absolèto, agg. caduto in disuso; desueto. bruno, 3-1117: vuol rinovare
, deriv. da désuètus * desueto '(il contrario di consueto).
: e in questa accezione il termine è desueto), oppure dai membri di un
e longeve. -antico, superato, desueto. gherardi, ii-73: lasciamo un
. -figur. ciò che disusato, desueto. mamiani, 9-224: se in
, interesse; sorpassato dai tempi, desueto, fuori moda; che appartiene al
(un linguaggio, uno stile); desueto, disusato (un vocabolo, un'
. anacronistico, privo di attualità, desueto; logoro, trito, risaputo (un
.: caduto dall'uso linguistico, desueto (un termine). poliziano
un vocabolo, un espressione); desueto, disusato (una lingua, l'
materia. 4. l'essere desueto, disusato. -anche in senso concreto
5. decaduto nell'uso linguistico; desueto, disusato (tm vocabolo, un'
3. decaduto nell'uso linguistico, desueto (un vocabolo). tesauro
sentimento. 10. superato, desueto (un'ideologia). bacchetti,
italia. 15. raro, desueto (un uso lessicale). cattaneo
naturai purità e bellezza. -diventare desueto, non avere più riscontro nella lingua
. rifiutato nell'uso linguistico, in quanto desueto o antiquato. beni, 92
nei confronti di qualcosa che si ritiene desueto e superato). bocalosi, ii-63
forma sorpassata. -fuori moda, desueto. buzzati, i-159: questo on
un vocabolo, un'espressione); desueto, antiquato (un modo di parlare
un insieme di opere letterarie); desueto, antiquato (un modo di parlare)
. 2. alquanto vecchio, desueto, sorpassato. papini, ii-1024:
, secondo uno stile ormai quasi completamente desueto. l. satta, mill
partic.: decaduto nell'uso linguistico, desueto, obsoleto (un vocabolo, un
. anziano. - anche: antiquato, desueto. panorama [26-iv-1992], 167
per indicare l'uso rituale, ormai desueto, della macellazione).
. tanfito, agg. obsoleto, desueto. ferd. martini, i-335: