aperture così ottenute dallo stomaco e dal digiuno: giustappone i loro labbri. =
« io son d'esser contento più digiuno » / diss'io, « che
, scolpita rigidamente dalla penitenza e dal digiuno,... posava su la
mendico perseguitò per anni ed anni « digiuno * con dolori e con pianti,
sera in inverno, tremanti per freddo e digiuno, chiedenti... l'elemosina
gliarla per questa sola continenza, cioè del digiuno corporale. 4. essere uguale
1-216: non riuscì a prender sonno: digiuno, crampi, mal di stomaco,
l'agreste lattughe sono la violenza del digiuno, la fatica e 'l dolore e la
tolga lo infermo nove di continovi a digiuno sugo d'agrimonia. bembo, 7-3-425:
degl'incominciatori è questo: obedienzia, digiuno, ciliccio, cenere, cioè giacere
e delle volte / ti tocca a star digiuno infino a sera. = deriv.
alcuni altri che masticano ogni mattina a digiuno buona quantità di tabacco, e lo
fagiuoli, 3-5-74: persuade a ciascun digiuno e gemito, / ed egli pappa
gente. sacchetti, ii-115: il digiuno amorta molti vizi e leva l'anima
può agevolmente ammortir con la saliva a digiuno. manzoni, pr. sp.,
. arrighetto, 251: l'amore, digiuno d'ogni fede, è da sfuggire
: e la terza settimana, essendo anche digiuno, vide [ecc.].
, / ancora ch'io torrei esser digiuno, / quanti baci li die'in un
intriamo per la via stretta ed angosciosa del digiuno e della mortificazione. fioretti, xxi-949
e purga [martino iv] per digiuno / l'anguille di bolsena e la vernaccia
segnalare con la radio l'inizio del digiuno del ramadan che prima voleva tutto un
per fame / spalanca l'atro gorgozzul digiuno. leopardi, ii-662: forse tutti i
alcuni altri che masticano ogni mattina a digiuno buona quantità di tabacco, e lo
di finocchio, e usine la mattina a digiuno uno bicchiere. testi fiorentini, 201
.. l'animale era estenuato dal digiuno, ed era tutto aridamente pelloso.
capo a qualche povero diavolo che passa digiuno. collodi, 600: tutto il castello
, 5-61: asciolvere, solvere il digiuno, sdigiunarsi, fare colazione; ma
absolvère [jejunia] * sciogliere (il digiuno) *: la voce si diffuse
ariosto, 2-13: dagli anni e dal digiuno attenuato, / sopra un lento asinel
/ come aspira il bicchiere di grappa a digiuno. 3. intr. ant
le scritture e la tradizione rappresentano il digiuno come una disposizione di staccatezza e di
3-4 (298): convien cominciare un digiuno e una astinènzia grandissima, la quale
, è anch'essa una specie di digiuno, un mezzo prescritto dalla chiesa, per
non vi stiano né scalzi né a stomaco digiuno. pellico, ii-158: poiché convien
sera in inverno, tremanti per freddo e digiuno chiedenti... l'elemosina d'
, 2-13: dagli anni e dal digiuno attenuato, / sopra un lento asinel se
, 185: gesù cristo comanda il digiuno..., lo regola, ne
, / dalle vigilie attriti e dal digiuno. foscolo, ii-2-154: la domandava
rileggendo, attrito dalla penitenza e dal digiuno, il libro di maometto. manzoni
come aspira il bicchiere di grappa a digiuno. idem, i-33: molte sere
alloro] / gioia non reca all'augellin digiuno; / ché la splendida bacca invan
avviene di certi animali sottoposti a un digiuno prolungato). - anche al figur.
/ secco l'avide fauci, e nel digiuno / da nativo odio stimolato e d'
alcuni altri, che masticano ogni mattina a digiuno buona quantità di tabacco, e lo
mi avvalorano, e più che io digiuno, sono più sazio. salvini, 30-1-144
verzura / gioia non reca all'angellin digiuno; / ché la splendida bacca invan
povero pagliaccio, paonazzo in viso dal digiuno e dalla fatica, batte il tamburo con
del truce nemico già riavuto dal digiuno e dallo spavento. gioberti, ii-101:
da noi presuppone una vigilia, un digiuno. è qualcosa di sacro, una
/ di farsi povero, / trito e digiuno / senza vergogna, / chi se
cromwello che dicono bandiva nell'esercito un digiuno quando scarseggiava di viveri. carducci, ii-16-186
mandarono per tutta sciaoceo bandire un generai digiuno, e severo divieto di tener carni
batteva la montagna, rimase una volta digiuno per tre settimane. levi, i-162
santissimo sia, il parergli dopo lungo digiuno, buono il manicare, e dopo la
come aspira il bicchiere di grappa a digiuno. idem, 7-73: mangiammo un boccone
vescichetta biliare) mentre il corpo è digiuno, per versarsi nel duodeno durante il
: i neri sfiniti dalla stanchezza dal digiuno dai reumi... boccheggiavano nella melma
aewintestino duodeno e nel principio del- vintestino digiuno, ove bollono i * sughi viziosi,
di tutti i sensi dopo il lungo digiuno del navigare. ungaretti, viii-18: e
di notte aiuto spera / contro il digiuno a la città bramosa. 4
breviale / poco curando regola, o digiuno. bisticci, 3-16: iscrisse di sua
è praticato all'istesso modo, il digiuno, il celibato, la confessione, i
o agatina, che siete brilla a digiuno? pea, 7-52: bevve il vino
e con lo spesso gemire e starsene digiuno, dà segno ed indizio del morbo che
, / dirà una laida cantando a digiuno. tasso, 6-ii-167: bruna sei tu
e litigavano fra di loro, a digiuno. nanni allora per un nulla si
sentono, non solamente per più stretto digiuno essere niente migliorati quanto alla purità del
quarantotto gambini, 4-23: quella notte, digiuno -sua madre, appena rientrata,
quando la mattina, per rompere il digiuno andava in un caffeuccio...,
imaginate! si osò consigliarle perfino, digiuno e sinistre pozioni. pea, 3-140:
, la sfinitezza della fatica e del digiuno, e il sudore promossomi da quella
per malattia, per preoccupazioni, per digiuno). salvini, v-423: d'
son all'ingegno fenici e camaleonti al digiuno; sguazzano gl'ignoranti, che sono
cerchi, 64: sempre nel suo digiuno, e più altre volte, non aveva
egli al fianco due vigilantissimi destatori, il digiuno e 'l letto duro: perocché
campane. -per simil.: lungo digiuno. fagiuoli, 3-1-116: ma di
, 24-110: ché tu intrasti povero e digiuno / in campo, a seminar la
che il decoro consiste non nel tetro digiuno ma nella scelta gelosa delle vivande e
crusca. -rompere il capo al digiuno: mangiare. aretino, 1-192
con cui rompeva il capo al digiuno e ristoratolo con una ciottola di vino
scopone, una magra entrò -sanguisuga a digiuno -che fumava un grosso sigaro. aveva
, 38-37 (iii-257): lodava il digiuno a corpo pieno; / ed
sera, in realtà più che mai digiuno e sobrio, ma con uno stecchino fra
18-140: e carità, limosina o digiuno, / orazion non creder ch'io ne
perseveranza, o vuoi l'afflizione del digiuno s'aoperano in questa vita utilmente solo
(l'ozio); rompere (il digiuno). marino, 18-60: tal
, come se pure allora per lungo digiuno fosse della torre della fame uscita.
piccolo altare; il trincetto di « digiuno » che dalle arro tature
reminiscenza o pur cacciata dalla necessità del digiuno, si mangiò meza la cavezza.
so'impazati; che come per lo digiuno so'tali, che lo'manca il celabro
si suol dire: « per lo troppo digiuno egli è mancato 11 celabro *.
marino, 1-166: adon solve il digiuno e i vasi liba, / e quei
targioni tozzetti, 11-1-320: non era digiuno, ma cibato moderatamente. monti, x-2-52
atto di fuori, com'è il digiuno, ciliccio, lagrime, discipline, e
cilicio ed umiliava l'anima mia col digiuno. bandello, 2-36 (i-1031)
/ di farsi povero / trito e digiuno / senza vergogna, / chi se lo
ciocca di ramerino, e mangiala a digiuno. lorenzo de'medici, ii-183: sappi
pane con cui rompeva il capo al digiuno e ristoratolo con una ciottola di vino
suore), vita strettamente claustrale, digiuno o almeno astinenza perpetua, silenzio,
. leggera refezione serale nei giorni di digiuno. bisticci, 3-35: fece arrecare
al malmantile, 1-58: alloracbé pel digiuno la sera si mangia poco, si
l'affare. -far colazione a digiuno: essere ubriaco. firenzuola, 720
compare tu debbi aver fatto collezione a digiuno: io ti conosco bene io.
consistente nell'anastomosi della colecisti col digiuno. = voce dotta, comp
voce dotta, comp. da colecisti, digiuno, e dal gr. oxop
apparato digerente (stomaco, duodeno, digiuno) allo scopo di curare la calcolosi
vostre lettere: non ci tenete in tanto digiuno, ché ci faresti scandolo. grazzini
fedeli (messa festiva, astinenza e digiuno nei giorni prescritti, confessione annuale e
vigilia comandata: in cui è prescritto il digiuno. fra giordano [crusca]:
non deglutivi la saliva per non rompere il digiuno. -comunione dei santi: dogma
volgar., 1-69: ancora per lo digiuno si conserva l'uomo sanza concussione di
condottiere, li prepara al viaggio col digiuno e con la preghiera. pascoli,
, ovvero lattovari, non si rompe il digiuno. s. giovanni crisostomo volgar
che... 11 sobrio del digiuno e il desto della vigilanza trapeli nel
ad altri, estenuati da più antico digiuno, porgevano consumati,...
ciascuno / di farsi povero / trito e digiuno / senza vergogna, / chi se
d'ogni più alta perfezione, che dal digiuno, dalla contemplazione, dall'eremo,
orazioni, in veglie, in penitenze e digiuno di quaranta giorni continuati. s.
