egli si suol dire presuntuosamente, abbattesi di dime alcuna vera. ser giovanni, 33
... non ho voluto mancare di dime quanto n'ho ritrovato scritto. vallisneri
, ancora con maggior aldacia seguitavo di dime, dando loro il maggior colore di verità
nel 1852, e l'attuale pronunzia magrebi dime). alméno (disus. e
della reina m'ha fatto mutare consiglio di dime una che all'animo m'era,
): artatamente prese con costui una stretta dime stichezza, tanto che.
fiore di cortesia, non potete che dime un monte di bene; ma che
quella indiavolata cosa che io aveva sentito dime, e d'ogni male. lippi,
. e dial. dirne delle bellòcce: dime delle belle.
. franco, 1-53: che vo'tu dime infamia, brodolino = deriv. da
tito livio avrebbe sudate quattro camicie a dime altrettanto della romana. verga, 4-113
maggiore / il campo assai, ch'a dime mal non ebbe. cellini, 724
olandese che vi si trovò, solea dime, che gli pareva che il mondo avesse
. -battere la cassa a qualcuno: dime male. baldinucci, 6-12: se
tito livio avrebbe sudate quattro camicie a dime altrettanto della romana. foscolo, xiv-106
ciurlare, intr. tentennare, vacillare, dime narsi; essere malfermo sulle
. bartoli, 34-98: qui sol basti dime che nell'atto del congelarsi l'acqua
tu taccia, / se ragion mostri dime prò e contra. rosaio della vita,
guisa corre. iacopone, 43-202: le dime, odenno lo mari- tamento, /
questa maniera, sarebbe proprio peccato il dime male. giusti, 3-162: un'
(327): il quale, senza dime cosa del mondo a persona, prestamente
più fondate di quanto egli possa mai dime contro lo stile. 6.
amico, allora il critico è padrone di dime bene o male, a seconda di
dietro, sopra qualcuno o qualcosa: dime male pubblicamente, criticarlo aspramente, provocargli
voler bene a una persona e di dime male. manzoni, 434: non abbiamo
m. cecchi, 19-14: a dime / il vero, io non arei pensato
. de luca, 1-5-1-93: dime una, la discrezione con la quale codesti
sul terreno col piantamento delle opportune 1 dime 'o sagome. = lat.
condotto nel paese, e quivi faceva un dime nare incredibile contro il governo
dimezzata dell'altezza della sezione. dime? $atóre, agg. e sm.
. marino, 11-55: il tempo a dime tante è troppo essausto, / l'
che i fratelli -egli non voleva dime male -degli affari di famiglia non si
* presagi funesti, maledizioni '(dime 'le furie '). passò nella
iii-312: non ha potuto esimersi dal dime un gran bene. pellico, conc
caratteristico nella conclusione, che conviene pur dime qualche parola e dame un po'd'
4-1-188: sfacciatissimamente cominciò 'ex abrupto'a dime cose da vergognarsene ogni altro, fuor che
fabule, de le quale faresti bene dime tua colpa. castiglione, 396: par
iii-312: non ha potuto esimersi dal dime un gran bene, né egli solo ma
altra nell'una trasmutandoli, senza mai dime uno. s. degli arienti,
in capo delle fini (se giova a dime il vero) l'uomo dall'uomo
, chi a ridere, chi a dime male in uno modo, e chi
tempo, più pazienza e più compiacenza dime. cattaneo, iii-4-134: per comperare
mirar fiso, / mi convien contentar di dime poco. nardi, 105: la
. pure non sarà del tutto superfluo il dime due parole.... le
giornalistico. frottole e a dime. pratolini, 2-31: come ogni gazzetta
concenti pieni, non voglio lasciar di dime alcuna cosa. marcello, 38:
da cavaliere, d'una gentildonna dovresti dime bene ancorché fusse il falso, né
bene ancorché fusse il falso, né dime male ancorché fusse il vero. c.
cosa difficile e di poco giudizio il dime precisamente la quantità e la somma.
la fattoria di bellavista, con impalu- dime e infrigidirne tanti poderi. =
complicato. caro, 1-545: a dime il tutto / lunga fóra novella e
, 13-88: ancor ti piaccia / di dime come l'anima si lega / in
fiate, d'una parola per lettera dime più in volgare. considerazione sulle stimmate
botta, 6-i-152: non rimarrò dal dime liberamente quel ch'io ne sento, quantunque
in trista luce uno'per * dime male, metterlo in mala voce, perseguitarlo
le donne, sete pronti per dime male, se avete corta vista,
: la galea, non sappiamo che dime: veggiamo che ella va per la lunga
macchinazione del destino che s'impadroniva brutalmente dime. -intrigo, maneggio.
in questa maniera, sarebbe proprio peccato il dime male: quasi quasi ce ne vorrebbe
odiare le donne, sete pronti per dime male, se avete corta vista,
. cecchi, 2-61: se, per dime una, fosse stato conosciuto e apprezzato
addimesticare'sì come quella che, a dime il vero, è molto differente dalla natura
armi con tutti gli stranieri che osassero dime male. tarchetti, 6-ii-575: ti
quanto sa, ché non sono per dime parola. b. davanzati, ii-447
dell'ignoranza del caro non mi guarderò di dime alquante parole. borgherini, i-5-65:
tenuti in concetto di semplici, e da dime e da fame de le grosse »
, perché le brigate abbian paura a dime di te, o almeno non ti sia
, 4-3-94: i battezzati, a dime qui solo i termini del meno e del
più grande per chi, pigliando a dime le lodi, ha da lamentare, nella
d'alcun gran maestro con lodarlo e dime bene; così si dice 'metter in
collo alcuno ', mediante il biasimarlo e dime male. d. battoli,
né l'arte pecoreccia si divide in dime. tronconi, 5-105: 'scuola '
ghirlanda...), non saprei dime l'origine. redi, 16-vi-130:
: pesar le parole, e soprattutto dime poche, e solo quando c'è necessità
nostra il tuo animo pieghi / a dime chi tu se'. boccaccio, dee.
più, e son cose, a dime il ver, da zazzere / poco intendenti
: per ^ ò, compagno, dime interamente / l'afare de le done che
^ adre, / de le dongele dime lo convinente, / e de le vedove
nelli, i-i (3): per dime una, il vostro andare attorno /
, 4-3-94: i battezzati, a dime qui solo i termini del meno e del
di calandrino e da'compagni suoi a dime un'altra di loro, la qual,
già n'appresi, / né più dime potrei, sì tosto l'ora / fia
locuz. dire plagas di qualcuno: dime tutto il male possibile. tommaseo [
questa portentosa gurù. come mai, per dime una, soltanto lui quella sera aveva
vti-2-1: lavare il capo a uno è dime male a precipizio. -con
: il quale [salabaetto], senza dime cosa del mondo a persona, prestamente
bastava per protestarsi che non vo- lea dime nulla. b. croce, ii-8-6:
resto non aveva importanza per lui. per dime una: di quanti consigli di ministri
s'indusse a profondare questo punto e dime con libertà il suo sentimento. a
delle cose, / di queste non potrei dime una sola / perché le cose sono
l'altro all'onorevole crispi riesce di dime delle belline. al sentirlo veniva in
, 2-323: il marito non rifinava di dime segretamente ogni male, di provocarla con
la lingua ': dalla voglia di dime quattro. -prudere le corna:
non aveva importanza per lui. per dime una: di quanti consigli di ministri
, al solito, appena finito di dime qualcuna della sue, si metteva a chiamare
-dirne quattro, quelle quattro: dime delle belle, per lo più sollecitando
è quello del padre bresciani, per dime uno degli ultimi casi. serao, i-
vale anco 'sottintendesi ', se dime è superfluo. 'non ne ragioniamo
: ti facevo uscir dai gangheri talvolta a dime d'ogni colore. a qualcuna più
. patrizi, 1-iii-231: facciam pruove di dime quello che nella mente ci si ragiona
tracannare quanto sa, ché non sono per dime parola. -fare qualcuno oggetto di
cantari antichi, lxxxv-158: como, dime interamente / l'afare de le done che
sì ire, / de le doncele dime lo convinente, / e de le vedove
di uomini, e gli pregò a dime liberamente quanto pareva loro di fare d'
fame nostra il tuo animo pieghi / a dime chi tu se', che i vivi
incarcerato, ancor ti piaccia / di dime come l'anima si lega / in
meglio dei versi di raffaelli, per dime uno a caso che ne ricompra parecchi.
nella pittura, di nuovo cominciò a dime male senza una prova al mondo e
, chi a ridere, chi a dime male in uno modo e chi in un
imbrogli dov'è tanto amaro / a dime pochi saria poco un giorno / chiamagli
, 5-iii-315: piacevol costume è di dime il vero rimessamente. lottini, 47:
l. giustinian, 1-61: dime, te ha'tu sentuto / alcun re-
anime rinnova / che lingua umana noi potrebbe dime. ser giovanni, 3-196: sì
11-4: né io già vò più dime o rispondere a chi l'intendesse altrimenti,
questa macchina, non può lasciarsi di dime qualche cosa. biffi, xviii-3-392: veder
non terrò quella via, / ma in dime ben non ci vò metter sale.
hanno corrotto, se di salto cominciassimo a dime male e con molta acerbità..
; / e diseli: « deh, dime, te priego, per dio;
litigato. firenzuola, 746: per dime il vero, ell'ha mille ragioni,
nella pittura, di nuovo cominciò a dime male senza una prova al mondo.
poi ben satollato / ti stare'innanzi a dime nar la coda. colletta
. segni, 4-7: né qui vò dime altro, per non parer ch'io
io ho al presente fra mano con dime la verità o, allontanandomi da quella,
286: essendovi sbilancio nell'uscita, dime distintamente la causa. belloni, 2-ii-68:
non tornava. guarini, 2-38: per dime il vero, signor veniero, voi
poca rilevanza. menechini, cvi-138: dime presto, figliuolla, che hai tue
'annali d'italia'ho sentito da tutti a dime bene: accordarsi però che l'autore
, xlvii-216: a mostrar ch'un po'dime gl'incresca, / come davanti un'esca
no contrastu ad visiuni? / or dime: in que figure / so factequeste scolture
: non creder ch'io, / scordata dime stessa e scesa tanto / dalla grandezza mia
sacchetti, 202-19: non ardiva quasi dime alcuna cosa, se non che con certi
la socialità un bene? tuttoquanto trovano da dime i suoi caldeggiatoli se messi alle strette
aiuto, / neiente m'è valuto / dime o mostrar sembiante. anonimo, i-631
, xi-704: seminar contrasti / per cagion dime stesso, io non costumo. foscolo,
prime / (lasso, non so che dime stesso estime) / o li condanni a
puni / nocontrastu ad visiuni? / or dime: in que figure / so facte
, / quanto fie 'l danno dime giovinetta! -che ha il
, tristi, burbericon lei, senza mai dime il perché. de amicis, i-921:
il debito di ciò nell'animo che dime troncamente, come far mi converrebbe
barlaam e giosafatte [tommaseo]: fa'dime la tua volontà, ch'i'son sergente
, anche blosio? / vedetel voi più dime tartassato? / sfilosofato è blosio.
in pase, vie'zà, bestia, dime co'ti ha fato. lancellotti,
.. si son pur messi a dime bene [della specie umana], al
le tue / ché volendo altro dime, non saprei, / e ritorniamo dov'
fama nostra il tuo animo pieghi / a dime chi tu se'». buti,
commedia] e poi dime bene. baldini, 12-142: i nostri
mo dixe lo vivo al morto: « dime una cosa, / se questa morte è
no contrastu ad visiuni? / or dime: in que figure / so facte queste
, 1-130: a me non istà bene dime cosa né prò, né contra.
sorta nessuna. parini, 330: voler dime a lui / gli è giusto come
misure del verso, nel quale egli a dime il vero non ebbe la maggior felicità
grande e di svarianti giudizi fu il dime, che allora e lo scriverne che dipoi
7. -tagliare addosso a qualcuno-, dime male, sbeffeggiarlo. sermini, 244
in tasca, la prima cosa è non dime male in publico. p. petrocchi
, ii-127: per fuggire l'occasion di dime, / nella tasca talor non ha
reina ginevra. ponzela gaia, 4: dime la veritade, o zilio d'orto
ho detto, sarebbe troppo lungo voler dime a pieno. marini, i-q3: fremeva
àn preso di me tener corte / in dime male, molto m'è piacente!
.. / io mi tentenno, a dime il ver, nel -scossa data a una
questa volta non ha potuto esimersi dal dime un gran bene. manzoni, iv-142
fanciulla poteva avere un diciotto anni a dime assai. era una creatura tipo. lucini
, iv-486: 'tirar giù a campanedoppie': dime di ogni sorte con impeto e rabbia,
fatto che ha cominciato e trapassare a dime altro. castelvetro, 8-1-540: ora
; / e diseli: « de, dime, te priegó, per dio;
hegel, come si vede, per dime un sol caso, dalla riduzione che egli
che là. la 'blastomicosi', per dime una; che dalle nostre parti è
e il tuo petto di uomo, a dime una, e il vostro grosso riso
veder ridere uno così, senza che voglia dime la ragio 6. psicol
più, e son cose, a dime il ver da zazzere / poco intendenti.
, 6: ho sire in cortexia / dime lo tuo nome e non me lo
6: ho sire, in cortexia / dime lo tuo nome e non me lo
zilio. ponzela gaia, 4: dime la veritade, o zilio d'orto,