, sm. dir. contratto con cui colui che ha
). subemendamento, sm. dir. proposta di modifica di un
subfornitura, sf. econ. e dir. comm. attività produttiva svolta da
euterpe. bembo, iii-566: se 'n dir la vostra angelica bellezza, /.
i vostri sdegni. 8. dir. persona a cui fanno capo i rapporti
(disus. subingrèsó), sm. dir. il subentra leggi,
tr. (subinfeudo). stor. dir. nel sistema feudale, concedere un
subinfeudaré), agg. stor. dir. concesso in suffeudo. cattaneo
. subinfeudazióne, sf. stor. dir. concessione di un territorio in suffeudo
sm. (fem. -a). dir. civ. beneficiario di un sublegato
). sublegato1, sm. dir. legato testamentario posto a carico di
insegnarci a quanta altezza, o vogliamo dir distanza fuor dell'orbe lunare dovesse tal
396: stazio poeta, per non dir altro, generoso e sublime. segneri,
umili inchiostri, / posti appresso al dir vostro alto e sublime. casalicchio, 486
moltitudine de'cattivi che, o bisogna dir con gli stoici la virtù non esser
). sublimitazióne, sf. dir. disus. limitazione di ambito ristretto
signoria illustrissima, almeno subordinabile (per dir ora così) alla perfezione di esso.
suo sentire non fosse, per così dir, subornato dal suo amore, ne riceverei
). subprocediménto, sm. dir. proc. procedimento secondano che si
locuz. lat. con valore avverò. dir. nel linguaggio diplomatico, sotto la
subtrasporto, sm. dir. comm. contratto con cui un
deriv. subvettóre, sm. dir. comm. il trasportatore che, in
). successìbile, agg. dir. che può succedere, per diritto
da succedere. successibilità, sf. dir. diritto a succedere nella proprietà di
quanto dal popolo. 6. dir. civ. fenomeno giuridico per cui un
al padre? 7. dir. trib. imposta o (disus.
non muore. 7. dir. che riguarda la successione ereditaria, la
, e la navigazione sua (o vogliam dir gli errori) a didone nel secondo
grandissimi gli uni sugli altri, per dir così, succhiellinando per ferirsi. =
ne accagionavo l'arte, quando dovevo dir grazie al lavoro. l'arte mi aveva
non esser più traverso, / e nel dir vostro voglio esser sommerso. pulci,
né scrittura / non seria soficente / a dir conpiutamente / le bellezze ch'avea.
con soffiziente catene. 10. dir. disus. che ha ricevuto il conferimento
, minare'. suffraganeato, sm. dir. canon. diocesi suffraganea.
da suffraganeo. suffraganeità, sf. dir. canon. la condizione giuridica propria
della patria] innocente. 7. dir. ant. condizionamento fraudolento del testatore.
non v * e sillaba che si possa dir suggestiva. c. arrighi, 2-45
queste gengivette... o guaine che dir vogliamo, quando la vipera si sdegna
petrarca] poscia lo stesso amore a dir poche, ma sugose parole, in lode
sufficienza. suità, sf. dir. rom. prerogativa di una persona di
che fra di loro è, per dir così, la comune e universale, che
quando iddio, ritirando, per così dir, la sua mano, farà subbissare il
, 38-52: poco saggio si può dir colui / che perde il suo per acquistar
ferd. martini, i-41: a dir la sua rettamente, senza passione, senza
rispose, gli aveva fatto coscienza di dir la sua, da galantuomo. vittorini,
.). superàrbitro, sm. dir. intemaz. membro di un collegio
per una certa gustosa e saporita, per dir così, composizione. 3
seta e d'oro, superbissimi quanto dir si possa. d. bartoli, 1-8-43
superficiale. superficiàrio, agg. dir. civ. che attiene al diritto di
tre insieme fanno il solido, o volete dir corpo. -superficie laterale, in
sensibile. campania, 7-9: ma nel dir, che quest'abbia orbe terreno /
superficiali dei corpi solidi. 14. dir. civ. diritto, concesso a un
.). supergarantismo, sm. dir. atteggiamento garanti stico (
saliva al grand'impero eterno, / dir del campo superno / per suo trionfo
superperito, sm. dir. specialista incaricato di approfondire e integrare
). superperizia, sf. dir. perizia suppletiva che ha lo scopo
come sono: massimamente che non si può dir x-1949], 324: si
eredi istituiti, la quale si possa dir personale, a favore delli superstiti. carducci
terrore, da un'inquietudine, per dir così, superstite, si slanciò nel
sia negli ordini di quelle religioni o 'per dir meglio'superstizioni antiche, potrà egli senza