e appresso questo li convien cominciare un digiuno e una astinenzia grandissima, la qual
i e io con orazione e con digiuno, / e francesco umilmente il suo
co'quai si pasce allora ch'è digiuno. galileo, 1-1-135: ora [venere
/ scavar di notte, in giorno di digiuno. carducci, 102: altri deliro
. -a corpo vuoto: a digiuno. machiavelli, 3-316: non si
aver molta letizia, / che il digiuno a tristizia ogni uomo invita. ariosto
. prov. -corpo satollo non crede al digiuno; corpo pieno non crede alvaffamato:
n'aspetta. tasso, 6-iv-2-27: 'l digiuno mio cor, che brama, e
/ scavar di notte, in giorno di digiuno. -fare corta una cosa: terminarla
manzoni, 185: la tradizione del digiuno discende da mosè fino a'nostri
il lupo,... spinto dal digiuno, colla ventraia raggrinzata, e i
croce sulla bocca, per indicare il digiuno o per contenere uno sbadiglio, che
: send'io tornato a solver il digiuno / di veder lei che sola al
latino, mi presentavo al concorso completamente digiuno di dante; tanto m'aveva reso
gravava, / soleva contentare 'l suo digiuno / di ghiande, che la quercia verde
si viene meno per la debilezza del digiuno: ènne cavato el vecchio, ènne
essendo nel tempio, dicea: 'io digiuno due volte la settimana, e dò
o come quel pubblicano lì. io digiuno due volte la settimana e pago tutte
: momo, prenditi questo decottino a digiuno. -spreg. decottàccio. redi
sarete così crudele che mi vogliate lasciar digiuno di quel cibo del quale avete acceso
dolcezza di dio, e nel sacco del digiuno e la penitenzia si rivolle; quella
come questo fariseo, che dicea: io digiuno due dì della settimana. bibbia volgar
, biancastro e semitrasparente, se a digiuno, di color rosso bruno quando abbia
* disjùnàre: cioè 'rompere il digiuno, uscire dal digiuno ', pertanto
cioè 'rompere il digiuno, uscire dal digiuno ', pertanto col senso di prima
però ch'ognun di noi so ch'è digiuno. rosa, 74: la state
al fianco due vigilantissimi destatori, il digiuno e 'l letto duro. 2.
sorte? e che il sobrio del digiuno e il desto della vigilanza trapeli nel
eccesso,... o col digiuno o con l'elemosina o col mandarlo perciò
però ch'ognun di noi so ch'è digiuno. ariosto, 3-73: con esso
cause nervose (e si cura col digiuno o con diete particolari, con purganti
sobrietà; privazione assoluta di cibo, digiuno, inedia. -far dieta: soffrire
, agg. ant. fissato per il digiuno (un dato giorno).
si riferisce alla porzione dell'intestino detta digiuno. c. e. gadda
. e sm. che osserva il digiuno, che si mortifica col digiuno,
il digiuno, che si mortifica col digiuno, che vi si è obbligato con impegno
iddio, di menar tutta la vita in digiuno senza eccettuarne festa, né dì,
stare senza mangiare; essere costretto al digiuno; cibarsi assai meno del desiderio o
ch'io ti mostri qual sia quel digiuno il quale fa di bisogno che tu faccia
letter. trascorrere un tempo determinato in digiuno; osservare il digiuno durante un tempo
tempo determinato in digiuno; osservare il digiuno durante un tempo determinato. fra
: non nutrirsi di altro durante il digiuno. savonarola, 4-22: si vuole
. tr. ant. prendere qualcosa a digiuno. ser tommaso di silvestro, 64
più anni si rivolgono che un desiderio digiuno, qual l'aquila di prometeo o qual
, deriv. dal classico ièiùnus 'digiuno, affamato '. digiunato (part
, agg. ant. trascorso nel digiuno (un periodo di tempo).
, 3-167: quale è il modo del digiuno? farlo come dei, e non
nel comp. désiéiunare * uscire dal digiuno, rompere il digiuno '); cfr
* uscire dal digiuno, rompere il digiuno '); cfr. desinare.
giamboni, 145: adamo mentre che stette digiuno in paradiso, fue in gloria;
aveva guadagnato. feceli onore. quelli era digiuno. il giullare si fe'dare danari
quest'ora, che voi vedete, digiuno, alla porta di madama di tanpes
: torna più conto in pace star digiuno, / che ingrassar con disprezzo all'altrui
pensare, mi ricordo che sono ancora digiuno ». verga, 4-73: vi saluto
luca il sagrestano mi aspetta... digiuno come me sino a quest'ora!
v. colonna, ix-589: qual digiuno augellin, che vede ed ode / batter
lingua snode. caro, 10-1152: digiuno e fiero / leon da fame stimolato,
ecco risponde / il pigolio d'un passero digiuno. alvaro, 8-243: passavano i
uno stato d'animo); trascorso nel digiuno, senza mangiare (un periodo di
che desiderava solo per poter con tammo digiuno, che tanto vale nelle operazioni dell'intelletto
acquistò un'aria digiuna, d'uno spirituale digiuno, che rinnovava in lei un'acerbità
filicaia, 2-2-107: già il piè digiuno e stanco / cibo e riposo brama
, ii-5-96: di confortar lo stomaco digiuno / propose a osmida il cavalier d'
che per fame / spalanca l'atro gorgozzul digiuno. de marchi, ii-818: uscivano
uscimmo; i tre ponci dal mio stomaco digiuno si scontrarono torbidamente col freddo intenso della
ingiurioso et importuno; / ché 'l poverel digiuno / ven ad atto talor, che
parte ci ha 'l nudo povero e digiuno? testi, ii-214: incurvansi feconde
or, né pel diserto solco / digiuno sospirar s'ode il bifolco. pananti,
: ho sollevato il povero, il digiuno, / e reso mi sarà cento per
! / un grande fosse l'orfano digiuno! jovine, 7: all'inizio del
« io son d'esser contento più digiuno » / diss'io, « che se
, / fora di sua materia sì digiuno / esto pianeta, o sì come comparte
. arrighetto, 251: l'amore, digiuno d'ogni fede, è da sfuggire
305: il gonfaloniere volentieri, non che digiuno del gonfalone, ma non nato vorrebbe
l'occhio è del suo ben privo e digiuno. lettere e istruzioni de'dieci di
ognuno, / stupendo, stava di parlar digiuno. b. tasso, ix-87
/ ed a me, di riposo ancor digiuno, / col canto intempestivo il sonno
pur siete lontani, e il cor digiuno / i suoi dolci alimenti in van
e con istile talvolta tutto secco, e digiuno d'ogni leggiadria. alfieri, 8-49
vedrai tu primo; io ne starò digiuno. foscolo, 1-309: tu volgendo,
tu saprai ch'io piango, e che digiuno / de la tua vista, io
di adulazioni, io vivevo del tutto digiuno di baci e di carezze: e
, / che ciascun della magna fu digiuno. straparola, 11-3: io vorrei questa
tu [pietro] intrasti povero e digiuno / in campo, a seminar la
1-2-13: non credo sia uomo sì digiuno de'costumi loro, che noi sappia.
di altri studi fuorché della pittura affatto digiuno. alfieri, i-78: ma io,
. alfieri, i-78: ma io, digiuno sempre d'ogni bell'arte, turpemente
leopardi, iii-113: essendo io affatto digiuno di lingua inglese, non le posso
e a dir il vero ne son digiuno affatto. carducci, iii-24-240: digiuno di
son digiuno affatto. carducci, iii-24-240: digiuno di studi classici; indòtto nella storia
latino, mi presentavo al concorso completamente digiuno di dante; tanto m'aveva reso uggioso
eterni, / de ogni pigrizia fai digiuno il mondo, / venga da'corpi vostri
ciascuno / che d'ogni fellonia viva digiuno. anguillara, 10-270: la stella
/ d'ogni atto disonesto io son digiuno. vinciguerra di collalto, 226
. moravia, i-375: semplice e digiuno di complicazioni psicologiche, aveva creduto,
alfieri, 1-57: ogni argivo acciar digiuno ancora / del teban sangue sta.
, / ancora ch'io torrei esser digiuno, / quanti baci li die'in
corsa, / d'ogni sperar lasciandomi digiuno. cieco, 40-68: non rivedendo il
, 8-349: sempre assetato e ognor digiuno amante / giaccio. mamiani,
/ e restò il mio desir sempre digiuno: / credetti mille volte aver conclusa /
schiera / del re sempre di lagrime digiuno. ariosto, 46-60: dei paladini
/ di far festa a ruggier restò digiuno. della casa, 641: tomo al
lo stile viene a farsi orrido e digiuno. berni, 142: io che soglio
se gli è suggetto al mondo più digiuno. pallavicino, 8-6: il sentir
vocabolario della crusca riuscì così magro e digiuno, che subito si fè sentire la necessità
si dipartì da quel modo stretto e digiuno, e delle migliori doti fu ricco più
e gonfio; chi languido, secco e digiuno, come da furioso torrente si lascia
; e perciò è molte fiate più digiuno ed arido eh'a poeta non si
ti dà niente; ti senti vuoto digiuno, e dentro ti suona
. 12. locuz. -essere digiuno a fare qualche cosa: essere lento
/ mi porrà. -non essere digiuno di qualche cosa: averla già fatta
« già di veder costui non son digiuno »; / per ch'io a figurarlo
piedi affissi. -voler essere digiuno di qualche cosa: desiderare di non
meco, / vorrebbe di vedere esser digiuno, / farà venirli a parlamento seco.
: volentier vorrei di tale impresa esser digiuno; ma più non posso. caro,
, 75: avrebbe voluto esser digiuno di essersi mai impacciato con lui.
poco intervallo / vorrebbe dell'impresa esser digiuno. 13. prov. -chi è
-chi è satollo non crede a chi è digiuno: chi è ricco e fortunato non
non crede a me, che sono digiuno. f. rondinelli, 164: conforme
proverbio, il sazio non crede al digiuno. -testa digiuna, barba pasciuta
: i capelli si devono tagliare a digiuno, la barba dopo aver mangiato.
digiuna, barba pasciuta. -uom digiuno non canta: se non si paga,
. proverbi toscani, 160: uom digiuno non canta. = lat. ièiùnus
= lat. ièiùnus * che è a digiuno, affamato ', poi 'magro
. e dial. degiuno, deiuno, digiuno), sm. (ant.
/ e io con orazione e con digiuno, / e francesco umilmente il suo
publico bando / che sieno orazion fatte e digiuno. d. bartoli, 9-23-75:
divenuto il corpo per la stenuazion del digiuno poco più che un'ossatura d'uomo coperta
lagrime. moneti, 23: predicare il digiuno a ventre pieno, / predicar l'
il terzo giorno è ormai del gran digiuno; / talché del viver suo il tempo
ammalato dopo anche quattro giorni di totale digiuno, estenuato di forze, conservava però un
come dio volle finalmente, dopo un digiuno di venti- quattr'ore, don gesualdo
scampassero dai pericoli, fece voti di digiuno, di preghiera, di largire elemosine.
di impietosire la donna con questo suo digiuno: « stasera non mangio ».
, più che 'l dolor, potè 'l digiuno. maestro alberto, 65: costei
gravava, / soleva contentare 'l suo digiuno / di ghiande, che la quercia
. bibbia volgar., v-470: dal digiuno sono infirmati li miei ginocchi; e
in secca pelle, / secca già nel digiuno e ne la sete. pallavicino,
la sete. pallavicino, 1-126: il digiuno e l'incomodo mantengon desto. forteguerri
; ad altri estenuati da più antico digiuno, porgevano consumati, stillati, vino
uomini, vinti dalla fatica, dal digiuno, dalli ardori. pascoli, 561
stento, / l'insonnia, il digiuno, / l'affanno, / cui devo
iv-2-909: avevano sopportato quattro giorni di digiuno con un cammino quatriduano di cento trenta
alla fine del mese facevo giorni di digiuno. -per estens.: anche
, / cacciata da la fame e dal digiuno? filicaia, 2-1-145: ed or
terza e vespro, passato 'l digiuno, / allora si conosca chi ha vènto
colla tromba in sion, santificate lo digiuno, chiamate la moltitudine. bencivenni,
6: quinci è ancora che 'l digiuno de l'avvento è parte d'allegrezza
lo avvenimento al giudicio, è detto digiuno di pianto. guicciardini, 130:
), culto deltimmagini e libertinaggio, digiuno ecclesiastico e spergiuro come se queste cose
fissata per il sacramento, e il digiuno obbligatorio che dovetti osservare per tante ore
, / dicea ch'era vigilia con digiuno / ed altre mali- ziette va innestando
, ii-261: la fame, che il digiuno del mio desiderio ha di voi,
queste cose vane è un dare un digiuno troppo insopportabile alla mente. cesarotti,
né in persona né in carta furono un digiuno crudele. foscolo, xiv-302: domani
perch'io temo che sarà * giorno di digiuno '. tommaseo, 3-iii-223: aggiungasi
lusureggiare in delizie da doversi poi col digiuno degli anni cadenti smaltire e espiare. carducci
vita. svevo, 2-482: rassegnatosi ài digiuno ch'ella gli imponeva, si accontentò
invecchiati, forse a causa di questo digiuno a cui teniamo costretti gli organi più
par., 15-49: grato e lontano digiuno, / tratto leggendo del magno volume
figlio. buti, 3-445: lo digiuno cagiona desiderio di mangiare, e però si
hai soluto, id est sciolto un digiuno grato e lontano. 'solvere ieiunium
233-5: send'io tornato a solver il digiuno / di veder lei che sola al
che 'l cibo fu poco al gran digiuno, / e nel suo refrigerio il
questa a certa temperanza che egli spinse al digiuno. 7. figur. letter
. 8. locuz. -a digiuno: senza aver mangiato, prima di
del mattino. -stare, restare a digiuno: senza mangiare. libro di sydrac
, e bere di quella acqua a digiuno mi o v matine. bencivettni, 1-178
di non li pigliare se non a digiuno. pulci, 4-36: e de'tre
, / ché col barlotto non beve a digiuno. della casa, 23- 163:
casa, 23- 163: scrivo a digiuno, a sei ore di notte. redi
alcuni... masticano ogni mattina a digiuno buona quantità di tabacco, e lo
è capace non ricordarsene, e star a digiuno. d'annunzio, iii-1-811: figlio
sposa tua / forse, e a digiuno te lo tracannasti / sicché tratto tu sei
sontuoso delle altre sere vi andai a digiuno, ma prima che arrivassero le vivande
: una mattina a buona otta, a digiuno, / venne nel mondo un diluvio
] ci sonno che chi le vedesse a digiuno la mattina, quando si levano,
): così essendosi stata ella a digiuno, ne rimase pasciuta di parole.
perché il partito lo lasciava così a digiuno delle proprie pubblicazioni? all'infuori di un
mai ricevuto nulla. -armarsi di digiuno: opporre alle tentazioni la mortificazione della
fra giordano, 218: armossi di digiuno, e questo fu quanto al corpo
al corpo. -cantare compieta a digiuno: dover rinunciare ai piaceri carnali.
davvero per cantar tutti i giorni compieta a digiuno. -digiuno del cuore: mortificazione
ho pensato rinserrarlo e farcelo stare il digiuno delle campane. -essere un digiuno comandato
il digiuno delle campane. -essere un digiuno comandato: una personadedita interamente alle devozioni,
registrate. -levare, trarre dal digiuno: liberare dalla miseria.
snida; / così potrai o del digiuno trarti, / o cader con più merto
tanta pietà / m'avete infin cavato di digiuno. -rompere, sciogliere, guastare
-rompere, sciogliere, guastare il digiuno: incominciare a mangiare, interrompere un
prima madre col pome vietato ruppe il digiuno, niuno in questo sciagurato mondo fu
: bere in fra giorno non rompe il digiuno, non lo faccendo per inganno.
che più d'imo della brigata rompette il digiuno con de'fichi screpolati bene. berchet
, / abbia a solvere il digiuno. pascoli, 1397: dopo ch'egli
abbrancò, e con loro egli ruppe il digiuno. -figur. aretino,
peregrino. -che vorreste? -rompere il digiuno con la vivanda della vostra pietade.
foscolo, xiv-405: oggi ho rotto il digiuno; sono stato al corso, a
. baldelli, 5-6-318: al digiuno... fu dato questo nome
: il secondo [intestino] è detto digiuno, per esser sempre vuoto. campailla
, / perciò sempre famelico, digiuno. goldoni, iii-909: la di lei
duodeno 'e nel principio dell intestino digiuno ', ove bollono i * sughi
manzo, detto la digiuna o il digiuno perché sempre vuoto se non del chimo,
, deriv. dall'agg. iéiùnus * digiuno '(secondo l'uso indicato già
nell'istituire una comunicazione del lume del digiuno con l'esterno (nei casi di
vocabolario della crusca riuscì così magro e digiuno, che subito si fa sentire la necessità
bere una certa quantità di acqua a digiuno, per constatare con quale rapidità venga
, e al non poter istracciar boccone nel digiuno dell'amante. -attardarsi,
più gran diluvioni, e raccomandando il digiuno ad altri, essi mangiano ancora nell'
(per cura salutare o per deliberato digiuno o per denutrizione; anche per malattie
/... tutto il giorno dimorò digiuno. davila, 21: risolverono di
sciolto dalle discipline del magro e del digiuno. deledda, i-122: a poco
non si trovò chi volesse rompere il digiuno quaresimale, con quella specie di cibi
tu saprai ch'io piango, e che digiuno / de la tua vista, io
vino; ad altri estenuati da più antico digiuno, porgevano consumati, stillati,
or costringe il ventre per disseccamento di digiuno, or lo distende per troppo mangiare.
roma la mattina fece carità dissolvendo il digiuno e con quello prese alquanto cibo s.
qualche povero affamato, a cui il prolungato digiuno fa sconciamente trangugiare intanto metà delle
, ii-5-96: di confortar lo stomaco digiuno / propose a osmida il cavalier d'ir-
desto, o lasso, o ancor digiuno, o scalzo, / e notturno,
o piuttosto divorava, che pareva fosse digiuno da quattro giorni. tommaseo, 3-i-279
/ ferir, di sangue or tornerai digiuno. leopardi, 5-54: alla patria infelice
, ché si sono sì avvezzi al digiuno e al giacere vestiti, che non se
di furore. caro, 10-1157: digiuno e fiero / leon da fame stimolato,
estende dal piloro fino all'inizio del digiuno, lungo da 26 a 30 cm,
non li sia grave a sostenere il digiuno. b. davanzali, ii-569: i
ebbrietà vertiginosa: era poco men che digiuno dalla mattina. 3. figur
, 3-166: vedi quanti modi sono di digiuno, cioè quello che comanda cristo,
dì escetto; ovvero in crescere maggiore digiuno. = lat. exceptus (
risponde / il pigolio d'un passero digiuno. levi, 2-261: fuori ufficio,
pestati dalla pioggia, là emaciati dal digiuno; gli avari qua voltano pesi, là
da prima non voleva neppur mangiare, digiuno com'era da ventiquattr'ore, con
. / dagli anni e dal digiuno attenuato, / sopra un lento
, essere delle scienze de'corpi quasi digiuno. fogazzaro, 5-476: erano i
, 518: a questo esinanito dal digiuno il cibo era il più necessario ed efficace
anastomosi * fra l'esofago e il digiuno, che si esegue dopo l'asportazione
voce dotta, comp. da esofago, digiuno (v.) e dal gr
segmenti del canale alimentare (stomaco, digiuno, ecc.) oppure con la cute
stento, / l'insonnia, il digiuno, l'affanno, / cui devo che
. boterò, 170: un giorno di digiuno, essendogli posto innanzi un luccio esquisitamente
da siena, 952: dal digiuno... è scusato colui che si
si viene meno per la debilezza del digiuno: ènne cavato el vecchio, ènne
, quanto è a questa, il digiuno non ci rende immortali nella vita presente.
/ di farsi povero, / trito e digiuno / senza vergogna, / chi se
, 4-85: quell'estenuamento non è di digiuno, perché pur troppo ben son
arrighetto, 251: l'amore, digiuno d'ogni fede, è da sfuggire
ammalato dopo anche quattro giorni di totale digiuno, estenuato di forze, conservava però un
; ad altri estenuati da più antico digiuno, porgevano consumati, stillati, vino
. pietro, e parendogli estrenuata dal digiuno li disse. gemelli careri, 1-v-239
quiete solitaria, cioè dello stretto estremo digiuno. alfieri, 7-41: mi tengo
tadin cortese; / adon solve il digiuno e i vasi liba, / e
attraverso pratiche teurgiche che giungono fino al digiuno, a mutilazioni, alla catalessi.
fagiolata, che sono di tal cosa digiuno,... ero risoluto mandarvi
rinaldo, col suo viso pallido e digiuno, come scrutando il principio di quella
ii-261: la fame, che il digiuno del mio desiderio ha di voi, mi
fegato, da parassiti intestinali, da digiuno prolungato. -fame canina, bovina,
istruire i fedeli. -osservare il digiuno; praticare la penitenza; scontare una
pulci, 18-140: carità, limosina o digiuno, / orazion non creder ch'io
e non ci tener più tanto a digiuno. ariosto, 19-34: fersi le nozze
stento, / l'insonnia, il digiuno, l'affanno, / cui devo che
. fazio, vi-13-76: cercando elia digiuno in saretta, / ebbe de la farina
: questa sola parte di penitenza [il digiuno] eseguita farisaicamente, produce una dissonanza
la sposa tua / forse, e a digiuno te lo tracannasti, / sicché tratto
se pur del consorzio feminile / viver digiuno apparti faticoso, / già 'l vincol
evidenza, anche a chi fosse del tutto digiuno di cose militari, che i capi
alla bocca dello stomaco, tieni a digiuno in bocca fau- mele, sì monteranno
, nel cui terzodecimo giorno s'osserva il digiuno d'ester, ch'è chiamato da
ester, ch'è chiamato da gli ebrei digiuno di sorte. chiabrera, 228:
e fiede. tassoni, 270: qual digiuno falcon, che d'alto vede /
ciascuno / che d'ogni fellonia viva digiuno. marino, 16-180: io,
, / dalle vigilie attriti e dal digiuno. / sul ciglio rabbassati ha i larghi
arici, i-129: di sangue ognor digiuno, / come sua rabbia e ferità lo
gli anziani ricordano ancora giorni di feroce digiuno, nei quali si appendeva una salacca al
radici. guerrazzi, 6-699: intanto il digiuno si prolungava e lo stimolo della fame
latino, mi presentavo al concorso completamente digiuno di dante; tanto m'aveva reso uggioso
passioni. d'annunzio, v-2-365: il digiuno aumentava i subitànei fervori del mio delirio
il signore apertamente mostra, che 'l digiuno non è convenevole d'ogni tempo,
ricomparso sull'orizzonte, né a stomaco digiuno, prendendo per un discreto tempo una
« già di veder costui non son digiuno »; / per ch'io a figurarlo
sue letture lo avessero lasciato del tutto digiuno di filosofia: poiché era certo che
e religione. gobetti, 1-85: digiuno di cultura tecnica in materia di finanze,
intestino duodeno e nel principio dell'intestino digiuno, ove bollono i sughi viziosi.
solo) / sempre assetato e ognor digiuno amante / giaccio alla destra coscia e
, cultor de'ricchi e servo / il digiuno mendico, in ogni forma / di
forma di donna attrita dagli anni e dal digiuno. saba, 16: era
posciaché sono fomiti / i giorni del digiuno, / non so se questa sera /
un tempo rimettevano sul discreto naso di « digiuno » sono sparite; il suo naso
/ ferir, di sangue or tornerai digiuno. foscolo, gr., ii-170:
rotto. moneti, 23: predicare il digiuno a ventre pieno, / predicar l'
galuppi e metteteli in segreta, a digiuno. 4. dimin. galuppino
benché di lettere egli non fosse altrimenti digiuno, e sapesse con pari eleganza disegnare e
garrulo, audace. / predicare il digiuno a piena panza. a. verri,
fra lo stomaco e il primo tratto del digiuno. = voce dotta, comp
secrezione di muco dallo stomaco a digiuno. = voce dotta, comp
, adagiandovi, deste compenso al lungo digiuno delle mie smunte dicerie con l'altrui
perderanno il loro timore: perderai rumile tuo digiuno, e le genove, che tu
ore in riparazione di due giornate di digiuno. de roberto, 390: chi portava
cavamento. viani, 14-252: « digiuno » ha reso d'oro anche quel gran
, ché si sono sì avvezzi al digiuno e al giacere vestiti, che non se
giegiùnio, sm. ant. digiuno. anonimo fiorentino, iii-65:
sua verzura / gioia non reca all'augellin digiuno; / ché la splendida bacca invan
memoria e di buon senso, non digiuno di lettura, che diffonde la giovialità e
aperture così ottenute dallo stomaco e dal digiuno: giustappone i loro labbri. pavese
nelle storie, è da meno di un digiuno, di un'opera pia, di
una notevole riserva nutritiva nei periodi di digiuno). citolini, 213: sono
bibbia volgar., viii-345: lo digiuno del x dì sarà alla casa di giuda
per fame / spalanca l'atro gorgozzul digiuno. ferd. martini, i-528:
questo succio dà a lo 'nfermo a digiuno un gotto in del bagno, e gue-
paolo da certaldo, 130: farai buono digiuno e grato a dio, e avra'
gravava, / soleva contentare 'l suo digiuno / di ghiande. petrarca, 229-7
: i neri sfiniti dalla stanchezza dal digiuno dai reumi, gonfi d'umidità o
). cavalca, 16-2-82: lo digiuno è freno al monaco contro al peccato
e rompe a nostra mensa il suo digiuno. alvaro, 9-270: il sole appena
(una legge), rompere (il digiuno); violare (un patto)
proprio sangue. dossi, 834: il digiuno ad intervalli aggiusta lo stomaco, guastato
, / fatemi camminare nelle alte a digiuno / riconoscer le tappe della mia identità
anni 10 spirito dei giovani pressoché affatto digiuno d'ogni alimento di scienza per
, e non affatto / fosse dell'idrostatica digiuno. b. croce, iv-1-30
dal lat. ièiùnus 4 che è a digiuno, affamato '(v.
(ieiùnio), sm. ant. digiuno. guido delle colonne volgar.
delli, 5-6-318: al digiuno... fu dato questo nome da
, ciò è il duodeno, il digiuno, l'ilio, il cieco, il
il parto. -diventato languido dal digiuno. massaia, ii-47: giunti a
che non ha mangiato; che è digiuno o non sazio. ariosto,
le tenebre, la quiete, il digiuno, il silenzio e la solitudine mirabilmente la
rocché lo stile viene a farsi orrido e digiuno. trissino, i- xxi:
per la gola a farmi star tanto digiuno. -mandare in rovina.
vocabolario della crusca riuscì così magro e digiuno, che subito si fe'sentire la
et importuno; / ché 'l poverel digiuno / ven ad atto talor, che 'n
discrezione, tre giorni a star di seguito digiuno, / che far l'impronto.
? cicognani, v-2-210: il lungo digiuno aveva fiaccato lo stomaco: né impunemente
o insufficienza di alimentazione; inedia, digiuno. dalla croce, ii-71: lo
coprendo sotto pretesto d'inapetenza lo stabilito digiuno, mostrava che nulla gli piacesse,
più le sue membra inaridite dall'astinente digiuno,... sembrava un cadavere
mercati, 1-15: questo star tanto digiuno non è sano, bisogna incantar presto
. letter. rimasto senza cena; digiuno. g. pozzi, 1-44
per diletto / di por gola e digiuno in iscompiglio; / perché se un sacerdote
5-14: prese [le more] a digiuno in acqua e in vino, sono
; / benché meglio gli fora esser digiuno / di così duro pasto e strano inciampo
come / di cantar non ha voglia augel digiuno. foscolo, iv-530: non pare
esposizione dei vangeli [tommaseo]: il digiuno si è una incompassione de'corpi,
intelletto. lollio, xxvii-4-15: pel digiuno gli uomini indeboliscono, e gli eserciti si
ix-357: quelle capre erano indebolite dal digiuno. 2. per estens. diventato
. chiabrera, 2-1-143: né per digiuno uman s'indori biada, / né
mangiare, io gliene dispenserei anco a digiuno un'altra e indorata sugli
sapienza celeste. carducci, iii-24-240: digiuno di studi classici; indòtto della storia
o forzata) dal cibo; digiuno. -per estens.: stato di
: l'inedia o il lungo digiuno diminuisce molto la grassezza come ognun sa
, affannato dal patire prolungato e dal digiuno. [ediz. 1827 (403)
liete, dolci e chiare / ardo digiuno, infermo e sitibondo. tasso, iii-38
assottiglia / d'alto saver famelico e digiuno. loredano, 1-219: altri nei sagri
, scolpita rigidamente dalla penitenza e dal digiuno, ingiallita dal lume della lampada,
et importuno; / ché 'l poverel digiuno / ven ad atto talor, che 'n
sono capaci gl'indiani appresso un lungo digiuno. d'annunzio, ii- 310:
ingordigia o da voracità o da prolungato digiuno o sete. pucciarello, vii-799 (
ciascuno / che d'ogni fellonia viva digiuno. tasso, 10-76: premer gli
di qualcosa; ignaro, ignorante, digiuno. -anche: che non ha pratica
. serra, iii-276: io sono affatto digiuno e innocente di tutte queste cose.
i capoani, / di dolor non fu digiuno / tutti i valenti mordani; /
della beatitudine, dell'orazione, del digiuno e della lemosina fare. egidio romano
: send'io tornato a solver il digiuno / di veder lei che sola al mondo
giammai partire dalla rigorosa osservanza del consueto digiuno. l. pascoli, ii-293:
stento, / l'insonnia, il digiuno, l'affanno, / cui devo che
, fatto più potente a saziare il digiuno, non consumi quello che dentro era
intestino tenue, distinto in duodeno, digiuno e ileo, e intestino crasso,
per sostentare la vita s'ordinarono continovo digiuno, il quale sodisfacevano con tre once
grifi, di pallore intonacati / dal digiuno non son, che dal loro dente /
detto delle parole, similemente si dice del digiuno, del silenzio de'diecimila martiri,
primo. massaia, i-31: il loro digiuno non è un'astinenza ed una mortificazione
furino, 59: così ognun quasi col digiuno illeso / il pappolio per dio grazia
perciocché mia usanza è di arrivare sempre digiuno dal padre abbate ». con tale
, da uno / che non dev'esser digiuno / di qualche po'di francese.
beuta quest'acqua cotta con isapo a digiuno, guarisce idropesìa che viene di fredda
. giorno dedicato alla purificazione e al digiuno presso gli ebrei. panzini,
, giorno di purificazione e di digiuno solenne per gli ebrei. g. bassani
= ebr. kippù'r letteralmente * [digiuno di] espiazione '. kirghiso
l'erba lanaria data alle pecore a digiuno fa abondanza di latte. citolini, 195
carne mi fa bisogno di servare più stretto digiuno, e ciò mi vieta o vero
cattaneo, v-1-246: ben povero e digiuno vaniloquio diviene allora quanto si volle mai
del latte vaccino preso la mattina a digiuno, alla dose di otto o dieci once
assetate foglie. -figur. essere digiuno di dottrina, inesperto, sprovveduto.
corpo, che debbe essere mortificato col digiuno e con la vigilia, con la penitenzia
par., 15-50: grato e lontano digiuno, / tratto leggendo del magno volume
, non avremmo bisogno ora di questo digiuno. -guscio, scorza.
