abbertonato il mio asino, e io dimando giustizia. = deriv. da bertone3
, 480: ancora te l'ad- dimando pel merito delle degne parole e opere di
, caro messer, contratto del mio dimando vostra memoria assegno, avvocato mio vostra
: « se fosse tutto pieno il mio dimando », / rispuosi lui, «
gadda, 140: risalito al brizio, dimando che mi diano del caffè: mi
altezza fuggo, e vostra bonità grande dimando in voi procacci che l'amor mio
che morto sono. / ciò te dimando per cavalleria: / baron cortese,
mia vita. carducci, i-215: dimando io se una così delicata epistola (
, 2-97: questa chiese lucia in suo dimando. 9. ant. e
. chiaro davanzali, ii-3: novel dimando e nova responsione / a nuovo fatto
. monti, i-207: io non dimando dote, dimando solo la giovane,
, i-207: io non dimando dote, dimando solo la giovane, e tutta la
. boiardo, 1-3-63: ciò te dimando per cavalleria: / baron cortese,
commuoverlo. forteguerri, ii-19: dimando / chi sia la giovanetta,
a voi e appresso agli altri circustanti dimando perdono. cassiano volgar., xiii-6
guittone, i-18-48: contratto del mio dimando vostra memoria assegnio, avocato mio vostra
dichinate / a darmi quella gioia ch'i'dimando / sanza dimoro morrò, ben sacciate
dico che ciò è vero, ma vi dimando chi vostri nemici sono. boccaccio,
conceduta in quel modo ch'io la dimando, sarebbe disgrazia. boccalini, ii-242:
valente fatto, può serrare la via al dimando di più valente. giov. cavalcanti
; parlo con quelli che passono, dimando delle nuove de'paesi loro, intendo varie
rendime pace, / che mercé ti dimando in gienochione. castiglione, 218: rarissime
giovane, 9-333: e'suol esser vantaggio dimando di più valente. monti, x-2-142:
domandando / altri tanto il primo / tuo dimando. terigi è il nome mio. man
deriv. da domandare. domando [dimando), sm. ant. e letter
scritto mando, / è cagion a dimando / che ti piaccia dittare / e me
: cà se mi piacerà lo tuo dimando, / i'ne farò ciò c'a
2-97: questa chiese lucia in suo dimando / e disse: -or ha bisogno il
a ciascuno soddisfarò, rispondendo al suo dimando come a figliuolo. capellano volgar.
/ quando libero e vero è il suo dimando. mamiani, 1-132: in sommo
esalto; / oggi negar disdice al tuo dimando / grazia veruna; accenna, e
lei la sua vertute / oltre 'l dimando di nostra natura. maestro alberto,
aspetti / allegro fine d'alcun suo dimando. 3. la cosa domandata.
, a ciascuno soddisfarò, rispondendo al suo dimando come a figliuolo. lancia, iii-616
roberto, 8-70: egli scrive 'dimando 'e non domanda, 'calce '
a ciascuno soddisfarò, rispondendo al suo dimando come a figliuolo. savonarola, 5-ii-250:
lei la sua vertute / oltre 'l dimando di nostra natura. torini, 320:
farmacia che mi capitò di vedere, dimando se abbiano del tamarindo in frutti. «
; parlo con quelli che passono, dimando delle nuove de'paesi loro, intendo
/ onde ne'miei martir m'alzo e dimando / se vita è questa a cui
g. stampa, 74: quando io dimando nel mio pianto amore, / che
donna mia, merzed'e pietanza / dimando, se mostrat'ho doglia fera. g
. guicciardini, ix-250: di poi dimando a voi giudici che voi non portiate qua
, / che sol iustizia e non perdon dimando, / non voler esser rigida e
, rendime pace, / che mercé te dimando in ge- nocchione. a. f
i-73: la vostra dottrina nello amore dimando, pregando la vostra grazia che degni di
mio lelio, questo conforto graziosamente vi dimando. esopo volgar., 4-33:
ciascun mi guarda in viso e fa dimando, / veggendomi cangiato lo visaggio. la
. cavalca, 6-1-438: a quel dimando..., perché non fece
. lancellotti, 1-680: io vi dimando, signori 'indovinanti ', se
l. strozzi, 219: io ti dimando... il modo che tu hai
6-71: e quella non rispuose al suo dimando, / ma di nostro paese e
in tei te sua vertute / oltre 'l dimando di nostra natura. idem, par
, che gli prescriveano nelle preaccennate loro dimando. ingrecheggiare, intr. con
dicono che non li piace rinnovare, dimando se essi portano le veste e fanno
; intersecarsi. leonardo, 3-2-75: dimando se il corso di due linee d'
