! vo'ci avete avuto a far diacciare il sangue addosso collo scialacquamento di codesti
imbacuccato; / teme ciascun, sentendosi diacciare, / che addosso non gli salti
= comp. dall'imp. di diacciare e da cuore (v.).
= deriv. da diaccio3. diacciare, intr., anche con la particella
acqua buona e fredda come tenuta a diacciare. pea, 8-103: la brina,
) le radici de'peri, al primo diacciare di capricorno. 2.
freddo, io mi sentivo di sorte diacciare la gamba. g. f. rucellai
1-350: noi pensavamo aver tutti a diacciare, / avendo visto tanti / fasti di
ma te pensa alla febbre, 'n ti diacciare. -esser colto dalla rigidità cadaverica
cadde, gettando quel grido, da diacciare il sangue addosso a chiunque l'avesse
diacciato (part. pass, di diacciare), agg. dial. rappreso
minuta. = deriv. da diacciare. diàccido, agg. ant
magalotti, 23-239: a pretender di farla diacciare a pezzi [l'acqua],
il semplice naturai freddo dell'aria fa diacciare i laghi, i fiumi, e l'
= comp. da di-con valore privativo e diacciare (v.). didiacciato
'; cfr. la forma toscana diacciare (v.). ghiacciata,
labilis * caduco '. diacciare (inlacciare), tr. (illàccio
biasce, quando lo seppe si sentì diacciare il sangue, barcollò peggio di quella
ex-, con valore privai, e da diacciare (v.). sdiacciare2
, iii-1-305: ei s'arma splendido diacciare / e nel veder che fra gli eroi
]: ognuno che abbia notizia del diacciare i comi per via di viglietti, di