targo fachirico: stato di immobilità e digiuno a cui, in seguito a un
/ solvetemi, spirando, il gran digiuno / che lungamente m'ha tenuto in
godere un sesto / di tavola domestica digiuno, / quando ecco un leva leva
marino, 1-166: adon solve il digiuno e i vasi liba. brusoni,
fonte, diacciata, ogni mattina a digiuno. rajberti, 4-35: fece levare quattro
la dispensa dall'osservare l'obbligo del digiuno e dell'astinenza; la licenza di
vino, con qualche altro lieve ristoro al digiuno. pananti, i-141: oste,
e fava infranta minutamente, dandola a digiuno, ciò è avanti eschino [i maiali
lemosine loro / fanno palesemente / o digiuno apparente. boccaccio, dee., 2-8
massaia, i-154: egli era ancor digiuno, onde la monachella gli porse subito
, bibita usata dai monaci per rompere il digiuno. 2. gerg. infingardaggine
. -a pancia liscia: a digiuno, a pancia vuota. carducci,
altrui. groto, 1-100: il digiuno è quel belletto e la pallidezza è
attenuata, / logra e distrutta dal digiuno istrano. salvini, xxxiv-13: poco poco
abbia scritta o no a stomaco digiuno. serra, ii-368: questo mezzo giornalista
., 15-49: grato e lontan digiuno / tratto leggendo nel magno volume /
un forte pasto dopo molte ore di digiuno, qualche cosa di leggero e brodoso
maffei, 205: un giorno di digiuno, essendoli posto innanzi un luccio di
, 59: di lunette e cialdoni ognun digiuno / ne volse star, se ben
. landino, 187: la longezza del digiuno potè più che la proibizione del resolvere
. cattaneo, i-352: una sera di digiuno,..., sentendosi,
giudicio, la venerazione de'morti, il digiuno, la pellegrinazione e la visitazione de'
notte, miglia che fa il lupo a digiuno: quando la distanza da un luogo
o anche 4 che fa il lupo a digiuno ', dicesi quando la distanza da
tommaseo [s. v.]: digiuno macerante. bocchelli, 2-1- 169
da castiglione, 74: per il digiuno la carne si afflige, si macera,
fanne vendetta macerando colla penitenzia, col digiuno, vigilie e orazioni e discipline.
, iii-569: la macerata povertà, il digiuno, il lungo patire dovevano essere suo
tommaseo [s. v.]: digiuno non maceratore, ma anzi affinatore delle
bene arsa prima, e la mattina a digiuno poi si prende il paziente tanta di
prima madre col pome vietato ruppe il digiuno, niuno in questo sciagurato mondo fu
s'adopra cotale orina? -si bee a digiuno per la madre, ed è ottima
par., 15-50: grato e lontano digiuno, / tratto leggendo del magno volume
ma però v'assicuro / che fa più digiuno, / e che nella scarsella non
cosa hanno in loro liberale questi rigittatori a digiuno, il corpo de'quali è in
parte / fora di sua materia sì digiuno / esto pi aneto, o, sì
. -caratterizzato dall'astinenza e dal digiuno (la quaresima). g
convento grande, e nei giorni di digiuno si mangia stretto magro. fogazzaro,
vocabolario della crusca riuscì così magro e digiuno che subito si fe'sentire la necessità
tutto il suo corpo poetico, assai digiuno, magro e spento di parlar figurato
carne; osservare l'astinenza, il digiuno. -anche: mangiare cibi leggeri,
curare come l'altre, e co 'l digiuno o con l'ubbriachezza o co 'l
29: beuta due volte il dì a digiuno, sana la parlasia, ma ch'
più le sue membra inaridite dall'astinente digiuno, lacerate dal fulmineo flagello, trafitte
ore, inchiodato sopra un asso, digiuno, a scolparsi in una lingua mal
non per mancamento d'appetito ne vivo digiuno, ma per far la vigilia della
negargli 11 cibo, costringerlo a un digiuno forzato. a. f. doni
santissimo sia, il parergli dopo lungo digiuno buono il manicare, e dopo la fatica
cotale orina? -si bee a digiuno per la madre ed è ottima a le
. della casa, ii-248: scrivo a digiuno a sei ore di notte, tanto
parte / fora di sua materia sì digiuno / estó pianeto, o, sì come
arrighetto, 251: l'amore, digiuno d'ogni fede, è da sfuggire
gorgoglian bene ora, ch'i'son digiuno, medico da borse. -medico
consequentemente atto a tanto più sopportar il digiuno. -lontano da ogni eccesso (
e grande, / massimamente essendo voi digiuno. sansovino, 6-313: il secretano maggiore
233-7: send'io tornato a solver il digiuno / di veder lei che sola al
guise / languir si mira il villanel digiuno, / chino in su quella terra /
poscia più che il dolor potè il digiuno » merita una menzione a sé. fanfani
corpo, che debbe essere mortificato col digiuno e con la vigilia, con la
? fra giordano, 3-166: questo digiuno è mal digiuno, reo e vietato,
, 3-166: questo digiuno è mal digiuno, reo e vietato, ed àcci
. leopardi, iii-113: essendo io affatto digiuno di lingua inglese, non le posso
, facevaio a piedi, e guardava il digiuno fino ad arrivare alla presenza di
de tanno un mese intier fan tal digiuno / ne le meschite lor; senza lavarsi
anat. porzione del mesentere corrispondente al digiuno. = voce dotta, comp.
iioo? 'medio 'e da digiuno (v. digiuno3). mesoduodèno
organismo di un individuo qualora sia a digiuno, in assoluto riposo e a una
anni lo spirito dei giovani pressoché affatto digiuno d'ogni alimento di scienza per logorarlo
ch'io patisco, se sto troppo a digiuno. foscolo, xvi-203: ieri ho
, la povertà, l'orazione, il digiuno e altre 0 virtù o azioni o
tu hai fame, / tu ti morrai digiuno, sai mi sia. allegri,
i-212: bisogna far più giorni di digiuno, / a quel zinzin di pan fare
pinguedine adiposa. pindemonte, 9-373: qual digiuno leon che in monte alberga, /
. [gli apostoli] ordinarono il digiuno da doversi per quaranta giorni avanti alla
notte, miglia che fa il lupo a digiuno: v. lupo, n.
par... che il sobrio del digiuno e il desto della vigilanza trapeli nel
restommi nel ventre il modello di quel digiuno universale. magalotti, 23-257: quando
il ritrosetto o il ser modesto, / digiuno spettator resti in quell'ora. leopardi
: la terza cosa che guasta il digiuno si è 'fatuitas '...
.. e questo è facendo troppo digiuno, onde dèi digiunare a modo. c
/ e non ci tener più tanto a digiuno / ché 'l fior di tua bellezza
importanza. segneri, iii-3-193: il digiuno non ha per molto di averci introdotti
si è praticato all'istesso modo il digiuno, il celibato, la confessione,
un tempo / s'apprestavano degne col digiuno, / i bruchi alunni mondano i
scopone, una magra entrò -sanguisuga a digiuno - che fumava un grosso sigaro;
guarire costui, bisogna che domattina a digiuno tu facci ben rovire un vergonello di
sue membra tenere pascendole co 'l digiuno. durazzo, 1-17: delle migliori vivande
. fra le orazioni allevato e mortificato dal digiuno. -sostant. lubrano,
leggi ecclesiastiche circa l'astinenza, il digiuno, ecc.; altre sono proprie degli
in quella isoletta per disertarla, perché il digiuno vi faceva la sentinella per premunirla.
/ ché per più tempo ancor n'eri digiuno. sanudo, 87: godo,
l'uso del latte la mattina a digiuno munto d'allora e tepido e puro
buono il quale, pigliandolo a digiuno, di subito empie el capo
aveva in uso, cioè di mutare suo digiuno. albertano volgar., ii-157:
., 15-51: grato e lontano digiuno, / tratto leggendo del magno volume /
tu, se nel chiuso ovile / digiuno il gregge langue, / tu al gregge
. relig. assoluto, totale (il digiuno: in contrapposizione a quello ecclesiastico,
[s. v.]: 'digiuno naturale ': quello che per orni
bevanda si guasta. contrapposto di 'digiuno ecclesiastico ': quello che prescrive l'astinenza
, vii-18: fortunatamente essendo rimasto quasi digiuno nel corso della giornata, non sentiva
tutto è silenzio di clausura, / digiuno, attesa immobile, sgomento / di necropoli
dolce e giova agli ortopnoici bevuta a digiuno con acqua e beesi ancora con vino
: i neri sfiniti dalla stanchezza dal digiuno dai reumi, gonfi d'umidità e
reclusione in una camera solitaria, col digiuno a pane ed acqua per un giorno o
comp. dal gr. vyjotuj 'digiuno 'e &xy°c 'dolore '.
, sf. medie. terapia fondata sul digiuno prolungato o su una dieta molto ristretta
comp. dal gr. vtjaxu; 'digiuno 'e tarpela 'cura '.
. dal gr. v ^ ang 'digiuno 'e da terapia (v.
lunare, giacché precede a quella lavanda un digiuno universale o per preparamento o perché credono
poi ch'io fui sortito da quel gran digiuno, mi trovai in modo netto dalle
volponi, 2-359: nitidamente, a digiuno, con la faccia appena lavata,
figliuolo mio dolcissimo, abbi continuo il digiuno e compi le tue orazioni e sempre
sull'atteggiamento dialogico, sul valore del digiuno e delle esperienze comunitarie, sulla disobbedienza
voglia di divenir santo per opera del digiuno e dell'acqua fresca. imbriani, 6-163
solo nelle debite circostanze, come obbliga il digiuno, come obbliga la confessione, come
occhi alle fornicazioni ed alla trasgression del digiuno? -sognare a occhi aperti: v
un poco per troppa astinenza e per troppo digiuno che offendersi - come le bestie -
passar una tal misura o nel bever digiuno o nel bere la tale qualità 'di
, e nessun lascia il suo ordinato digiuno di un mese ogni anno.
parte / fora di sua materia sì digiuno / esto pianeto, o, sì come
piacer raddoppia. ricci, 2-38: il digiuno anco nell'opere coniugali la moderazione insegna
. viani, 14-246: 'digiuno ', dopo aver vestito non sol
della contemplazione delle soprannaturali invisibili cose affatto digiuno. delfico, i-23: ecco come
medicina, 33: il vino bevuto a digiuno induce tremore, conciò sia cosa che
. emissione di urina più abbondante a digiuno che dopo i pasti o dopo l'
orazioni, e nessuno lascia il suo ordinato digiuno di un mese ogni anno. sansovino
ammalato dopo anche quattro giorni di totale digiuno, estenuato di forze, conservava però
ma ci era impossibile per causa del digiuno del 'ramadan '; nel qual
, et è sempre ingordo come se fosse digiuno, e tuttavia urla e stride,
lo stile viene a farsi orrido e digiuno. tansillo, 1-241: il turco
. filicaia, 2-2-107: già il piè digiuno e stanco / cibo e riposo brama
orazioni, e nessuno lascia il suo ordinato digiuno di un mese ogni anno. pascoli
briglia, non le pastoie; il digiuno, non la fame; l'osservanza,
are. lamberti, 165: il digiuno quadragesimale... con grande osservanza
insisteva ostinatissimamente nella ratificazione dell'accordo di digiuno. sansovino, 2-191: niuno mai ha
come le tenebre, la quiete, il digiuno, il silenzio e la solitudine mirabilmente
dose di circa otto once la mattina a digiuno. -superi, improprio: ottimissimo
questo loro sì comodo e sì felice digiuno non è mica l'aere quello che
intestinale: complesso delle anse intestinali del digiuno e dell'ileo ravvicinate nell'addome dal
2-151: sfami allor l'ortolano il suol digiuno / o con pingue pacciume o ver
lemosine loro / fanno palesemente / o digiuno apparente. dante, conv., iii-1-6
. (262): per digiuno vanno 9. non saldamente radicato
pancia piena e tovagliuola di tela che stomaco digiuno e cappellino di velluto.