, 54: la religione, o per dir meglio superstizione de'turchi, non è
della superveniente passione. 2. dir. che si verifica successivamente a un'altra
mia sopervenien- za. 2. dir. nascita di eredi legittimi successiva a una
aver fiarola ferma non era altro che dir apertamente o di non voler ar altro
da suppeditare2. suppégno, sm. dir. disus. garanzia costituita da un
meno vicine, pareva, per dir così, la voce di que'gesti,
pres. di supplire), agg. dir. amm. che sostituisce temporaneamente (
mare. supplènza, sf. dir. amm. sostituzione temporanea (ma
finto calapino. 3. dir. parto suppositizio: quello che si attribuisce
servono al re. 5. dir. illegittima collocazione di una persona o di
, al quale stanno come, per dir così, cucite. panni, giorno,
sor l'altre donna / mi potei dir. 4. a proposito di
dai molti, non si può mai dir sorrepita. surressiménto (surreximento),
surrettiziaménte1 (surretiziaménte), avv. dir. in modo surrettizio, sottacendo volontariamente
. sorettìzio, subreptìzio), agg. dir. che è ottenuto o compiuto occultando
surrupzióne), sf. stor. dir. e dir. canon. mancata
, sf. stor. dir. e dir. canon. mancata esposizione di circostanze
quello di surroga. 2. dir. civ. pagamento con surrogazione.
buono e cattivo. 2. dir. civ. azione surrogatoria (anche surrogatoria
minor costo). 6. dir. civ. sostituzione, nella posizione giuridica
. ariosto, 1-iv-780: che debb'io dir? che far? che suscitatomi /
costui la morta poesì meritamente si può dir suscitata. 9. svegliato dal
che oggi si guardano in america, per dir così, con suspicione.
fuor di sospizione. 3. dir. proc. pen. disus. il
. sussidiariaménte, avv. dir. in via sussidiaria; per il
personale di ruolo. 11. dir. assunto a garanzia del principale obbligato
della tassa. 12. dir. amm. lettera sussidiaria: v.
, n. 18. 13. dir. pen. responsabilità sussidiaria: quella che
sussidiata dagli aerei. 4. dir. perfezionato dalle forme prescritte per la validità
alquanto di sussidio e alleviamento, per dir così, alla passione che dovevi patire.
o rendite del 'principe'. 8. dir. amm. sovvenzione pubblica ad attività d'
monte di sussidio. 10. dir. eccles. sussidio caritativo-, tributo straordinario
di dir ti piaccia / perché fuggite voi, per
martello, 6-i-646: io vi so dir che sua testuccia eretta [di femia]
). testàbile1, agg. dir. che può essere oggetto di disposizione
aferesi. testabilità1, sf. dir. il poter essere assegnato per testamento
vannozzi. testamentificazióne, sf. dir. disus. la facoltà legale di
fare1). testaménto1, sm. dir. atto con cui una persona (
sm. (femm. -trice). dir. disus. chi fa testamento,
. (femm. -trice). dir. che fa testamento; che dispone dei
testimóne, sm. e f. dir. proc. la persona che si presume
una idea importante. 3. dir. civ. ciascuna delle due o più
pagine del libro stesso. 7. dir. la dichiarazione resa, avanti al giudice
plur. ant. anche -e). dir. che ha valore di attestato,
di sant'agostino. 5. dir. comprovare un fatto mediante deposizione testimoniale
furono queste vecchie. 6. dir. proc. la persona chiamata a deporre
vero fante. 7. dir. civ. ciascuna delle due o più
le difese. 6. dir. testo unico: decreto del capo dello
stampate,... e manca per dir vero anco in alcuni pochi testi a
: con quattro parole di quelle che so dir io, buzzati, 1-666: nora
tetraedri, monade e oligoscisti, non vuol dir che una cosa: dimezzare il suo
/ di scacciar la mia tetraggine / col dir qualche melensaggine. calzabigi, 1-184:
vo'dietro al retto, e lascio dir le ^ enti; / né crollo cima
ma romanesca et italiana, o per dir meglio teverina et amina. tevertino
. textura1, sf. dir. rom. tipo particolare di accessione
sanudo, lviii-720: zerca tormenti non poi dir l'annata, per non esser ancora
7-241: già al primo atto, per dir la verità, non aveva riscosso che
la caparbietà, la tigna di voler dir bene (o di voler dir male)
di voler dir bene (o di voler dir male) di un libro. eco
« io sapeva bene che tu dovevi dir così, per ciò cotal grado ha chi
in guisa d'una capra tignosa, per dir così, co 'l cognome di calva
domanda nonreaver temore / che già per dir non sentirà'tormento. dante, conv.