. costo, 1-98: io ti dimando se caca, soggiunse il medico,
. monti, x-5-31: né buffon dimando / le figure a schernir d'euclide
/ ch'eo deggia ver del tuo dimando fare; / ché de leai consiglio
« questo », disse, « dimando prima a te, che non interrompa le
iacopone, 1-712: saper vo', però dimando, / quanto tu 'l givi imboccando
d. bartoli, 9-27-2-187: or'io dimando se v'è uom tanto ardito che
doni, 4-44: il tesoro che io dimando al mio compagno, io medesimo l'
. montanari, ii-296: se io dimando quanto vale in spagna la doppia e
bene masticati. ariosto, 275: io dimando el suo parere ad erofilo, erofilo
. bruno, 3-446: -or vi dimando per qual caggione voi dite essere grandissima
, et entro ne l'accia e dimando tanto de la libra, più e meno
si spesso / invan del mio languir mercé dimando? botta, 6-ii-457: grand'era
orlandi, 13: prego, merzé dimando in cui spero: / peccato non
. cecchi, 1-151: né più vi dimando, se non che almanco facciate a
41-13): madonna, umel- mente dimando / che per merte nel cor v'entre
mai parvo, / chi 'l san dimando parvo. chiaro davanzati, 50-16: in
moto. tasso, n-h-23: io vi dimando perché la intelligenza del primo cielo è
della milizia celeste,... io dimando questa grazia. tasso, 11-2:
mio! ariosto, 275: io dimando el suo parere ad erofilo, ero-
di un selvaggio. gli parlo, gli dimando un miracolino ch'è proprio nulla,
. tasso, ii-571: io non dimando se non picciolissima parte di quelle robbe
io non misuro la grazia, la qual dimando a vostra altezza, co 'l merito
xii-1-322: di po 'l consiglio ti dimando aiudo / e non mi prolungar, poi
bruno, 3-301: questo non lo dimando per me, al quale la verità
è dolore / crudel di morte il dimando che fai, / cioè ch'io t'
: « se fosse tutto pieno il mio dimando », / rispuos'io lui,
grazia, e non per merto, / dimando un nido a te, mio novo
orlandi, xxix-60: donna, mercé dimando / a voi che di beltade /
cose che a voi onor sono / dimando e voglio: ogni altra m'è noiosa
in un, plato e plotino: / dimando il greco e l'orator latino,
dante, inf., 15-102: dimando chi sono / li suoi compagni più
meglio che l'uomo non risponda al dimando o entri in altre novelle. boccaccio,
novo savere e novo intendimento, / novel dimando e nova risponsione, / a nuovo
ed ho in somma venerazione e dimando che mi perdoniate. nardi,
nude si chiamano, io non vi dimando. -ant. costituito da una
mandati. ugurgieri, 365: io non dimando allegrezza di vita e non è convenevole
savere e novo intendimento, / novel dimando e nova risponsione, / a nuovo
de'sospiri e de'oimè non ti dimando, / ché so che mille e mille
traeste di tante pene: oimai non dimando se non la morte. dante,
c. e. gadda, 15-23: dimando interpretare e perscrutare certi moventi del delinquere
cose che a voi onor sono / dimando e voglio. boccaccio, v-206: io
dimandare, ma la città sanza suo dimando gliele doveva dare. dante, inf.
profondare il letto, et io a questo dimando se si ha a fare ciò con
traeste di tante pene; di mai non dimando se non la morte. giamboni,
noi giace. / altro naviglio non dimando o chiegio, / che mi conduca alla
6-70: quella non rispuose al suo dimando, / ma di nostro paese e
/ ch'eo deggia ver del tuo dimando fare, / ché de leal consiglio
mai parvo, / chi 'l san dimando parvo. 3. iniziale,
andarsene. campanella, 1001: li dimando che mi raccomandi a questi padroni e
mi traeste di tante pene, oimai non dimando se non la morte. cavalca,
dannato. natuccio cinquino, xxxv-1-324: dimando vo': perché 'l peccato /
orlandi, xxix-60: donna, mercé dimando / a voi che di beltade /
io moro, / a l'omicida mia dimando aita / e cheggio nel mio mal
: « se fosse tutto pieno il mio dimando », / rispuos'io lui,
giovanni orlandi, xxix-60: donna, mercé dimando /... / ch'agiate
,... stringo le spalle e dimando se ci è niuna suora che voglia
dante, inf., 15-102: dimando chi sono / li suoi compagni più
. in premio degli sconci suoi salti dimando ed ottenne il capo venerabile del precursore.
nuzial. leopardi, 968: io dimando a te, o sole, autore del
104-14: consiglio a voi, monte, dimando, /... /.
reali. trissino, 2-3-261: io mi dimando dazio degli ottoni, / arcivescovo indegno
non si vedrebbe..., vi dimando, dico, se alcuna di queste
profondare il letto, et io a questo dimando se si ha a fare ciò con
. se diranno con opra d'uomini, dimando io prima in quante centinaia di anni
eleganza espressiva. castiglione, iii-52: dimando a voi: « in che cosa consiste
prostrato di nuovo ai suoi piedi, le dimando umilissimamente con la grazia desiderata la patema
orlandi, xxix-60: donna, mercé dimando / a voi che di beltade / fiore
: « io dico, e non dimando, / quel che tu vuoli udir,
, 2-99: questa chiese lucia in suo dimando / e disse: -or ha bisogno
-verificare. manni, 2-xviii: io dimando che sia fatto ragione se vero sia
savere e novo intendimento, / novel dimando e nova risponsione, / a nuovo
», dirai, « io vi dimando giustizia e pregovi che non vogliate sofferire
detto di donato. orsi, cxiv-32-120: dimando... aiuto a v.
. andrea da barberino, 1-291: dimando che tu faccia venire alda in su
e non solamente essa moneta più vi dimando, ma l'autra, che m'è
). leonardo, 3-315: dimando, se il corso di due linee
. caro, 17-68: ora io dimando a te quel che molte volte penso
. tasso, ii-571: io non dimando se non piccolissima parte di quelle roboe
cena. piccolomini, xxv-2-80: mi dimando se io aveva desinato; e io,
, ondulato. leonardo, 2-312: dimando dove l'acqua lascia la rena rugata
). guittone, i-31-16: vi dimando che sia brunito lo mio ruginoso sentore
, / ch'io degia ver del tuo dimando fare; / ché da leal comsiglio
xxxv-i-317: unde 'l vostro conforto / dimando che spandiate sovra mene, / ché
. stigliani, 2-279: ella al dimando mio / dal fiero grugno balestrò un
. e, pertanto, la prima cosa dimando scusa di questa mia sbadataggine. pellico
figliole e sorelle mie, a tutte dimando perdono de ogni pena e scandolo che dato
boccaccio, 1-i-489: se quello ch'io dimando per voi si può adempiere, io
ch'essi, scorti da me, dimando per dio in caritade / una sola camicia
, 38-11: se mi piacerà lo tuo dimando, / i'ne farò ciò c'
sua vita, / vostra mercé, dimando, / donna mia. boccaccio, viii-3-56
da avvenimenti particolardirai, « io vi dimando giustizia e pregovi che non vogliate sofferire
prima davalente fatto può serrare la via al dimando di più valente. sanudo, lviii-177
boccaccio, 1-i-489: se quello ch'io dimando per voi si può adempiere, io
. spallanzani, i-72: ora, dimando io, donde sono venuti cotali semi
guai? » / dissemi: « non dimando / fuor che da lei udir un
chero. dante, inf, 15-102: dimando chi sono / li suoi compagni più
/ e per ragion mi debito il dimando, / da te, ch'amata sei
, 20-316: io stringo le spalle e dimando se ci è niuna suora che voglia
, xxxv-i-317: unde 'l vostro conforto / dimando che spandiate sovra mene, / ché
palazzo commosse. tasso, iv-215: le dimando qualche picciol favore, rimettendomi a la
- fare al poderoso: / unde dimando a voi, che siete spero / palese
spianata terra. leonardo, 2-312: dimando dove l'acqua lascia la rena rugata
contra 'l disio fo ben ch'io non dimando. boccaccio, dee., 5-9
aspetti / allegro fine d'alcun suo dimando. boccaccio, i-385: gl'idaii aiutano
orlandi, 13: prego, mercé dimando in cui spero: / peccato non
f. casini, iii-363: io dimando se... non fossero punto a
chero -fare al poderoso; / unde dimando a voi che. ssiete spero / paleze
iv-215: oltre la badia, le dimando qualche picciol favore rimettendomi a la cortese relazione
= nome d'azione da tossire. samente dimando che in quello che a voi pare da
d'atomi d'argento / guardo e dimando. bettini, 1-220: stelle, che
scritto mando, / è cagion a dimando / che ti piaccia dittare / e me
437: un- qu'a lei non dimando / perch'ell'è tanto altera. giamboni
o fango. leonardo, 2-312: dimando dove l'aqua lascia la lita fangosa
1-106: solitario alighiero, a te dimando / lo stilo, onde vergastiil tuo volume
potranno. guazzo, 1-30: ora vi dimando all'incontro se conoscete alcun'uomo di
ciascun mi guarda in viso e fa dimando / veggendomi cangiato lo visaggio. dante,