. e f. invar. chi è digiuno; chi non si può mai saziare
dalla consuetudine de'monaci di osservare il digiuno a pane ed acqua in certi giorni
discerner da le giande, / dal digiuno e da l'impeto cacciato, /
prossimità del periodo natalizio, comporta il digiuno ma non l'astensione dal lavoro.
sarà ben digiunato ': obbligo di digiuno per san tommaso (21 die.
povero pagliaccio, paonazzo in viso dal digiuno e dalla fatica, batte il tamburo
suo seme una pietanza nei giorni di digiuno. pascoli, 725: come fine
furino, 59: così ognun quasi col digiuno illeso / il pappolìo per dio grazia
par... che il sobrio del digiuno e il desto della vigilanza trapeli nel
vor rebbe di vedere esser digiuno, / farà venirli a parla
parvità di materia si dà. nel digiuno senz'altro, onde se un sorso
lasciate, delle quali i dì del santo digiuno eramo pasciuti, cotte in olio fetido
con gli archi / che pasca il lor digiuno esca di belve. b. fioretti
b. fioretti, 2-4-245: 'pascere il digiuno 'per * satollarsi 'usurpò da'
, 339: il pasciuto non crede al digiuno. -colombo pasciuto, ciliegia amara',
di tre giorni, nel periodo seguente il digiuno di ramadàn, durante i quali è
venerdì, destinato alla penitenza, al digiuno e all'astinenza. p. fortini
ombra, un ranocchio, / cantore digiuno, / al passo importuno / saltò
briglia, non le pastoie; il digiuno, non la fame; l'osservanza,
. roberti, iv-330: il vecchio digiuno, dopo avere colle labbra scoronata la
stanziano e le mogli patiscano sì lungo digiuno in casa. goldoni, x-558:
cibo, del quale, per il digiuno patito, n'avevano forte di bisogno.
aver con sé qualcosa da rompere il digiuno. dopo un po'di cerimonie da una
: dopo un giorno di riposo, di digiuno e di altri espedienti preparatori, avrebbe
{ pinoterapìa), sf. medie. digiuno assoluto attuato a scopo terapeutico.
giudicio, la venerazione de morti, il digiuno, la pellegrinazione e la visitazione de'
profeta che, oltre l'intimazione del digiuno, gli avesse persuasa altra penalità non
anche quelli in cui sono prescritti il digiuno o l'astinenza dalle carni.
opere meritorie (sofferenze fisiche volontarie, digiuno, privazioni, sacrifici, preghiere,
, la povertà, l'orazione, il digiuno e altre o virtù o azioni o
affilata, scolpita rigidamente dalla penitenza e dal digiuno, ingiallita dal lume della lampada,
: lo penitenziarono in un anno di digiuno. storia dei santi barlaam e giosafatte,
iii-569: la macerata povertà, il digiuno, il lungo patire dovevano essere suo
nell'orazione, nell'elemosina, nel digiuno e nella peregrinazione religiosa.
/ bea, mentre fuori il populo digiuno / lo aspetta che gli esponga gli
del tessuto connettivo che circonda l'intestino digiuno. = voce dotta,
. dal gr. nzpi 'intorno'e da digiuno * (v.).
voto, come è viaggio o digiuno, l'altra è la promissione fatta nel
rinnovare il troppo copioso assaggio perpetrato a digiuno nel cortile del presidente.
/ solvetemi, spirando, il gran digiuno / che lungamente m'ha tenuto in
come le tenebre, la quiete, il digiuno, il silenzio e la solitudine mirabilmente
pesce ed altri simili commestibili, il digiuno riesce pesantissimo. d'annunzio, iv-2-78
, delle quali i dì del santo digiuno eramo pasciuti, cotte in olio fetido.
di un animale pesato vivo e a digiuno (e peso morto è quello di un
[il balsamo] la mattina a digiuno, sana l'asma; leva l'infermità
che lemosine loro / fanno palesemente / o digiuno apparente, / picchiansi 'l petto forte
parte / fora di sua materia sì digiuno / esto pianeti). idem,
., 24-110: tu filtrasti povero e digiuno / in campo, a seminar la
/ alla sua soglia / picchiò il digiuno. borgese, 1-117: appunto perché
: « già di veder costui non son digiuno ». / per ch'io a
ha ben pieno il ventre, predica il digiuno. albertano volgar., ii-18:
. gherardini [s. v. digiuno]: 'predicare il digiuno a pancia piena'
. v. digiuno]: 'predicare il digiuno a pancia piena': dicesi di chi
/ e io con orazione e con digiuno, / e francesco umilmente il suo convento
, 4-16-3: non permettere che assetato e digiuno io parta da te, anzi adopera
dio con un rosario, con un digiuno, con una picciola limosina? massaia,
risponde / il pigolìo d'un passero digiuno. d'annunzio, iv-1-481: si udì
calzabigi, no: un rifinito / digiuno cavalier di san luigi /..
mangiare; io gliene dispenserei anco a digiuno un'altra dramma o un pezzo di
. e. gadda, 17-135: il digiuno... d'ogni male guarisce,
in cattività e resistono a lungo al digiuno (e fra le specie più note
più che 'l dolor, potè 'l digiuno. cavalca, ii-3: molto più peccano
., 15-54: grato e lontano digiuno, / tratto leggendo del magno volume
rigetta / e per più settimane stai digiuno. forteguerri, 9-38: climene..
, iii-331: bisogna pigliare ferventemente il digiuno, perché egli è placativo. m.
stato merdoso, tu avresti rotto il digiuno (motto sporco e plebeo). b
per virtù sovrana della polenta presa a digiuno, che è divenuta il mio cioccolatte
sovente anch'io / l'affamato e digiuno disir mio. giraldi cinzio, i-214:
brandano, 49: avendo compiuto lo digiuno di quaranta dì, e l'abate
per cantar tutti i giorni compieta a digiuno. viani, 13-323: un giorno,
: poco certo piace a dio lo digiuno di questi i quali portano odio al prossimo
, più che 'l dolor, potè 'l digiuno. cino, iii-27-32: li vostri
molto sostanziosa tuttoché potabile, rompesse il digiuno. michelstaedter, 80: quale è l'
e per la paura e per lo lungo digiuno, era sì vinto che più avanti
, più che 'l dolor, potè 'l digiuno. idem, par., 28-101
. tasso, iii-100: il poverel digiuno / vien ad atto talor ch'in miglior
che poverino lui se si avesse dovuto trovar digiuno. calmo, 2-64: la poverina
tu [pietro] intrasti povero e digiuno / in campo, a seminar la buona
accennava alla cosa sulle generali, sì digiuno che pranso. = voce dotta
io vorrei per mia vita esserne / digiuno, ohimè!, di queste vostre pratiche
ché per più tempo ancor n'eri digiuno. monti, x-4-503: io timida e
. benedetto volgar., 66: il digiuno del priore sia rotto per l'
ospite, se forse non sia precipuo di digiuno che non si possa rompere.
carducci, iii-13-100: il lungo digiuno della giovinetta lo troviamo narrato due volte
un tempo / s'apprestavano degne col digiuno, / i bruchi alunni mondano i precordi
tratto usciva, / non parila mai digiuno predatore. -che è nell'atto
:... bel predicare il digiuno a corpo pieno. proverbi toscani,
predigiuno, agg. letter. digiuno prolungato. c. e.
ad avanzarsi per ricuperare la citta di digiuno. brusoni, 35: benché e il
xxi-14 (261): è [il digiuno] uno bene di mezzo, il
la grazia. ricci, 2-55: il digiuno rende più grato il godimento de'cibi
, giacché precede a questa lavanda un digiuno universale, o per preparamento o perché
della presente. viani, 14-246: 'digiuno ', dopo aver vestito non soltanto
sale e si mangi tutto insieme a digiuno, è cosa provata che niun veleno che
deonsi [le pesche] mangiare a digiuno, e appresso si dee ber vin pretto
l'anno, e tre eh essendo di digiuno ciascuna volta, diamo per queste le
prima madre col pome vietato ruppe il digiuno, niuno in questo sciagurato mondo fu
/ e io con orazione e con digiuno, / e francesco umilmente il suo
: io me ne vado né sazio né digiuno: buon prò a chi resta e
padri probabilisti a reficiarsi ne'giorni di digiuno colla squisita e nutritiva bevanda 'toties
sostanziosa, tuttoché potabile, rompesse il digiuno. alfieri, iii-1-12: se più sopportabili
2-32: le tentazioni ributta [il digiuno]: egli unge per la pietade
, nei giorni di astinenza e di digiuno. crescenzio, 2-3-338: 1
e grande, / massimamente essendo voi digiuno. g. m. cecchi,
il caffelatte, proposto per conservare il digiuno, un piacere il ritardo che accresceva
colla reclusione, colla prigionia, col digiuno, col lavoro forzato. 4
3-167: si dèe intendere di fare il digiuno, che tu sii prosperoso nell'orazione
imitarli, corse a rompere quel suo digiuno, in protestazione di rinunziar la setta
sa qual cosa, è digiuno degli infiniti regolamenti, decreti, precedenti,
tempo rimettevano sul discreto naso di 'digiuno 'sono spante; il suo naso
di sale e si mangi tutto insieme a digiuno, è cosa provata che niun veleno
., 24-m: tu intrasti povero e digiuno / in campo, a seminar la
io son sì al tutto di saver digiuno / che 'l mio conoscer troppo è desoguale
e non ci tener più tanto a digiuno, / ché 'l fior di tua bellezza
è eziandio questo publicano. imperò ch'io digiuno due giorni della settimana e do la
il corpo, che debbe essere mortificato col digiuno e con la vigilia, con la
né cilicio, né disciplina, né digiuno, né orazione, né penitenza sia pur
, 2-12: fatemi camminare nelle alte a digiuno / riconoscere le tappe della mia identità
.. e la bevono poi a digiuno... io viddi in quelle parti
-con riferimento ad animali lasciati a digiuno per purgarsi completamente prima di essere cucinati
hai passato un male assai forte: del digiuno, de'purgamenti e della violenza del
. e altre ven- tiquattr'ore di digiuno assoluto. -con riferimento ad animali
e dal sapore disgustoso con un forzato digiuno (un animale, prima che venga mangiato
in un barile, perché stessero in digiuno, mangiando solo crusca, e si
: dal torso fu, e purga per digiuno / l'anguille di di bolsena e
, quando, purgati e costretti al digiuno, sognavamo la bistecca con le patatine
ero giovane, ricco, amato, non digiuno di sapere ma pur- tuttavia di tutto
ombra, un ranocchio, / cantore digiuno, / al passo importuno / saltò nella
il favellare ed altra voce mediante il digiuno. salvini, v-i4- 12: '
141: la chiesa romana comincia il suo digiuno dal mercordì per imitare...
dal mercordì per imitare... il digiuno quadragenario di cristo. 4
3. per estens. periodo di digiuno in altre religioni (come il mese
, osservare la quadragesima: praticare il digiuno e l'astinenza prescritti
castità e obbedienza, ma ancora il digiuno e l'astinenza quaresimale, senza dispense
don giovanni forse balzava fuori dal mezzo digiuno. è il sistema onde si governano
lordano. 4. pena del digiuno per quaranta giorni che si infliggeva ai
bastoncello. 4. pena del digiuno per quaranta giorni che si infliggeva ai
è dedicato all'astinenza e al digiuno, a pratiche penitenziali, a predicazioni
ria dei quaranta giorni di digiuno osservati da gesù prima di iniziare
. ottimo, iii-586: ordinò il digiuno della quaresima anzi pasqua. anonimo toscano
abissini hanno comune con l'oriente il digiuno dell'assunta, la quaresima di pasqua
. 2. per estens. digiuno penitenziale di varia durata, compiuto in
quaresima. magri, 140: il digiuno quaresimale instituito dagli apostoli era di trentasei
del padre bresciani, crebbe l'austerità del digiuno, mangiando sempre cibi quaresimali, e
iv-2-909: avevamo sopportato quattro giorni di digiuno con un cammino quatriduano di cento brenta
ministero; nell'ultima legislazione ecclesiastica il digiuno e l'astinenza sono stati sospesi;
, 'quattro tempora 'sono un digiuno imposto dalla chiesa alprincipiare di ciascuna stagione
alleviato gli effetti del solleone sul corpo digiuno e l'ansietà di veder le scarpe moribonde
nominata la ciocoiata con discredito per il digiuno per verità aveva cagionato del sussurro;
, delle quali i dì del santo digiuno eramo pasciuti, cotte in olio fetido.
, / dalle vigilie attriti e aal digiuno. / sul ciglio rabbassati ha i
color ch'alle persone / raccomandi il digiuno ed il disagio. casti, i-i-
p. maffei, 158: raddoppiato il digiuno, quella immobile pietra fu sì agevolmente
di tal refezione, considerando sé essere digiuno nella cecità di questa peregrinazione e con
ad avanzarsi per ricuperare la città di digiuno. varano, 1-468: tempo è alfin
tutta la durata di esso è imposto il digiuno dall'alba al tramonto (astensione da
anche il precetto religioso che impone tale digiuno e la preghiera che è recitata in
continua. dandini, 52: non osservano digiuno alcuno, se non una tale sua
1-i-109: chiamano questo lor mese di digiuno ramazàn o ramadàn. giuseppe di santa
maria, il-xm: 'ramadhan ': digiuno de'mori. gemelli careri, 1-i-332
.. che egli ti osserva questo digiuno così rigorosamente che il trasandarlo costerebbe la
massaia, i-31: presso i mussulmani il digiuno del ramadan ha un valore sacramentale ed
nell'ombra, un ranocchio, / cantore digiuno, / al passo importuno / saltò
parte / fora di sua matena sì digiuno / esto pianeto, o, sì come
'or non diventava [cristo nel digiuno] secco e asciutto? 'dico che
crescenzi volgar., 5-14: prese a digiuno e more] in acqua o
cultor de'ricchi e servo / il digiuno mendico, in ogni forma / di comun
morale. zucchetti, 182: questo digiuno li fu lasciato per regimento da suo
se per caso ne sa qualcosa è digiuno degli infiniti regolamenti, decreti, precedenti,
, vorrei dire, 'sazietà del digiuno 'portato dall'astrattismo dominante o da ideologie
una bottiglia di acqua fiuggi bevuta a digiuno preserva l'organismo dalla renella. -con
pratesi, 5-453: estenuata dal lungo digiuno e dalla fatica, reprimeva a stento i
: martina, oltre alla sfinitezza del digiuno e lo sconquasso di quel brutto momento,
. a un volontario restrigni- mento del digiuno col torsi quelle poche vivande che la
.. consumptive e macerative: il digiuno e la penitenza. resumptive e restaurative:
possono essere meno approvate dal lettore non digiuno, in realtà poco tolgono al libro
loro, ciò è il duodeno, il digiuno, l'ilio, il cieco,
più grossolani ancora del lenin, affatto digiuno di disciplina scientifica e ribiascicati senza alcuna
medicina, 33: il vino bevuto a digiuno induce tremore, conciò sia cosa che
e le >arole / note alternando del digiuno affetto / riconsolar le unghe voglie ardenti
42: la tua astinenzia e 'l tuo digiuno tanto fiano a dio più accetti,
5-6-326: fa'che tu usi il digiuno d'ogni giorno e una ricreazione di cibi
, 5-323: quando lo spinse il digiuno e gli parve tempo, daccapo rieccotelo
più grossolani ancora dal lenin, affatto digiuno di disciplina scientifica, e ribiascicati senza
sazietà è vicina al fastidio; lo digiuno condisce i cibi; la fame non mangia
: languore procedente più che altro dal digiuno. 'stamani'ho una rifinitezza cne non
religione, che ogni anno faceva un digiuno rigorosissimo in cui totalmente s'asteneva,
ra gidio [crusca] -. il digiuno è rifrenamento ovvero ristrignimento del ventre.
in loro liberale questi, rigittatori a digiuno, il corpo de'quali è in grassezza
non per mancamento d'appetito ne vivo digiuno, ma per far la vigilia della
careri, 1-i-332: si osserva questo digiuno così rigorosamente che il trasandarlo costerebbe la
, / e io con orazione e con digiuno, / e francesco umilmente il suo
, 4-281: stimava sopra ogni altro digiuno in una religione rilassata dal vigore antico
ch'io fui sortito da quel gran digiuno, mi trovai in modo netto dalle mie
vecchiezza, se non ricordassi che il digiuno preventivo e la purgazione e l'adrenalina
crescenzi volgar., 4-36: essendo digiuno, non si conviene i vini assaggiare
e rosse / e parte afflitta dal digiuno pio, /... / lieve
. ristoro di cibo in compenso di un digiuno. rajberti, 2-67: che emulsione
ore in riparazione di due giornate di digiuno. 12. biol. ripristino
o tu, che sei da peccati digiuno, / vedi l'angel di dio divoto
l'ora di dover dar ripascolo al corpo digiuno, già che avean così deliziosamente nodrito
tiranno [il demonio] per molto digiuno macerò in tanto che non gli permise
, più che 'l dolor, potè 'l digiuno ». / quand'ebbe detto ciò
lui. di filosofia non solo è digiuno, ma ripugnante. 4.
bevere allo amalato per quattro marine a digiuno uno bichiero e guarirà. giuseppe di
le tenebre, la quiete, il digiuno, il silenzio e la solitudine mirabilmente
iv-215: questo unico, povero e digiuno documento fa sempre piu sentire quel carattere
grande affanno di vedere, io solo a digiuno, io solo con gli occhi non
intanto non vorrai mica rispedirmi a casa digiuno? ». volponi, 122: intanto
poverino lui se si avesse dovuto trovar digiuno. cristoforo armeno, 1-281: in risposta
5-7-391: volle [maometto] che 'l digiuno fosse per tutto 'l mese d'ottobre
animo a ristorarsi dopo un sì lungo digiuno. d'annunzio, iii-1-654: egli è
e ristorarsi, benché alle volte non digiuno, del pane del cielo. -giovarsi
, con qualche altro lieve ristoro al digiuno. moneti, 24: fingi estasi e
fossero ntirati 1 nervi, così gonfio e digiuno e con quegli stridori.
voi, dilettissimi, dell'efficacia mirabile del digiuno a ristorare la prima perdita che facemmo
, 28: ancora beuta a digiuno [questa acqua] sana tutti uomini
addosso, che poi vorrebbe esserne a digiuno, n. prov.
desse a cotale rognaccia che 'l digiuno e necessità caccia fuori, come
del mele, e poi l'accelerò col digiuno. = nome d'agente da romanzare
ruppi il divieto. -interrompere per il digiuno. allegri, io: la natura
collo. -mancare di che rompere il digiuno: non aver nulla da mangiare per
/ a cui manchi da rompere il digiuno, / bisogna che proceda con rispetto.
rotto il cuore. -rompere il digiuno: v. digiuno2, n. 8
, n. 8. -rompere il digiuno amoroso: saziare il desiderio. morando
. dall'imp. di rompere e aa digiuno (v.). rompidura,
che non rispetta le pratiche quaresimali di digiuno e astinenza, mangiando e bevendo in
collera pecca, dèe prendere la mattina a digiuno triterà saracenica con suglo di endivia oncia
con la voce rauca dal sonno e dal digiuno. e. cecchi, per ritirarsi
sua gente moriva di stanchezza e di digiuno. aveva seco un sacco di viveri e
uarire costui, bisogna che domattina a digiuno tu facci en rovire un vergonello di
lasciò quasi morto di botte e poi digiuno per due o tre giorni.
cerchi eterni, / de ogni pigrizia fai digiuno il mondo. f f
suoi conoscenti. -pasciuto di rugiada: digiuno. cammelli, 115: il tuo
esentati da un obbligo [quello del digiuno] stato sempre sì sacrosanto.
saggi del vino si fanno meglio a digiuno che in altro tempo. magalotti,
tu hai fame, / tu ti morrai digiuno, sai mi sia. b.
farai essendo casto e sobrio, cioè digiuno; e che allor non abbi usato
pratesi, 5-323: quando lo spinse il digiuno e gli parve tempo, daccapo rieccotelo
scopone, una magra entrò -sanguisuga a digiuno - che fumava un grosso sigaro.