et in comporle andiamo timorosi, non che dir che noi ci assicurassimo nelle triple e
, né tingersi le mani, per dir così, di mineralogia e di metallur
nessuna tintura di lettere è, per dir così, necessità, e cosa non voluta
('con ironia'). -vorreste forse dir di no? venite la mattina a
di un nuovo genere. 5. dir. contratto tipico-, v. contratto,
trova in natura. 9. dir. tipo contrattuale-, schema o figura di
2-476: un comando autorevole, per non dir tirannico, m'allontanava per momento da
gorgia che l'eloquenza, o vogliam dir la rettorica, è una espressa tirannide,
che a lor dimino / potes- son dir di noi que'nuovi gianni. c.
. codemo, 130: non mi dir male della rivoluzione italiana, che si
, i-5-183: oh che perfida invenzione / dir che il nostro bartolone 7 con
. s'era fatta tirare pei capelli a dir di sì. -far tirare
statevi quieto, tirate innanzi e lasciate dir chi dice. fagiuoli, xv-133: bada
sorte con impeto e rabbia, sfogarsi, dir male, etc., locuzione familiare
1-60: quando voi morrete, non potrò dir di voi come pur toscanamente si dice
l'einaudi critica (in modo a dir vero impreciso) alcune degenerazioni economistiche, non
quando tira vento, non si può dir buon tempo. ibidem, 266: una
la carniera, / e sol si posson dir gran tiratori. savi, 1-429:
gli ultimi fogli della stampa. dovevo dir veramente l'ultima tiratura della correzione,
balasci / tien sia fornito, con dir cose mille, / titolando il tuo libro
le riserve a disposizione. 4. dir. canon. che è possessore di un
un programma televisivo. 15. dir. fondamento legale di un diritto; ragione
: chi vòle, a me medesimo, dir « to'! te'! », /
toccato una sciatica. 57. dir. ant. intimare mediante tocco a un
ieri sul tardi; ma, per dir la verità, non m'hanno toccato un
vero certamente: / prezzo, lo vostro dir, men c'um pisano! pisacane
punto, / e come si suol dir pescare al fondo, / son ben del
dagli uccelli di passo. 7. dir. ant. a firenze, nei secc
. rezzonico, 337: e a dir vero gli elogi per tal modo tessuti
abbia sentito questa gravezza. 26. dir. ant. che ha ricevuto tramite tocco
affatto in desuetudine. 26. dir. ant. atto giudiziario, affidato a
ancor nella mente / avea leandro a dir in suo conforto, / gli tolse,
scrivere. varano, 1-521: in così dir la troppo angusta foce / compresse il
in questa misera vita, e voglio dir quella del manifestarsi e diffondersi i cuori sensitivi
sappia dire: / perché più ch'altri dir, voi far potete. guerrazzi,
gran prieghi,... e con dir cne non volesse abbandonar l'impresa che
mente altera / stanca ritorni ed ogni dir facondo: / pur tolsi io parte di
ultima parola / la benedetta fiamma per dir tolse, / a rotar cominciò la santa
parli più chiaro, i'torrò a dir che sia un bel tempo. algarotti,
ancora 'levare a cavallo', è dir cose ridicole e impossibili, e volere dargliele