, i-82: da ciascuno era palesemente detestata la temerità di piero de'medici, che
questa inumanità crudele,... detestata tra i fedeli cristiani. davila,
a sì crudel sistema atroce / la detestata ognora e ognor temuta / filosofia dee soffocar
fine la cicuta, per infame e ancor detestata condanna. monti, x-3-393: e
inerte e mesta / vecchiezza, e detestata anco alle grazie, / devote sono,
a me, se di vecchiezza / la detestata soglia / evitar non impetro, /
i modi del cinema. la « detestata » lezione del cinema; giacché, secondo
, / se l'egeo, detestata onda a'nemici, / altier de'vinti
a sì crudel sistema atroce / la detestata ognora e ognor temuta / filosofia dee
a me, se di vecchiezza / la detestata soglia / evitar non impetro,
, friggida e debile, da tutti detestata. gherardi, ii-138: apparve uno
città unendosi nel ministero gente a dritto detestata per illiberale. periodici popolari, i-518
, 11-52: se di vecchiezza / la detestata soglia / evitar non impetro..
visita quotidiana alla trista casa che fu detestata nelle più libere ore giovanili e ora
mancanza di mezzi a quest'orribile e detestata dimora, e già morto ad ogni
a me, se di vecchiezza / la detestata soglia / evitar non impetro, i
, 11: venne da tutti universalmente detestata questa congiura come intrapresa per sola superbia
me, se di vecchiezza / la detestata soglia evitar non impetro, / quando muti
mancanza, di mezzi a quest'orribile e detestata dimora e già morto ad ogni godimento
me non riesce di spiegare la vile e detestata introduzzione di gente tanto indegna e tanto
di mezzi a quest'orri- bile e detestata dimora e già morto ad ogni godimento e
a me, se di vecchiezza / la detestata posta a livello del pavimento; soglia
14-24: vorrete sapere se l'ho detestata. più che detestata, ho avvertito come
se l'ho detestata. più che detestata, ho avvertito come una lama all'esofago
e agli insegnamenti del vangelo, fu detestata e fulminata dalla santa memoria d'innocenzo
di roma e quella non mai abbastanza detestata proscrizione. tortora, iii-461: questo
verrebbe a cadere in quella tanto da filosofi detestata sconvenevolezza di trascendere dall'uno all'altro
tanto, quanto avuta a vergogna e detestata la venere bestiale. monti, 4-3-215: