aosta. 3. caduto in desuetudine (una legge). bocchelli,
e tu mi desta... dalla desuetudine e dall'ignoranza di questa pratica.
privati, almeno fino al segno che per desuetudine si infievoliscano. b. croce,
di attività produce una correlativa inettitudine o desuetudine in altri modi di attività.
da'romani pontefici, così ora per desuetudine e per contrario uso si è quella
cadessero per via di tacita abrogazione o desuetudine certe minute prescrizioni disadatte ai tempi.
gioberti, 1-ii-34: la consuetudine e la desuetudine tengono luogo di legge. bocchelli,
dei pastori cadevano ogni giorno più in desuetudine. i deputati promettevano nei loro discorsi
me la primitiva ignoranza, e la desuetudine poi di questa divina lingua, la quale
: talora il vocabolo è caduto in desuetudine in questa soltanto, o in quell'
impiastriccico degli addotti esempi... talché desuetudine è da scriversi alla latina, come
abituale e costante di una legge; desuetudine. machiavelli, 6-4-109: erano i
. disusanza, sf. ant. desuetudine, disuso. -andare,
gioberti, 2-112: l'odio o la desuetudine dei viaggi e di ogni comunicazione esterna
di attività produce una correlativa inettitudine o desuetudine in altri modi di attività. bigiaretti
la giustizia cadevano nel languore e nella desuetudine. de giuliani, xviii-3-684: un languore
importanza; mandare in oblio, in desuetudine; annullare. savonarola, 7-ii-216:
linguaggio). -anche: caduto in desuetudine. cesarotti, 1-i-71: si lagnano
codice l'abolisse, era caduta in desuetudine, seguita sempre dalla grazia che la
le nouvelles vagues. -caduto in desuetudine, non più osservato o praticato.
: talora il vocabolo è caduto in desuetudine in questa soltanto, o in quell'
, / com'è andato repente in desuetudine! oliva, 805: non costano,
ii (1061-1073) per cadere in desuetudine, pur restando in taluni luoghi come
, / com'è andato repente in desuetudine! 4. sottoposto a procedimenti
, 16: alcuni termini sono caduti in desuetudine. così, per dire confusione,
/ com'è andato repente in desuetudine! = voce dotta, lat
, non applicare o far cadere in desuetudine una legge, un decreto, un regolamento
certo periodo di tempo sia caduta in desuetudine. machiavelli, 1-i-155: dipoi rinnovò
gridarvi i bandi finché caddero affatto in desuetudine. 21. apparato sontuoso e ricco
gridarvi i bandi finché caddero affatto in desuetudine. 26. dir. ant.
34. abrogare o far cadere in desuetudine una legge (anche religiosa),