: 'santificate il digiuno'. santificare il digiuno non è altro se non offerire a
, vi-46: tu mi fai ridere a digiuno, mio caro vecchio, perché racconti
della vita, e a chi 'l digiuno / satolla ai frutti suoi, dà sorte
lascia dormire. ottimo, ii-434: il digiuno rende l'animo attento alle sue cure
-chi è satollo non crede a chi è digiuno: v. digiuno1, n.
la sazietà è vicina al fastidio; lo digiuno condisce i cibi. marsilio ficino,
, 5-6-326: fa'che tu usi il digiuno d'ogni 'omo e una
audito. badalucchi, 22: -a digiuno? ah ah ah ah! uh uh
arrighetto, 251: l'amore, digiuno d'ogni fede, è da sfuggire,
: la prima cosa che fa il digiuno a'perfetti è che ogni vizio isbarba
noi latini, che, considerando il digiuno come legge ecclesiastica, ci serviamo talvolta
, dicendo che quello cotale vorrebbe essere digiuno della veduta di rimino.
... a un volontario restrignimento del digiuno col torsi quelle poche vivande che la
, che dicono bandiva nell'esercito un digiuno, quando scarseggiava di viveri. manzoni,
ma però v'assicuro / che fa più digiuno, / e che nella scarsella non
er pochi, mentre le masse abbrutivano nel digiuno e nel- analfabetismo. cassola, 5-19
, anche scarso com'era pel gran digiuno, poteva a malapena intrufolarsi. fenoglio
stato ridotte furono, o nel tempo del digiuno malsane e scassinate e da fieri accidenti
nove di fanti, ma ben scemati dal digiuno. 8. decaduto (
più le sue membra inaridite dall'astinente digiuno, lacerate dal cilicio, sembrava un
il corso / la grillotalpa e 'l suo digiuno scherme. 10. schermare
i-1-788: se raccomandò a'suoi esorcisti il digiuno per discacciare gli spiriti infernali da'corpi
ariosto, 2-13: dagli anni e dal digiuno attenuato, / [l'eremita]
comunemente per bere del vino a digiuno o senza prendere nel tempo stesso cibo
stomaco: bere abbondantemente, anche a digiuno. goldoni, v-913: - signori
: 'sciacquarsi lo stomaco': bever a digiuno o bever senza mangiare.
da zio peppe d'aver rotto il digiuno, si ghermì dicendo d'esser avvenuto lo
teneva perduto dell'amore di quel suo digiuno, se ne trovò scarico e libero.
tamburo strepitoso e roco. -sciogliere il digiuno, l'astinenza: prendere cibi e
: prendere cibi e bevande dopo un digiuno rituale. beicari, 6-250: è
e amici tornavano da noi per sciogliere il digiuno. -sciogliere il cinto, il
povero pagliaccio, paonazzo in viso dal digiuno e dalla fa tica,
convenevolmente, chivolesse meritare allotta la sopraosservanza del digiuno, e'converrebbe che non fosse tenuto
: martina, oltre alla sfinitezza del digiuno e lo sconquasso di quel brutto momento,
poveretto / a cui manchi da rompere il digiuno / bisogna che proceda con rispetto.
« già di veder costui non son digiuno ». passavanti, 117: se quella
non gli si presentare la mattina a digiuno, perché allora è che insomma mi sconturbò
cavallo faceva lanci come il lupo a digiuno. scoppiettando calci (tirando coppie di calci
. roberti, iv-330: il vecchio digiuno, dopo avere colle labbra scoronata la
rugiada e dategli a mangiare la mattina a digiuno. fiacchi, 195: poiché tu
per amore o per forza, a digiuno, uno rosso d'ovo, nel quale
né tomba né cilicio né disciplina né digiuno né orazione né penitenzia, sia pur
il signor mammoli scrive, o a digiuno o sdigiunato, delle brutte metafore e
, secchi, sdiriditi, consumati dal lungo digiuno, dalle penitenze. redi, 17-140
e per la paura e per lo digiuno; e il suo bel viso era diveche
e con istile talvolta tutto secco e digiuno d'ogni leggiadria. muratori, 5-i-44:
egli [machiavelli] esser tutto secco e digiuno di ogni leggiadria. b. davanzali
prodotto dalla mucosa del duodeno e del digiuno, che ha la funzione di stimolare
26: poi si tirerà il diagonale digiuno, ohimè! di queste vostre pratiche /
di penitenza santificati, fu ordinato questo digiuno. -segno della pace, nella
se altri volesse osservare l'asprezze del digiuno allora quando venisse alcuno frate forestiere,
arnese e in sembiante d'uomo dal digiuno estenuato a giovanni patriarca d'alessandria,
battaglini, i-no: esprimea tal nome il digiuno cognominato grande e un'altr'astinenza piccola
da semis 'metà') 'quasi'e da digiuno * (v.).
, dilettissimi, dell'efficacia mirabile del digiuno a ristorare la prima perdita che facemmo dell'
nelle galloppe, fa'che tu domattina a digiuno pigli i ferri che tu sai e
costume antico, credo a dimostrazione di chi digiuno; ad ogni ardita parola, muto;
iii-1-164: stava il profeta daniello, digiuno da molto tempo, in quel suo serraglio
-non infrangere il silenzio o il digiuno. m. cavalli, lii-1-277:
d'austerità il dover servare un perpetuo digiuno da questi sollazzi, a'quali è
cultor de'ricchi e servo / il digiuno mendico. mazzini, n-19: perché ho
. bencivenni, 1-139: mangiate a digiuno [le more] nell'ac- ua
2-151: sfami allor l'ortolano il suol digiuno / o con pingue pacciume, o
, ii-446: il tenore sfiatato e digiuno canta ai capponi appesi ai davanzali delle
si ritrovò neanche la forza d'abbaiare, digiuno com'era, e s'accontentò d'
il corpo. morante, 2-361: il digiuno, seguito dalla lunga corsa, incominciava
, la sfinitezza della fatica e del digiuno e il sudore promos somi da
1-161: martina, oltre alla sfinitezza del digiuno e lo sconquasso di quel brutto momento
, per una malattia, per il digiuno o in quanto gravemente ferito e in
colore con la ghiottornia di chi fu digiuno per un pezzo. palazzeschi, 4-96
cinico non aveva fede alle virtù del digiuno, sublimative dello spirito. e,
en trò - sanguisuga a digiuno - che fumava un grosso sigaro.
tavola. pallavicino, 1-316: né stomaco digiuno rifiuta i cibi non signorili, né
principali precetti dell'islam: orazione, digiuno, beneficenza, guerra santa e pellegrinaggio
); cfr. tina a digiuno: perché et ai sentimenti et a la
la carne allotta setisce idio, quando per digiuno ella s'astiene e dimagra. dominici
vi si slancia in mezzo / leon digiuno. moravia, iii-165: prendo un pezzo
slargare. spertina ne'giorni del digiuno che ormai è una cena formata
f. frugoni, v-237: l'intestino digiuno è quello che rug- ge nel ventre
1-229: se proprio io non ero rimasto digiuno dopo il banchetto della mattina, poco
con aqua di buglosa ogni matina a digiuno, et è utile alla melanconia e
del rosso, 1-139-8: sento [quando digiuno], finch'eo levo la marina
pare... che il sobrio del digiuno e il desto de la vigilanza trapeli
-con allusione scherz. al ventre digiuno. faldella, ii-2-337: sospiravano agli
romoli, 276: questi fiori a digiuno sanano le infermità del petto, allegrano
soffriménto di sì lunga pena, infiacchito dal digiuno e dalle vigilie, si pose a
fioretti, 2-5-418: una donna sofferse il digiuno per un mese intero. magalotti,
che alcuna fiata procede dalla fatica del digiuno. 12. posizione di chi
che solleticar una passione che per lo nuovo digiuno è fatta forse vie più famelica?
'l seguente dì dubitava della soluzione del digiuno del dì passato. 15.
ch'a solver di vedervi il lungo digiuno / tomi. -risolvere l'intreccio
il proprio affanno. -interrompere il digiuno rituale o, al figur., una
233-5: send'io tornato a solver il digiuno / di veder lei che sola al
contadin cortese; / adon solve il digiuno e i vasi liba. berchet, 144
... / abbia a solvere il digiuno. -sciogliere un'assemblea.
.. si dèono sempre mangiare a digiuno perché nuotano al sommo dello stomaco. tassoni
mani addormentare. ottimo, ii-434: il digiuno rende l'animo attento alle sue cure
piatoni, che paion sempre / un digiuno comandato, è da guardarsi. adr
cicoria... la mattina a digiuno in un cucchiaro, con soprabbevere un buon
2-79: s'usava ben la mattina a digiuno / pigliare un sorsellin di malvagia /
pare egli., che il sobrio del digiuno e il desto della vigilanza trapeli nel
errata per difetto. samente si osservasse tal digiuno, più di sotto lo dimostrano le
quaresima è sottoposto al precetto del digiuno. 5. esposto alle più
si dipartì da quel modo stretto e digiuno e delle migliori doti fu ricco più
le tenebre, la quiete, il digiuno, il silenzio e la solitudine mirabilmente la
], 22: se per cagione del digiuno ti sopraveniva alcuna indisposizione che cavasse dilazione
per tutto il suo corpo poetico assai digiuno, magro e spento di parlar figurato.
, / e cibarti di piattole a digiuno ». 10. intr.
muschio fino, et usatine la mattina a digiuno, farà buon stomaco e buon fiato
voler credere che ancora questi possono frangere il digiuno. = nome d'azione da spilluzzicare
/ solvetemi, spirando, il gran digiuno / che lungamente m'ha tenuto in
come 1 monaci della tebaide spiritualizzati dal digiuno.
cerchi eterni, / de ogni pigrizia fai digiuno il mondo, / venga da'corpi
una assai stretta imboccatura ta nel digiuno? tario e diretto conduttore di
, affannato dal patire prolungato e dal digiuno, era rimasto lì fermo, quasi sull'
/ che a pieno ventricolo / strombazza il digiuno; / e i vivi ed i