(sott. tempore), locuz. diffusasi con il linguaggio chiesastico e teologico.
* a due a due ', diffusasi nella lingua curiale delle province venete e
. xviii (fa- giuoli), diffusasi a metà del sec. xix.
= lat. tardo affìrmativus, voce diffusasi attraverso il linguaggio scolastico. affermato
= voce dell'italia sett., diffusasi anche nella toscana e a roma:
stare ozioso. = voce toscana, diffusasi anche per il toponimo bellosguardo (sulle
offro 'la salute bevendo): voce diffusasi nel cinque cento per tramite
maddalena di canossa nel 1810, e diffusasi in tutta italia e all'estero (
massoneria, nell'italia meridionale, e diffusasi rapidamente per tutto il paese: si
(sec. xii-xiii); voce diffusasi al tempo delle crociate, deriv.
suo padrone. = voce medievale, diffusasi con la lirica provenzale: provenz.
del secolo xix da baden powell e diffusasi ben presto in tutto il mondo, che
loro facce. = voce dotta, diffusasi col lat. crist. extermindre * rigettare
dalla preteria. = voce dotta, diffusasi con i testi sacri, lat. pharisaeus
gergo militare, di origine piemontese, diffusasi nel linguaggio familiare. fifa2, sf
o filosofica, sorta in inghilterra e diffusasi in olanda e in germania nello scorcio
. = voce d'area mediterranea, diffusasi attraverso le vie commerciali: lat.
= = voce d'area napoletana, diffusasi in tutto il meridione (cfr.
mus. danza d'origine cubana, diffusasi dal secolo xix specialmente in spagna e
medio-orientali e dagli indiani, e, diffusasi anche in occidente, dai tossicomani in
), propria dell'arte bizantina e diffusasi poi in russia fin verso il secolo
colpa ', presente già in lucano e diffusasi soprattutto attraverso la tradizione ecclesiastica.
cfr. fr. impérialisme); voce diffusasi particolarmente dopo il 1918 per opera di
, 5-512: la penombra serale, diffusasi intanto nella prigione, si richiude dietro
, che è proprio dell'arte persiana diffusasi in india. d'annunzio, iv-2-920
. con apporti del sostrato italico, diffusasi dal i secolo a. c. in
/ 3 pound) e di là diffusasi in numerosi paesi europei (e in
= voce dell'america settentr., diffusasi dal messico, di etimo incerto
= voce roman. da maschietto, diffusasi rapidamente nell'uso comune della lingua italiana
, in ossequio a un'usanza largamente diffusasi nel corso del secolo xix, gli
. -anche: credenza superstiziosa, diffusasi largamente nei primi secoli del cristianesimo,
= voce di origine ven., diffusasi in seguito in altre parlate italiane,
allegro e vivace, diffusasi poi in tutto il piemonte e la
in frigia poco dopo il 170 e diffusasi in tutta l'asia minore, l'
da mózza2', voce di area napol. diffusasi poi in tutta la penisola.
e della disciplina di bordo), diffusasi nel gergo militare ed entrata poi con
proprio, che si riferisce alla cultura diffusasi attraverso il sudan, dai confini dell'
: la parola [ondata], diffusasi dunque come termine tecnico nella guerra passata
cecchi, 5-512: la penombra serale, diffusasi intanto nella prigione, si richiude dietro
probabile origine orien tale, diffusasi nell'occidente (cfr. r. e
di pensiero e dottrina politica sorta e diffusasi ampiamente nei secoli xix e xx,
di meteoriti; tale teoria, diffusasi nel sec. xix, fu sostenuta
nei secoli xiv e xv, che, diffusasi nel milanese dal xvi sec. in
verso la metà del xvi secolo e diffusasi, nel periodo barocco, anche in germania
m. stark di békecsaba e presto diffusasi in varie parti d'europa e d'
pitagora di samo e da lì presto diffusasi in altri centri della magna grecia;
linguaggio corrente e privo di ricercatezze, diffusasi dalla seconda metà del secolo scorso.
, la fantasia al potere: espressione diffusasi nel corso della contestazione del sessantotto (
che ed esercizi spirituali, e in seguito diffusasi in svizzera, polonia, russia,
consentirne l'abitabilità (tale pratica, diffusasi nel sec. xix per tentare di porre
iniziatiche di un cavaliere rosacroce, e diffusasi benpresto in tutta l'europa (e
carrozza leggera, con due ruote, diffusasi in italia verso la metà del seicento
del secolo xx) in inghilterra e diffusasi successivamente anche negli altri paesi occidentali.
. mus. danza di origine spagnola diffusasi dall'inizio del sec. xvi, anche
ambito della scuola poetica di origine inglese diffusasi fra il sette e l'ottocento.
2. composizione strumentale che, diffusasi in italia nel cinquecento dallo sviluppo della
dimora'(cfr. stallo), diffusasi nel periodo del regno tolosano ed
dei sobborghi popolari di buenos aires e diffusasi in europa agli inizi del sec.
comme dia dell'arte, diffusasi dal xvii sec., la cui caratteristica
lo 'urdu'era la lingua che, diffusasi durante la dominazione dell'india settentrionale da
verso la fine del settecento e poi diffusasi in tutta europa (e nell'ottocento
religiosa buddista originaria della cina e poi diffusasi in giappone, che tende a cogliere
. danza popolare brasiliana molto ritmata, diffusasi in europa negli anni cinquanta. il
del corpo a scatti ed evoluzioni acrobatiche, diffusasi negli anni ottanta. il
sf. invar. danza di origine brasiliana diffusasi in europa alla fine degli anni ottanta
], sf. invar. danza, diffusasi in america all'inizio del xx sec
neorinasciménto, sm. archit. corrente stilistica diffusasi in europa e negli stati uniti nel
danza a coppie di origine statunitense, diffusasi in europa fra il 1910 e il 1920
caratterizzata da risvolti e intrecci farseschi, diffusasi a partire dal xix sec. nel teatro
. danza vivace originaria della provenza, diffusasi in francia e in inghilterra nel sec.
. che apparteneva a una setta anabattista diffusasi in germania nel xvi sec., che
, sm. danza di origine giapponese, diffusasi negli anni sessanta del xx sec.
s. m. inv. pratica, diffusasi negli ultimi anni, che consiste nel
. mus. danza d'origine cubana, diffusasi dal xix sec. specialmente in spagna
della cornamusa, originaria della scozia e diffusasi poi in spagna; scozzese.
. sm. ling. varietà di genovese diffusasi nel xvi sec. a tabarca,